Sfoglia il Catalogo feltrinelli006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 6221-6240 di 10000 Articoli:
-
MigrAzioni. Principi, culture e pratiche di giustizia sociale
Il volume, frutto del dibattito che si è svolto in un seminario pubblico tenutosi nell'ambito del Festival della Sociologia di Narni (edizione 2019), intende contribuire alla costruzione dell'idea sociale delle migrazioni, sia attraverso riflessioni di studiosi - nella prima parte del volume - sia attraverso approfondimenti e testimonianze - nella seconda parte del volume. Grazie alla presenza di autori e autrici di altissimo profilo, impegnati sul campo e guidati da princìpi di giustizia sociale, il testo si propone come un valido strumento per la conoscenza di questioni che, in epoca di globalizzazione, riguardano il presente e il futuro di tutti noi, uniti in una ""comunità di destino"""". Introduzione di Franco Ferrarotti."" -
Migranti e inclusione sociale nel territorio molisano. Riflessioni e buone pratiche dell'accoglienza
Nel quadro di una riconfigurazione del sistema di welfare, teso a responsabilizzare le persone e gli attori pubblici, privati e di terzo settore presenti nelle comunità e nei territori, il volume – che si articola in una parte teorica e in una dedicata alla ricerca – propone una delle tante possibili letture del fenomeno migratorio. In particolare, muovendo dall’analisi del concetto di integrazione, posto in primo piano dal progetto di ricerca “Migranti e comunità inclusive: diritti, pratiche di cittadinanza e prevenzione dei rischi (MECI)” condotto sul territorio molisano, il testo si interroga sul se e come la politica di accoglienza, in alcune aree territoriali, possa risultare maggiormente di successo rispetto ad altre, riuscendo a creare e gestire relazioni sociali più inclusive. In quest’ottica, come elementi che garantiscono migliori chances di riuscita dei processi di integrazione locale degli immigrati, sono analizzati la conformazione territoriale del luogo di accoglienza, la prossimità dei servizi, l’integrazione scolastica, la presenza di tessuti associativi e il mercato abitativo. -
Commento a «La coscienza di Zeno»
Nell'intera opera di Svevo - scrisse Sandro Briosi - ogni pagina «è un invito irresistibile alla interpretazione». Ciò vale particolarmente per ""La coscienza di Zeno"""", uno dei grandi classici del Novecento europeo. Il commento che qui si presenta, ritrovato fra le carte del grande critico e teorico della letteratura, corrisponde magistralmente a quell'«invito irresistibile», proponendo una lettura ravvicinata e innovativa del terzo romanzo dell'autore triestino e intessendo, nota dopo nota, un'interpretazione che rivela, nel testo, significati sorprendenti e non di rado ignoti alla vulgata critico-storiografica sulla maggiore opera sveviana. L'annotazione di Briosi - preceduta da un illuminante saggio introduttivo - rappresenta un capitolo significativo, benché differito, nella storia della ricezione critica del capolavoro di Svevo e costituisce, per la sua spiccata valenza """"dialogica"""" e l'approccio intensamente problematizzante, un valido strumento per chiunque voglia rileggere La coscienza di Zeno, viatico tuttora prezioso per comprendere la nostra condizione storico-esistenziale."" -
Le rime disperse di Petrarca. Problemi di definizione del corpus, edizione e commento
