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Casa di giorno, casa di notte
«Ci sono guerre grandi e piccole. Quelle grandi cambiano il mondo, quelle piccole l'uomo.»«Usciamo dalla lettura cambiati. Con la sensazione che qualche pezzo in più si sia incastrato nel complesso disegno della nostra anima, come se la scrittura di Tokarczuk avesse tirato un filo invisibile legandoci meglio al mondo» – Federica Mazon«Nella prosa semplice e disadorna di Olga Tokarczuk la realtà si mescola con l'immaginario, i sogni con il giorno, il passato con il presente nella più naturale fluidità» – Philip Marsden, The ObserverLa cittadina di Nowa Ruda e il territorio intorno – ora Polonia – sono luoghi dall'identità mutevole, nei quali continuano a convivere la lingua e la cultura polacca, ceca e tedesca. Qui, nel cuore dell'Europa, dove i confini sono soggetti a cambiamenti e si avvicendano popoli diversi, la vita degli individui è più complessa di quel che sembra. Quando la narratrice si stabilisce nella zona, scopre che tutti gli abitanti hanno i loro segreti: Marek Marek, convinto di avere un uccellaccio nero imprigionato nel corpo; Franz Frost, così ossessionato dall'idea della nascita di un nuovo pianeta da costruirsi un copricapo di legno per proteggersi dalle maligne influenze celesti; Peter, il tedesco che, tornato nei luoghi della sua giovinezza, muore sul confine con la Repubblica Ceca; e Kummernis, la tormentata santa barbuta la cui biografia attraversa tutto il libro in una sorta di narrazione parallela. Con l'aiuto di Marta, la sua enigmatica vicina, la narratrice ne ricostruirà le storie, districando gli eventi dei loro giorni grazie ai sogni delle loro notti. Uscito in patria nel 1998, Casa di giorno, casa di notte è una miscela di miti e sogni, temi profondi e scene di vita quotidiana, ricette e aneddoti, ed è valso all'autrice prestigiosi riconoscimenti. -
La peste
Un'edizione speciale, nella traduzione di Yasmina Melaouah e arricchita da un'introduzione di Alessandro Piperno.«Io ne ho abbastanza della gente che muore per un'idea. Non credo nell'eroismo, so che è fin troppo facile e ho scoperto che uccide. A me interessa che gli uomini vivano e muoiano per ciò che amano.»Orano è colpita da un'epidemia inesorabile e tremenda. Isolata, affamata, incapace di fermare la pestilenza, la città diventa il palcoscenico e il vetrino da laboratorio per le passioni di un'umanità al limite tra disgregazione e solidarietà. La fede religiosa, l'edonismo di chi non crede alle astrazioni né è capace di ""essere felice da solo"""", il semplice sentimento del proprio dovere sono i protagonisti della vicenda; l'indifferenza, il panico, lo spirito burocratico e l'egoismo gretto gli alleati del morbo. Scritto da Albert Camus secondo una dimensione corale e con una scrittura che sfiora e supera la confessione, La peste è un romanzo attuale e vivo, una metafora in cui il presente continua a riconoscersi."" -
Noi abbiamo un sogno. Dall'oppressione alla liberazione degli animali
Il titolo di questo libro è un omaggio alle parole ispirate di Martin Luther King ""I have a dream"""". Per Annamaria Manzoni è arrivato il momento di immaginare ma soprattutto realizzare un altro desiderio: quello della giustizia e del rispetto nei confronti degli animali che insieme a noi umani abitano la Terra. Accanto alle lotte per affermare i diritti civili basati su eguaglianza e fratellanza, è fondamentale non trascurare la battaglia di liberazione per i più deboli e indifesi del pianeta, gli altri animali. Un pamphlet sulle violenze cui sono sottoposti gli animali di allevamento come quelli di affezione, i pochi che ancora mantengono la loro libertà e i tanti abusati in ogni modo. In questa nuova edizione ampiamente riveduta e arricchita da citazioni di grandi esponenti della cultura mondiale ritroviamo rafforzati il pathos civico dell’autrice e l’impegno a non cedere all’indifferenza o al pensiero unico."" -
I vagabondi
