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Transizioni digitali. Sindacato, lavoro privato e pubblico impiego nell'era hi-tech
Le nostre società sono fondate sul lavoro, ma oggi il lavoro umano è messo in discussione dai progressi dell'intelligenza artificiale. Qual è il suo futuro in un'epoca in cui l'innovazione tecnologica è dappertutto ed è sempre più spinta? A questa domanda cerca di rispondere l'autore senza indulgere né all'ottimismo né al pessimismo. La sua indagine si basa su una puntuale verifica del presente, perché senza tale verifica non si può progettare il domani in maniera razionale, ossia nell'interesse di tutti i cittadini. Paolinelli ha quindi osservato come l'innovazione tecnologica è narrata e come è effettivamente praticata in tre settori produttivi: piattaforme digitali, industria manifatturiera, pubblica amministrazione. -
Anima socialista. Nenni e Pertini in un carteggio inedito (1927-1979)
A trent'anni dalla scomparsa di Sandro Pertini e a quarant'anni da quella di Pietro Nenni, un libro che traccia il rapporto politico ed umano tra i due leader socialisti, in prima linea nella Resistenza e protagonisti della rinascita democratica e repubblicana del nostro Paese. Una ricostruzione possibile grazie ad un carteggio inedito, emerso per caso nel sottofondo di una vecchia valigia di Pietro Nenni. Un corpus di oltre 200 lettere, trascritte fedelmente, che attraversano le tappe più importanti della storia del Partito socialista e della vita politica italiana dal secondo dopoguerra al settennato di Sandro Pertini, passando per la stagione riformista dei governi di centro sinistra. -
Il microcredito. Strumento di accelerazione dello sviluppo economico
Strumento noto in via teorica, ma scarsamente praticato in Italia, il microcredito sta conoscendo una diffusione sempre più massiccia. Stando a quanto se ne tratta nei consueti sistemi di comunicazione di massa, si tratterebbe di una modalità grazie alla quale individui di natura commerciale, non propriamente avvantaggiati sotto l'aspetto economico, possono aspirare ad avviare una propria attività usufruendo di prestiti vantaggiosi (in termini di garanzie e condizioni di restituzione delle somme anticipate). È così? È l'interrogativo che ci si è posti in questo volume e nel quale si tenta di dare una risposta. Solitamente confuso come mera attività di beneficienza, il microcredito è qualcosa di più: è un metodo grazie al quale si rende possibile una vera e propria emancipazione di natura culturale per coloro che, da soli, non hanno possibilità di emergere ed affermarsi nel difficile ed insidioso campo del commercio. Dare una possibilità, a chi davvero ha buone idee e ottimi metodi per realizzarle, di uscire da una situazione stagnante, è senz'altro un atto degno di encomio. Ma il microcredito non è solo questo. Far luce su tale intricata e complessa realtà è l'intento che ci si propone in questo volume. Il quale, in modo particolare, vuole verificare se attraverso il microcredito sia possibile creare sviluppo sul piano economico e anche sociale. I capitoli che compongono il presente libro, sono selezioni di studi già condotti sull'argomento e da cultori della materia di gran vaglia. In ciascun di essi, viene indicato l'autore e la fonte da cui è stata operata la selezione; di modo che chiunque voglia operare opportuni approfondimenti, già può orientarsi su una prima bibliografia opportunamente valutata. L'augurio è che la presente antologia costituisca, oltre che un punto di partenza, una piccola e concentrata enciclopedia su una realtà nuova e straordinariamente complessa (ma si badi: non impossibile da realizzare) come il microcredito. -
Ammortizzatori sociali. Numeri, riflessioni e strategie sindacali in vista di una possibile riforma
La Ministra del Lavoro ha annunciato la volontà del Governo di procedere ad una riforma degli ammortizzatori sociali. Due giorni dopo ha insediato una commissione di esperti per accompagnare le riflessioni ed i confronti con le parti sociali. Primi incontri sul tema che si sono tenuti nella seconda metà di luglio. Nel frattempo, un evento del sindacato per presentare elaborazioni e raccogliere contributi, da esperti e dal dibattito interno alla Organizzazione. E poi: riflessioni, qualche cautela ma anche proposte e disponibilità a contrattare su questa prestazione che è pagata con i soldi delle imprese e dei lavoratori (per cui compete anzitutto a loro decidere se, quando, come intervenire a modificare assetti, allargare tutele, omogenizzare prestazioni salvaguardando le specificità). Ma andavano messi