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United we stand
In un futuro prossimo e in un crescente clima di tensione internazionale, forze militari segrete che da sempre tramano all'ombra del tricolore prendono il potere con un violento colpo di Stato ai danni delle sinistre. È l'8 aprile 2013, un minuto dopo l'elezione del primo Presidente del Consiglio donna della storia repubblicana. All'interno degli opposti schieramenti, i protagonisti affrontano i sentimenti del passato e le necessità di un presente caotico, mentre sullo sfondo il mondo intero osserva impotente l'evolversi di un conflitto di proporzioni mondiali: la guerra termonucleare fra Stati Uniti d'America e Repubblica Popolare Cinese. -
Storia vera di Carmela Iuculano. La giovane donna che si è ribellata a un clan mafioso
Una giovane donna, che da bambina sognava di cambiare il mondo, e che poco più che adolescente ha finito per restare impigliata nella rete della mafia, oggi rischia consapevolmente la vita per dare un contributo alla lotta contro Cosa Nostra. Con le sue deposizioni ha consentito ai magistrati di Palermo di ricostruire gli affari criminali di una cosca che faceva capo a Bernardo Provenzano facendo i nomi di mandanti ed esecutori. Carmela Rosalia Iuculano, che ora vive sotto copertura, ha intrapreso questo difficile percorso inizialmente per amore dei figli, voleva dare loro un destino diverso dal suo, nella legalità; poi ha cominciato a pensare che in Sicilia fosse possibile un cambiamento e a credere nell'utilità di quello che stava facendo. Piano piano le è nata la speranza di diventare un esempio per le mogli di altri mafiosi, per i figli nati in queste famiglie sbagliate. Ha cominciato a credere che anche altre persone possano ribellarsi e denunciare chi lede la loro dignità. Pensa che solo seguendo senza tentennamenti questa linea la Sicilia potrà liberarsi della mafia, quella mala pianta che non la fa respirare. Il coraggio esemplare di una donna, raccontato da Carla Cerati in un libro che è assieme la cronaca di un pezzo di Storia della Sicilia e la lucida testimonianza dell'amore di una madre. -
Madame de Mauves. Testo inglese a fronte
Con il matrimonio con un nobilissimo, scapestrato e impoverito francese, un'innocente ricchissima giovane americana, intrisa di ideali e di cultura romanzesca, si trasforma in una signora di irriducibile rigore morale, in una fustigatrice di reali o prospettate trasgressioni. Una Bovary al contrario, dominatrice del destino altrui, la cui inflessibilità egocentrica nel perseguire il sogno di unire amore e nobiltà mina lo slancio di un innamorato compatriota e infine la fibra stessa del fedifrago marito. Un racconto intenso, percorso da echi della grande tradizione francese da Madame de La Fayette a Balzac, prima incursione di Henry James sulle insidiose differenze tra cultura e società americane ed europee e allo stesso tempo sull'intreccio d'adulterio al tempo in cui negli Stati Uniti ci si interrogava sulla praticabilità morale e civile del divorzio. -
Maldafrica. I ricordi della mia vita
Tenera melanconia, tramonti, ricordi. Un passato bellissimo vissuto in un mondo scomparso, quello delle Colonie. Un'epoca lontana vista con infinita nostalgia dagli occhi di una donna. Anni trascorsi in paesi stupendi come erano allora: Etiopia, Eritrea, Kenya, Somalia. In ""Maldafrica"""" tutto è reale ma una verità ne sovrasta ogni altra: per quanti danni l'uomo possa fare alla terra non riuscirà mai a rovinare un tramonto forse perché il sole che scompare ha un significato ben più profondo di una semplice giornata che finisce. Nel racconto il tramonto si identifica con la vita che scappa e se ne va, scivolando tra le dita di una ragazza, come la sabbia rosa che raccoglieva sulle spiagge delle isole Bajuni. Gioie, dolori, emozioni, vittorie, sconfitte, malattie, amori, come nella pellicola di un vecchio film, lentamente si sfuocano e finiscono per scomparire. Piccola come un fotogramma, la scintilla di speranza è nascosta in quel tramonto che di ogni giornata è il momento più bello ma inevitabilmente diventa anche il più triste."" -
