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In altre parole
Questa è la storia di un colpo di fulmine, di un lungo corteggiamento, di una passione profonda: quella di una scrittrice per una lingua straniera. Jhumpa Lahiri è una giovane neolaureata quando visita per la prima volta Firenze; appena sente parlare l'italiano capisce che le è stranamente familiare, che le è necessario e deve apprenderlo. Non sa spiegarsi il perché di un simile, repentino bisogno, ma sa che farà di tutto per soddisfarlo. Dapprima prova a studiare l'italiano nella sua città, New York, con una serie di insegnanti private, ma non basta. Anche le brevi visite successive, a Mantova, Milano, Venezia, non la appagano: vuole immergersi completamente nella realtà della nuova lingua. Si trasferisce a Roma, con tutta la famiglia. E lì comincia la vera avventura, fatta di slanci, entusiasmo e insieme di difficoltà ed estraniamento. ""In altre parole"""" è il primo libro che nasce direttamente in italiano da un'autrice di madrelingua bengalese che ha sempre parlato e scritto in inglese. È la testimonianza di un tenace percorso di scoperta e di apprendimento e di un obiettivo, raggiunto, di potenza e fluidità espressiva, ancora più preziosa perché conserva tra le righe l'eco affascinante di una distanza, quella che sempre ci separa dall'oggetto d'amore: la distanza impercettibile e infinita del desiderio. Tutti i capitoli che compongono il libro, tranne l'ultimo, sono stati precedentemente pubblicati, in una prima versione sotto forma di articoli, su """"Internazionale""""."" -
Piccolo romanzo magrebino
Le migrazioni dall'Africa verso l'Europa, le trasformazioni sociali del mondo arabo, l'integralismo islamico... Questi fenomeni negli ultimi anni sono diventati per noi esperienza e materia di riflessione quotidiana, spesso drammatica. Nella trilogia di Nico Naldini, qui riunita sotto il titolo complessivo di ""Piccolo romanzo magrebino"""", sono presenti fin dai primi testi, che risalgono all'inizio degli anni Novanta. E sorprende oggi il lettore la straordinaria acutezza, se non la preveggenza, con cui Naldini li ha osservati e descritti, dalla sua specola privilegiata, durante i lunghi soggiorni in Tunisia. Ma questo è soprattutto un libro di poesia, il libro più importante di un poeta che ha ormai alle spalle una lunga storia, iniziata sotto il segno del cugino Pier Paolo Pasolini con il quale condivise l'appassionante avventura del félibrige friulano. L'esperienza nordafricana dà vita a una poesia di carattere narrativo e descrittivo, anche se continuamente attraversata da slanci o ripiegamenti lirici. Uno dei temi dominanti è quello erotico; ma la bellezza inseguita nei corpi amati si diffonde e si rifrange nelle opere e nei giorni, nei paesaggi africani qui onnipresenti. E il miraggio che appare e scompare diventa così la vera cifra della trilogia magrebina di Naldini, delle sue visioni e delle sue passioni. Postfazione di Fancesco Zambon."" -
Una perfetta felicità
In una grande casa vittoriana sulle rive dell'Hudson, tra possenti scenari naturali e le lusinghe di New York, Viri e Nedra conducono un'esistenza che sfiora la perfezione: due figlie da iniziare ai piaceri della vita, una cerchia di amici interessanti, cene raffinate, bei libri, buona musica, un cucciolo festoso, il fuoco nel camino, giornate passate a pattinare sul fiume gelato o a prendere il sole. Tutto, all'interno di quel microcosmo, è studiato nei minimi particolari, accogliente, rassicurante, eppure più fragile di quanto appaia, inadeguato a reggere l'urto degli anni, della noia, delle ambizioni frustrate. Nedra preferisce viversi come una donna ""vera, felice e generosa"""" piuttosto che amareggiata ma fedele, Viri è un buon padre che non sa rassegnarsi a essere solo un uomo virtuoso e non possiede la spietatezza per perseguire il successo. Sulla superficie di un matrimonio felice si aprono crepe sottili: un'altra vita, segreta, preme per venire allo scoperto, e per ciascuno la posta in gioco è la conquista di sé."" -
L'amico di una vita
Pat Dunne e Joe Murphy erano amici da una vita. Erano, perché dopo una banale lite per un cavallo i due non si sono più parlati per anni. E adesso Joe è morto, lasciando Pat solo e impreparato a fare i conti con sensi di colpa, tristezza e nostalgia. La sera prima del funerale, spinto da tutti questi sentimenti e dalla moglie Sarah, Pat decide di andare alla veglia funebre a casa di Joe. Qui, del tutto inaspettatamente, Joe comincia a parlargli, e Pat si trova nel mezzo di una situazione surreale, costretto alla fine ad affrontare le conseguenze di quegli errori che pensava di essersi lasciato alle spalle per sempre. -
