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Esercizi d'amore
Iniziata e finita su un volo Parigi-Londra, questa vicenda si svolge ai giorni nostri nella capitale inglese (tra musei, supermarket, ristoranti esotici) e ci fa vivere ogni fase di un'esemplare e normale storia d'amore. -
Per seguire la mia stella
Si respira aria di melodramma in questo romanzo che, tra Storia e invenzione, riporta in vita passioni e intrighi del Rinascimento italiano e una straordinaria figura femminile a lungo dimenticata. «C'era chi la adorava, molti non l'amavano affatto, le donne per il suo coraggio che scambiavano per arroganza, gli uomini per la sua intelligenza e il suo talento, le une e gli altri per la sua singolarità che era diventata ogni giorno più visibile. Il pericolo di una diversità.»Siamo a Lucca, città dalle cento torri e dalle cento chiese, dai bastioni possenti, ricchissima e spietata, devota e ribelle, fiera della sua indipendenza. Nel 1515, proprio a Lucca, nasce una donna simile alla sua città, orgogliosa e non domata, condannata a una vita controcorrente dal suo stesso essere donna e da un precoce talento poetico. Figlia di mercanti che esportano le loro finissime stoffe in tutta Europa, Chiara Matraini non è nobile né cortigiana, le sole condizioni che le permetterebbero un riconoscimento pubblico. Nel suo destino c’è un futuro di moglie e madre con un’oscura vita tra le mura di un palazzo. Invece Chiara, forte degli studi che i genitori le hanno consentito, decide di diventare una letterata, di più, una poetessa, pubblicando con il suo nome un volume di Rime che ottiene molti consensi. Una scelta che paga duramente, senza smettere mai di lottare, per amore del figlio, della poesia e dell’uomo a cui si lega dopo la morte del marito, suscitando scandalo. Attorno a lei, un mondo in rapido cambiamento, tra la scoperta di terre fino ad allora sconosciute, la finanza nascente, le inquietudini artistiche, le guerre di dominio e gli aspri conflitti religiosi. -
Tango del vecchio marinaio
Con questo romanzo ironico e originale, che combina la suspense di un thriller con la riflessione politica sulle dittature sudamericane, l’autore di La ballata di Johnny Sosa torna alla sua essenza narrativa.rnrnIl capitano Lander, discendente di uno dei marinai ammutinati del Bounty, si è lasciato alle spalle un passato difficile e da tempo ha scelto di vivere sulla terraferma in una baracca in riva al mare. Qui costruisce modellini di navi gloriose e intreccia la sua solitaria esistenza con quella di una giovane ballerina di tango, aspirante suicida. Finché un giorno non riceve la visita di Sampedro, un vecchio amico con cui ha condiviso l’amore per una bella infermiera dagli occhi verdi e la persecuzione da parte del regime: alcuni fili del loro comune passato stanno per riannodarsi e per i tre sono in arrivo sconvolgenti rivelazioni…rnCon questo romanzo ironico e originale, che combina la suspense di un thriller con la riflessione politica sulle dittature sudamericane, l’autore di La ballata di Johnny Sosa torna alla sua essenza narrativa: l’amore, l’amicizia, il silenzio, la solitudine, lo sradicamento pervadono le vite dei protagonisti e le atmosfere di un libro capace di raccontare gli eventi più drammatici e dirompenti della Storia a partire da una serata passata al bar Euskalduna, davanti a un boccale di birra. -
Il signor diavolo
