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In extremis. Il tema funebre nella narrativa italiana del Novecento
Al pari dell'amore, la morte è uno dei temi prediletti della letteratura di ogni epoca, e viene declinato in una inesauribile varietà di modi. L'autore affronta la trattazione del motivo funebre in alcuni fra i più importanti narratori italiani del secondo Novecento: Giorgio Bassani, Carlo Emilio Gadda, Giorgio Manganelli, Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Le prospettive non potrebbero essere più diverse. Si va dalla liturgica celebrazione del lutto del Giardino dei Finzi-Contini all'immedicabile strazio della Cognizione del dolore, dall'estenuata attesa della morte del Gattopardo agli estrosi, ossessivi funambolismi dei libri di Manganelli. In ognuno di questi casi, la morte è sempre anche qualcosa di diverso rispetto alla semplice conclusione di un'esistenza: può fungere da pretesto, da alibi, da dispositivo apotropaico o depistante, perfino da gioco, non di rado diventando emblema di un'intera visione della realtà. L'introduzione del volume è dedicata al ruolo della morte nell'opera di Italo Calvino e di Primo Levi, mentre il capitolo finale esamina un brano di Giuliano Scabia in cui il protagonista visita l'aldilà: un'interpretazione della condizione ultraterrena insieme lieve e serissima – oltre che pregnante dal punto di vista antropologico – che vale come discreto quanto incondizionato omaggio alla vita, alla convivenza, alla condivisione dei destini. -
Ecfrasi, immaginazione, scrittura. Letteratura e arti figurative da Dante a Gadda
L'iconografia e la cultura figurativa sono di primaria importanza in una tradizione come quella italiana, esposta a un contatto continuo con l'arte antica e moderna. Il volume propone un percorso avvincente e originale attraverso la letteratura, analizzando la complessa interazione fra testi e opere artistiche, menzionate esplicitamente dall'autore o riconoscibili in maniera indiziaria. Gli oggetti artistici non sono mai inerti, ma entrano in relazione con i testi in cui sono evocati: il sofisticato rapporto di riprese e suggestioni impone un confronto radicale sulle possibilità dei diversi mezzi espressivi e offre illuminanti chiavi di lettura. Nel libro un'indagine di tal genere è rivolta alla Commedia di Dante, ai Trionfi di Petrarca, alla Gerusalemme liberata di Tasso e al Pasticciaccio di Gadda: tutte opere che sono costantemente in dialogo con le arti figurative, alle quali hanno fornito a loro volta temi e argomenti, con sorprendenti e affascinanti contaminazioni. Due saggi sono dedicati all'interpretazione di alcuni canti dell'Inferno che hanno acceso la fantasia di artisti e lettori. -
Il sapiente e il sovrano. Tommaso d'Aquino nel Paradiso di Dante
Nel luglio del 1323 papa Giovanni XXII canonizza Tommaso d’Aquino in una solenne cerimonia ad Avignone; ma il teologo domenicano era stato già “beatificato” alcuni anni prima nei versi del Paradiso di Dante. Nel suo viaggio ultraterreno, infatti, il poeta aveva incontrato l’anima di Tommaso mentre ascendeva fra i cieli del terzo regno. Nei canti del Cielo del Sole, dove si trovano le anime degli spiriti sapienti, egli intrattiene con l’Aquinate una lunga conversazione che acquista una valenza dottrinale e si fa indagine speculativa su un tema centrale nella sua riflessione: la nozione di sapienza. Il Tommaso d’Aquino che si trova nel Paradiso è così una figura complessa, frutto non solo della costruzione letteraria ma anche della pratica filosofica dantesca e si inquadra nell’articolata storia della ricezione dell’eredità intellettuale dell’Aquinate. Il volume indaga il modo in cui Dante Alighieri, nella sua opera, “incontra” Tommaso d’Aquino, delineando il contesto filosofico e teologico di un dialogo che nell’economia della Commedia e dei suoi contenuti assume anche un valore politico. Perché la discussione sulla sapienza, che attraversa i canti 10-13 del Paradiso, investe anche l’ideale del “re sapiente” impersonato da Salomone e prende i tratti di un’acuta e durissima critica dell’ideologia politica della corte del re di Napoli Roberto d’Angiò. -