Il principe felice
La statua del Principe felice domina la città dall'alto e da lì vede tutti i mali e le miserie di quelli che erano i suoi sudditi. Quando una rondine, in volo verso Sud, si posa sopra di lui per una sosta, il Principe le racconta la sua storia e le chiede aiuto: dovrà spogliarlo dell'oro e dei gioielli per donarli ai poveri. Intanto il freddo si avvicina... Anche il Topo d'acqua ha una storia da raccontare, quella del giardiniere Hans, convinto che il ricco mugnaio sia suo amico: ma nel momento del bisogno ad avere la peggio sarà proprio il piccolo, generoso Hans; e poi c'è la storia dell'estremo sacrificio di un usignolo in nome dell'amore, e quella del Gigante egoista e del suo meraviglioso giardino... Storie che ci interrogano sugli ideali di lealtà, compassione e generosità, scritte da Oscar Wilde per i suoi figli e diventate ormai un classico. -
Il brigante. Ediz. illustrata
In una notte flagellata da un forte temporale, quattro uomini si ritrovano per caso seduti allo stesso tavolo di una taverna sperduta sui monti dell'Appennino pistoiese. Ma spesso il caso non è altro che una delle vesti che usa il destino per celarsi agli uomini: a pochi passi da loro, infatti, dorme sdraiato sopra una panca davanti al fuoco un mitico e sanguinario brigante, Frate Capestro. Nessuno sembra fare caso a lui. Ma la notte è lunga, e bevendo vino i quattro uomini raccontano a turno alcuni episodi delle loro vita: tutti hanno qualcosa da nascondere, nella memoria di tutti giacciono colpe taciute e mai veramente espiate. Il brigante li ascolta in silenzio. E si prepara all'arrivo dell'alba, quando tutti dovranno finalmente fare i conti con lui e con il loro passato. -
Ultima notte ad Alessandria
Nel 1965 un giovane André Aciman e i suoi famigliari furono costretti a lasciare la cosmopolita Alessandria d'Egitto dopo ben tre generazioni. Il governo nazionalista di Nasser infatti stava cacciando dal paese migliaia di europei, nel tentativo di eliminare ogni ricordo del protettorato britannico e di disperdere una comunità ebraica tra le più ampie dell'ex impero ottomano. Fu la fine di quella temperie che nei decenni precedenti aveva fatto di Alessandria una città di straordinaria vivacità culturale. In un memoir intenso e ricco di colori e profumi, l'autore rievoca con affettuosa ironia la vita all'interno di una grande famiglia elegante e caotica, caratterizzata da figure affascinanti, come lo zio Vili, audace soldato, mercante e spia, o le due nonne, che spettegolano in sei lingue diverse... A fare da sfondo Alessandria, sospesa tra la crepuscolare indolenza del passato e un futuro drammaticamente incerto. -
L'alba
Palestina, una calda sera d'autunno, un anno imprecisato tra la fine della Seconda guerra mondiale e il riconoscimento dello stato d'Israele. La resistenza ebraica lotta in Terra Santa contro il mandato britannico. Gli inglesi impiccheranno all'alba il prigioniero David ben Moshe, e i clandestini ebrei hanno deciso che, nello stesso momento, risponderanno giustiziando a loro volta un ostaggio, il capitano John Dawson. L'ingrato compito tocca al giovanissimo Elisha, emigrato in Palestina dopo aver vissuto l'inferno dei lager nazisti e dopo aver perso la sua famiglia. Durante la lunga notte che precede l'esecuzione, la mente del ragazzo è visitata dai ricordi: Elisha vede suo padre, sua madre, il suo maestro e il bambino che lui era. Le loro ombre sono lì, nel nascondiglio della resistenza, non per condannare l'atto che sta per compiere, ma perché il dramma di Elisha è il dramma di un'intera civiltà e di tutto un popolo. Un popolo che, per sopravvivere, dovrà imparare l'odio e la guerra. Narrato in uno stile scarno, di grande potere allusivo e metaforico, il tragico passaggio dal ruolo di vittima a quello di carnefice si dilata fino ai confini di una più ampia riflessione: sul destino dell'uomo, sul come e sul quanto la presenza di Dio possa influire su tale destino. -
Capo Horn
