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Il crogiolo americano. Schiavitù, emancipazione e diritti umani
La ricostruzione della nascita e del crollo del sistema schiavistico nelle Americhe come elemento determinante della supremazia di tutto il capitalismo occidentale. Per più di tre secoli, la schiavitù nel mondo atlantico fu il principale motore che alimentò l'espansione del capitalismo, dando vita a un micidiale sistema economico, politico e sociale da cui tutto il mondo occidentale traeva vantaggio. In quel periodo, il Nuovo Mondo divenne il crogiolo di una serie di tragici esperimenti: con la colonizzazione, le miniere d'argento, il sistema agricolo delle piantagioni, la schiavitù razziale. Il prodotto del lavoro schiavistico generò imperi, favorì nuove culture di consumo, finanziando la svolta verso un assetto industriale dell'economia mondiale. Gli afflati rivoluzionari di fine Ottocento incrinarono questa «singolare istituzione», dando il via ai grandi movimenti di emancipazione di Haiti nel 1804, delle colonie britanniche nel 1833-38, degli Stati Uniti negli anni sessanta dell'Ottocento e di quelli brasiliani e cubani vent'anni dopo. Ma soprattutto, secondo l'originale prospettiva dell'autore, dal movimento antischiavista trassero forza molti degli ideali politici e sociali di eguaglianza e libertà del mondo contemporaneo. -
Goebbels. Una biografia
Joseph Goebbels fu uno dei piú fedeli accoliti di Adolf Hitler. Ma come fece uno zoppo, figlio di un operaio a uscire dall'oscurità per diventare il malvagio ministro della Propaganda di Hitler, il luogotenente piú fidato e il suo successore designato? In questa biografia, l'importante storico tedesco dell'Olocausto Peter Longerich setaccia la documentazione storica, e le trentamila pagine del diario di Goebbels, per rispondere a questa domanda. Longerich ritrae l'immagine agghiacciante di un uomo guidato da un desiderio narcisistico di riconoscimento, che trovò l'affermazione personale agognata all'interno del movimento nazionalsocialista e che in Hitler vide quella figura paterna carismatica che da sempre cercava. La biografia documenta per intero l'ascesa di Goebbels attraverso i ranghi del partito nazista, dove divenne membro della cerchia ristretta del Führer e lanciò una brutale campagna di propaganda antisemita. Il volume offre una nuova e importante visione su come il messaggio di odio nazista venne concepito, nutrito e diffuso, ma fa anche a brandelli il mito del genio propagandistico di Goebbels. Ci mostra un uomo perseguitato dalle insicurezze e, sebbene dotato di un controllo quasi dittatoriale dei media, assediato da burocratiche lotte interne. Infine, per la prima volta, Longerich ci svela la contorta vita privata di Goebbels: il suo sentimentalismo sdolcinato, la sua natura manipolatrice e il vorace appetito sessuale. -
I sette killer dello Shinkansen. Bullet Train
Oji ha la faccia innocente di uno studente per bene, in realtà è un pericoloso psicopatico. È lui ad aver mandato in ospedale il figlio di Kimura, che ora si trova sullo Shinkansen – il treno proiettile – per vendicarsi. Ma Kimura e Oji non sono gli unici passeggeri pericolosi. Nanao, a suo dire l'assassino piú sfigato del mondo, e la letale coppia formata da Mikan e Lemon sono sullo stesso treno. Chi o che cosa li ha riuniti in una manciata di vagoni? E chi arriverà vivo all'ultima stazione? Un meccanismo narrativo micidiale, in cui tensione e adrenalina si susseguono fino all'ultimo, straordinario, colpo di scena. -
La fame. Nuova ediz.