La sorella di Chopin, che porta il cuore del musicista defunto da Parigi a Varsavia; l’anatomista olandese che usa il proprio corpo come terreno di ricerca; Soliman, rapito bambino dalla Nigeria e portato alla corte d’Austria come mascotte; i bieguni, nomadi slavi che conducono una vita itinerante contando sulla gentilezza altrui. Sono i vagabondi i protagonisti di questo romanzo, coloro che non sanno stare fermi e a ogni partenza tornano al cuore di sé stessi. Vincitore del Man Booker International Prize nel 2018, I vagabondi, seguendo la voce della narratrice che ci accoglie all’inizio del libro, procede con andamento talvolta guizzante, come le rapide, talvolta più lento, come se attraversasse le vaste pianure dell’est, per raccontarci chi siamo stati, chi siamo e forse chi saremo: individui capaci di raccogliere il richiamo al nomadismo che fa parte di noi, ci rende vivi e ci trasforma. -
Il libro della pioggia
Martino e Simone. Un'amicizia epica, la loro, tenuta insieme dalla musica e dalla giovinezza. Simone suona il basso mancino come Paul McCartney, ha una band, scrive musica. Ha il dono di saper amare e farsi amare. Se ne va troppo presto. Martino, voce di questo romanzo-mémoir, racconta il congedo lento ed eroico di un giovane uomo speciale e la traccia che ha lasciato dietro di sé. Simone è la pietra di paragone, il punto di riferimento, l'irrinunciabile metro rispetto a cui misurare col passo pacato della maturità le tappe di una vita: Ferrara, Torino, la scrittura, il matrimonio, la paternità, la musica, i cambiamenti. -
La saga dei Forsyte. Vol. 1
La saga dei Forsyte, pubblicata tra il 1906 e il 1921, ritrae in modo preciso e spietato la tarda società vittoriana dagli ultimi decenni dell’Ottocento fino agli anni del primo dopoguerra, attraverso l’ascesa e il lento declino della famiglia Forsyte. Tutto ha inizio dal disastroso matrimonio di Irene e Soames, che avrà terribili conseguenze sulle generazioni a venire. Pubblicato in Italia per la prima volta nel 1939, questo primo di due volumi comprende Il possidente, Alla sbarra, Affittasi, con interludi che completano le vicende di questi borghesi ricchi, privilegiati ma pieni di tormenti e sventure. Il lettore è trascinato in un gorgo di passioni, feste, segreti e faide tra i componenti della famiglia e una costellazione di personaggi splendidamente narrati da un autore da riscoprire. -
Guerra. Il grande racconto delle armi da Omero ai giorni nostri
La guerra accompagna l'umanità fin dalle sue origini. Il racconto che la civiltà occidentale ne ha fatto si è declinato essenzialmente in tre modi – la narrazione epica nel mondo antico, quella romanzesca nel mondo moderno e quella televisiva nel mondo contemporaneo. Per capire come la nostra cultura della guerra sia intimamente legata al racconto che ne facciamo, Antonio Scurati legge questi tre modi attraverso quello che chiama il ""criterio della visibilità"""": visibilità come rivelazione, come possibilità di comprendere la realtà di un mondo in guerra. Partendo dall'epica antica – che con l'ideale eroico dell'Iliade ha dato origine a una tradizione millenaria che pensa la battaglia come evento in grado di generare significati e valori collettivi –, attraversando la crisi di questo paradigma nella modernità romanzesca e la sua dissoluzione nella convinzione tutta novecentesca che la guerra sia priva di un qualsiasi senso, arriviamo alla tragica attualità del conflitto raccontato dalla televisione: quando le immagini della guerra sono entrate per la prima volta in diretta nelle nostre case – era il 17 gennaio 1991, data d'inizio della Prima guerra del Golfo – ci siamo illusi che al massimo della spettacolarizzazione potesse corrispondere il massimo della visibilità, e invece ci siamo trovati di fronte a un'apocalisse svuotata di qualsiasi rivelazione. Un'altra data spartiacque è arrivata dieci anni dopo: dall'11 settembre 2001 la guerra, prima demistificata, è stata investita di nuovo di un significato salvifico, come forma di violenza positiva che si contrappone alla nuova forma di violenza illimitata che è il terrorismo. E non potendo affrontare il terrorismo sul suo terreno, poiché questo non ha territorialità alcuna, la guerra ha abbandonato il reale per assicurarsi il controllo dei cieli dell'immaginario. L'invasione russa dell'Ucraina del febbraio 2022 sembrerebbe a prima vista smentire lo sviluppo di questo paradigma. Putin e la sua guerra, però, non sono l'Occidente: ne sono il nemico. Ma come sta rispondendo l'Occidente a questa offensiva orientale? Forse proprio riattingendo a quegli archetipi millenari che credevamo ormai seppelliti dal pacifismo novecentesco."" -
Gridalo
