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Aldo Mondino. Impertinenze a palazzo. Ediz. illustrata
Impertinente e irrispettoso delle convenzioni e delle mode Aldo Mondino (Torino 1938-2005) lo era per natura, senza alcuna forzatura o esagerazione, con la semplicità complessa dell'intelligenza; the wit lo chiamano gli inglesi. Mondino, straordinario ed eclettico artista, ha operato dagli anni della Pop Art e dell'Arte Povera fino ai primi del nostro secolo con originalità e raffinata ironia, che non nasconde la drammaticità di certe immagini o la contraddittorietà della ludica arguzia del titolo con il soggetto dell'opera, innescando un geniale e poetico processo di sdrammatizzazione del nostro rapporto con le realtà delle cose. Inventore di mondi, di fantasie, di sogni, di città improbabili l'artista gioca concettualmente con l'ambiguità del linguaggio e agendo sul significato letterale delle parole mescola le carte e crea ""situazioni"""" paradossali ma credibili in termini di narrazione. E da questa caratteristica prende spunto il titolo della mostra """"Aldo Mondino. Impertinenze a Palazzo"""", organizzata dalla Fondazione Palazzo Boncompagni in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino."" -
Il segreto di René
Alla morte di Lucia, la zia paterna di Dario, sua madre Renè rimane sconvolta. Sono state amiche e cognate per una vita, e ora l’una deve imparare a vivere senza l’altra: soprattutto, sente il bisogno di liberarsi di un segreto che le due hanno condiviso sin dalla giovinezza; un segreto che risale al ’44, quando la guerra doveva ancora finire e Dario nascere. Renè racconta al figlio la sua storia, fatta di amicizia, di amore, di solidarietà ma anche di violenza, di povertà, di coraggio e di forte senso della giustizia: dove sta il “giusto” in guerra, sotto il fascismo, se la scelta è tra denunciare i soprusi o aver salva la pelle? Un romanzo liberamente tratto da una storia vera, in cui ci si rende conto che non è tutto bianco o nero: una volta cessati i conflitti, non tutti i colpevoli vengono puniti, anzi... Almeno è ciò che accade qui sulla terra. -
L'odore del velluto
È importante dire quello che si prova. Sempre. È importante dir-lo nel momento giusto. Perché potremmo non trovare il coraggio di farlo, o potrebbe essere troppo tardi. È quello che scoprono Aurora ed Elena, amiche inseparabili, e Francesco. Aurora sa che anche una piccola raffica di vento potrebbe farle male, e quando Francesco, il suo datore di lavoro, decide di demansionarla, si sente persa: il suo capo si è rivelato freddo e ingiusto con lei e la sua comfort zone si è miseramente sbriciolata. Come il suo cuore, del resto. Elena, nel frattempo, è sempre più presa dalla focosa relazione con Claudio, un assistente universitario che sembra avere molto da nascondere, tanto che le due amiche si mettono in testa di scoprire di più sul suo conto… Nemmeno Francesco è in un periodo felice: impegnato ad affrontare beghe lavorative e dinamiche familiari complesse, comincia a riceve-re delle inquietanti lettere anonime, mentre dal passato riaffiora un vecchio legame ancora in grado di sconvolgergli la vita. Una storia di amicizia, amore e paura dell’amore, incertezze e ambizioni, tra la sfavillante Bologna dei locali e le magiche calette della Costa degli Dei. -
Urne del sogno. Le odi del 1819