Fra Tre e Cinquecento nei diversi centri letterari d'Italia un'ampia tradizione manoscritta e a stampa attribuisce a Petrarca un gran numero di rime che non figurano nell'autografo dei ""Rerum vulgarium fragmenta"""". Riunite in sillogi miscellanee ma spesso infiltrate nei Rvf stessi, le cosiddette rime disperse insidiano l'integrità della raccolta, approntata con cura dall'autore nel corso di una vita e subito assurta a modello inalterabile di perfezione poetica; e tuttavia, allo stesso tempo, tale imponente processo di contaminazione è segno della straordinaria vitalità della ricezione del Canzoniere nelle diverse fasi di affermazione del petrarchismo. Circoscrivere il corpus delle disperse e stabilirne l'autenticità e la lezione costituiscono uno dei problemi testuali più complessi e intriganti della critica petrarchesca. In questo volume alcuni dei maggiori specialisti di lirica medievale riflettono sulle soluzioni metodologiche più opportune per affrontarlo e risolverlo con il gruppo di lavoro del progetto ginevrino Le """"rime disperse di Petrarca: l'altra faccia del Canzoniere"""", che sta curando l'edizione critica. Contributi di Guyda Armstrong, Marco Berisso, Anna Bettarini Bruni, Simona Biancalana, Maria Clotilde Camboni, Silvia Chessa, Alessio Decaria, Anaïs Ducoli, Michele Feo, Roberto Leporatti, Alessandro Pancheri, Laura Paolino, Daniele Piccini, Federica Pich, Tommaso Salvatore, Paola Vecchi Galli."" -
Il simbolo nell'anima. La ricerca di sé e le vie della tradizione platonica
"Chi sono?"""": è questa la domanda fondamentale che decide della vita e delle scelte di ognuno. L'identità individuale, la dimensione dell'interiorità, il rapporto con il cosmo e con la natura, la possibilità di oltrepassare la finitezza dell'umano troppo umano: sono alcune delle questioni cui fa eco il percorso qui proposto nell'ascolto della tradizione sapienziale e iniziatica greca. Partendo dalla sentenza fondante dell'oracolo delfico, """"Conosci te stesso"""", e dalla scena dell'Alcibiade platonico - che invita a reperire la radice di sé nel riflesso pupillare del divino - si dipana un viaggio che attraversa le opere di Plotino, Porfirio, Giamblico, Sinesio e Proclo: l'universo della mente e il coglimento dell'unità del tutto, la rete dei simboli e dei miti che legano visibile e invisibile, il dominio dell'immaginazione vera, la teoria dei corpi sottili, le pratiche della teurgia, le relazioni tra macro e microcosmo forniscono altrettanti spunti per tracciare le linee di un possibile lavoro su di sé. Un lavoro interiore nutrito da parole e immagini per ridestare la coscienza dal suo sonno e condurre l'anima a divenire ciò che da sempre è." -
Corano, una storia plurale. La formazione e la trasmissione del testo
Secondo il dogma musulmano, il testo canonico del Corano imposto a partire dal primo secolo dell'islam riflette scrupolosamente la parola divina custodita in un ""archetipo celeste"""". Questo studio, attraverso un'analisi dei testi della tradizione musulmana e di antichi manoscritti coranici, mostra tuttavia che la genesi e la trasmissione iniziale del Corano sono state caratterizzate dalla pluralità e che diverse varianti sono state in circolazione per secoli, prima che il Corano delle origini fosse ridotto a una versione unica."" -
Le migrazioni dei testi. Scrivere e tradurre nel XVI e XVII secolo
Chartier prosegue le sue ricerche sulle pratiche di scrittura e storia della ricezione dei testi in Antico Regime, segnando traiettorie originali dal Sudamerica devastato dalle angherie spagnole alle guerre fra cattolici e protestanti che dilaniano l'Europa, agli Stati Uniti del primo Ottocento; o ancora, da una rivolta nella Castiglia quattrocentesca, che dà origine prima a un modo di dire e poi a un'opera teatrale del Siglo de Oro, alla persecuzione degli ebrei in Brasile e a Lisbona da parte dell'Inquisizione. Il lettore è condotto con mano sicura attraverso opere di autori come Bartolomé de Las Casas, Lope de Vega, Baltasar Gracián, Cervantes, Antônio José da Silva, fino a individuare sei sensi in un notissimo racconto di Borges. Chartier esemplifica in questi nuovi saggi le pratiche che danno forma e senso ai testi di una cultura: dalla scrittura alla pubblicazione, dalla cronaca storica o dal romanzo alla rappresentazione drammatica, o ancora le versioni da una lingua a un'altra. Alle migrazioni dei testi di autori noti contribuiscono anche copisti, censori, traduttori, editori, stampatori, librai, correttori e tipografi, le cui abitudini, vincoli ed errori ci restituiscono gli aspetti materiali, celati ma non meno affascinanti. -
