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L' uomo che volle farsi re. Testo inglese a fronte
Una coppia di sgangherati vagabondi, sottufficiali in congedo dell'esercito imperiale britannico, si avventura nella folle impresa di conquistare il Kafiristan (oggi regione nordorientale dell'Afghanistan) e di farsi acclamare re, sognando di trattare l'alleanza con l'Impero inglese per il dominio strategico dell'intera area. Inutile dire che l'impresa finisce malissimo e che la nota grottesca con cui era cominciata si incupisce in immagini tragiche (per tutte, la testa mozzata di uno dei due vagabondi). Il linguaggio (sul quale Mario Domenichelli ha lavorato con la puntigliosa consapevolezza di una prova importante e irrinunciabile per la comprensione del racconto) è un impasto unico di umile e sublime, registri gergali e basso-mimetici che si alternano a quelli più alti e ""realistici"""" della voce narrante, in un fluire rapido della narrazione che riesce a raccontare, con voci diverse, tante storie: quella dei due poveri vagabondi, vittime più che protagonisti dell'impresa imperiale, e di tanti altri sconfitti - nativi e britannici cancellati dalla storia, e quella della Grande Storia, di cui il racconto di Kipling si fa parodia e, al tempo stesso, tragico controcanto."" -
La Scuola Grande di san Giovanni evangelista di Venezia. Ediz. illustrata
La Scuola grande di San Giovanni evangelista, la più antica tra le scuole oggi esistenti a Venezia, custodisce nella propria sede monumentale un ricchissimo patrimonio di opere d'arte, testimonianza evidente del prestigio raggiunto nei secoli passati dalla scuola nella vita sociale ed economica della città lagunare. Soppressa nel 1806 a seguito dei decreti napoleonici, fu ricostituita come Società di mutuo soccorso nel 1856, riprendendo così la sua attività da allora non più interrotta. La parte antica del suo archivio, dalla fondazione nel 1261 al 1806, si conserva nell'Archivio di Stato di Venezia. Attraverso queste carte, prodotte durante la sua secolare storia, affiora la vita quotidiana del sodalizio, dei confratelli che vi hanno aderito, del suo immenso patrimonio immobiliare che si estendeva anche alla terraferma veneta, dell'attività assistenziale svolta capillarmente in città. Questo inventario descrive con pazienza e nel dettaglio un patrimonio documentario immenso, che riporta in piena luce personaggi, opere d'arte, reliquie, arredi, spese, elemosine, cause e processi. -
La luce e le tenebre. Ediz. illustrata
Un volume che esplora un meraviglioso ciclo di affreschi: l'opera più celebre e significativa di Tintoretto, realizzata presso la Scuola Grande di San Rocco a Venezia, che comprende i dipinti della Sala Grande (Storie dell'Antico e del Nuovo Testamento sul soffitto e sulle pareti) e della Sala Inferiore (Storie dell'infanzia di Cristo, Storie della vita della Vergine e le due immagini notturne delle sante penitenti Maria Maddalena e Maria Egiziaca). -
L' identità non è di sinistra. Oltre l'antipolitica
In uno dei saggi politici più brillanti e discussi degli ultimi anni. Mark Lilla lancia una sfida decisiva per il futuro della sinistra: andare oltre un'idea di società distinta per razza, sesso e genere, e tornare a immaginare una politica fondata sulla cittadinanza, unico vero bene comune condiviso da tutti.rnrn""Ogni passo avanti di una coscienza identitaria di sinistra ha fatto fare un passo indietro a una coscienza politica di sinistra. Senza quest'ultima non si può avere nessuna visione del futuro dell'America""""rnrnStati Uniti, 9 novembre 2016. Come molti hanno scritto, una data che rimarrà nella storia per l'elezione del primo presidente «bianco» degli Stati Uniti – oppure come la fine di questa visione politica. Prendendo come spunto lo shock dell'elezione di Trump, in «L'identità non è di sinistra» Mark Lilla muove una critica ineludibile alle ultime generazioni di progressisti occidentali, rei a suo avviso di aver abbandonato ogni idea di bene comune in favore di un individualismo antipolitico e conservatore, introdotto dalla buona novella reaganiana e da lì diffusosi con gli effetti che tutti abbiamo visto nel resto del mondo. Concentrando i propri sforzi nell'elogiare differenze sempre più molecolari tra i propri elettori piuttosto che sottolinearne le caratteristiche condivise (prime fra tutte quella della cittadinanza e del comune destino nazionale), le sinistre, per Lilla, continuano a legittimare con le loro stesse parole d'ordine ogni sorta di populismi e a sovranismi."" -