Una storia intensamente nera, il ritratto di una provincia non addomesticata, mai del tutto compresa, un profondo Nord-est intriso di religione quanto di superstizione e in cui i confini tra vita e mistero si spostano come l'orizzonte nelle paludi... Un mondo dove tutto sembra possibile. Anche il Diavolo.rn«Allora a me e a Paolino i giorni ci sembravano tutti diversi, quelli corti e quelli lunghi. Comunque il giorno più bello restava sempre domani. Prima di addormentarci bisognava pregare il nostro angelo custode. Così il diavolo si teneva alla larga.»rnrnAnni Cinquanta, Italia. Il pubblico ministero Furio Momentè sta raggiungendo Venezia da Roma, inviato dal tribunale per un processo delicato. Un ragazzino di quattordici anni ha ucciso un coetaneo, e la Curia romana vuole vederci chiaro, perché nel drammatico caso è implicato un convento di suore e si mormora di visioni demoniache. All'origine di tutto c'è la morte, due anni prima, di Paolino Osti. Malattia, hanno detto i medici, ma secondo Carlo, il suo migliore amico, Paolino è morto per una maledizione: Emilio lo ha fatto inciampare mentre, in chiesa, portava l'ostia consacrata per la comunione. Sacrilegio... E Paolino sul letto di morte avrebbe mormorato: ""Io voglio tornare"""". """"Far tornare"""" l'amico per Carlo è diventata un'ossessione che ha messo in moto oscuri rituali e misteriosi eventi. Fino alla morte di Emilio, ucciso da Carlo con la fionda di Paolino. Almeno così pare..."" -
Il caso Courrier
Vincitore premio Campiello 1997Nella vita di Alphonse Courrier tutto sembra definito e programmato con estrema cura: il negozio di ferramenta da lui gestito è, per completezza e organizzazione, il vanto del paesino di Orcival, nell'Alvernia; la moglie che ha scelto dopo lunghe ""riflessioni"""" è un modello di virtù domestiche; la stima che gli abitanti della regione gli riservano è assoluta e inattaccabile... Eppure il gesto che Alphonse Courrier compirà, in una gelida mattina del 27 dicembre 1917, sarà così inatteso che non potrà non suscitare un moto di sorpresa e sconcerto nei suoi concittadini, accendendo la loro fantasia per molti, molti anni... Postafazione di Giovanni Pacchiano."" -
Come sugli alberi le foglie
1916: Il sacrificio di una generazione. L’epopea della grande guerra diventa romanzo.rn«Biondillo usa un approccio decisamente originale, raccontando la «grande guerra» soprattutto attraverso le vicissitudini degli artisti e intellettuali che la vollero e praticarono, anche a prezzo del loro sangue. Dando una particolare evidenza a quelli sedotti da Marinetti malefico incantatore, i Futuristi.» - La Stamparn«Gianni Biondillo trasforma la vita di Antonio Sant’Elia nel romanzo di una generazione.» - la Repubblicarn«Costruito su una solidità di documentazione che non attenua affatto la sua resa poetica.» - Avvenirern«Il libro ridà vita alla Milano dei Futuristi e lo fa con precisione rara.» - Corriere della Serarn«Uno splendido ritratto dell’uomo oltre che dall’inventore della Città nuova… Alla prima, coinvolgente, lettura, si capisce subito che si tratta di un libro frutto di approfondite ricerche, di una penna felice e della passione di uno scrittore che è a sua volta architetto.» - La ProvinciaEsiste una generazione di ragazzi che all'inizio del secolo scorso vollero rivoluzionare l'arte. Si chiamavano Boccioni, Erba, Sironi, Carrà, Russolo. Si conobbero nelle aule dell'accademia di Brera. Seguivano le idee avanguardiste del più anziano di loro, Filippo Tommaso Marinetti. Si facevano chiamare Futuristi. Erano interventisti convinti, si arruolarono senza indugio per il fronte, idealizzando la guerra come igiene del mondo. Molti di loro non tornarono a casa. Fra questi c'era un giovane comasco, Antonio Sant'Elia, talento luminosissimo e sfortunato. Morì da eroe, sul Carso, nel 1916, esattamente cento anni fa. Marinetti, divenuto accademico durante il fascismo, fece del suo sacrificio un'icona dell'eroe fascista. Lui è il personaggio centrale tra i molti che questo romanzo di Gianni Biondillo riporta in vita, nel contesto di una grande narrazione nazionale. -
Sull'amore
