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Sfide. Testa e cuore al primo posto
Un ""ironman"""" reggiano racconta le sue avventure sportive estreme in diversi angoli del mondo. L'attraversamento a nuoto dello Stretto di Gibilterra, delle Bocche di Bonifacio e del lago di Loch Ness, quindi i viaggi in bicicletta da Casina (RE) a Parigi e addirittura a Capo Nord (4000 km). Imprese ai limiti dello sforzo fisico e mentale, spesso rischiose proprio perché immerse nelle leggi della natura, e la natura non fa sconti a nessuno. Storie vere da cui trarre preziosi insegnamenti di vita. Sfide soprattutto in bicicletta o a nuoto: con la voglia di misurarsi con sé stessi, un equipaggiamento minimo e tanto coraggio. Il grande racconto - con prefazione di Nazzareno Gregori - di un'epopea """"zen"""" in cui, tra le righe, si narra l'arte della manutenzione di se stessi, cioè quella che serve per superare qualsiasi tipo di prova od ostacolo con calma, fiducia e motivazione (in famiglia, sul lavoro, nel tempo libero). Le sfide derivano da diverse motivazioni ma soprattutto dal bisogno di misurarsi e di andare oltre i nostri limiti. Perciò è necessario crederci e dunque metterci volontà, coraggio, determinazione ed entusiasmo."" -
Alfabeto di una cinquantenne
Una fenomenologia dell'universo femminile. Un esilarante manuale di sopravvivenza per donne che non devono chiedere quasi mai (single, sposate, amanti, manager, sognatrici). Un utile vademecum contro il logorio della vita multitasking delle wonder woman di oggi, divise tra mariti, figli, lavoro, amiche, chat, shopping, diete, yoga e metropolitana. Un dizionario agrodolce di 142 voci (e condizioni, e situazioni), dalla A di Ansia alla Z di Zorro. Tutto da leggere e da regalare. -
Le parole del disincanto
La poesia di Rosanna Gazzola - scrive Piero Buscioni nella prefazione - sembra fatta della materia di cui sono fatti i sogni, i sospiri, le lacrime. Un'opera pervasa da una personalissima cognizione del dolore, da una percezione talora vagamente montaliana dello scacco esistenziale (di un tarlo nell'ingranaggio del creato, di un calcolo dei dadi che più non torna), da un senso dell'entropia a un tempo cosmica e privata. Tuttavia il disincanto non è mai davvero l'ultima parola. Una gioia fortuita (o forse destinale) resiste, riaffiora sempre; sommessa risplende oltre ogni pena, oltre ogni giorno di esilio dell'anima e di apparente non senso; e con essa la speranza - ultima dea - umana e sovrumana a un tempo, dal momento che noi tutti siamo ""inquiete anime clandestine / in cerca d'un'estrema pace / nella diafana luce dell'eternità""""."" -
Vero o falso? Modigliani e Palazzeschi nella Parigi d'inizio Novecento. Il romanzo d'un quadro ritrovato
La scoperta del tutto casuale di un quadro sulla bancarella di un mercatino delle pulci olandese nel 1980 rappresenta l'innesco di un percorso ""investigativo"""" sull'autenticità dell'opera che, progressivamente, si trasforma nella ricerca e nello studio delle condizioni a contorno della creazione del quadro stesso. Ne deriva una rappresentazione non soltanto della biografia di Amedeo Modigliani e di Aldo Palazzeschi, lo scrittore raffigurato nel quadro, ma anche del loro possibile incontro nel 1914 a Parigi - di cui non esiste testimonianza storica - e quindi della straordinaria molteplicità di artisti e intellettuali che animano la vita culturale della capitale francese e d'Europa all'inizio del XX secolo (sembra d'essere sul set di """"Midnight in Paris"""" di Woody Allen, film che brulica di bistrot, pittori, musicisti e scrittori arrivati da ogni dove in cerca d'identità e fortuna). All'intreccio del romanzo, insieme detective story e saggio accademico, s'aggiunge una riflessione (che ricorda molto quella di Sciascia e prima ancora di Pirandello) sul significato della verità nel continuo rimescolamento fra realtà e finzione."" -
L' impresa digitale. Lezioni di sistemi informativi e gestione d'impresa
