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La morte è uguale per tutti. Trash-noir
Lucio Scelba è uno spazzino che non sopporta il termine ""operatore ecologico"""", le auto che sfrecciano rischiando di investirlo, la tanta, troppa feccia che riempie la notte della sua città. Una sera, in un cassonetto, trova un uomo in stato di shock e reagisce come solo lui potrebbe fare: lo carica sul camioncino insieme al resto della spazzatura... e se lo porta a casa. Rosario Scimecca, l'uomo nel bidone, è un tossico professionista, inseguito da malavitosi che, dopo averlo incastrato, vogliono farlo fuori. Scelba decide di aiutarlo, ma questo a Rosario non interessa, perché ha abbandonato ogni speranza di salvarsi. Vuole solo bucarsi ancora una volta, un ultimo grande trip. E così scappa. Scelba, con l'aiuto dell'enorme red skin Marescalchi, dovrà ritrovare l'eroinomane prima che ci riesca il killer che gli sta addosso. Ci sono milioni di euro sul piatto, anche se Scelba non lo sa. E probabilmente, se lo sapesse, non gli importerebbe, così come non gli importa che la polizia si unisca alla ricerca nelle vesti di Grimaldi, storico ex della sua fidanzata Eleonora. D'altronde, Eleonora ha scelto lui e Scelba non ha bisogno d'altro. A parte, naturalmente, fare il suo mestiere: tenere pulita la città."" -
Ogni delitto mi parla
Cosa mai potrebbe disturbare la calma placida della Riviera romagnola al declino dell’estate? Il ritrovamento di un corpo al Bagno Lido, sicuramente, ottiene questo effetto, e le vacanze di tutti prendono una piega molto particolare. È ora compito dell’acuto Maresciallo Corsetti scoprire il colpevole ed il movente, districandosi in un turbinio di sentimenti nascosti, segreti e dolori. È una storia complessa e affascinante, ricca di colpi di scena, dove testimonianze ed indizi richiedono di essere ascoltati con molta attenzione. La giusta dose di Amore, presentato in varie forme come un personaggio mutevole e talvolta scorretto, tesse le trame di questo delitto. Siete pronti a scoprire la verità? -
La cadenza dell'inganno. Memorie di un violinista notturno
Capita che il dolore di esistere si trasformi in gioia di vivere, o almeno in una sua illusione, seguendo il cigolio della memoria che sbriciola la ruggine degli anni... Il loro primo incontro avvenne sull'orlo del mare, di sera, quando il tempo incomincia a raccogliersi nella sacca del buio e la speranza erra per fantasie d'altri mondi. Fu subito amore tra i due, il violinista di grido e la donna venuta dal nulla. Poi l'eco di un tango sensuale, struggente, con un bandoneón che si sgola nel cuore della notte pedinando un'ombra. Vite in parallelo che d'improvviso s'intersecano. Ma chi è davvero il violinista? E la donna dall'irresistibile fascino e dalle cangianti identità? Una spy-story tra Buenos Aires, Trieste e Cetraro, dove piccole tessere s'incastonano nel mosaico della grande Storia che sta per sconvolgere il mondo nell'aberrazione dei totalitarismi. -
La sconcertante epoca del copia & incolla. Vol. 2
In un'aula scolastica, in un futuro non meglio identificato, ma di certo non tanto prossimo, un professore parla ai ragazzi della sconcertante Epoca del Copia & Incolla, tra la fine del secondo millennio e l'inizio del terzo. Nel corso di questa nuova lezione, il professore, ripercorrendo i fatti più eminenti che hanno attraversato il periodo dal 1990 al 2019, dimostrerà che l'arte di risparmiarsi era già in voga molto prima che i calcolatori elettronici divenissero strumenti d'uso comune. L'assurda vicenda giudiziaria in cui è coinvolta un'azienda romana, confermando le dinamiche distorte e le cattive pratiche radicate nella società, assurge a simbolo della degenerazione di quest'epoca. -
Norma. Vincenzo Bellini
Tragedia lirica in due atti. Libretto di Felice Romani, musica di Vincenzo Bellini.Prima rappreentazione: Milano, Teatro alla Scala, 26 dicembre 1831. Con un saggio di Gianandrea Gavazzeni. -
Spicchi di mela. Ricordi newyorkesi e altro. Conversazioni con Roberto Cresti
Sottile erede della figurazione moderna e delle sue declinazioni nel Novecento italiano, Luino continua a dipingere con vociana «sincerità», saggiando memorie diverse in paesaggi, nature morte, interni e nudi. Il suo stile - come il lettore potrà sentire dalla voce che anima le conversazioni qui raccolte - è una prosa leggera dalle continue variazioni, che aderisce al reale e se ne stacca nella stessa misura. Se racconta, non è eloquente, poiché riflette soltanto il necessario; e porta in sé molto più di quanto appaia. Ai critici dice ancora: «La vita è un letto sfatto, ma non troppo». (dall'Introduzione di Roberto Cresti) -