A Capo Horn due grandi oceani si scontrano in un incessante duello. I pochi uomini che si avventurano oltre l'estrema frontiera, dove finisce il mondo, ingaggiano una strenua lotta per la sopravvivenza contro una natura spietata e al tempo stesso grandiosa, sublime, apocalittica. Fuggiaschi, cinici gringos, mandriani, vecchi lupi di mare, sono i protagonisti di questi racconti di Francisco Coloane ambientati nella Terra del Fuoco. Ma sono anche gli animali a emergere da queste storie straordinarie dimostrando che solidarietà e vendetta non sono sentimenti esclusivi degli esseri umani. E questi ultimi, se sopravvivono alla desolazione e alla furia degli elementi, restano segnati per sempre dagli spazi infiniti e dalla libertà nella sua accezione assoluta. -
Sulla disuguaglianza
La disuguaglianza economica è una delle questioni più dibattute del nostro tempo. Ma pochi sarebbero pronti a sostenere che la disuguaglianza è un male peggiore della povertà. I poveri soffrono perché non hanno abbastanza, non perché altri hanno di più, né perché qualcuno ha decisamente troppo. Allora per quale ragione tanti si preoccupano più dei ricchi che dei poveri? In questo saggio provocatorio, Harry G. Frankfurt, uno dei più influenti filosofi contemporanei, contrappone argomenti stringenti a chiunque sostenga che la giustizia sociale consiste nel raggiungere l'uguaglianza economica o nel ridurre la disuguaglianza: il nostro dovere morale è quello di eliminare la povertà, mentre stabilire l'uguaglianza economica non è di per sé un obiettivo moralmente rilevante. Anzi, può distrarre dal compito davvero importante, che è quello di assicurare a ciascuno la quantità di risorse necessarie per vivere una vita soddisfacente. In questo quadro l'eliminazione delle disuguaglianze non è più un obiettivo primario, ma semmai un effetto collaterale degli sforzi per eliminare la povertà. Presentandosi come una sfida a opinioni consolidate tanto a destra come a sinistra, ""Sulla disuguaglianza"""" promette di avere un profondo impatto sul dibattito politico attuale. Come scrive il professor Gideon A. Rosen della Princeton University, è un libro piacevole da leggere, persuasivo nell'argomentazione, """"uno di quei saggi filosofici che dovrebbero avere maggiore diffusione""""."" -
Una spola di filo blu
"Era uno splendido pomeriggio tutto giallo e verde..."""" Sempre con queste parole Abby Whitshank inizia a raccontare di quel giorno, nel lontano luglio del 1959, in cui si innamorò di Red, sotto il grande portico di legno che occupa tutta la facciata della casa dove avrebbero cresciuto i loro quattro figli. La casa di famiglia, orgoglio del padre di Red, arrivato a Baltimora negli anni Venti per poi fare carriera come costruttore, ha visto avvicendarsi quattro generazioni di Whitshank e conserva tra le pareti l'eco delle loro storie. Perché ogni famiglia ha le sue storie, che la definiscono e che si tramandano sempre uguali, e i Whitshank sono - o sono convinti di essere - una famiglia speciale, di quelle che irradiano un'invidiabile sensazione di unità. Il loro è un legame indissolubile, fatto di tavolate domenicali, di vacanze tutti insieme da trent'anni nella stessa villa al mare, di piccole tradizioni introdotte da Abby per i bambini e trasmesse ai nipoti. Un legame fatto anche di segreti e mezze verità, di risentimenti stratificati per decenni, di invidie fraterne e aspettative disattese. Con quella capacità di raccontare i suoi personaggi mescolando affetto e ironia, profondità e delicatezza, Anne Tyler riesce in questo suo nuovo romanzo a renderci partecipi delle loro gioie e dei loro fallimenti, a farci ridere e commuovere, a restituire tutta la complessità emotiva della vita vera." -
La ferocia del cuore
È il primo di agosto, a Bangalore, quando viene rinvenuto il cadavere di un farmacista. Sembra un caso destinato a essere archiviato in fretta, ma la settimana successiva il ritrovamento di un'altra vittima segna l'inizio di una serie di misteriosi omicidi, all'apparenza non legati tra loro. Solo l'ispettore Borei Gowda, uomo dall'indole ribelle e dal fiuto eccezionale, riesce a cogliere uno schema dietro i delitti, dove nessuno vede niente. Né trova pace nella vita privata: una moglie assente e un rapporto da ricostruire col figlio, Gowda, abituato ormai a una vita solitaria e disordinata, ha paura di rimettersi in gioco con Urmila, un amore del passato che ha bussato alla sua porta dopo ventisette anni. L'assassino intanto continua a uccidere: la chiave per risolvere il caso si nasconde nei bassifondi della città, ma gli indizi sono fragili e mutevoli, appesi a un filo per aquiloni agitato dal vento, sottile e tagliente come una lama… Anita Nair sceglie la via del noir per raccontare l'India di oggi vista dal suo ventre oscuro. -
