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L' incanto della memoria
Ines Marone si presenta sulla scena letteraria con una silloge che esprime tutto il bagaglio esistenziale; ma soprattutto quello delle memorie a cui resta aggrappata come un urlo alle pareti delle rocce. Il memoriale è un po' il rendiconto di una vita, l'insieme di fatti e accadimenti che l'hanno costellata, e che poi la richiamano quasi come a prolungarla soprattutto con quelle vertigini che hanno costituito il cuore dei giorni: il sapore dei giorni, il cuore del canto, l'amore per tutto ciò che ha motivato l'esistere. E tutto scorre con fluidità, con leggerezza empatica, con euritmica scansione, con callidae iuncturae, che danno l'idea della frequenza letteraria, del patrimonio linguistico, della icasticità verbale, e soprattutto della spontaneità espressiva. -
Vita nel cuore dell'amore e della fede
Poesia semplice e diretta questa che non ha bisogno di astrusi accorgimenti figurativi, di marchingegni retorici, dacché è l'animo che parla rivelando tutto se stesso in una confessione di epigrammatica spontaneità. Una poesia elegante, fine, delicata, i cui versi si fanno tatuaggi di stati emotivi che si giocano il corso della vita: affetti, radici, poesia dell'home; versi concisi, apodittici, vibranti; uno spartito musicale di accessori di effetto contrattivo ed estensivo ad accompagnare le varianti e le angolature dell'esistere. E si sa che la vita non sempre scorre liscia, ma, come una barca in mare aperto, a volte incontra sole e luce, a volte tempeste e scogli su cui è facile imbatterci. Importante è amare, sognare, credere, e continuare il viaggio verso l'isola, quella della quietudine, quella degli slanci verso il Cielo; tirando in ballo Paul Verlaine si potrebbe dire: «Le ciel est par-dessus le toit». -
Liriche scelte
Troviamo in questa pubblicazione antologica le liriche più significative, emblematiche e paradigmatiche della produzione letteraria di Silvia Marzano, un'autrice laureata in Filosofia teoretica con tesi su ""Verità e comunicazione in Karl Jaspers"""". È stata docente di Ermeneutica filosofica all'Università di Torino. Ha al suo attivo una decina di pubblicazioni di carattere filosofico. Nonostante tale solida e conclamata formazione nel campo speculativo, la sua poetica risente in minima parte dell'influenza del pensiero nella costruzione delle strutture e dei contenuti lirici, anche se - occorre dire - riposte in diverse immagini si celano visioni precise del mondo e del rapporto con la natura. La provenienza dell'ispirazione si affida dunque maggiormente alle componenti intuitive, irrazionali, misteriche, emotive e sentimentali, quasi come un recupero di certe modalità pascoliane del fare poesia, depurate dal pianto interiore e con un linguaggio più vicino all'ermetismo."" -
I dintorni della solitudine. Vol. 1
Nazario Pardini è un personaggio, noto, da decenni nel campo della scrittura. Alla sua poesia sono state applicate varie chiavi interpretative, dalla motivazione esistenzialistica a quella psicanalitica alla religiosa a quella naturalistica. Ad essa egli perviene in maniera quasi inconscia, o meglio, sulla scorta di un cammino empirico, di sofferenze vissute e ben radicate nel quotidiano. Il suo pensiero non conosce la freddezza dell'astrazione filosofica. È piuttosto un'analisi che scandaglia gli abissi della coscienza, una sorta di speleologia dell'anima che procede per constatazioni. Sarebbe fuorviante definire Pardini mistico dell'essenza, perché si verrebbe inevitabilmente ad intaccare quella razionalità di pensiero e quella misura che caratterizzano il suo fare poesia. -
I dintorni dell'amore ricordando Catullo. Vol. 2