Queste lezioni descrivono come le tecnologie digitali trasformano l'azienda fino a farle acquisire un vantaggio competitivo. Oltre alle questioni più direttamente legate alla gestione dei sistemi rivolti al trattamento delle informazioni, al suo interno si trovano una serie di concetti di base che riguardano la vita dell'impresa (dagli organi che la compongono al controllo di gestione), funzionale, questo, all'illustrazione del rapporto tra le rappresentazioni dell'organizzazione e l'architettura del Sistema informativo. Il libro, che inizia con la definizione di Sistema informativo e termina con il ciclo di gestione dello stesso, passa in rassegna alcuni fondamentali elementi di economia aziendale, quindi il rapporto tra organizzazione, strategia e ICT nonché i parametri e le caratteristiche principali dei sistemi informatici. Un testo che spero possa risultare utile, oltre che agli studenti, anche agli specialisti IT che volessero approfondire la connessione tra il loro lavoro e la strategia (e i bisogni) dell'impresa, e più in generale a tutti gli operatori aziendali che intendessero comprendere meglio il ruolo giocato dal digitale nel futuro della loro impresa. -
L' uomo della profezia e altre malinconie allo specchio
Il bisogno d'amore, la lacerante profondità di un dubbio, la fatale eternità di un attimo, il lucido confronto con il tema del distacco narrano l'eterna lotta di un uomo o di tanti quotidianamente schierati in battaglia per la conquista della propria umanità. Dieci racconti di ""un Omero"""" che beve Coca-Cola."" -
Dalla mela di Newton all’Arancia di Kubrick. La scienza spiegata con la letteratura
Non è semplice combattere l’analfabetismo scientifico, ancora così diffuso e dovuto non solo all’insufficienza dei sostegni forniti a scuola, istruzione e formazione, ma anche alla convinzione che la scienza sia ostica, chiusa in una sfera riservata agli specialisti, difficile da intendere e ardua e difficile da apprendere. Da un punto di vista culturale, pedagogico e didattico, c’è da cambiare il modo comune di vedere la dimensione stessa del sapere, contro la convinzione che il ruolo dei diversi saperi settoriali e disciplinari precluda la strada a una visione culturale complessiva della realtà, laddove, appunto, ciò è in contrasto con quella “cultura della complessità” che ambisce a porsi all’altezza di un mondo che vive di interscambi e relazioni, interdisciplinarità e interconnessioni fra elementi diversi (il “particolare” e il “globale” non si escludono, ma si fecondano e compenetrano a vicenda, in quanto l’unità vive nella molteplicità: senza i preziosi dettagli di ogni suo particolare un mosaico perde la sua bellezza d’insieme). C’è molto da lavorare sull’istruzione, sulla scuola, sulla formazione, e c’è da incrementare la ricerca. -
Computer. Storia dell'informatica da Babbage ai nostri giorni
Questo documentato e appassionato libro ripercorre la storia del computer mostrando come le aziende e il governo siano stati i primi a esplorarne il potenziale illimitato di elaborazione delle informazioni. La combinazione di imprenditorialità old fashioned e di un know-how scientifico in evoluzione ispirò profondamente alcuni ingegneri informatici, fino a portarli a creare quella tecnologia pionieristica conosciuta come marchio IBM. Le esigenze del tempo di guerra guidarono la realizzazione del gigante ENIAC, il primo computer completamente elettronico al mondo, finché, successivamente, con l’avvento dei primi PC, venne introdotta una modalità di elaborazione capace di liberare l’uomo dall’epopea dei computer mainframe grandi quanto una stanza. Questa versione italiana (terza edizione ampliata dell’originale statunitense) fornisce analisi aggiornate su software e reti di computer. -
Contro il relativismo
Quando uscì, nel 2005, ""Contro il relativismo"""" si inserì come una voce nuova nel dibattito sul multiculturalismo, intervenendo anche sul tema del laicismo e del “ritorno del sacro”. Sulla base di una documentata panoramica delle posizioni relativiste, allora comunemente identificate con il postmodernismo, Jervis articolava, nei loro confronti, una serie di critiche formulate in una lingua chiara, tersa, semplice. Il relativismo sostiene che non esiste “una” verità, e ritiene che vadano rivalutate le molteplicità e diversità dei punti di vista. Jervis, rifacendosi alle posizioni del filosofo e antropologo Ernesto De Martino, asserisce che il relativismo non è basato – come pure sembrerebbe – su un atteggiamento di tolleranza e di pluralismo, ma piuttosto sulla tendenza a trascurare dati, fatti e verifiche. Nel polemizzare contro l’uso eccessivo di terminologie enfatiche e di linguaggi retorici, Jervis difende un uso cauto del metodo scientifico e sostiene la validità della tradizione laica e razionalista della cultura occidentale."" -
L' amore brucia tutto. 35 variazioni senza tema
