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L' ultimo Rebora. 1954-1957
La poesia del Rebora religioso, espressa nei ""Canti dell'infermità"""" e nella produzione dell'ultimo periodo, pone il problema dell'unità della figura dello scrittore e insieme delle sue necessarie articolazioni. Il quinto volume dei """"Nuovi quaderni reboriani"""" indaga sull'ultimo Rebora, accogliendo una serie di contributi."" -
Il segreto di Barbiana. La storia di don Lorenzo Milani, sacerdote e maestro
Barbiana è ancora oggi com'era nel 1954 quando don Milani fu nominato parroco: una chiesa, una casa colonica, la canonica, il cimitero e poi a distanza e isolate nei boschi le ventitré case delle famiglie contadine. Da quel luogo sperduto tra i boschi e le montagne del Mugello la sua fama e il suo modo di essere sacerdote e maestro raggiunse molti angoli della terra e incuriosì i più raffinati intellettuali. Eppure la sua ""Ditta"""" (cosi don Lorenzo chiamava la Chiesa come gerarchla e come comunità) non seppe capirlo e fece di tutto per isolarlo e mantenerlo nel più stretto esilio. Come nacque e si sviluppò nel giovane Lorenzo la vocazione per il sacerdozio? E come arrivò il giovane parroco, destinato alla chiesa di San Donato di Calenzano a privilegiare la scuola serale popolare come mezzo per evangelizzare il suo popolo di operai e contadini? Questo libro vuole essere di aiuto a superare i molti ostacoli che si frappongono ancora oggi tra il sacerdozio di don Milani, la sua testimonianza e la sua pratica di vita."" -
I nuovi imperi. La mappa geopolitica del XXI secolo
Coloro che avevano profetizzato la fine della storia e della geografia con la caduta del Muro di Berlino devono ripensare le loro teorie sulla base di una impressionante accelerazione delle dinamiche politiche, economiche e sociali che ha caratterizzato quest'ultimo ventennio. L'elemento territoriale, che gli analisti del villaggio globale volevano relegato agli atlanti del passato, torna ad affermarsi come discriminante nella competizione tra Stati. Una competizione per l'energia, il commercio, le nuove rotte di un mondo che ha fame di crescita e sete di petrolio. Chi sono gli attori di questa nuova competizione globale? Innanzitutto gli Stati Uniti d'America, ma negli ultimi anni la storia registra il ritorno ad una aggressività geostrategica della Russia, che nell'energia e nella proiezione politica trova due formidabili strumenti di affermazione. La Cina, campione di una crescita economica senza freni e di un dinamismo ""geodemografico"""" senza precedenti, ben presto utilizzerà la capitalizzazione economica per alimentare le proprie ambizioni strategiche sull'Asia Maior, nuova frontiera delle relazioni internazionali. Ma a giocare un ruolo da protagonisti ci sono anche l'India, la più popolosa democrazia del mondo, laboratorio della nuova middle class globale, dell'innovazione tecnologica e dell'alta tecnologia."" -
Diario di Izumi Shikibu
Izumi Shikibu, poetessa e dama di corte vissuta tra la seconda metà del secolo X e la prima metà dell'XI, è famosa per la sua produzione poetica di ispirazione romantica, ma anche e soprattutto per le relazioni extraconiugali avute con due principi imperiali. Intorno alla sua figura e alle sue ""scandalose"""" storie d'amore, nasceranno nei secoli successivi numerose leggende confluite in testi di vario genere, che celebrano la personalità forte di questa donna capace di sfidare l'opinione pubblica e di rompere con gli schemi di una rigida organizzazione sociale. Il """"Diario di Izumi Shikibu"""" - opera formalmente anonima ma che potrebbe essere attribuita alla stessa Izumi Shikibu - è il racconto in terza persona di una di queste relazioni: un amore romantico inammissibile all'epoca, sbilanciato socialmente (la figlia di un governatore di provincia e un principe imperiale), nascosto ma chiacchierato, raccontato dal punto di vista della protagonista femminile. Un testo appassionato, malinconico e moderno che ci arriva da un mondo apparentemente lontanissimo: il Giappone di mille anni fa."" -
Mimmo Paladino a Villa Pisani. Catalogo della mostra (Stra, 1 giugno-2-novembre 2008). Ediz. illustrata
