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«La Chiesa non può stare zitta». Scritti inediti 1977-1980
"Quando la Chiesa cerca di essere lievito, sale e luce in mezzo a tante tenebre e tanto marciume, viene attaccata nella vita dei suoi sacerdoti"""". Parlava di sé, monsignor Romero, in questa lettera del novembre 1979, pochi mesi prima di venir assassinato sull'altare, ultima tappa di una vita spesa a favore della giustizia in nome del Dio dell'amore. In queste pagine, tratte dall'epistolario finora mai pubblicato del vescovo salvadoregno, riconosciuto martire dalla Chiesa, affiora la portata della testimonianza di Romero, la sua eccezionale statura di sacerdote, profeta e pastore in mezzo al popolo, in particolare i più poveri e disprezzati. Attraverso le sue stesse parole possiamo entrare nell'intimo di questa grande figura di uomo e di credente, consapevole che il suo impegno per la verità gli sarebbe potuto costare la vita: """"La Chiesa è più grande e più santa quando è perseguitata"""". Una constatazione che vale anche per i nostri giorni, un lascito di Romero alla Chiesa perché sia sempre più fedele alla sua missione: """"Non scoraggiatevi per la persecuzione che ci prende di mira, piuttosto vedetela come segno che davvero stiamo cercando di costruire il regno di Dio""""." -
Quando la fede si fa social. Il cristianesimo ai tempi dei new media
Breve analisi del rapporto tra cristianesimo e social network. Il web non è un luogo ""a parte"""" dalla vita di tutti i giorni, ma parte integrante della quotidianità di tanti. Essere presenti su internet da cristiani non significa introdurvi temi religiosi, ma avere uno """"stile"""" di apertura e dialogo."" -
Il Tempo della misericordia. Avvento e Tempo di Natale 2015-16 alla luce dell'Anno Santo della Misericordia
La Parola di Dio del tempo di Avvento e di Natale commentate alla luce dell'Anno Santo della Misericordia indetto da papa Francesco. Sussidio liturgico-missionario. -
Insegnare agli ignoranti. Imparare è nascere di nuovo
Al di là dell'idolo delle competenze e dell'idea che basti Google per farci conoscere il mondo, riscopriamo il vero senso dell'insegnare e dell'apprendere: conoscere è una questione di cuore. Che ci fa assaporare meglio la realtà. Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice. -
Consolare gli afflitti. La promessa della beatitudine
Consolare chi soffre è uno dei gesti più rivoluzionari che la fede cristiana richiede. Ci domanda di mobilitarci tutti per lottare contro ogni ingiustizia. La vera solidarietà si vede anche nelle lacrime. -
Accogliere gli stranieri
Fare spazio agli altri significa dare una casa all'altro. L'accoglienza ci rende inquieti ma ci spalanca orizzonti nuovi. Domani saremo ricordati per aver aperto il cuore e le città o per esserci trincerati nell'egoismo... Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice... -
Matthew Lukwiya. Un medico martire di ebola
7 ottobre 2000: due studentesse muoiono nell'Uganda del Nord per un misterioso virus. Matthew Lukwiya, medico, riconosce subito la micidiale infezione: Ebola. Direttore sanitario del St. Mary's Lacor Hospital a Gulu, Lukwiya si prodiga in modo eroico nell'assistenza ai malati. Cristiano autentico, consapevole di dare la vita per il prossimo, il ""dottor Matthew"""" muore il 5 dicembre 2000, lasciando in eredità la sua testimonianza di carità."" -
Visitare gli infermi. Lasciamoci arricchire dalla debolezza
Gesù ha chiesto ai suoi discepoli di ""curare i malati"""". Aver cura è farsi carico delle sofferenze e delle ansie altrui partendo dalle proprie ferite. Diventiamo """"guaritori"""" se siamo consci delle nostre debolezze."" -
Visitare i carcerati. La misericordia libera più di ogni pena
È un'opera ardua da praticare per le difficoltà che il carcere impone. Ma un'amicizia con chi è ""dentro"""" genera gratuità, l'essenza di Dio. Papa Francesco ce lo insegna: noi siamo """"fuori"""" solo perché più fortunati nella vita."" -
Seppellire i morti. «Nel mezzo della morte siamo colti dalla vita»
In che modo vogliamo trattare la morte? Come a Porto Cervo, la città snob dove non esiste un cimitero? Oppure come nel Sud Tirolo dove il camposanto è al centro di ogni paese? Ciascun lutto ci chiede la misericordia della prossimità. -
Consigliare i dubbiosi. Fare spazio alla sorpresa della verità
È proprio un male dubitare? O è il primo passo verso la verità? Se non è mancanza di fiducia, il dubbio fortifica il sapere e la fede. Aiutare a fare discernimento: anche questa è misericordia. Per farlo serve un'umiltà costante. -
