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Bene comune. Fondamenti e pratiche
Il tema del bene comune è oggi tanto presente in una società che, a rischio di frammentazione, ne percepisce pur confusamente la necessità, quanto teoricamente indicibile da parte della filosofia politica, influenzata da eredità socialiste e da prospettive individualiste liberali. Di qui la necessità, per una riproposizione del tema, di una approfondita calibratura che tenga conto delle istanze presenti nel pensiero moderno e contemporaneo e delle ragioni ereditate dalla tradizione classica. È nato con questi interrogativi un lavoro seminariale fra docenti di diverse università italiane che, in questo volume, affrontano il tema del bene comune da diverse prospettive e con diverse sensibilità e competenze. In particolare, tre prospettive complementari offrono una gamma interessante di significati del bene comune: i fondamenti teorici dell'idea nello sfondo della sua lunga storia e della sua crisi; l'esperienza che del bene comune si ha in modo anche atematico nel vivere associato; gli ambiti della cultura civile in cui la questione del bene comune ha un forte rilievo, quali sono l'ambito economico, quello religioso pubblico, quello dei diritti umani, quello delle utopie tecnologiche. -
Il bene e gli altri. Differenza, universale, solidarietà
Siamo talmente abituati a guardare il mondo e gli altri a partire da noi stessi che neanche ci accorgiamo più di cosa sia il bene. Agli altri non si va in un secondo momento, quando si è già scoperto da soli e per proprio conto che cos'è il bene. Il senso di qualcosa d'altro entra piuttosto dall'inizio e in maniera costitutiva nel suo concetto, perché il bene interroga e smuove da come si è. Senza sapere di qualcosa di diverso da sé, per come si è, non può nascere il bene, né un dovere. Non è neppure questione di individui o di comunità. Ovunque si manifesti la pretesa di coincidere del tutto con se stessi, di centrarsi su di sé, si allontana il richiamo del bene. Vi sono epoche che sembrano a prima vista più sensibili a ciò che unisce, all'universale, e altre che paiono più inclini a rivendicare le diversità. Pur con le proprie peculiarità, questo vale allo stesso modo per la classicità (platonismo, aristotelismo, tomismo), per l'epoca della soggettività (Kierkegaard, Sartre, postmoderno), per il dibattito sull'altruismo (solidarietà). Il bene accomuna, ma non azzera. Il bene differisce, ma non isola. Porta oltre sé ma rifiuta ogni sintesi dell'umano. Tenendosi a distanza da cliché di comodo, attraverso tre articolati movimenti (archeologia, esistenza, condivisione) si restituisce in via teorica ed ermeneutica la struttura in tensione del bene verso l'altro da sé. -
Pedagogia della persona educabile. L'educazione tra interiorità e relazione
Una rinnovata esigenza di educare e di educarsi sembra interessare la condizione dell'uomo contemporaneo sempre più avvitato su se stesso, dominato dall'esteriorità e da vissuti come la solitudine e il senso di disgregazione personale. Tali vissuti interrogano la pedagogia e la incalzano a fare chiarezza sulle condizioni di partenza per ?ritornare' a educare la persona non astrattamente intesa né richiamata in maniera vuota, ma da rintracciare nelle sue potenzialità educabili. Ma qual è il punto di avvio dell'educazione? Quale la pre-condizione? E che cosa occorre riconoscere per addentrarsi in quel viaggio che dalle potenzialità di ognuno conduce attraverso la relazione educativa verso l'umanizzazione della persona? Marisa Musaio propone un'interpretazione dell'educabilità come tratto antropologico e esistenziale proprio della persona da accostare all'interno di un esperire interiore, mettendosi in ascolto di se stessi e della propria interiorità. Educare all'interiorità si profila così come uno dei principali percorsi educativi che genitori, insegnanti ed educatori sono chiamati a riscoprire e a riproporre con rinnovato spirito educativo. -