Historia brittonum. Testo latino a fronte
L’Historia Brittonum, generalmente attribuita al monaco gallese Nennio, è, come rivela il titolo, una storia del popolo britannico che va dall’origine del mondo fino al IX secolo. Fonte di primaria importanza per buona parte della successiva storiografia britannica, l’Historia è fondamento di alcune tradizioni che permeano la cultura medievale europea: in essa, ad esempio, compaiono per la prima volta le figure di Artù e Merlino come le conosciamo. Si presenta qui la prima traduzione italiana integrale dell’opera con il testo latino a fronte, corredata di un ricco apparato di note e di un saggio introduttivo che analizza la questione della discussa paternità e delle sue fonti. -
La lotta per le investiture. Una rivoluzione medievale (998-1122)
Nella storiografia recente si è affacciata l’ipotesi che la lotta per le investiture sia la prima rivoluzione dell’Occidente: una forzatura dovuta all’ennesimo uso analogico o metaforico di un’espressione a effetto oppure davvero nel secolo XI si verificarono cambiamenti epocali e repentini tali da smentire l’idea che le rivoluzioni siano un prodotto solo della modernità? La lotta tra papi e imperatori per il controllo delle nomine ecclesiastiche fu solo uno dei molti conflitti che sconvolsero l’Occidente dopo l’anno Mille. Mentre il ruolo centrale del papato, nuove forme di vita religiosa e il celibato del clero ridisegnarono il volto della Chiesa, la desacralizzazione del potere politico sancì infatti la separazione tra spirituale e temporale e insieme con essa la nascita della specificità dell’Occidente. Fu una rivoluzione letteralmente inenarrabile per i suoi protagonisti, costretti a nasconderla sotto il velo del ritorno al passato, della riforma. -
Weimar. La Germania dal 1918 al 1933
Dopo la sconfitta nella Prima guerra mondiale, nasce in Germania una repubblica democratico-parlamentare fondata sull'accordo fra socialdemocratici, cattolici e liberaldemocratici. Deve affrontare problemi cruciali, come quello delle riparazioni imposte dai vincitori, riportare il paese al rango delle grandi potenze, controllare i radicalismi di destra e di sinistra, costruire un consenso verso istituzioni democratiche, ancora prive di tradizione. Questi anni non sono soltanto l'anticamera dell'avvento di Hitler, ma una fase di grande rigoglio culturale, di sperimentazioni della modernità sul piano sociale ed economico. Il volume prende in esame le vicende della prima democrazia in Germania nel contesto del lungo periodo della storia tedesca e sullo sfondo di un'Europa scossa dalle convulsioni del dopoguerra: crisi economiche, rivoluzioni e controrivoluzioni. -
Che cosè la cooking therapy
Si può fare terapia in cucina? È possibile imparare a stare bene cucinando? La cucina di casa può trasformarsi in uno spazio rigenerativo? Si possono sostenere i compiti evolutivi del bambino in cucina? Il testo presenta la pratica di consapevolezza e l'innovativo metodo terapeutico della cooking therapy o cucinoterapia, che a partire dal gesto quotidiano del cucinare traccia un percorso di tutela e promozione del benessere mentale per sé stessi e per gli altri. Vengono delineati gli aspetti teorici, clinici e le linee guida (corredate di schede tecniche) della cooking therapy, la sua applicabilità nella vita di tutti i giorni e in contesti clinici specifici, avvalendosi di testimonianze dirette e della strutturazione di laboratori costruiti ad hoc per bambini, adolescenti e adulti. -
Che cos'è un rebus
