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Arredo di serie. I mondi possibili della serialità televisiva americana
Ogni racconto costruisce un mondo. L'hanno fatto la grande letteratura, il teatro, il cinema. A questi mondi possibili si sono aggiunti oggi quelli creati dal telefilm, un particolare genere di narrazione televisiva che, in oltre cinquant'anni di storia, ha toccato gradi di maturità e raffinatezza che ne fanno un oggetto estetico e culturale di primo piano. Se un tempo l'immaginario si alimentava di romanzi e di film, oggi la scrittura telefilmica è capace di disegnare ambienti, di evocare oggetti, di far vivere personaggi che escono dai confini del piccolo schermo per farsi reali nei nostri discorsi, nei nostri gusti, nel nostro quotidiano. La New York glamour di Sex and the City o quella vintage di Mad Men, l'America adagiata sui segreti e le bugie della suburbia di Desperate Housewives, l'isola misteriosa di Lost e le sale d'ospedale di Dr. House... Questo volume è un viaggio avvincente negli universi, materiali e immaginari, del telefilm contemporaneo: nel percorso, il lettore potrà addentrarsi nei meccanismi di ""costruzione di mondo"""" della serialità americana, giungendo, alla fine, a capire di più del fascino indiscutibile di questa forma d'arte specificamente televisiva."" -
Il figlio del desiderio. Una rivoluzione antropologica
Se il XX è stato il secolo della scoperta del bambino reale, supportata dalla nascita contemporanea della pediatria, della pedagogia e della psicoanalisi, il XXI sembra aprirsi come il secolo della sacralizzazione del bambino immaginario. La nostra società esalta a tal punto la dimensione infantile da arrivare a mitizzarla e, alla fine, a mistificarla. Grazie principalmente al controllo della procreazione, il bambino è diventato un 'figlio del desiderio'. Prima era un dono della natura, un frutto della vita che si esprimeva attraverso noi, ma spesso malgrado noi. Ora è il risultato di una volontà espressa, di un progetto definito. E questo, accompagnato e rafforzato da altri cambiamenti inediti, come il discredito della maturità, che porta all'ossessione di 'restare giovani', o la crisi della visione del futuro, che si fa sempre più vago, ha effetti potenzialmente drammatici, con ricadute sull'educazione, sul modo di concepire la famiglia e, sui meccanismi di definizione della personalità. Su questo bambino desiderato finiscono per pesare come macigni le aspettative dei suoi genitori e della società. È questa la 'rivoluzione antropologica' dei nostri giorni su cui ci invita a riflettere il filosofo e sociologo francese Marcel Gauchet. Egli porta alla luce, smascherandone i meccanismi, le rappresentazioni del figlio e le riconfigurazioni delle età della vita che tendono ad affermarsi nella nostra società e ci chiede di prendere coscienza dei rischi di questo mutamento. -
Manuale di bioetica. Vol. 2: Aspetti medico-sociali
«Una buona politica esige una buona medicina e una buona medicina richiede una valida etica». Questa frase, che apre il II volume del Manuale di bioetica dedicato agli aspetti medico-sociali e posta già nell'edizione precedente del 2002, sta diventando sempre più vera. Società, organizzazione sanitaria ed esercizio della professione medica sono intrecciati insieme e sono condizionati dalle scelte di fondo sul piano etico. I temi di questo volume quali la psichiatria, i comportamenti e gli orientamenti in tema di sessualità (è stato incluso un paragrafo sulla pedofilia), l'uso e l'abuso delle droghe (tabagismo, alcolismo), la diffusione dell'AiDS, il trattamento del rischio in ambito occupazionale (fabbriche, traffico, sport, catastrofi), i problemi relativi all'invecchiamento della popolazione o al trattamento dell'handicap, il condizionamento economico a carico dell'organizzazione sanitaria e dell'assistenza medica - pongono in evidenza la connessione fra la società, essa stessa malata, l'esercizio della medicina e le responsabilità personali, professionali e politiche. La presente edizione, oltre all'aggiornamento bibliografico-scientifico, offre una preziosa sintesi a ogni capitolo, utile per fini didattici. -
Evoluzione dell'attività creditizia in Italia dall'unità nazionale alla realizzazione dell'unione monetaria europea