La filosofia morale di Edmund Burke. Culture, tradizioni, civiltà
Nel corso della sua carriera politica, Edmund Burke ha elaborato una filosofia particolarmente sensibile alla diversità culturale. Filosofo “in azione”, come egli stesso si definiva, Burke riconosce un'unità trascendente di tutte le tradizioni culturali. Il volume ricostruisce nel dettaglio la sua filosofia morale, rintracciandone una solida sistematicità e mettendo in luce l'intreccio delle molteplici componenti speculative che ne sono alla base, tra cui la prudenza, la legge naturale, la prescrizione, il senso comune e l'utilità. L'universalismo morale sotteso al suo pensiero non livella ma rispetta la diversità, non risolve ma mantiene la complessità, donandole al contempo una sfumatura grazie alla quale diventa possibile dire che le differenze non contraddicono l'universalità, ma anzi la inverano al massimo grado. Nella sua filosofia, allora, le tradizioni sono variazioni contestuali di un unico modello morale trascendente. La sua difesa del popolo indiano oppresso dal malgoverno della Compagnia britannica delle Indie Orientali ne è una conferma, dal momento che per lui le usanze dei vari popoli «non respirano che un solo spirito». -
Solidarietà. Filosofia di un'idea sociale
In concomitanza con le numerose crisi degli ultimi anni, gli appelli alla “solidarietà” nella sfera pubblica si sono moltiplicati e il valore dell'aiuto reciproco e della condivisione di risorse e rischi è stato ampiamente riscoperto e riattualizzato, anche con relativo successo. Eppure, l'idea di solidarietà risulta ancora ostaggio di una cattiva retorica che rende il suo richiamo innocuo e generico. Sorta nel lessico giuridico latino, sostituto moderno degli antichi legami di fraternità ed erede della Rivoluzione francese e di quella industriale, essa è sin dall'inizio concepita come risposta concreta – fondata essenzialmente sul riconoscimento di un'interdipendenza – a contraddizioni e palesi ingiustizie, così come ai problemi di integrazione sociale. Il libro ripercorre le principali tappe storico-filosofiche di un concetto in parte sottostimato e dimenticato dalla più ampia riflessione sulla giustizia, contribuendo a riscoprirne i caratteri più distintivi (primi fra tutti: reciprocità e orizzontalità) e la sua importanza decisiva sul piano politico e morale. Il testo si misura anche con le sfide e i problemi che riguardano la solidarietà europea e le prospettive di mutuo supporto su scala globale. -
Storie naturali delle rovine. Forme e oggetti del tempo nella Francia dei philosophes (1755-1812)
Fra il terremoto di Lisbona del 1755 e la pubblicazione delle Recherches sur les ossements fossiles de quadrupèdes di Georges Cuvier (1812), la rovina diviene l’oggetto-laboratorio della filosofia dei Lumi. Irriducibile e polisemica, depositato della storia della natura e di quella degli uomini, essa si colloca all’intersezione tra saperi e metodi differenti, rivelandosi un vero e proprio centro concettuale e metaforico della seconda metà del Settecento. Né presente né passata, ma passato che si deposita naturalmente nella forma del presente, la rovina restituisce l’immagine di una ragione che non occulta le ombre e gli angoli del tempo, ma che interroga le strutture chiaroscurali della storia e dei suoi ritmi: nella tensione tra permanenza e oblio, nella catastrofe che articola la misura variabile delle continuità e delle discontinuità e dell’atteso e dell’inatteso, tutta la superficie del presente appare attraversata da ritmi e storie multiple che mostrano, agli occhi del filosofo, l’enorme profondità dell’istante. -
Espatriate. Storie di donne italiane emigrate in Canada
