Sfoglia il Catalogo feltrinelli006
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 881-900 di 10000 Articoli:
-
Il caso dell'abominevole pupazzo di neve
Mancano pochi giorni a Natale, le campagne di Easterham Manor sono imbiancate da un folto strato di neve, le strade sono completamente ghiacciate e la famiglia Restorick è riunita a Dower House con alcuni amici. Mentre i bambini giocano a costruire pupazzi di neve, gli adulti si intrattengono nella grande casa tra pettegolezzi, cene e... sedute spiritiche. Il detective Nigel Strangeways è arrivato in città proprio per indagare sugli strani risvolti di una seduta spiritica che, a quanto pare, invece di evocare lo spirito di un vescovo, ha fatto impazzire il gatto di famiglia. Ma, la mattina dopo il suo arrivo, Elizabeth Restorick viene trovata impiccata nella sua stanza: il corpo nudo, le labbra dipinte di rosso, bella nella morte quanto nella vita. Suicidio? Strangeways capisce subito che c'è qualcosa che non va: la porta era chiusa dall'interno, ma la luce era spenta e la giovane donna sembrava tutt'altro che depressa... Sono molti gli indizi discordanti e tanti i moventi - tanti quanti gli ospiti della casa: lo scrittore innamorato, il medico che l'aveva in cura, il fratello devoto, l'amica gelosa. L'unica cosa chiara è che qualcuno sta cercando in tutti i modi di depistare le indagini, ma è difficile ingannare l'affascinante e incredibilmente colto Strangeways. -
La voce di Pietro. La nostra vita nello spettro autistico
Tutta la verità del difficile percorso di una famiglia che non si illude, ma nemmeno si arrende allo spettro autistico, nelle parole di una madre che ha scelto di diventare la voce del suo bambino, trovando la forza di condividere questa esperienza di genitorialità. Non c’è vergogna né paura del giudizio altrui, e neanche la minima finzione, nella tenace e insieme delicatissima testimonianza di Agnese, mamma di Pietro ed Elia, che con il marito e i propri cari, nel 2017, ha affrontato la verità di una diagnosi che ha cambiato per sempre la vita dell’intera famiglia. Attraverso le sue parole, che nelle lettere rivolte al figlio diventano petali di poesia, possiamo capire quel dolore profondissimo che a tratti la assale, toccare con mano i suoi timori, ragionare sugli ostacoli e i limiti, trovare con lei non una, ma molteplici soluzioni e alternative ai problemi grandi e piccoli della quotidianità di Pietro. Però Agnese ci regala anche una storia costellata di tantissimi attimi di vera gioia, in cui spiragli di luce dileguano il buio nel quale lo spettro autistico a volte sembra chiamarla a sé. Grazie a una scrittura potente e sottile, l’autrice esprime la vasta gamma di sfumature che colorano la sua vita insieme a Pietro e riesce a rappresentare in modo mai banale il sentimento di amore che nutre la sua lotta quotidiana per dare al figlio tutto ciò che le è possibile, infondendo così a ogni famiglia – non solo a quelle che affrontano situazioni simili alla sua – un coraggio che non ha nulla di eccezionale perché conosce le sconfitte, ma non si fa annullare, anzi, in queste trova sempre nuova forza. -
Alla ricerca dell'Alboka. Cronache magiche
Nel terzo e conclusivo episodio della saga Cronache Magiche, ritornano Nancy e Gabe, i due fratelli già protagonisti de L’Albero Unico. Questa volta vogliono scoprire chi causa gli inspiegabili atti vandalici che avvengono nella loro città, Dublino, e che sospettano siano dovuti al risvegliarsi di una potente magia malvagia. Presto si ritrovano catapultati in una nuova avventura in cui aiuteranno Maddalena, la Strega Musicista, a recuperare l’Alboka, il suo strumento magico, per salvarlo dal malvagio re dei Tardi che se ne vuole impossessare. Conclusa l’avventura, al loro rientro a casa ricevono un messaggio inaspettato dal mago Myrddin con una notizia che li riempirà di gioia. Età di lettura: da 9 anni. -
I Vivarini. Ediz. illustrata
Un dossier dedicato ai Vivarini. In sommario: Antonio, il capostipite; Bartolomeo, l'affermazione di una scuola; Alvise, lo sperimentatore. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione agile, ricca di riproduzioni a colori, completa di un quadro cronologico e di una bibliografia. -
Fabre. Ediz. illustrata