Manuale per la valutazione. Metodi, dispositivi e strumenti per la pratica formativa
Il tema della valutazione è oggetto di crescente attenzione e interesse in molteplici settori disciplinari e campi di attività. Non mancano nella letteratura scientifica lavori mirati alla presentazione e all'approfondimento dei modelli e delle teorie della valutazione, delle prospettive d'analisi e classificazione, degli approcci valutativi. Assai meno frequenti, almeno nel contesto italiano, sono i testi più improntati alla concretezza che forniscono strumenti di lavoro operativi per progettare, costruire e implementare un dispositivo valutativo. Con l'intento di colmare questa lacuna, il manuale di Katia Montalbetti muove nel campo delle scienze dell'educazione assumendo come oggetto specifico la valutazione della formazione nelle sue diverse articolazioni e declinazioni. Si rivolge in maniera privilegiata a coloro che, nei corsi di studi universitari o in occasione di specifici percorsi di formazione e aggiornamento professionale, accostano la metodologia della ricerca applicata alla valutazione dei processi formativi. Ne consegue la scelta di fare ampio riferimento a casi ed esperienze reali e di mettere a disposizione specifici supporti operativi, scelti non solo in base a criteri di qualità metodologica, ma anche per la significatività del singolo strumento e per la possibilità di assumerlo come 'caso' per problematizzarne l'impiego e stimolare riflessioni ulteriori. -
Memoria del limite. La condizione umana nella società postmortale
È a partire dalla coscienza della morte che l'uomo si comprende e si relaziona al mondo e agli altri. Perché proprio nel porre un limite alla vita, la morte le dà forma e possibilità di senso. Solo ciò che muore è vivo, mentre ciò che non muore, neppure vive. La certezza della morte (incerta omnia, sola mors certa, nelle parole di sant'Agostino), da sempre alla base della cultura umana, è oggi posta radicalmente in discussione in Occidente, in quella che i sociologi chiamano la società postmortale, una società insofferente dei limiti, che grazie alla tecnica e al progresso medico tenta di far indietreggiare la morte, di intervenire sulle sue cause, di modificarne le frontiere, di spingere sempre oltre i limiti della longevità umana. Davanti allo scenario di un'umanità che può pensarsi a-mortale, Luciano Manicardi si interroga sulle conseguenze di questa rimozione. Che cosa è diventata la morte? Ma soprattutto chi siamo diventati noi, se la morte non è più memoria del limite? Non c'è il rischio che nutrendo il sogno dell'onnipotenza l'uomo contemporaneo si trovi ancora più solo e smarrito di fronte alla morte? Proprio a questo crocevia occorre recuperare la sapienza che nasce dal riconoscimento del limite, non solo come fine, ma anche come confine, soglia, e dunque possibilità di un nuovo inizio. -
Problemi attuali di valutazione d'azienda. Gli intangibili della comunicazione
Nell'ambito di un proficuo dibattito sui rapporti tra materialità e immaterialità nei processi aziendali, questo libro intende approfondire la conoscenza degli intangibili riguardanti la comunicazione, affrancandoli da una certa qual sudditanza nei confronti degli intangibili di marketing. È questo un profilo particolare di un'impostazione dottrinale che coinvolge più in generale le relazioni tra marketing e comunicazione, non tenendo in adeguato conto l'evoluzione di cui quest'ultima è stata oggetto anche nel nostro Paese a partire dagli anni Settanta. È questo anche il motivo fondamentale per cui nel presente lavoro le problematiche e le metodologie proprie della valutazione aziendale si intrecciano con le indagini e le ricerche che offrono della comunicazione aziendale un quadro aggiornato, pur sempre interessato da un costante sviluppo. -
Virgilio. Un'introduzione. Bucoliche Georgiche Eneide
