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L' Onda. Storie italiane di uomini e chitarre. Danilo Malferrari conversa con Francesco Guccini su «L'Onda»
"L'Onda"""" è un viaggio emozionante di suoni e racconti, nello spazio e nel tempo, attraverso le vite avventurose e le musiche straordinarie di grandi chitarristi italiani. Musicisti visionari e coraggiosi che, agli albori del Novecento, hanno prima sognato e poi attuato il rinnovamento dell'arte chitarristica in Italia e nel mondo, contribuendo di fatto a influenzare tutto ciò che oggi consideriamo musica moderna. Il saggio copre il periodo tra il 1870 e il 1950 e presenta alcuni documenti finora del tutto sconosciuti alla storiografia ufficiale dello strumento, tratti dal periodo più critico della sua storia, periodo cruciale per la chitarra, che rischiava di sparire a favore dello strumento emergente dell'epoca: il mandolino. È un viaggio nella memoria oggi svanita, perché «ricordare serve sempre, perché non creiamo improvvisamente, dal nulla, senza avere qualcosa alle spalle; ricordare serve sempre, per sapere da dove veniamo, per capire come siamo fatti oggi attraverso quello che siamo stati ieri» (Francesco Guccini)." -
West Side Story. Ediz. italiana e inglese
Da un'idea di Jerome Robbins. Musica di Leonard Bernstein, liriche di Stephen Sondheim. Prima rappresentazione: Washington, National Theatre, 19 agosto 1957. -
Autodeterminazione e provvidenza nel Cinquecento
Il rapporto tra l'autodeterminazione individuale e l'ordine della Provvidenza è uno snodo cruciale della discussione teologica, filosofica e scientifica negli anni a ridosso della Riforma protestante e del Concilio di Trento. Ora in contrasto, ora in sintonia con le prescrizioni e i divieti della Chiesa romana e dei Riformati, filosofi come Lorenzo Valla, Pietro Pomponazzi, Girolamo Cardano, Simone Porzio, Giovan Francesco Pico, Paolo Ricci o Jean Bodin si assumono il compito di esaminare, in termini di pura razionalità, contenuti teologici e postulati etici, in vista della formulazione di una morale autonoma e di un esame delle condizioni della libertà umana nel quadro della necessità naturale e storica. Tramite piste diverse che attraversano il pensiero politico e quello scientifico e collegano luoghi diversi dell'Europa cinquecentesca, il volume mostra con quale intimo coinvolgimento e con quanta varietà di posizioni fosse avvertita, nel Rinascimento, l'esigenza di indicare le possibili vie di definizione di uno spazio adeguato alla virtù umana. -
Viera. Un'italiana del '23
In un quaderno verde Viera, un'italiana nata nel 1923, ha tenuto appunti e ricordi delle sue esperienze di vita. La figlia Paola ha voluto trascriverle e aggiornarle, perché le persone a lei care possano ricevere la testimonianza di una vita, e trarne insegnamento. -
Ore buie
"A volte, la mia poesia patisce odiose derive liriche frammiste a quel Getto di sensi interconnessi, ai quali, brutalmente, correrebbe invece l'obbligo di far loro ogni singola riga vergata. Tuttavia, soprattutto questa è: Libertà, complemento imprescindibile in un modo di esprimersi che ripudia norme e stilemi bolsi, accademici e stantii, ma, proprio in ragione di ciò, ne fa uso od abuso quanto più a piacere. Ma ciò è, allo stesso modo, il limes ed il pregio di quel Libero flusso espressivo che siamo adusi chiamare Poesia. La vera Poesia non appone paletti o barriere e non accetta regole, né si fa imbrigliare in gruppi e/o categorie a causa della loro endemica e cieca fissità figlia di un mediocre nozionismo fine alla pubblicazione di antologie. Non ambisce a riconoscimenti ed onori, semplicemente ignora la critica in quanto impensabile ed impossibile, oltre che inammissibile: arrogarsi il diritto di criticare l'intimo di un soggetto da parte dì terzi è quanto di più stupido presuntuoso ed insulso si possa fare, finendo invariabilmente per scadere nell'egocentrismo delle proprie interpretazioni ergendosi a """"pensierivendoli"""". Quest'ipocrita pretesa è quindi solo uno sciocco sfoggio d'accademia, impalpabile ostentazione di saccenza."""" (L'Aura)" -
