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Sarò i tuoi occhi
Sandro Tascione ancora una volta si conferma cantore dell'Amore. Un Amore che percuote e accarezza, inquieta e ristora, abbatte e rinvigorisce, rabbuia e illumina, raggela e brucia, languisce per rinascere a nuova vita, sempre indomito e vigoroso. Un amore descritto nella sua più appassionata carnalità e nella sua più sublime spiritualità, che rapisce gli amanti conducendoli a sfiorare l'Eterno, l'Infinito, la Suprema Bellezza. La silloge ""Sarò i tuoi occhi"""" è una narrazione autobiografica attraverso la quale Sandro Tascione, più che descrivere esplicitamente il suo intenso percorso esistenziale, lo lascia intuire, trasfigurandolo in un'adesione panica con la Natura e trasformando emozioni, stati d'animo, paure, delusioni, speranze, in immagini e bozzetti tratti dalla quotidianità."" -
Della mia infanzia. Racconti e memorie degli anni '40 del XX secolo
Continuare a leggere Mimmo Di Silvestro dopo ""La Murèlla"""", libro di racconti intorno a questo spazio comunitario di Castel San Vincenzo (IS), è stato un nuovo significativo modo per conoscere altre storie di vita legate, in questo volume, alla narrazione di avvenimenti accaduti negli anni Quaranta nell'Alta Valle del Volturno e a Pescasseroli (AQ), dove l'autore ha trascorso gli anni dell'infanzia e della prima adolescenza. Anni bui, anni di guerra, anni di incertezze e di paure stemperate dalla fermezza e dall'ala protettiva dei genitori, cui l'opera è dedicata; cieli scuri e vicende vissute da Mimmo, che con grande lucidità e vis narrandi sembra non aver perso nessuna memoria di quegli anni, nessuna sensazione, nella capacità sua reale di raccontare e trasmettere al lettore pagine di microstoria, che altrimenti sarebbero rimaste ignote ai più."" -
La seconda guerra mondiale attraverso le pagine del «Risorgimento». Molise 1943-1944
Il «Risorgimento» nasceva all'indomani della liberazione di Napoli, sulle spoglie dei due grandi quotidiani cittadini sottratti alle rispettive proprietà e defascistizzati. Rappresentava uno degli strumenti del racconto della guerra e, allo stesso tempo, un laboratorio della ripresa democratica di un Paese che riscopriva lentamente il valore della partecipazione politica e attendeva con ansia lo sviluppo degli eventi... -
La danza del vuoto
Quello che ci presenta qui Ida Di Ianni sono 45 brevi composizioni poetiche con al centro il tema dell'Amore. Sono parole e versi che nel loro silenzio gridano al posto dei gesti e delle azioni concrete. È un Amore Ideale che accade in una dimensione parallela, uno spazio che ha dell'onirico e che si collega o a un passato lontano o a un futuro che deve ancora avverarsi, forse. Quello che sussurra Ida è un Amore che riempie il vuoto che vive l''io' che scrive nel qui e ora. Ricorre un linguaggio sensuale - cuore, occhi, bacio, capelli, sguardo, mani, petto, seni, chiome, dita -, e quelli che sembrano giochi di parole spiritosi, ma anche tanti effetti di natura allitterativa, nascondono invece abissi di riflessione. Si scava per scoprire il proprio ""io"""" e perciò si entra in """"sotterranei... cuniculi"""", in un """"abisso spaventoso"""" che si riempie di parole sussurrate per ammortizzare i suoi effetti negativi. Spicca anche il gioco del chiaroscuro, con 22 istanze che esprimono un senso di luce (bianca, chiaro, Luna, accese, stella, sole, etc.), e 14 istanze che denotano buio (notte, nero, ombra, bui, etc.)."" -
Cultura e convivialità 2001-2021
