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Marco Petrus. Antologica (2003-2017). Catalogo della mostra (Catanzaro, 12 maggio-20 agosto 2018). Ediz. italiana e inglese
Marco Petrus è, ormai da venticinque anni, un pittore di architetture. Ma l'architettura, da sola, non esaurisce tutto quello che Petrus vuole dire. Forse, più che un soggetto, è una metafora. La sue visioni urbane sono capaci di proiettare in modo creativo la memoria e l'anima dei luoghi. Un breve excursus attraverso il suo percorso espressivo può aiutarci a comprendere le differenze che esistono nel suo lavoro e che testimoniano un'ansia di ricerca incapace di adagiarsi nelle ripetizioni e nelle formule. Attraverso le sue opere si mostrano, con inquadrature particolari, palazzi e architetture di Milano, Venezia, Londra, Shanghai, Taipei, giusto per citare qualche esempio di metropoli in cui ha anche esposto in sedi prestigiose. È il museo MARCA di Catanzaro che ospita questa sua ultima personale, Antologica 2003-2017, che riunisce una serie di lavori tra i più rappresentativi dell'evoluzione dell'artista, in occasione dei dieci anni di attività del museo. Questo libro bilingue (italiano e inglese), catalogo della mostra, raccoglie oltre alle opere in esposizione anche un'antologia critica a cura di Roberto Dulio che ci narra lo sviluppo artistico e personale di Petrus nei suoi ultimi quindici anni di carriera mediante gli scritti di noti critici e storici dell'arte. La curatrice della mostra, Elena Pontiggia, ci introduce con il suo saggio a questa maturazione che passa dalla rappresentazione al ritmo, dall'architettura urbana alla geometria ripetuta, pura costruzione di forme. In catalogo è presente anche un breve testo di Domenico Piraina, che vede in Petrus un classico contemporaneo, una tradizione espressa pittoricamente con un linguaggio fresco, attuale, dinamico. -
Riprendiamoci i nostri figli. La solitudine dei padri e la generazione senza identità
Nel mondo di oggi, che mette in discussione ogni forma di autorità, la sfida educativa dei genitori diventa sempre più complicata. Se il conflitto tra generazioni non è certamente una novità, quello che sta accadendo è però qualcosa di diverso, di molto più serio: una vera e propria interruzione del tradizionale passaggio di valori dai padri ai figli. I genitori sono soli, insidiati da mille modelli alternativi che li contraddicono, parlano un'altra lingua, dettano altre priorità. Diventato padre in due momenti diversi e distanti della sua vita, Antonio Polito entra nel vivo di una battaglia culturale volta a smascherare i nemici dei genitori: le idee e le figure che tendono a sabotarne l'autorità o che semplicemente hanno smesso di aiutarli. Dai social alla scuola, dalla politica alla Chiesa, dai cattivi maestri fino alla famiglia stessa, che ha commesso gravi errori, importando stili di vita che ne minano il ruolo. Davanti all'urgenza di rifondare l'autorità dei genitori, la soluzione sta forse nel tornare al più classico dei compiti: trasmettere cultura, comportamenti, esperienze e valori, primo tra tutti l'amore e il rispetto per la vita. «A padri e madri bisognerebbe dire: non credete più a chi vi colpevolizza, riprendetevi 1 vostri figli, ribellatevi a chi sta alienando la vostra potestà, credete di nuovo possibile la vostra missione». -
L' americano di Celenne
Raccontata da tre voci diverse (un musicista jazz, un medico d'ospizio e un giovane avvocato newyorkese d'origine italiana), questa è la storia di Danny Leone, giovane emigrato negli Stati Uniti dopo la sconfitta di Caporetto e subito a suo agio nel clima festoso della New York degli anni Venti. In poco più di un decennio, frequentando jazz men, soubrette, pugili, uomini d'affari, gangster e politicanti, Danny raggiunge il successo economico che sognava da una vita. Ma la crisi del '29 e la sconfitta di Carnera nel '34 segnano la fine del mito americano: benché amareggiato e insofferente verso il fascismo, torna allora in Italia, dove riesce a trasformare il paese d'origine in un avamposto di ""nuovo mondo"""". Tra ironia e memoria, """"L'americano di Celenne"""" ripercorre l'epopea dell'emigrazione oltreoceano e gli avvenimenti sociali e politici dalla Grande guerra all'Italia repubblicana, incarnando trent'anni di storia nazionale."" -