L' uomo liquido
Larry Lancia, alto, bello, famoso, è un fumettista di successo. Ha una fidanzata asessuata di nome Clara e molte donne a corteggiarlo. Solo che, per una sindrome rarissima, ha perduto il pene e i testicoli, riassorbiti nel corpo. E in questa situazione surreale si ritrova a uscire con la discotecara Barbara, con Luna, sosia di Emma Stone, con Nichole, amante dei club particolari... ma soprattutto con Elettra, l'unica che conosce e apprezza il suo segreto. Peccato che sia bella, sì, ma probabilmente pazza. Larry, però, ama da sempre una sola donna, Fiore: scopriremo due momenti chiave della loro interminabile, turbinosa relazione. Il rovinoso crollo durante il matrimonio di zio Bon Jovi, nel '96, con un giovane Larry conteso tra la prorompente Cabina e Camilla, la sorella più bella di tutta la storia mondiale delle sorelle, e la fase psichedelica del '99, con il fantasma di Fiore a sbucare da ogni conversazione, tra pillole lisergiche, ragazze incappucciate e strane avventure con un gigantesco, temporaneo coinquilino. E cosa c'entra in tutto questo la delirante soap-opera Cuori alla catena? Chi è, poi, l'attrice Gloria Grida? Continuano le vicende comico-erotiche di Larry Lancia, l'Uomo Liscio. -
Ricordati di sorridere alla fine del mondo
Dopo la chiusura del cinema Stanley e la fine della relazione con Chiara, la vita di Vittorio Emanuele Corso è un susseguirsi di frustranti e grotteschi fallimenti (per non parlare del bizzarro nome che porta). Il mondo del lavoro sembra rifiutarlo, ma il ragazzo continua a cercare la meritata occasione di riscatto nella piccola cittadina di Passator Cortese, dove vive. Sarà il suo amico Paolo Zanga, detto Tritolo, a offrirgli un'originale rivincita che lo porterà a Bologna, in un condominio della prima periferia in cui dovrà portare a termine una missione molto particolare... Vittorio Emanuele non sa che lo stesso stabile è al centro di un importante caso giudiziario: proprio qui infatti riporterebbero tutti gli indizi lasciati da un efferato serial killer; non solo, la giovane insegnante Ada, una delle inquiline, sembra essere svanita nel nulla, provocando grande agitazione nella sua amica Sabrina, anche lei residente nel palazzo, convinta di aver trovato il colpevole. Mentre il famigerato ispettore capo Franco ""Geronimo"""" Barbetti indaga sulla vicenda, tra gli abitanti del condominio, ignari dell'intruso tra loro, nasce una girandola di sospetti che porterà a incredibili equivoci e deliranti colpi di scena, fino all'inaspettato epilogo."" -
Il figlio del migliore
La vita di Aldo Togliatti, figlio unico di Palmiro e della prima moglie Rita Montagnana, è una storia triste, fatta fin dalla prima infanzia di esili, abbandoni, solitudini, traumi, disconoscimenti e internamenti. Spentosi nel 2011 in una clinica psichiatrica privata nel Modenese, dove era stato ricoverato nel 1980 dopo la morte della madre, circondato da quel silenzio che rese tombale la sua esistenza, Aldo era un intellettuale che amava la bellezza, la letteratura, la matematica, l'arte. Sognava l'America, e tentò più volte di imbarcarsi per realizzare il suo sogno, ma ogni volta fu fermato e ricoverato. Era una persona fragile e introversa, che ebbe la sfortuna di vivere in un tempo di guerre dove marciavano solo gli uomini forti e coraggiosi. Gli alienisti della psichiatria triste, sia italiani sia russi, gli diagnosticarono una ""schizofrenia con spunti autistici"""", e questa fu la sua condanna. In questo romanzo, che ne ricostruisce la vita, sentiamo dalla sua voce inaspettatamente colta, gentile, emozionante la viva testimonianza di un'epoca controversa, straordinaria e terribile, che vide suo padre autorevole protagonista quanto inconsapevole """"carnefice""""."" -