"Una pioggia di racconti siderali e surreali. Astronavi e mongolfiere, baristi robot e vampiri che bevono birra, donne fatali e spie, eroi alieni e fin troppo umani. Le 35 variazioni di Michele Medici sono allo stesso tempo un caleidoscopio lisergico e una fantasmagoria: sanno tenere insieme dolcezza e crudeltà, stupore e tensione. Non hanno la pretesa di guidare il lettore, ma lo spiazzano e lo disorientano, giocano con i luoghi comuni e i cliché letterari, ma restano profondamente autentici nell""""ispirazione e cuciti in modo sartoriale, in quella forma breve, anzi brevissima, che li sorprende in una concreta eternità d'istanti. Sono spari che colpiscono al cuore e ci restituiscono un'anima libera, in una continua esplorazione degli sconfinati paesaggi del nostro immaginario più sfrenato e forse ancora troppo nascosto."""" (Emanuele Azio Ferrari). Prefazione di Luca Sommi." -
L'industria pensante. L’area industriale di Avigliana e Sant’Ambrogio fra storia, memoria e nuove prospettive
Per innescare processi di sviluppo occorre, più che imporre modelli, promuovere cantieri di conoscenza e di progettualità relazionale e collettiva, in cui attivare e facilitare il coinvolgimento e la partecipazione dei diversi soggetti, costruire processi di apprendimento reciproco, di dialogo e di scambio. Facendo proprio tale assunto, questo libro ripercorre oltre due secoli di sviluppo industriale in Valle di Susa, raccontando le trasformazioni, le scelte e le innovazioni che hanno segnato la storia più recente, per indagare le dinamiche sottese a processi ancora in divenire e gettare uno sguardo sul possibile futuro di un territorio e sulla vita delle sue comunità. -
La persistenza dei chiari di luna
Un uomo e una donna periscono schiantandosi con la loro auto sulle rocce sottostanti una scarpata. Nessuna testimonianza diretta, tranne una, remota ma tempestiva, troppo tempestiva, che anticipa la tesi degli inquirenti sulle cause che lo hanno provocato: guida in stato di ebbrezza. Il sinistro viene così frettolosamente liquidato. Venti anni dopo, il nipote dell’uomo morto nell’incidente, trova casualmente nella casa ereditata dallo zio, dove da poco risiede con la fidanzata, una busta chiusa contenente una lettera. Lettera redatta dallo zio stesso poche ore prima di morire. Il suo scritto, getta un’ombra inquietante non solo sull’incidente, verosimilmente provocato da qualcuno, ma anche sul rapporto con la fidanzata perita con lui: un giallo nel giallo. -
Val Varaita. IV/B Sottosettore G.A.F.
Con questo studio abbiamo voluto cercare di ricostruire struttura e consistenza delle fortificazioni della val Varaita. La base di questo lavoro è stata la ricerca della documentazione storica presso gli archivi militari e in contemporanea l’individuazione sul territorio di queste opere. Sono circa un centinaio i manufatti di origine militare che sono stati individuati e censiti: batterie, opere e ricoveri in caverna, postazioni, fossi anticarro, osservatori, magazzini, casermette e vedette. Per la gran parte si tratta di impianti completati, altri rimasti allo stato di cantiere e infine gli interventi in ipotesi, rimasti arrotolati nei disegni di progetto. Da non dimenticare la rete di strade e mulattiere, per attestarsi in quota e avviare la costruzione delle opere. Allo stato attuale non v’è ragione alcuna di lasciare in abbandono questo patrimonio fortificato, le esperienze maturate in situazioni analoghe, hanno evidenziato di come le fortificazioni possono rivelarsi delle fonti interessanti per un turismo “soffice”, alternativo e con un impatto minimo sull’ambiente. -
La Ferriera di Buttigliera. Nascita, sviluppo e disgregazione del maggior complesso industriale valsusino
La ferriera di Buttigliera, le cui origini risalgono all’epoca della prima industrializzazione della Valle di Susa, dopo aver raggiunto negli anni ’70 del secolo scorso il suo massimo sviluppo, ha dovuto in seguito fare i conti con le nuove strategie adottate dal capitale finanziario. Strategie che dapprima hanno portato allo scorporo di alcune lavorazioni, poi alla dismissione di altre, ed infine alla suddivisione in unità produttive autonome della parte restante. Così alla soglia degli anni ’90 il grande complesso industriale, che aveva impiegato forza lavoro proveniente da ogni paese della valle, risultava completamente disgregato. Un lento ed inarrestabile declino che, determinando un surplus di manodopera, ha turbato in modo significativo l’assetto economico e sociale dell’intero territorio valsusino. -