in fila anche molti valori e principi, su cui si è strutturata negli anni anche questa protezione sociale, dai quali qualsiasi intervento legislativo non può prescindere. Dopo di che: siamo riformisti per impostazione (perché sappiamo che ogni questione e situazione può sempre essere migliorata), contrattiamo e siamo quelli del dialogo, ma non consentiremo a nessun boscaiolo di tagliare il ramo su cui milioni di lavoratori sono stati messi a sedere in queste settimane di epidemia sanitaria, che è diventata economica, produttiva, occupazionale e sociale. Tutto questo, e molto altro, in questo volume, che abbiamo voluto agile, saggio ma provocatorio, e soprattutto instant, per non perdere l'attimo fuggente. -
Il delitto quasi perfetto. Smart working e diritti del lavoratore
Con l'esplosione e l'aggravarsi della pandemia generata dal Coronavirus, le attività produttive si sono trovate di fronte a un dilemma: continuare a lavorare nel modo con cui siamo abituati (in presenza sul luogo), o mettere a frutto quanto la tecnologia ha messo a disposizione dell'uomo e, quindi, mediare fra l'esigenza del profitto e la salute. Come a tutti noto, si è scelta questa seconda strada. Purtroppo, in Italia, si è deciso di interpretare lo smart working alla stessa maniera del lavoro subordinato. Lo smart working che si è praticato (e si sta praticando) nei giorni di emergenza sanitaria è stato un falso lavoro agile che, semplicemente, ha trasferito il lavoro classico dall'ufficio in casa, mantenendo la caratteristica di controllo, da parte del datore di lavoro, sul processo. I lavoratori si sono trovati, cioè, sempre più nelle condizioni di un falso smart working che manterrà le caratteristiche del lavoro abituale d'ufficio, con la differenza che si assottiglierà sempre di più la linea di demarcazione fra vita lavorativa e vita privata: tutta la vita sarà lavoro, con il conseguente indebolimento dei diritti dei lavoratori. Come ovviare a questo delitto quasi perfetto? È la risposta che Pierluigi Petricola cerca di dare con questo volume, individuando l'assassino, il corpo e l'arma del delitto. Un libro agile e divulgativo che possa andare nelle mani di tutti e che sia in grado di rispondere agli interrogativi più disparati. -
Il riformismo sindacale
Il riformismo è stato la politica e la cultura del sindacalismo italiano dalle origini sino alla catastrofe fascista ed è il riferimento politico e culturale della UIL, che del sindacato di Bruno Buozzi e dei tanti altri formidabili personaggi che animarono la scena sindacale italiana dall'Unità d'Italia alla metà degli anni Venti, si considera erede e continuatrice. Il seminario è la prima iniziativa promossa dal Centro Ricerche Toni Destro, costituito nel 2019 e intitolato a uno dei fondatori della UIL, anima della UIL di Padova. -
Lo Statuto dei lavoratori e l'eredità di Gino Giugni
Il libro ripercorre, con autorevoli contributi, il percorso politico e professionale del giuslavorista Gino Giugni, soprattutto per quanto concerne la sua opera come Presidente della Commissione che elaborò, su mandato del Ministro socialista Brodolini, lo Statuto dei Lavoratori, definito nella Prefazione «il più brillante e fulgido esempio di riformismo». Sullo sfondo la stagione politica dei governi di centro sinistra, segnata da grandi conquiste sociali, civili e democratiche. La Fondazione Pietro Nenni, che custodisce l'archivio storico di Gino Giugni, ha voluto con questa pubblicazione rendergli un riconoscente omaggio per l'opera svolta e per sottolineare la modernità e il valore del suo pensiero politico. -
La sfida delle aree interne. Si riparte solo se ci siamo tutte e tutti
La Strategia Nazionale per le Aree interne del Paese costituisce una delle linee strategiche di intervento dei Fondi Strutturali e di Investimento Europei del ciclo di programmazione 2014-2020, definite nell'ambito dell'Accordo di Partenariato. Si tratta di una strategia importante per lo sviluppo rurale e locale del Paese che dovrebbe essere in grado di fornire efficaci soluzioni per la crescita economica e sociale delle aree meno sviluppate e competitive e rappresenta un'azione diretta al sostegno della competitività territoriale sostenibile, al fine di contrastare il declino demografico che caratterizza talune aree del Paese, definite come quelle aree più lontane dai poli di servizio essenziale primario e avanzato dei centri urbani. Il volume attua una ricognizione per monitorare lo stato di attuazione concreto delle azioni e degli interventi finanziati. a ogni singola strategia di area estrapola le criticità ed evidenzia quelle che sono state dichiarate come le ""possibili soluzioni"""" rispetto ai risultati attesi."" -