Pittore, prete, padre di famiglia. Una biografia
Il clero di oggi lava i piedi a dodici poveri il giovedì santo, ma li lascia ugualmente poveri per tutto l'anno. Castiga una ingiuria e benedice le armi, predica l'amore e partecipa alla guerra. Impone di accettare alle famiglie quanti figli Dio mandi, rifugiandosi però nel celibato. Elabora una morale di circostanza che permette di portare la croce appesa al collo con catenella d'oro. Diario di una vocazione precocissima tradita dall'istituzione e dalla ragione, questo documento racchiude una vita ""spezzata in due"""": da una parte il sacerdote insofferente al dogma e all'ipocrisia, dall'altra il padre di famiglia e l'artista. Dall'infanzia a Comacchio passando per l'esperienza di cappellano di guerra durante il secondo conflitto mondiale, sino alla partenza per l'Argentina, quella di Guido Cinti è una vicenda umana profonda, a tratti avventurosa, narrata con raffinatezza e grande acume. Una confessione privata che si fa universale e invita a riflettere sugli aspetti più reconditi e controversi dell'animo umano."" -
Ciao ciao Cortina! Segreti e bugie della Locandiera-Secrets and lies of the Landlady
Schiaffi e pugni di gelosia, è passione in piena notte, un brillante usato come un pugnale tagliente, principi galanti in incognito capaci ancora di inventarsi la corte come una volta alle belle signore presenti. Ma anche assurde manie, capricci, segreti e bugie degli ospiti di un piccolo albergo a Cortina, l'Hotel Ambra, capace di calamitare quelli che contano. Il tutto sotto lo sguardo attento di Elisabetta Dotto. Un mondo dove la realtà supera sempre, e di molto, la fantasia. Parola di Locandiera. -
Il contadino, l'insalata e la neve. Pensieri su psichiatria e libertà
Uno psichiatra di fama internazionale si ritrova accusato di truffa, scaraventato sulle prime pagine dei giornali svizzeri e allontanato dai propri pazienti. Durante l'anno che trascorre in carcerazione preventiva in una stanza di ospedale, vede sgretolarsi non solo tutto ciò che ha costruito, ma anche la propria reputazione. Solo sette anni dopo, a processo concluso, potrà tornare a esercitare la professione, trovando nell'esperienza giudiziaria vissuta nuovi spunti per riflettere sul proprio lavoro. Da qui, questo libro autobiografico, che nasce da un caso di cronaca, si sviluppa lungo le trame di un breve romanzo e si espande fino a diventare un piccolo saggio sul ruolo del tempo, dello spazio e della libertà nei difficili contesti della carcerazione e del disagio mentale così come nell'esercizio della professione psichiatrica. Ciò che emerge è il racconto di rapporti umani interrotti — quelli tra un medico e i propri pazienti — e ricostruiti attraverso la consapevolezza, la determinazione e l'amore per la conoscenza, gli altri e la verità. -
Gioachino in Bologna. Mezzo secolo di società e cultura cittadina convissuto con Rossini e la sua musica
Quel prisma di città: con il suo 150° da ricordare, Rossini (1792-1868) è stato un nobilissimo pretesto per conoscere meglio Bologna, i settori della sua storia e cultura, le facce laterali del suo bel centro turrito. Per quanto a volte intermittente con Napoli e Parigi, la presenza di Gioachino in carne e ossa coincise con la prima metà dell'Ottocento, un periodo di ancien régime stretto fra l'avventura napoleonica e l'avventura risorgimentale e proprio per questo spesso ritenuto d'attesa, di calma, di silenzio. Con ciò, non c'eran poeti e pittori? Non passavano visitatori stranieri? Non si rappresentavano commedie e melodrammi? Non si conversava