Quel ragazzo di via Solferino. Una lezione di giornalismo
In ""Quel ragazzo di via Solforino"""", Gaspare Barbiellini Amidei si presenta come cronista partecipe di decenni e momenti importanti per l'Italia, dagli anni Settanta ai giorni nostri, e anche come protagonista di alcuni incontri notevoli con Montale, Pasolini, Borges, Montanelli, Biagi, e altri. Con l'esperienza ormai smaliziata di uno sguardo critico e partecipe sulla realtà, sfilano davanti alla memoria fatti e testimoni importanti, dalla strage di Piazza Fontana, all'assassinio di Walter Tobagi, al clima difficile e alle strumentalizzazioni degli anni di piombo, alla P2, ai referendum sul divorzio, sulla procreazione assistita. Incontriamo le riflessioni dedicate alla religiosità e alla fede, e all'ateismo nella modernità, o al senso di continuità e trascendenza che la nostra società sembra aver perduto, e ai temi dell'immigrazione, del volontariato, del terrorismo e del problema climatico, alle responsabilità della politica e del campo economico e finanziario, al ruolo degli intellettuali, dell'informazione, dei media nel riferire e nel servire la verità, """"riga dopo riga""""."" -
Polemiche editoriali. Prefazioni e polemiche. Vol. 1
Le numerose edizioni settecentesche che s'intersecano l'una con l'altra, la mancanza degli autografi e la vastità dell'impresa di fronte alle cento e più commedie, alle decine di melodrammi giocosi, di drammi per musica e di altri componimenti teatrali, cui si affiancano poesie, prose amplissime di memoria e un cospicuo epistolario, hanno impedito fino ad ora che si affrontasse la questione dell'edizione critica delle opere di Carlo Goldoni. La cultura italiana e internazionale si era rassegnata e accomodata all'ombra della grande, meritoria fatica di Giuseppe Ortolani iniziata nei primi anni del secolo, senza, tuttavia, un chiaro progetto e senza precisi criteri filologici. Alla base di questa edizione nazionale vi è stata una preliminare indagine sulle stampe volute dall'autore dal 1750 agli anni ultimi della sua lunga vita al fine di determinare, opera per opera, i diversi stadi del testo. Da qui la presenza di un ricco apparato di varianti che illustra l'evoluzione della singola opera fino al momento in cui l'autore non impone ad essa una fisionomia definitiva. Consegnati al teatro, i testi, che erano nati per esso, riprenderanno immediatamente il loro cammino nella continua e molteplice dinamica dell'interpretazione che qui viene di volta in volta ricostruita nelle pagine dedicate alla fortuna. -
Una striscia lunga come la vita
Autore di biografie e opere di narrativa, Naldini si è anche dedicato per tutta la vita alla scrittura poetica, con la quale ha esordito giovanissimo pubblicando alcune liriche nelle riviste friulane fondate dal cugino Pier Paolo Pasolini. Come indica il titolo, scelto dallo stesso autore, possiamo leggere qui una sorta di autobiografia in versi, alternati a ispirate prose che completano il disegno ""narrativo"""" o """"romanzesco"""" della sua poesia. Tema onnipresente in essa è quello erotico: la contemplazione e il godimento dei corpi maschili, le illusioni e le brucianti delusioni dell'amore, i """"brevi romanzi"""" creati dall'eros omosessuale. Sullo sfondo di queste passioni c'è l'Africa, la costa nordafricana dove Naldini soggiorna spesso e di cui sono qui descritti gli straordinari paesaggi, la vita quotidiana, la gente con i suoi sogni e i suoi drammi. Tornano poi spesso come in una sorta di contrappunto i ricordi del Friuli nativo, della madre e dei grandi amici scomparsi: Pasolini, Comisso, Parise. Il volume è aperto da un saggio introduttivo di Francesco Zambon."" -
Il risveglio del dragone. Moneta, banche e finanza in Cina