La roccia, il sole, il vento. Venti affermazioni per realizzare i tuoi sogni
Testo di meditazioni. -
Soffio nel tempo
Io non ho avuto nulla dalla vita. La morte del mio unico figlio, era questo che mi spettava? Ti sbagli mamma, forse la ricchezza vera sta in quei venticinque anni, vissuti e poi donati. Se fossimo invecchiati insieme, non avrebbero avuto una tale forza. Tutto il nostro ""colloquio"""", quello che ci siamo detti e ci diciamo, testimonierà l'intensità del nostro rapporto che va oltre ogni umano confine."" -
Space opera
Ispirato alla Guida galattica per autostoppisti di Adams, e a un concorso canoro sempre più celebre, che vede a sfidarsi ""nazioni che in passato si facevano la guerra"""" come dichiara l'autrice. Così come per le Olimpiadi, in cui la sfida tra genti diverse si trasformava in spettacolo non cruento, o in natura per quegli uccelli che mutano le dispute in canti e balli, allo stesso modo acanti partecipa a una gara di canto interplanetaria. Per scongiurare la propria fine e mostrare all'universo se l'esistenza del genere umano meriti di continuare, l'intera umanità potrà avvalersi di un rappresentante, uno solo..."" -
La spia che amava. I segreti e la vita di Christine Granville, primo agente segreto britannico donna della Seconda guerra mondiale
«La spia che amava di Clare Mulley racconta l'incredibile vita di Christine Granville rendendo giustizia a una donna la cui storia è stata a lungo censurata. I lettori non si lascino ingannare dalla suspance degna di Ian Fleming: il mito questa volta è vero» - RobinsonClare Mulley ricostruisce accuratamente la biografia di una donna affascinante e misteriosa. Christine Granville ebbe una vita avventurosa, allo scoppio della II guerra mondiale abbandonò gli agi e i lussi dell'Africa coloniale per dare una svolta al corso della storia. Fu la preferita di Churchill tra gli agenti segreti britannici in tempo di guerra, motivo per cui la figlia Sarah Churchill ne ha interpretato il ruolo in un film degli anni '50, mai divulgato. -
Obaba Koak
Obabakoak, ossia Storie di Obaba, villaggio remoto e rappresentativo dei Paesi Baschi, protagonista designato che funge da sfondo a queste vicende, intrecciate via via sempre più. «Una raccolta di racconti, divisi in tre sezioni, tutti ambientati Obaba, luogo d'invenzione e acuta metafora dei Paesi Baschi» - Emiliano Reali, il Mattinornrn«Un po' surreali, un po' grottesche, un po' fantasmatiche, sono popolate da maestre, truffatori, scemi di paese, pastori, e ovviamente scrittori, e sono collegate fra loro da un unico filo, che all'inizio rimane abbastanza oscuro, e si dipana piano piano, arrivando a chiarirsi solo alla fine. In fondo, che cosa è la vita se non ""un tiro di dadi""""?» - Francesca Frediani, D la Repubblica«Scritto con una leggerezza e una raffinatezza davvero inusuali, in grado di trasportare il lettore in uno spazio quasi magico e in un tempo in un certo senso mitico, in qualche modo immobile, fuori dal fluire ordinario della durata, e che sembra rimandare a un’epoca probabilmente collocabile più o meno intorno agli anni Sessanta» - Mauro Trotta, il ManifestornrnÈ la narrazione stessa a farsi protagonista, arrivando anche a tessere le lodi del plagio, """"tutti i bei racconti sono già stati scritti, e se non sono stati scritti, vuol dire che non erano belli""""; spingendosi a dare consigli pratici su come attuarlo. Sarà la ricerca della parola conclusiva, quella incaricata di dare un senso a un'opera intera, a condurre alla sorpresa finale."" -
All'orizzonte
Un delicato racconto autobiografico per ragazzi capace di toccare anche il pubblico adulto.«Figlia di un dentista dell'esercito americano, si salvò perché il giorno di Pearl Harbor la nonna portò tutta la famiglia in spiaggia, ma il senso di colpa per essere sopravvissuta non l'ha mai abbandonata e attraversa tutto il libro, che aiuterà i più giovani a non dimenticare, a odiare la guerra, a capire, come stiamo sperimentando anche adesso, che siamo tutti connessi» - Annarita Briganti, Robinson Il giorno del bombardamento di Pearl Harbour Lois era lì, o meglio, avrebbe dovuto trovarsi lì, insieme al padre militare, ma la nonna era venuta a far loro visita e avevano pianificato una giornata in spiaggia... Dopo la guerra l'autrice è cresciuta tra gli Stati Uniti e il Giappone, che ha conosciuto attraverso occhi da bimba, e che ci riporta con intimità. Età di lettura: da 10 anni.