La presente pubblicazione è dedicata a Jan Fabre. In sommario: L'imprinting artistico: il mito famigliare e la strada; Gli insetti: i maestri di un sapere iniziatico; La precisione del sogno; Il corpo è tutto. Tutto è corpo; Mount Olympus; Le sculture: testimoni di un'assenza; Il verde dell'Africa; Troubleyn Laboratorium. Come tutte le monografie della collana Dossier d'art, una pubblicazione agile, ricca di riproduzioni a colori, completa di un quadro cronologico e di una bibliografia. -
Munch. Ediz. illustrata
La presente pubblicazione è dedicata a Edvard Munch (1863-1944). Riceve una formazione di impronta naturalistica nella nativa Norvegia. Successivamente compie molti viaggi in Europa. Dallo studio sugli impressionisti fa derivare un linguaggio proprio, intriso di simbolismo e marcato dal senso di tragica malinconia che caratterizza la produzione letteraria scandinava di quel tempo. I suoi dipinti (fra cui, celeberrimo, Il grido) e le molte opere grafiche fanno scandalo: se la valorizzazione della linea annuncia le Secessioni, la violenza del colore prelude all'espressionismo. -
Il libro dei Salmi. Vol. 2: Salmi 51-100
«Dal 1955, anno in cui Castellino pubblicava il suo commento ai salmi, in Italia non era più apparso nessun commento esegeticamente completo a questa monumentale raccolta di preghiere, Parola di Dio e parola dell’uomo. Ora con l’opera di Ravasi si potrà in modo nuovo e completo scoprire in pienezza questo libro mistico e terrestre, divino ed umano» (dalla Prefazione di C.M. Martini). -
Il libro dei Salmi. Commento e attualizzazione. Vol. 3: Salmi 101-150
«Dal 1955, anno in cui Castellino pubblicava il suo commento ai salmi, in Italia non era più apparso nessun commento esegeticamente completo a questa monumentale raccolta di preghiere, Parola di Dio e parola dell’uomo. Ora con l’opera di Ravasi si potrà in modo nuovo e completo scoprire in pienezza questo libro mistico e terrestre, divino ed umano» (dalla Prefazione di C.M. Martini). -
Sei il mio pericolo
Capelli rossi e divisa inamidata, Hailey Cohen è la rappresentante degli studenti della prestigiosa Sacred Heart, una delle università più esclusive del paese. A differenza degli altri allievi, è riuscita a essere ammessa soltanto grazie alla sua determinazione e a una borsa di studio. Ma l'arrivo di Jake Carter potrebbe rovinare tutto ciò che ha costruito con fatica. Perché il padre di lui, Gerico, un ricco uomo d'affari, conosce un segreto che potrebbe costarle l'espulsione dalla scuola. Un segreto sulle sue origini, che Hailey custodisce gelosamente da anni. Per questo, per quanto diffidente, acconsente ad aiutare Jake negli studi. All'inizio, quel bellissimo ragazzo dai modi scostanti le dà sui nervi: è viziato e interessato solo alle feste e alle donne. Eppure, giorno dopo giorno, Hailey intravede ciò che Jake nasconde sotto la sua apparenza da duro: onestà, intelligenza e sensibilità. I suoi occhi verdi, limpidissimi, sanno comunicare meglio delle parole ciò che sta nascendo tra di loro e Hailey non può ne - gare a sé stessa l'elettricità che la percorre ogni volta che si sfiorano. Eppure, Gerico è deciso a usare ogni freccia al suo arco per separarli, anche a costo di ferire suo figlio. Hailey sa di dover confessare la verità, perché il patto che ha stretto con Gerico è l'ultimo ostacolo rimasto alla sua felicità insieme a Jake. E lei non può permettere a nulla, nemmeno al suo passato, di tenerla lontana dal ragazzo a cui ha donato il suo cuore. -
Quando le stelle vengono meno
Torino. Il buio della notte fa spazio al chiarore dell'alba, che timidamente ravviva i colori dell'elegante palazzo al numero 7 di via Armando Diaz. A quell'ora la strada è ancora silenziosa. Finché, attraverso le finestre, non arriva il suono struggente di un sassofono, che turba la quotidianità degli inquilini. O quasi. La musica, infatti, non ha svegliato la bella Gemma, abituata ormai a notti insonni, che si tormenta da ore chiedendosi dove sia Marcello, suo marito, che non è ancora rientrato. Anche il suo vicino di casa, Nevio, solleva le palpebre stanche e guarda il giovane vicino a lui con una tristezza profonda e ingiustificata. Almeno non è solo come Egle, già pronta per la sua corsa mattutina, l'unico modo per togliersi dalla testa un amore non corrisposto. Solo il figlio di Gemma, Tommaso, dorme profondamente, troppo stanco dopo