Traboccante di nuda oscenità e sarcasmo abrasivo, ma anche di squarci di saggezza e profonda fragilità, Bukowski conduce il lettore a una nuova definizione:rn«amore non è altro che un faro di notte che fende la nebbia / amore è una chiave di casa tua persa quando sei sbronzo / amore è tutti i gatti spiaccicati dell’universo / amore è una sigaretta col filtro ficcata in bocca e accesa dalla parte sbagliata»rnrnQuesta raccolta inedita di poesie attraversa tutte le sfaccettature dell’amore secondo Charles Bukowski: l’amicizia, la riconoscenza verso il suo editore, l’affetto per la sua unica figlia, la devozione per i maestri; e, ovviamente, il sesso, la passione e il desiderio nei confronti di tutte le donne, dagli incontri di una notte a quelli che gli hanno cambiato la vita. E poi l’amore per i libri, la musica classica, i cavalli, l’alcol… Sono versi che raccontano relazioni reali, quotidiane, senza nascondere il narcisismo, l’egoismo e le miserie che a volte contraddistinguono questo sentimento, ma riscattandolo così da quella patina di retorica che troppo spesso lo circonda. -
Poesie di una vita. Testo spagnolo a fronte
La raccolta offre una vasta scelta della poetica nerudiana: è un lungo e appassionante viaggio al cuore di Pablo Neruda, con pagine intense e vibranti che spaziano dalle composizioni giovanili delle ""Venti poesie d'amore e una canzone disperata"""" del 1924 ai grandi libri della maturità come """"Cento sonetti d'amore"""" e """"Stravagario"""", passando attraverso il surrealismo, l'impegno e il fervore politico dei tre volumi delle """"Residenze"""". Un itinerario che, seguendo le principali tematiche dei poeta cileno - l'amore, la lotta, gli ideali, la natura, la memoria -, consente al lettore di avvicinarsi al suo mondo palpitante e umano, intimo e insieme universale o, per chi già lo conosce, di scoprirne nuove, inaspettate sfumature."" -
Notizie da un grande paese
Notizie da un grande paese è il racconto tragicomico del ricongiungimento con la terra natia, e una lettera d’amore al focolare ritrovato.«Uno dei suoi libri migliori.» - The Independent«Una lettura divertentissima,rnma anche acuta e istruttiva.» - The Independent of Sunday«Bryson è straordinario nel raccontarernl’America e le sue idiosincrasie.rnSerio e beffardo allo stesso tempo.» - The Guardian«Delizioso… Un libro da assaporare.» - The TimesrnrnDopo aver vissuto in Inghilterra per quasi vent’anni, Bill Bryson decide di tornare con la famiglia negli Stati Uniti, dove è nato e cresciuto. Ma lo scarto tra l’America che aveva lasciato da ragazzo, quella che lo accoglie e le abitudini acquisite in un altro paese lo colpisce con la forza di un terremoto. Ogni giorno, suo malgrado, affronta piccole e grandi sfide, dovute alle differenze culturali e linguistiche fra i paesi, che lo lasciano sconcertato e allo stesso tempo divertito: tutte le cose che ha dovuto fare da adulto infatti – dalle più banali, come i piccoli lavori di manutenzione in casa, a quelle più importanti, come mettere al mondo dei figli o sottoscrivere un fondo pensione… – hanno avuto come sfondo la Gran Bretagna e in America tutto è simile ma anche profondamente diverso, oppure è cambiato nel corso degli anni. Ecco allora le incomprensioni dal ferramenta su come sia più corretto chiamare i tasselli per le mensole, l’incredulità davanti all’ossessione tutta americana per l’aria condizionata o il profondo rispetto per le regole (per cui si può essere redarguiti in un diner vuoto se ci si siede senza aver aspettato le indicazioni della cameriera, come intimato dal cartello all’entrata). -
La ragazza cancellata
