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Finché divorzio non vi separi
Per liberarsi di sua moglie, molto brutta e petulante, il barone Cefalù punta tutto sull'articolo 587 del Codice penale, che concede condanne blande per chi compie un delitto d'onore. Era il 1961 e in Italia chi voleva divorziare non poteva farlo, oppure doveva arrangiarsi. Poi è arrivata la legge nel 1970 e i divorzi si sono moltiplicati. Come mai? Oggi ci sposiamo solo per amore, e allora perché a un certo punto siamo così tanti a cambiare idea? Nel libro di Giuseppe Culicchia ci sono tre sezioni: due etero, per lei e per lui, e una LGBTQI+. Una domanda viene spontanea: ma siete matti? Siete davvero sicuri di voler organizzare (o conquistare) questo matrimonio? Per rispondere seriamente è bene affrontare, una per una, tutte le fasi che stanno tra l'innamoramento e, sempre più spesso, il divorzio. Vi siete mai chiesti quali sono, davvero, i vostri progetti di vita? Figli sì? Figli no? Comunione o separazione dei beni? Quando avrete superato gli scheletri nell'armadio, cioè gli ex e i non veramente ex, e avrete presentato i vostri genitori, ad aspettarvi ci saranno la visita all'Ikea, i negozi e i negozietti, perché naturalmente starete cercando casa. Ma un bilocale o un appartamento con la cameretta dei bambini? Quindi la pianificazione del giorno più felice della vostra vita, con cerimonia civile o religiosa? L'ansia, il/la wedding planner, l'addio al celibato e al nubilato. Il giorno più bello della vostra vita arriva, seguito dal viaggio di nozze, dalla prima lite, dai figli, oppure no. E infine, ecco tutti i motivi per cui ci si pente: una panoramica; i consigli di chi vi vuol bene; la scelta dell'avvocato; sul come gli avvocati calcolano le parcelle; finalmente liberi (anche di finire sotto un ponte). Prima di prendere qualsiasi decisione, leggete questo libro. Che sia una coppia etero o LGBTQI+, i capitoli di questa storia sono sempre quasi uguali. Molte cose cambiano, altre per niente. Ecco tutto quello che c'è da sapere oggi sul divorzio all'italiana. -
Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari. Rivista trimestrale. Vol. 4: Tutto esaurito
"Sotto il vulcano"""" è una rivista trimestrale che, nell'arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da traumi come quelli che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce. Claudia Durastanti e Marino Sinibaldi hanno scelto come titolo per la parte centrale di questo numero Tutto esaurito e hanno invitato undici autori e autrici, italiani e stranieri, a raccontare il loro punto di vista su questo momento in cui l'umanità sembra aver consumato quasi del tutto le risorse del pianeta, ma anche quelle individuali e relazionali. Hanno risposto attraverso gli articoli, i racconti, i memoir, le riflessioni, le interviste, le poesie e il graphic novel che trovate in queste pagine, a fianco ai contributi delle nostre firme abituali.""""" -
Pets. Come gli animali domestici hanno invaso le nostre case e i nostri cuori
"Conosciamo meglio i nostri animali da compagnia dei nostri vicini di casa. Quasi sicuramente li amiamo di più, come ha ricordato papa Francesco."""" Da quando gli animali domestici sono diventati membri ufficiali delle nostre famiglie, abbiamo dovuto decidere se essere padroni, proprietari, amici o genitori. Mentre prendevamo la nostra decisione, i pets l'hanno presa per noi. Quando in casa arriva un pet - cane, gatto, coniglio 0 furetto (gli ultimi due non insieme) - la vita cambia per sempre. Abitudini, ritmi e ruoli vengono rivoluzionati e giorno dopo giorno si costruisce un rapporto profondo, perché sotto lo stesso tetto si passano