Agrò e i segreti di Giusto
Chiamato a occuparsi del presunto suicidio di Giusto Giarmana, il sostituto procuratore Italo Agrò esplora e analizza le incongruenze dell’evento, decidendosi infine a riaprire le indagini. A richiedere un nuovo intervento da parte dell’autorità giudiziaria è stata l’avvocata Olga Semmelweis Zalanji, femme fatale nonché amante di Giarmana, l’ingegnere responsabile di un avveniristico progetto per la costruzione di una linea ferroviaria ad alta velocità da Trieste a Budapest. Di svolta in svolta, la pista investigativa porta Agrò – animato dal solito presupposto secondo il quale «è la vittima a condurre all’assassino» – a scoperchiare uno scrigno di segreti e macchinazioni che ruotano intorno alla realizzazione dell’opera. Con l’aiuto del commissario Lanfranco Scuto e di Adamantino Armillato, caposquadra della Scientifica, ma anche grazie alle carte e ai diari lasciati dal defunto ingegnere – dove le memorie private si alternano a congetture e svelamenti legati al suo lavoro –, Agrò muoverà i propri passi in una realtà nella quale si mescolano affari, sentimenti, complicità, omertà, potere politico e imprenditoriale. Nel tentativo di gettar luce sulle vere cause che hanno portato alla morte di Giusto Giarmana, esercitando il suo famoso “metodo”, riuscirà a far emergere ragioni e torti, ma soprattutto le responsabilità, tanto penali quanto morali. -
L' argentino
L'anno è il 1958, il luogo è un paesino della Spagna franchista popolato da contadini, artigiani, famiglie che dominano su tutte le altre. E l'evento è l'Evento: la Luce che torna, e non viene riconosciuta da nessuno se non dall'Oscurità. Nessuno sa di preciso chi sia, lo straniero male in arnese che tutti chiamano l'Argentino; ma il capo di una banda di ragazzini, Rosario, non ha esitazioni: quell'uomo altri non è che Gesù, tornato in terra per attraversare il male e farsi, di nuovo, carico del peccato del mondo. Rosario può riconoscerlo perché lui è, appunto, il male, il diavolo. E l'Argentino lo riconosce a sua volta, e il paese si trasforma quindi in un campo di battaglia. Nei suoi microcosmi - sempre piccoli paesi, quasi villaggi - Ivano Porpora crea un mondo nel quale ogni gesto, ogni parola si riduce a una questione di perdizione o salvezza, affrontando di petto il tema eterno e meraviglioso della lotta tra la Vita e la Morte. -
La domenica vestivi di rosso
Nera percorre la parabola ambiziosa e seduttrice di una ragazza di provincia nel 1968, e tanto insegue la scrittura, fino a raggiungere i caratteri cubitali della cronaca nera.rnrnLa protagonista del romanzo, registrata all'anagrafe come Vera - da Venera - si chiama in realtà Nera, perché l'impiegato dell'anagrafe era duro d'orecchie. E questo non è l'unico ""errore"""" sotto il quale Nera viene al mondo in una famiglia di madre suicida e padre emigrante; infatti, a entrambi i piedi Nera ha sei dita. A parte questi due dettagli - uno che può essere sopportato e l'altro che può essere nascosto - Nera, in una famiglia di grassi e analfabeti, è intelligente e sinuosa come un gatto, e soprattutto è interessata a sedurre gli uomini: non per farci l'amore, ma per raccontarli. Per scrivere, si riduce a vivere, e la vita, subito, è quella risicata di un piccolo paesino in provincia di Catania, Vulcanello, dove vive con Natalina, figlia della sua madrina che, a sua volta e dopo la dipartita per diabete di quest'ultima, è diventata la madrina in carica. Così, in un crescendo di uomini sedotti e abbandonati, di corredi e lenzuola di lino e pizzi (che sono poi il lavoro di Natalina, che a mano a mano assume la statura di un Efesto nella sua fucina), Nera percorre la parabola ambiziosa e seduttrice di una ragazza di provincia nel 1968, e tanto insegue la scrittura, fino a raggiungere i caratteri cubitali della cronaca nera. Forse perché Nera fa teatro, sempre, con tutti, a partire da sé."" -
Il guardiano del faro. I delitti di Fjällbacka. Vol. 7