nei circoli, nei salotti, nei caffè? E, soprattutto, non si insegnava e imparava nel primo istituto musicale autenticamente pubblico della penisola? Al Liceo Filarmonico Rossini fu prima studente, non ineccepibile invero, e poi consulente, all'uopo finalmente illuminato e benefico. Del maestro e della scuola tratta a lungo il libro, mentre tratta anche di lettere e arti, di cronaca e società, di musicisti e figure superiori come Haydn, Stendhal, Leopardi, Bacchelli e Verdi (di cui si pubblica una lettera inedita). Insomma, se in questo esigente anno rossiniano che ha visto lavorare diverse piazze d'Italia, ciascuna per conto suo, Bologna per davvero s'è desta, bisogna proprio riconoscere che dell'elmo di Scipio s'è cinta la testa solo grazie al suo bravo Conservatorio. -
Nel conflitto delle ideologie. La Chiesa e la politica bolognese tra la guerra e il Concilio (1945-1965)
Dopo la crisi del fascismo e la catastrofe della guerra la Chiesa sembrò a molti come l'unica istituzione capace di offrire garanzie di stabilità e di ordine in Italia. Eppure i cambiamenti intercorsi nel paese e i processi di modernizzazione in atto lasciavano pochi spazi al modello di società cristiana che essa auspicava. Superati rapidamente gli anni della convergenza antifascista, la ""guerra fredda"""" si tradusse nel duro scontro ideologico tra il """"partito cristiano al potere"""" e l'opposizione di sinistra. Bologna rappresenta in questo contesto un caso particolare di straordinario interesse. Sin dalla liberazione il Pci aveva assunto la guida dell'amministrazione, relegando la Dc all'opposizione e invertendo così gli equilibri politici nazionali. Perciò in quegli anni il rapporto della Chiesa con la città si è sviluppato in modo difficile e conflittuale: prima il cardinale Nasalli Rocca, poi il cardinale Lercaro si sono dovuti confrontare con una realtà sociale e politica profondamente cambiata, in cui i tradizionali aspetti della vita religiosa erano divenuti da un lato oggetto di contesa e dall'altro retaggio di una cultura che rischiava di allontanarsi irreparabilmente nella nuova società secolarizzata. Ma anche nella chiesa di Bologna covavano i fermenti di quel rinnovamento che si sarebbe affermato con il Concilio Vaticano II."" -
Verso estro sul quaderno a quadretti. Tutti i testi rap
Amedeo non si separava mai dal suo quaderno a quadretti. Questo sostengono gli amici che, subito dopo il tragico incidente, hanno voluto sapere se era stato ritrovato. Vera e propria officina della parola, il ""quadernone"""" era il luogo prediletto da Amedeo per creare i suoi testi rap. Ciò che rimane maggiormente impresso, leggendo questi brani, è la cura e l'attenzione, quasi maniacale, con cui sono stati scritti; un caleidoscopio di esperienze e passioni che spazia dalla musica di ogni genere alla mitologia, dal calcio all'amore per la forza della parola; un corpus in grado di restituire """"l'espressione piena della personalità"""" di un ragazzo talentuoso scomparso troppo presto."" -
Mauro Mazzali. Sub lucem. Prima che l'alba accenda i colori. Catalogo della mostra (Bologna, 21 giugno-16 settembre 2018). Ediz. illustrata
"Il Complesso Monumentale di Santa Maria della Vita si presta, assai bene, all'esposizione di sculture perché l'intero comparto monumentale ne è pieno. La mostra che presentiamo su Mauro Mazzali, Maestro indiscusso di scultura, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bologna per oltre nove anni, trova quindi degna collocazione all'interno di questo luogo riconosciuto ormai da tutta la città come sede di produzione di arte e cultura """"alta"""". Mauro Mazzali è non solo un Maestro nell'arte della scultura, ma anche un uomo dalle profonde idee di carattere sociale e culturale. È un uomo che ha saputo progettare luoghi dedicati allo studio e alla formazione e che sa anche realizzarli."""" (Fabio Roversi-Monaco)" -