Questa importante ed esaustiva introduzione alle tre opere virgiliane da parte del grande latinista e filologo classico Michael von Albrecht ha il pregio non comune di porsi come un resoconto completo e scientificamente fondato, prezioso frutto d'alta scuola filologica, e di rivelarsi, nello stesso tempo, un'avvincente lettura anche per un pubblico più vasto. La struttura del volume è caratterizzata da uno schema molto rigoroso di presentazione della materia. Bucoliche, Georgiche ed Eneide vengono sottoposte tutt'e tre alla medesima griglia di analisi (prospetto dell'opera, genere letterario e predecessori, tecnica letteraria, lingua e stile, riflessione letteraria, orizzonte concettuale, tradizione e ricezione), permettendo così agevoli confronti e la scoperta di affinità, caratteristiche peculiari e differenze. Utili supporti sono inoltre l'accurata bibliografia finale, che fa il punto sulla ricerca contemporanea riguardo a quel caposaldo della cultura europea che è l'opera di Virgilio, e il ricco repertorio, ossia una ""scelta dei nomi e delle cose notevoli"""" che fornisce un efficace strumento di esplorazione e di approfondimento, fonte inesauribile di stimoli all'interpretazione."" -
Nuovi media e ricerca empirica. I percorsi metodologici degli Internet Studies
Questo libro fornisce al lettore una serie di strumenti per acquisire la sensibilità metodologica necessaria all'analisi del web e dei nuovi media. A tale scopo presenta una ricostruzione dei percorsi storici degli Internet Studies particolarmente attenta alle questioni metodologiche (Tosoni) e una serie di approfondimenti tematici su quelli che oggi costituiscono i principali filoni di ricerca. Ciascun saggio inquadra storicamente il proprio oggetto di studio, approfondisce il rapporto tra elaborazione teorica e strumenti metodologici di volta in volta utilizzati, ed esemplifica i principali punti esaminati con la presentazione di una ricerca empirica. Vengono così affrontati i seguenti settori di studio: la 'domestication' e l'appropriazione dei nuovi media da parte degli utenti, focalizzando le esigenze di triangolazione metodologica (Vittadini); la convergenza e ibridazione mediale, illustrando le nuove forme di etnografia virtuale multisituata necessarie per leggerle (Barra, Tarantino, Tosoni); la politica in rete, chiarendo lo stretto legame tra opzioni teoriche - e ideologiche - e scelte metodologiche (Murru); il tema emergente delle folksonomy - i sistemi cooperativi di catalogazione dei contenuti tipici del web 2.0 - e i nodi problematici di ordine metodologico (Vergani); il marketing digitale e gli specifici approcci alla rete che lo caratterizzano (Paruzzi). -
Fatica sprecata. Perché la scuola oggi non funziona
Che oggi la scuola sia in grave difficoltà è un'evidenza sotto gli occhi di tutti. Eppure mai come adesso ci si è preoccupati tanto dell'istruzione e si sono spese tante risorse e riposte tante aspettative in essa. Si è insomma di fronte a quello che Frank Furedi chiama ""il paradosso dell'istruzione"""": mentre investiamo sempre di più nell'insegnamento, e sempre di più vorremmo ricavarne, le nostre scuole chiedono sempre meno agli studenti. Basse aspettative nei confronti dei ragazzi, la tendenza a infantilizzarli attraverso una forte psicologizzazione del rapporto educativo e un infinito maternage, la ricerca ossessiva delle loro motivazioni, il declinare dell'autorità degli adulti producono l'esatto contrario di ciò a cui l'istruzione dovrebbe mirare, cioè la formazione di persone autonome, critiche, capaci di una propria visione del mondo. La tesi controcorrente di Furedi è che l'istruzione è importante per se stessa, per i contenuti che veicola. Apprendere le conoscenze e le scoperte frutto di esperienze fatte da altri, in luoghi anche remoti e in situazioni storiche diverse da quelle cui sono abituati, permette ai giovani di sviluppare le imprescindibili capacità di pensare, conoscere, immaginare, osservare, giudicare, interrogare."" -