Il libro nasce con il concorso di tante persone e soprattutto con quello di coloro che hanno militato nell'Accademia Italiana della Cucina delegazione di Isernia. Nelle pagine che seguiranno quasi tutti hanno raccontato spesso con garbo e divertimento fatti che hanno riguardato avvenimenti vissuti nelle conviviali e nelle attività della Delegazione. I venti anni dell'Accademia raccontati, oltre agli scritti riguardanti quasi tutti gli avvenimenti e le iniziative, sono arricchiti da spunti di memoria di questi nostri amici. Il volume vive non solo di contributi testuali, ma trova la sua forza espressiva nelle molteplici grafiche che negli anni la Delegata Giovanna Maria Maj ha creato per le locandine, i menu e gli inviti. Queste opere impreziosiscono il volume e ne fanno un unicum nel variegato mondo della comunicazione per immagini. Ne è venuto fuori un libro collettivo in cui tutti coloro che hanno vissuto e che vivono nell'Accademia si sentiranno protagonisti e troveranno entusiasmo a continuare questa bella pagina della storia delle nostre comunità regionali e locali. -
Cronache d'Isernia di inizio secolo XX (1900-1904)
La fine del XIX secolo e l'inizio del successivo furono un lasso di tempo importante per il progredire della società nella sua formazione unitaria, ma verranno ricordati come un periodo movimentato per Isernia e il Molise tutto - all'epoca si identificava come la Provincia di Campobasso - a causa di avvenimenti che destarono l'attenzione della popolazione per la gravità dei fatti, riportati puntualmente sui giornali periodici che ne raccontarono anche gli aspetti più reconditi. In una provincia piccola come il Molise, all'inizio del '900 erano operanti una decina di testate giornalistiche e la cerchia dei ""pubblicisti"""" vide ampliarsi in maniera esponenziale la rosa dei nomi che redigevano articoli per pubblicazioni che uscivano in edicola a cadenza settimanale o quindicinale, diventando quasi quotidiana in prossimità di eventi particolari, come le elezioni politiche. Erano numeri che si scontravano con una realtà ben diversa da ciò che sembrava, essendoci in provincia una percentuale molto alta di analfabeti (circa il 70%)."" -
Momenti diversi
Parlare della poetica di Albino Fattore e del suo sguardo sul mondo è facile: da sempre conoscitore e cultore della civiltà contadina di cui è orgogliosamente figlio, la sua arte si manifesta in forme plurime che vanno a costituire questi suoi ""Momenti diversi"""", che vogliono rappresentare una sintesi significativa del suo estro e della ininterrotta attività che connota le sue giornate, lì tra le colline della natia Valloni (frazione di Cerro al Volturno) e i vari piccoli laboratori domestici cui affida questa o quella arte cui si dedica con dedizione e passione esemplari. Dipinti, sculture, manufatti che esegue per le occasioni e i personaggi importanti della nostra comunità, in questa sua opera la poesia si esprime in lingua e nel vernacolo di cui è attento studioso, mentre la narrativa si fa interprete di vissuti di persone da lui conosciute o di cui ha sentito racconti nel contesto familiare o paesano e, ancor più, nelle tematiche consuete a un ambiente fortemente connotato dal """"culto della roba"""", in una pièce teatrale di forte impronta realistica."" -
Cadi sette volte, rialzati otto. Maria Centracchio, una ragazza che non si è mai arresa
«Il Molise esiste e mena forte». Grazie a questa frase pronunciata da Maria Centracchio il 27 luglio a Tokyo, anche la regione più giovane e meno conosciuta d'Italia diventa protagonista dell'indimenticabile estate sportiva del 2021. Il suo bronzo olimpico conquistato nel judo è il punto più alto di una carriera iniziata a Isernia e costruita con fatica e tenacia. Una storia piena di cadute e risalite, che dimostra come il sacrificio e il lavoro possano realizzare i sogni più grandi. Sembra una predestinata Maria: il padre ex atleta di livello internazionale e poi maestro; il fratello maggiore campione italiano, quello minore oro alle Olimpiadi giovanili. E invece una serie incredibile di infortuni, seguita dalla mononucleosi e infine dal Covid, trasforma la qualificazione ai Giochi giapponesi in una scalata apparentemente impossibile. Fino al prodigioso recupero, bagnato dalle lacrime sul tatami più prestigioso al mondo, celebrato dalla sua gente come il riscatto della «regione che non esiste». -
