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Paysages hollandais de Barend Hendrik Thier. Ediz. illustrata
Paesaggista olandese della fine del XVIII secolo, Barend Hendrik Thier è stato quasi completamente dimenticato. Una recente scoperta, l'attribuzione di dodici quaderni di schizzi ancora intatti, lo ha riportato alla ribalta, rendendolo – di gran lunga – l'artista olandese di cui si possiedono più quaderni di schizzi per i secoli XVII e XVIII. Questa fortunata scoperta rivela un lato completamente nuovo del suo lavoro, un approccio alla natura più intimo e spontaneo rispetto ai suoi disegni finiti per il mercato, e questo album della collezione Rothschild è forse la più bella testimonianza della sua arte di pittore di paesaggi, che si distingue per la capacità di catturare e restituire le variazioni di luce nella campagna olandese. Le settanta pagine del carnet di formato verticale sono utilizzate anche in orizzontale, a pagine doppie, per ritrarre principlamente i dintorni di Leida, ma non mancano schizzi di uccelli e paesaggi naturali. -
Lorenzo Lotto. Lettere. Corrispondenze per il coro intarsiato
Il volume riproduce integralmente le trentanove lettere inviate tra il 1524 e il 1532 da Lorenzo Lotto ai reggenti della Misericordia Maggiore di Bergamo. La corrispondenza, corredata da trascrizioni e note a fronte, verte sulla realizzazione dei cartoni per il progetto del coro di Santa Maria Maggiore a Bergamo: circa settanta disegni poi tradotti a intarsio con una quindicina di essenze lignee da Giovan Francesco Capoferri e dalla sua bottega. Le lettere, oltre a fare luce sulle questioni pratiche dell'incarico, si integrano perfettamente con il processo creativo di Lotto e sono una fonte preziosa per ricostruire la storia e la vita del maestro rinascimentale, per comprendere il suo animo inquieto e geniale attraverso una riscrittura che conserva ancora oggi tutto il suo mordente, nelle sottigliezze della lingua volgare del suo tempo, nelle inflessioni dialettali, nei registri e nei toni. I saggi di Antonella Anedda, Franco Cardini, Marco Carobbio, Enrico Maria Dal Pozzolo, Telmo Pievani e dei curatori esaminano le lettere con inedite aperture critiche e semiotiche facendo emergere relazioni e connessioni tra linguaggio verbale, aspetti iconologici e storico-artistici, scoperte d'archivio e accadimenti storici, che aprono nuove piste interpretative della corrispondenza di Lotto e della sua pratica artistica. Il volume è arricchito dalla riproduzione di tutte le tarsie bibliche del coro, da poco restaurate, associate ai corrispondenti coperti. -
Salto nel vuoto. Arte al di là della materia. Ediz. a colori
Il volume rivolge lo sguardo a quegli artisti e artiste che, in tempi diversi, hanno indagato la dimensione del vuoto negandola nella sostanza o identificandola quale mera dimensione ideale, o il cui lavoro si è rivelato in grado di riflettere i cambiamenti epocali nella percezione della dimensione materiale, introdotti dall’emergere dei paradigmi del software e dell’informatizzazione, così come dalla rivoluzione digitale e dalla sua sistematizzazione. Il catalogo della mostra esplora il tema della smaterializzazione e crea un racconto trasversale che evidenzia le connessioni esistenti tra le indagini sul vuoto – intraprese dai primi movimenti dell’avanguardia storica e sviluppate dai gruppi sperimentali del secondo dopoguerra –, le ricerche sul flusso risalenti agli anni della prima informatizzazione e l’utilizzo di nuovi linguaggi e realtà simulate nell’epoca post-digitale. Il volume si apre con i testi dei curatori Lorenzo Giusti e Domenico Quaranta, si articola in tre sezioni tematiche – Vuoto, Flusso e Simulazione – che inquadrano altrettante modalità di messa a fuoco, rappresentazione ed espressione dei principi della smaterializzazione. L’introduzione di ciascuna sezione del catalogo è affidata a un testo di carattere scientifico, inedito in lingua italiana: Karen Barad per la sezione dedicata al Vuoto, Luciano Floridi per la sezione dedicata al Flusso e Myron W. Krueger per la sezione dedicata alla Simulazione. Approfondimenti sulle opere in mostra sono affidati a storici dell’arte italiani e internazionali. Chiude il volume la ripubblicazione di un saggio di Italo Calvino, derivato da una conferenza del 1967 intitolata Cibernetica e fantasmi, in cui lo scrittore si sofferma sull’impatto della teoria dell’informazione sulla letteratura, sulla creazione e sulla nostra visione del mondo, sulla fine dell’autore, sul rapporto uomo-macchina, e su quella che allora non veniva ancora chiamata intelligenza artificiale. -