«Nelle nostre vite non esiste niente che sia più frequente, più costante, più presente della fame - e, al tempo stesso, per la maggior parte di noi, niente che sia più lontano dalla fame vera». Per comprenderla, per raccontarla, Martín Caparrós ha viaggiato attraverso l'India, il Bangladesh, il Niger, il Kenya, il Sudan, il Madagascar, l'Argentina, gli Stati Uniti, la Spagna. Lì ha incontrato persone che, per diverse ragioni - siccità, povertà estrema, guerre, emarginazione - soffrono la fame. ""La fame"""" è fatto delle loro storie, delle storie di coloro che lavorano in condizioni molto precarie per mitigarla e di coloro che vi speculano sopra, rovinando le esistenze di milioni di persone. Un libro scomodo e appassionato, una cronaca che riflette e un saggio che racconta, un pamphlet che denuncia e cerca vie di uscita per eliminare con urgenza questa intollerabile vergogna."" -
I libri della famiglia
libri della famiglia di Leon Battista Alberti sono una discussione sull’educazione dei figli, sulla funzione paterna, sul rapporto fra giovani e anziani, ma anche sull’amore e sul matrimonio, sulla gestione del patrimonio, e infine sull’amicizia, sull’utilità degli studi letterari, sulla necessità dell’impegno civile. Una summa del pensiero umanistico calato nella vita di tutti i giorni. Che ci fa capire molte cose della filosofia e della letteratura di quel periodo, ma soprattutto ci fa entrare nella società italiana del Quattrocento come nessun altro testo coevo. Uscita nel 1969, ristampata piú volte, aggiornata filologicamente da Francesco Furlan nel 1993, questa edizione dei Libri della famiglia curata da Ruggiero Romano e Alberto Tenenti è uno dei piú celebrati (e letti, e studiati) volumi della vecchia «Nue». Viene ora riproposta in forma anastatica nella nuova serie della collana, ad aprire un dittico comprendente i cosiddetti «dialoghi mimetici», tutti in volgare, del grande umanista. Infatti è prevista in tempi relativamente brevi l’uscita di un successivo volume a cura di Francesco Furlan, questa volta tutto nuovo, con l’edizione dei dialoghi Sophrona, Profugiorum ab aerumna, Cena familiaris e De iciarchia, che con i De familia libri IV costituiscono una sorta di unico macrotesto composto fra il 1430 e il 1470, basato sull’adattamento dei modelli classici del dialogo (Platone, Senofonte, Cicerone) a tematiche domestiche e familiari.rnrn«Se la benivolenza cresce per conversazione, con niuna persona manterrai piú perpetua familiarità che colla moglie; se l’amore si collega e unisce discoprendo e comunicando le tue affezioni e volontà, da niuno arai piú aperta e piana via a conoscere tutto e dimonstrarti che alla propria tua donna e continua compagna; se l’amicizia sta compagna della onestà, niuna coniunzione piú a te sarà religiosissima che quella del congiugio. Aggiugni che tutt’ora crescono tenacissimi vinculi di voluttà e di utilità a contenere e confirmare ne’ nostri animi infinita benivolenza. Nascono e’ figliuoli, e’ quali sarebbe lungo dire quanto e’ siano comune e firmissimo legame a colligare gli animi a una volontà e sentenza, cioè a quella unione la quale si dice essere vera amicizia. Non mi stendo in racontare quanta utilità si tragga da questa congiugale amicizia e sodalità, in conservare la casa domestica, in contenere la famiglia, in reggere e governare tutta la masserizia, le quali tutte cose sono in le donne tali, che forse alcuno stimarebbe per esse essere l’amore congiugale sopra di tutti gli altri interissimo e validissimo». -
La Nuova Roma. L’Impero d’Oriente. 395-700