La vita. Variazioni di grazia. 52 questioni di stile
La raccolta di versi è appunto una raccolta, non propriamente un libro. Vi sono testi scritti quasi tutti negli ultimi anni (le date sono state lasciate apposta), ma ce ne sono che provengono dalla notte dei tempi, considerando come passano veloci i tempi, ormai... L'autore ha voluto raccontare - continuando il discorso di A repentaglio, soprattutto, e di Tutte le parole - come si sia sviluppato il suo approccio alla poesia, anche dopo un libro come Approdo che (pur essendo una silloge scelta dalla traduttrice Margarita Fronima di Matatsi) in buona misura lo rappresenta in fieri (ma con un titolo ingannatore, come lo era Alla riva del tempo dal quale sostanzialmente proviene). Ci sono altri temi, ma la linea portante è quella della scrittura, del comunicare, e dello stare bene quando si può scrivere. -
Fiabe e contrappunti
"Fiabe e contrappunti"""" è un lavoro strutturato in due sezioni: la prima, """"Fiabe """", esplora il mondo della meraviglia con tono lirico e poetico, prestandosi alla creazione immaginifica, immerso in una dimensione di sogno, tipica dei bambini; la seconda, """"Contrappunti"""", è il contraltare di quella dimensione fiabesca e racconta il mondo dei bambini, partendo appunto da una realtà concreta, anche cruda e difficile, che però i bambini con la loro fantasia possono e sanno trasformare. I personaggi di queste fiabe sono i bambini di oggi e di sempre, alle prese con i sogni e la meraviglia, ma anche con realtà difficili all'interno delle quali devono impegnarsi a trovare la felicità. Due chiavi di lettura del mondo dei bambini si alternano dunque in questo lavoro agile, leggero, immediato, pronto per l'uso, che può essere utilmente adoperato come strumento di lavoro nelle classi e nei laboratori. Età di lettura: da 6 anni." -
Civitas dei. Natale 1980
L'opera ""partorita"""" dalla mente vivace dello scrittore Andriani (sempre per rimanere in tema) è fantastica sotto tutti i punti di vista:?Civita, i civitesi, i luoghi, il tempo, non solo quello scorre con gli anni, ma anche quello inteso come fenomeno atmosferico, vengono narrati in un susseguirsi di immagini e di ricordi, di un vissuto dove anche il reale sembra confondersi con l'immaginario! Civitas Dei è, nell'immaginario dell'autore, la Città di Dio, ma potrebbe essere anche intesa in gergo anglosassone come """"Civita's days"""", giorni di Civita. Il romanzo parte appunto da quella vigilia di Natale del 1980, assai nevosa, e dai giorni trascorsi a Civitacampomarano da Antonio Andriani durante la sua fanciullezza, adolescenza e gioventù. Campobassano di nascita, termolese di adozione, civitese per genetica! Proprio questa genetica ha portato l' autore a scrivere un libro sul paese che porta nel cuore, culla di cultura del Molise, per questo un tempo chiamata """"L'Atene cis bifernina""""."" -
Ricettario Panunto Contest Roccavivara. Edizione 2020
Il libro raccoglie le ricette elaborate per il ""Panunto Contest"""", un evento che ha lo scopo di valorizzare i prodotti e i derivati dell'olio d'oliva, prodotto importantissimo nell'economia e nella cultura rocchese, e uno dei pochi in grado di unire nella sua interezza tutta la comunità, accomunata dalla nota domanda """"A quanta t'è sciùt l'uglj auann?"""""" -
Un ragazzo del '99 a Cantalupo nel Sannio. Amando... liriche di Pompilio Piccirilli