Luca Giordano. Maestro barocco a Firenze. Ediz. a colori
Il volume approfondisce le relazioni fra l'artista Luca Giordano (Napoli, 1634-1705) e la città di Firenze, dove il pittore soggiornò più volte intessendo fruttuosi rapporti con prestigiosi committenti, tra cui la famiglia Riccardi. L'analisi storica, iconografica e tecnica dei meravigliosi progetti decorativi eseguiti per la Galleria degli Specchi e per la Libreria del palazzo riccardiano è l'avvio di una serie di approfondimenti sul contesto culturale di riferimento, sui rapporti tra fonti, invenzioni e modelli e sull'impatto che Giordano ebbe sulla comunità artistica fiorentina, nonché sulla qualità e sulla copiosità della sua opera. -
Luca Giordano. Baroque master in Florence. Ediz. illustrata
Il volume approfondisce le relazioni fra l'artista Luca Giordano (Napoli, 1634-1705) e la città di Firenze, dove il pittore soggiornò più volte intessendo fruttuosi rapporti con prestigiosi committenti, tra cui la famiglia Riccardi. L'analisi storica, iconografica e tecnica dei meravigliosi progetti decorativi eseguiti per la Galleria degli Specchi e per la Libreria del palazzo riccardiano è l'avvio di una serie di approfondimenti sul contesto culturale di riferimento, sui rapporti tra fonti, invenzioni e modelli e sull'impatto che Giordano ebbe sulla comunità artistica fiorentina, nonchè sulla qualità e sulla copiosità della sua opera. -
Pittura in mosaico. Ediz. a colori
Tra Seicento e Ottocento, le élite culturali europee, gli intellettuali, gli artisti che attraversarono l’Italia dal Piemonte alla Sicilia per il fatidico viaggio di formazione etichettato con il nome di Grand Tour individuarono nella sfera delle arti lo strumento per eternare i ricordi del viaggio in Italia, un’esperienza che per sempre avrebbe segnato le loro esistenze. Al di là della pittura e della scultura, che pure tra secondo Settecento e primi Ottocento ebbero grande fioritura ma che richiedevano mezzi economici notevoli per essere acquistate e complesse organizzazioni logistiche per essere trasportate, i viaggiatori del Grand Tour, soprattutto a Roma, potevano orientarsi per il loro collezionismo nello straordinario mondo delle arti decorative. Tra le diverse declinazioni di questo variegato universo una particolare fortuna, tra Sette e Ottocento, ha avuto il mosaico minuto, oggetto in quel lungo periodo di straordinarie innovazioni tecniche che ne hanno accresciuto la raffinatezza, il valore, lo spettro cromatico, i valori pittorici. Più di tutte le altre forme d’arte applicata alla tecnica, i mosaici in piccolo avevano il pregio di rappresentare al meglio i luoghi emblematici dell’Italia perché, insieme alle immagini, ne sintetizzavano con la materia le luci, i colori, lo spirito. Concretizzavano in qualche mondo, coniugando l’estetica alla tecnica, il culto dell’antico e dell’Italia mediterranea che il mondo neoclassico aveva riscoperto. Questo catalogo di trentuno opere, molte firmate dai maggiori artefici ed eseguite tra la metà del XVIII e la fine del XIX secolo, ripercorre con una vasta campionatura, scandita in alcuni casi da veri e propri capolavori, le sorti di questo fortunato genere artistico, che nel corso della sua storia è andato sempre più privilegiando il suo valore estetico rispetto a quello materiale. -
I volti della sapienza. Dosso e Battista Dossi nella biblioteca di Bernardo Cles. Ediz. illustrata
