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I racconti del tarocchino bolognese. Storie illustrate e tecniche divinatorie
Prendendo spunto dalle novelle di Luigi Pirandello e dai racconti di Italo Calvino pubblicati nel libro ""Il castello dei destini incrociati"""" - basati su un'iconologia fantastica del tarocco marsigliese - questo libro ci propone varie storie reali illustrate, lette attraverso le carte del tarocchino bolognese. Nove personaggi hanno bussato alla porta dell'autrice per raccontare la commedia della loro vita. Non sono evanescenti fantasmi della sua mente, ma hanno consistenza corporea e sono rappresentati da speciali maschere: quelle del tarocchino bolognese. Maria Luigia Ingallati ci rivela in questo volume lo scopo dell'arte, che è quello di interpretare le carte e così trasmettere una testimonianza dei vari stati d'animo dell'umanità."" -
Stagione di danza 2019. Teatro comunale di Bologna
Stagione di Danza 2019 del Teatro Comunale di Bologna: Il lago dei cigni, Trittico, Instrument Jam, Amore. -
Che fine ha fatto Sandra Poggi?
Milano, dicembre 1973. Libero Russo, scalcagnato investigatore, viene contattato da uno sconosciuto nella sua bicocca al quartiere Isola, dove vive in compagnia di un gatto e delle canzoni di Fred Buscaglione. Deve rintracciare Sandra Poggi, una ragazza della Milano bene di cui si sono perse le tracce. Un caso all'apparenza semplice, visto che la giovane è in contrasto con la famiglia. Libero, alle prese con i propri tormenti interiori e con la nostalgia per la sua terra, la Sicilia, intuisce che potrebbe non trattarsi semplicemente di una fuga da casa. In un vorticoso giro di giostra tra Milano, Venezia e Bologna, l'investigatore entra in contatto con neofascisti, strizzacervelli, prostitute, doppiogiochisti, movimentisti, poliziotti corrotti, per cercare di arrivare a Sandra, che sembra volatilizzarsi ogni volta che l'afferra, in un gioco di specchi in cui non si sa più chi è l'inseguito e chi l'inseguitore... -
Il barbiere di Siviglia. Gioachino Rossini
Dramma comico in due atti. Musica di Gioachino Rossini. Libretto di Cesare Sterbini da Le barbierier de Séville ou la Précaution inutile, di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais. Prima rappresentazione: Roma, Teatro Argentina, 20 febbraio 1816. -
Marmo & bronzo per la città di Bologna. Cronaca di una restituzione
Il volume racconta la cronaca dei passi che hanno portato alla ricollocazione dell'opera scultorea di Giuseppe Romagnoli ""L'amor Patrio e il Valore Militare? nella sua sede originaria, sulla facciata di Palazzo D'accursio in piazza Maggiore a Bologna. prefazione di Eugenio Riccomini."" -
Profughi. Naufragio dell'umanità nel mare della paura
L'umanità si illude che il fenomeno dei profughi possa essere contenuto e risolto se si combattono gli uomini, si vieta l'approdo di battelli e navi di soccorso, si innalzano muraglie e si erigono reticolati di filo spinato, si terrorizzano con la minaccia di prigione le persone caritatevoli che vorrebbero aiutare. L'Europa è vulnerabile per la sua vicinanza all'Africa, sarà sempre la più ambita destinazione di invasione. Quando l'Africa avrà i previsti 4,5 miliardi di abitanti, i migranti africani non giungeranno più con insicuri barconi, verranno con capaci e sicuri mezzi di trasporto. I letargici governi europei si desteranno allora, opporranno resistenza, ma l'Europa verrà travolta dalla folla irrefrenabile dei nuovi arrivati. Il risveglio ci sarà quando, nel 2100, con un deficit di 90 milioni di persone, mancherà all'Europa la forza lavoro per fare fronte alle esigenze della sua economia produttiva e agli obblighi nei confronti della popolazione anziana. Ci si renderà conto di come le generazioni passate siano state stolte a non avere voluto cogliere l'opportunità, e accogliere la fresca manodopera che le veniva offerta. Le muraglie sognate da capi di Stato dell'Unione Europea e dal presidente americano sono inutili, saranno superate con scale, sfondate da arieti, eluse con sorvolo. Nell'assalto delle masse travolgenti, le mura cadranno, calpestate come carta velina. I profughi entreranno nella ""Terra Promessa"""". L'Europa dovrà aspettarsi migrazioni inimmaginabili, sarà fronte di fiume impetuoso in piena. Centinaia di milioni di disperati irromperanno, inquadrati e serrati in falangi, avanzeranno inesorabili, con passo meccanicamente inarrestabile."" -
Giuseppe Verdi. La Traviata
Melodramma in tre atti. Musica di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave. Dal dramma La dame aux Camélias di Alexander Dumas figlio. Prima rappresentazione: Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1853. -
Qualcosa di meglio. Biografia partigiana di Otello Palmieri