«Senza le famiglie, non ci sarebbero storie.»rnrnÈ dal passato della famiglia di Bart van Es che emerge una storia mai raccontata prima, la vicenda di Lien, una bambina ebrea alla quale i nonni dell'autore diedero accoglienza durante l'occupazione nazista, crescendola come se fosse una figlia, ma con la quale misteriosamente interruppero ogni contatto molto tempo dopo la fine della guerra. Che cosa ne era stato di Lien, e qual era il motivo di quello strappo tra lei e i suoi nonni? Che cosa impediva di pronunciare perfino il nome di quella bambina cancellata dalla memoria? Inizia così la ricerca dell'autore, un percorso nei ricordi personali e del suo paese d'origine, l'Olanda, che lo porterà a esplorare il periodo più buio del secolo scorso e le contraddizioni nascoste in seno alla sua stessa famiglia. Scoprirà che Lien è viva e abita ad Amsterdam, e dal loro incontro nascerà un'amicizia speciale e profonda. Nel raccontare la sua storia Van Es non tace sulle sofferenze che Lien ha patito durante la clandestinità, affidata a adulti non sempre comprensivi, né sul lungo percorso che, come molti altri sopravvissuti alla Shoah, ha dovuto affrontare anni dopo la fine della guerra per trovare un senso a tutto il dolore vissuto. -
Come cade la luce
Finalista al Premio Strega Europeo 2019.rnCatherine Dunne tesse con delicatezza una nuova, grande storia famigliare, in cui ci troviamo a crescere, amare, illuderci e soffrire insieme a Melina, ad Alexia e ai vividi personaggi che popolano le loro vite.rnrn«Appassionante, elegante, necessaria, autentica: la scrittura di Catherine Dunne è tutto questo e molto di più» – Roddy Doylernrn«Catherine Dunne scrive di persone comuni, ma nei suoi romanzi la loro vita è straordinaria» – Sunday Tribunernrn«Ha il dono geniale di trasformare vite normali in un racconto irresistibile» – The Irish Postrnrn«Nessuno sa parlare delle donne come lei. Nessuno sa parlare alle donne come lei» – EllernrnUna madre severa e un padre comprensivo, una sorella maggiore troppo ribelle e una sorella minore troppo responsabile: ogni luogo comune è ribaltato nella famiglia Emilianides, emigrata da Cipro a Dublino dopo la tragedia del colpo di Stato del 1974. Forse è per via di Mitros, il secondogenito, al centro del terzetto di figli, uno spazio di dramma tra la vivace Alexia e la tenera Melina. Mitros infatti, dopo una malattia che lo ha devastato a pochi mesi d'età, non cammina, non parla, non è chiaro se sappia sorridere: eppure sarà lui il deus ex machina di questa storia. Perché grazie a lui la sua famiglia conoscerà quella di Cormac, il figlio del primario della clinica dove a un certo punto si rende necessario ricoverare Mitros adolescente. E l'incontro con Cormac sarà, per Melina ma non solo per lei, l'inizio di un altro destino, che sconvolgerà ogni cosa e a metterà in crisi persino quanto lei ha di più caro: il legame con l'adorata sorella Alexia, forgiato nei difficili anni dell'adolescenza e temprato dagli sconvolgimenti della vita adulta... -
Quasi per caso una donna. Cristina di Svezia
Dario Fo, dopo La figlia del papa, si dedica a un’altra grande figura femminile, una donna emancipata, che ha molto da raccontare al mondo di oggi. rnrnColta e ribelle, ammirata e avversata, imprevedibile e coraggiosa. L’ultima eroina narrata da Dario Fo è una «regina impossibile»: Cristina di Svezia. Nata e cresciuta in un’Europa travolta dalla Guerra dei Trent’anni, Cristina si troverà più volte al crocevia di questioni religiose e di potere, di politica e di sesso, dando prova di essere una spericolata protagonista del suo tempo. Educata dal padre per sostenere il peso e le responsabilità di un ruolo tipicamente maschile, Cristina sceglierà di assumere atteggiamenti e abiti da uomo e amerà soprattutto le donne. Si circonderà di filosofi e artisti, da Cartesio a Pascal a Molière. Lasciato il trono di Svezia si convertirà al cattolicesimo per trasferirsi a Roma, dove darà vita al movimento artistico che, alla sua morte, nel 1689, porterà alla fondazione dell’Accademia dell’Arcadia. Dario Fo, dopo La figlia del papa, si dedica a un’altra grande figura femminile, una donna emancipata, che ha molto da raccontare al mondo di oggi. Fo le dà voce esaminando i testi storici, osservando i dipinti che la ritraggono, riprendendo le cronache dell’epoca, e soprattutto immaginandola, per farla rivivere in tutta la sua straordinaria unicità: indipendente e insofferente a ogni vincolo, in piena sintonia con la sua stessa, vulcanica vita. -