I miraggi dell'amore
Amore è una parola magica, che sollecita pensieri positivi di realizzazione e, nella nostra società secolarizzata, sembra evocare l'ultimo luogo d'incanto in un mondo disincantato, l'ultimo rifugio del mito. Ma se andiamo a vedere cosa c'è dietro questa parola da tutti considerata il lasciapassare verso la felicità, scopriamo un intreccio fitto e nebuloso di stereotipi, di aspettative idealizzate, di desideri egocentrici. In una parola, di 'miraggi'. È per chiarire questi meccanismi e per restituire al nostro desiderio d'amore la sua prospettiva legittima che Xavier Lacroix ci conduce con mano sicura e piglio divertente attraverso gli stereotipi del neoromanticismo. È vero che 'basta amare'? Ma l'amore cos'è? Desiderio, tenerezza, passione, volontà? Conta solo l'effervescenza dell'innamoramento o l'alleanza coniugale? Ripercorrendo le strade dei miti classici e di quelli contemporanei, da Tristano e Don Giovanni ai film e alle canzoni, appoggiandosi alle voci e alle idee più illuminate del nostro tempo, Lacroix arriva a disegnare il volto vero dell'amore. Il desiderio di amore che la nostra anima contemporanea confusamente sente come vitale rimanda all'esperienza fondante in cui la relazione con l'altro diventa il luogo della rivelazione a se stessi. Mirando gratuitamente e generosamente al cuore dell'amato, alla sua interiorità, alla sua sostanza carnale e spirituale, finisco per incontrare il me più vero. Il miraggio si trasforma e si rivela. Diventa miracolo. -
Conosci te stesso. Da Socrate a san Bernardo
L'esortazione ""conosci te stesso"""" è stata a lungo e da più parti ripresa nel corso della storia del pensiero, assumendo carattere paradigmatico in termini morali e filosofici. Il motto, scritto sulla facciata del tempio di Apollo a Delfi per ricordare all'uomo la propria finitezza nell'approssimarsi al dio, fu assunto da Socrate quale perno del suo sistema filosofico. Esso ha attraversato nei secoli la cultura occidentale con influssi di enorme portata e, sotto certi aspetti, senza paragoni. Ne è la dimostrazione quest'opera di Pierre Courcelle, dedicata alla straordinaria Wirkungs-geschichte del precetto delfico, ricostruita attraverso i testi essenziali a esso riferiti, da Senofonte e Platone fino al secolo XII, con uno sguardo anche agli autori moderni e contemporanei. Ciò consente di individuare la linea di trasmissione del """"conosci te stesso"""" nel passaggio dall'antichità pagana alla prescolastica cristiana, da una riflessione strettamente filosofica a una dimensione metafisico-teologica che va oltre l'orizzonte socratico. Nell'ambito di questa continuità, il lavoro di Courcelle mette in luce e distingue le tematiche, i percorsi e i progressi della riflessione antropologica sulla grandezza e sulla miseria dell'uomo ponendosi come fondamentale riferimento per chiunque sia interessato alla storia della conoscenza umana. Presentazione di Giovanni Reale. Introduzione di Francesca Filippi."" -
Metafisica e storia della metafisica. Vol. 36: Il nome impossibile. Saggi di metafisica e di filosofia della religione
I testi raccolti nel volume, composti nell'ultimo decennio sotto il profilo dell'ontologia, dell'etica, dell'estetica e della coscienza religiosa, stanno nell'arco di un'unica ricerca: insistono, da diverse prospettive, sulla questione di un ultimo senso dell'essere e sulla sua declinabilità nel linguaggio dell'uomo. Per un verso e in prima istanza, viene così a riproporsi la questione del fondamento e la stessa possibilità di riconoscere in termini apodittici l'orizzonte costitutivo del reale. Per altro verso e di conseguenza, emerge poi la domanda che di questa ultimità esige una declinazione appropriata, una determinazione dei suoi nomi essenziali. Ma da qui ci si imbatte anche nel limite della coscienza finita, quasi nell'impossibilità di accedere alla dizione di un ultimo senso che come tale ci trascende. Di questo duplice versante si può dire, con Kierkegaard, come del paradosso o come dell'ambivalente e più alta passione del pensiero che, mentre si riconosce nella propria radice, deve però avvertirne la trascendenza, l'indicibilità, senza peraltro desistere dalla sua memoria e dal tentativo di darle un volto. Il titolo della raccolta allude appunto a questa condizione dicendo dell'impossibilitò del nome e, insieme, della mai esaurita prossimità del nome di Dio, quella che risuona nella tensione del linguaggio religioso e dei suoi simboli. -