Come sottolinea il prof. F. Cesarini nella sua Prefazione, i due economisti, autori di questo volume, riescono a offrire al lettore, in un numero contenuto di pagine, una ricostruzione efficace e puntuale delle vicende del sistema bancario italiano, dal periodo post-unitario fino ai giorni nostri: affidandosi alle ricostruzioni più accreditate e a dati statistici essenziali e significativi; proponendo in modo parallelo la storia del sistema creditizio propriamente detto e quella del mercato mobiliare, e sottolineandone gli indispensabili intrecci; annodando le vicende di ordine finanziario con quelle congiunturali e con le principali decisioni di politica economca. -
La qualità dei progetti formativi. Una ricerca promossa dall'ufficio scolastico regionale per la Lombardia
Questo libro descrive lo sviluppo e analizza i risultati del progetto ""La qualità dei progetti formativi: una ricerca per il miglioramento dell'offerta formativa"""", realizzato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia nell'a.s. 2008/2009. L'indagine - una ricerca valutativa su sei progetti formativi promossi da altrettante scuole lombarde di diverso ordine e grado - ha inteso rilevare la ricaduta delle iniziative formative esaminate nella pratica didattica dei docenti e nel processo di apprendimento degli allievi. Tale progetto, realizzato in stretta collaborazione fra l'équipe di ricerca dell'Università Cattolica e i soggetti dell'amministrazione scolastica (i responsabili dell'USR, ma anche e soprattutto i docenti e i dirigenti degli istituti scolastici coinvolti), richiama nella sua complessità la questione del rapporto - mai riconducibile a schematizzazioni lineari - fra teoria e pratica, fra ricerca e intervento sul campo, indicando una possibile via per la realizzazione di forme efficaci di dialogo e di confronto mutualmente arricchente per i due versanti. L'impianto metodologico generale e prospettico del progetto è stato infatti appositamente studiato affinché l'esperienza, avviata con un numero contenuto di scuole, sulla base di un'adesione volontaria, possa essere nel futuro riproposta secondo le logiche di un ampliamento progressivo, rendendo le scuole partecipanti risorse organizzative."" -
Salomone e le formiche. La legge di tutti i giorni
Il libro biblico dei Proverbi è un canto entusiasta del volto radioso della sapienza. Perseguirne le tracce significa passare attraverso l'incanto della sua spregiudicata ironia e gli strapiombi del suo indifeso moralismo. Ma il suo amore per le cose di tutti i giorni ne fa un testo degno del lettore di ogni tempo. Questo libro di Giuliano Zanchi, più che una meditazione teologica, vuole essere una piccola esercitazione letteraria. Attraversa l'intricata vegetazione testuale del libro sapienziale con la libertà di non dover onorare nessun obiettivo di natura critica. La scommessa è che il libro dei Proverbi possa essere letto con intatto senso di seduzione, soprattutto per la perennità dell'atteggiamento che esso consiglia: che ogni grande principio generale vada portato alla misura delle minute scelte quotidiane. Perché, come scrive Paul Beauchamp: ""La sapienza è in primo luogo la vita, tutto ciò a cui non si pensa perché ci si è dentro, tutto ciò che, benché incolore, mediocre e universale, si rivela inestimabile quando perderlo significa morire""""."" -
Un po' di bene. L'istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo dalle origini al secondo dopoguerra (1882-1950)
Il volume ripercorre la storia dell'Istituto delle Suore Sacramentine di Bergamo, fondato da madre Geltrude Comensoli, dalle sue origini -individuate a partire dal 1882 - fino al secondo dopoguerra. Tale evoluzione storica viene qui indagata in una prospettiva prevalentemente economica, sociale, finanziaria e organizzativa, secondo il profilo metodologico di ricerca applicato da alcuni anni dal gruppo di ricercatori coordinato da Mario Taccolini, presso il Dipartimento di Scienze storiche e filologiche dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. In particolare il primo capitolo del libro analizza l'evoluzione carismatica della presenza della congregazione religiosa bergamasca in Italia e nella sua prima apertura missionaria mondiale. Nella seconda parte dello