La Cina si è risvegliata e grazie alla sua millenaria cultura, al suo attivismo e alla scelta di avvicinarsi alla finanza e alle banche occidentali, sta sconvolgendo gli equilibri politico-finanziari che avevano caratterizzato il millennio appena terminato. È impensabile riuscire a comprendere il boom cinese senza conoscere i profondi cambiamenti che hanno interessato il sistema bancario e finanziario del Paese negli ultimi anni. Questo libro mostra come la crescita economica venga sostenuta da un modello di organizzazione di cui vengono presentati gli elementi principali - banche, Fondo sovrano, Banca centrale, politica monetaria - , descrivendone le modalità funzionali, strutturali e il procedere verso forme organizzative di tipo occidentale. -
Clint Eastwood
Clint Eastwood è considerato il più classico dei registi statunitensi contemporanei. Il suo cinema ha affrontato storie e generi tipicamente americani dando luogo a un universo narrativo e tematico più complesso di quanto l'apparente semplicità dello stile e un gusto classico del racconto possano far pensare; dentro la storia di un paese, dentro il suo immaginario, dentro le sue contraddizioni. -
L' architetto: ruolo, volto, mito
Il primo nome di architetto inciso sulla pietra, per essere ricordato per sempre, è Imhotep, progettista della piramide a gradoni di Saqquara. Non conosciamo con certezza l'aspetto di Apollodoro di Damasco, che forse appare alle spalle dell'imperatore nei rilievi della colonna Traiana. Il vero volto di Filippo Brunelleschi lo conosciamo invece grazie alla sua impressionante maschera funebre. Anton Pilgram ha eternato il proprio volto fra gli elementi architettonici della cattedrale di Vienna. Giulio Romano si fa ritrarre da Tiziano con in mano il progetto per una chiesa a pianta centrale. Giambattista Piranesi preferisce l'immagine surreale di statua vivente, con le braccia troncate al modo della medaglia di Donato Bramante. Gli occhiali tondi di Le Corbusier sono migrati sul viso di Philip Johnson. Da Senenmut a Frank Gehry, è sorprendente osservare la continuità con cui il mestiere dell'architetto ha attraversato i millenni, in termini di relazione con il committente e con le maestranze, o di tecniche di progettazione e strumenti per il disegno, solo recentemente trasformati dall'uso del computer. Ne emerge una lettura di ""lunga durata"""" del ruolo e dell'immagine dell'architetto, e dei suoi miti, che ha inizio nel mondo antico - egizio, mesopotamico, greco e romano - per proseguire nel medioevo occidentale e giungere sino a noi, con una riflessione sul presente di una professione millenaria."" -
Gli affreschi nelle ville venete. Il Seicento. Ediz. illustrata
Nel corso del Seicento la ""civiltà di villa"""" non mostra battute d'arresto, grazie anche al contributo di nuove famiglie mercantili che acquisiscono il titolo nobiliare. Sia nelle antiche ville che in quelle di recente costruzione compaiono nuovi cicli decorativi. Nei primi tre decenni la tradizione tardo cinquecentesca di matrice veronesiana detta ancora legge, ma a partire dalla metà del secolo i germi del rinnovamento artistico in atto a Venezia trovano eco anche nella Terraferma. In villa sono chiamati a intervenire artisti di prim'ordine come Luca Ferrari, Giulio Carpioni, Antonio Zanchi, Pietro Liberi, Girolamo Pellegrini, Federico Cervelli, Louis Dorigny. Si afferma la sensibilità barocca, che gioca metaforicamente tra vero e falso, tra apparire ed essere: tutto diventa illusione e inganno visivo di forme e materie. È il trionfo della quadratura, che finge una seconda architettura a trasformare e sovvertire quella reale: un genere che, in ambito veneto, viene per la prima volta esplorato a fondo in questa seconda tappa del progetto relativo alla catalogazione completa degli affreschi nelle ville venete dal Cinquecento all'Ottocento, nato dalla collaborazione tra l'Istituto Regionale per le Ville Venete e l'Istituto di Storia dell'Arte della Fondazione Giorgio Cini."" -
