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Ho seguito la mia luce. Sei storie di donne somale profughe in Italia
L'idea è quella di ricostruire una ""memoria"""" - quella della Somalia contemporanea - a partire dalle vicende di persecuzione e asilo di alcune donne rifugiate in Italia. Non tanto una raccolta di testimonianze, quanto, piuttosto, uno scavo più profondo nella storia e nelle trasformazioni di una società nella quale discriminazioni recenti si sono sedimentate su altre più antiche, ricadendo drammaticamente sulle popolazioni. A guidarci sono state le parole delle donne profughe che abbiamo incontrato e interrogato in questi mesi: Hayaat, Qamar, Sadia, Isnino, Fawsia, Rabia. La proiezione a ritroso nel tempo, l'analisi delle cause che abbiamo cercato di imbastire, si iscrivono tutte nelle loro vicende, cercano di meglio comprenderle e di verificarle alla luce di documentazioni e conoscenze inevitabilmente parziali. (Dalla nota introduttiva degli autori)"" -
La tavola Osca di Capracotta/Agnone. La storia
"Questo lavoro sulla Tavola osca è molto accurato e utilissimo: chiarisce in modo definitivo la provenienza del bronzo. Ipotesi inconsistenti, e tuttavia insistenti, su provenienze diverse creano confusione e disinformano il pubblico sotto parvenza di verità scientifiche. Grazie dunque per il suo impegno che spero riceva il giusto riconoscimento. Aggiungerei che gli scavi intrapresi da Bruno d'Agostino e continuati da Rainini avevano, offerto una conferma archeologica alla notizia della provenienza dalla zona della Fonte del Romito, con il rinvenimento delle tegole recanti il bollo osco KER (è un marchio di destinazione al santuario di Cerere, che quindi si trovava nelle immediate vicinanze del luogo di ritrovamento delle tegole), ma una errata interpretazione aveva lasciato in ombra questa prova."""" (Adriano La Regina)" -
Il senso di un fiore. Canto a tre voci
Uno spazio, tre spazi... Questi i soli segni tipografici che indicano l'inizio e la fine di questo discorrere per versi tra tre poeti - che nella realtà non si sono ancora mai incontrati - ma che si scambiano amabilmente pensieri e parole nel mondo della virtualità (che, se a qualcosa deve servire, a noi è sicuramente servito). Uno spazio è quello che separa un frammento dall'altro nella sezione Prologo, quella in cui i poeti hanno iniziato a dirsi e a interagire sul movente della ispirazione di uno di loro sul filo della sola occasione o inseguendo un pensiero improvviso o una semplice riflessione. Gli altri due aggiungevano poi nel corso delle ore del giorno. In Voci confuse si può cogliere così, in sintesi, chi siamo in queste pagine (nell'ordine: Ida, Elina, Angelo). -
Montanari di ieri e di oggi. Vivere, costruire, e produrre sugli Appennini. Atti del Convegno 19-20 aprile 2021
Il volume organizzato in due sezioni principali rispecchia puntualmente la sequenza degli interventi previsti nel corso del convegno, tenutosi in modalità on line il 19 e 20 aprile 2021. Si parte dalle regioni del Nord Italia, nella sezione ""Queste nostre montagne: da Nord a Sud"""", e si giunge - come in un viaggio alla riscoperta delle comunità che vivevano e vivono ancora sugli Appennini - all'area matesina cui si è volutamente scelto di dedicare l'intera seconda sezione dal titolo """"Convergenze sul Matese"""". Materie prime, coltivazioni, allevamento, costruzioni residenziali e produttive, tassazioni, modi di vivere, abitare e costruire (tanto in villaggi accentrati quanto in insediamenti sparsi) sono i temi principali affrontati con un approccio diacronico che, dall'epoca sannitica arriva fino all'età moderna e contemporanea. Tantissimi i dati su cui riflettere e ancora molte le zone d'ombra soprattutto per alcuni periodi storici cruciali, come il passaggio dalla tarda antichità all'alto medioevo: periodo durante il quale queste aree oggi periferiche, dovevano essere particolarmente vivaci dal punto di vista economico e politico."" -