In anni recenti l'emigrazione italiana verso l'estero ha ricominciato a far parlare di sé destando crescente preoccupazione nell'opinione pubblica. Ciò nonostante sono ancora scarse le ricerche che approfondiscono l'esperienza di chi ha ripreso a lasciare il nostro paese e ancor meno sono quelle che hanno scelto di farlo a partire da un approccio di genere. Se viene oramai dato per scontato che a emigrare da paesi ad alto reddito siano in egual misura uomini e donne, la possibilità che l'esperienza di questo gruppo di migranti possa presentare delle specificità riconducibili alla dimensione di genere rimane finora largamente trascurata. Eppure, focalizzare l'analisi sulla migrazione femminile risulta utile perché permette, attraverso un gioco di specchi che interroga sia la società d'origine sia quella di approdo, di mettere in luce aspetti dell'esperienza migratoria altrimenti a rischio di passare inosservati. Esaminando le storie di vita di dieci donne emiliano-romagnole che hanno deciso di lasciare la loro terra per trasferirsi in Canada, il volume propone una riflessione su cosa voglia dire andarsene dall'Italia al giorno d'oggi affrontando in particolare temi legati al riconoscimento, all'agency e agli stili di vita. -
Alle origini della psichiatria moderna. La figura e l'eredità di Carlo Lorenzo Cazzullo
Nonostante già nella seconda metà dell'Ottocento in Europa la neurologia e la psichiatria avessero trovato la loro autonomia culturale e scientifica, nelle università italiane il loro insegnamento era ancora svolto in un unico corso, Clinica delle malattie nervose e mentali, al cui interno la componente neurologica era preponderante su quella psichiatrica. Solo nel 1976, a opera di Carlo Lorenzo Cazzullo, la psichiatria troverà anche nel nostro paese una sua autonomia disciplinare e didattica. Il volume, analizzando l'opera di Cazzullo, permette di comprendere maggiormente il periodo di riformismo psichiatrico che, a partire dagli anni Settanta, ha portato alla soppressione dell'istituto manicomiale e alla territorializzazione delle cure per i malati mentali, indagando così le origini della psichiatria moderna. Nonostante già nella seconda metà dell'Ottocento in Europa la neurologia e la psichiatria avessero trovato la loro autonomia culturale e scientifica, nelle università italiane il loro insegnamento era ancora svolto in un unico corso, Clinica delle malattie nervose e mentali, al cui interno la componente neurologica era preponderante su quella psichiatrica. Solo nel 1976, a opera di Carlo Lorenzo Cazzullo, la psichiatria troverà anche nel nostro paese una sua autonomia disciplinare e didattica. Il volume, analizzando l'opera di Cazzullo, permette di comprendere maggiormente il periodo di riformismo psichiatrico che, a partire dagli anni Settanta, ha portato alla soppressione dell'istituto manicomiale e alla territorializzazione delle cure per i malati mentali, indagando così le origini della psichiatria moderna. -
La Chanson de Jérusalem: l'epopea dei Crociati cannibali. La storia dei «fanatici dell'Apocalisse»
Nel XII secolo compare, da qualche parte nel Nord della Francia, una chanson de geste, anonima, sull’impresa più grande di tutte: la liberazione del Santo Sepolcro. Ciò che colpisce è la presenza, tra i protagonisti, dei Tafuri, ossia crociati cannibali. Invece di essere disprezzati per la loro condotta, sono esaltati e incoraggiati dall’autore. Perché succede questo? Perché hanno enorme importanza nel racconto? E qual è il loro ruolo nella battaglia apocalittica contro le armate del diavolo? La Chanson de Jérusalem fa parte del ciclo della crociata, un insieme di racconti che mitizzano le vicende dei crociati dall’appello al sinodo di Clermont del 1095 fino a Saladino. Il volume analizza il significato propagandistico dell’opera, dove si intrecciano avvenimenti realmente accaduti ed elementi leggendari. -
Resistenti, ribelli e terroristi nel Sahel. Dall'occupazione coloniale alle crisi contemporanee (1897-2022)