una notte trascorsa girovagando a vuoto. Eppure quelle note stanno per cambiare la sua vita. Perché a suonare è un vagabondo, che vive per strada con la sola compagnia della sua cagnetta e della custodia del suo sax. Ma dietro il volto emaciato e la capigliatura incolta, c'è un uomo che ha conosciuto il dolore e forse nella musica ha trovato la via per la redenzione. Sarà lui, giorno dopo giorno, a far riscoprire a chi vive nel palazzo la bellezza delle piccole cose, come il profumo degli oleandri che circondano l'edificio. Antonella Frontani torna con un nuovo romanzo che tocca i cuori. Una storia di riscatto e speranza che invita a guardare la vita senza dare per scontato il suo splendore. Una storia che insegna a non fermarsi alle prime impressioni. Perché solo con il dialogo si creano ponti e si abbattono pregiudizi, ritrovando così la felicità. -
La sola colpa di essere nati
Liliana Segre ha compiuto da poco otto anni quando, nel 1938, con l'emanazione delle leggi razziali, le viene impedito di tornare in classe: alunni e insegnanti di «razza ebraica» sono espulsi dalle scuole statali, e di lì a poco gli ebrei vengono licenziati dalle amministrazioni pubbliche e dalle banche, non possono sposare «ariani», possedere aziende, scrivere sui giornali e subiscono molte altre odiose limitazioni. È l'inizio della più terribile delle tragedie che culminerà nei campi di sterminio e nelle camere a gas. In questo dialogo, Liliana Segre e Gherardo Colombo ripercorrono quei drammatici momenti personali e collettivi, si interrogano sulla profonda differenza che intercorre fra giustizia e legalità e sottolineano la necessità di non voltare mai lo sguardo davanti alle discriminazioni, per fare in modo che le pagine più oscure della nostra storia non si ripetano mai più. -
Il magico potere del fallimento. Perché la sconfitta ci rende liberi
«Io non perdo mai. Certe volte vinco, altre volte imparo» (Nelson Mandela). Chi ha detto che il segreto della felicità è il successo? Queste pagine liberatorie dimostrano il contrario: non c'è storia di vera crescita che non sia stata costruita attraverso errori, sconfitte, delusioni. Tutti conosciamo la parabola di Steve Jobs, licenziato in un primo momento dall'azienda che poi egli stesso trasformò in un colosso, ma anche grandi politici come Lincoln e De Gaulle, artisti come Ray Charles, scrittori come J.K. Rowling e campioni come Rafa Nadal sono diventati sé stessi accettando la sconfitta. Charles Pépin racconta con estro di narratore storie di cadute e risurrezioni, e per farlo ci guida alla scoperta del pensiero di san Paolo, Nietzsche, Freud e Sartre. Il suo messaggio è profondo: per diventare quelli che siamo ed esprimere il nostro potenziale dobbiamo accettare l'esperienza del rischio e non limitarci a scegliere tra alternative note e rassicuranti. Ma soprattutto ci riguarda come cittadini e genitori, chiama in causa il nostro modo di lavorare e di stare con gli altri, e ci apre gli occhi sulla ricchezza delle opportunità e delle scoperte che la varietà del mondo ci può offrire. -
Sei il mio inganno
Naomi non ricorda un tempo in cui la sua vita sia stata facile. Abituata a pretendere il massimo da sé stessa, combatte sempre per ciò in cui crede e non si arrende mai. Eppure, dopo l'ennesima battaglia persa, tutte le sue fragilità, prima dissimulate dietro una facciata da dura, hanno visto la luce. E ora un nuovo lavoro a Colorado Springs le sembra la soluzione migliore per curare il suo cuore spezzato. O almeno così crede, finché non incontra Zeke. Le basta fissare per un istante quegli occhi azzurri, limpidissimi, per intuire che lui non è come gli altri. C'è qualcosa, nei modi gentili con cui si avvicina a lei, che la lascia senza fiato. Naomi sceglie di aprire la porta all'amicizia di Zeke. Giorno dopo giorno, impara a fidarsi di lui. Della straordinaria capacità che ha di capire quello di cui ha bisogno. Riesce persino a lasciarsi andare e a raccontare a Zeke del suo passato. Solo allora si rende conto che tra loro c'è più di una semplice amicizia: Naomi si sta innamorando e non vuole opporsi. Anche se, questa volta, ci pensa una vecchia conoscenza a ostacolarla: si tratta di Peter, che spera di poterla riconquistare dopo anni di lontananza. Ma Naomi non ha intenzione di stare al gioco ed è pronta a tutto per non perdere la persona che ama. -