Venezia-Burano. Il museo del merletto
La guida accompagna il visitatore alla scoperta del museo del merletto, recentemente riaperto al pubblico dopo un radicale intervento di restauro dell'edificio e di riallestimento delle collezioni. Situato nello storico palazzetto gotico del Podestà di Torcello a Burano, già sede dal 1872 al 1970 della celebre Scuola del merletto fondata dalla contessa Andriana Marcello, divenne museo nel 1981 ed entrò a far parte dei Musei Civici Veneziani nel 1995. -
Ferdinando Ongania. La Basilica di San Marco 1881-1893
Cento anni fa, il 21 agosto 1911, moriva improvvisamente a Saint Moritz Ferdinando Ongania, l'appassionato editore veneziano curioso di tutte le novità nel campo dell'editoria, della stampa e della fotografia, che applicò con spirito pionieristico nelle numerose pubblicazioni destinate ad un pubblico internazionale, interessato principalmente a Venezia. Tra le sue pubblicazioni ""La Basilica di San Marco in Venezia"""", uscita tra il 1881 e il 1893, rimane indubbiamente la più prestigiosa e nota, anche per le sue dimensioni eccezionali. L'apparato illustrativo che comprende fotografie, eliotipie, eliografie, cromolitografie e incisioni, indagando ogni più riposto angolo della basilica, è la parte più importante del lavoro che raccoglie anche, a firma dei più noti studiosi dell'epoca, i risultati di numerose ricerche e saggi di commento. L'""""opera colossale"""", come l'editore stesso la definisce, crebbe nel corso degli anni e prosciugò le sue risorse finanziarie. L'idea di alienare le opere originali dei pittori e degli architetti disegnatori, che avevano lavorato per il suo capolavoro, alla Fabbriceria di San Marco, sembrò a Ferdinando Ongania il modo giusto di risolvere i suoi problemi finanziari, affidando all'istituzione che si occupa della cura della basilica le opere d'arte da cui aveva potuto stampare le cinquecento copie della sua opera."" -
Gli affreschi nelle ville venete. Il Settecento. Vol. 2
Nel Settecento viene a prevalere, nella civiltà veneta di villa, l'aspetto di svago e di autoreferenza sociale piuttosto che l'utilizzo degli edifici per finalità economiche, com'è rispecchiato, in modo inarrivabile, nelle goldoniane Smanie per la villeggiatura. È una corsa continua all'abbellimento degli interni che coinvolge famiglie d'antica nobiltà e nuovi ricchi, senza eccezioni, con il risultato di una fioritura tale di capolavori che fa del Settecento il ""secolo d'oro"""" della decorazione nelle ville venete. Più di dieci i complessi affrescati da Giambattista Tiepolo: da Massanzago a Stra è un percorso trionfale senza riscontri nella civiltà figurativa europea. Come satelliti intorno a quel pianeta, altri pittori di valore - Antonio Pellegrini, Sebastiano Ricci, Louis Dorigny, Giambattista Pittoni, Antonio Balestra, Giambattista Crosato, Giandomenico Tiepolo, e ancora Andrea Celesti, Girolamo Brusaferro, Mattia Bortoloni, Gaspare Diziani, Giambettino Cignaroli, Jacopo Guarana, Costantino Cedini, Andrea Urbani, Marco Marcola, Giuseppe Bernardino Bison, Fabio e Giambattista Canal, i quadraturisti Girolamo Mengozzi Colonna, Filippo Maccari e Pietro Visconti - hanno lasciato in villa esempi mirabili della creatività del secolo. Dall'ultimo barocco al rococò, al neoclassico, gli interventi pittorici scandiscono, decennio dopo decennio, tutto il secolo, con un finale imprevisto..."" -
Il ragazzo che lanciava messaggi nella bottiglia
È la musica il filo che unisce i racconti di questo volume. Il sentimento di fondo è una smisurata passione per ciò che la musica significa e dà. I protagonisti sono, infatti, dei musicisti, realmente vissuti, o personaggi di fantasia legati, in qualche modo, al mondo musicale. E i racconti stessi possono essere considerati altrettanti capitoli di un romanzo, del quale i lettori devono intuire (e, volendo, ricreare) la trama complessiva. L'ultimo, il più lungo, quello da cui prende il titolo la raccolta, ""Il ragazzo che lanciava messaggi nella bottiglia"""", ha per protagonista, invece, uno scultore, ma anch'esso è intriso della stessa atmosfera che circola negli altri racconti. Il Ragazzo riempie di sculture il bosco in cui vive, come se fossero elementi di una grande composizione musicale, mentre il gesto di lanciare, dall'alto di una scogliera, nel mare, bottiglie in cui racchiude messaggi che tornano ineluttabilmente indietro, è una parabola toccante del destino della maggior parte degli uomini."" -