"Un ragazzo del '99 a Cantalupo nel Sannio - Amando.... Liriche di Pompilio Piccirilli"""" nasce dall'idea dell'autore di riproporre al grande pubblico gli scritti, editi nel 1923, di Pompilio Piccirilli, un ufficiale del Regio Esercito Italiano che, nato nel 1899, parteciperà alla prima guerra mondiale, con i gradi di Tenente attribuitigli dall'allora Scuola Militare di Modena, combattendo insieme ai fratelli nelle ore tragiche di Caporetto e poi vittoriose di Vittorio Veneto. Pompilio, ragazzo molisano come tantissimi dell'epoca, partito per il fronte, di quel fronte scriverà nelle sue poesie, dimostrando fin da subito una sensibilità profonda e non comune. Poesie ispirate per i fratelli in guerra, per il suo paese natìo, per i suoi amici d'infanzia morti al fronte, per l'Italia guerreggiante, ma soprattutto per i suoi amori. Questi ultimi contrastati, riconosciuti da Pompilio come fonte essenziale di vita. Amori rincorsi, sognati ma purtroppo, spesso, non ricambiati, generando l'ombra di una malinconica non-esistenza nell'animo del giovane molisano" -
Progetti per il futuro
Massimo Sensale è viaggiatore instancabile della mente nei meandri di arti che riesce a restituirci in una singolarità ad effetto magnetico che genera la volontà di andare fino in fondo a questo piccolo scrigno di bellezza, ancor più impreziosito da disegni realizzati, un po' ad hoc e un po' selezionati fra tanti, da Maria Sensale, giovane figlia e artista che va qui a interpretare i contenuti dei racconti, in un mix di gradevolissimo impatto anche visivo. Con questa nuova opera siamo dunque nello stesso terreno fertile cui lo scrittore ci ha già abituati (mi riferisco alla sua precedente raccolta di racconti ""Appunti di geografie interiori"""" per gli stessi tipi della Volturnia Edizioni)"" -
Fantapoesie
Pluralità tematica e un registro stilistico che sovente gioca con le parole e con tanti modi di dire - quasi una galleria di luoghi comuni - che volutamente sono cesellati nei testi -, in queste Fantapoesie apprezziamo anche favole che non sono mai state scritte e che esprimono il libero, pulito, schietto pensiero dello scrittore. -
Storia di una maestra. Ricordi e riflessioni di una centenaria
"Una storia scritta con il linguaggio scarno di chi racconta ciò che vive, senza bisogno di perifrasi; senza ricorrere alle mode linguistiche che caricano di enfasi i vissuti, anche quelli dolorosi, sfalsandoli e rendendoli inautentici. La maestra narrante del testo parla di sé, e sembra che non sappia neppure che, parlando di sé, sta parlando di tutte le maestre del suo tempo. Assumendo come cornice di riferimento i grandi fenomeni sociali, senza giudicarli, vivendoli fino in fondo, uno ad uno. Compresa l'esperienza della pluriclasse, in cui convivevano bambini di età diversa, di classe diversa, con bisogni educativi diversi. E due maestre condividevano l'onere di chi porta avanti tutte le classi delle Elementari, moltiplicando nei bambini la capacità di imparare gli uni dagli altri, insegnando loro quella educazione affettiva alla inclusione che senza negare le differenze, le assumeva in un progetto educativo condiviso, senza discriminazioni."""" (dalla prefazione della Sen. Paola Binetti)" -
Un italiano a Praga. Cronache e storie
Il libro è una lunga ""passeggiata"""" per Praga, tra ciò che si vede e ciò che non si vede. Non solo la sua elegante e straordinaria architettura, il fiume, le stradine e i vicoli, ma anche l'aspetto immaginario ed emozionale per coglierne l'individualità più remota e la personalità più nascosta. Insomma la sua anima, che va ricercata nelle biblioteche, nei negozi degli antiquari, nei teatri, nelle pagine memorabili che, stregati dal suo fascino, artisti, scrittori e musicisti le hanno dedicato. Anima complessa e inafferrabile, a volte nera e ambigua, altre volte intima e tenera, spesso doppia e contraddittoria, ma sempre misteriosa e affascinante."" -