Il grande piccolo libro dell'amore. Poesie per il giorno più romantico dell'anno
Con le parole di sette grandissimi poeti, questo volume celebra la forza dell'amore viaggiando attraverso i secoli e le letterature. Ci sono Saffo e Catullo, voci tra le più note dell'antichità e tra le prime a cantare le gioie e i dolori di Eros; William Shakespeare, nei cui sonetti desiderio e tormento prendono vita come attori su un palcoscenico; Federico García Lorca e Cesare Pavese, colti nella loro dimensione più intima, sensuale e appassionata. Incontriamo la sensibilità quasi spirituale di Emily Dickinson e la delicata purezza di Antonia Pozzi. Questi versi, tra i più intensi di sempre, dimostrano ancora una volta il prodigioso incanto della poesia, e saranno capaci di raggiungere e sfiorare il cuore di ogni lettore romantico. -
Ho amato solo te
Nella Francia del XII secolo un teologo di fama europea, chierico della cattedrale di Parigi, incontra una giovane donna altrettanto celebre per cultura e intelligenza. L'innamoramento è tanto inevitabile quanto scandaloso, e drammatica è la sorte cui i due vanno incontro: dopo la nascita di un figlio e un matrimonio celebrato nella massima segretezza, la famiglia di lei si oppone, condannando i due innamorati a patire dolori indicibili e a non vedersi mai più. La storia di Abelardo e di Eloisa, nota attraverso alcune lettere che gli sfortunati amanti si scambiarono nel corso degli anni, è impressa nella memoria collettiva: traboccanti di ricordi e di passione, queste pagine strazianti hanno reso immortale il loro amore e ancora oggi continuano a commuovere. -
Un altro ballo ancora
Gli italiani sono innamorati del mare cristallino della Sardegna e delle sue pinete odorose. Tra loro, anche i veronesi Zanetto che, ogni anno, raggiungono il Camping Village La Baia a bordo di un mastodontico camper attrezzato per succulente grigliate. Sarebbe tutto perfetto, se non avessero come vicini quei rompiscatole dei Castelli, milanesi ossessionati dal becchime che chiamano pasto e con la fissa per la differenziata. Le due famiglie non perdono occasione per bisticciare e farsi dispetti. Ma quest’anno c’è qualcosa di diverso. Perché, con i Castelli, c’è anche Renzo, e Lena, la nonna della famiglia Zanetto, lo riconosce subito. Nonostante il viso segnato dalle rughe e i capelli ormai bianchi sotto il panama, non ha dubbi: si tratta proprio del suo Fiorenzo, il primo amore che ha stretto forte ballando sulle note di una canzone di Modugno. Anche Renzo, quando la vede, rimane folgorato. Sono sessant’anni che ripensano a quell’amore che non è sbocciato, perché ostacolato dalla famiglia di Lena. E, ora che si sono ritrovati, sanno di non aver tempo da perdere. Ma, ancora una volta, le famiglie non sono d’accordo: sono troppo diversi, troppo attempati, che idee alla loro età! Ma si sa, l’amore vince su tutto. E poi, in fondo, ogni famiglia è strana a modo suo. Non c’è nulla di perfetto. Tranne, forse, un ballo guancia a guancia al chiaro di luna…rnPer questo romanzo si può proprio dire che l’unione fa la forza. Ventisei scrittori esordienti e due autrici di prima categoria, Alice Basso e Barbara Fiorio, sono riusciti a inventare una storia d’amore divertente, leggera, che farà ridere e sorridere. Gli ingredienti per il romanzo d’estate perfetto ci sono tutti: due famiglie in lotta, un amore contrastato ma fortissimo, la cornice meravigliosa della Sardegna. Perché la vita è una sola e non c’è tempo da perdere, come ci insegnano Lena e Renzo. -
Il dolore crea l'inverno
Intorno c'è solo neve. E bianco. La neve copre le cose, le case, le persone. Anzi, alle persone la neve cade dentro e il freddo le circonda ma, soprattutto, si diffonde nelle ossa, negli occhi e nei pensieri. Elia Legasov è nato in un paese circondato dal bianco, e da lì non è mai andato via. Il suo lavoro è spalare la neve, liberare strade su cui nessuno camminerà. La neve è sua amica, fino a quando non lo tradisce. Finché non fa emergere qualcosa dalle sue profondità. Qualcosa che ha a che fare con la sua famiglia e che doveva restare sepolto. Da quel momento, nella mente di Elia si affollano ricordi che aveva soffocato. Parlano di un padre, scomparso tanti anni prima, e di una madre, partita per