In una notte d’inizio estate, un’auto percorre a gran velocità la strada che collega Stoccolma alla costa occidentale. La donna al volante ha le mani sporche di sangue. Insieme al figlio, Annie sta fuggendo verso Gråskär, nell’arcipelago di Fjällbacka. Quell’isola scabra, con il faro bianco e la vecchia casa del guardiano dove crescono le malvarose, appartiene alla sua famiglia, ed è l’unico posto in cui lei si sente al sicuro, lontano da tutto. La leggenda popolare vuole che lì si aggirino gli spiriti dei morti, ma questo non la turba, anzi, in quel luogo così solitario, dove il suo sguardo può spaziare solo su scogli e mare salato, ad Annie piace pensare che i fantasmi siano rimasti per farle compagnia. Intanto, a Fjällbacka, Patrik, da poco rientrato in servizio, è alle prese con un’indagine piuttosto spinosa: il dirigente del settore finanze del comune è stato ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Il movente dell’omicidio sfugge e la vittima, che poco prima di morire aveva fatto visita ad Annie all’isola degli spettri, sembra essere stato un uomo dai mille segreti. Sfidando un muro di silenzi, la polizia di Tanum scava nel suo passato e trova un collegamento con un’associazione di sostegno a donne maltrattate. -
Il segreto degli angeli. I delitti di Fjällbacka. Vol. 8
Decisa a cominciare una nuova vita, Ebba fa ritorno a Valö, la splendida isola della sua infanzia affacciata sulle casette bianche e le rocce scoscese di Fjällbacka, nell'idillio dell'arcipelago svedese. Vuole rimettere a posto la colonia che le appartiene e che non ha più rivisto dal giorno in cui, una vigilia di Pasqua di molti anni prima, la sua famiglia scomparve nel nulla, lasciando dietro di sé solo una tavola apparecchiata a festa e una bambina di un anno che vagava smarrita. Nessuno li rivide più; nessuno fu mai in grado di stabilire cosa fosse realmente accaduto. Un mistero che da sempre stuzzica la curiosità di Erica Falck, ora entusiasta all'idea di poter riprendere in mano la sua personale indagine su quell'oscura storia. Sembra però che per Ebba non ci sia pace. Qualcuno vuole allontanarla, disposto a qualsiasi cosa per proteggere il segreto dell'isola. Dopo un incendio scoppiato nella notte, le minacce si fanno sempre più incalzanti: Ebba ha già perso tutto, eppure c'è ancora qualcuno che desidera la sua morte. A Erica e Patrik non resta che unire le forze per trovare le ragioni di un rancore che gli anni non hanno placato, cominciando da un debole indizio: vecchie tracce di sangue che i lavori di restauro hanno portato alla luce nella colonia di Valö. Una sorta di filo rosso che si snoda a ritroso, conducendo a un passato lontano quando, all'inizio del secolo scorso, Fjällbacka conobbe una misteriosa «fabbricante di angeli». -
Il domatore di leoni. I delitti di Fjällbacka. Vol. 9
L'inverno è particolarmente gelido, e le vie di Fjällbacka sono quasi deserte: i ristoranti affollati, il porto brulicante di barche e i turisti a passeggio sono solo un ricordo. Mentre l'intero paesino che guarda al Mare del Nord sembra in letargo, una ragazza vaga confusa nel bosco carico di neve. È ferita, procede incespicando a piedi scalzi, gli occhi simili a due buchi neri in un viso bianchissimo. La sua fuga ha fine quando, raggiunta la strada, un'auto la investe, uccidendola. All'arrivo di Patrik Hedström e della sua squadra di investigatori, la giovane vittima è già stata identificata. Di lei si erano perse le tracce da quattro mesi. Ma il suo corpo porta i segni di un'inimmaginabile violenza che nessun incidente può spiegare, e il pensiero di Patrik corre subito alle altre adolescenti, così simili tra loro, misteriosamente scomparse negli ultimi due anni. Potrebbe davvero esserci un collegamento? Intanto, Erica Falck è alle prese con un nuovo libro. Sta facendo ricerche su un'oscura tragedia famigliare che ha portato alla morte di un uomo, una vecchia storia che, iniziata con il festoso arrivo di un circo, con il passare del tempo si è trasformata sempre più in una macabra leggenda senza risposte. Tra le due indagini potrebbe esistere un punto di contatto, un segreto custodito per amore che negli anni ha generato e sostenuto una spirale di odio incomprensibile: mai come questa volta Erica e Patrik dovranno scavare negli abissi del male più impenetrabile, diabolicamente protetto da un'apparente normalità. -
Tempesta di neve e profumo di mandorle