"I dintorni dell'amore ricordando Catullo"""", opera poetica proposta nella memoria del grande poeta latino, è preceduta da una Lettera ad un'amica mai conosciuta, testo che ne richiama subito alla memoria un altro, che immagino vicino al sentire e alle intenzioni del nostro autore. Si tratta della poesia di Luis Cernuda, dal titolo """"A un poeta futuro"""" dove troviamo gli stessi interrogativi, le stesse incognite, lo stesso bisogno di colmare il vuoto e la solitudine interiore e di trovare un senso alla propria vita che rintracciamo nel testo di Nazario Pardini. Un unanime respiro connette le due scritture: un tono epistolare intimo e confidente che, con movenze accattivanti ed emblematiche, si innesta in una concezione dell'amore fortemente idealizzata, a testimonianza e suggello di una visione poetica e di un credo artistico che rimane a fondamento della loro opera." -
I dintorni della vita. Conversazione con Thanatos. Vol. 3
"I dintorni della vita. Conversazione con Thanatos"""", 3° volume della trilogia """"I dintorni""""." -
I dintorni della solitudine-I dintorni dell'amore ricordando Catullo-I dintorni della vita. Conversazione con Thanatos
Cofanetto contenente i tre volumi di poesie di Nazario Pardini: ""I dintorni della solitudine"""", """"I dintorni dell'amore ricordando Catullo"""" e """"I dintorni della vita. Conversazione con Thanatos""""."" -
Anima mea
Alla base dell'ispirazione poetica del nostro autore vi è certamente la sua visione cristiana della vita, derivata dalla vocazione sacerdotale, quindi dalla ricerca del rapporto con Dio nelle dimensioni della trascendenza e dell'infinito, dell'amore e del mistero. In altre parole potremmo anche dire che la sua fede e la sua spiritualità contemplano le tre prospettive del credente indicate dal Reverendo Martin Luther King: quella verticale, rivolta al Regno dei Cieli, nella preghiera e nel canto a lode del Creatore; quella orizzontale, rivolta all'evangelica carità per il prossimo e alla realizzazione della giustizia; quella in profondità, rivolta alla propria vita interiore dove chiamata, dono, grazia, anima, meditazione e libertà si fondono nell'unica risposta che conferisce senso, significato all'esistenza. -
Amata terra
Raccolta di poesie di Gabriella Frenna illustrata da mosaici di Michele Frenna. Un amore sconfinato per la terra siciliana, un'adorazione grandissima per la figura del padre artista musivo, una memoria di lui solare e tenerissima, una magia scaturita dalla contemplazione dei mosaici policromatici, l'energia vitale della città natale Agrigento, la visitazione del suo passato pregnante di civiltà classica di origine greca, il legame affettivo e culturale con la meravigliosa ""Valle dei Templi"""" ovvero il luogo-sogno di tutta la sua vita: questi gli elementi e i sentimenti che, come un respiro infinito e universale, traspaiono dal libro Amata terra, raccolta poetica di Gabriella Frenna, illustrata da immagini dei mosaici di Michele Frenna."" -
Caravaggio dall'ombra al dettaglio
"Le pagine di Pier Paolo Dinelli rendono conto, in modo intenso e partecipe, di una lettura dell'opera di Caravaggio che, avvalendosi del metodo della semiologia classica, dilata lo sguardo a connessioni inaspettate"""". Salvatore Veca. """"Pier Paolo Dinelli offre una visione che supera la riduzione operata da parte della tradizione storica critica, in particolare quella orientata alla simbolizzazione di una materia che dipende dal riscatto della luce. Partendo dalle zone di buio l'autore individua nel termine concettuale di """"perturbante"""" la paura generata dall'inconciliabilità degli opposti, il conflitto tra il bene e il male, tensione quest'ultima che è alla base del testo biblico nel cammino di redenzione dell'umanità e di cui i Vangeli sono la buona novella. Vangeli ai quali deve essersi spesso direttamente riferito il Caravaggio per poi eluderne le norme rappresentative da lui giudicate certamente come esaurite."""" (Ida Chicca Terracciano)" -