Non c'è instabilità senza cause e se, attualmente, il Sahel è raffigurato dall'Europa come territorio di insicurezza e terrore, le origini di tale rappresentazione vanno cercate nella Storia o, per meglio dire, nelle diverse storie che compongono l'incontro/scontro fra Occidente, Africa e Islam, a partire dall'occupazione coloniale del Sahel. Resistenze, intrighi, cospirazioni e rivolte hanno reso questo spazio l'oggetto di romantiche suggestioni e più pragmatiche narrazioni politiche volte a creare un rapporto di dominazione, fondato sulla differenza – irrimediabile e irredimibile – fra un Occidente civilizzatore e un Sahel riottoso, infido e fanatico. Da allora, il mito della “classe pericolosa” del Sahel, fatta di banditi ed esaltati, trafficanti e ribelli, ha viaggiato attraverso la competizione della Guerra fredda e la geopolitica della Guerra al terrore, fornendo il pretesto per interventi di stabilizzazione e repressioni poliziesche. In questo quadro si sono sviluppati i sistemi politici e statali di Niger e Ciad, casi privilegiati di analisi nel volume. Basandosi su fonti d'archivio, testimonianze orali e anni di lavoro sul campo, l'autore getta nuova luce sull'origine dell'instabilità del Sahel a partire dalla dialettica coloniale, raccontandoci come le crisi sociali nelle quali viviamo, in Niger e Ciad come in Europa, siano in parte nate da tale, irrisolto, incontro/scontro. -
Lo spazio della scuola. Architetture scolastiche e cicli pedagocici
Il volume presenta un percorso di ricerca elaborato sulla base di esperienze condotte applicando il Manifesto “1+4” in contesti di progettazione di nuove scuole, adattamento di quelle esistenti, formazione di docenti, analisi delle modalità di utilizzo di ambienti innovativi. La letteratura sul tema fa emergere l'importanza di un approccio integrato tra architettura e pedagogia e identifica per la sua realizzazione una serie di fasi successive che va dalla progettazione all'occupazione degli spazi. La ricerca di indire ha sviluppato tale approccio elaborando il concetto di “ciclo pedagogico abitativo”, secondo cui la scuola è un ecosistema in continua evoluzione nel quale la componente materiale, quella relazionale e quella pedagogica interagiscono e si influenzano vicendevolmente. Il ciclo abitativo si applica tanto alle scuole di nuova costruzione, quanto a quelle esistenti costantemente sottoposte a sollecitazioni innovative ed esigenze di adattamento. In questa ottica la componente “spazio” emerge come variabile che entra a tutti gli effetti nella prospettiva progettuale della scuola autonoma individuando un nuovo elemento del bagaglio professionale del docente: la competenza spaziale. -
Libri di testo e contenuti didattici digitali. Un dialogo possibile?
Che cos'è un libro di testo e quale valore assume nei diversi ordini e gradi scolastici? Quali sono i cambiamenti che questo fondamentale strumento della didattica ha subito negli ultimi anni? E qual è la percezione che ne hanno i docenti? Quale ruolo gli assegnano nella pratica didattica quotidiana? Come lo scelgono e come lo utilizzano? Il volume propone una riflessione a tutto tondo sul libro di testo e sui contenuti didattici digitali (CDD) integrativi, a partire dalla ricerca svolta da indire, nell'ambito del progetto Avanguardie educative, e dall'associazione IARTEM (International Association for Research on Textbook and Educational Media). Destinato a docenti, esperti del settore e genitori, affronta in dettaglio il rapporto fra libro di testo e curriculum, anche in relazione ai processi di innovazione oggi in atto nelle scuole italiane. -
Miles in urbe. Identità e autorappresentazione nelle iscrizioni dei soldati di origine danubiana e balcanica a Roma
Le iscrizioni di Roma sono una fonte essenziale per lo studio della storia militare. Attraverso di esse il volume fa luce sui costrutti identitari etnici e religiosi e sui processi di integrazione dei soldati di origine danubiana e balcanica in servizio nelle unità di Roma tra il I e il III secolo. Vengono esplorate le modalità con cui questi militari si identificano come membri di una stessa comunità e creano così nuove percezioni identitarie; sono analizzati i monumenti sacri, testimoni dei culti praticati, delle forme di aggregazione religiosa e della nascita di gruppi di compatrioti; e infine si esaminano le iscrizioni sepolcrali, che permettono di comprendere le intricate reti sociali e l’interazione di soldati e veterani con la popolazione dell’Urbs, in relazione alle loro forme di mobilità tra Roma e le proprie province di provenienza. -