insieme decenni, si condividono momenti importanti e, soprattutto, ci si vuole bene. Ma la vita è piena di complicazioni, poiché esistono fidanzati gelosi, amiche allergiche, parenti zoofobi e vicini di pianerottolo amanti del silenzio assoluto. In questo saggio ironico, esilarante e irriverente, ma estremamente preciso, Guerzoni racconta l'umanizzazione e la parentizzazione dei pets, fenomeni che riguardano buona parte delle famiglie occidentali e le arricchiscono di nuovi adorabili membri. Perché i pets nel mondo sono più di un miliardo e settecentomila ma in futuro potranno solo aumentare: superata la barriera dell'empatia, non possiamo più farne a meno." -
Lì dentro. Gli italiani nei social
"Instagram mi piace da impazzire, letteralmente; Twitter per niente; Facebook non l'ho ancora capito tanto bene; YouTube mi affascina, però mi stanca, mentre TikTok deve essere formidabile, ma non ho tanto tempo e così me lo becco di seconda mano quando rimbalza sul mio schermo. Gli altri, boh, in tutta sincerità ho pure un po' di strizza a registrarmi, eccetera. Quel che ho mi basta e soverchia, come diceva Andreotti.""""È un salto in avanti e insieme all'indietro, vengono in mente le pitture rupestri degli animaloni che precedono di parecchio la scrittura. Dentro il telefonino con la cover sdrucita da vecchio sobbalza l'ambiguità della storia in modalità tecnologica, ciò che spiega parecchio quanto di selvaggio, in tutti i sensi, s'incontra normalmente sullo schermo a cristalli liquidi.""""Benvenuto nell'orgia digitale!""""In realtà, racconta Filippo Ceccarelli, lì dentro ha trovato ciò che sempre lo aveva incuriosito e attratto dell'Italia e degli italiani. La loro espressività, la spudoratezza creativa, la sorprendente umanità. È bello poterli osservare e basta, senza criteri etici, condanne moralistiche, afflati palingenetici, distinzioni fra alto e basso. Sono così, e che ci vuoi fare? Le cantilene degli ambulanti, i tipi buffi delle spiagge, i preti pazzi, i milites gloriosi, le sciantose, le svampitone, le nonne rimbambite, i fattoni, le scritte sui cruscotti delle auto, """"papà vai piano"""", le scarpine da neonato sotto lo specchietto retrovisore, i rabbiosi cartelli nei condomini, le imprecazioni imprevedibili, le confessioni spudorate, le arti e i mestieri del Paese profondo, le differenze regionali, municipali, di quartiere e di campanile: """"senza che me ne accorgessi Lì dentro era diventato Qui dentro""""." -
Cani, l'arte delle lettere
Una deliziosa raccolta di lettere sui nostri amici canini, con affettuosi resoconti degli allegri misfatti dei cuccioli, sinceri tributi ai fidi più fedeli e racconti di straordinari segugi. Lettere che abbracciano oltre seicento anni di storia e descrivono il nostro rapporto in continua evoluzione con il migliore amico dell'uomo. Il poeta Francesco Petrarca che tesse le lodi del cane dell'amico Matteo Longo; Patrick Brontë che si raccomanda alla figlia Charlotte, con la voce della loro spaniel Flossy; ""Fìdati dei cani piuttosto che degli uomini""""; Zora Neale Hurston che racconta al suo agente un pezzo sul suo cane Spot a cui sta lavorando; la comica Sue Perkins che scrive a Pickle dopo la sua morte: """"Prima, una confessione: ti ho fatta uccidere"""". Un epistolario capace di curiose rivelazioni sugli autori, come quando scopriamo la passione di Georgia O'Keeffe per i chow chow o i problemi di peso di Ranger, il cane di George Bush Senior quando era alla Casa Bianca. Dalla corrispondenza di Francesco Petrarca, E.B. White, Roald Dahl, Lewis Carroll, George Bush Senior, Zora Neale Hurston, Helen Keller, Charlotte Brontë, Anaïs Nin, Bob Hope, Marcel Proust, Gertrude Stein, Sue Perkins, Georgia O'Keeffe..."" -