Molto prima che Roma cadesse in mano agli Ostrogoti nel 476 d.C., una nuova città era sorta per prendere il suo posto come cuore pulsante di un impero tardoantico, la meravigliosa Costantinopoli: la Nuova Roma. In questa ampia e originale ricostruzione del crollo dell'Impero romano d'Occidente, Paul Stephenson offre una nuova interpretazione delle forze – dinastiche, religiose, climatiche – che spostarono il centro del potere a est. Stephenson non si accontenta dei testi tradizionali e dei ben noti reperti archeologici, ma offre una nuova interpretazione scientifica della fine dell'Antichità. Nell'originale prospettiva dell'autore, il declino di Roma è scritto non solo nelle pergamene, ma anche nelle carote di ghiaccio e nel Dna. E da queste e altre fonti apprendiamo che l'inquinamento e le pandemie influenzarono il destino di Costantinopoli e dell'Impero romano d'Oriente. Nel corso dei secoli, l'Impero d'Oriente seppe sopravvivere a devastazioni causate da disastri naturali, dal degrado dell'ambiente umano e da agenti patogeni che le città dell'Impero, densamente popolate e insalubri, non avevano ancora conosciuto. Nonostante la «peste di Giustiniano», le costanti invasioni dei «barbari», una guerra con la Persia e l'ascesa dell'Islam, l'Impero resistette come entità politica. Mentre la civiltà greco-romana, un mondo di città interconnesse che aveva condiviso una cultura materiale comune per un millennio, non ci riuscí. Quella vasta realtà si trasformò in un mondo con delle nuove idee su politica, religione, arte e guerra e sul futuro stesso di un impero cristiano: Bisanzio. -
La preferenza per il primitivo. Episodi dalla storia del gusto e dell’arte occidentale
È ora finalmente disponibile in italiano il libro che uno dei piú importanti storici dell'arte del Novecento ha terminato pochi mesi prima della sua scomparsa. Con La preferenza per il primitivo Gombrich ci offre l'interpretazione unitaria, compiuta e avvincente di un ambiguo fenomeno psicologico che ha segnato l'arte e la cultura occidentali da Platone fino a Picasso: il rifiuto di forme espressive elaborate e decadenti in favore di manifestazioni considerate piú antiche, sane e appunto primitive. Da dove nasceva questo bisogno? Perché sotto la categoria di primitivo poterono essere compresi tanto i dipinti di Botticelli quanto le maschere dell'arte africana? E soprattutto, come mai queste apparenti fughe all'indietro hanno invece avuto come paradossale risultato quello di essere uno dei piú potenti motori di sviluppo artistico? Ripresentandosi con frequenza ritmica nella storia occidentale, la preferenza per il primitivo ha plasmato l'arte e il gusto, producendo conseguenze che Gombrich indaga con un singolare misto di passione e distacco e con un'ampiezza di riferimenti documentari e teorici pari solo alla sua vivacità nel maneggiarli. Inoltre, come si mostra nell'introduzione a questa edizione italiana, i risultati a cui approda in questo libro frutto di oltre quarant'anni di lavoro portano Gombrich a ripensare la sua stessa traiettoria scientifica. Se in Arte e illusione aveva studiato la tendenza a spiegare l'evoluzione degli stili in termini di progresso verso l'imitazione della natura, qui egli indaga il rovescio della medaglia: «non dovrebbe stupire che abbia trovato entusiasmante e importante esplorare un principio psicologico opposto a quello tradizionalmente adottato: la repulsione nei confronti di quella perfezione verso la quale si riteneva che l'arte dovesse tendere». Solo tenendo conto di questo dualismo e delle tensioni da esso innescate riusciamo a capire la logica con cui sono state prodotte molte delle immagini che ci circondano, perché «le conseguenze pratiche di questi sviluppi sono ancora tra noi». -
La Russia in quattro criminali