Per la gloria
Il capitano Cleve Connell, pilota di caccia distintosi nella Seconda guerra mondiale, viene mandato in Corea a contrastare i MiG russi al confine con la Cina. Come tutti i colleghi di stanza nella base di Kimpo, Cleve ha a disposizione cento missioni per realizzare il sogno di abbattere cinque aerei nemici e diventare un asso, un eroe, con cinque stelle rosse sul fianco della carlinga. Il rischio è altissimo: il prezzo della gloria, non di rado, è la morte, che può sopraggiungere repentina, a migliaia di piedi d'altezza, cogliendo il pilota a tradimento nella solitudine quasi sovrumana della propria cabina. Nonostante la bravura e la profonda motivazione, però, le cose non vanno come Cleve aveva sperato: la fortuna premia anzi il pilota più spregiudicato e arrogante, che abbatte inesorabile un MiG dopo l'altro, mentre Cleve sembra trovarsi costantemente nel posto sbagliato al momento sbagliato, ed è sempre più disilluso e inquieto. Neanche l'amore, che fa la sua fugace, delicatissima comparsa durante una licenza, potrà sottrarlo alla sua sorte, beffarda eppure non meno eroica di quanto aveva sognato. -
La strategia della farfalla
Se tre milioni di anni fa un'astronave di scienziati alieni fosse atterrata sul nostro Pianeta per saggiare le forme di vita presenti, avrebbe potuto osservare da vicino le operose api, termiti e formiche, concludendo che nei millenni seguenti questi insetti sarebbero diventati i dominatori della superficie terrestre. Così non è stato, l'uomo si è evoluto diventando il padrone della Terra e insieme il suo possibile distruttore. Ma gli insetti sono ancora qui e molto verosimilmente, come affermano diversi studiosi, saranno loro a dominare dopo l'estinzione del genere umano. Questo volume esplora il mondo degli insetti raccontando, attraverso gli studi degli entomologi e le pagine degli scrittori, i loro costumi alimentari e sessuali, le loro attività principali, tenendo ben presente in che modo differiscono o somigliano all'uomo stesso. Dopo averlo letto scopriremo il linguaggio segreto delle api e il loro modo ""plastico"""" di odorare; perché le coccinelle hanno i punti; la metamorfosi delle farfalle e il motivo per cui la loro vita è così breve. E poi ancora conosceremo meglio scarabei, lucciole, vespe e tanti altri piccoli animali intorno a noi. Un viaggio in un universo che ci circonda e di cui raramente ci accorgiamo."" -
Qualcosa, là fuori
Pianure screpolate, argini di fango secco, fiumi aridi, polvere giallastra, case e capannoni abbandonati: in un'Europa prossima ventura, devastata dai mutamenti climatici, decine di migliaia di ""migranti ambientali"""" sono in marcia per raggiungere la Scandinavia, diventata, insieme alle altre nazioni attorno al circolo polare artico, il territorio dal clima più mite e favorevole agli insediamenti umani. Livio Delmastro, anziano professore di neuroscienze, è uno di loro. Ha insegnato a Stanford, ha avuto una magnifica compagna, è diventato padre, ma alla fine è stato costretto a tornare in un'Italia quasi desertificata, sferzata da profondi sconvolgimenti sociali e politici, dalla corruzione, dagli scontri etnici, dalla violenza per le strade. Lì, persi la moglie e il figlio, per sedici anni si è ritrovato solo in un mondo che si sta sfaldando, senza più voglia di vivere, ma anche senza il coraggio di farla finita. Poi, come migliaia di altri, ha pagato guide ed esploratori e ora, tra sete, fame e predoni, cammina in colonna attraverso terre sterili, valli riarse e città in rovina, in un continente stravolto e irriconoscibile... Un romanzo visionario e attualissimo, che ci fa vivere le estreme conseguenze del cambiamento climatico già in atto e realizza quel """"ménage à trois"""" fra scienza, arte e filosofia che, come sosteneva Italo Calvino, costituisce la vocazione profonda della migliore letteratura italiana."" -
Terra del Fuoco
