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Lingua italiana e cinema
Come parla il cinema italiano? In che modo i film riflettono il linguaggio comune o entrano in relazione con altri modelli comunicativi, da quello letterario a quelli teatrale e televisivo? Quanto il cinema ha contribuito alla formazione della lingua italiana? La nuova edizione del libro risponde a queste e ad altre domande, tracciando una sintetica storia del parlato filmico dalle origini a oggi, dalla commedia popolare al cinema d'autore, dalla fiction al documentario. Vengono messi in rilievo soprattutto la multimodalità, il rinnovato uso dei dialetti e delle lingue straniere, le pratiche del doppiaggio, l'intertestualità e l'intermedialità delle attuali produzioni, con esempi tratti da film più o meno recenti, più o meno celebri, con particolare attenzione ai nuovi nuclei tematici del plurilinguismo, dell'identità, della marginalità. -
La ricerca sociale e le sue pratiche
Oggi più che mai, la metodologia è un ambito di studio molto ampio e variegato al suo interno. Le pratiche di indagine sono in continuo mutamento e ridefinizione in base ai contesti, tanto che si può parlare di “biodiversità” della ricerca sociale. Opportunità emergenti fornite da big e open data portano con sé nuove sfide e, allo stesso tempo, riattualizzano temi tradizionali della riflessione sul metodo. Strategie e tecniche innovative, come sentiment analysis e netnografia, non sostituiscono quelle consolidate, ma si affiancano a esse e le trasformano, ibridando approcci e strumenti. Il volume traccia una mappa di questa biodiversità. Le strategie e le tecniche sono illustrate nei loro aspetti fondamentali, e presentate in modo da evidenziare sia le loro peculiarità sia le somiglianze reciproche. Risulta così evidente una specificità della ricerca sociale per certi versi irriducibile rispetto a quella degli altri ambiti scientifici. -
Fonti per la storia romana. Società, cultura, economia
La percezione delle civiltà antiche è inevitabilmente condizionata dalla prospettiva in cui ci vengono presentate nei libri di storia, che, per quanto accurati, sono sempre frutto di un'opera di ricostruzione, filtrata dalla sensibilità moderna. Pare dunque opportuno un approccio diretto alle fonti: gli antichi ci parlano ancora, attraverso i testi che ci sono giunti e, leggendoli, ciascuno di noi ha la possibilità di coglierne le valenze più autentiche. Il volume raccoglie perciò una serie di fonti di varia natura – storiche, letterarie ed epigrafiche – che risultano significative riguardo a temi diversi: dall'economia alla cultura, alla vita politica e religiosa, alla posizione della donna e altro ancora. L'obiettivo è porre in evidenza le caratteristiche fondamentali della società romana e seguirne l'evoluzione. -
Leggere il teatro. Dieci testi esemplari
Leggere un testo teatrale non è la stessa cosa che leggere un romanzo o un racconto. La drammaturgia ha codici specifici e specifiche modalità di espressione, perché il testo per il teatro è insieme un’opera letteraria e un copione che prevede una realizzazione scenica. Il volume esplora la storia della drammaturgia occidentale attraverso l’analisi di dieci capolavori: Antigone di Sofocle, Mandragola di Machiavelli, Amleto di Shakespeare, Don Giovanni di Molière, Faust di Goethe, Ernani di Hugo, Casa di bambola di Ibsen, Il giardino dei ciliegi di Cechov, Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello e Aspettando Godot di Beckett. I testi sono inseriti nel quadro storico e della cultura teatrale che li ha definiti, per far emergere anche le modalità di produzione dello spettacolo nelle diverse epoche. -
L'osservazione nei contesti educativi. Tecniche e strumenti
Saper condurre osservazioni sistematiche è una competenza necessaria per tutti coloro che si trovano a lavorare con i bambini. Il volume propone una guida ai principi e alle tecniche osservative, con un'attenzione particolare alla loro applicazione nei contesti educativi. In quest'ottica, si introducono i molteplici elementi che concorrono alla pianificazione e alla realizzazione dell'osservazione e si discutono le misure ricavabili dalle diverse strategie di rilevazione, con riferimento anche ai principali indici di affidabilità dei dati raccolti. Viene altresì segnalata l'importanza dell'osservazione ai fini della conoscenza del processo educativo, dell'ambiente in cui esso avviene, della programmazione e della successiva valutazione delle pratiche attuate e delle attività svolte. Si presentano, infine, alcuni strumenti per la valutazione di differenti aspetti dello sviluppo infantile all'interno dei contesti educativi. Una serie di esemplificazioni e di esercitazioni permette al lettore di calarsi concretamente nel ruolo di osservatore. -