La Russia contemporanea viene raccontata in questo libro attraverso un'ottica inusuale: la sua storia criminale. Federico Varese narra le vite di quattro criminali rappresentativi di epoche e gruppi sociali diversi tra loro: un mafioso tradizionale, un oligarca, un carcerato che ha trafugato video orrifici delle torture inflitte dal regime alla popolazione dietro le sbarre e l'inventore del virus informatico piú potente del mondo. Scopriamo cosí come è cambiata la Russia dal tardo periodo sovietico, passando per gli anni caotici della presidenza di Boris El´cin, per concludere con l'era autoritaria di Vladimir Putin. Corruzione su vastissima scala e un uso spregiudicato degli apparati di polizia per coprire i propri crimini hanno segnato l'intera storia post-sovietica, sin dagli anni Novanta. Il regime di Putin è il culmine di una transizione violenta al mercato e alla democrazia iniziata da El´cin e fondata sul furto generalizzato, la repressione del dissenso e l'alleanza tra criminalità e politica. L'Occidente ha preferito ignorare questi abusi, appoggiando senza esitazione prima El´cin e poi Putin. Ora ce ne siamo accorti, ma è troppo tardi. -
Il primo libro di sociologia
Qual è la storia e lo scopo della sociologia? In che modo intendiamo la società e «il sociale»? Qual è lo stato del mondo in cui viviamo? Come analizziamo la sofferenza e le disuguaglianze? Quali sono i metodi e gli strumenti chiave per fare ricerca sociologica? L'avvento del digitale ha rimodellato la disciplina e il suo metodo? La sociologia ha dei valori? E qual è il suo ruolo nel creare un mondo migliore? In che modo la sociologia può aiutarci a comprendere i cambiamenti portati dal Covid-19? Nel trovare risposta a tutte queste domande e grazie a esercizi per stimolare il pensiero sociologico e suggerimenti per ulteriori letture, il libro costituisce un'introduzione esemplare a un campo di enorme rilevanza storica e sociale. Ken Plummer intreccia discussioni sul cambiamento personale, politico e sociale con concetti ed esempi di grande attualità per incoraggiare il lettore a pensare in modo critico alle strutture, ai significati, alle storie e alle culture del mondo in rapida evoluzione nel quale viviamo. Una lettura essenziale per tutti coloro che studiano la materia e per chi è interessato a come funziona la realtà contemporanea. -
L'estate alla fine del secolo
Cosa vuol dire crescere e cosa vuol dire, alla fine della vita, fare i conti con l'esistenza? Un nonno e un nipote, due voci narranti, due mondi a confronto, che il tempo saprà avvicinare in un rapporto commovente fatto di gesti e di silenzi. Estate 1999. Un nonno con molti lutti alle spalle e un nipote con un presente difficile si incontrano per la prima volta, dopo che incomprensioni familiari li avevano tenuti lontani. Simone è ebreo, è nato il 17 novembre 1938, e ancora oggi sente addosso il peso delle leggi razziali e della clandestinità in cui è stato costretto a muoversi durante la Seconda guerra mondiale. Zeno ha dodici anni, è appassionato di fumetti e guarda il mondo con la spontaneità di un adolescente. I loro universi non possono essere più distanti. Eppure, piano piano nonno e nipote imparano a conoscersi, a rispettarsi, a scoprirsi più simili di quanto potessero immaginare. Così mentre Zeno vivrà un processo di crescita interiore che lo porterà a confrontarsi con il proprio passato e il proprio futuro, Simone riuscirà a fare i conti con se stesso e a riscattarsi da una vita vissuta come un fantasma. -
Bibbia
Il «Libro dei libri» in una grande traduzione per i credenti e per i laici. «La Bibbia è sempre disponibile a una lettura infinita, e non solo per le interpretazioni che sono sempre molte, come testimonia tutta la copiosissima letteratura dei commenti biblici, ma infinita perché diventa diversa a partire da chi la legge» (Enzo Bianchi). L’edizione Einaudi della Bibbia si caratterizza innanzitutto per la traduzione, non confessionale, frutto del lavoro di un’équipe di filologi ed esegeti fra i più autorevoli al mondo, profondi conoscitori dell’ebraico, dell’aramaico e del greco. Una traduzione che vuole rendere accessibile il testo biblico al lettore odierno, ma senza omogeneizzare le sue asperità linguistiche, culturali e teologiche. Progetto e direzione di Enzo Bianchi. -