L'alimentazione in ostaggio. Le mani delle multinazionali su quel che mangiamo
Stampanti 3D che ""fabbricano"""" bistecche a partire da asettiche cellule di carne. Multinazionali che con la mano destra producono Ogm e con la sinistra distribuiscono pesticidi. Aziende che con i loro tentacoli arrivano ovunque (agroalimentare, ittica, confezionamento, ricerca, finanza,...) e trattano gli alimenti all'insegna del principio """"massimo risultato col minimo sforzo"""", come un qualsiasi altro prodotto commerciale. """"Lo spirito del profitto ha conquistato in poche decine di anni tutti gli strati della società rurale, scrivono gli autori di questa documentata inchiesta. Ne constatiamo oggi i risultati: estinzione di specie, avvelenamento della biodiversità, incidenti sanitari, distruzione o accaparramento di quei beni comuni che sono l'acqua, l'aria, il suolo"""". Cosa fare di fronte a questo spirito predatorio del capitalismo applicato all'antica arte del cibo? Anzitutto tornare a Socrate, il quale già a suo tempo sosteneva che """"nessuno può dirsi politico se non conosce il commercio dei cereali"""". Ovvero, sapere che l'economia del cibo gioca un ruolo enorme nella convivenza umana. Bisogna conoscere la verità di quel che mangiamo, per decidere in consapevolezza come e di cosa nutrirci. È necessario combattere con gli strumenti della cittadinanza attiva le derive dell'agrobusiness. Alle quali ci si può (pacificamente) ribellare, come suggeriscono Bové e Luneau. Perché la prima libertà da riprenderci è quella di decidere noi cosa metterci in tavola."" -
Il bordo del mistero. Aver fede nel tempo dell'incertezza
Il cristianesimo è una faccenda che riguarda essenzialmente la gioia, la felicità di vivere sotto lo sguardo di un Dio che esiste in quanto bontà. E invece, quando si parla di Chiesa, in molti si immaginano ""uomini anziani vestiti in modo strano che dicono alla gente come si deve comportare letto"""", come annota, con il suo tipico humour britannico, Timothy Radcliffe. Per tale ragione è stato scritto questo libro: per spiegare che nei nostri giorni incerti, segnati dalla paura del terrorismo, dalla sfiducia verso il futuro, da una crisi economica che sembra scartare intere popolazioni, l'annuncio del Vangelo può risuonare, come duemila anni fa, in tutta la sua freschezza. Perché la vicenda di Gesù ha a che fare con le nostre aspirazioni più profonde: il desiderio di essere amati, il sogno di felicità che ci rende inquieti. Incontrando i cristiani in Iraq, testimoni di speranza dentro le violenze dell'lsis, dialogando con i dubbi e gli slanci dei giovani di Londra, confrontandosi con l'attuale stagnazione dell'economia, attingendo al carisma di Domenico, """"il santo che amava bere e fare chiasso"""", Radcliffe ci accompagna alla scoperta di una fede che è sempre una sorpresa, una finestra sul mistero per il quale siamo stati creati. E che ci attende per farci sentire a casa."" -
Inviato speciale ai confini della fede. La mia vita di missionario giornalista
Protagonista di un'avventura umana e missionaria straordinaria, padre Gheddo ha denunciato con forza i drammi della fame, delle ingiustizie globali, delle guerre che devastano il mondo. E ci ha raccontato, con genuino stupore, i miracoli realizzati dallo Spirito Santo alle più diverse latitudini, in quelle giovani Chiese da cui il cattolicesimo occidentale ha molto da imparare. Ha scelto il Pime, nel lontano 1945, affascinato dall'ideale di annunciare il Vangelo ""fino agli estremi confini della terra"""". Avrebbe voluto partire per l'India, ma i suoi superiori decisero diversamente. Così, per tutta la sua vita, la missione di padre Piero Gheddo si è tradotta in un giornalismo appassionato e militante. Migliaia gli articoli scritti per testate cattoliche e laiche; un centinaio i libri pubblicati (il primo è uscito nel 1956). Oltre 80 i Paesi che il missionario ha toccato nel corso dei suoi innumerevoli viaggi, spesso diventando testimone in prima linea delle più terribili pagine del Novecento: la Rivoluzione culturale in Cina, la guerra in Vietnam, l'apartheid in Sudafrica, le dittature militari in Sudamerica, il genocidio in Ruanda. Scoprendo che il Vangelo fa sempre notizia."" -
Dal grido al cambiamento. Educhiamoci ai nuovi stili di vita con la «Laudato si'»