Valutare per la formazione. Lavorare con metodo nella pratica
La valutazione è sempre più presente nella pratica professionale quotidiana di quanti operano nei contesti educativi e formativi. L'attenzione pedagogica alla questione, in particolare alla dimensione metodologica, pare tuttavia bisognosa di ulteriori approfondimenti e di strumenti, anche di natura operativa ed esemplificativa, vòlti a costruire e consolidare le competenze degli operatori. Un aspetto non marginale nella professionalità e qualità del valutatore consiste infatti nella capacità di affrontare, di volta in volta, la complessità delle situazioni reali e adottare in risposta scelte metodologiche coerenti e utili senza perdere di vista gli obiettivi e l'impianto complessivo che si intende perseguire. La valutazione, in particolare nell'ambito educativo e formativo, assume significato e valore se è pervasa da un'intenzionalità. In questo libro sono prese in esame due esperienze di valutazione riportando la documentazione originale in forma integrale; è così possibile esaminarne anche i processi di genesi e sviluppo che in genere non traspaiono dalla reportistica ufficiale, incluse le difficoltà incontrate e le strategie perseguite per risolverle. In particolare, sono considerati un progetto che mira a coinvolgere tutte le scuole secondarie di secondo grado di Milano sul tema delle life skills e un piano integrale di formazione degli operatori di Nidi e Scuole per l'Infanzia del medesimo Comune. -
Immigrazione e contesti locali. Annuario CIRMIB 2010
Per il terzo anno consecutivo, il CIRMiB pubblica l'Annuario del centro di ricerca, una pubblicazione che ha per oggetto l'analisi della realtà dell'immigrazione a Brescia e provincia nei suoi aspetti strutturali e processuali. La prima parte dell'Annuario, come ogni anno, è dedicata alla presentazione dei dati sia statistici sia provenienti dalla rilevazione mediante questionario, con riferimento specifico alla realtà bresciana, confrontata a livello delle altre province lombarde. Fra le varie questioni poste in luce, quella lavorativa è comunque destinata a restare in primo piano, proprio per la sua importanza nei processi di integrazione degli immigrati e per la loro possibilità di mantenersi nella fascia della presenza regolare. La seconda parte dell'Annuario mette in campo alcune riflessioni riguardanti l'esercizio dei diritti di cittadinanza, con particolare riferimento ai diritti sociali in relazione alle politiche locali, alla luce di un tendenziale aumento di atteggiamenti discriminatori anche nella realtà bresciana, che ostacolano l'accesso alle risorse e ai servizi. Per la rilevanza della questione dei diritti sociali, anche la terza parte del volume è dedicata in larga misura ad affrontare alcuni aspetti cruciali dell'integrazione, come la situazione dei lavoratori stranieri nelle aree rurali, il problema dell'interfaccia con enti ed istituzioni (Agenzia delle entrate)... -
L'arte del volto. Per un'antropologia dell'immagine