Borgo Sud
Adriana irrompe nella vita di sua sorella con la forza di una rivelazione. Sono state bambine riottose e complici, figlie di nessuna madre. Ora sono donne, con i loro slanci e sbagli, con un’eredità di parole non dette e attenzioni intermittenti. Vivono due grandi amori, sacri e un po’ storti, irreparabili come sono a volte gli amori da giovani. Ma a chi non conosce la lingua dell’affetto è difficile aprire il cuore.rnCon la sapienza e la naturalezza dei grandi scrittori Donatella Di Pietrantonio ci regala in queste pagine un’emozione calda e sussurrata, che rimarrà con noi a lungo. -
Il confine
Ha trascorso la vita combattendo la guerra al narcotraffico dall'altro lato del confine. Adesso è tornato a casa, ma la guerra lo ha seguito. Dopo Il potere del cane e Il cartello, l'ultimo atto di un romanzo epico colossale. Il capolavoro di Don Winslow. Art Keller pensava che una volta scomparso Adán Barrera avrebbe trovato pace. Si sbagliava. A prendere il posto che è stato di Adán, e prima ancora di suo zio don Miguel Ángel, ci sono già Los Hijos, la terza generazione. E ora, a capo della Dea, Art si rende conto che in realtà i nemici sono dappertutto: nei campi di papavero messicani, a Wall Street, alla Casa Bianca. Gente che cerca di farlo tacere, di sbatterlo in galera, di distruggerlo. Gente che vuole ucciderlo. -
Qualcuno che ti ami in tutta la tua gloria devastata
«Le persone si dividono in due tipi: quelle che non vuoi toccare perché hai paura che si spezzino e quelle che non vuoi toccare perché hai paura che ti spezzino». Un uomo e una donna che saltano tutte le fermate della metropolitana della loro vita in attesa dell'occasione giusta. Due sposi costretti dai parenti a sacrificare caproni per assicurarsi la felicità futura. Uno scienziato che fa avanti e indietro da un universo parallelo in cui ha fatto solo le scelte giuste. E altri quindici racconti dal creatore di BoJack Horseman pieni di umorismo e sincerità sul sentimento più bello e su quello più terribile: l'amore. Quindici racconti in cui l'ironia più amara diventa un bisturi affilatissimo che taglia i nodi delle relazioni umane, che seziona le nostre fragilità, il desiderio di essere amati, di essere riconosciuti dall'altro, la nostra ricerca di qualcosa che illumini le ombre che ci portiamo dentro. -
Il talento del cappellano
Comincia tutto in una notte di neve, sull'Etna. Il custode di un vecchio albergo in ristrutturazione chiama la Mobile di Catania: nel salone c'è una donna morta. Quando però i poliziotti arrivano sul posto, del corpo non vi è piú traccia. Ventiquattr'ore dopo viene ritrovato nel cimitero di Santo Stefano, proprio il paese dove abita la Guarrasi. Al suo fianco è disteso un uomo, un sacerdote, anzi un monsignore, assai conosciuto e stimato; entrambi sono stati uccisi. Intorno a loro qualcuno ha disposto fiori, lumini, addobbi. Il mistero si dimostra parecchio complesso, oltre che delicato, perché i conti, in questa storia, non vogliono mai tornare, un po' come nella vita di Vanina. L'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè può risultare al solito determinante. Quell'uomo possiede un intuito davvero speciale, ma ha il vizio di non riguardarsi. Una cattiva abitudine che, alla sua età, rischia di essere pericolosa. -
Tomás Nevinson