Gli anni della democrazia. La città di Pontecorvo dopo il primo voto amministrativo (1946-1952)
Il volume è il seguito de ""Gli anni della transizione. La città di Pontecorvo dalla guerra alla Democrazia (1943 - 1946)"""" e si divide in tre parti: la prima prende in esame i tre anni di amministrazione del primo consiglio comunale del dopoguerra, la seconda comprende i successivi sei mesi in cui vi è la strana convivenza tra sindaco, giunta e commissario prefettizio, la terza esamina gli ultimi venti mesi di commissariamento che terminano nel giugno 1952, quando si svolgono le seconde elezioni amministrative. Sei anni caratterizzati da una forte instabilità amministrativa, durante i quali il paese vedrà il susseguirsi di due sindaci, che dovranno vedersela con un consiglio comunale litigioso e decisamente irresponsabile, e tre commissari prefettizi che porteranno avanti, come è logico che sia, per lo più l'ordinaria amministrazione determinando uno stallo amministrativo, ma anche una carenza democratica di cui la città risentirà fortemente. Sono anni che, con l'adozione del Piano di Ricostruzione, ma anche con lo scontro politico per il predominio sulla città, determineranno nel bene e nel male il futuro di Pontecorvo."" -
Genius loci. Portami un libro e ti regalo l'anima. Ospiti, non turisti. Macchiagodena 2021
Abbiamo offerto una vacanza gratuita a chi è venuto nella nostra cittadina e portato con sé un libro con una dedica. Quella persona o quella famiglia ci ha raccontato - e noi lo riportiamo anche in questo libro - il perché della scelta di quel libro, le emozioni che ha vissuto qui da noi. Le richieste che l'Amministrazione ha ricevuto sono state migliaia, purtroppo, non abbiamo potuto soddisfare i desideri di tutti. Abbiamo raggiunto l'obiettivo di fare conoscere le nostre bellezze medievali. Una bellissima torretta dei ricordi, la Torretta Medievale, ora custodisce i libri ""della vacanza"""" legati al Progetto """"Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l'anima"""". Tantissimi gli appuntamenti e gli eventi, non solo culturali (riassunti nella parte finale di questo testo) organizzati per allietare la permanenza dei nostri connazionali, e di coloro che ci hanno raggiunto dall'estero."" -
Sentieri di acqua e di pietra. Riflessioni su un modello di valorizzazione del territorio a base culturale
Il volume nasce dalla sfida, lanciata dalla Direzionale generale Musei del Ministero della Cultura attraverso il suo programma Musst e raccolta dalla Direzione regionale musei Molise, di promuovere nuovi modelli di valorizzazione dei territori a base culturale, in una strategia integrata e sistemica. A questo fine è stata selezionata un'area, la Valle del Volturno, in cui testare un modello di rigenerazione e sviluppo partecipato, individuando nel tema delle risorse idriche un elemento catalizzatore di innovazione sociale ed economica e di dibattito sul legame tra passato e futuro, sul senso del patrimonio come agenda per costruire nuove politiche di welfare. Gli obiettivi e i risultati attesi dal programma Musst, frutto di un importante percorso del Ministero della cultura, lanciato dalla Direzione generale Musei e dal suo allora Direttore Antonio), sono quindi diventati l'asse di lavoro di un progetto, Sentieri di Acqua e Pietra, che la struttura di coordinamento del sistema museale del Molise ha costruito e implementato su più fasi nell'arco di cinque anni a partire dalle principali risorse del patrimonio regionale funzionale a porsi come possibile modello di valorizzazione ...