Quando e come gli esseri umani hanno cominciato ad associare lettere, parole e immagini? In che modo sono costruiti i rebus moderni? Che cos'hanno di interessante dal punto di vista linguistico? Il libro, muovendosi fra storia, ludolinguistica, sociolinguistica e tipologia risponde a queste domande e, approfondendo in particolare qual è la varietà di italiano che si incontra nelle frasi risolutive, fornisce al lettore gli strumenti utili per decifrare anche i giochi più difficili. -
Italiano e dialetto
Come si caratterizza, nell'Italia contemporanea, il rapporto fra italiano e dialetto? Quanto hanno influito e influiscono l'uno sull'altro? Il libro risponde a queste domande esaminando italiano e dialetto nella prospettiva del contatto linguistico. All'esposizione delle possibilità di impiego dei due codici nella conversazione segue l'illustrazione delle loro modalità di influenza reciproca, nella cornice dei fenomeni di prestito e calco. Chiude il volume uno sguardo d'insieme sulle manifestazioni del contatto in ambito italoromanzo. -
L' italiano delle traduzioni
Nel Novecento, la massificazione della cultura attraverso opere letterarie, fumetti, cinema e TV si è verificata in un periodo molto delicato per l'unificazione linguistica e culturale italiana, che ha visto grandi e rapidi cambiamenti. Nel XXI secolo la globalizzazione crescente, con il passaggio dalla ""civiltà dell'immagine"""" alla """"società della comunicazione"""", ha fatto registrare un forte aumento delle traduzioni, soprattutto dall'inglese. Se oggi la maggioranza dei testi che leggiamo e dei film che guardiamo è frutto di traduzioni, a che tipo di italiano siamo esposti? E quali saranno gli effetti sulla competenza dei parlanti e sul futuro della nostra lingua? Partendo dalla teoria degli """"universali traduttivi"""", il libro illustra gli studi che identificano il """"traduttese"""" e lo confrontano con le caratteristiche dei testi prodotti direttamente in italiano."" -
Etica e scienze cognitive
I giudizi morali - quei giudizi che riguardano la liceità o illiceità di un'azione, il suo essere lodevole o biasimevole, la sua bontà o giustizia - costituiscono un aspetto essenziale della nostra esistenza quotidiana e danno vita ad alcune delle dispute centrali dell'etica. Scopo del libro è mostrare in che modo le ricerche empiriche contemporanee possano informare, sostenere o contribuire al rifiuto di alcune nostre concezioni filosofiche. Analizzare i giudizi morali è, quindi, utile non solo al fine di comprenderne la natura, ma anche perché offre una chiave di lettura ottimale delle sfide che le scienze cognitive pongono oggi ai quesiti tradizionali della filosofia morale, aiutandoci così a trovare una guida ragionata ai nostri atteggiamenti etici. -
Sociologia dei media. Un'introduzione critica
Gli ecosistemi comunicativi appaiono sempre più ambienti complessi e multidimensionali. L'emersione e lo sviluppo delle piattaforme - termine che ha molti e controversi significati - hanno contribuito a trasformare la comunicazione e la società e hanno mostrato l'affermazione di quello che viene ormai definito ""capitalismo digitale"""". Nonostante l'iniziale successo delle facili e tranquillizzanti formule sulla natura intrinsecamente progressiva della rete, si è fatta strada fra molti studiosi una diversa percezione della realtà sociale, supportata dalla ricerca empirica e dalla riscoperta di un approccio fondato sulla sociologia critica. E proprio la riscoperta dell'approccio critico ai media studies ha condotto a un sostanziale cambiamento di paradigma. Il volume si colloca dunque nel quadro di questo nuovo paradigma, adotta una prospettiva interdisciplinare, ma non rinuncia al metodo sociologico, non si sottrae al confronto dialettico con le teorie classiche e guarda con attenzione ai nuovi fermenti culturali, sempre in una dimensione critica e inclusiva."" -
Pubblicità e cinema. Testi e contesti tra semiotica e marketing