L' emigrazione italiana tra Ottocento e Novecento. Il caso Carovilli
C'è un'altra Italia al di fuori dei confini nazionali: un'Italia formata da quei circa 60 milioni di oriundi italiani, figli dei tanti che, tra Otto e Novecento, presero la via dell'emigrazione. [...] Questa mobilità ha coinvolto alcune regioni più di altre (l'area orientale e quella centro meridionale). Nel contesto di tale fenomeno epocale, il volume si interessa della vita diretta dei nostri emigranti, delle dinamiche sociali, personali, familiari, che li hanno coinvolti. Il Comune di Carovilli, per la su caratterizzazione migratoria, ha costituito una sorta di ""laboratorio"""" di ricerca. In questo senso il lettore troverà una variegata raccolta di microstorie, costituite da documenti originali, fotografie e interveste che gli permetteranno di conoscere aspetti umanizzanti del fenomeno migratorio."" -
Un mondo senza padri
Il Novecento ci ha lasciato un mondo senza padri: privo, cioè, di punti di riferimento e di valori ideali condivisi. È questa la constatazione da cui parte Mario Gabriele Giordano nell'analisi di un'eredità come quella novecentesca che, oltre a quelli più vistosi dell'egoismo e della violenza, ha provocato seri danni anche alla sfera culturale e spirituale; una sfera praticamente trascurata, se non disdegnata, in una società che mira al conseguimento di risultati tangibili e immediati. È così che il nome di padre si è andato progressivamente svuotando di quella ricca pregnanza di valori acquisita lungo il corso dei millenni con saldo riferimento al senso della responsabilità, dell'autorità e dell'amore per ridursi molto spesso a semplice termine giuridico-biologico. Con un linguaggio accattivante - che sa essere di volta in volta elegante o allusivo, ironico o tagliente, divertito o accorato - l'autore offre, in sostanza, un'analisi a tutto tondo della nostra società spaziando nel mondo della cultura e dell'arte, senza per altro trascurare la comune quotidianità considerata fino ad alcuni tra i più ricorrenti tic come quelli legati alla moda. -
Capriglia di Principato Ultra nell'anno 1745. Il catasto onciario
In questo volume, Agostina Spagnuolo presenta - con attenta analisi critica - i risultati demografici ed economico-sociali offerti dal Catasto onciario di Capriglia Irpina del 1745. Si tratta di una fonte privilegiata e pressoché unica per ricchezza e completezza di dati, per la storia dei Comuni del Regno di Napoli a metà del XVIII secolo. L'autrice, favorita in questo dalla ridotta dimensione territoriale e demografica della Capriglia del tempo, ha saputo ricavarne tutte le notizie che il Catasto offre, a cominciare dalla griglia demografica, ricostruendo lo ""stato civile"""" di tutte le famiglie e di tutti gli abitanti del paese, con i rispettivi mestieri, redditi, proprietà e """"pesi"""", e ricostruendo altresì, attraverso gli antichi toponimi, il paesaggio agrario e l'habitat naturale del territorio. La realtà che emerge dall'attenta analisi condotta da Agostina Spagnuolo è quella di una dimensione spaziale e urbanistico-architettonica tutta particolare, fortemente decentrata in minuscoli """"casali"""" sorti lungo le antiche vie di comunicazione che dall'area del Partenio scendevano verso Avellino e Atripalda."" -
Dalia di mare