Luchino
Considerato perduto, questo straordinario ritratto di Luchino Visconti, steso da Giovanni Testori, è inaspettatamente riemerso. Era stato elaborato nei primi mesi del 1972, dopo Morte a Venezia e mentre era in corso la lavorazione di Ludwig. Di lì a poco una memorabile rottura tra i due con la decisione, dichiarata (ma evidentemente non portata a termine), di distruggere il manoscritto. Luchino costituisce un profilo, a più strati, di una delle grandi personalità della cultura del XX secolo, osservata da chi si era trovato in più occasioni a collaborare con lui (dalla sceneggiatura di Rocco e i suoi fratelli alle messinscene di L'Arialda e La Monaca di Monza). Testori fa venire a galla tratti caratteriali, esigenze espressive, modi di vivere e di amare di Visconti, nel tentativo di centrarne quella che una volta si sarebbe chiamata la ""poetica"""". Nella strabordante letteratura che riguarda il regista milanese questa voce si staglia per rigore di analisi e lucidità di sintesi. Il libro, che doveva uscire verosimilmente da Feltrinelli nel 1972, è accompagnato da un saggio introduttivo, una postfazione e da note di commento, stese da Giovanni Agosti, che, da un lato, aspirano a chiarire le molteplici allusioni disseminate nel testo e, dall'altro, si pongono come punti di partenza o di verifica per indagini sulle interferenze tra i due autori, Visconti e Testori, e sui loro mondi, contigui ma distanti, con affondi sulle case, le collezioni d'arte, le amicizie... Completano il volume molte immagini inconsuete."" -
Filosofia della canzone moderna
"Filosofia della canzone moderna"""" è il primo nuovo libro di Bob Dylan da Chronicles Vol. 1 del 2004 e da quando ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 2016. Dylan, che ha iniziato a lavorare a questo libro nel 2010, offre qui la sua straordinaria interpretazione riguardo alla natura della popular music. Allinea oltre sessanta saggi dedicati a canzoni di altri artisti, da Stephen Foster a Elvis Costello nonché, tra di loro, da Hank Williams a Nina Simone. Analizza quella che chiama la trappola delle rime facili, fa capire come l'aggiunta di una singola sillaba possa indebolire una canzone e spiega anche in che modo il bluegrass sia il parente più prossimo dell'heavy metal. Scritti nell'inimitabile prosa dylaniana, questi saggi sono misteriosi e imprevedibili, intensi e profondi, e spesso divertenti fino all'aperta risata. E mentre in apparenza parlano di musica, in realtà meditano e riflettono sulla condizione umana. Il libro comprende circa 150 foto scelte con estrema cura nonché una serie di """"riff onirici"""" che, considerati nella loro totalità, formano quasi un poema epico che aggiunge spessore alla qualità trascendente dell'intero lavoro. Nel 2020, con l'uscita del suo eccezionale album Rough and Rowdy Ways, Dylan è diventato il primo artista a collocare un suo album nella Top 40 di """"Billboard"""" in ogni decennio, dagli anni sessanta a oggi. Filosofia della canzone moderna contiene molto di ciò che ha imparato sulla sua arte in tutti questi anni e, come tutto ciò che Dylan fa, è un risultato artistico di eccezionale importanza." -
Proust. I colori del tempo
Proust era ossessionato da molte cose. Dal tempo, come ci suggerisce il titolo della sua opera; dal giudizio degli altri, come si evince dalle sue lettere; da un autista coi baffi, come ci raccontano i suoi biografi; da un dolcetto a forma di conchiglia, come dicono quelli che non l'hanno letto. Dai colori, come queste pagine provano a dimostrare. -
Ti mangio il cuore. Nell'abisso del Gargano. Una storia feroce. Nuova ediz.