Nel 1819, John Keats (Londra 1795 – Roma 1821), già consapevole del “male di petto” che lo avrebbe condotto in meno di due anni alla morte, compone sei grandi odi (a Psiche, a un Usignolo, su un’Urna greca, alla Malinconia, all’Indolenza e all’Autunno) destinate a rimanere come pietre miliari della letteratura inglese del XIX secolo. Guidato dal genio della sintesi, egli riesce a unirvi pensiero e poesia in una versificazione sciolta, ma rigorosa, ricca di descrizioni del mondo esterno e di quello interiore, che sfiora i ritmi più profondi della lingua inglese. La poesia deve nascere con la spontaneità «delle foglie su un albero», era solito affermare Keats, ma tale convinzione si fondava sul principio che la spontaneità, in epoca moderna, si potesse raggiungere solo con la riflessione sulla poesia, come un “fare” sottoposto a una continua revisione. Egli aveva condotto in precedenza tale revisione nelle celebri lettere ai fratelli e agli amici, trattando della “personalità del poeta”, delle forme del verso e dell’immaginazione in senso filosofico, con accenti da neoplatonico. Tutte queste riflessioni, che già nelle lettere vengono esposte in contrappunto con alcuni sonetti, sono rielaborate nelle odi, sostiene nel suo saggio il traduttore Roberto Cresti, da una scrittura lirica di miti, figure e luoghi, espressi con spontaneità a lungo meditata, che la percezione della morte ispira a Keats come bassorilievi sulle urne di un sogno a occhi aperti, simile nella Bibbia a quello di Adamo, che, quando si risvegliò, scoprì che era vero. -
Poesia e sapienza. Cristina Campo interprete di John Donne
Così Vittoria Guerrini, alias Cristina Campo (1923-1977), presentava all’editore Einaudi le prime pagine da lei tradotte delle poesie di John Donne (1572-1631). Quelle unite da questa esperienza editoriale furono due esistenze tormentate, contraddittorie, distanti nel tempo ma vicine nel fine ultimo della perfezione. Il lavoro della Campo risulterà essere a tutti gli effetti una delle migliori e più intense interpretazioni di Donne, grazie a traduzioni improntate a una fedeltà e a una maestria senza pari. Partendo da questo presupposto l’autore del presente libro celebra la poetessa focalizzando la propria attenzione sui contenuti esoterici di uno fra gli scrittori da lei più amati. -
Dark Bologna. Storie di turisti, taglieri e tragedie between Venice and Florence
Tra Venezia e Firenze c’è una città invasa da turisti, che ne scoprono le meraviglie a poco prezzo e poi... muoiono. Sì, che abbiano gustato una pizza incandescente da Altero, o siano saliti sulla torre degli Asinelli, per loro non c’è scampo, e Bologna diventa il luogo fatale. Questo libro rende a loro il dovuto omaggio. Cinquanta storie di turisti da tutto il mondo, che poco prima di morire apprezzano i grandi simboli della bolognesità (le “tre frecce” in strada Maggiore, i giorni dei T-Days, i parchi, i ristoranti, gli hotel, gli airbnb, i centri commerciali, le chiese, la tangenziale delle biciclette, il cinema in piazza, la finestrella di via Piella, gli spettacoli di burattini, FICO...) e compiono azioni eroiche, leggendarie, che però sono le ultime della loro vita. E chi meglio di Danilo Masotti (prendendo spunto dalla canzone-manifesto di Lucio Dalla) poteva raccontare le loro avventure, il loro amore per Bologna, e soprattutto i loro ultimi istanti? Leggendo queste pagine, se siete indigeni riconoscerete ogni angolo della città, ogni personaggio che vi soggiorna e ogni sua caratteristica, mentre se siete forestieri potrete usarle come guida turistica, grazie anche all’utile indice dei luoghi che chiude il libro. Ma state tranquilli: le tragedie qui narrate difficilmente si potranno ripetere! -
I ragazzi di piazza Galvani
Una fuga dall’atonia morale dell’oggi, dal suo cinismo e dalla sua volgarità, un tuffo negli indimenticabili anni Sessanta e Settanta del secolo scorso rivisitati come pagine di un rotocalco rosa, con la loro mondanità, la loro futilità, il loro edonismo; quando tutto era diverso, forse migliore, e una meravigliosa superficialità semplificava la complessità dell’esistenza. Situazioni insolite, spesso al limite del verosimile, in cui, tra i ristoranti e i night club più in voga, si ritrovano i playboy della Bologna bene, i protagonisti del jet set italiano e internazionale. Una raccolta di flashback impressi da sempre nella memoria dell’autore. Momenti gioiosi, sigillati dal tempo, presentati in ordine sparso, che risvegliano sensazioni e suggestioni ormai assopite e diffondono un soave profumo di malinconia. -