Un uomo si ferma di fronte alla scuola che ha frequentato a sedici anni e vede uscire il ragazzo che è stato, quello che ancora ha un futuro tutto da immaginare. L'uomo sa che quel ragazzo è solo, e il suo cammino non sarà facile. Vorrebbe poterlo aiutare, ma non gli è concesso. Può però radunare intorno a lui dei compagni di viaggio che lo guidino, che lo facciano sentire meno solo, perché i nostri destini individuali compongono, insieme, l'unica grande avventura della storia umana. Ipazia, Giordano Bruno, Anna Achmatova, Robert Capa, Jean Seberg, Martin Luther King, Francesca Cabrini sono solo alcuni di questi compagni, ma ci sono anche personaggi sorprendenti come Hulk Hogan, Joseph Goebbels, George Floyd, due giovani italiani costretti a emigrare... Donne e uomini le cui storie – a saperle leggere con l'accanimento del reporter d'inchiesta, con la visione potente dello scrittore – svelano dinamiche nascoste, pericolose, e pongono domande ineludibili. La competizione feroce, la sensazione di essere ridotti a consumatori manipolati dagli algoritmi, una propaganda bugiarda e invasiva: davvero questo è il solo mondo possibile? E perché quando qualcuno alza la voce per ottenere giustizia c'è sempre chi insinua che lo faccia per tornaconto personale, chi lo mette in ridicolo mostrandone le contraddizioni? No: non occorre essere santi per lottare. Le contraddizioni, le debolezze non ci fermano come non hanno fermato le donne e gli uomini che popolano queste pagine. Questo libro è una mappa fatta di storie, che non vogliono insegnarci niente, tanto meno a non sbagliare. Ma una cosa la pretendono: aprirci gli occhi. Al ragazzo fuori da scuola, a tutti i ragazzi vogliono raccontare come le loro madri, i loro padri, i loro fratelli maggiori sono caduti e si sono rialzati. Agli adulti vogliono ancora scaldare il sangue, restituire la voglia d'indignarsi, di ritrovare la rabbia giovane.Il testo è accompagnato da alcune illustrazioni di Alessandro Baronciani. -
Il bambino irraggiungibile. Storia di un ragazzo autistico non verbale ma pensante
Manuel è un bambino di diciotto mesi quando le prime parole pronunciate se ne vanno e la sua vita cambia all’improvviso. L’autismo lo chiude nel silenzio ma non nell’isolamento: dopo un lungo percorso di grande difficoltà per lui e la sua famiglia, Manuel a nove anni comincia a comunicare col mondo attraverso la tastiera di un pc e scopre che la scrittura è la sua dimensione di libertà. In questo libro è lui a raccontare la storia della sua vita, narrandosi come un naufrago tornato da un lungo esilio o un memorialista antico, inventando parole o scegliendone di inconsuete, senza vincoli o reti. Siamo tutti, come dice Manuel, “presi da timore di autismo”: sappiamo che è spesso sinonimo di genialità ma di fatto ci sconcerta, come tutto ciò che non conosciamo. Eppure l’autismo è anche ciò che lo ha reso ultrasensibile “alle assurdità del mondo” e fa sì che il racconto della sua epica quotidiana vissuta con il fratello e con i genitori non sia solo una cronaca ma prenda la forma di una meditazione in cui gioia e fatica si intrecciano con una profonda, incrollabile gratitudine per la vita. -
Estetica dovunque
Per la prima volta raccolti in un unico volume Artificio e natura (1968), Intervallo perduto (1980), Elogio della disarmonia (1986) e Horror Pleni (2008). Quattro saggi che segnano altrettante tappe di una riflessione estetica ricca e dinamica, in evoluzione come materia viva.«Tutti i fondamentali saggi di Dorfles sulle questioni della contemporaneità vanno letti in questa chiave; ma c'è modo e modo di vivere questo Moderno e di parteciparvi. Quello di Dorfles è esplicitamente e radicalmente critico. In questo Dorfles ha svolto una vera lezione: ci ha invitato a leggere questi fenomeni con grande realismo e disincanto, ma anche a discernere all'interno dei loro vari aspetti: ci ha educati alla molteplicità delle espressioni di questo comune ""essere moda-moderna"""" della artisticità contemporanea. Bisogna saper distinguere tra chi ne ha consapevolezza e rappresenta questa prospettiva secondo una distanza critica, e chi semplicemente nuota nella corrente, la riflette e basta. Bisogna conoscere questa straordinaria molteplicità formale che caratterizza il moderno, riconoscerlo nella diversità dei suoi aspetti. Ed essere educati a conoscerla vuol dire non esserne travolti.» (Massimo Cacciari)"" -
C'è sempre posto per chi segue strade diverse