Il saggio si propone di studiare lo statuto dell'immagine contemporanea collocandosi in una posizione più arretrata - si potrebbe dire: originarla -rispetto alle numerose questioni che hanno dominato in proposito il panorama speculativo del secondo Novecento (si pensi al problematico rapporto dell'immagine con il referente e più in generale con la realtà). Per comprendere pienamente la natura di un'immagine è necessario far emergere l'elemento antropologico in essa contenuto, rintracciando, al di là delle singole e contingenti occorrenze visuali, l'interazione strutturale che le annoda allo sguardo umano. Mediante lo studio di numerosi casi scelti all'interno della produzione artistica contemporanea di autori noti (tra gli altri Francis Bacon, Heléne Schjerfbeck, John Coplans) e meno noti (tra gli altri German Gómez, Domenico Grenci, Rossella Belluscl, Alessandro Bellucco), l'immagine del volto nella forma del ritratto si rivela come un luogo strategico in cui si manifesta la dimensione antropologica di ogni immagine. Il ritratto diventa così uno strumento storico e teorico cruciale per ripensare la rappresentazione, l'opera d'arte e lo sguardo artistico come possibilità di accesso a una problematica, ma feconda, verità dell'immagine. -
Vita e pensiero (2011). Vol. 1
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Vita e pensiero (2011). Vol. 3
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Vita e pensiero (2011). Vol. 6
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Volontari si diventa. Conoscere e promuovere l'impegno nel volontariato e nella politica dei giovani italiani
Il tema del volontariato e, più in generale, dell'azione sociale è particolarmente interessante quando ci si riferisce alle giovani generazioni. Il volume focalizza l'attenzione sulla partecipazione giovanile leggendola a livello individuale, familiare e sociale. Obiettivo generale del testo è quello di approfondire il tema dell'impegno sociale giovanile fornendo un'ipotesi di quali fattori siano alla base delle sue due forme maggiormente diffuse: il volontariato e l'impegno politico. Il lavoro si snoda lungo tre sezioni: la prima illustra la cornice teorica di riferimento, lo stato dell'arte riguardo le ricerche nazionali e internazionali sull'azione sociale e in particolar modo sui giovani adulti; la seconda presenta alcuni studi empirici; infine, la terza espone le ricadute applicative. Il testo coniuga quindi riflessione teorica e ricerca empirica con l'obiettivo di rintracciare possibili piste per il reclutamento, la formazione e l'accompagnamento dei giovani impegnati nel volontariato e nella politica. Nel volume è possibile quindi rintracciare modalità operative e quadri di lettura del fenomeno, utili sia ai giovani impegnati, sia a quanti, a vario titolo, sono interessati alla promozione dell'impegno sociale. -
La levatrice del platonismo. Testo e sottotesto nel Teeteto di Platone
Il Teeteto, unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori platonici e testo fondamentale nella storia dell'epistemologia, è anche un dialogo su cui molto si è dibattuto nel corso dei secoli. Ci si è persino domandati se in esso Platone abbia voluto sostenere i suoi insegnamenti metafisici o, al contrario, prendere la distanza da essi. David Sedley, profondo conoscitore della filosofia antica, ce ne offre una rilettura acuta e innovativa, che propone una soluzione ai vari ""misteri"""" che tradizionalmente accompagnano la lettura di quest'opera. Partendo dalla netta distinzione tra l'autore del dialogo, Platone, e il suo protagonista, Socrate, il Teeteto si rivela un dialogo rivolto a lettori che conoscono le dottrine del Platone maturo per dimostrare come queste non rappresentano l'abbandono dell'eredità socratica, ma il loro naturale sviluppo. In altre parole, per usare un'immagine resa famosa proprio da questo dialogo, il Socrate del Teeteto appare come """"la levatrice"""" del platonismo, come colui che prepara il terreno per lo sviluppo della successiva metafisica platonica. Una tesi intrigante in un libro godibile, con una struttura agile, scritto con uno stile chiaro e immediato, che lo rendono accessibile a chiunque abbia interessi per la filosofia antica e voglia approfondire la conoscenza di Platone e del suo rapporto con Socrate.""