Resistenza illuminata. Omaggio a Luigi Nono nel settantesimo anniversario della Resistenza e della guerra di liberazione 1945-2015
Luigi Nono è stato protagonista non solo nella scena musicale, ma anche nella vita politica del nostro Paese e, insieme a tanti altri artisti e intellettuali, ha visto nella Resistenza i valori fondanti della democrazia italiana. In un articolato progetto realizzato dal Teatro Comunale di Bologna s'incontrano e s'intrecciano esperienze diverse, che partono da questa comune visione. Tale intreccio, nei saggi del presente volume, viene affrontato da punti di vista differenti, tessendo assieme storia e musica, passato e presente, con lo sguardo sempre rivolto al futuro. -
Partigiani del futuro
"La speranza del mantenimento della democrazia nel futuro delle nuove generazioni rende questo lavoro pregnante, Io colloca nel vissuto dei giovani e li aiuta a fare memoria e a pensare a quale futuro scrivere."""" (Belinda Gottardi, Sindaco di Castel Maggiore)" -
110 anni in rosa. Storie, imprese e statistiche del Giro d'Italia dalla prima edizione a oggi
La storia del Giro d'Italia è la storia di un rito che dal 1909 appartiene alla nostra cultura. Rievocare le 101 edizioni della corsa rosa svolte in 110 anni significa quindi raccontare un secolo abbondante della nostra vita e della nostra società. Gli ingredienti del suo inesauribile successo sono soprattutto due: i corridori, con il loro titanico sforzo atletico, e il pubblico, cornice indispensabile per trasformare l'evento sportivo in qualcosa d'immortale. Luca Marianantoni unisce in questo volume le sue passioni, le statistiche e il ciclismo, confezionando un racconto trascinante che, anno per anno, ci fa rivivere le imprese leggendarie dei campioni più amati, affiancate dai risultati di ogni singola tappa. Un'opera che analizza le 1970 tappe disputate fino al 2018, facendoci conoscere i 64 primi classificati assoluti, le 274 maglie rosa, i 677 vincitori di tappa, i 160 corridori saliti sul podio, i dominatori del Gran Premio della montagna e della Classifica a punti, e le tante curiosità legate a una corsa che, come ci racconta Francesco Moser nella prefazione, ""ha una lunga storia ed è un po' di tutti""""."" -
Bologna città d'arte. Guida a duemila anni di figure
Un viaggio attraverso i secoli per scoprire, insieme al più autorevole storico dell’arte cittadino, cosa è stato prodotto a Bologna o qui ha trovato dimora: i capolavori, i maestri e le scuole che l’hanno resa uno scrigno prezioso, famoso in tutto il mondo. Oltre trecento immagini a colori e un racconto appassionato e coinvolgente, fanno di questa guida d’arte la compagna migliore per avventurarsi tra le meraviglie bolognesi. -
Parliamo di politica. Valori, problemi e prospettive dei partiti italiani
Le turbolenze economiche, sociali e tecnologiche del nuovo secolo hanno creato divisioni culturali e ideologiche che incidono fortemente sulla politica e sulla capacità di interpretarla. La classica contrapposizione tra destra e sinistra è superata e si manifestano inedite polarizzazioni tra populisti ed elitisti, sovranisti e cosmopoliti, competenti e incompetenti e così via. Il libro propone due itinerari concettuali: da un lato, l'autore analizza la situazione in Occidente dopo la fine del Novecento, l'affermazione della globalizzazione e la diffusione delle nuove tecnologie; dall'altro, illustra il panorama politico italiano contemporaneo, per capire in che modo le nuove formazioni partitiche si relazionino alle turbolenze del mondo occidentale e come interpretino le nuove polarizzazioni sociali e culturali. Due viaggi non politici, non ideologici, non di parte per cercare di capire meglio di cosa parliamo quando parliamo di politica.