L’esperienza, che Montaigne aggiunge agli Essais pochi anni prima della sua morte, è un piccolo gioiello del genere letterario della scrittura di sé. Messi da parte i grandi racconti filosofici su Dio, il mondo e la politica, la penna di Montaigne si libra e si inabissa sempre in presa diretta con la realtà: la cucina che preferisce, le ore di sonno necessarie a ristorare, le passioni del corpo che sembrano non avere età. Tra le sue righe incontriamo indumenti, cibi, mode e l’architettura del Rinascimento francese; e nella ricostruzione minuziosa dei moti dell’animo e delle disposizioni del corpo Montaigne ci consegna una vera e propria antropologia. -
Il mondo conosciuto
Virginia, vent'anni prima della guerra di secessione: Henry Townsend, nato in schiavitù e poi affrancato dal padre quand'era ancora adolescente, diventa proprietario di una piantagione con più di trenta schiavi al suo servizio. Dopo aver tagliato i ponti con la famiglia e aver rinnegato le sue origini, lascerà, una volta morto, tutti i possedimenti in gestione alla moglie Caldonia. In questo romanzo corale, appassionante e struggente, Edward P. Jones, autore nero, ribalta completamente la prospettiva attraverso cui narrare della schiavitù. -
Diario dalla galera
Dal 1964 Imre Kertész ha tenuto questo Diario, pubblicato per la prima volta in Italia nel 2009. È il suo libro più intimo e rivelatore. Lo scrittore premio Nobel vi si abbandona completamente: lascia traccia delle sue indecisioni, delle sue sconfitte, dei suoi dubbi; ma riaffiorano, rapidi e fulminei, anche i ricordi più crudi della sua detenzione nel campo di concentramento di Auschwitz; c'è l'invasione russa di un'Ungheria appena uscita dal conflitto mondiale e già vessata da un nuovo totalitarismo; quindi il crollo del comunismo; le residue speranze di uno scrittore e di un popolo in una Europa nuova. Infine le pagine straordinarie dedicate alla madre che lo sta per lasciare. Ovunque, a ogni passo, è un palpitare di riflessioni, esperienze vissute, improvvise accensioni, amori letterari, cadute, passioni. Il Diario non è solo il racconto di un secolo sconvolto dalla furia umana, ma anche la chiave d'ingresso al mondo interiore di un grande scrittore. -
Il giardiniere spagnolo
Harrington Brande, console americano con ambizioni letterarie, si trasferisce con il figlio Nicholas in una piccola città spagnola della Costa Brava, San Jorge. Uomo arrogante ed elitario, tormentato e insicuro, dopo la separazione dalla moglie avvenuta qualche anno prima ha riversato sul bambino tutto il suo amore ossessivo e geloso. Ma le cose sono destinate a cambiare: l'amicizia che il fragile e malaticcio Nicholas stringerà con José, un favoloso giardiniere che lavora al servizio del padre, dischiuderà al ragazzo intimorito e minacciato da ogni inibizione il mondo della spontaneità e della salute fisica e morale. Sullo sfondo degli smaglianti cieli di Spagna e di una brughiera aspra e rigogliosa, Cronin ci racconta fin dove può condurre la possessività di un padre per il figlio e la meschinità insita nel cuore umano. -
Mezzanotte tutto il giorno
I personaggi che animano queste pagine sono malinconici e sensibili, frustrati e indifesi, capaci di profonde crudeltà e di interrogativi disarmanti: uomini e donne che hanno conosciuto l'amore, lo hanno perduto, desiderano e temono di incontrarlo di nuovo sulla propria strada. Padri di famiglia divorziati, madri separate che lottano tra quotidianità e ansia espressiva, giovani uomini segnati dalla vita e ragazze troppo cresciute che combattono per i sogni di sempre, gli impulsi e le passioni mai realizzate. La forza di questi dieci racconti di Hanif Kureishi è proprio nella sofferta capacità dei personaggi di rimanere nel mondo portando sulla pelle le ferite del passato, ogni insulto e ogni lacerazione, senza perdere la fede nella vita e nell'amore. -
Teatro
Tornano a disposizione dei lettori tutti i testi teatrali del grande scrittore romano, un aspetto meno conosciuto ma fondamentale della sua opera. L’edizione curata da Aline Nari e Franco Vazzoler permette di restituire il carattere composito e mai interrotto di una sorta di “vocazione” al teatro che accompagnò tutta la vita e la produzione di Alberto Moravia. Nel tentativo di documentare questa passione e di ricostruire il pensiero teatrale di uno dei più grandi romanzieri del Novecento italiano, si è voluto da un lato evidenziare i nessi che legano questa produzione all’opera maggiore dello scrittore, dall’altra seguire la fortuna scenica di tali testi. -