Panchine pensanti
«Panchine pensanti» è un progetto formativo, educativo e divulgativo, che vuole raccontare lo sport partendo dai protagonisti che lo vivono, vale a dire gli atleti, e da chi sta loro accanto: in particolare allenatori, dirigenti e genitori. È uno spettacolo teatrale, un momento in cui, grazie al palcoscenico, le dinamiche della vita quotidiana dello sport si animano nella splendida cornice di un teatro. È anche un testo che narra le esperienze, in particolare di Franco Bertoli, non come campione plurititolato, ma piuttosto come padre, oggi formatore, mental coach e dirigente, che riflette sul ruolo e l'importanza dello sport nella vita di tutte le persone, tutti i giorni. Uno sport quotidiano fortemente ancorato, in termini di cultura e valori, allo spirito olimpico autentico. Un triangolo di relazioni complesse le cui dinamiche tra atleti, allenatori e genitori sono qui analizzate dagli autori con l'obiettivo di offrire un supporto a chi è alla ricerca di una performance sportiva, sempre con l'intento di migliorare se stesso prima di tutto come essere umano. -
Grazie perché. Quattordici storie personali, un'unica storia di accoglienza
Da trent'anni esatti Dimora d'Abramo si prende cura della vita degli ultimi. Vite che hanno avuto percorsi difficili, accidentati, spesso tragici. Ma quali percorsi, quali incontri, quali storie hanno portato le donne e gli uomini di Dimora d'Abramo lì dove sono oggi? E a essere quelle donne e quegli uomini che sono oggi? Invece di festeggiare semplicemente un compleanno, fermandosi solo alla cronaca di ciò che Dimora d'Abramo ha fatto e fa, alcuni dei protagonisti di questa straordinaria esperienza fermano per un attimo il ritmo intenso delle loro giornate, governate spesso dall'urgenza del fare, guardano dentro e dietro se stessi, e offrono al lettore squarci intimi della propria esistenza, del proprio cammino e della propria interiorità. Ne esce un sorprendente e inedito ritratto personale e collettivo in cui diversità di ogni tipo sono tenute insieme da un fortissimo comun denominatore: la gratitudine e la riconoscenza verso gli altri. Altri che hanno nomi, cognomi, date, coordinate storiche e geografiche precise. Non un grazie generico, ma volti, luoghi, cose, coincidenze, passaggi cruciali. Perché chi dedica il lavoro e la vita ad aiutare le persone che più hanno bisogno sa di essere stato a sua volta, più di una volta, guidato, sorretto, aiutato. -
Due frati all'inferno. Frati Godenti fummo, e bolognesi
Fu forse troppo severo, Dante, a condannare all'Inferno, per ipocrisia, i ""frati gaudenti"""" Loderingo degli Andalò e Catalano di Guido d'Ostia, cavalieri dell'ordine della Beata Maria Vergine Gloriosa? Ed ebbe ragione nel trattare così aspramente Bologna e i bolognesi nella sua Commedia? Sono questi i principali interrogativi dai quali l'autore prende spunto per costruire un racconto romanzato degli ultimi due anni di vita di Loderingo ricco di approfondimenti sulle vicende politiche di quel travagliato XIII secolo."" -
Una favola lunga un anno
"Miei cari, è un po' che mi chiedete con insistenza di raccontarvi una favola. Qualcuno forse vi dirà che una vecchia narratrice arrugginita come me non può sapere che tipo di favole desiderano ascoltare i bambini moderni: leggo infatti su importanti giornali che i bambini di oggi non amano più gnomi e fate, streghe e maghi, orchi e orchesse... Poiché però le vecchie narratrici sono un poco pazzerelle e si sentono ancora bambine nel loro cuore, non credono proprio del tutto a quello che gli importanti giornali dicono sui bambini. Dunque, confidando anche nel vostro aiuto e nei vostri consigli, io... incomincio. E voi poi mi racconterete tutto quello che vi viene in mente e, piano piano, insieme, proveremo a inventare una favola per pensare, per ridere e per sognare"""". Età di lettura: da 8 anni." -
Mala Brocca. Storie di ultimi e dignità