La Uiltec al tempo della pandemia. Gli editoriali di «Industri@moci» dal 2020 al 2021
La Uiltec raccontata attraverso gli editoriali scritti dal suo leader, Paolo Pirani, in tempo di pandemia, all'interno del mensile ""Industri@moci"""", capaci di descrivere il Paese analizzando il contesto nazionale, la specificità industriale, le iniziative da intraprendere in ambito economico, i risultati determinati dal punto di vista sindacale. Il tutto mentre l'Italia era caratterizzata da provvedimenti legislativi che scandivano il perdurare di un'emergenza sanitaria in vigore tuttora. Eppure, gli scritti di Paolo Pirani, che del periodico in questione è da sempre il direttore responsabile, hanno ogni volta espresso la capacità di aprire porte e finestre del palazzo sindacale per far entrare l'aria della vita che gira intorno. Un tempo caratterizzato dall'imperversare del contagio virale, ma anche il rapporto che lega il mondo sindacale a persone, imprese, associazioni. Nelle pagine che seguiranno i lettori coglieranno il susseguirsi di quanto è accaduto nell'ultimo biennio, a partire dai disagi, dolori e complicazioni, tutte conseguenti alla nuova crisi economica."" -
Il casco non basta. #zeromortisullavoro
I dati aggiornati dell'INAIL fotografano una situazione indegna per un Paese avanzato come il nostro: quasi 4 morti al giorno sul lavoro. Una situazione inaccettabile che dimostra come, in Italia, la salute e la sicurezza dei lavoratori sono state sacrificate sull'altare della logica del profitto. Il casco non basta radiografa questo inammissibile stato di cose, purtroppo aggravatosi in questi tristi tempi di pandemia. E prova a dare delle soluzioni, a lanciare un grido di allarme, a proporre un cambio di prospettiva alla luce delle normative vigenti che devono, per forza di cose, essere attuate. Un lavoro di studio, dentro un perimetro giuridico e normativo non privo di impulsi intellettuali e culturali. Prefazione Pierpaolo Bombardieri. -
La battaglia per la Costituente. Il contributo dei socialisti nell'elaborazione della Carta Costituzionale
Esiste per gli esponenti socialisti all'indomani della guerra, e in particolare per Pietro Nenni che li guida in prima fila, una chiara linea di continuità che salda la lotta per la Liberazione alla di poco successiva fase costituente. In questo contesto si inserisce il presente studio, che ambisce a dare un contributo alla ricostruzione del legame originale esistente fra socialisti e Costituente. Pur nella varietà e complessità dell'esperienza costituente è stato possibile ripercorrere come si siano mosse le idee e le posizioni dei socialisti: un'operazione non del tutto agevole, ma non priva di interesse, che non si limita alla sola fase dei lavori dell'Assemblea costituente, ma che cerca di rivolgere l'attenzione anche alle tappe prodromiche che vi conducono, in particolare nel biennio 1945-1946, attraverso quelle battaglie per la Repubblica e per la Costituente che tendono a coincidere totalmente, in quel momento, con il programma dei socialisti e di Nenni. -
In difesa dell'automobilista. Velox e tutor, preferenziali e ZTL, sosta e strisce blu, street control
Il libro esamina le posizioni giuridiche soggettive degli utenti della strada – consumatori nell'ambito della normativa generale di riferimento del Codice della Strada nonché del D. lgs. n. 150/11 in relazione ad una serie di accertamenti di carattere automatico ad esito dei quali si palesano delle situazioni di contrasto con l'Ente pubblico irrogatore della sanzione quale atto terminale dell'esito dell'accertamento. Composto da cinque capitoli, inizia con una disamina dell'evoluzione storica della normativa stradale, seguita da un approfondimento sulle violazioni per eccesso di velocità rilevate con autovelox e tutor, sulle violazioni per accesso alle zone a traffico limitato e corsie preferenziali rilevate a distanza con apparecchi elettronici, per arrivare infine alle violazioni per divieto di sosta anche a pagamento ed a quelle effettuate con sistema street control. L'ultima parte, esamina brevemente i ricorsi amministrativi innanzi al Prefetto e giurisdizionali davanti al Giudice di Pace. -
Pericolosi sovversivi. Storia del Centro Socialista Interno (1934-1944)