I linguaggi della gentilezza. Dall'empatia di Dante al galateo digitale
Riscoperta come uno dei fondamenti della felicità, la gentilezza è una competenza necessaria nella vita e nel lavoro. Come agire per metterla in pratica dal punto di vista linguistico? Quali sono gli scrittori del passato a cui ispirarsi? E che cosa consigliano i maestri della comunicazione di oggi? Il libro risponde a queste e molte altre domande affrontando un avvincente viaggio che parte dai classici della letteratura italiana e si conclude con un agile galateo digitale, capace di declinare i linguaggi della gentilezza nelle nostre interazioni quotidiane tra chat, e-mail e social media. Il testo è arricchito dai punti di vista di noti giornalisti, scrittori, linguisti e top manager: Corrado Augias, Marino Bartoletti, Patrizia Bertini Malgarini, Paolo Di Paolo, Guido Stratta. -
Identità personale e algoritmi. Una questione di filosofia morale
Che cosa significa e implica essere “persone” nelle società contemporanee? Gli algoritmi che pervadono gli ambienti iperconnessi odierni influiscono sui processi di formazione della nostra identità personale? Ci consentono maggiore libertà e autorialità o le mettono a repentaglio? L'autrice risponde a questi interrogativi ormai ineludibili offrendo una riflessione inedita sviluppata attraverso le lenti critiche della filosofia morale. Nello specifico, il volume propone una bussola etico-normativa mediante cui valutare l'impatto degli algoritmi sui processi di costituzione e sviluppo dell'identità personale e, superando gli approcci informazionali in materia, approda a una concezione di identità capace di dare conto di quali condizioni e dimensioni etiche è necessario proteggere e promuovere al fine di tutelare le persone, oltre i dati e le informazioni che queste generano. -
Autismo, video modeling e realtà aumentata. Itinerari inclusivi per un'educazione di qualità. Con app
Il volume descrive il percorso e i risultati di un progetto di ricerca sul tema “Autismo, video modeling e realtà aumentata”, promosso dal Dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” e sostenuto dalla Fondazione italiana per l’autismo (FIA). Partendo dalla considerazione di quanto risulti complesso, per gli individui con disturbo dello spettro autistico, imitare e apprendere dagli altri, in questo progetto la strategia del video modeling è stata individuata come elettiva per facilitare acquisizioni significative in bambini, adolescenti, giovani e adulti con autismo. Il libro presenta i fondamenti teorici della strategia, le procedure per realizzare i video (tempi, sceneggiature, riprese, montaggi ecc.), le sperimentazioni condotte in scuole e servizi educativi e riabilitativi, e i risultati ottenuti. Infine sono illustrate due app liberamente fruibili, con le quali si può rendere il video modeling più funzionale e adattabile a ogni contesto, nella prospettiva di arricchire l’ambiente di apprendimento per favorire l’attività e la partecipazione “di tutti e di ciascuno”, come deve essere nella logica dell’inclusione. -
La sede dell'identità. L'Europa come laboratorio in Norbert Elias
Il percorso biografico e intellettuale di Norbert Elias attraversa la storia del Novecento in un intreccio di esperienze che definiscono progressivamente i grandi temi della sua ricerca. Formatosi nella Germania degli anni Venti e Trenta, l’essere un ebreo tedesco lo porta a vivere la sconvolgente esperienza della Shoah. In questo clima di violenza che sembra prendere il sopravvento su ogni conquista di civiltà, matura il nucleo centrale della sua riflessione: il processo di civilizzazione, le sue regressioni e le irreversibili fratture. Elias segue le vicende dell’Europa fino alle soglie del nuovo Millennio: il vecchio continente è il laboratorio in cui la civilizzazione si esprime in senso progressivo, ma anche il contesto in cui può arrestarsi definitivamente. Le ultime opere ci restituiscono l’immagine di una coscienza vigile che presagisce l’imminenza di una catastrofe, se l’Europa non sarà in grado di decodificare e affrontare con consapevolezza e responsabilità i nodi storici che la attraversano. -