Leonardo. L'uomo vitruviano fra arte e scienza. Catalogo della mostra (Venezia, 10 ottobre 2009-10 gennaio 2010). Con DVD
Dopo sette anni dalla sua ultima apparizione in pubblico viene esposto alle Gallerie dell'Accademia, alle quali appartiene dal 1822, il famosissimo disegno di Leonardo da Vinci raffigurante le proporzioni umane secondo i canoni dell'architetto romano Vitruvio Pollio del II secolo d.C. È stupefacente pensare che un'opera tanto famosa, per la profondità dei suoi contenuti e l'intensità artistica, sia stata in realtà cosi poco studiata dalla critica d'arte, a partire dalla sua prima pubblicazione, dopo secoli di oblio, avvenuta nel 1810. Per molti anni gli storici dell'arte lo hanno considerato come un esempio descrittivo delle ricerche scientifiche di Leonardo, e viceversa gli scienziati come una estrosa interpretazione artistica. Oggi, invece, arte e scienza si incrociano e si compenetrano nei contributi di studiosi di diversa formazione, sia storico-artistica che fisico-matematica e musicale. Perchè è propprio nell'idea geniale di raffigurare contemporaneamente le due potenzialità geometriche, che Leonardo realizza una rappresentazione armonica in una sintesi che resta insuperata, un simbolo di perfezione classica del corpo e della mente, di un microcosmo a misura umana che è il riflesso del cosmo intero. -
Giuseppe Berto: thirty years later. Atti del Convegno internazionale (New york, 1° novembre 2008)
A trent'anni esatti dalla morte di Giuseppe Berto, nato a Mogliano Veneto il 27 dicembre 1914, morto a Roma il 1° novembre 1978, tre università statunitensi (la State University di New York, la Rutgers University e la Fordham University) ripercorrono la sua opera in un convegno internazionale che ha visto coinvolti studiosi e italianisti d'America. Un gesto doveroso verso uno dei più originali scrittori italiani fra gli anni Quaranta e Settanta; gesto ancor più significativo se si pensa che fu proprio in terra americana, durante la sua prigionia a Hereford (Texas), fra il 1943-1945, che Berto scrisse le sue prime opere narrative: racconti di guerra e di prigionia, e due romanzi, ""Le opere di Dio"""" e """"La perduta gente"""", titolo, quest'ultimo, poi mutato da Leo Longanesi in """"Il cielo è rosso"""", che, pubblicato nel 1947, diede subito a Berto un notevole successo. Va qui ricordato il sicuro anticipo delle sue doti narrative nel racconto-resoconto della sua esperienza della guerra d'Africa, pubblicato in quattro puntate su """"Gazzettino sera"""" dal 17 al 24 settembre 1940, poi nel volume postumo """"La colonna Feletti"""". Scrittore tra i più amati e avversati della sua generazione, anche per la sua giovanile adesione al fascismo, Berto seppe mantenere una sua posizione autonoma, allontanandosene disilluso dal dopoguerra, e sempre conservando una posizione ideologica libertaria, caparbiamente indipendente, controcorrente."" -
Frontiere mobili. Delocalizzazione e internazionalizzazione dei territori produttivi veneti
I fenomeni della delocalizzazione e dell'internazionalizzazione sono complessi. Perché influenzano i territori nuovi in cui i processi economici si innestano, com'è facile intuire. Ma mutano profondamente, sebbene non in modo immediatamente evidente, anche i territori da cui questi fenomeni prendono origine. Cosa accade quando processi di delocalizzazione e internazionalizzazione conducono gli attori economici a muoversi verso altri territori? Si esporta con la forma produttiva e organizzativa del lavoro anche un modello di relazioni tra attori e territorio (una territorialità, quindi)? Cosa accade allora nei territori di provenienza? E in quelli di arrivo? Queste alcune delle domande cui il volume cerca di dare una prima risposta, attraverso una serie di ricerche sul campo, a partire dal presupposto che non vi siano luoghi ""immuni"""" o privilegiati a priori. Soprattutto, che non vi siano esclusivamente dinamiche fauste o infauste della globalizzazione per definizione. La complessità di simili fenomeni ha reso necessario affrontarli in modo multidisciplinare. In questo volume si mettono assieme diversi punti di osservazione. Quello più tipico dei geografi, quello della sociologia e dell'economia."" -