Da tempo in Italia non esistono più soltanto la mafia siciliana, la camorra e la ’ndrangheta. C’è una quarta mafia, che ha fatto del silenzio la sua forza. Pur essendo la più potente e la più feroce. Nelle terre che si estendono dal Gargano a San Severo, da Manfredonia fino a Cerignola, comandano le famiglie della Società foggiana e i Montanari del Promontorio. I loro tentacoli sono ormai estesi in un enorme giro d’affari internazionale. La loro violenza è arcaica e bestiale. I loro uomini firmano gli omicidi sparando al volto, perché deturpare le sembianze significa cancellare anche la memoria. C’è chi ha leccato il sangue delle vittime e chi ha fatto sparire i cadaveri dandoli in pasto ai porci. Si nasce, si cresce e si muore nel culto della vendetta. Sangue chiama sangue. Dagli anni settanta a oggi gli omicidi sono stati più di quattrocento, l’80 per cento dei quali è rimasto irrisolto. I numeri parlano di una rapina al giorno, un’estorsione ogni quarantott’ore. È una mafia che non ha pietà nemmeno per i bambini: spara per ucciderli e li usa come strumento di vendetta. È una mafia che ha puntato la politica per governare le istituzioni. “La più grande emergenza criminale italiana, perché la meno conosciuta” l’ha definita il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Nel 2019 Ti mangio il cuore era stata una grande inchiesta sulla mafia meno raccontata d’Italia. Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. Foggia e altri due Comuni sono stati sciolti per infiltrazioni e poi commissariati. Sono arrivati, finalmente, nuovi pentiti. Le vedove Luciani, le mogli dei contadini innocenti uccisi nella strage di San Marco in Lamis, sono diventate i simboli di una battaglia e di una rinascita. Ma la mafia non si arrende. Continua a sparare. Resiste. Alla ricerca, sempre, di nuovi affari. -
Sotto il vulcano. Idee/Narrazioni/Immaginari. Rivista trimestrale. Vol. 5: Selfismo
“Sotto il vulcano” è una rivista trimestrale che, nell’arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da traumi come quelli che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce. Esistono argomenti e comportamenti – sociali, tecnologici, relazionali – per battezzare Selfismo l’epoca in cui viviamo, in cui tutto sembra fondarsi sull’Io e sulla sua rappresentazione pubblica? È la domanda che, nella parte monografica, Giacomo Papi e Marino Sinibaldi hanno rivolto a dodici autrici e autori, italiani e stranieri. La risposta è declinata attraverso gli articoli, i racconti, i memoir, le riflessioni, l’intervista, il poemetto e il graphic novel che trovate in queste pagine, accanto ai contributi delle nostre firme abituali. Antonella Anedda, Margaret Atwood, Andrea Bajani, Marco Balzano, Gianfranco Bettin, Laura Boella, Filippo Ceccarelli, Lea Ferrari, Vittorio Gallese, Chiara Gamberale, Ilaria Gaspari, Fabio Genovesi, Laura Imai Messina, Karl Ove Knausgård, Vittorio Lingiardi, Mariarosa Mancuso, Giada Messetti, Guadalupe Nettel, Aldo Nove, Telmo Pievani, Elisa Ruotolo, Michele Serra, Giorgia Serughetti, Walter Siti, Bruce Sterling, Enrico Terrinoni, Carlotta Vagnoli, Juan Gabriel Vásquez, Silvia Ziche. -
La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia
Al centro di questo libro c'è il rapporto della vita umana con l'esperienza traumatica della perdita. Cosa accade dentro di noi quando perdiamo chi abbiamo profondamente amato? Quale vuoto si spalanca? Quale lavoro ci attende per ritornare a vivere? E cosa avviene quando questo lavoro risulta impossibile e ci sentiamo persi insieme a chi abbiamo perduto? Il lavoro del lutto e la nostalgia sono due esempi di come possiamo restare vicini a ciò che abbiamo perduto senza però farci inghiottire dal dolore. Mentre il nostro tempo esalta il futuro, il progetto, l'intraprendenza, il lutto e la nostalgia ci ricordano che lo sguardo rivolto all'indietro non è sempre segno di impotenza, ma può anche alimentare le risorse che servono per essere davvero capaci di non smettere mai di nascere. Può la luce arrivare dal passato? Può esserci luce nella polvere? -