Feliciano Benvenuti. Partecipazione e autonomie nella scienza amministrativa della repubblica
Non secondo nel metodo ad alcun altro amministrativista del dopoguerra, Feliciano Benvenuti (1916-1999), docente a Padova, Milano e Venezia, è stato nel merito l'unico che, muovendo dalla ""funzione"""", abbia interpretato il diritto positivo in termini di partecipazione al procedimento e parità nel processo; l'unico che fin dagli anni '50 e '60, nella indifferenza della """"dottrina"""" per l'autonomia locale pur prescritta in Costituzione (art. 5), l'abbia invocata per i Comuni e le Province e soprattutto per le Regioni, attese dal 1948 e da istituire - spiegava - in modi non burocratici (come disporrà al contrario, dal 1970, la partitocrazia ormai incombente). Sarebbe ancora istruttivo in proposito il confronto dei riti 2011 del 150º con la dissacrante relazione """"Mito e realtà dell'ordinamento amministrativo italiano"""" (1965, excursus 1969) del congresso del centenario dell'unificazione amministrativa, organizzato dall'Istituto milanese di cui era direttore scientifico il porfessor Benvenuti."" -
Avanti popoli! Piazze, tv, web: dove va l'Italia senza partiti
C'è un boom dei ""popoli"""", dall'antesignano popolo dei fax fino a quello delle donne in piazza nel 2011, al popolo viola e molti altri affini. La formula dilagata negli ultimi anni in Italia è più di un semplice tic giornalistico. Al populismo del Cavaliere e del suo partito (un altro Popolo), per cui """"il Parlamento è pletorico"""" e il leader interpreta direttamente il volere popolare, fa da contraltare l'affermazione dei """"popoli"""" che nella Rete trovano strumenti di mobilitazione. Sullo sfondo i partiti, ormai privi di peso, mentre si affaccia il miraggio di una democrazia che può fare a meno della mediazione rappresentativa. Guardando alla storia recente questo libro dà conto di un'epocale trasformazione della vita politica, un processo il cui esito è ancora aperto. """"Il problema che Lanni pone riguarda il destino e il mutamento di scopo dei partiti, i quali hanno perso la loro centralità e si sono svuotati del loro ruolo di collegamento tra società civile e società politica, di catalizzatori di interessi e idee, per essere via via solo parlamentari, ripiegati su se stessi, concentrati nella difesa degli eletti, del loro status e del loro potere: uno svuotamento di legittimità che è radicale. Se si vuole comprendere il significato del mutamento in corso nelle nostre democrazie si deve partire da qui"""". Dall'introduzione di Nadia Urbinati."" -
Testo sacro e libertà. Per una lettura critica del Corano
Nasr Hàmid Abu Zayd è stato un intellettuale musulmano in grado di cogliere le sfide della modernità e di tradurle nella sua cultura. Al centro del suo progetto una lettura ermeneutica, storica e umanistica del Corano e l'affermazione di un pensiero critico in grado di intrecciare l'Islam con la cultura della libertà e del pluralismo. Il libro, che raccoglie scritti per la maggior parte inediti, è un omaggio ai temi più attuali del dibattito su Islam e diritti umani che l'autore ci ha lasciato: la questione di genere, le pene corporali, la sharia, la finanza islamica, la relazione con altre confessioni e culture, l'apostasia, la poligamia. Un grande rigore scientifico si accompagna a una profonda religiosità al servizio della comprensione di quei versetti più critici, meno chiari o nei quali sembrano dominare i concetti di violenza e ingiustizia, spesso considerati all'origine della dicotomia tra pensiero islamico e modernità. Introduzione di Nina zu Fürstenberg. -
Antiafrodisiaco per l'amor platonico
Prima esperienza narrativa del giovanissimo Nievo, l'""Antiafrodisiaco per l'amor platonico"""" ha origine da un reale scambio di lettere con Matilde Ferrari, la giovane amata dal diciannovenne scrittore, e prende forma quando il loro rapporto si interrompe bruscamente, nel 1851. Ne deriva una rivisitazione della vicenda sentimentale che, travalicando i canoni letterari dell'amore romantico, si orienta decisamente verso un linguaggio realistico, immediato, ricco di dialoghi e di frecciate sarcastiche rivolte anche a uomini e fatti del circostante ambiente padano contemporaneo. Difficile da ascrivere a un preciso genere letterario, e pur con inevitabili incertezze nel ritmo narrativo, l'""""Antiafrodisiaco"""" testimonia comunque la positiva, originale conclusione del noviziato letterario di Nievo, facendo già intravedere, nella forte passionalità del protagonista e nell'efficace resa macchiettistica di alcuni personaggi, il percorso che nel giro di pochi anni porterà il suo autore alla memorabile prova delle """"Confessioni""""."" -