Manca poco meno di una settimana a Natale. Adagiata contro le rocce grigie, con le sue casette di legno ammantate di neve, Fjällbacka regala uno spettacolo particolarmente suggestivo, un paesino fiabesco affacciato sul mare di ghiaccio. Martin Molin, collega di Patrik Hedström alla stazione di polizia di Tanumshede, ha raggiunto la fidanzata Lisette sulla vicina isola di Valö per una festa di famiglia. Mentre il vento infuria, durante la cena il vecchio patriarca dall'immensa fortuna muore improvvisamente. Nell'aria si avverte un vago aroma di mandorle amare, e a Martin Molin non resta che cercare di far luce su quella morte misteriosa. Intanto, la violenta tempesta che agita le acque gelide dell'arcipelago non accenna a placarsi, e ogni contatto con la terraferma è interrotto. Sulle orme di Agatha Christie, in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera Camilla Läckberg ha dato vita a una serie di racconti che, tema a lei caro, indagano le complesse dinamiche familiari, combinando adorabili scene d'intimità domestica all'inquietudine di oscuri segreti del passato. -
L' ultima sposa di Palmira
23 novembre 1980: il terremoto colpisce la Basilicata e la Campania, provocando migliaia di morti, dispersi e senzatetto. Un'antropologa milanese si precipita a Palmira, minuscolo centro dell'Appennino che ha la particolarità di non figurare sulle carte geografiche. Trova strade e ferrovie interrotte, dighe e ponti crollati, abitazioni rase al suolo, famiglie distrutte. Solo una falegnameria è rimasta in piedi e dentro, notte e giorno, mastro Gerusalemme fabbrica il mobilio per una sposa, l'ultima del paese. Sulle ante sta disegnando le leggende che si tramandano negli anni: misteriose profezie di gente senza tempo e memoria, miracoli di un luogo favoloso dove convivono cristiani, ebrei, musulmani. I pannelli dei mobili sono l'unica testimonianza che Palmira sia esistita veramente, e in essi si compie il destino di ogni uomo. Fra l'antropologa e il falegname inizia un dialogo di sguardi sfuggenti e parole arcane, un viaggio alla ricerca dell'ultima sposa, un'avventura nei segreti di questa comunità, dalla remota fondazione di Patriarca Maggiore all'apocalisse del terremoto che ha trasformato il paese in un immenso presepe di morti. Grazie a una lingua modulata sull'affabulazione dei sogni e a un gioco di incastro fra epica orale, mito e cronaca, con questo fantasioso romanzo Giuseppe Lupo celebra un evento che fa da spartiacque nella recente storia del Mezzogiorno segnando la fine di una civiltà: nel raccontare uno spaccato di mondo che somiglia a un'originale Spoon River, dove si affrontano i grandi archetipi della vita e della morte, della maternità e della solitudine, della speranza e dell'utopia, continua a parlarci di un Sud immaginario e si conferma narratore antropologico e visionario. -
Parenti lontani
Venti grossi grassi matrimoni meridionali e altrettanti allegri funerali in cui si commemorano gli estinti con tanto di bevute, banchetti e abbracci appassionati mentre il paese si riempie di emigranti che tornano a bordo di meravigliose fuoriserie americane con le loro ancora più meravigliose figlie - le fascinose ragazzine turist - capaci di farti innamorare con un solo sguardo. Questo lo scenario della giovinezza di Carlino di Lontrone che, dalla morte dei genitori, vive in una vecchia casa piena di ricordi, circondato da venti cugine sotto l'imperio della terribile nonna. Dispotica come una zarina, Nonnilde lo ha destinato alla guida dell'azienda di famiglia, ma Carlino ha altro per la testa. Il sesso, tanto per iniziare, che scoprirà spiando, in notti senza luna, i sogni erotici delle cugine; e l'America. Gliela farà conoscere Pit, l'amico più grande, nelle scorribande in macchina attraversando - a suon di jazz - paesi e campagne, avvicinando donne, fumando erba alla maniera beat. Carlino continuerà poi a seguirne le tracce insieme alla sgangherata banda di amici, tra cui primeggiano il dandy agreste Rino e l'indimenticabile Svizzero, inanellando tutta intera l'educazione sentimentale del giovane anni Settanta: dall'iniziazione al rock nel corso di un memorabile concerto dei New Trolls (anzi, dei ""Gnù Droll"""") al viaggio hippy, per approdare infine a New York, raggiungendo i suoi parenti lontani, ricchissimi come tutti i parenti americani devono essere. Ed eccolo nella Grande Mela dei primi luminosi anni Ottanta, Carlino. Accolto dallo zio Richard, tycoon dal cuore durissimo, s'imbatterà in miliardarie bizzose, maghi e guru d'alto bordo, homeless e snob squattrinati, pittrici esaltate e gangster di bassa tacca, e in una ragazza che sembra una favolosa nullità e che è invece destinata a divenire un'icona del nostro tempo: Madonna!"" -