Nelle isole estreme
Dopo dieci anni di lontananza, Amy Liptrot torna alle Orcadi, il paesaggio della sua infanzia e della sua adolescenza, dove è cresciuta libera in una fattoria, tra isole reali e fantasma, leggende popolari e, soprattutto, un vento impetuoso e una natura indomita. «Di paesaggi tempestosi su cui riversare i tumulti del proprio animo è piena la letteratura inglese. Tuttavia del libro di Amy Liptrot c'era bisogno, perché è dal 1985, quando esordì Jeanette Winterson, che una prosa delle isole britanniche non scavava così efficacemente nello scompiglio di una giovane donna.» - La Repubblica«Il debutto di Amy Liptrot è il racconto senza compromessi di una dipendenza dall'alcol e di un recupero, sullo sfondo delle isole Orcadi.» - Katharine Norbury, Internazionale«Teso, coraggioso, lirico e crudo a un tempo ""Nelle isole estreme"""" è un apologo sulla rinascita, sul viaggio che a ciascuno può toccare di affrontare dopo un naufragio. È il diario di un'anima in lotta con se stessa, di un cammino di crescita che trova nella fragorosa natura delle Orcadi il terreno dove scacciare i propri fantasmi e accogliere il soffio vitale del cambiamento.» - Pietro Spirito, Il Piccolo""""Un libro coraggioso... Non poteva esserci un modo più originale di raccontare la natura"""" - Times Literary Supplementrnrn""""Amy Liptrot è una vera scoperta, con la sua scrittura pienamente matura"""" - The Independent on Sundayrnrn""""Notevole. Un cammino di crescita personale elevato ad arte"""" - The Spectatorrnrn""""Amy Liptrot è una perfetta guarriera delle isole Orcadi, con il vento nel sangue e la poesia che scorre sulla punta delle dita. Un libro destinato a diventare un classico"""" - New StatesmanrnrnrnQuando Amy Liptrot torna nelle isole Orcadi dopo dieci anni di lontananza viene accolta dalla natura impervia della fattoria in cui è cresciuta. Tornata a ciò che una volta chiamava casa, i ricordi emergono prepotenti e si mischiano agli eventi che l'hanno condotta lì. Amy porta dentro di sé i cicli delle stagioni e l'alternarsi naturale della vita e della morte, che hanno scandito la sua infanzia selvaggia, ma anche la malattia mentale di suo padre. Una vita solitaria abbandonata appena possibile, per cercarne a Londra una diversa. Ma non necessariamente migliore, anzi. Londra per Amy ha significato soprattutto un attaccamento eccessivo all'alcol, divenuto gradualmente incontrollabile. Ora, trentenne, si trova a casa, ritta sul bordo della scogliera, a cercare di decifrare e superare il suo difficile passato. Ma, lentamente, tra i giorni passati a nuotare nell'acqua gelida e riscoprire la natura - pulcinelle di mare che nidificano sugli scogli, sterne artiche lanciate in picchiata tanto vicino da sentire il fruscio delle loro ali - e notti trascorse a scrutare il cielo in cerca delle Stelle Danzanti, Amy riesce a costruire dentro di sé un sentiero per uscire dalla dipendenza, e scopre che una nuova vita è possibile..."" -
La prova. Un viaggio nell'Est Europa sulle tracce di Primo Levi
Nel gennaio del 1945 Primo Levi fu liberato da Auschwitz e da lì intraprese il lungo viaggio di ritorno a Torino attraverso l'Europa occupata dai russi e dagli americani. Vent'anni dopo raccontò quest'esperienza nella Tregua. Tra l'ottobre del 2004 e l'estate del 2005, Marco Belpoliti e il regista Davide Ferrario si sono messi sulle tracce dello scrittore per trarne un film, ""La strada di Levi"""". In un percorso a tappe che li ha portati dalla Polonia all'Ucraina, dalla Bielorussia alla Moldavia, dalla Germania all'Austria, hanno visitato i luoghi in cui era passato Levi, documentando quello che vedevano e ascoltando le storie che quei posti e le persone che li abitavano avevano da dire loro. Da questa esperienza è nato anche il volume di Belpoliti """"La prova"""": un taccuino di viaggio, un racconto fatto di parole, fotografie e disegni nei luoghi della Tregua per capire l'Europa che sarebbe venuta. Pubblicato con una nuova postfazione a distanza di dieci anni dalla prima uscita, il libro si muove agile tra storia e memoria, tra passato e presente, tra crolli e apocalissi presenti e future, e costituisce anche un modo per entrare nell'opera di Primo Levi attraverso un corpo a corpo con le sue parole, le sue idee, i suoi pensieri."" -