Alta pressione. Perché in Italia è difficile regolare le lobby
Il lobbying, se ben fatto, può essere utilissimo: aiuta a scrivere leggi migliori, contribuisce a sentire campane diverse, serve a decrittare tortuosi giri di parole e circolari marziane. I sospetti e le accuse che si concentrano sui lobbisti oggi in Italia derivano dall'assenza di norme generali. A una martellante campagna mediática in negativo non corrisponde un eguale sforzo di regolazione. Questo libro getta nuova luce sull'attività di lobbying e su coloro che la praticano, e svela quali sono realmente gli ostacoli che impediscono anche al nostro Paese di dotarsi di una legislazione adeguata. Un'analisi chiara che culmina nella formulazione di proposte concrete per assicurare la correttezza delle informazioni disponibili e mantenere la fiducia del pubblico nelle istituzioni. Prefazione di Mario Sechi. -
Un prete e un cane in paradiso. La vita di don Fuschini, lo scrittore più amato di Romagna
Con un'avvincente e piacevole scrittura, il racconto di Franco Gàbici prende l'avvio dall'infanzia di Francesco nelle valli del comacchiese fino al suo ingresso nel Seminario di Ravenna dove, nelle pause dello studio, commise i primi ""peccati di penna"""". La biografia del """"prete scrittore"""" prosegue con la prima esperienza pastorale e le successive difficoltà e disagi, personali e familiari, in un dopoguerra e in una parrocchia estremamente politicizzata e che oggi lo venera quasi fosse il suo patrono. Al centro di questa lunga e straordinaria storia, che dal dopoguerra si dipana, attraverso gli anni non facili del Concilio e del Sessantotto, fino ai nostri giorni, troviamo un Fuschini con tutta la sua modestia e timidezza, la sua contagiosa simpatia, le sue amicizie letterarie e il grande amore che lo ha lungamente legato al suo fedelissimo cane, """"il fratello Pirro"""". Prefazione di Walter Della Monica."" -
Annuario italiano dei diritti umani 2011
L'Annuario italiano dei diritti umani, fornisce un quadro dinamico delle leggi, delle istituzioni, delle politiche e delle pronunce giudiziarie che nel corso dell'anno hanno dato attuazione nel paese al diritto internazionale dei diritti umani. La rilevanza giuridica e politica dei diritti umani è cresciuta straordinariamente negli ultimi anni a livello internazionale ed europeo. È maturata la consapevolezza che il rispetto e la promozione dei diritti della persona devono essere al centro delle politiche pubbliche degli stati e delle comunità locali, così come sono sempre più spesso alla base delle iniziative e dei movimenti di società civile. Esiste un vasto apparato che, a tutti i livelli della governance, verifica il modo in cui gli stati danno attuazione agli impegni che si sono assunti verso ogni persona soggetta ai loro poteri. L'Annuario italiano dei diritti umani intende, di anno in anno, fare il punto su come il sistema internazionale di monitoraggio dei diritti umani valuta l'azione dell'Italia, per favorire un dibattito informato e trasparente su questo fondamentale aspetto della vita pubblica. -
Il cinema brucia e illumina. Intorno a Fellini e altri rari
Andrea Zanzotto non si è mai recluso nella cittadella della letteratura, ha sempre tenuto gli occhi bene aperti sul mondo intorno a sé manifestando verso di esso un'attenzione onnivora. Nell'orizzonte dei suoi interessi il cinema, al quale aveva già dedicato alcuni componimenti, assume particolare rilievo a partire dal 1976 quando Federico Fellini chiede la sua collaborazione per Il Casanova, richiesta che si ripeterà anche per i successivi film del grande regista. Questa partecipazione fattiva costituirà per il poeta occasione di riflessione non solo sui film dell'amico ma anche sull'universo luccicante delle immagini in movimento preso come fenomeno pervasivo nel suo insieme, meditazione svolta sia in versi, sia in forma di articoli e saggi che per la prima volta ora vengono raccolti e riuniti. Accanto a testi conosciuti, come ""Ipotesi intorno a 'La città delle donne'"""" e alle poesie ispirate alle immagini di celluloide, il volume raccoglie molti articoli sul cinema dispersi e dimenticati, testi inediti, brani di grande interesse e suggestione scritti dal poeta per e sul cinema. Un ampio saggio introduttivo contestualizza i contributi cinematografici di Zanzotto, mentre una preziosa conversazione sul cinema con il poeta e una lettera inedita di Federico Fellini completano il volume."" -