L' amore al tempo degli scoiattoli
Finalista al National Book Award per la narrativa e al Women’s Prize for Fiction, tra i migliori libri dell’anno per The Guardian e la National Public Radio, L’amore al tempo degli scoiattoli mette in scena la storia di un fidanzamento in una commedia dolceamara che gioca con i tic e le nevrosi dell’american way of life, tra nuovi soldi e vecchi valorirnrnrn«Un romanzo davvero divertente e straordinariamente ben scritto.» – Jonathan Franzenrn«Dietro l’umorismo che pervade questo racconto, la rivelazione che la vita è un affare serio.» – Elizabeth Stroutrn«La musicalità e la ricchezza lessicale fanno della prosa di Elizabeth McKenzie un autentico piacere. Non lasciatevela scappare.» – The New York TimesrnA Palo Alto, nella California degli wasp, circondati da nuove fortune e vecchi valori, due teneri innamorati - Paul, brillante scienziato in carriera, e Veblen, comportamentista indipendente, esperta sollevatrice di animi - decidono di sposarsi. Peccato che il loro progetto sia come un ordigno pronto a saltare. E non tanto per la sciocca disputa intorno all'ossessione di Veblen per gli scoiattoli (li ama ed è convinta che le parlino, mentre Paul, al contrario, collauda veleni anti-roditori), quanto piuttosto perché i due futuri coniugi non si sono ancora mai incontrati con le rispettive famiglie, né queste tra di loro. È qui che deflagra la commedia. Da una parte, i genitori di Paul: ex hippy, coltivatori di marijuana, complottisti convinti, totalmente in balìa dell'altro figliolo, il primogenito ritardato. Dall'altra, la madre di Veblen, quintessenza della figura materna egocentrica, ipocondriaca, passivo-aggressiva, con un marito che la segue come un'ombra e un ex, il padre della figlia, rinchiuso in un ospedale psichiatrico. In un crescendo di quotidiana follia, dialoghi più veri della realtà e squarci di sconfinati paesaggi interiori, si arriva al sospirato atto finale di questo esilarante psicodramma esistenziale. -
Il rumore di una chiocciola che mangia
Un'opera ricca di grazia e stupore, un racconto saggio e magico, un viaggio di sopravvivenza e resilienza che ci mostra come anche la più piccola parte del mondo naturale può illuminare la nostra esistenza.rnrnCostretta a letto da un disturbo del sistema nervoso, la giornalista Elisabeth Tova Bailey riceve in regalo da un'amica un vaso di violette selvatiche: sotto le foglie, Elisabeth scopre una chiocciola e comincia a osservarla. Il minuscolo mollusco diventa particolarmente attivo di notte, quando allunga le sue antenne e intrattiene bizzarri rituali. Incuriosita e affascinata dalla sua anatomia, dai suoi criptici meccanismi di difesa, dalla sua determinazione nel prendere le decisioni e dalle sue oscure attività di corteggiamento, Elisabeth decide di dedicarsi con passione e devozione allo studio della biologia e della storia culturale della chiocciola, assimilando un patrimonio di informazioni sorprendenti su una creatura per lo più ignorata e ricavando dalla singolare relazione con la misteriosa compagna un grande senso di conforto e meraviglia. Dopo un lungo anno di immobilità, scriverà questo libro. -
Uomini che odiano le donne. Millennium. Vol. 1
Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l’invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l’inquietudine di un enigma mai risolto. Quando, ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l’ultima volta di fare luce sul mistero, l’incarico di cercare la verità viene affidato a Mikael Blomkvist, noto e affascinante giornalista che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Aiutato da Lisbeth Salander, giovanissima e abilissima hacker, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose. -
La ragazza che giocava con il fuoco. Millennium. Vol. 2
Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai Paesi dell’Est. L’inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all’uomo in cui la principale sospettata è Lisbeth Salander, la giovane hacker, «la donna che odia gli uomini che odiano le donne». -
La regina dei castelli di carta. Millennium
La giovane hacker Lisbeth Salander è di nuovo immobilizzata in un letto d’ospedale, anche se questa volta non sono le cinghie di cuoio a trattenerla, ma una pallottola in testa. È una minaccia: se qualcuno scava nella sua vita e ascolta quello che ha da dire, potenti organismi segreti crolleranno come castelli di carta. Deve sparire per sempre, meglio se rinchiusa in un manicomio. La cospirazione di cui si trova suo malgrado al centro, iniziata quando aveva solo dodici anni, continua. Intanto, il giornalista Mikael Blomkvist è riuscito ad avvicinarsi alla verità sul terribile passato di Lisbeth ed è deciso a pubblicare su Millennium un articolo di denuncia che farà tremare i servizi di sicurezza, il governo e l’intero paese. L’ultimo capitolo della trilogia di Stieg Larsson è ancora una volta una descrizione della società di oggi in forma di thriller. Un romanzo di trame occulte e servizi segreti deviati, che cattura il ritmo del nostro tempo e svela a cosa possono condurre le perversioni di un sistema malato. Una storia che, fedele all’anima del suo autore, narra di violenza contro le donne, e di uomini che la rendono possibile. -
L'uomo che sorrideva. Le inchieste del commissario Wallander. Vol. 4
«La scrittura di Mankell è un dono straordinario, ha cambiato molte vite.» – Kenneth BranaghrnrnNel Sud della Scania coperta dalla fitta nebbia di ottobre, l'avvocato Gustaf Torstensson viene trovato morto all'interno della sua auto. Per la polizia di Ystad si tratta di un incidente. Intanto, Kurt Wallander è deciso a porre termine alla sua carriera di poliziotto, ma quando viene a sapere che qualcuno ha sparato al suo amico Sten Torstensson, il figlio di Gustaf, decide di tornare a Ystad e riprendere servizio per un'altra, appassionante indagine. -
Quando il rosso è nero
Un caso per la squadra speciale, su cui il Partito vuole la massima discrezionernrn – The GuardianrnrnUn regolamento di conti che affonda le sue radici nel passato sembra essere all'origine del delitto del vicolo del Giardino del Tesoro: qualcuno è entrato nella stanza di Yin Lige, solitaria scrittrice dissidente con un'infelice storia d'amore alle spalle, e l'ha soffocata. Un caso che le autorità di Partito giudicano di competenza della squadra speciale, perché ""politicamente sensibile"""". Massima discrezione, dunque. Dato che l'ispettore capo Chen è in congedo per avere accettato l'allettante offerta di un ricchissimo imprenditore legato alle Triadi, tocca al suo vice Yu indagare la complessa realtà della shikumen dove Yin abitava e raccogliere le testimonianze di una comunità che sembra vivere ancora all'ombra della Rivoluzione culturale, quasi ricoperta dalla polvere del passato. Mentre tutt'intorno ambiziosi progetti urbanistici trasformano incessantemente Shanghai, scintillante delle luci dei nuovi palazzi e dei locali di lusso, al di là della porta scricchiolante di questo malandato complesso tipico dell'età coloniale, incastrato in un labirinto di vicoli, Yu entra nel mondo segreto che popola le strade più nascoste di una città divisa, quelle dei bassifondi dove decine di famiglie vivono stipate in stanze anguste, lontane anni luce dallo splendore e lo sfarzo destinati alle nuove classi emergenti."" -
Shotgun lovesongs. Ediz. italiana
Henry, Lee, Kip e Ronny sono cresciuti insieme a Little Wing, una cittadina rurale del Wisconsin. Amici fin dall'infanzia, hanno poi preso strade diverse. Henry è rimasto nella fattoria di famiglia e ha sposato il suo primo amore, mentre gli altri se ne sono andati altrove in cerca di fortuna. Ronny è diventato una star del rodeo, Kip ha fatto i soldi in città, il musicista Lee ha trovato la fama ma una donna gli ha spezzato il cuore. Ora tutti e quattro sono tornati in paese per un matrimonio. Ma vecchie rivalità si insinuano nel clima di festa e nella felicità d'incontrarsi di nuovo, e il segreto di una moglie minaccia di distruggere una coppia apparentemente solida e una storica amicizia.