Il potere che offende. Quando Luigi Calabresi denunciò «Lotta Continua»
Nel dicembre del 1969, a seguito di uno degli attentati più feroci della storia repubblicana – la strage di Piazza Fontana – un anarchico, Giuseppe Pinelli, entra in Questura a Milano per essere interrogato. Ne uscirà tre giorni dopo. Dalla finestra. Questo libro racconta l’incredibile vicenda che è seguita a questo tragico evento. Le accuse rivolte dal giornale «Lotta Continua» al commissario che stava interrogando Pinelli, Luigi Calabresi; la causa per calunnia intentata dallo stesso commissario al direttore del giornale, Pio Baldelli, e tutto quello che il processo ha comportato: un giudice ricusato, agenti smemorati e improvvisi e inaspettati “malori attivi”. Un caso giudiziario che ha coinvolto molti, in primis l’opinione pubblica, ma ha dato pace a troppo pochi. rnUn testo che racconta senza paura una pagina ancora irrisolta della storia del nostro Paese. -
Nevica sulla mia mano
La collaborazione artistica tra Roberto Roversi e Lucio Dalla ha portato alla realizzazione di tre album diventati leggendari. Dove ci sono canzoni che parlano, per la prima volta nella storia della musica leggera italiana, di emigrazione, inquinamento, carcere minorile e altri temi sociali fino ad allora mai sfiorati dai testi dei cantanti. Dopo quattro anni, il sodalizio si rompe bruscamente perché l'intransigenza di Roversi si scontra con la volontà di Dalla di cercare un allargamento del suo pubblico. Si ricongiungeranno, anni dopo, riconoscendo reciprocamente l'importanza del lavoro che li aveva uniti. Questo libro racconta come è stato possibile che un grande poeta civile, amico di Pasolini, Sciascia, Calvino e di tutti i maggiori autori del Novecento, iniziasse a scrivere testi per le canzoni di un artista già famoso al grande pubblico ma che cercava nuove strade per esprimersi. E lo racconta usando le parole stesse dei protagonisti – tratte da interviste e dichiarazioni raccolte negli anni – e inediti documenti d'archivio. Un viaggio emozionante nella produzione artistica di due giganti della poesia e della musica italiana. -
Gli intellettuali e il caso Moro
Commissionato dalla Feltrinelli durante i giorni del sequestro Moro, il volume venne avversato dai comunisti e dagli ultrarossi di quella redazione. Sarà poi pubblicato nell’autunno del 1978 in sole 200 copie con il marchio “Libreria Feltrinelli” ed è rimasto clandestino per oltre quarant’anni, apparendo soltanto in qualche sparuta copia venduta a prezzi d’antiquariato. L’epicentro del liconsisteva nella valutazione se bisognava pagare un prezzo o no per la vita di Moro, ma nel soppesare le ragioni e gli umori di quella parte dell’ambiente intellettuale cui si attribuiva la fatidica dizione “Né con le BR né con Moro”, che a dire il vero nessuno aveva pronunciato. Una dizione di cui chi non ha vissuto quegli anni non ha il minimo sentore di che cosa significasse, ma che allora era come se si conficcasse nella carne viva di tutti gli intellettuali italiani. Il volume viene oggi ripresentato, a 45 anni dall’omicidio di Aldo Moro, con una nuova ampia introduzione dell’autore. -
Il bambino spettatore-Children spectator. Ediz. illustrata
Dal 2019 al 2022 sono state create quattro edizioni della mostra “Il Bambino Spettatore” per il progetto europeo “Mapping, una mappa sull’estetica delle arti performative per la prima infanzia”. Questo libro raccoglie le 140 tavole di 129 illustratori internazionali esposte nella mostra Mapping Exhibition 2023. -
La mappa illustrata-The illustrated map. Ediz. a colori