studio si affronta la delicata e nodale questione della gestione patrimoniale dei beni di volta in volta acquisiti dall'istituto. Nella terza viene approfondito l'aspetto legato all'andamento cronologico e qualitativo della demografia riferibile alla congregazione, tema strettamente correlato a quello della valorizzazione delle risorse umane convenute nella famiglia religiosa nel corso del tempo. Nell'ultimo capitolo, per molti versi il più innovativo, vengono enucleate le dinamiche reddituali e di funzionamento economico dell'istituto, potendo attingere le informazioni fondamentali da una lunga serie storica di dati di bilancio. -
La generazione del bene. Gratuità ed esperienza morale
L'interesse principale del volume è il nesso fra antropologia e morale, cui non è estranea una perplessità nei confronti dell'etica contemporanea, ricca di prospettive e di contenuti, ma anche impegnata con modelli etici troppo lontani da una riflessione antropologica fondamentale. È vero inoltre che certe parole, dense di significato speculativo, sembrano divenute impronunciabili: esperienza e soggetto, giudizio e verità, desiderio, volontà e libertà, natura e bene. La ricerca di questo volume va nella direzione non solo di un confronto critico costruttivo con alcuni atteggiamenti speculativi del moderno, ma anche in quella della riproposizione di alcune categorie classiche in una chiave genetico-dinamica. Il titolo allude all'idea che la generatività sia al cuore dell'esistente: il bene è fondamento ontologico dell'esperienza stessa. La tesi antropologica centrale è che il soggetto umano stesso ha un'identità relazionale generativa, che ha nell'accadere dell'essere e nel suo dinamismo il fondamento, nel desiderio trascendentale il suo orizzonte e nell'esperienza morale la condizione storica del suo esercizio. -
Che cosa sono le azioni? Un confronto filosofico con il naturalismo
Molti conflitti tra gli uomini dipendono da differenti descrizioni e spiegazioni delle nostre azioni. Nel momento in cui ci domandiamo perché per noi è ovvio pretendere verità anche per le asserzioni sulle azioni, emergono problemi di grande portata. Nonostante le riserve di carattere analitico-linguistico, i filosofi di ispirazione naturalistica tentano oggi di interpretare le azioni al pari degli altri fenomeni naturali: le descrizioni d'azione come le descrizioni scientifiche, le spiegazioni d'azione come le spiegazioni causali e le ragioni delle azioni come cause. In questo confronto critico con il naturalismo ci si propone di mostrare che la peculiarità delle azioni può essere compresa in modo adeguato solo facendo riferimento a colui che di volta in volta agisce e alle sue capacità intenzionali. C'è necessità di un'ontologia in cui ci sia posto anche per agenti concepiti come 'continuanti' che rimangono identici con se stessi. -
Carlo Borromeo. Cultura, santità, governo
Il rilievo della figura di Carlo Borromeo, unito all'oggettiva imponenza della traccia da lui lasciata nella storia del cattolicesimo moderno, giustifica ampiamente l'attenzione che continua a esserle riservata. L'occasione del quarto centenario della canonizzazione (1610-2010) è uno stimolo ulteriore in questo senso, cui risponde l'insieme degli approfondimenti su singoli aspetti cruciali inseriti nel quadro di un approccio unitario nella sua impostazione di fondo. Il ricordo dell'evento che ha segnato la solenne legittimazione giuridica di una fama già affermata di santità, lanciando definitivamente un culto locale, milanese e lombardo, verso la sua marcia di espansione aperta alle dimensioni del mondo, diventa un richiamo per tornare a interrogarsi sul significato dell'esperienza religiosa e sui contenuti del progetto culturale di cui l'arcivescovo riformatore si rese artefice all'indomani del concilio di Trento, sulle modalità adottate per diffondere capillarmente in tutto lo spazio sociale una proposta esigente e vigorosa, infine sulla dialettica ricca e molteplice delle reazioni che essa suscitò venendo a incontrarsi con la mentalità, gli usi consolidati e i ruoli di potere della realtà a cui si rivolgeva. -
Vita e pensiero (2010). Vol. 6