Il libro di Florindi ricostruisce una pagina poco nota dell'antifascismo italiano, una pagina di opposizione irriducibile al regime, che vede protagoniste personalità di spicco del socialismo italiano. La storia del ""centro socialista interno"""" è divisa dall'autore in due parti, perché i centri sono stati due e sono nati e hanno operato in contesti e con uomini diversi. Il primo centro socialista interno, che opera dal 1934 al 1939, rappresenta una delle pagine più originali e gloriose dell'antifascismo. Totalmente diverso il discorso sul secondo centro interno (1941-1944) contaminato dall'Ovra. In questo quadro- scrive Paolo Mattera nella Prefazione - l'esperienza del Centro Socialista Interno spicca in tutta la sua importanza, perché i suoi protagonisti riuscirono a preservare una presenza socialista in Italia sfidando tutte le difficoltà e ponendo così le basi per gli sviluppi futuri del partito. È un'esperienza che per lungo tempo ha patito anche un minore interesse da parte degli studiosi, che si sono concentrati sulla più consistente organizzazione clandestina comunista, oppure sull'azione - fondata su diverse basi - dei cattolici oppure sui dibattiti politici degli esuli. Per tutte queste ragioni, sono particolarmente benvenute le nuove ricerche che, fondate su un approfondito scavo delle fonti, potranno porre le premesse per ulteriori approfondimenti e aprire una nuova stagione di studi."" -
Terra Rossa. La miniera di Montecatini di San Giovanni Rotondo (1936-1973) dall'autarchia al sogno della grande industria
L'imponente attività estrattiva, avviata dalla multinazionale Montecatini per rispondere alle direttive autarchiche del regime e per sostenere la produzione nazionale di alluminio e quindi le guerre di Mussolini, cambiò per diversi decenni il volto di quel territorio segnato dalla cronica arretratezza. La miniera di bauxite di San Giovanni Rotondo rappresentò una forma tangibile di riscatto economico per diverse centinaia di famiglie ma fu segnata da un numero considerevole di tragedie, infortuni e vittime a causa della pericolosità delle tecniche estrattive e dal mancato rispetto delle misure di sicurezza. Ben 27 furono i morti e migliaia gli incidenti. Nel libro emerge il volto duro del capitalismo italiano contrario ad accogliere le legittime rivendicazioni operaie e sindacali e l'antimeridionalismo di una certa classe dirigente politica ed imprenditoriale che si oppose tenacemente allo sviluppo industriale di quell'area. -
Raccontare il sindacato
Il riformismo sindacale dell'Unione Italiana del Lavoro, i suoi valori laici e il perseguimento di risultati concreti, la sua autonomia ed indipendenza dai partiti, il progressivo allargamento della rappresentanza: dai lavoratori ai cittadini, alle persone. La UIL erede del sindacalismo riformista italiano delle origini e del primo quarto del Novecento. Il 72° compleanno della UIL e il suo XVIII Congresso. Una storia raccontata attraverso testi, schede, simboli, immagini e fotografie. -
The Working dead. Storie oscure di morti bianche
Un'opera di fiction-thriller che prende spunto dalla terribile realtà che ci circonda, relativa alla piaga degli infortuni professionali. Oltre a narrare di incidenti e morti sul lavoro, i quattro racconti contenuti nell'opera mettono in luce edenunciano la scarsità di sicurezza in diversi settori lavorativi. Nel primo racconto, un'operaia di un'azienda tessile finisce in coma in seguito alla caduta di una trave alla sua postazione di lavoro e si risveglia in un letto di ospedale. Qui incontra uno strano personaggio, un avvocato che le propone di difenderla in un processo contro la sua azienda. Il secondo è la storia di una coppia che affitta una casa-vacanze in un paesino funestato anni prima da una terribile sequela di morti sul lavoro, operai che ristrutturavamo case-vacanze; il paese, però, si mostra poco ospitale e i due si ritroveranno al centro di strani e oscuri episodi. Il terzo narra della morte di cinque Vigili del fuoco in seguito a un'esplosione durante una sagra di paese. Gli abitanti sono convinti che l'indagine sul tragico evento fosse stata chiusa troppo in fretta. Un giornalista viene chiamato a riaprire il caso e scoprirà una verità terrificante. La quarta e ultima storia è ambientata in carcere: un agente penitenziario racconta la sua vita quotidiana tra le celle, sconvolta dall'arrivo in prigione di un uomo denominato ""Il Santone"""", che porterà lo scompiglio più totale tra i detenuti e gli altri agenti causando numerose morti e una torbida spirale di violenza. I quattro racconti, che seguono il filone della narrativa nera, genere prediletto dell'autore, mescolanofiction e iperrealismo. Supportati dalle pagine di quotidiani immaginari, dimostrano come, sempre più spesso, la realtà superi la fantasia. Una realtà terrificante, quella delle morti sul lavoro, su cui non è più possibile sorvolare né indugiare."" -