Brand movie, product placement, trailer, transmedialità, le sigarette di Tarantino e gli spot di Wenders e Fellini, e ancora i fashion film, l'automobile di James Bond e il caffè di Nino Manfredi. Sono tanti e noti i legami fra la pubblicità e il cinema. Attori che diventano testimonial, marchi che fanno capolino fra le inquadrature fino a caratterizzare un luogo o un personaggio, richiami reciproci, storytelling e strategie di marketing multimediali. Dopo un'attenta verifica epistemologica e semiotica che intende fissare alcuni punti fermi categoriali in una casistica filmica contraddistinta da poche regole e tante eccezioni, il volume indaga l'intricato universo dei rimandi, delle citazioni, degli innesti che fin dall'origine animano questo rapporto. Una particolare attenzione è riservata alla pubblicità e alla sua capacità di ""parassitare"""" il fenomeno cinematografico, ma anche di farne parte, di essere insieme elemento interno e testualità esterna e autonoma."" -
Capire le serie tv. Generi, stili, pratiche
Le serie televisive oggi sono al contempo un oggetto di culto per milioni di fan e un argomento di studio che sfida le categorie analitiche tradizionali per linguaggi, modelli produttivi e forme di consumo. Il testo offre una chiave di lettura in grado di tenere insieme tutti questi ambiti e, tramite lo strumento teorico dell'analisi testuale applicata a numerosi esempi italiani e internazionali, affronta le pratiche di costruzione (dall'ideazione alla scrittura fino al montaggio) e la maniera in cui le serie dialogano con altri prodotti mediali - dai libri ai film - attraverso adattamenti, citazioni, traduzioni e remake, fino ad arrivare alle modalità transmediali con cui il pubblico le reinterpreta. Il volume propone così un percorso dal semplice al complesso, seguendo le serie tv dall'idea di base all'espansione testuale e alla proliferazione transmediale ed è destinato a chi - studente, professionista o appassionato - vuole comprendere meglio questo mondo sfaccettato e affascinante. -
Sociologia delle arti. Musei, memoria e performance digitali
"Sociologia delle arti"""" offre un affresco sui contributi della sociologia, un nuovo paio di lucenti occhiali attraverso cui vedere """"i mondi dell'arte"""" nella contemporaneità. Il volume racconta di istituzioni egemoniche che lottano per riprodursi, di canoni artistici che mutano attraverso i social media, di politiche del genio che tentano di mascherarsi, di musei che imparano a dialogare con i loro visitatori. E ancora, narra di mostre che ridefiniscono le memorie pubbliche sfidando la ricostruzione del passato imposta dai vincitori, di popoli che difendono la loro cultura, espropriata dall'ennesima mostra egemonico-occidentale, di monumenti che commemorano passati controversi, di testi artistici che parlano il linguaggio della discriminazione etnica e sessuale, di culture che si ibridano e di altre che resistono, di piattaforme digitali e di performance artistiche. Gli """"occhiali"""" della sociologia, dunque, permettono di guardare lontano, di acquisire un nuovo sguardo e di vedere come, ancora una volta, l'arte sia capace di rivoluzionare il mondo." -
La poesia in prosa in Italia. Dal Novecento a oggi
Dall'uscita di Spleen de Paris. Petits poèmes en prose di Baudelaire (1864) a oggi, la poesia in prosa è diventata una forma letteraria sempre più diffusa, tuttavia molte questioni sono ancora da chiarire: perché un testo in prosa può essere considerato poetico? La poesia in prosa va intesa come un genere letterario a sé stante? In Italia manca ancora un'opera di sintesi sull'argomento, ovvero uno studio che abbia una prospettiva pluridecennale. Il libro ripercorre la storia della poesia in prosa italiana, a partire dai primi del Novecento fino all'inizio del secolo successivo, e la inserisce nel dibattito teorico sul genere poetico.