Il volume è il catalogo della mostra di Stra (Museo Nazionale di Villa Pisani, 1 giugno - 2 novembre 2008) L'esposizione presenta un tinerario di oltre settanta lavori di Mimmo Paladino, dai famosi Dormienti alle sculture esposte presso il MART di Rovereto, ai quali si aggiungeranno opere realizzate per l'occasione. -
Y
Alexandre Varga, pittoresco banchiere eroe della resistenza e delle lotte anti-colonialiste, scompare misteriosamente lasciando una lettera enigmatica al figlio Claude. Un poliziotto corrotto, dei malviventi parigini, un deputato intrallazzatore, un obeso killer dei servizi segreti italiani, mafia e hezbollah: in molti si mettono alla ricerca di Alexandre, che ha portato con sé enormi somme di denaro e una misteriosa videocassetta. E tutti a loro volta se la prendono con Claude, che deve già affrontare i suoi personali demoni droga e devianza sessuale. Per fortuna, troverà manforte in Adèle, una bella giornalista dalle motivazioni poco chiare, e in Emile K., ex superpoliziotto. Le tensioni in Medio Oriente e i segreti di Stato fanno da sfondo a un libro che, rinnovando lo schema della ""lettera rubata"""", offre anche una risposta molto singolare alla domanda se può esserci un amore felice in un mondo infelice."" -
Primo Levi. Una vita per immagini. Ediz. illustrata
Nel corso di questi ultimi anni, lo studioso francese Philippe Mesnard ha raccolto in tutta l'Europa tra gli amici e i famigliari di Primo Levi una notevole mole di fotografie che vanno dai primi momenti di vita dello scrittore torinese, ai ricordi di scuola e di università, fino agli ultimi giorni di vita (morto suicida l'11 aprile del 1987). Si tratta di fotografie familiari, del tutto inedite, o di istantanee che colgono Levi sul luogo di lavoro, durante una conferenza, o un raduno di ex deportati; nel corso di una vacanza o legate a premi letterari, in Italia e all'estero. Fotografie che segnano le tappe del progredire del suo lavoro di scrittore e di testimone dell'Olocausto, fino a questo momento conosciute solo da pochi intimi. Esse ci restituiscono un volto inedito e insieme profondamente ricco di suggestioni e di emozioni di uno scrittore sempre schivo. Alternate a un rigoroso studio biografico e a brani dei suoi scritti (tratti sia dalle opere letterarie che da articoli o interviste edite e inedite), queste fotografie costituiscono un utile complemento alla conoscenza e allo studio di Primo Levi scrittore e testimone della tragedia degli ebrei nel corso della seconda guerra mondiale. -
Storia dei laici nell'Italia clericale e comunista
"Storia dei laici"""" ripercorre l'intero cammino nella Repubblica dei gruppi laici e antitotalitari italiani di matrice liberale, democratica e socialista. È la storia veritiera e originale del mondo politico e culturale che fu antifascista senza essere comunista e anticomunista senza essere fascista e clericale. Ed è per questa singolarità che i cattolici, predominanti in politica, e i comunisti, egemoni nella cultura, hanno tentato di cancellarne la memoria. I gruppi e le forze liberaldemocratiche e socialiste riformiste sono state essenziali nel dar vita a un paese più civile e meno antiquato, annoverando nelle loro fila alcuni autorevoli interpreti dell'Italia democratica: Gaetano Salvemini ed Ernesto Rossi, Benedetto Croce e Luigi Einaudi, Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte, Mario Pannunzio e Adriano Olivetti. È sì vero che la politica italiana ha relegato nell'ombra la schiera dei laici antitotalitari che furono chiamati """"pazzi malinconici"""", ma sono stati proprio loro che hanno avuto ragione nel drammatico Novecento, il secolo che ha sconfitto i totalitarismi di destra e di sinistra." -
Catalogo dei viventi 2009. 7247 italiani notevoli
II ""Catalogo"""" permette di conoscere cosa hanno scritto i giornali senza averli letti, di sapere quel che c'è su Internet senza accendere il computer: le dettagliate notizie biografiche sono spesso arricchite da dichiarazioni rilasciate alla stampa. Notizie che riguardano la vita pubblica ma anche quelle sulla vita privata: che mestiere faceva il padre di Monica Bellucci? Per che squadra tifa Pippo Baudo? Chi è stato il primo amore di Raffaella Carrà? Quante volte è stato ministro Francesco Cossiga? Che musica ascolta Andrea Camilleri? E molto altro. Migliaia di informazioni che gli autori hanno raccolto in oltre dieci anni passati a selezionare il meglio di quanto pubblicato sulla stampa italiana."" -