Commedie in commedia: Le gare teatrali-Le convulsioni-La cena mal apparecchiata
Questo volume presenta tre inediti teatrali di Carlo Gozzi tra i più rilevanti: una commedia che si colloca molto al di qua della cronologia teatrale nota e una piccola ""farsa"""" in un atto, accompagnata da un prologo metateatrale, in cui è direttamente messa in scena la compagnia di Antonio Sacchi. Il primo testo - """"Le gare teatrali"""" - precede di dieci anni il suo debutto come drammaturgo. Disperde, anzi, i tratti leggendari che circondano l'andata in scena, la sera del 25 gennaio 1761, de """"L'amore delle tre melarance"""" al Teatro San Samuele, e che, per volontà d'autore, narrano l'avvio della sua lunga carriera teatrale da una scommessa e da una casuale risoluzione per la scrittura scenica. Il testo mostra, viceversa, un Gozzi che anni prima trasforma in commedia la rivalità commerciale tra Goldoni e Chiari, già intenzionato a prendervi parte come terzo incomodo e già desideroso di unire le proprie sorti a quelle della compagnia Sacchi. Una breve agnizione ricongiunge """"La cena mal apparecchiata a Le convulsioni"""", una farsa veneziana a uno spaccato della vita di una compagnia comica, ormai nel 1763, quando Gozzi rimane sostanzialmente il solo """"autore"""" di qualche rilievo presente sulla piazza teatrale veneziana."" -
Lieto evento
Trent'anni, innamorati, un piccolo appartamento nel Marais di Parigi, Barbara e Nicolas sono una coppia bella, libera e felice. Ma Barbara resta incinta e, di colpo, tutto cambia. Prima il corpo che si gonfia e si deforma, le nausee e i malesseri. Poi la vita completamente sconvolta dall'arrivo di Lea, piccola creatura dispotica e manipolatrice. Niente più viaggi in paesi esotici, basta con le serate mondane, sfumate le ambizioni professionali. Quella giovane donna moderna ed emancipata si ritrova imprigionata nel più tradizionale e arcaico dei ruoli femminili: quello di madre. Nessuno l'aveva preparata a questo e, mentre la sua relazione con Nicolas comincia a sgretolarsi, Barbara giungerà a provare un sentimento di rifiuto nei confronti della figlia che l'ha privata della sua vita di un tempo. Violento, sincero, impudico, questo romanzo infrange i tabù sull'essere madre tracciando del ""lieto evento"""" un quadro molto lontano da quello idilliaco che la società tende a imporre."" -
Storie di conversione. (Confessioni, Libro VIII). Testo latino a fronte
Il libro VIII delle ""Confessioni"""" rievoca il momento cruciale della vicenda esistenziale di sant'Agostino, culminante nella definitiva conversione, descritta nella famosa """"scena del giardino"""" della sua casa milanese. Il complesso intrecciarsi di sentimenti, pensieri, rivolgimenti interiori dell'intellettuale, che progressivamente ma con estrema fatica si distacca dalle attrattive del mondo per dedicarsi completamente a Dio, è preparato dall'efficace racconto dell'esperienza di conversione vissuta da altri personaggi in vario contatto con lui. Lo scrittore sceglie di alternare momenti narrativi ad altri di riflessione e scandaglio interiore, con il risultato di conferire all'intero libro un andamento personale e partecipato dall'indubbio valore letterario."" -
Abitare intorno a un vuoto. Le residenze a patio dalle origini al contemporaneo. Ediz. illustrata
Il testo si propone come percorso nella storia dell'architettura della casa, conducendoci a rintracciare alcune invarianti del buon vivere lungo i secoli. Archetipi molto noti, come le case di Pompei, o le soluzioni dei maestri del contemporaneo, quali Mies van der Rohe, Utzon, Erskine e Siza, si impongono come paradigmi per la permanenza e la fortuna di questa tipologia a patio nei contesti storici e geografici più distanti. Oggi ritorna più che mai attuale una riflessione profonda sulle specificità del vero comfort domestico connesso inscindibilmente con la giusta calibratura di pieni e vuoti, della buona relazione tra interno ed esterno degli edifici.