"Dalia di mare"""", la prima raccolta di versi di Carolina Montuori, è la rappresentazione versificata dell'odissea di una giovane anima tra i sentimenti personali più profondi, travestiti o sublimati tra i sentieri del quotidiano. Il racconto di sé, delicatamente spietato, si dipana come in un gioco di specchi nel confronto con creature animate e inanimate, che rievocano ora dèmoni interiori, ora momenti intensi di felicità, alla ricerca incessante di un amore davvero autentico e consapevole di sé. La poesia, pur nella sua riconosciuta precarietà (non sono fatti per essere ripescati i versi) diventa una necessità come l'acqua e l'aria, ed è l'unica via per assumere il valore assoluto della bellezza e la giustificazione per esistere. La vita stessa, pur verificata dalla sofferenza e dal dolore, è il luogo eletto della speranza (perché in fondo sa che supererà l'aurora). La liturgia vivente degli """"oggetti"""" è senza dubbio la nota più caratteristica della raccolta, che trova la sua rappresentazione più significativa nella lirica """"La confessione del pescatore"""": egli, come il poeta, tende l'amo (verso l'alto) per consegnare alla barca, la sua esistenza, un orizzonte di senso." -
Le insidie del tempo. Storie di errori, rimpianti, riscatti, redenzioni, nuove consapevolezze
Solitudine, male di vivere, rapporto con la malattia, crisi e violenze familiari e di genere: sono solo alcuni degli emblemi del disagio delle nostre odierne società, quelli che più frequentemente ricorrono fra i temi affrontati nei racconti che compongono questa antologia. Su tutti però, e tutti in qualche modo inglobandoli e riassumendoli, si è imposta l'astratta quanto sofferta affabulazione del nostro quotidiano tempo di vita; l'inesorabile eppur salvifico scorrere dei giorni che ci mostra chiare, al nostro volgerci indietro, le leggerezze e le ansie lasciate alle spalle. Che ci educa e rende diversi, conducendoci per mano al traguardo della conquista della maturità e della saggezza possibile. Sì, è proprio il tempo il vero comune denominatore di tutte queste storie. Tempo inizialmente letteralmente visto come insidia, come precarietà, superficialità quando non rimpianto. Ma poi pian piano consapevolmente inquadrato per quel che davvero può per ognuno di noi diventare: opportunità di riscatto, redenzione, punto di arrivo, bilancio di vita. -
Maelstrom, negli abissi dell'anima
È un fenomeno particolare il maelstrom. È il vortice generato dallo scontro di fortissime correnti marine, è un gorgo che trascina e inabissa nel baratro delle profondità oceaniche tutto ciò che si trova sul suo percorso. Scuote le acque e le abbraccia nel suo soffocante vorticare. E così, nella liquida traccia segnata da questi autori nei loro versi, il mare tempestoso diviene metafora e cornice del loro intenso sentire. Le onde burrascose e scure, il mare, con i suoi misteri e i suoi abissi, divengono, nella distesa fluttuante dei versi, l'inquieta trama su cui gli autori ricamano le loro emozioni. -
Tempo
«Qualcuno mi chiede come e perché sia diventato poeta (ammesso che lo sia). Sento ora di rispondere come suggeriva Pirandello per i suoi scritti: io non ho scritto ma sono stato scritto. Sulla via di Damasco sono stato folgorato dalle parole poetiche, dalle quali avevo tentato più volte di difendermi, dopo averle praticate per lunghi anni a livello accademico. Ma, in un giorno, inedito e imprevisto, esse hanno imposto la loro presenza, la loro forza inarrestabile e io mi sono arreso, direbbe Roland Barthes, al loro piacere, ma soprattutto alla loro irrefutabile richiesta di esserci, per dire ciò che non avevo mai detto, forse neanche a me stesso.» (Dal Prologo) -
Sogni rosso rubino