Quella di Otello Palmieri è una vita fuori dal comune. Nell'estate del '44, da un piccolo borgo fuori Bologna, Otello «mette il suo in campo per tutti» e imbraccia il fucile dopo un rastrellamento. Nel '48 s'imbatte in una rivoluzione fallita e inciampa nelle persecuzioni giudiziarie del ""triangolo della morte"""" che lo costringono a quattro anni d'esilio in Cecoslovacchia. Quando finalmente può tornare a casa, decide però di ripartire alla ricerca di qualcosa. E così va in Svizzera, che per lui sarà il «paese più socialista d'Europa». Alfredo Mignini ed Enrico Pontieri, storici di formazione, raccontano questa complessa vicenda biografica partendo da una lunga intervista con Otello, mescolando liberamente le forme del romanzo e del saggio storico. Ne emerge una narrazione polifonica, dove la voce del protagonista s'intreccia con quella dei due autori, in un continuo dialogo fra passato e presente, oralità e documenti ritrovati."" -
Terra sconfinata
"Ancora non si è accorto quanto siamo complicati noi esseri umani? Dentro di noi trovano spazio tante cose contemporaneamente... amore e inganno... fedeltà e infedeltà... venerazione per una donna e desiderio di un'altra, se non di molte. È vero che cerchiamo, bene o male, di fare ordine dentro di noi, ma quest'ordine è solo artificioso. Lo stato naturale... è il caos. Sì, mio buon Hofreiter, l'anima... è una terra sconfinata, come ha detto un poeta... O magari un direttore d'albergo.""""" -
Gleba
Paolo, ragazzo insicuro e introverso, frequenta una scuola elitaria, dove gli studenti sono spinti a una competizione feroce come quella del mercato del lavoro che li attende. Adriana, impiegata modello in un colosso dell' e-commerce, la sera torna a casa e studia da brigatista, per vendicarsi dei padroni che le han portato via il marito e la migliore amica. Amina, figlia d'immigrati marocchini, dopo la morte sul lavoro del padre si è smarrita nel tunnel del vuoto esistenziale, da cui prova a uscire abbracciando il jihad. Enrico e Valeria, marito e moglie, conducono una vita precaria come il loro lavoro; lui sublima con la letteratura, la palestra e le avventure extraconiugali, lei con il sogno di un figlio. Proprio quando queste esistenze così distanti, ma tutte asservite, inizieranno a toccarsi e a confidare in una svolta, comincerà il conto alla rovescia di un duplice, pazzesco attentato terroristico, pronto a travolgere tutto e tutti. A sperare di resistere sarà solo chi avrà il coraggio di svolgere il mestiere più difficile: quello di vivere. -
Bertoldo e Bertoldino
La figura di Giulio Cesare Croce (1550-1609), poeta e scrittore di tradizione ""popolare"""" e antesignano dei cantastorie di piazza, nativo di San Giovanni in Persiceto presso Bologna, è stabilmente acquisita alla storia della letteratura italiana (e, naturalmente, dialettale bolognese) grazie al lavoro di studiosi importanti come Luigi Emery, Giampaolo Dossena e Piero Camporesi. Tuttavia, la fama nazionale di Croce è legata essenzialmente a due sole opere: Le sottilissime astutie di Bertoldo e Le piacevoli e ridicolose semplicità di Bertoldino, mentre è certo che il prolifico poeta giramondo, esibendosi nelle piazze di Bologna, Ferrara, Mantova, Venezia e Firenze con l'accompagnamento del suo violino, compose e recitò forse 500 opere di varia natura (dialoghi, capitoli, contrasti, commedie, narrazioni in prosa ecc.) di cui 300, anche se non tutte di sicura attribuzione, giunte fino a noi in stampa o manoscritte."" -
Occhi mediterranei
"Tre storie di una comune radice. Figli di uno stesso mare grande, abbiamo stabilito la nostra vita altrove con lo sguardo fermo all'orizzonte, una linea senza tempo delle nostre comuni radici mediterranee. E un filo che ci unisce, forte, con la voglia condivisa di analizzare e comprendere. Questo libro è nato come una sfida, che ha fatto leva sul comune entusiasmo. Ci siamo raccontati, ognuno nell'atto solitario della scrittura, per scoprire, al momento del confronto, che i nostri testi seguivano dinamiche simili e concetti di fondo assolutamente condivisibili: uno tra tutti, l'impossibilità del ritorno reale, che si sublima nell'immaginare tanti ritorni dentro e fuori da quella storia e da quella geografia che del Mediterraneo danno un'immagine scomposta. Noi l'abbiamo ridisegnata nel nostro desiderio di viverla in tutte le sue meravigliose componenti. Oggi di questo mare ci giungono fotografie in bianco e nero, di buoni e cattivi, di chi vi appartiene e di chi non ha diritto a nessuna cittadinanza. Per noi è altro, è ricerca di una nuova identità che tragga forza dalla storia che ci unisce. Per noi Mediterraneo è ancora un mare azzurro, dei pensatori e dei filosofi, dove si può pescare e si può vivere, che si può scomporre e ricomporre, e dove il rosso non è il colore della guerra e della solitudine, ma quello dell'amore e degli antichi falò che indicano la strada al navigante""""." -