L'età romantica. Letteratura tedesca tra Rivoluzione e Restaurazione
L’età romantica ha inciso profondamente sulla concezione moderna dell’arte e della letteratura, sia in relazione al modo di intendere il rapporto tra fantasia e realtà, sia per quanto riguarda la rielaborazione dei miti e dei modelli tradizionali. È l’età in cui gli sviluppi dei saperi scientifici e filosofici si intrecciano con i più radicali mutamenti nella vita sociale, politica ed economica, mentre esplode la questione nazionale: Rivoluzione e Restaurazione sono i poli cronologici e dialettici che la comprendono, e tuttavia la sua eredità ci riguarda ancora oggi. Il volume si addentra nel laboratorio poetico e sociale del Romanticismo tedesco, tracciandone un bilancio attraverso l’analisi delle opere e del dibattito intellettuale da cui deriva il suo ruolo di avanguardia nella storia culturale dell’Europa contemporanea. La concezione ironica, universale e progressiva della scrittura inaugurata dai romantici tedeschi conferisce infatti un rilievo inedito ai dispositivi di mediazione letteraria, tra i quali rientrano la critica, la traduzione e la riscrittura. -
Percorsi nella letteratura italiana di viaggio. Secoli XVIII-XX
Fin da quando l’uomo si è affacciato sulla Terra, spostarsi ha rappresentato per lui un’esperienza basilare, quasi consustanziale; dalle più antiche forme di migrazione preistorica ai grands tours del Settecento illuminista e oltre, viaggiare è stato uno dei modi più diretti e chiari di autoconoscenza, di crescita interiore e sociale, di cambiamento. Di tutta questa messe vastissima di spostamenti sono restati, nell’epoca della scrittura, tracce e resoconti più o meno articolati, e più o meno “letterari”, cioè elaborati sotto il profilo retorico-stilistico; si va da semplici e talvolta solo funzionali appunti a diari o romanzi, spesso sorprendentemente abili nel dare conto della personalità dello scrittore che ha compiuto il viaggio (il cosiddetto traveller), nonché nel descrivere e interpretare le ragioni e i modi di esistenza dei popoli più disparati. Il volume affronta temi e modalità della letteratura odeporica italiana fra Sette e Novecento, mettendo in relazione ogni opera con il contesto europeo coevo. L’analisi procede dal viaggio scientifico-conoscitivo e sentimentale settecentesco a quello d’emigrazione dell’Italia postunitaria, fino ad approdare ai grandi viaggiatori-scrittori del Novecento. -
Concetto e validità del diritto. Nuova ediz.
Scritto da uno dei protagonisti del dibattito giusfilosofico contemporaneo, ""Concetto e validità del diritto"""" è un testo di chiarezza cristallina e di grande acutezza, nel quale il concetto di diritto viene posto al crocevia tra giusnaturalismo e positivismo giuridico. Si dimostra la possibilità di conciliare le ragioni della certezza del diritto e quelle della giustizia materiale, laddove la pretesa di giustizia dell’atto giuridico non potrà comunque essere messa a tacere da un’esigenza d’efficacia che pure di quell’atto è motivo d’essere. La dimostrazione è svolta con estremo rigore metodologico e mediante una generale e minuziosa considerazione delle tesi al riguardo più rilevanti. Può una norma giuridica ingiusta essere valida e dunque vincolante per il giudice e il cittadino? Alexy risponde affermativamente, ma traccia un limite inderogabile alla legalità dell’ingiustizia: che questa non sia tale da risultare intollerabilmente ingiusta. Viene quindi accolto il suggerimento di Gustav Radbruch rimeditando sulla centralità della certezza giuridica che va però bilanciata dal maggior peso della giustizia materiale. Diritto e morale vengono in tal modo riconnessi dando a ciascuna delle due dimensioni ciò che le spetta in termini di forza normativa.""