Società dei consumi e sostenibilità. Una prospettiva psicoculturale
La sostenibilità del nostro stile di vita e del modello di sviluppo che ne è alla base costituisce un tema su cui è urgente riflettere, a fronte dei segnali sempre più evidenti di sofferenza del pianeta che ci ospita. Il libro esplora le origini e le caratteristiche della cultura del consumo esaminando, anche da un punto di vista storico, le interconnessioni fra le dinamiche sociali, economiche e politiche e quelle psicologiche. Si intende così chiarire perché è tanto difficile immaginare e perseguire un cambiamento nella direzione di un modello di società realmente sostenibile, e nel contempo offrire indicazioni su come superare questo scarto tra la gravità della situazione e l'impegno delle persone e delle istituzioni. A questo fine si esaminano alcune modalità di funzionamento dei processi psicologici, specie con riferimento al rapporto che abbiamo con l'ambiente e al ruolo dei consumi nella nostra vita mentale, approfondendo però anche il modo in cui le problematiche ambientali e il rapporto tra consumi e crisi ambientale sono trattati e costruiti nella comunicazione sociale. -
Valutare le competenze nelle L2. Teorie, metodi, strumenti, politiche linguistiche
L’uso di test linguistici, per l’italiano e per le altre lingue, è sempre più diffuso nel contesto sociale e in quello educativo. Il loro utilizzo può essere interpretato da prospettive opposte: da una parte, come mezzo per la negazione di diritti, e quindi quale evidente strumento di potere nelle mani dei più forti; dall’altra, come occasione perché si aprano delle porte, in quanto risorsa in grado di garantire a tutti uguali opportunità di accesso, di relazioni e anche di coesione sociale. È allora urgente un’adeguata riflessione sull’oggetto della valutazione – la lingua e la sua modellizzazione –, sulle teorie e sulle pratiche della valutazione linguistica, e sulle conseguenze dell’impiego dei risultati dei test. Il volume illustra le implicazioni teoriche, tecniche ed etiche del language testing. È rivolto ai docenti in servizio e in formazione e a tutti coloro che usano test linguistici, e può costituire un utile sussidio per chi ha il compito di prendere decisioni di politica linguistica nella scuola e nella società. -
Come si legge un'edizione critica. Elementi di filologia italiana
I documenti scritti, di qualsiasi genere, giungono fino a noi attraverso il tempo (secoli, o minuti, non importa) secondo varie e specifiche modalità di trasmissione: la scrittura a mano, la stampa – oggi la telematica. La trasmissione, o tradizione, di ognuno di essi ha caratteristiche proprie e l’edizione critica di un testo non è altro che la rappresentazione scientifica della tradizione attraverso la quale esso ci è pervenuto. Questo libro, in una nuova versione aggiornata, si occupa, in particolare, dell’edizione critica dei testi che compongono la letteratura in lingua italiana, dalle origini alla contemporaneità. Vi si trattano, perciò, la tipologia della documentazione (manoscritta, a stampa; autoriale o non; singolare o plurima); la formula dell’edizione (diplomatica, interpretativa, ricostruttiva) e i rispettivi metodi di presentazione della volontà comunicativa dell’autore, o almeno della migliore approssimazione ad essa. L’edizione critica, fattualmente o virtualmente affiancata da un commento linguistico e storico, è la migliore via di accesso alle qualità culturali ed estetiche di un’opera letteraria. La capacità di “leggerla”, secondo la sua tecnica e il suo lessico, è dunque indispensabile a chiunque intraprenda gli studi filologici con serietà d’intenti. -
Verso un'altra economia. Scritti per un futuro sostenibile