L' incoscenza del tarlo. 1968: Italia, Afghanistan, Kashmir e ritorno. Dodici amici percorrono, ignari, la via per l'Oxiana di Byron e Chatwin. Ediz. illustrata
Luglio 1968. Dodici amici poco più che ventenni, sette ragazzi e cinque ragazze, partono per l'Oriente a bordo di due gipponi, residuati bellici della Seconda guerra mondiale. La destinazione finale è il Kashmir... Con risorse limitate e pochissime informazioni - era un tempo in cui non esistevano nemmeno le carte stradali di alcuni dei paesi da attraversare - il gruppo ha vissuto un'esperienza unica, della quale rimangono, oltre alla memoria dei protagonisti, alcune centinaia di fotografie, un film in superotto di quasi due ore, e il diario che Gianni Evangelisti scriveva in diretta, giorno dopo giorno, per documentare questa avventura. A cinquant'anni di distanza il libro vuole raccontare l'impresa, che i dodici ragazzi di allora ricorderanno sempre come folle, molto polverosa e certo irripetibile. -
Lo dicono tutti i ragazzi. Cronaca di un ritorno a casa: la Fortitudo in A1
"12 giugno 2018, nella pancia del PalaDozza viene presentato il nuovo coach, Antimo Martino. Lo conosco bene, molto bene. Sono convinto possa essere lui l'uomo del destino. 31 marzo 2019, grazie alla vittoria su Ferrara la Fortitudo torna in A1 dopo dieci anni. Lo stesso tempo impiegato da Ulisse per rivedere le sponde di Itaca"""". Questo è il racconto di quei 292 giorni indimenticabili, visti da un tifoso-giornalista." -
Da «furfantello» a mercante d'arte. Storie della mia vita
Da un piccolo paese nella Bassa ravennate ai grandi atelier degli artisti più famosi, la strada percorsa da Astorre Andraghetti in oltre ottant'anni è lunga e costellata di episodi davvero straordinari. Collaboratore alla lotta partigiana, arriva a Bologna nel dopoguerra per gestire col padre un'attività di ristorazione; ma proprio quando questa raggiunge l'apice del successo, la cede per dedicarsi al mercato dell'arte. Qui verrà a contatto con i maggiori pittori e galleristi italiani, svolgendo il lavoro che più di ogni altro sentiva adatto alla sua personalità e raccogliendo grandi soddisfazioni. Con questo libro Astorre condivide i suoi ricordi di tutta una vita: da quando era il ""furfantello"""" di Voltana fino ai nostri giorni."" -
Senza rete 2
In pensione dal 1997, l'autore ha deciso di raccogliere le poesie scritte nel corso del tempo (l'età matura è stata certamente la più prolifica). Ha quindi pubblicato un primo libro, ""Senza rete"""" (Pendragon 2015) di cui questo volume è l'ideale proseguimento."" -
Giacomo Puccini. Turandot
Opera in tre atti. Musica di Giacomo Puccini, libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni. Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 25 aprile 1926. -
I veggenti
Cosa vedono gli occhi della mente? È possibile che tali visioni riescano a superare le barriere dello spazio e del tempo, le leggi della natura, il rapporto di causalità? In giro fra Livorno, Parigi e Volterra, sotto lo sguardo incredulo di un prosaico e scettico avvocato, fra dipinti di Modigliani e versi di D'Annunzio, si srotolano piccole magie, irrompono coincidenze misteriose, eventi sincronici. Sotto la vista degli ""occhi senza pupille"""", la realtà e le sue leggi si fratturano, si frantumano, rivelando un mondo nascosto, legato da fili invisibili."" -
I segreti della pietra
Un antico ordine nascosto in piena vista e indissolubilmente legato alla storia di Bologna, un piano diabolico e centenario pronto per essere attuato e una pietra custode di un'indecifrabile incisione. Solo scoprendo i segreti dell'Ordine dei Cavalieri di Maria Vergine Gloriosa e della Pietra di Bologna sarà possibile salvare un'umanità il cui tempo sembra essere ormai scaduto. Un romanzo che, nutrendosi della ricca e straordinaria storia di Bologna, si sviluppa, tra il 1972 e il 2000, nel mezzo delle sue strade, dei suoi vicoli e dei suoi luoghi segreti. -
Lei era Sofia. Una storia familiare
Sofia è una bambina di due anni e mezzo quando le viene diagnosticata la malattia. Non è possibile comprendere, in momenti come questo, cosa può vivere un genitore. Il terrore, la rabbia, il senso di impotenza. Da quel giorno, cambia l'intera esistenza di una famiglia e di chi le sta intorno. Si resta sospesi in un mondo senza colori, né odori, né suoni. Una frattura temporale che sradica ogni certezza. Attraverso il racconto della sofferenza, della frustrazione e anche della solitudine provate, l'autore vuole mantenere vivo il ricordo della figlia giorno dopo giorno, e al tempo stesso essere d'aiuto a chi ha vissuto o vive una simile, tremenda esperienza. E proprio grazie alla condivisione, e al potere delle parole, che si può ritrovare il coraggio di ripartire, di tornare a vivere, di guardare al futuro.