La città vince sempre
Il romanzo infuocato della Primavera arabarnrnrn«La città vince sempre restituisce dall’interno l’immagine di un movimento popolare che noi tutti abbiamo visto da fuori. Non rileggeremo presto una storia fatta rivivere con tanta maestria.» - rnPhilip Pullmanrnrn«La speranza, l’entusiasmo, l’audacia, la delusione, il rinnovarsi della speranza: questo romanzo fa riflettere, corre e ci trascina.» - rnRoddy Doylernrn«Hamilton riporta in vita la rivoluzione fallitarndel 2011 nelle strade del Cairo, con tutta la giovanilernaudacia e le ingenue utopie di quei giorni.» - rnJ.M. Coetzeern«Un'opera di grande potenza emotiva e intellettuale.» - Pankaj Mishrarn«Il romanzo che ha definito la Primavera araba.» - The Wall Street JournalrnrnrnKhalil è uno studente americano giunto al Cairo per studiare musica e riscoprire le radici arabe che da lungo tempo suo padre si è lasciato alle spalle. Mariam è una giovane egiziana che ha ereditato dalla madre la passione per l’impegno politico e la difesa delle classi sociali più svantaggiate. La loro storia sentimentale nasce e prende forma in piazza Tahrir, il luogo fisico e simbolico in cui si accende la speranza democratica di un’intera generazione di giovani. Insieme ad altri compagni di lotta, da un appartamento che dà sulla piazza, diffondono in rete filmati e notizie. Si sentono al centro del mondo, artefici del rinnovamento della società tutta, non solo araba, e il loro amore si nutre dell’energia della rivolta. Ma la Storia procede inesorabile in altre direzioni. Con la vittoria elettorale della Fratellanza musulmana dilaga la violenza, che fa emergere ben presto scenari da guerra civile. Dopo il colpo di stato e l’ascesa del generale al-Sisi, a poco a poco si spegne ogni fermento rivoluzionario. E l’agonia di un lungo inverno dello scontento colpisce anche l’amore tra Khalil e Mariam.rnAl suo romanzo d’esordio, Omar Robert Hamilton intreccia un’intensa vicenda sentimentale a uno dei nodi centrali della storia più recente, trovando una cifra e una costruzione narrativa nuove: una coerente polifonia di cupo lirismo e scrittura materica, scene d’azione che somigliano a riprese in tempo reale, voci che si passano il testimone, stralci di post attraverso i quali prendono forma la lotta e la narrazione collettiva... In una spirale che scende a inghiottire il domani. -
Un nome da torero
Nel pieno della Seconda guerra mondiale, una collezione di antiche monete d'oro sottratta dalla Gestapo al suo legittimo proprietario, scompare. A rubarla sono stati due soldati tedeschi, che sognavano la libertà lontano dal loro paese. rnrnCinquant'anni dopo, in una Berlino ormai liberata dal Muro, un ex guerrigliero cileno riceve da una compagnia di assicurazioni l’incarico di ritrovare il tesoro là dove uno dei due complici lo ha sepolto: nella Terra del Fuoco. Belmonte, il cui nome ricorda quello di un famoso torero, accetta la proposta, soprattutto per amore di una donna lasciata in Cile: ma la sua missione si trasforma ben presto in una gara micidiale. In quella stessa Berlino, infatti, un ufficiale dei servizi segreti della Germania Est, ormai disoccupato, viene a sua volta ingaggiato per recuperare il tesoro. Chi arriverà per primo alla Collezione della Mezzaluna Errante? -
L'intoccabile