Feriti e sconfitti, tre uomini in fuga cavalcano attraverso le sterminate distese della Patagonia. Hanno osato ribellarsi a Julio Popper, il padrone-sovrano di una miniera d'oro sulle coste dello Stretto di Magellano, e da allora sono braccati. Avventurieri disperati, alla mercé del caso, vagheranno senza meta fino a quando, accanto allo scheletro di una balena, il luccichio della polvere aurifera ridarà uno scopo alle loro esistenze... È ""Terra del Fuoco"""", il racconto lungo che dà il titolo a questa raccolta di Francisco Coloane. Avidi cercatori d'oro, rivoluzionari in fuga, mandriani inseguiti dal vento, coloni che impazziscono nel tentativo di domare una terra selvaggia, marinai vittime di maledizioni, capitani coraggiosi e sfortunati: questi sono i personaggi che popolano le storie dello scrittore cileno, cantore del """"mondo alla fine del mondo"""". Ma è personaggio, è protagonista, accanto a loro, la natura stessa in tutta la sua inquietante grandezza, il paesaggio aspro delle estreme regioni meridionali del continente americano, quella Terra del Fuoco che diviene simbolo ideale e totale della elementare e incessante drammaticità delle passioni umane. Con una prefazione di Luis Sepulveda."" -
Nero di luna
Emilio Bettazzi, giovane scrittore di Firenze, va ad abitare in una grande casa in campagna che un suo caro amico, prima di morire, aveva preso in affitto. È convinto che sulle bellissime colline del Chianti riuscirà a scrivere un romanzo. Ma fin dai primi giorni succedono strane cose... Emilio cerca di venire a capo di quei misteri, facendo domande, raccogliendo storie, scrutando volti e gesti, fino a spingersi di notte dentro la villa e nei boschi. Quello che scoprirà lo lascerà sbalordito, ma lo legherà per sempre a quei luoghi. -
Il giovane sbirro
Quando ha deciso di entrare in polizia Ferraro? Quando ha incontrato per la prima volta il suo collega Augusto Lanza? Perché si è separato dalla moglie? Molte erano le domande lasciate in sospeso da Biondillo sul passato del suo personaggio preferito. Il giovane sbirro risponde a tutte e, in una sorta di album di ricordi e di fotografie, racconta gli anni di apprendistato nella polizia del futuro ispettore Ferraro. E poi ci sono anche le indagini del presente a cui non sempre Ferraro trova una soluzione, così come alla sfide della sua vita privata, ogni giorno più compromessa... -
Come diventare buoni
Che cosa significa essere buoni? Katie Carr non se l'è mai chiesto: una donna che ha scelto di diventare medico per aiutare gli altri e che ha cresciuto i figli seguendo i valori morali più profondi, non ha nemmeno bisogno di porsi la questione. Finché quella donna non tradisce il marito. E allora il marito, David, decide di dare una svolta alla propria vita: smette di essere «l'uomo più arrabbiato di Holloway» per diventare buono. Niente di più azzeccato, a questo punto, dell'entrata in scena di BuoneNuove. Piercing alle sopracciglia, una storia di droga alle spalle e tecniche di guarigione dello spirito e del corpo capaci di sfidare tutta la scienza medica, BuoneNuove aiuta David a mettere a punto strategie di bontà: lasagne prese dal congelatore di casa per sfamare i barboni, giocattoli sottratti ai figli e dati ai bambini meno fortunati e infine un bel manuale di istruzioni su come redistribuire le ricchezze nel mondo... Spostando il suo sguardo arguto sui temi della famiglia e dell'amore, Nick Hornby mette a nudo, con ironia e una nota di amarezza, le nostre ipocrisie, le debolezze e le menzogne che non vorremmo ammettere. -
Una donna sulla strada. Testo inglese a fronte
"Una donna sulla strada"""" è uno spietato, lucido lascito di Charles Bukowski alle giovani generazioni che ancora oggi leggono i suoi libri. Questi versi puntano dritto al cuore, risvegliando il ricordo delle volte in cui è successo anche a noi, come a lui, di fallire: nel lavoro, nelle relazioni amorose, nel rapporto con gli amici. Ma poi arriva il momento del riscatto, e allora riesci a puntare sul cavallo vincente, a conquistare una donna bellissima, magari addirittura a pubblicare le tue storie. Il successo del grande scrittore americano sta proprio in questo: Bukowski è un sopravvissuto, uno che è stato all'inferno ma con in tasca il biglietto di ritorno; uno che ha trovato nella scrittura la cura per i mali della sua vita sregolata. Perché """"una bella poesia è come una birra fredda quando ne hai bisogno, una bella poesia è un panino al tacchino caldo quando hai fame, una bella poesia può farti stringere la mano a Mozart, può farti giocare a dadi con il demonio e farti vincere""""."