La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa
Quando crollò il Muro di Berlino, i cantori della vittoria dell'Occidente nella Guerra fredda annunciarono la fine della storia e l'inizio della pax americana. Noi italiani assieme ad altri europei ci abbiamo creduto, immaginando l'Europa al centro di un utopico impero universale del diritto e della pace. Eppure, proprio allora cominciarono la Guerra del Golfo e i conflitti in Jugoslavia, poi venne la ""guerra al terrorismo"""" con le invasioni fallimentari dell'Afghanistan e dell'Iraq, oggi l'invasione russa dell'Ucraina e la sfida cinese al primato di Washington. Finita era la pace, non la storia. E noi della fine della storia viviamo il rovesciamento: le storie della fine. I conflitti si moltiplicano, incomponibili quanto le narrazioni che li alimentano. La storia universale dell'umanità è archiviata. Nessun nuovo ordine è stato negoziato perché nessun nuovo ordine oggi è possibile. Il libro di Lucio Caracciolo getta luce sulle radici e sugli scenari futuri di questa instabilità. Il 24 febbraio 2022 è il simbolo della fase storica in cui siamo immersi: lo scontro sempre più violento tra Stati Uniti, Cina e Russia riscriverà la gerarchia delle potenze. Questa competizione riguarda noi italiani ed europei senza voce, fortunosamente ricompresi nell'impero euroatlantico costruito da Washington per proteggere la propria sicurezza nazionale e i propri interessi globali. Il bluff europeista è svelato: in Europa ognuno persegue, specialmente in guerra, i propri interessi immediati. Ogni compromesso è più difficile e più necessario. """"Dal 24 febbraio,"""" scrive Caracciolo, """"abbiamo appreso che nelle maree della Guerra Grande siamo zattere alla deriva trascinate da correnti avverse su cui non esercitiamo controllo."""" Non possiamo anticipare il futuro. Ma possiamo orientarci. Senza lasciarci confondere da desideri assoluti. Per trent'anni abbiamo chiamato Guerra fredda l'unica pace possibile. Ora la storia è tornata in Europa. E così la guerra."" -
La via della narrazione
In principio ci sono le storie. Campi magnetici. Singole tessere del reale escono dal rumore bianco del mondo e si mettono a vibrare con un'intensità particolare, anomala. La genesi di una storia può durare un attimo o incubare per anni. Le forme dei campi magnetici che chiamiamo storie sono illimitate. Don Giovanni e Dracula sono buchi neri attorno ai quali un intero mondo prende vita. Nell'Amleto e nei Vangeli un frammento, apparentemente impazzito, diserta e mette in pericolo tutta la sequenza del reale. Poi ci sono le trame. Abitano le storie, le attraversano, e le rendono leggibili. Sono geroglifici che le significano, mappe che le raffigurano. Ma il gesto del narrare non è ancora compiuto. Manca una componente chimica, la più misteriosa, l'unica che abbia a che vedere con la magia. Lo stile. Non si può insegnare, lo si possiede. È un suono unico. Sgorga da un'intimità altissima e inaccessibile. Tiene insieme cielo e terra. Il cielo delle storie, la terra del reale. Leggendo questo libro si entra in un universo alchemico. ""Sono le cose principali,"""" scrive Alessandro Baricco, """"che mi è accaduto di capire da quando mi occupo di narrazione."""" A volte è difficile distinguere tra magia e illusione ottica, tra evento mistico e processo chimico. Lungo questo confine enigmatico si compie il gesto del narrare, fatto di elementi che, se ben intrecciati, danno un suono a certe misteriose vibrazioni del mondo. Questo gesto si può imparare? Chi può insegnarlo? Una via della narrazione esiste e """"il suo compito possibile è portare brevi esistenze individuali a compimento, saldando quanto è certo nella loro coscienza a quanto ancora è pagina in bianco e carta coperta""""."" -