Il lavoratore digitale
Nel 2020 il World Economic Forum di Davos pubblica un libro a firma del suo fondatore Klaus Schwab intitolato The Great Reset. In cosa consiste? In sinesi, nella digitalizzazione del mondo del lavoro. Quasi a 360° Schwab parla in tutti i suoi ultimi tre volumi in termini ottimistici di questo momento del mondo predittivo che lui definisce ""IV Rivoluzione Industriale"""". In che modo però la presenza dei computer, dei robot e, si presuppone in futuro, della realtà digitale nella vita di tutti i giorni cambierà la sfera dei diritti, dei doveri e delle mansioni del lavoratore? Nella IV Rivoluzione Industriale il lavoratore come individuo esisterà ancora? E, cosa ancora più importante, il lavoratore come soggetto fisico avrà ancora un suo fondamento o sarà semplicemente sostituito da un algoritmo che avrà sembianze umane? E quindi chi sarà il lavoratore digitale? A queste e ad altre domande il presente volume tentata di dare alcune risposte, ma senza la pretesa che siano definitive."" -
Sei anni di guerra civile in Italia. Un libro bruciato dai nazisti
Uscito nella primavera del 1930, quando non si è ancora posto in modo eclatante il tema del contagio del fascismo italiano in Europa, il volume di Pietro Nenni divenne un grande successo popolare perché la sua efficacia narrativa e politica risultarono fuori dall'ordinario. E per questo venne dato alle fiamme. Un'opera scritta magistralmente in cui risulta evidente quanto Nenni non sia interessato ad un esercizio di stile: a muoverlo, infatti, c'è una motivazione squisitamente politica. Nenni, mentre racconta i fatti, non li commenta, lascia che la ferocia parli da sola. Per questo la sua prosa è così magistralmente vera e, allo stesso tempo, dolente. Nel ripercorrere eventi e sentimenti collettivi, anche quelli che precedono i sei anni oggetto del libro, Nenni si imbatte in passaggi epocali e ne lascia traccia con racconti dai quali il lettore può trarre insegnamenti di carattere universale. Ma il modo di raccontare i fatti – nudi e crudi, verrebbe da dire – è una lezione permanente, tanto più attuale per stagioni a noi più vicine, nelle quali le opinioni si confrontano quasi a prescindere dai fatti. -
Vittoria Nenni, n. 31635 di Auschwitz
"L'autore ha consultato una grande quantità di fonti documentali, attingendo alle carte private di Pietro Nenni e agli archivi pubblici italiani e francesi. Il libro di Tedesco ci apre, dunque, ad una conoscenza approfondita ed in parte inedita della famiglia Nenni. Entra quasi nella loro intimità: una famiglia forte, unita che ha condiviso, come disse Pietro Nenni, «con nobile orgoglio, i rischi della vita di un militante». Una famiglia, perseguitata dal fascismo, che deve lasciare l'Italia per scegliere la dolorosa strada dell'esilio in Francia - dove i primi tempi sono durissimi - e che ha pagato un prezzo altissimo la propria avversione al fascismo, con la morte nel 1943 della terzogenita Vittoria. Forse si parla poco di Vivà, forse per rispettare il grande ed intimo dolore del padre. Tuttavia, oggi appare necessario riscoprire la sua storia, per rendersi conto su quali valori e su quali basi morali, dalla Resistenza partì e si rafforzò l'idea di una Europa libera e dei popoli."""" (dalla prefazione di Benedetto Attili)" -
Escursioni sui primi rilievi panoramici del Friuli Venezia Giulia. 50 itinerari per tutti dal Carso al Cansiglio
Questa guida raccoglie 50 itinerari escursionistici che si sviluppano sulle prime elevazioni a ridosso della pianura e sono distribuiti su un arco che si estende dal Carso triestino fino all'area meridionale del Cansiglio e include rilievi del Carso isontino, delle Prealpi Giulie (dalle propaggini meridionali fino a quelle delle Valli del Natisone e del Torre) e delle Prealpi Carniche: si tratta di proposte con diversi livelli di difficoltà e impegno, particolarmente adatte a chi vuole avvicinarsi progressivamente all'escursionismo alpino nella maniera più semplice ma non per questo meno appagante, sia per la molteplicità degli aspetti naturalistici, storici, culturali, che l'ambiente attraversato presenta, sia per la spettacolarità del panorama che ogni escursione offre. Questa guida può essere apprezzata, però, anche dagli escursionisti più esigenti, in quanto l'ampia dislocazione degli itinerari sul territorio regionale offre loro l'occasione per scoprire ambienti geograficamente vicini ma spesso poco conosciuti che tuttavia, per la loro favorevole posizione, sono accessibili in quasi tutte le stagioni.