Il ventennio costituzionale dell'Unione Europea. Testimonianze di un diplomatico al servizio della causa europea
Il Ventennio Costituzionale ripercorre il faticoso e travagliato cammino delle riforme delle Istituzioni Comunitarie dal Progetto di Trattato Spinelli fino alle recenti vicissitudini che hanno contrassegnato la ratifica del Trattato di Lisbona, dopo il fallimento del Trattato Costizionale europeo. L'autore fornisce, attraverso la raccolta di interventi pubblicati a ridosso della conclusione dei più importanti negoziati, dei quali egli è stato molto spesso parte attiva, una testimonianza viva e fedele sui protagonisti e sulla dinamica negoziale delle fasi salienti del processo di integrazione europea. Si tratta di un'accurata ricostruzione storica di un periodo caratterizzato da grandi entusiasmi, speranze e cocenti delusioni, nel tentativo di portare l'Europa ad essere a pieno titolo quel ""global player'sulla scena internazionale, che molti auspicano. Il positivo risultato del referendum in Irlanda e la ratifica della Polonia fanno ben sperare in una rapida entrata in vigore del Trattato che conclude una lunga fase di negoziati e schiude nuovi orizzonti per l'Unione Europea."" -
La scuola con l'handicap
In una società in cui la tecnologia viene adottata in maniera trasversale e sempre più pervasiva, anche la disabilità può essere superata grazie all'utilizzo di ausili adeguati, restituendo alla persona un ruolo attivo nella società del terzo millennio. Il libro si pone come obiettivo la raccolta di interventi provenienti da aree professionali che si occupano di disabilità in età scolastica, proponendo una descrizione dell'handicap, includendo la disabilità motoria, visiva, cognitiva, la sordità, la difficoltà di comunicazione e il plurihandicap, e illustrando le possibili metodologie e tecnologie a disposizione per sviluppare le potenzialità residue e quindi supportare l'inclusione scolastica del bambino disabile. Gli approcci illustrati, per quanto di origini disciplinari diverse, convergono tutti verso una visione situata e personalizzata, dove la tecnologia non può e non deve sostituirsi al bambino disabile ma ne compensa in tutto o in parte le menomazioni e i deficit e, se calata con la dovuta attenzione al contesto scolastico, sociale e familiare, può aiutarlo ad individuare i suoi talenti e le sue possibilità, contribuendo così all'istituzione di una scuola basata sulla valorizzazione di tutti. Il libro si propone come uno strumento aggiornato e sempre più fondamentale per chi lavora a stretto contatto con il bambino disabile, in quanto riporta l'esperienza di esperti che hanno vissuto il passaggio dall'epoca non tecnologizzata a quella attuale. -
Il dissenso: critica e fine del comunismo
Il ""dissenso"""" ha rappresentato uno dei fenomeni più significativi nella storia del comunismo novecentesco; intellettuali di ogni condizione e orientamento politico o religioso si sono opposti al regime totalitario sovietico attraverso forme di disobbedienza civile, testimoniando in modo non violento la loro critica nei confronti di un potere che violava sistematicamente la dignità e la libertà delle persone. Attraverso l'apporto di importanti studiosi e testimoni italiani e stranieri, il volume fornisce un'interpretazione in chiave storica del """"dissenso"""" e dell'importanza ed efficacia che ha avuto nel minare le basi del sistema di potere ex sovietico. Oltre a soffermarsi sulle figure più note e rappresentative, con apporti di forte impegno interpretativo, i testi danno conto delle ricerche in corso su ciò che è avvenuto prima del """"dissenso"""", sui suoi esiti e sulla situazione della Russia di Putin. I saggi sono incentrati sull'ex impero russo-sovietico ma non mancano contributi dedicati ad altre aree, a partire dal caso di grande attualità della Cina post-maoista. Un'intera parte è riservata allo specifico caso italiano, per il suo innegabile rilievo. Più che in tutti i Paesi dell'Europa occidentale, il """"dissenso"""" incontrò da noi grandi e persistenti difficoltà nel farsi ascoltare, ciò per un insieme di motivi politici e culturali sviscerati e discussi nel presente volume."" -