La Resistenza e le negazioni agli ebrei. Poesie e ricordi
Luigi Crenna rivive i tristi momenti della Resistenza, quando le incursioni aeree piombavano all'improvviso sulla testa dei cittadini e scaricavano bombe all'impazzata: «... Le esplosioni provocate dagli incursori e i lampi della controaerea erano uno spettacolo tremendo. Qualcuno pensava veramente che questo castagno potesse essere una protezione, perché nascondeva le persone dalla vista degli aerei...» (Il ricordo del grande castagno). Sono immagini, per chi le ha vissute come me, che rinnovano tremori e paure. Si correva tutti quanti nei rifugi intrappolati come talpe in quei buchi, aspettando che il rumore degli aerei fosse passato. Ci si abbracciava tra fratelli, col padre o con la madre, nella speranza di farla franca. Che tempi brutti! Che momenti di tristezze e di paure. E quando gli aerei erano scomparsi nel cielo, noi ragazzi si giocava con gli avanzi della guerra. -
Senza spazio né tempo
La poesia della D'Aristotile tocca, con levità, le corde profonde dell'essere, non trascurando nessun contenuto fondamentale per il vivere umano. Così il senso del mistero che aleggia sulle cose umane è metaforicamente reso nei brevi versi della lirica Di sera a Firenze: «Sulle colline fiesolane / tremano le luci nella sera. / Alle finestre / di un vicolo scuro / ombre di vite sconosciute / appaiono e scompaiono. / La speranza riposa / sul primo raggio di luna». Da scenari intimistici agli spettacoli della natura il tema del mistero rende la sua poesia accattivante e suggestiva. Il richiamo del mare è forte: la schiuma dei marosi, il volo dei gabbiani, le vele al vento e lo scoglio dialogante con l'uomo, «...che dall'alto di queste pietre scalfite / dall'ingiuria del tempo / contempla / le maree erranti / e si perde / nel mistero dell'universo» (Lo scoglio), compongono un quadro classico dove i destini della natura e quelli umani sembrano accomunarsi. -
Opere scelte
Dipinti di Iginia Mignosi; la pittrice ha ereditato dai nonni la passione per l'arte; incoraggiata dal cugino, il filosofo e letterato Pietro Mignosi, che ne intuì il talento sin da quando era piccola, si dedicò allo studio della pittura e della musica. Traendo ispirazione dalla natura, dipingeva i quadri e poi li traduceva in musica che ella stessa componeva. Iginia Mignosi era paesaggista e dipingeva con colori ad olio su tela. -
Il treno e il pioppo. Ediz. bilingue
"Il treno e il pioppo"""" - già a partire dal titolo - è un originale libro di poesie di Giuseppe Bertòn, tradotto in inglese da Luisa Randon." -
Oltre il tempo
Nella presente raccolta di poesie la tematica ""Tempus fugit"""" sembra essere un elemento catalizzatore della sua ispirazione: «...Dappertutto sei e da nessuna parte / vorrei sapere da quando esisti / o chi ti ha inventato / ineluttabile tempo / nemico della vita...» (""""Il tempo""""). Il tempo che tutto travolge, annienta, trasforma ma che si perde nell'infinito cosmico ed è qui che forse l'autore ritrova sé stesso: «... Lunga è la notte e il giorno incerto / e l'altro del mistero ti parlerà / della vita...». Questi versi sono tratti dalla lirica """"L'altro"""", scritta qualche mese prima della sua scomparsa. Come se Antonio Costantino volesse suggerirci che """"vivremo"""" nel tempo ed oltre il tempo, in quanto ciò che più conta di noi è quello che rimane dopo il nostro passaggio terreno. E solo il recupero della memoria e della nostra essenza giustificherà la nostra breve esistenza, poiché, alla fine, il nostro valore è in ciò che resterà quando non ci saremo più."" -
Estetica della partecipazione. Il realismo ontologico di Pavel Florenskij