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, ""Vita e Pensiero"""", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 """"Vita e Pensiero"""" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico e economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci """"esterne"""", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani."" -
Coscienza dell'ordine e ordine della coscienza. Il pensiero filosofico e sociale di Frederick Denison Maurice
Coscienza e autorità, religione e libertà, rinnovamento e tradizione: alcuni tra i principali interrogativi posti da Frederick Denison Maurice (1805- 1872) sono tuttora al centro del dibattito filosoficoantropologico ed etico-politico. Maurice, sacerdote anglicano, a lungo professore di teologia e filosofia morale a Londra e a Cambridge, focalizza la sua riflessione sui concetti di conscience, social order e divine order, confrontandosi con alcuni dei pensatori più significativi dell'epoca, come J. Bentham, A. Comte, J.S. Mill, H. Mansel e J.H. Newman. Dopo aver ripercorso gli anni della formazione di Maurice, il volume esamina a fondo i suoi scritti, mostrando come il punto di confluenza delle diverse problematiche filosofiche, religiose e sociali, di cui essi si occupano, sia reperibile nella questione della natura e del dinamismo della coscienza: in aperta polemica con il soggettivismo razionalista e lo scetticismo empirista di certa modernità, Maurice rivendica alla coscienza un'apertura oggettiva e una capacità veritativa, che ne fanno il fulcro dell'identità personale e il fondamento della moralità, individuale e sociale. -
La giustizia come servizio pubblico essenziale
L'obiettivo dell'accelerazione delle procedure a scapito della qualità delle decisioni è un obiettivo di ripiego, giustificabile solo quando si sia costretti adoperare - come succede adesso, in uno stato di vera e propria necessità. Il vero obiettivo di una riforma effi cace del sistema giudiziario è quello di creare una gestione in equilibrio fra quantità e qualità: nel senso che la quantità sia quella necessaria per rispondere ad una domanda di giustizia originata da esigenze reali e meritevoli di tutela; la qualità sia a sua volta - quella necessaria a corrispondere adeguatamente alla crescente complessità dell'ordinamento sostanziale e processuale ed alla conseguente crescente complessità dei problemi applicativi. Questo obiettivo non può essere raggiunto se la riforma non viene pensata come strutturale e, poiché la struttura non può essere concepita se non con riguardo alla funzione, è necessario pensarla partendo dalla eliminazione di tutte le cause di ineffi cienza previamente individuate. In altri termini, occorre prima di tutto chiedersi da quali cause traggono origine le inefficienze non solo quantitative ma anche qualitative. -
La bellezza. Ragione ed esperienza estetica
"La bellezza può consolare o turbare; può essere sacra o profana; può essere divertente, stimolante, ispiratrice, raggelante. Può influenzarci in infiniti modi, ma mai viene considerata con indifferenza: la bellezza esige di essere notata."""" Con queste parole il filosofo inglese Roger Scruton apre il suo ultimo saggio, una ricognizione al tempo stesso profonda e accessibile sul significato della bellezza e sul posto che essa occupa nella nostra vita. Il punto non è tanto trovare una definizione esaustiva di ciò che piace, ma riflettere sulla nostra esperienza della bellezza, trovare il senso delle emozioni che essa suscita. Tuttavia l'autore non si sottrae al confronto con un dibattito culturale e filosofico che ha radici lontane e voci di somma autorevolezza. Egli espone e spiega le idee di Platone, che vede il bello come via che conduce al trascendente; quelle di Tommaso d'Aquino, per cui la bellezza è un attributo dell'essere e un dono di Dio, per soffermarsi poi sulle teorie estetiche di pensatori moderni, primo fra tutti Kant, del quale analizza approfonditamente la dottrina sulla natura del giudizio estetico." -
Eucaristia e parola. Testi per le celebrazioni eucaristiche. Anno A