Memorie di un elettore riluttante
Quando allo scoccare della mezzanotte Saverio compie diciott’anni, come in un racconto di Dickens, viene visitato da un’apparizione che gli conferisce il diritto di voto. “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”: ma da subito lui si dichiara inadeguato, riluttante e scettico nei confronti di questo superpotere. Tuttavia Saverio cresce e vota, ed ecco che vediamo scorrere gli ultimi vent’anni di politica italiana attraverso gli occhi di un elettore distratto, sempre più (auto)critico verso sé stesso, l’elettorato e il suffragio universale. Fino all’ascesa del populismo, fino alle ultime elezioni politiche e alla conseguente crisi definitiva, quando si chiede: come posso io, semplice elettore, sabotare dall’interno questo sistema votato al disastro? È così che Saverio avanza la proposta di una riforma elettorale rivoluzionaria: democraticizziamo l’elettorato, votandolo. Perché se la democrazia è governo del popolo, non è vera democrazia se non puoi scegliere da quale popolo farti governare! Ma, mentre tenta goffamente di portare avanti la sua proposta, Saverio scopre alcune scottanti verità sulle nuove caste e sui poteri occulti. -
La via dell'equilibrio. Scienza dell’invecchiamento e della longevità
Restare giovani è una delle nostre più grandi chimere. La vita media si è allungata e la nostra cultura sposta continuamente in avanti la soglia alla quale ci consideriamo anziani. Esistono teorie scientifiche e false teorie, diete e manuali chernci dicono come dobbiamo mantenerci in forma, come dobbiamo trattare il nostro corpo: tutto questo rende molto difficilerncapire, e anche accettare, come e perché il nostro organismo muta nel tempo. Antonella Viola racconta le ragioni biologicherned evolutive di un’esperienza universale, che ciascuno di noi attraversa a modo suo, con il proprio corpo, secondo tempirndiversi. È il primo passo da compiere se vogliamo accogliere questo fenomeno regolando le nostre abitudini e il nostrornstile di vita. Perché invecchiamo? Come mai a un certo punto il tempo biologico delle donne finisce? Mentre l’età anagrafica èrnfacile da svelare, come si determina quella biologica? Esiste un momento in cui il corpo comincia a invecchiare? Da semprernla scienza si interroga. Il nostro organismo cambia fin da quando siamo nati. A partire dai primi giorni ha bisogno di stare inrnequilibrio, rigenerando tessuti e riparando ferite. L’invecchiamento vero e proprio, però, è legato alla perdita di funzionerne ci espone a un rischio maggiore di sviluppare malattie. I mutamenti si accumulano nel tempo e ci rendono più fragili ernvulnerabili. Eppure, non tutti i segni legati all’invecchiamento sono deleteri per la nostra salute. I capelli bianchi nonrnrappresentano un problema di salute, né ci rendono meno forti. Lo stesso vale per le rughe. E noi spesso impieghiamornpiù tempo e più risorse a tentare di nascondere questi segni innocui piuttosto che a mantenere i muscoli forti o il cuorernsano. Trovare il nostro equilibrio significa concentrarsi sulla prevenzione e sui segni disfunzionali, imparando a nonrnrespingere il tempo, ma ad accoglierlo. -
1000 anni di gioie e dolori
Ai Qing, un tempo stretto collaboratore di Mao Zedong e poeta più celebre della nazione, venne bollato come un uomo di destra durante la Rivoluzione culturale. Era il padre di Ai Weiwei. Lui e la sua famiglia furono esiliati in un luogo desolato noto come “Piccola Siberia”, dove Ai Qing venne condannato ai lavori forzati per la pulizia dei bagni pubblici. Ai Weiwei racconta la sua infanzia in esilio e la difficile decisione di lasciare la famiglia per studiare arte in America, dove ha stretto amicizia con Allen Ginsberg ed è stato ispirato da Andy Warhol e dalle opere di Marcel Duchamp. Racconta il suo ritorno in Cina e la sua ascesa