È difficile parlare d'amore. Tra i sentimenti che agitano l'animo umano è il sentimento più complesso ed inquieto. ""Sogni rosso rubino"""" racconta, nell'urlo dei versi e nel sussurro dei cuori, la veemenza indomabile dell'amore che diviene legame indissolubile tra due esseri: legame che supera le convenzioni, le regole stabilite, il buonsenso comune e a volte pure la razionalità stessa e la volontà dell'individuo. Il legame indomabile che trova in se stesso, nella sua involontaria, a volte inconsapevole ed incosciente realtà, il suo principio e la sua essenza. Questi versi appassionati graffiano l'anima e trascinano il lettore in un vortice di emozioni che, tra l'urlo del cuore e il vagheggiamento dei sensi, sfiora e attraversa l'essenza stessa del potente sentimento amoroso."" -
Economia e poteri locali in una comunità rurale del Mezzogiorno moderno. Tre fonti documentarie sul casale di Sirignano nel Settecento
Attraverso l'esame di tre fonti documentarie del Settecento (tutte integralmente pubblicate), relative al casale di Sirignano - piccola borgata dello stato feudale di Avella, alle falde del Preappennino Campano -, l'autore ricostruisce alcuni paradigmatici aspetti della vita socio-politica, economica e religiosa di una comunità rurale del Mezzogiorno in età moderna. In primo luogo il testo analizza due atti pubblici, fortunosamente sopravvissuti in un protocollo notarile, che descrivono, in maniera dettagliata, alcuni dei meccanismi attraverso i quali l'universitas di Sirignano provvedeva al proprio autogoverno. Vengono poi focalizzati due documenti relativi alla parrocchia, i quali, oltre all'elenco dei sacerdoti titolari dal 1561 al 1708, forniscono un interessante quadro sulle attività e le iniziative di natura materiale ed economica intraprese da uno dei parroci. Ampio spazio il saggio dedica, infine, al complesso delle proprietà feudali e burgensatiche e ai diritti feudali, che la famiglia Caracciolo della Gioiosa possedeva nel casale e nel territorio di Sirignano, attingendo a quella fondamentale fonte che è il Catasto Onciario di metà Settecento. -
Semi di luce
Semi di luce, scintille d'amore e speranza che si animano dalle parole e dal cuore, sgorgano come acqua pura per dissetare i poeti scalzi sulle strade tortuose della vita. Diciassette autori, tra i vincitori del concorso letterario ""Riscontri poetici 2018"""", si raccontano tra il disagio dei giorni e le ombre dell'essere, anime erranti sui sentieri della vita che seminano luce per ritrovare la via del cuore."" -
Riscontri. Rivista di cultura e di attualità (2020). Vol. 1: Gennaio-Aprile.
Fondata nel 1979 da Mario Gabriele Giordano, ""Riscontri"""", la Rivista che Mario Pomilio ebbe a definire """"bella e severa"""", ha sempre conservato la sua fondamentale connotazione così originariamente definita nell'Editoriale programmatico: «la fede in una cultura che non sia strumento in rapporto a fini prestabiliti, ma coscienza critica della realtà; non filiazione di precostituite ideologie, ma matrice di fatti e di comportamenti anche etici e politici: che insomma proceda e operi nel vivo della comunità civile non per dogmi ma per riscontri». In questo numero: Una modesta proposta. Sociologia dello sviluppo nell'opera di Jonathan Swift; L'apocalisse antimoderna di David Herbert Lawrence; Oltre Spinoza. Identità e intensità del corpo in Deleuze; Variazioni sul tema del silenzio. La musica nei dipinti di Vermeer; Napoli e la canzone popolare."" -
Ercolino. N.1. La nascita. Ediz. a colori