Il Castello ha promosso il restauro delle dodici tavole raffiguranti i Sapienti dell’antichità (poeti, filosofi, oratori, giuristi, grammatici e scienziati della Grecia e di Roma antica), poste a decorare il soffitto della “Libraria” del Magno Palazzo del cardinale Bernardo Cles e realizzate tra il 1531 e il 1532 da Dosso Dossi, coadiuvato dal fratello Battista. Per l’occasione allestisce una mostra che sarà un’occasione irripetibile per ammirare da vicino opere poco conosciute e difficilmente accessibili. Oltre alle tavole, che saranno una vera rivelazione per il pubblico e gli studiosi, si approfondirà l’arte del maestro che le ha realizzate con altri dipinti utili a comprendere l’evoluzione stilistica e lo spessore culturale di Dosso. In particolare, si riunirà per la prima volta integralmente il gruppo di Sapienti, una serie eccezionale dispersa in più sedi, tra Italia e Nord America, realizzata negli anni venti del Cinquecento forse come decoro di una biblioteca o di uno studiolo: sarà pertanto l’occasione per esaminare queste tele insieme con le tavole per il Castello, testimonianza della capacità dell’artista di declinare temi sapienziali ed eruditi. Intorno a tale nucleo centrale, come si può comprendere dal progetto scientifico allegato, si è immaginato infine un serrato percorso intorno ai grandi soggetti della decorazione degli studioli umanistici e delle biblioteche rinascimentali, in particolare al tema dei Sapienti dall’antichità all’età moderna, sino a giungere al successo straordinario che questi ultimi ebbero nell’immaginario seicentesco. -
Primavera. Gioca e colora il mondo di Tigrotto. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Estate. Gioca e colora il mondo di Tigrotto. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
La gocciolina. Io e Dorata... innamorati. Le fiabe di nonna Laura
Età di lettura: da 7 anni. -
Puzzola Puzzetta. La vera storia di Fungo. Le fiabe di nonna Laura
Età di lettura: da 7 anni. -
Tigrotto posso anch'io? Ediz. a colori
Età di lettura: da 4 anni. -
Il bosco incantato
Età di lettura: da 4 anni. -
Il papavero che temeva il buio. Ediz. a colori
Età di lettura: da 4 anni. -
Mi dispiace Zic. Il coraggio di chiedere scusa! Ediz. a colori
Età di lettura: da 4 anni. -
Ada e il buio
Età di lettura: da 4 anni. -
Bambolina e il puntino rosso. Ediz. a colori
Età di lettura: da 4 anni. -
Le radici del tiglio. T'ga za jug. La nostalgia per il Sud
Affresco di un epoca ed odissea di una famiglia, come tante, attraverso le tappe di un viaggio tra ricordi, sacrifici e rinunce per cercare, ognuno a modo suo, un posto da chiamare casa. -
La stanza degli specchi. Descartes e Spinoza nella corrispondenza di Pierre-Daniel Huet
Pierre-Daniel Huet (Caen 1630-Parigi 1721) è stato definito un autore ""obscur, mais intéressant pour compléter l'étude des auteurs majeurs"""". Per quanto singolare possa apparire, sta di fatto che nella seconda metà del XVII secolo ogni qualvolta ci si occupa di uno dei cosiddetti """"grandi"""" autori che popolano di diritto le pagine dei manuali di storia della filosofia, lì si ha occasione di incappare anche in Huet. Polo significativo di un vasto intreccio di relazioni culturali, il suo epistolario riflette come uno specchio i fermenti intellettuali, filosofici ed eruditi e restituisce al lettore di oggi un punto di vista privilegiato che permette di osservare in modo spesso inedito le figure dei """"maggiori"""": su tutti Descartes e Spinoza. Il volume affronta, nella prima parte, la ricezione della filosofia cartesiana a partire dall'epistolario inedito di André Graindorge a Huet; nella seconda, attraverso uno scandaglio dell'epistolario huetiano, l'immagine di Spinoza e dello spinozismo."" -
Gli effetti della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo. Una ricostruzione sistematica
La Convenzione europea dei diritti dell'uomo e la giurisprudenza della sua Corte sono diventati attori sempre più presenti degli ordinamenti nazionali. L'evoluzione, probabilmente sorprendente agli stessi occhi dei Relatori della Convenzione, avuta dal diritto convenzionale è oramai pienamente maturata nel senso di costituire una fonte di produzione anche del diritto nazionale. L'impatto delle sentenze della Corte europea, infatti, non si ferma al caso concreto sottoposto all'attenzione dei giudici europei ma è destinato a riverberarsi ben al di là dello stesso. È pertanto necessario interrogarsi su quali siano i reali effetti della giurisprudenza europea, sulle loro conseguenze negli ordinamenti nazionali, sugli obblighi e sui vincoli che si determinano sui giudici nazionali.