Questo libro raccoglie le 34 illustrazioni realizzate per la mostra Mapping Exhibition 2023 da quattro illustratori di fama internazionale: Katsumi Komagata, Manuel Marsol, Fabian Negrin, Klaas Verplancke. Le opere sono una libera reinterpretazione delle domande nate dalla Ricerca del progetto europeo “Mapping, una mappa sull’estetica delle arti performative per la prima infanzia”. -
Museo Ottocento Bologna. Guida al museo-Museum guide book. Ediz. bilingue
Il Museo Ottocento Bologna, ha sede in piazza San Michele 4/C, davanti a Corte Isolani, su Strada Maggiore, asse che collega il Museo internazionale e biblioteca della Musica, il Museo Davia Bargellini, Casa Morandi e il Museo Civico del Risorgimento. Il museo è costituito da 12 sezioni espositive con una collezione permanente di 85 opere divisa per nuclei tematici, tra dipinti a olio, acquerelli, disegni e bozzetti, documentando le principali correnti stilistiche del “secolo lungo” visto dagli artisti dell’area bolognese. Il museo è anche un centro di ricerca e organizza mostre temporanee ed eventi. Il presente volume ne rappresenta il catalogo, con testi in italiano e inglese. -
Sanità e infanzia a Bologna. Cinque secoli di storia
Disciplina fondamentale nella contemporaneità, la pediatria nei secoli non è sempre stata uno dei maggiori punti di interesse per le conoscenze mediche. Lo sa bene Tiziano Dall’Osso, pediatra di famiglia, la cui passione per la disciplina lo ha portato negli anni a ricercare le orme di coloro che lo hanno preceduto nella professione. Dai suoi pellegrinaggi tra antichi manuali nasce questo volume, utile compendio sulla storia della cura dell’Infanzia nella città di Bologna. Servendosi di documenti storici, riviste e immagini l’autore delinea un percorso che dal Cinquecento porta al Novecento illustrando come la concezione del bambino quale “adulto in miniatura” si sia progressivamente dissolta, lasciando spazio a quello che è un soggetto con i propri bisogni specifici e meritevole di cure adeguate. Il percorso che delinea Dall’Osso porterà il lettore a conoscere i principali medici e professori che nella città di Bologna decisero di dedicare le proprie energie all’elaborazione di nuove pratiche; delle più importanti istituzioni, pontificie e non, che per prime misero a disposizione spazi per i neonati e per le partorienti; senza trascurare una panoramica sulle malattie che nei secoli afflissero la popolazione, colpendo in particolare e con più forza quella infantile. Un testo ricco di curiosità che allo stesso tempo racconta e celebra l’evoluzione di questa importante branca della medicina -
Loro di Napoli. Racconti di uno scudetto vinto lontano da casa
Il terzo scudetto del Napoli raccontato, con umorismo e poesia, da molteplici prospettive di vita sognata o vissuta dai suoi tifosi sparsi per l’Italia. Triturando caricature e luoghi comuni su una città-mondo che non finisce mai di stupire e ispirare storie come queste. Si fa presto a dire Napoli, ma ognuno ne ha un pezzo e non ce ne sono mai due uguali. Come un puzzle che nessuno potrà mai completare. La chanson de geste di Kvara e Osimhen è una scrittura collettiva, affidata a centinaia di migliaia di Omero, i blogger, i podcaster, le bacheche dei social, i tiktoker, una moltiplicazione di punti di vista che assomiglia esattamente a Napoli, la città Big-Bang che ha sparso i suoi pezzi ovunque. Questo libro li raccoglie e dà loro un filo. Qui troverete storie che testimoniano un legame a distanza con le proprie radici, una declinazione in più voci di quel concetto che chiamiamo identità. -
Premio di incisione Giorgio Morandi. Ediz. illustrata
Il volume raccoglie diversi saggi e le riproduzioni delle opere concorrenti alle edizioni 32, 33 e 34 del prestigioso premio di incisione intitolato a Giorgio Morandi, istituito dalla Accademia di belle Arti di Bologna, dove l'artista svolse per decenni la sua attività di insegnante. Le opere pubblicate sono di: Alessia Armari, Anna Crotti, Eleonora Rellini, Elnaz Tahmasebi, Emily Musumeci, Alberto Fanni, Miriam Ricci, Licia Faggella, Alessia Cincotto, Letizia Brotto, Nie Ke, Qi Wen, Qinc Chang, Roberta Di Benedetto, Serena Gamberini, Tuo Jiayuan, Wang Yuan. Alessandro Martufi, Antonio Bertone, Elisa Negroni, Francesco Levoni, Luca Degli Esposti, Maya Avigail Adar Walling, Riccardo Liberini, Silvia Benedetti, Negin Noeparat. -