Luigi ""Luisìn"""" Malabrocca era il più giovane di sette fratelli, pescatore d'acqua dolce e corridore in bicicletta. Diventò famoso alla fine degli anni Quaranta per un record ciclistico """"al contrario"""": si aggiudicò per due anni di seguito la maglia nera, quella che indossava l'ultimo della tappa. Vista la notorietà (e il premio in denaro) che ne derivava, da allora la sua missione da sportivo fu essere ultimo sempre, a ogni costo. A tale singolare figura d'atleta si è ispirato Valerio Monteventi nel raccogliere queste storie: storie di ultimi, di baracche, acque, fiumi e canali, di fughe ed espedienti per difendersi dalla miseria, ma anche di intellettuali, giornalisti e reporter che hanno puntato lo sguardo ai margini della società. A legare tra loro i dieci racconti (più uno), un filo rosso che corre lungo vent'anni di lotte per la dignità, a Bologna e altrove, in mezzo agli ultimi e a coloro che, nonostante i tempi, ancora si impegnano per costruire un mondo più giusto."" -
Corpi e saperi. Riflessioni sulla trasmissione della conoscenza
Che sia mostruoso, torturato, erotico, sociale, sonoro, duttile, simbolico, ma anche poetico, divino e artistico, il corpo esiste. Da Oriente a Occidente ha un suo linguaggio: sente, si esprime, tocca, travolge, suggerisce, intuisce... La corporeità è dovunque: nei corpi ispezionati per la prima volta al teatro anatomico di Bologna, nelle lucenti sculture di Camille Claudel, nei corpi-oggetto della danza di Pina Bausch. Tema inesauribile e già oggetto di studio di gran parte delle discipline, dalla medicina alla linguistica, il corpo tuttavia richiede continue indagini. A tal fine il presente volume raccoglie contributi interdisciplinari di aree e fonti culturali diverse che mirano a far emergere aspetti considerati marginali, al pari di elementi apparentemente insignificanti ma che, al contrario, sono di imprescindibile rilevanza. Essi contribuiscono a cogliere tratti inediti delle storie dei corpi per regalare ai lettori squarci di realtà del sapere a partire da quella superficie del tempo che è il corpo. -
Tortellinata
Tortellinata è un’immersione completa e totalizzante nel mondo del tortellino: la storia, gli aneddoti e soprattutto le ricette che nei secoli, dal Medioevo a oggi, hanno reso questo piatto protagonista assoluto nelle tavole della Grassa Bologna. Un percorso alla riscoperta degli antichi sapori emiliani, che regala spunti culinari per preparare gustosi manicaretti alla maniera dei cuochi del passato. Tra storia e leggenda, tutte le curiosità sulla straordinaria pasta ripiena modellata sulle forme dell’ombelico di Venere. -
Il cuore delle donne. Storie vere di cibo, amore e coraggio
"Incontrare una donna, dirle: «Parlami di te». Ascoltarla. Interloquire soltanto per assecondarne il flusso dei ricordi e dei pensieri. Lasciar cadere ogni tanto un «E poi?», «E allora?». L'ho fatto decine di volte, con donne di ogni età, anche oltre la soglia della vecchiaia. Mi hanno confidato i loro segreti, i loro sogni, i loro amori. Mi hanno svelato le trame e i personaggi della loro vita: fidanzati, figli, mariti, padri e madri. Due parole chiave nei loro discorsi: l'amore e il cibo. Aspetti della stessa vocazione profonda, che nella grammatica femminile è voce del verbo prendersi cura. Un verbo che tocca subito sfere più vaste: il lavoro, la famiglia, la società. Si dilata anche la nozione di amore: cuore non è più solo cuore, diventa coraggio, forza vitale, slancio verso gli altri. Questo libro nasce da un ascolto che dura da diversi anni. Per me la sfida era cogliere la fiamma di ogni donna e provare a raccontarla: a volte con uno schizzo, una confessione, un monologo; altre volte imbastendo un miniromanzo. Il tutto in casuale mescolanza di tragico e comico, anche uscendo dalle righe del reale, ogni tanto. La scena è emiliana, dalla città alla pianura, dall'ultima guerra ai nostri giorni. Oltre due terzi di un secolo. E cambiato il mondo nel frattempo. Le donne sono cambiate più di tutti. Nei diritti, nella coscienza di sé, nel ruolo sociale. Ma per fortuna sono anche rimaste quelle di sempre.""""" -
La barena dei sette morti
Venezia, seconda metà del Cinquecento. Dopo un'acqua granda che ha rischiato di sommergere completamente la città e infiltrare di acqua salata i pozzi, nei pressi delle bocche della laguna di Sant'Erasmo e di San Nicolò, vengono rinvenuti due corpi. Uno è quello di un farabutto ben noto per le sue malefatte, l'altro è il cadavere senza testa di una giovane rimasto impigliato in alcune trappole da pesca. Dell'indagine sul macabro ritrovamento, per cercare di dare un'identità alla donna, viene incaricato il dottor De Peris, medico giudeo che gode di particolari privilegi nella Dominante. Questi decide di farsi aiutare dal giovane amico Nicola Davanzo, studente di medicina che ha abbandonato lo Studio di Padova e si è stabilito nella città lagunare per poter entrare in possesso dell'ingente eredità lasciatagli dal nonno. La vicenda tragica della giovane senza testa si rivela piano piano, gettando luce su altre storie che parevano dimenticate e che riguardano molto da vicino gli stessi ""investigatori"""". Tra nobili stravaganti, esotiche cortigiane, improbabili alchimisti e giocatori incalliti, la trama che il dottor De Peris e Nicola sono chiamati a ricostruire è fitta e apparentemente impenetrabile... Sino alla conclusione finale, quando ogni tessera del mosaico troverà il suo posto."" -