sempre. Sono parole dolci, gesti delicati, sorrisi sinceri. Ma anche duri come il ghiaccio. E dolorosi. Elia capisce allora che quello che si dice dei membri della sua famiglia è vero: la neve non li protegge, ma li tenta, li provoca, per vedere se sono capaci di dimenticare, perché tutti dimenticano, ma i Legasov ricordano, sempre. Ora è venuto il suo turno di ricordare. Qualunque sia il prezzo. Qualunque cosa venga a galla. Perché è nelle case che il passato nidifica. È nelle famiglie che si riproduce, nei giorni bianchi e nei giorni neri. Perché il dolore crea l'inverno. Ma ogni inverno è diverso da quello precedente e da quello successivo. Matteo Porru arriva in libreria con un romanzo sospeso nel tempo e nello spazio che parla di legami familiari, rimpianti e vissuti indelebili. Un romanzo che ci ricorda che siamo tutti fatti di carne e neve. -
Il procuratore
Partendo da un episodio che gli aveva raccontato suo padre, reinventandolo e arricchendolo con maestria, Vitali ha imbastito una storia di piccoli misteri e di erotismi di provincia. Protagonista della vicenda, insieme drammatica e grottesca, è un giovanotto che svolge «una deplorevole attività»: perché Marco Perini procura a pensioncine e postriboli ragazze disponibili. Ci sono nel Procuratore, che nel 1990 vinse il Premio Montblanc per il romanzo giovane, tutte le qualità che fanno apprezzare i romanzi di Andrea Vitali: una trama scoppiettante, un piacere del racconto che spesso ci travolge con il suo umorismo; gli intrighi degli uomini e i capricci del caso, che questa volta ruotano intorno a un'eredità contesa; personaggi disegnati con precisa efficacia: notai trafficoni, ragazze che fanno innamorare, bottegai inquieti e - immancabili - il prete e i carabinieri. Ma soprattutto sorprende la sua capacità di ricreare la vita di paese nei suoi risvolti più veri e vivi, insieme inserendola nel suo sfondo storico: in questo caso, il periodo che ha fatto da sfondo ad alcuni dei suoi libri di maggior successo, l'Italia tra i due conflitti mondiali, ma anche risalendo all'indietro fino alla guerra di Libia. -
Daniele Cortis
«Noi ci affolliamo in cento, schiamazzando e tumultuando in nome della verità, a scrivere il romanzo del corpo umano; Fogazzaro solitariamente, silenziosamente scrive il romanzo dell'anima». Così recensiva il Daniele Cortis (1885) Edoardo Scarfoglio, mettendone in luce il carattere controcorrente in un contesto culturale dominato dal naturalismo. L'impossibile liaison tra Daniele Cortis, fervente cristiano e idealista animato da un sogno di riforma che lo spinge a intraprendere la carriera politica, e la cugina Elena Carrer, donna di alta coscienza morale sposata a un barone siciliano che non la comprende e la umilia, è la storia di due creature d'eccezione in un mondo di meschini e mediocri, di intriganti e dissoluti. Tentati dalla ribellione in nome del diritto di amarsi, i due protagonisti accettano alla fine la separazione in ossequio ai principi che hanno nutrito il loro legame. Ma la rinuncia alla felicità non è la rinuncia all'amore che si sublima nel sacrificio unendo per sempre due anime pure e forti nella promessa di una fedeltà senza tempo: «finché io viva e più in là». -
Figlie ferite dell'Africa. La mia battaglia per salvare le donne dalla violenza
Da giovane medico congolese, Denis Mukwege è testimone delle difficoltà che hanno le donne incinte del suo paese ad accedere a cure adeguate. Le loro gravidanze terminano spesso in tragedie. Nasce così la sua vocazione: si trasferisce in Francia per specializzarsi in ginecologia e ostetricia e sceglie poi di far ritorno a Lemera, tra le montagne del Congo orientale. Dieci anni dopo, in piena guerra civile, fonda l'ospedale Panzi per offrire cure alle donne vittime di violenze sessuali. In quella regione infatti stupri e mutilazioni sono armi strategiche delle milizie armate: colpiscono le donne per distruggere le famiglie e quindi le strutture sociali ed economiche del luogo. Sfidando le minacce di morte ricevute, Denis Mukwege decide di portare il fenomeno all'attenzione prima del suo governo - che a lungo si ostina a negarlo - e poi della comunità internazionale, e nel 2018, per il suo straordinario impegno in difesa dei più deboli e dei diritti delle donne, riceve il premio Nobel per la Pace.