"Estetica della partecipazione"""" - il titolo - come sottolinea più volte lo stesso Mauro Beltrami, è un contenuto rilevante del pensiero di Pavel Florenskij, il filosofo, e non solo, russo al quale è dedicato lo studio e su cui si sviluppa la ricerca appassionata dell'intellettuale italiano, e che va nella direzione di un coinvolgimento cognitivo del soggetto pensante, vale a dire che la conoscenza, la comprensione sono veramente tali solo se partecipati. Già tale assunto pone Florenskij in rottura con la tradizione filosofica occidentale dominante, basata su un quasi assoluto razionalismo. E la rottura si fa ancora più profonda se pensiamo allo sviluppo realizzato oggi dagli strumenti creatori delle cosiddette 'realtà virtuali', che allargano a dismisura distanze ed assenze invece che favorire partecipazioni, vicinanze e prossimità esistenziali, relazionali, culturali." -
Opera Omnia
"Proverò a pormi una domanda fondamentale su Maurizio Zanon: qual è la sua sete più profonda? Cosa vuole egli veramente comunicarci con i suoi messaggi poetici? Cosa traspare di più significativo ed importante della sua personalità, della sua umanità, della sua anima, da ciò che il lettore leggerà in questo libro? La domanda si è già articolata in più punti interrogativi e quindi anche la risposta seguirà la stessa strada. Infatti non c'è in lui una sete unica, un messaggio solo, un'anima monocolore, ma tutto un insieme di valori e di istanze che concorrono a formare la ricchezza dell'uomo e dell'artista. La grande sete del poeta si definisce quindi con più nomi, che tutti però hanno per radice il nome dell'amore: amore per la vita, amore per la libertà, amore per l'amore, amore per la natura, amore per l'eterno, passione per Venezia.""""" -
Il libro della vita. Poesie e dipinti
Fabio Recchia è nato nel 1953 a Levico terme (TN) dove attualmente vive. Poeta e pittore ha pubblicato diverse raccolte di liriche, alcune delle quali illustrate con sue riproduzioni d'arte. Si dedica alla pittura con varie tecniche: acquarello, acrilico, mosaico, vernice spray e tecniche miste; ha all'attivo molte mostre personali e collettive in Italia e Germania. «La parola del poeta non è altro che il pennello del pittore: vita e arte, arte e vita. Un binomio che scalda l'animo e lo emoziona a contatto della sua produzione, dei suoi colori, della sua tecnica artistica. Ascoltare le sue parole equivale ad ammirare i suoi quadri, dove tutto è sinfonia, tutto è armonia, gentilezza, finezza, di un artista che ama la vita tradotta in poesia». Nazario Pardini -
Alcyone 2000. Quaderni di poesia e di studi letterari. Vol. 14
Saggi critici di letteratura e arte: Il medioevo di Dante. La funzione didascalica dell'arte nell'estetica della Commedia; Intervista a Franco Loi: come vedo l'angelo custode; Caravaggio dall'ombra al dettaglio; Romano Bilenchi, letture e amicizie. Saggi critici di letteratura comparata; sillogi poetiche di autori contemporanei; altri articoli e recensioni. -
Ventagli lirici
La poetessa Marcella Mellea con la pubblicazione di questa raccolta poetica apre il ventaglio dei suoi motivi lirici, spaziando nei vasti orizzonti di una problematica circolare che compie escursioni in diversi aspetti contenutistici, inerenti sia le dimensioni individuali che quelle universali del vivere odierno. Ci troviamo di fronte quindi ad una letteratura soggettiva quando l'autrice s'immerge nei meandri della memoria per rivivere situazioni del passato, dell'infanzia, delle radici; o quando dedica tributi al sentimento d'amore che ha visitato la sua vita, o quando ancora s'incammina verso riflessioni di tipo esistenziale e spirituale. La maggior parte delle liriche del libro occupano tali livelli d'ispirazione, offrendoci spunti autobiografici e squarci fotografici d'altri tempi. Tuttavia non mancano contemplazioni delle suggestioni naturalistiche e sensibilità sociali verso le sofferenze causate da eventi naturali o storici della realtà contemporanea.