Ferdinando Paër tra Parma e l'Europa
Ferdinando Paër - compositore tanto importante e celebrato ai suoi tempi, quanto poco conosciuto al giorno d'oggi - nasce a Parma nel 1771. Dopo l'esordio nella sua città, dove è al servizio della corte dei Borbone, si trasferisce a Vienna, poi a Praga, quindi a Dresda a ricoprire la carica di maestro di cappella. Dal 1807 è a Parigi, chiamato da Napoleone a dirigere la cappella imperiale. Nella capitale francese resta fino alla morte, avvenuta nel 1839. Attraverso i contributi dei principali specialisti italiani e stranieri si ricostruiscono le tappe fondamentali della fortunatissima carriera del compositore. -
Per Girolamo Dai Libri. Pittore e miniatore del Rinascimento veronese. Ediz. illustrata
Artista attivo a Verona tra la fine del Quattrocento e la metà del secolo successivo. Si tratta della prima monografica dedicata ad un maestro che riscosse l'ammirazione appassionata di Vasari e che ottenne già a 16 anni la commissione per la Deposizione dalla Croce per l'altare della famiglia Da Lisca nella importante chiesa monastica di Santa Maria in Organo, pala che destò meraviglia per lo stile finissimo e il colorito armonioso. Caratteristiche di un classicismo misurato e sapiente che Girolamo affinò nel tempo e che gli derivavano dalla consuetudine familiare per la pittura ma soprattutto per la miniatura, l'arte nella quale eccelse e si distinse come prim'attore sulla scena veronese del Rinascimento. Proprio la raffinata eleganza e lo squisito equilibrio formale delle sue grandi pale d'altare hanno contribuito a far si che opere di Girolamo siano esposte nei più grandi musei internazionali, dal Metropolitan al Louvre alla National Gallery, accanto ai capolavori dell'arte italiana rinascimentale. -
L' archeologia in architettura. Misurazioni, stratigrafie, datazioni, restauro. Ediz. illustrata
L'archeologia in architettura offre a chi restaura orizzonti di analisi e di conoscenza innovativi, fornendo gli strumenti concettuali e operativi per interpretare i ""segni"""" lasciati dagli uomini sul costruito nel corso del tempo. Non solo. Affronta anche una questione cruciale: nell'adottare la conservazione come filosofia dell'intervento, quaI è l'oggetto della conservazione? che cosa intendiamo realmente e concretamente conservare?"" -
Dopo di te il diluvio
Rimasta coinvolta suo malgrado in un esperimento dai risvolti diabolici, Anna è la creatrice involontaria di una comunità che a Valdoro, tra alberi secolari sui dolci declivi dei colli all'orizzonte di Venezia, si incarna nelle figure di almeno trenta personaggi. È qui che nella piena maturità la donna, ora coinvolta nell'educazione di dodici bambini, ripercorre le tappe della sua vita, qui che fa riemergere la passione travolgente di un amore perduto che l'ha salvata dalla rovina di un delitto imperdonabile. Qui, ancora, che rivive la sua avventura alla presenza di tre amiche che, una alla volta, rievocano dettagli sconosciuti della storia che Anna racconta. Fiona, la consumatrice di uomini, che si affanna nella ricerca spasmodica di una riuscita professionale, ma per errore cade in un mondo di metamorfosi infinitamente più ricco e profondo; Asia, l'intellettuale incompiuta che si trova imbrigliata, per una passione mai corrisposta, in un destino di fantasie e perversioni maniacali; Paoline, l'artista pura che non si fa scalfire, eppure piegata dalla perdita del suo unico amore, darà se stessa per scoprire l'origine di un crimine che svelerà le cause dell'omicidio che ha travolto la vita di Anna. -
Parenti lontani