Tomás Nevinson, marito di Berta Isla, cede alla tentazione di tornare nei servizi segreti dopo esserne uscito: gli viene proposto di andare in una città del nord-ovest della Spagna per identificare una persona che dieci anni prima aveva preso parte ad alcuni attentati dell’Ira e dell’Eta. Siamo nel 1997. L’incarico reca la firma del suo ambiguo ex capo Bertram Tupra, che già in precedenza, grazie a un inganno, aveva condizionato la sua vita. Andrà cosí anche questa volta. Tomás Nevinson è la storia di ciò che succede a un uomo al quale è già successo di tutto e al quale, apparentemente, non poteva succedere piú nulla.rnMa, finché la vita non finisce, tutto può accadere… -
Vita mortale e immortale della bambina di Milano
Una bambina suadente, un duello, una nonna che possiede la chiave degli Inferi, l'esame di glottologia. Un racconto che incanta, la voce unica di uno dei piú grandi scrittori contemporanei. Da bambini si può essere tutto. L'esploratore o il mozzo, il naufrago o «il caubboi», Ettore o Ulisse. Immaginate un bambino sognatore, sempre affacciato alla finestra. La nonna sfaccenda in cucina, e ogni tanto butta un occhio a guardarlo. Lui invece fissa abbagliato il balcone del palazzo di fronte, dove la bambina dai capelli neri danza la sua danza temeraria. Per un amore cosí, un ragazzino ardimentoso può spingersi a prodezze estreme. Sarà la nonna, che non ha dimestichezza con l'italiano ma non difetta di fantasia, a vegliare sulle sue millanterie. «Il rito di seduzione di un prestigiatore che finge di mostrarti il trucco e poi, quando la colomba è volata fuori dal cappello, semplicemente sorride, si inchina e se ne va» (Elena Stancanelli, «tuttolibri - La Stampa»). -
La figlia unica
Yehoshua ci conduce con brio e freschezza a una protagonista e a un luogo insoliti per la sua produzione letteraria. E come sempre, le sue parole sono le chiavi giuste per spalancare le gabbie dell’identità e dell’appartenenza. Una città del Nord Italia durante le feste di fine anno a cavallo del millennio, Rachele Luzzatto, figlia unica di una facoltosa famiglia ebraica è piuttosto confusa riguardo alla propria identità. Da un lato, per prepararsi alla cerimonia del suo Bat Mitzvah, deve impegnarsi nello studio della lingua ebraica, delle preghiere e dei precetti. Dall'altro, i suoi insegnanti la reputano adatta a interpretare il ruolo della Vergine Maria nella recita di Natale. A Rachele piacerebbe farlo, peccato che il padre la pensi diversamente. Quando però, in quegli stessi giorni di festa e confusione, proprio al padre viene diagnosticata una grave malattia, le inquietudini e le domande di Rachele diventano gli universali interrogativi di ogni essere umano di fronte al mistero. -
Queer. Storia culturale della comunità LGBT+
Queer rappresenta la prima storia completa delle sessualità e delle identità LGBT+ in Occidente dal XVIII secolo al tempo presente. Intrecciando nell’analisi una varietà di fonti, dalle memorie alla letteratura, dalla trattatistica alla cronaca, offre una lettura inedita della storia contemporanea: dal ruolo della sessualità nella formazione degli stati-nazione alle guerre mondiali, dal giro di vite del dopoguerra alla rivolta di Stonewall, dalla crisi dell’Hiv alla rivoluzione queer degli anni Novanta, fino alle nuove sfide degli anni Duemila con la loro apertura verso il futuro. -
La felicità del lupo
Tra le pagine vive di questo libro purificatore abbiamo l'impressione di attraversare non le stagioni di un anno, ma di una vita intera. Fausto si è rifugiato in montagna dopo la fine del suo matrimonio, Silvia sta cercando qualcosa di sé per poi ripartire verso chissà dove. Lui ha quarant'anni, lei ventisette: provano a toccarsi, una notte, mentre Fontana Fredda si prepara per l'inverno. Intorno a loro ci sono Babette e il suo ristorante, e poi un rifugio a più di tremila metri, Santorso che sa tutto della valle, distese di nevi e d'erba che allargano il respiro. Persino il lupo, che mancava da un secolo, sembra aver fatto ritorno. Anche lui in cerca della sua felicità.