In una terra lontana e magica, dove vivono potenti dei, animali incantati e creature fatate, ha inizio una storia destinata a diventare subito mito. È la storia di Ercolino, un bambino di straordinaria forza e bellezza nato dall'unione della bellissima, ma mortale, Alcmena con il possente ed immortale Giove, re di tutti gli dei. Ercolino, semidio in terra, affascinerà sin da subito tutti gli abitanti dell'antica Grecia, eccetto uno: Giunone, la regina degli dei, offesa dall'ennesimo tradimento del marito Giove. La vendetta muoverà allora la dea dall'Olimpo sulla Terra intenta a punire Ercolino della sua esistenza, ma il bimbo dimostrerà di possedere poteri eccezionali che lo proteggeranno dai mali causati dalla cattiva matrigna. ""Ercolino. La nascita"""" è una storia scritta ed illustrata da Pellegrino Capobianco, archeologo ed artista, che con immagini colorate e fantastiche ed un font specifico per i DSA, interpreta in chiave nuova ed ironica il mito e l'iconografia di Ercole, destinandola ad un pubblico di giovanissimi lettori. Età di lettura: da 7 anni."" -
Armonie di carta. Le mostre dell'Archivio di Stato di Benevento (2017). Ediz. illustrata
La pubblicazione delle attività svolte dall'Archivio di Stato di Benevento - con mostre, convegni, conferenze, visite guidate, giornate di studio, laboratori di storia ed altre iniziative culturali - vuole essere uno strumento di diffusione e di conoscenza dei beni culturali custoditi dall'Istituto. Le celebrazioni di eventi culturali quali le Giornate Europee del Patrimonio, Domenica di Carta, la Giornata Nazionale del Paesaggio, sono l'occasione per divulgare la conoscenza delle fonti documentarie che conserviamo, grazie anche alla collaborazione con le Istituzioni presenti in città e sul territorio provinciale come Università, Scuole, Associazioni ed Enti Locali. -
Confini
Un'esplorazione dei confini in tutte le possibili accezioni, in particolare del confine labile e sottile fra sé e l'altro, fra il mondo interiore e la realtà quotidiana delle cose. Confini come possibile apertura o come ferita, violazione. Confini come la percezione di noi stessi attraverso la pelle lambita dal mare o da mani altre. Confini abitati e moltiplicati come nella travolgente esperienza della maternità. Confini implosi e bloccati nel lutto e nel dolore. Confini dell'identità sgretolata e ricomposta, ritrovata, riabitata. -
Di draghi, di streghe, di pianeti lontani. Ediz. ad alta leggibilità
Quattro racconti. Quattro storie fantastiche e fantascientifiche scritte a quattro mani da padre e figlia. Un'antologia coraggiosa che raccoglie il meglio della produzione dei due autori, impegnati da anni nella battaglia per il diritto dei ragazzi con DSA a una lettura semplificata, qui facilitata dal ricorso all'Open Dyslexic, una famiglia di caratteri tipografici progettata per mitigare alcuni degli errori di lettura causati dalla dislessia, senza che questo incida sulla normale leggibilità. In modo da rendere possibile per tutti un viaggio nel meraviglioso, tra Draghi, Streghe e Pianeti Lontani... Luigi e Federica Giampetraglia sono un amorevole papà e la sua fantasiosa signorina di undici anni che condividono l'hobby della scrittura. Il risultato è un mix di sogni d'infanzia e ammiccamenti educativi. Età di lettura: da 10 anni. -
Francesco Scandone. Biografia intellettuale e storico-critica
Approdo storiografico di una decennale frequentazione con l'opera scandoniana, questo lavoro ambisce a fornire di Francesco Scandone un ritratto storico, scevro di suggestioni agiografiche o semplicemente commemorative, costruito attraverso una rivisitazione rigorosamente critica della biografia intellettuale del personaggio, della sua formazione culturale, degli esiti straordinari della sua ricerca storica e letteraria. Attraverso un'analisi puntuale delle scelte tematiche e metodologiche dell'Autore, se ne valuta la eccezionale produzione storiografica da cui emerge, compiuta e nitida, l'immagine di una personalità complessa, ma integra e coerente, che ha avuto il merito di lasciarci un'eredità storico-documentaria imprescindibile per lo storico dell'Irpinia di oggi e di domani.