La casa nel piatto. Sapori e ricordi degli homeless diventano arte. Ediz. illustrata
Il progetto La casa nel piatto, giunto nel 2023 alla sua seconda edizione, è nato dall'idea di fare incontrare un gruppo di studenti dell'Accademia di Belle Arti di Bologna con persone senza dimora che vengono seguiti dai servizi sociali del Comune di Bologna. L'idea di fondo è quella di dare la possibilità agli studenti di dialogare con loro in diversi incontri, per raccogliere informazioni su di un piatto, un ingrediente, un sapore che li mettesse in contatto con la loro storia, anche con la loro infanzia. Il tema del cibo è qualcosa che accomuna tutti. Gli homeless sollecitati sul tema del cibo hanno attivato la memoria tornando a profumi e sapori che in qualche modo li hanno riavvicinati alla propria casa di origine, alla loro infanzia. Dalle narrazioni gli studenti hanno progressivamente costruito delle opere d'arte, hanno discusso e dato forma agli stimoli ricevuti. A loro volta queste opere sono state fotografate da altri studenti, documentate e interpretate. Quest'anno sono stati coinvolti studenti del biennio di arti visive e del biennio di fotografia che hanno anche scattato una serie di immagini di alcune mense popolari cittadine e precisamente la mensa dell'Antoniano, le Cucine popolari e quella di Padre Marella. E il risultato è stato davvero importante perché accanto ai lavori artistici anche in forma installativa, sono state esposte delle brevi interviste o considerazioni tratte dal dialogo con gli homeless che sono diventati coprotagonisti della produzione artistica. Il presente volume raccoglie tutti questi lavori. -
Terra, acqua e altre storie
Un'infanzia negli anni del secondo dopoguerra in una Borgata della campagna tra Bologna e Finale Emilia. Storie di bambini e donne come erano in un passato davvero remoto, di uomini duri, di rapporti sinceri. Il racconto di come si cresceva senza telefono e senza televisione; oggi sembra impossibile, ma si faceva. -
La forza del destino
Melodramma in quattro atti. Musica di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piave e Antonio Ghislanzoni. Dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra. Prima rappresentazione: San Pietroburgo, Teatro Imperiale, 10 novembre 1862. Con un saggio di Guido Giannuzzi. -
La vita è lotta
Libro tra il biografico e l’autobiografico, racconta, utilizzando in ampi spazi la voce viva del protagonista, la vita e la formazione politica e culturale di Aroldo Tolomelli. Ovvero: “come si diventa(va) comunisti”. Classe 1921, militante del Pci bolognese e suo dirigente, Tolomelli è il modello della mentalità di milioni di militanti come lui: dedizione assoluta al partito, totale adesione al principio del centralismo democratico, rigido senso etico (che i comportamenti sbagliati non fossero il cavallo di Troia per gli attacchi nemici), subordinazione della vita privata alle esigenze politiche. E, sullo sfondo, la percezione della vita come continua lotta. Esemplare anche la formazione offerta dalla famiglia: gli ideali di solidarietà cristiana trasmessi dai nonni, il “socialismo umanitario” del padre, il comunismo del protagonista. Il tutto nel quadro della concreta esperienza politica maturata nella piana bolognese - prima e durante gli anni della Resistenza - dove la repressione fascista non era riuscita a cancellare l’influenza delle cooperative rosse e delle leghe di resistenza. Seguendo la narrazione degli eventi, ampie parti del libro offrono al lettore la vivacità del racconto in presa diretta, attraverso la voce del protagonista.