L'impegno per la cura del creato è essenziale per l'umanità di oggi? Riguarda solo i singoli o anche la società, la politica, le istituzioni? Davvero papa Francesco insegna che i nuovi stili di vita hanno la forza di cambiare il mondo? P. Adriano Sella, missionario del creato, rileggendo l'enciclica Laudato si' risponde ""sì"""" a tutte e tre le domande, e ci guida dalla denuncia all'azione per cambiare le cose. Perché il creato non può darci una seconda occasione."" -
La terra ha i suoi diritti. La mia lotta di donna per un mondo più giusto
Si parte dalla sua India e si approda in Italia. Poi si incontrano gli agricoltori d'Africa, le lobby pro-Ogm a Bruxelles, le questioni dell'agro-business in America Latina, le lotte delle contadine indiane... Quello che Vandana Shiva ci fa fare in questo libro è un doppio viaggio: il primo intorno al mondo, per conoscere la battaglia per la sovranità alimentare che aggrega persone, gruppi, associazioni intorno a una vera sfida in favore della democrazia. Il secondo percorso evoca la pluridecennale e pacifica lotta civile che ha reso questa donna ""una delle sette femministe più potenti del mondo"""" (Forbes). Campi di cotone e semi ibridi, ricerche scientifiche e processi nei tribunali, campagne internazionali di boicottaggio e azioni quotidiane come farsi l'orto o acquistare cibo a km zero. In queste pagine, a metà tra il manifesto sociale e il racconto autobiografico, Vandana Shiva ci fa capire una questione centrale per l'oggi: """"La difesa dei diritti della Terra innegabilmente contribuisce alla difesa dei diritti umani"""". Di fronte alla crisi ecologica l'unica via di uscita - secondo la paladina anti-Ogm - è far sì che il mercato non si impossessi anche della nostra aria, terra e acqua, in sostanza della vita: """"Poche multinazionali cercano di assicurarsi il controllo delle risorse della Terra. Le manipolazioni della bioingegneria sono il sintomo di una perversione etica. Difendere i diritti della Terra Madre è la lotta con le maggiori chance di portare a una pace duratura."""""" -
Agenda biblica missionaria 2017
Agenda quotidiana incentrata sull'unità dei cristiani nel 500° anniversario della Riforma di Martin Lutero (1517-2017). L'agenda contiene: i riferimenti liturgici del giorno, un commento quotidiano alla Parola di Dio a cura di Lidia Maggi, pastore battista, un personaggio della missione globale presentato ogni settimana, le Giornate internazionali più significative, un ampio spazio per appunti. -
Amiamo chi non è amato. Testi inediti
"Dedichiamo il nostro servizio a quelli che consideriamo i più poveri tra i poveri spiritualmente, coloro che non sono amati, non sono voluti, non sono assistiti, persone che nessuno ama"""". Il nome di Madre Teresa è indissolubilmente intrecciato all'amore per i più bisognosi: i derelitti di Calcutta, gli emarginati delle tante baraccopoli del pianeta, i dimenticati delle periferie di ogni dove. In questo libro, che raccoglie alcuni suoi interventi inediti, la donna che Francesco ha proclamato santa rivela il cuore della sua missione: """"La povertà, per noi, è la libertà di servire i più poveri tra i poveri"""". La consonanza di Madre Teresa con papa Bergoglio (che ha steso di suo pugno la Prefazione a questo testo) è eloquente: """"I poveri sono speranza - afferma la suora con il sari, e sembrano parole del pontefice argentino -. La speranza non è altro che gioia. Quando veramente conosceremo i poveri, potremo sperimentare la gioia che loro sanno donare"""". Sono pagine da gustare, queste, per entrare, credenti e non credenti, nell'intimo di una donna che ha segnato la nostra epoca, testimoniando come la carità sia lo stile di vita migliore per realizzarci come persone." -
I migranti sono miei fratelli. Siamo chiamati ad accogliere
Ho conosciuto da vicino il dolore dei profughi. È enorme, incommensurabile. Non possiamo abbandonarli al loro destino. Sono persone, non numeri. -
Servire è libertà. Vivere alla scuola del Vangelo
Il Vangelo di Marco è il testo che presenta Gesù a chi non ha familiarità con la storia del Nazareno. È il racconto della vicenda di Cristo per quanti vogliono sperimentare la vita piena che egli dona. La lettura che Silvano Fausti offre del Vangelo «missionario» per eccellenza è un sapiente e appassionante viaggio incontro all'uomo-Dio che ha vissuto in Medio Oriente duemila anni fa. Diventa un invito - seguendo i testimoni della fede descritti da Alex Zanotelli - a mettersi sulla scia di colui che ha servito fino all'ultimo gli ultimi, trovando in questa vocazione una libertà più forte della morte.