La crescita del prodotto interno lordo (PIL) viene spesso considerata la soluzione di qualsiasi problema economico, sociale ed ecologico. Vi è scarsa consapevolezza che dietro le cifre del PIL si nascondono il consumo spesso irreversibile del capitale naturale e il suo inquinamento: i giacimenti si esauriscono, l'atmosfera si satura di gas serra, gli oceani si svuotano di pesci e si riempiono di plastica. Herman E. Daly, tra i fondatori dell'ecological economics – «il più importante economista del quale forse non avete mai sentito parlare» – ha speso la propria vita per mettere in luce come la crescita quantitativa nei paesi ricchi sia diventata ormai “antieconomica” e possa portare il mondo al collasso. Ha così proposto uno stato stazionario della popolazione e della ricchezza che consenta uno sviluppo qualitativo sostenibile. Il volume raccoglie gli scritti di Daly pubblicati dal 1972 al 2019 (tre dei quali co-firmati con il professor Joshua Farley) su queste e altre importanti tematiche, come gli strumenti dell'analisi economica, la redistribuzione del reddito e della ricchezza, la globalizzazione, l'incremento demografico, l'etica. Completano il testo un'ampia introduzione sulla vita e l'opera di Daly e un'appendice che elenca le sue numerose pubblicazioni. -
Il medico nel nuovo millennio. Un modello che cambia
La figura professionale del medico e la sua enorme valenza civile, sociale ed etica si sono andate modificando nel corso dei secoli. Negli ultimi decenni, poi, si è assistito a una modificazione culturale e scientifica del suo ruolo nella società. Basti pensare allo sviluppo della tecnologia, alla ultra-specializzazione, all'impatto dell'economia e al peso delle implicazioni finanziarie nell'esercizio della medicina e nelle scelte del medico. Il volume ricostruisce questi cambiamenti evidenziando come purtroppo siano sempre più evidenti i segni di una crisi della funzione sociale dello Stato nel garantire un'assistenza sanitaria rispettosa dei principi affermati nella nostra carta costituzionale. Si impone un ripensamento radicale, una rivisitazione dello stato sociale e la definizione di un nuovo paradigma della figura e delle prerogative del medico che sia in grado di affrontare compiutamente i temi dell'equità e della qualità dell'assistenza. -
Sallustio. Storiografia e politica nella Roma tardorepubblicana
Sallustio fornisce una lettura della crisi della Repubblica romana e, in particolare, dell’età postsillana, riconoscendo un decisivo fattore di crisi che si afferma in quel periodo: l’esercito. Sallustio è consapevole di come la formazione di eserciti, composti in larga misura da proletari esclusivamente legati ai loro capi, sia la conseguenza logica della conquista, dell’espansione imperiale e del venir meno del ceto contadino. Il volume mostra come Sallustio, lungi dall’essere uno storico astrattamente moralista, legato alla parte cesariana – come è stato a lungo ritenuto dalla storiografia –, sia invece, a una più attenta considerazione, un originale e sensibile indagatore delle questioni sociali del suo tempo. Nelle Storie è accertabile un mutamento delle tendenze generali rispetto alle monografie precedenti. Colpisce infatti, nei passi che ci sono giunti, l’accentuarsi di una visione più realistica e pessimistica della storia e della politica che forse riflette il modo con cui Sallustio valutava l’evoluzione della vita pubblica romana all’epoca del secondo triumvirato. -
La fabbrica della copia. Firenze e Napoli fra Settecento e Ottocento
Copiare dipinti e sculture fu una delle attività maggiormente diffuse di quell'industria del ricordo sviluppatasi in Italia durante il Grand Tour tra la fine del Seicento e gli inizi dell'Ottocento. Il fenomeno è qui indagato attraverso ricerche innovative e complementari di studiosi e giovani ricercatori che, partendo dall'analisi dei permessi richiesti dagli artisti per accedere alle più importanti collezioni Granducali di Firenze e a quelle Reali di Napoli, tracciano una storia dagli echi più ampi, mettono a fuoco i problemi relativi alla funzione didattica della copia e della sua produzione e, al tempo stesso, permettono di analizzare sia i risvolti più squisitamente economici sia quelli degli scambi artistici tra diverse culture. Si delinea così una inedita storia del gusto e, più latamente, della percezione dell'arte rinascimentale e barocca in Europa e negli Stati Uniti, dove sorsero vere e proprie repliche dei musei del vecchio continente. -
Umanità alla prova. Figure bibliche nella filosofia della religione di Maimonide