Venti grossi grassi matrimoni meridionali e altrettanti allegri funerali in cui si commemorano gli estinti con tanto di bevute, banchetti e abbracci passionali mentre il paese si riempie di emigranti che tornano a bordo di meravigliose fuoriserie americane con le loro ancora più meravigliose figlie. Questo lo scenario della giovinezza di Carlino di Lontrone che vive in una vecchia casa piena di ricordi, circondato da venti cugine sotto l'imperio della terribile nonna che lo ha destinato alla guida dell'azienda di famiglia, ma Carlino ha altro per la testa: il sesso e l'America. Gliela farà conoscere Pit, l'amico più grande, nelle scorribande in macchina attraversando, al suono del jazz, paesi e campagne, avvicinando donne, fumando erba alla maniera beat. Carlino continuerà poi a seguirne le tracce insieme alla sgangherata banda di amici inanellando tutta intera l'educazione sentimentale del giovane anni Settanta: dall'iniziazione al rock nel corso di un memorabile concerto dei New Trolls (anzi dei ""Gnu Droll"""") al viaggio hippy, per infine approdarvi raggiungendo i suoi ricchissimi parenti lontani. Ed eccolo nella New York dei primi luminosi anni Ottanta. Accolto dallo zio Richard, tycoon dal cuore durissimo, s'imbatterà in miliardarie bizzose, maghi e guru d'alto bordo, homeless e snob squattrinati, pittrici pazzoidi e gangster di bassa tacca e in una ragazza che sembra una favolosa nullità e che è invece destinata a divenire un'icona del nostro tempo - Madonna!"" -
Il Vajont dopo il Vajont (1963-2000)
Vajont, 9 ottobre 1963. Precipita una montagna, cade su un bacino idroelettrico: 1910 morti. Fatalità, natura crudele? O calcolo del profitto? Natura violentata, catastrofe inevitabile e prevedibile. Intatta la diga ""capolavoro"""". Distruzione e morte tutto intorno. E dopo? Compianto per i morti o per i vivi rimasti? Il primo impulso: gestione dell'esistente. Ma poi: rottura del passato e della storia, memorie estromesse e perse. Un progetto. L'invenzione di una città, anzi di più """"città"""" o """"quartieri"""". Costruzione di una nuova società, complessa. Immigrazioni e nuove identità. Un'autoctonia inedita, costruita. Finanziamenti e incentivi. Attività produttive prima sconosciute. Un difficile rapporto tra potere centrale o regionale e amministrazione periferica e locale. Itinerario della giustizia. Processi penali: confinati a L'Aquila e Roma. Processi civili: disseminati in varie parti d'Italia. Il tentativo di chiudere con un lungo e pesante passato. Transazioni per chiudere la partita (1999 e 2000). Il recupero della memoria. Le memorie individuali, infrante e riemergenti. Quelle collettive, ricostruite e divise. Si fanno i conti con il passato. Il passaggio dal rifiuto alla rielaborazione. I vissuti religiosi, ancora di salvezza. La funzione catartica della letteratura. Le mediazioni cognitive e fantastiche della televisione e del cinema. La maieutica della scuola e della formazione educativa. La costruzione di una cittadinanza."" -
La morte a Venezia. Testo tedesco a fronte
Quando esce ""La morte a Venezia"""", nell'autunno del 1912, Thomas Mann ha trentasette anni, è sposato con la bella e ricca Katia Pringsheim, è padre di quattro figli. Ha già scritto """"I Buddenbrook"""" e """"Tristano"""" e """"Tonto Kroger"""" e è uno scrittore ormai affermato, per alcuni critici forse al culmine della propria potenza narrativa. Da qualche anno la letteratura è dominata dalle avanguardie storiche, mentre in tutta l'Europa si avvertono presagi di guerra. Ma nel lungo racconto sulla fine di Gustav von Aschenbach la crisi che scuote alle fondamenta quel mondo resta soltanto sullo sfondo. In primo piano c'è l'impietoso ritratto, talvolta perfino caricaturale, del grande autore trascinato dall'avventura artistica e dalla pulsione erotica verso la morte. C'è la passione del maturo protagonista, la disgregazione morale, la perdita del contegno e del dominio di sé. Sono pagine nelle quali Thomas Mann racconta in maniera spesso paradossale ed enfatica la patologia della vocazione estetica, la disciplina e il culto della perfezione formale, le strategie di difesa dal disordine e dal caos; rappresenta ancora una volta la cultura e la bellezza come diminuzione dello slancio vitale, come corruzione della vita e dei valori borghesi. Che Venezia sia qui l'ambiguo e stupendo fondale degli eventi descritti, è anche un omaggio alla grande letteratura di fine secolo e a tutta la cultura del decadentismo europeo."" -
Il diavolo all'opera. Aspetti e rappresentazioni del diabolico nella musica e nella cultura del XIX secolo