da artista sconosciuto a superstar e attivista internazionale per i diritti umani, mostrando come il suo lavoro sia stato plasmato dalla vita sotto un regime totalitario. Le sculture e le installazioni di Ai Weiwei sono state viste da milioni di persone in tutto il mondo e i suoi successi architettonici includono il contributo alla progettazione dell’iconico stadio olimpico Bird’s Nest di Pechino. Il suo attivismo politico lo ha reso a lungo un bersaglio delle autorità cinesi, culminato in mesi di detenzione segreta senza accuse nel 2011. In questo libro, per la prima volta, Ai Weiwei esplora le origini della sua eccezionale creatività e delle sue appassionate convinzioni politiche attraverso la storia della sua vita e di quella di suo padre, la cui creatività fu soffocata. Ambizioso e intimo allo stesso tempo, Mille anni di gioie e dolori offre una profonda comprensione della miriade di forze che hanno plasmato la Cina moderna e serve a ricordare cosa significa proteggere la libertà di espressione. -
L'inquilino. Da Monti a Meloni: indagine sulla crisi del sistema politico
Dal 2011 al 2022 in Italia si sono succeduti sette governi guidati da sei premier, di cui quattro non erano neppure eletti in Parlamento: Mario Monti, Enrico Letta, Matteo Renzi, Paolo Gentiloni, Giuseppe Conte, Mario Draghi. Nemmeno l’uomo che ha saputo fronteggiare il default economico dell’Europa è sopravvissuto al collasso del sistema politico italiano. Gli Inquilini di Palazzo Chigi si sono susseguiti con impressionante rapidità, formando governi deboli, segnati da ascese clamorose e altrettanto rapide sconfitte. Sostenuti anche dalla singolare inclinazione degli italiani per i potenti e dalla loro capacità di creare dal nulla un Napoleone.rnLucia Annunziata racconta la cronaca delle ore più drammatiche della storia recente, dalla crisi economica al Covid alla guerra, fino alla mancata elezione di Draghi al Quirinale. Governo dopo governo, queste pagine affrontano la fine della fiducia nei partiti, lo svuotamento del Parlamento e i patti con cui viene scelto il presidente del Consiglio, l’itinerario dei vari governi e le ragioni del loro rapido logorarsi. “La crisi del sistema politico italiano non nasce certo con Monti. La sfiducia nella politica era già tutta lì, appena appena sottopelle. La scelta di un tecnico, di un uomo fuori dalla politica può essere oggi letta come la prima resa della classe dirigente a questa sfiducia.”Con documenti e interviste inedite, Lucia Annunziata ha scandagliato gli ultimi dieci anni della politica italiana come non aveva mai fatto nessuno. Perché oggi andare a fondo di una diagnosi della gestione politica nel nostro Paese significa misurarsi con la deriva populista della storia repubblicana.Sette governi con sei presidenti. Per dieci anni a Palazzo Chigi sono entrati uomini non indicati direttamente da elezioni politiche: Inquilini, provvisori abitanti del potere.Un tentativo di arginare la deriva populista che ha finito per consegnare il Paese alla destra.Una storia del potere in Italia, con documenti e interviste inedite. -
La saggezza e l'audacia. Discorsi per l’Italia e per l’Europa
“La pandemia non arretra, l’uscita dal tunnel continua ad allontanarsi e stiamo tardando a vedere i progressi di cui l’Unione ha bisogno, il progetto europeo di speranza che tutti i nostri concittadini europei stanno aspettando. Naturalmente abbiamo progetti ambiziosi per la nostra Europa, sono sul tappeto fin dall’inizio della legislatura, e li stiamo perseguendo caparbiamente, cambiando le cose, trovando un consenso tra di noi, insomma, avanzando e superando le nostre differenze. Certo, il Green Deal, la transizione digitale, un’Europa più forte e democratica, una maggiore giustizia sociale, sono progetti fortirne indispensabili che l’Europa sta portando avanti, e dobbiamo riuscirci per lealtà verso i nostri concittadini. Ma