Nelle sue riletture esistenziali, Mosè Maimonide (1138-1204) traduce gli antichi episodi biblici in dinamiche di crisi e di scelta dell'essere umano di ogni tempo. L'errore di Adamo, le sofferenze di Giobbe, la prova estrema di Abramo con Isacco sul monte Moria si ripresentano in noi come sfide filosofiche, fatte di contrasti e fallimenti ma anche di riparazioni e riconciliazioni. Adamo è figura di mediazione tra polarità corporee e mentali, in un'arte del buon governo di sé e degli altri che prepara un'umanità futura; il doloroso percorso di Giobbe non è un crudele esperimento psicologico divino, ma un teatro interiore, un processo di autoterapia e autotrasformazione; infine, Abramo, scopritore solitario del monoteismo, lambisce un sacrificio abissale e contraddittorio attraverso cui purificare la sua concezione di Dio. L'Abramo multidimensionale di Maimonide è stato approfondito anche da autori del Novecento, come Joseph Soloveitchik, che ne hanno fatto un ideale trans- storico di eticità e progettualità futura, attraverso cui rieducare un'umanità sempre più fragile e smarrita. -
L'alienazione sociale oggi. Una prospettiva teorico-critica
L’alienazione, cioè l’essere o il sentirsi estranei rispetto ai propri vissuti, desideri o azioni, sul piano individuale o collettivo, ha una lunga tradizione nella storia della filosofia. Oggi, proprio mentre ne emergono nuove forme e se ne ripresentano – con immutata forza – di antiche, la categoria di alienazione appare più un relitto di epoche trascorse che un’idea capace di relazionarsi alle necessità contemporanee. Il libro ripercorre la storia di questo concetto, le sue difficoltà interne e le obiezioni che gli sono state rivolte, e propone un modello di alienazione sociale che, senza disperdere l’eredità del passato, possa misurarsi con le sfide attuali; che possa cioè identificare e criticare le forme di alienazione sociale inerenti a fenomeni come il turbocapitalismo, la distruzione dell’ambiente, la crisi della democrazia, ma anche a vecchie e nuove modalità di discriminazione, di pregiudizio e di fanatismo. Identificare le componenti di alienazione che ne sono parte integrante, con gli effetti che esse hanno su tutti noi, è un passo importante per rendere più efficace la critica sociale, nonché per comprendere meglio la società in cui viviamo. -
Mercanti d'olio. Circuiti commerciali dalla Liguria all'Atlantico (1709-1815)
Nel corso del Settecento la coltura dell’olivo conobbe il massimo sviluppo in molte regioni europee, africane e asiatiche affacciate sul Mediterraneo. Alla base di queste dinamiche vi furono ragioni di convenienza o di adattamento a un mercato che evolveva rapidamente. In Italia, gli enormi investimenti di capitali e di lavoro nelle campagne vennero dettati dall’urgenza di avere quantità d’olio eccedenti da immettere con una certa continuità nei circuiti commerciali internazionali al fine di soddisfare la crescente domanda da parte della Francia e del Nord Europa. Il volume si concentra in particolare sul Ponente ligure, di cui mette in luce vari aspetti: le organizzazioni che connettevano l’importante filiera olivicola e olearia di Porto Maurizio e dell’estrema Liguria occidentale all’Europa, la stupefacente vitalità degli imprenditori rivieraschi, l’entità dei traffici lungo gli assi principali, la definizione e l’ubicazione dei porti che presiedevano ai più rilevanti scambi con vasti hinterland urbanizzati e capitali centrali o periferiche. -
Il gesuita e la rivoluzione. Teologia e democrazia in Giovanni Vincenzo Bolgeni (1733-1811)
La nascita della Repubblica romana (1798) ebbe un profondo impatto politico e simbolico sul mondo cattolico. La promulgazione della Costituzione repubblicana, che imponeva il giuramento di odio della monarchia e di fedeltà al regime democratico, e l'esilio del pontefice provocarono una profonda frattura nella cultura cattolica. A quanti perorarono la necessità di instaurare un dialogo con la nuova realtà politica si opposero quanti espressero una netta chiusura. Tali vicissitudini sono indagate nel volume attraverso la figura di Giovanni Vincenzo Bolgeni. Ridotto allo stato di prete secolare a seguito della soppressione della Compagnia di Gesù (1773), il teologo ex gesuita occupò un ruolo di primo piano nella curia romana. La sua apertura al dialogo con il regime repubblicano – dopo il periodo in cui, capofila della cosiddetta “scuola romana”, difese strenuamente i diritti papali contro le istanze gianseniste – costituisce un punto di osservazione privilegiato per analizzare l'emergere nella cultura cattolica della riflessione intorno a temi come la tolleranza religiosa, il rapporto tra Trono e Altare, tra il cristiano e l'autorità politica, tra il fedele e i giudizi del magistero ecclesiastico, tra la libertà umana e la legge e tra il pontefice e il corpo episcopale. La vicenda intellettuale di Bolgeni permette di andare alla radice del rapporto conflittuale tra Chiesa e modernità che ha segnato l'identità del cattolicesimo almeno sino al Concilio Vaticano II. -