Senza domani
Anno Domini 1531: espletato con successo l'ultimo incarico affidatogli dal re francese Francesco I, Rodolfo del Falco apprende casualmente a Lione che il fraterno amico Deimos, immolatosi per favorire la sua fuga l'anno precedente, dopo il fallimento dell'attentato durante l'incoronazione di Carlo V a imperatore è ancora vivo, prigioniero del duca Ezechiele Milo Fornasari a Bologna, nelle segrete del suo palazzo. D'impulso decide di abbandonare l'agiata vita che gli si prospetta in Provenza e, accompagnato dai fidati compagni di sempre, il poeta Pietro l'Aretino e l'orafo Benvenuto Cellini, intraprende un viaggio lungo e faticoso deciso a salvare l'uomo che si è sacrificato per lui, incurante dei tanti rischi che lo attendono e ostacoleranno questa scelta. Incontri con personaggi famosi, amori e imprevisti di ogni tipo si susseguono in un crescendo di azioni fino a concludersi nel bagno di sangue che sancirà la fine di questa avventura. -
Ritratti di gente invisibile. Storie di apicoltori
"Tutti strani. Tutti matti. Praticamente degli invasati, dei soldati dediti alle api, alla loro salvezza. Mi hanno anche raccontato che, a causa del clima ma soprattutto delle schifezze chimiche che vengono spruzzate sulle piante e sui fiori, ci sono stati periodi in cui le api non riuscivano a raccogliere miele e sarebbero morte. Gli apicoltori le hanno nutrite con miele che avevano tenuto, per sfamarle e permettere loro di sopravvivere a questa carestia. In realtà mi hanno detto tutti che sono state le api a salvarli. Chi da una vita triste in un ufficio, chi da una insoddisfazione che aveva dentro, chi grazie alle api aveva dato una ragione alla propria esistenza."""" (Dalla prefazione di Red Ronnie)" -
Una rivincita di Ivan Bellini
Sono trascorsi dieci anni dalla fine della Seconda guerra mondiale: il maresciallo capo Ivan Bellini, bolognese, li ha passati a dare la caccia, insieme alla sua fidata squadra, ai criminali fascisti, cercando di aggirare la cosiddetta ""amnistia Togliatti"""". Per questo, subisce la punizione degli alti ranghi che lo accusano di insubordinazione: dalla grande caserma che dirige nel centro di Bologna, viene così trasferito a Filo d'Argenta, nella bassa ferrarese. Tuttavia, quella che dovrebbe essere una punizione si rivela tutt'altro: i tre giovani carabinieri della piccola caserma sono competenti, svegli e simpatici; il paese, a stragrande maggioranza comunista, lo accoglie con calore e, infine, da scapolo impenitente, si fidanza con Anna, giovane e avvenente vedova. Ma Bellini è un uomo d'azione e la nuova situazione in cui si trova non fa che rafforzare i suoi propositi di rivalsa nei confronti dei superiori corrotti. Riuscirà il maresciallo nel suo intento?"" -
La casa del Guercino a Bologna
"Il Barbieri deciso finalmente di fissare la sua dimora in Bologna, comprò insieme al detto suo fratello una casa che per la sua costruzione e per la sua località, trovò adatta tanto come studio da pittore, quanto come abitazione"""". Con queste parole, nel 1891 Antonio Orsini introduceva il suo studio sulle vicende storiche e i passaggi di proprietà della casa del Guercino a Bologna. Nel 1642 l'artista aveva deciso di trasferire la sua bottega da Cento a Bologna, dando avvio a una nuova fase della sua carriera che coincise con l'acquisto di una grande casa signorile nel cuore nevralgico della città. In questa casa, oggi sede di Centro Natura, il pittore visse e operò fino alla morte. Questo volume ricostruisce per la prima volta gli ambienti in cui lavorava e si muoveva il Guercino, molti dei quali sono oggi visitabili." -
Fidelio di Ludwig van Beethoven. Ediz. italiana e tedesca
Opera in due atti. Musica di Ludwig van Beethoven, libretto di Joseph Sonnleithner e Georg Friedrich Treitschke. Prima rappresentazione assoluta della terza e ultima versione: Vienna, Teatro di Porta Carinzia, 23 maggio 1814.