"Il diavolo all'opera"""" nasce dalla considerazione che l'elemento diabolico, o addirittura il diavolo in prima persona, riveste un ruolo particolare nella cultura musicale europea soprattutto ottocentesca. Un ruolo che la personificazione del male e le sue manifestazioni esercitano nel teatro musicale (in primo luogo, ma non solo, attraverso le opere ispirate al mito di Faust), per poi invadere trionfalmente il dominio della musica strumentale, i cui protagonisti sono rimasti nell'immaginario collettivo grazie alla loro abilità per l'appunto """"diabolica"""". Nell'impossibilità di esaurire nello spazio di un volume una materia tanto vasta e ramificata, gli autori hanno preferito dare un saggio della sua straordinaria rilevanza nel nostro contesto culturale approfondendo solo singoli aspetti significativi e stabilendo numerosi collegamenti con altre discipline, dalla letteratura alla iconografia." -
Rosmonda
Scritturato per la prima volta da una compagnia di professionisti, Goldoni vive tra il 1734 e il 1743 la sua prima stagione artistica. Per il pubblico del Teatro San Samuele compone svariate opere, tentando la fortuna e, soprattutto, sperimentando i generi più diversi, alla ricerca del linguaggio a lui più congeniale. Tra le tante opere, anche alcune tragedie, la seconda delle quali, in ordine cronologico, è ""Rosmonda"""", testimonianza non solo di una precoce abilità drammaturgica, ma anche di una cosciente partecipazione dell'autore veneziano al complesso dibattito sul tragico di inizio Settecento. A fianco di tanti lavori eminentemente teorici, la """"Rosmonda"""" appare tragedia dal carattere fortemente teatrale, precoce esempio di una riforma che doveva ancora prendere avvio. Il titolo richiama la celebre vicenda narrata da Paolo Diacono, ripresa dal Rucellai e da moltissimi autori successivi. In verità la """"Rosmonda"""" di Goldoni nulla ha in comune con questo modello: essa è la storia patetica di una fanciulla divisa tra devozione filiale e l'amore impossibile per un sovrano nemico del suo popolo. Un padre intransigente, una rivale perfida, una situazione senza vie d'uscita, conducono l'eroina a una fine inevitabile."" -
La vita è un sogno. Testo spagnolo a fronte
Pedro Calderón recupera alle soglie della modernità il tema mitico dello scontro fra padre e figlio e lo trasforma ne ""La vita è un sogno"""" in un intenso dramma barocco, dove la complessità del tessuto concettuale e delle riflessioni filosofiche viene diluita in un'azione avvincente di grande impatto spettacolare. La storia del principe di Polonia Segismundo imprigionato dalla nascita dal padre astrologo Basilio - e del crudele esperimento di cui è vittima, si affianca all'esperienza dolorosa di Rosaura che cerca di recuperare l'onore perduto. È un dramma appassionante sul potere e la violenza, una geniale variazione sugli eterni temi del rapporto conflittuale tra generazioni, tra libertà e destino, tra autorità e ribellione."" -
Costruire le istituzioni della democrazia. La lezione di Adriano Olivetti, politico e teorico della politica
Alla vigilia della fine della seconda guerra mondiale e del tracollo della dittatura fascista, Adriano Olivetti - imprenditore di successo che fu fra i maggiori protagonisti del ""miracolo economico"""" degli anni cinquanta del secolo scorso - si impegnò alla costruzione di una democrazia autentica e rinnovata nel nostro paese. Di qui il suo progetto istituzionale, minutamente disegnato, che partendo dalle comunità territoriali - unità di base della democrazia giungeva alla proposta di una costituzione compiutamente federale. Nacque da questo impegno l'Ordine Politico delle Comunità. Intorno al progetto Olivetti promosse dal 1945 fino alla sua morte nel 1960, un'intensa attività politica. Fondò il Movimento Comunità, di cui la rivista omonima fu l'organo principale, e creò intorno alla rivista le Edizioni di Comunità. La sua fu una battaglia delle idee, ricca tuttavia di tentativi di alleanze concrete, piena di iniziative sociali sul territorio e infine neppure aliena da prove elettorali. Una battaglia che è parte integrante della storia del riformismo italiano più riflessivo e costruttivo, fondato su una cultura aggiornata delle scienze sociali, rigoroso nel perseguire il coinvolgimento reale delle comunità concrete dei cittadini. La sua lezione va ripensata e rilanciata nel momento che il degrado della democrazia sembra prendere definitivamente la strada del populismo che semplifica e delega.""