Nord contro Sud. La grande frattura dell'Italia repubblicana
Nord e Sud: insieme o divisi? Per molti decenni la questione meridionale è stata considerata decisiva per lo sviluppo dell'Italia. A partire dagli anni Novanta, il dibattito sul divario tra le due parti del paese si concentra soprattutto sulla crescita del Nord senza aver risolto le difficoltà del Mezzogiorno. Un cambiamento radicale, che trae origine dalla crescente contrapposizione delineatasi negli anni Settanta e Ottanta. Avvalendosi di documentazione in larga parte inedita, il libro ricostruisce come si è creata la frattura tra Nord e Sud. L'analisi interseca molteplici piani. Le dinamiche economiche: la crisi degli anni Settanta, le trasformazioni dell'apparato produttivo e i successivi mutamenti sociali, con il crepuscolo del movimento operaio e della mobilitazione collettiva. Le dinamiche politiche: l'inerzia della DC e del PCI, l'emergere della Lega Nord e di Forza Italia – movimenti politici fortemente legati agli interessi settentrionali –, il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica. Si apre una stagione diversa, con protagonisti Umberto Bossi, Silvio Berlusconi e poi Matteo Salvini, in cui è centrale la “questione settentrionale”. Ma ancora oggi manca una visione pienamente condivisa sul futuro del paese, come attestano le recenti polemiche sull'autonomia differenziata, e il ritardo del Sud continua ad essere un serio problema per l'Italia intera. -
Un'affollata solitudine. Per una sociologia della lettura
Più discipline sono tornate di recente sul tema della lettura: sguardi e sonde che hanno inquadrato e messo in rilievo i suoi risvolti cognitivi, psicologici, educativi, economici, sociali, culturali ed etici. Il libro parte da un’interrogazione che richiama la questione della costruzione di orizzonti di senso e si allontana dal presupposto che leggere rappresenti una forma di consumo passivo. Privilegia un terreno forse poco attraversato, quello dove la lettura si lega a facoltà di tipo combinatorio in cui la comprensione testuale si intreccia con la vita relazionale. In questa prospettiva, l’atto di leggere diventa anche stimolo prezioso per alimentare sia la capacità di comprendere attraverso l’immaginazione, sia quella di costruire ed elaborare nessi nuovi e imprevisti. Analizzando gli usi della letteratura nella vita quotidiana e osservando il vasto potenziale di significati connessi agli atti di lettura, il volume dimostra che leggere è una vera e propria azione sociale. Mentre leggiamo mettiamo in moto quegli schemi operativi e interpretativi di cui ci serviamo per orientarci nel mondo: non soltanto un atto vitale che ha consentito alla specie umana di trasformare i propri modelli di razionalità, ma anche un esercizio del senso del possibile capace di ampliare gli orizzonti della speranza. -
Digital safety. Il ruolo della famiglia e della scuola
I ragazzi quanto sanno proteggere i propri dati on line? Riescono ad autoregolarsi quando utilizzano i media? E fruiscono delle tecnologie in maniera corretta? La tutela di sé e dell'ambiente sociale fisico e virtuale rappresenta il principale aspetto alla base della Digital Safety. Illustrando i risultati di un'indagine svolta a livello nazionale, il volume propone una riflessione sulla diffusione delle competenze digitali di safety fra gli adolescenti italiani a scuola e in famiglia. -
Cacao, la pianta che attraversa il tempo. Un viaggio tra ricerca e inclusione
Il cacao nasconde un paradosso della contemporaneità: un alimento che nasce da un albero fragile in contesti tropicali americani oggi vulnerabili al cambiamento climatico è balzato nei secoli al centro di un gigantesco processo di globalizzazione commerciale e degli immaginari. Il libro e il docu-film a cui è abbinato, La leggenda dell’albero segreto, raccontano alcune tappe di questo itinerario simbolico tra ecosistemi, religioni, guerre, commerci, invenzioni e appropriazioni culturali, dalla Mesoamerica maya al consumo di massa. Un percorso costruito attraverso un dialogo tra storici, archeologi, agronomi e genetisti che ha ridato voce ai rappresentanti di quelle comunità indigene dove tutto ebbe inizio. Ne scaturisce un originale viaggio nel tempo e nello spazio, tra ricerca e inclusione.