l’Europarnha anche e soprattutto bisogno di un nuovo progetto di speranza, un progetto che ci accomuni, un progetto che possarnincarnare la nostra Unione, i nostri valori e la nostra civiltà, un progetto che sia ovvio per tutti gli europei e che ci permettarndi unirci. Penso che questo progetto possa essere costruito intorno a tre assi forti, a un triplice desiderio di Europa chernsia unanimemente condiviso da tutti gli europei: quello di un’Europa che innova, di un’Europa che protegge e dirnun’Europa che sia faro.”rnEsistono tante idee di Europa. La raccolta dei discorsi di David Sassoli, dentro e fuori dalle istituzioni, ci indica una via:rnabbiamo bisogno di innovazione non solo nella tecnologia, ma nelle istituzioni, nelle politiche, nei nostri modi di agire ernnei nostri stili di vita. Lo chiede la transizione ecologica. Dobbiamo ripristinare l’idea che l’Europa ci protegge: protegge irnsuoi confini, i suoi cittadini, agisce per la loro sicurezza, per il bene comune e per la sovranità di ciascuno dei suoi Statirnmembri. Ma l’Europa deve anche ritrovare l’orgoglio del suo modello democratico. Dobbiamo desiderare che questornmodello di democrazia, di libertà e di prosperità si diffonda, che attiri, che faccia sognare e non solo i nostri stessi concittadinirneuropei, ma anche al di là delle nostre frontiere. Perché i cittadini europei sentiranno di appartenere all’Europa soltantornse il suo modello politico funge da esempio e attrae. -
Con il vostro irridente silenzio. Le lettere e il Memoriale: voci dalla prigionia di Aldo Moro
Aldo Moro durante la prigionia parla, ricorda, risponde, interroga, confessa, accusa, si congeda. Scrive lettere e compone un lungo Memoriale, che è discorso politico, storico, personale. In questo testo, originariamente destinato al teatro, Fabrizio Gifuni riannoda quelle pagine. Il lettore vi troverà una parte importante della storia del nostro Paese e, al tempo stesso, la storia di un grande tradimento shakespeariano di cui Moro fu vittima. Pagine private di insostenibile bellezza alternate, nelle stesse ore, a rivelazioni sconcertanti, su cui le BR per prime fecero calare il silenzio, e veri e propri anatemi. Righe intrise (anche materialmente) di lacrime e tenerezza alternate a previsioni funeste. A distanza di oltre quarant'anni il destino di queste carte non è cambiato. Poche persone le hanno davvero lette, molti hanno scelto di dimenticarle. Per questo il corpo di Moro è lo spettro che ancora occupa il palcoscenico della nostra storia di ombre. Il Memoriale e le lettere di Aldo Moro riannodati in un testo struggente e feroce, in cui risuona uno dei più grandi tradimenti della storia italiana. -
Revolusi. L'Indonesia e la nascita del mondo moderno
Erano gli anni quaranta del secolo scorso quando in Indonesia esplose la lotta per l’indipendenza. A lungo questa lotta è stata considerata un conflitto lontano e marginale tra una potenza coloniale, i Paesi Bassi, e la sua colonia, le Indie Orientali Olandesi. E invece ha scritto la nostra storia. Dopo la Seconda guerra mondiale e l’occupazione giapponese, l’Indonesia fu il primo paese a rivendicare con le armi la propria libertà. L’intervento inglese e poi, soprattutto, quello olandese, che avrebbero dovuto riportare l’ordine, scatenarono invece la prima guerra di decolonizzazione moderna. Quella lotta ispirò i movimenti per l’indipendenza in Asia, Africa e nel mondo arabo, specialmente dopo la leggendaria Conferenza di Bandung, la prima conferenza internazionale senza l’Occidente. David Van Reybrouck ha lavorato per quasi sei anni a un’opera unica e monumentale, intervistando gli ultimi testimoni viventi della Revolusi. Nelle case di riposo indonesiane, nelle metropoli giapponesi e nelle isole più sperdute ha raccolto le memorie e le vicende di chi lottò per conquistare la libertà, imponendo una nuova direzione alla storia del mondo.