Come salvarsi la vita
Che cosa è successo a Isadora una volta uscita dalla vasca? Ha imparato finalmente a volare? Tre anni dopo le vicende di ""Paura di volare"""", l'autrice riprende in questo libro la storia. Con due matrimoni e un romanzo di successo alle spalle, Isadora è ora più matura, più saggia e in un certo senso più infelice. A uno a uno vengono esplorati e distrutti i miti della fama letteraria, di Hollywood, delle """"soluzioni"""" del lesbismo e dell'amore di gruppo, per arrivare infine alla conclusione che è possibile e doveroso salvarsi la vita. Isadora scopre come fare e ci riesce."" -
Mr. Bliss
Mr. Bliss è una fiaba scritta e illustrata da J.R.R. Tolkien per suo figlio. Mr. Bliss è un raffinato signore che indossa cappelli torreggianti, vive in una casa dai soffitti alti per passarci facilmente ed è il felice proprietario di Giraniglio, un buffo animale dal collo lungo che tiene in giardino. La sua vita tranquilla cambia quando una mattina, dopo colazione, decide di comprare un’automobile gialla con le ruote rosse e si mette in viaggio per far visita agli amici. Tra incontri inaspettati, deviazioni impreviste e i guai dell’alta velocità Mr. Bliss imparerà una lezione di vita importante: certi viaggi (se non tutti) sono migliori se fatti con lentezza. Età di lettura: da 8 anni. -
I grandi della Bibbia. Esercizi spirituali con l'Antico Testamento. Con integrazione online
Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Mosè, Samuele, Davide, Elia, Geremia e Giobbe: cosa possono ancora rappresentare per le donne e gli uomini di oggi? La profonda conoscenza di Carlo Maria Martini del testo biblico da una parte e della spiritualità ignaziana dall'altra ha fatto sì che egli operasse una sintesi originale e straordinaria tra la Parola e la vita. Ispirandosi alle vicende di alcuni grandi personaggi biblici dell'Antico Testamento, Martini ha guidato, dal 1981 al 1993, diversi corsi di esercizi, percorsi di ascolto della Parola, di discernimento e di rinnovamento, profondi al punto da rendere alcuni di questi testi dei veri e propri fenomeni editoriali. Come sottolinea Pietro Bovati nella Prefazione, ""...i Corsi di Esercizi qui presentati hanno la particolarità di proporre itinerari di preghiera basati sulla storia di importanti personaggi dell'Antico Testamento. L'orante è chiamato a identificarsi con loro, nelle loro intriganti vicende, in modo da ripercorrere il cammino spirituale che Dio indica e promuove. ... È partendo da ciò che di umano, incerto e lacunoso, viene attestato nelle vicende antiche, è seguendo i passi di Abramo, di Elia, di Davide e di Giobbe, che l'uomo in preghiera impara a riconoscere la voce di Dio, disponendosi, con l'umile fatica di ogni creatura, ad ascoltare e obbedire."""" Questo settimo volume dell'opera omnia raccoglie finalmente tutti i testi martiniani rivolti a chi desidera compiere """"un cammino, un pellegrinaggio da un certo punto di partenza verso un certo punto di arrivo, con determinate tappe,"""" per un profondo rinnovamento personale, per """"vincere sé stessi e superare la paura"""". Introduzione di Patrizio Rota Scalabrini."" -
Una storia della guerra
Una storia della guerra a tutto tondo, frutto dell’approccio multidisciplinare che mette in campo storia, sociologia, psicologia, economia, antropologia per trovare nuove chiavi di lettura del “fenomeno guerra”. Dalla fine del XVIII secolo a oggi l’esperienza della guerra è radicalmente cambiata con la scomparsa delle battaglie tradizionali, il ricorso ad armi sempre più sofisticate e il progressivo avvicinamento del fronte bellico al perimetro della vita civile. La sempre più marcata sovrapposizione dei luoghi di morte con quelli della vita ha fatto in modo che nei conflitti più recenti i civili siano diventati bersaglio di bombardamenti, massacri, genocidi ed epurazioni etniche. Il volume esplora due secoli e mezzo di guerre e il loro impatto sulla società e l’ambiente, il ruolo delle istituzioni politiche e militari, dell’economia e delle relazioni interpersonali, senza dimenticare la lunga scia di ferite e traumi che ogni guerra lascia dietro di sé. Un volume che raccoglie più di cinquanta contributi, prezioso per capire le dinamiche scaturite dai conflitti degli ultimi due secoli.