La moda in Italia e in Toscana. Dalle origini alla globalizzazione
Dalla metà del Novecento la moda è divenuta un fenomeno sociale, culturale e economico sempre più importante. In Italia il sistema moda costituisce oggi uno dei settori più dinamici e strategici dell'intera economia italiana. L'importanza dell'industria della moda nell'evoluzione dell'economia italiana è altresì testimoniata dalla crescente attenzione riservata dalla storiografia economica italiana e internazionale a questo tema. Seguendo il filo rosso tracciato da questa recente storiografia, questo libro affronta il caso della Toscana per ricostruire la più generale evoluzione del sistema moda italiano dal Secondo Dopoguerra a oggi. La Toscana rappresenta un osservatorio privilegiato per l'analisi dello sviluppo dell'industria italiana della moda: a Firenze nacque e si affermò la moda italiana, grazie alle manifestazioni di Pitti promosse da Giovanni Battista Giorgini. La città toscana divenne per alcuni decenni il centro di riferimento della moda italiana prima che agli inizi degli anni Ottanta Milano si affermasse come nuova vetrina internazionale del Made in Italy. Partendo dall'iniziativa di Giorgini, il volume ripercorre lo sviluppo economico e sociale della moda, attraverso una pluralità di approcci e una base documentaria eterogenea che da un lato mirano a ricostruire alcuni dei principali indicatori economici del sistema moda toscano e più in generale italiano. -
Pinacoteca Nazionale di Bologna. Catalogo generale. Ediz. illustrata. Vol. 4: Seicento e Settecento.
L'impresa del Catalogo generale della Pinacoteca Nazionale di Bologna, propone nella quarta tappa del suo percorso le schede di trecentosettantasette dipinti, affidate a cinquantaquattro studiosi italiani e stranieri. Luigi Lanzi nel 1795 scriveva: ""L'ultima epoca della scuola bolognese si può incominciare alquanti anni prima del 1700, quando Lorenzo Pasinelli e Carlo Cignani avean fatto nella pittura gran cangiamento"""". Da quelle date e da quegli artisti, dunque, prende avvio questo quarto volume, e procede, nel nome del Crespi e del Creti, negli anni fra il 1710 e il 1715, fino al terminare del Settecento, con i dipinti dei fratelli Gandolfi."" -
La mia politica. Riforme e sviluppo (2008-2011)
Un capitalismo corporativo e in cerca di protezioni è sempre l'altra faccia della medaglia di uno stato dirigista, opprimente e inefficiente. La combinazione di questi due fattori è la causa principale della scarsa crescita dell'economia italiana. Da Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta ha quindi sviluppato un preciso disegno di politica economica che vede nella riforma delle istituzioni e dello stato, nel suo concreto agire attraverso la pubblica amministrazione, la condizione necessaria per rompere le strutture corporative che frenano la nostra capacità di competere efficacemente sui mercati interni e internazionali. Gli articoli che compongono questo volume testimoniano il percorso attraverso il quale si è articolata in questi tre anni la sua azione di governo: le battaglie per la riduzione della spesa pubblica, l'avvio di riforme a costo zero, gli scontri con i condizionamenti internazionali e con le antiche incrostazioni nazionali che vincolavano la politica economica, gli attacchi frontali, le strategie messe in atto e gli strumenti per realizzarle.