Negli anni Trenta un gruppo di intellettuali e accademici inglesi dell'università di Cambridge, in nome dell'ideologia e della fede comunista, si mise al servizio dell'Unione Sovietica, dando vita a un gruppo di spie tra le più famose del secolo. Da questo fatto storico John Banville prende spunto per il suo intrigantissimo romanzo, nel quale il protagonista, Victor Maskell, ha i connotati di un noto personaggio che di quel gruppo fece parte: Sir Anthony Blunt, storico dell'arte e intimo frequentatore della famiglia reale. L'intoccabile è la storia di una vita giocata tra gli estremi della verità e della menzogna, della rispettabilità e del disonore. Una memorabile ricostruzione di un'epoca brillante e inquieta, un'affascinante spy-story in cui non manca una sconvolgente rivelazione finale. -
Il buio addosso
Questa è la storia di un buio invisibile che si aggrappa all'anima e non la lascia, e copre la vita di chi ce l'ha addosso. Questa è la storia della zoppa di R., il paese dove in nome della purezza di Dio solo i sani di corpo e di mente possono vivere: la zoppa, sopravvissuta alla condanna a morte della sua gente grazie all'amore straziante di suo padre, che alla purezza ora non crede più. Vivrà rinnegata e reclusa, sbranata dalla ferocia di chi la vuole sepolta ""in un angolo di terra abbandonata"""". Solo la curiosità per il mondo là fuori e l'incontro con anime affini la terranno in vita. Finché un giorno diventerà custode di un segreto sconvolgente. Un segreto che cambierà il destino di R. e la farà artefice della sorte dei suoi carnefici. Una storia di crudeltà e solitudini ambientata in un mondo solo in apparenza luminoso e chiaro: un paese senza età del sud della Francia, viola per le spighe della lavanda, azzurro per il mare in lontananza, rosso e blu per le giubbe dei gendarmi che lo sorvegliano. Ma è anche il racconto di una speranza: quella di un buio creato solo dagli altri, e da cui ci si può liberare."" -
Poesie d'amore. Testo francese a fronte
Nell'immaginario di molti lettori la poesia d'amore si identifica con la poesia di Jacques Prévert. Ed è una fama meritata, questa, per il grande autore francese. In un secolo in cui la poesia, spesso e volentieri, ha scelto la cifra dell'oscurità e la strada di un'inevitabile distanza dal grande pubblico, Prévert ha avuto il coraggio di andare controcorrente, di mirare dritto al cuore dei lettori, intonare la sua voce sul registro della sincerità e della spontaneità, adottando un linguaggio intessuto di una fitta rete di rimandi, giochi di parole e puntate ironiche. Ma la complessità del mondo prévertiano si estende anche al piano del contenuto e attraversa tutta la gamma del sentimento amoroso: dalla celebrazione della pienezza di un attimo fugace nei folgoranti flash di ""Alicante"""" o """"Paris at night"""", all'evocazione epico-tragica di un componimento come Barbara in cui, nella profondità temporale del ricordo, il lamento per la pena d'amore si fonde con il frastuono della guerra e della storia."" -
Poesie. Testo inglese a fronte
In una sua nota d'apertura ai ""Collected poems"""", pubblicati nel 1952, Dylan Thomas scriveva: """"Ho letto da qualche parte di un pastore che, quando gli chiesero perché rivolgesse, dal centro di cerchi magici, ossequi rituali alla luna per proteggere il suo gregge, rispose: 'Sarei un pazzo dannato se non lo facessi!' Queste poesie, con tutte le loro crudezze, dubbi e confusioni, sono scritte per amore dell'Uomo e in lode di Dio, e sarei un pazzo dannato se non lo fossero"""". La nascita e la morte, visioni bibliche ed echi letterari, significati soggettivi e puri suoni, tutto confluisce a creare l'immenso e variegato immaginario poetico di Dylan Thomas. Una voce, quella del poeta, che può risultare a tratti oscura, ma che, come scrive Roberto Sanesi nel suo saggio introduttivo, """"riesce a far presa su chiunque"""".""