I testi raccolti nel presente volume - le invocazioni penitenziali, una traccia di meditazione in vista dell'omelia, la preghiera universale e un testo patristico - vogliono essere uno strumento utile per quelle parti della celebrazione eucaristica che l'ordo liturgico affida alla creatività intelligente, discreta e responsabile di chi presiede l'assemblea o di quanti animano la celebrazione stessa. Oltre all'utilizzo nella liturgia, i testi qui proposti potranno aiutare la meditazione personale, sia come preparazione alla celebrazione comunitaria sia come ripresa e approfondimento di quanto vissuto nell'assemblea eucaristica. L'intento primo di questi testi è di far convergere i diversi interventi che si susseguono all'interno della celebrazione sul vangelo del giorno, che diviene così il testo ispiratore e unificatore di tutta la liturgia. Tale convergenza è ordinata all'ascolto e all'assimilazione della Parola di Dio proclamata in ogni Eucaristia, specie della pagina evangelica, a partire dalla quale è stato scelto sia il brano dell'Antico Testamento sia, nei tempi forti e nelle feste, quello dell'Apostolo. Suggerita dunque dallo stesso lezionario, questa convergenza potrà consentire di evitare ogni dispersione o frammentazione dei contenuti del messaggio biblico e, al tempo stesso, educare la comunità cristiana a una preghiera liturgica e personale nata dall'ascolto della Parola di Dio. -
Ascesa e declino delle civiltà. La teoria delle macro-trasformazioni politiche di A. J. Toynbee
Dagli anni Cinquanta del secolo scorso, il grande storico inglese Arnold J. Toynbee (1889-1975) è stato spesso additato dai suoi critici come una sorta di profeta visionario. Nel suo sforzo poderoso e originale di costruire una macro-teoria delle trasformazioni politiche e internazionali, Toynbee ripercorre infatti vicende millenarie e vastissimi spazi geografici, così da poter disseppellire quelle fondamentali tendenze che contrassegnano il succedersi dei popoli e delle civiltà sulla ribalta della storia. A più di tre decadi di distanza dalla morte di Toynbee, tuttavia, le dinamiche della politica mondiale dopo la fine della Guerra fredda sembrano ridare attrattiva all'impresa teorica dello storico inglese e al suo tentativo di delineare un modello esplicativo generale del ciclo vitale delle civiltà. -
Disabilità ed età adulta. Qualità della vita e progettualità pedagogica
Il problema dell'integrazione scolastica e sociale delle persone disabili sta divenendo sempre più di cruciale attualità. La situazione economica non favorevole, unita a profonde trasformazioni demografiche e alla difficoltà di fare memoria delle esperienze e della storia civile e umana dell'Italia negli ultimi cinquant'anni, stanno contribuendo a un cambiamento nelle prassi educative e didattiche e nelle soluzioni organizzative scolastiche, sociali e sanitarie che riguardano la presa in carico della persona disabile in tutte le età della vita. Quanto le modificazioni della nostra società, è lecito che incidano sui criteri di integrazione e inclusione? È giusto che la transizione demografica a cui stiamo assistendo porti a un cambiamento dell'etica? Come riuscire a tenere insieme progettualità pedagogica e relazionalità in contesti residenziali e comunitari per persone disabili adulte? I contributi teorici, esperienziali e di ricerca qui proposti inducono il lettore a riflettere e a scegliere su quale opzione antropologica modulare il proprio intervento educativo e/o l'organizzazione di un servizio. -
Paradoxa. Etica della condizione umana
Ogni definizione che possiamo dare dell'uomo è, in fondo, anche una definizione che diamo di noi stessi. Ma possiamo immedesimarci nell'immagine di un uomo che non nasce, non cresce, non si ammala, non soffre, non perde mai l'esercizio delle sue facoltà e non si trova mai ad accudire altre persone che, come lui, attraversano queste esperienze? La cultura moderna ci ha consegnato il mito antropologico della soggettività autonoma, libera e responsabile e ha relegato nelle pieghe residuali del pensiero i problemi che vengono sollevati dall'esperienza umana che si svolge nel tempo, creando un vocabolario adatto per rendere marginale ogni altro modo d'essere dell'umano: è il linguaggio che ha coniato espressioni come quelle di handicappato, invalido, disabile, per poi culminare nella formula ipocrita, ma politicamente corretta, del diversamente abile. Questo libro intende, invece, fare i conti con la condizione umana assumendo un'altra prospettiva. Malattia, dolore, sofferenza, poste in relazione con l'ambiente (fisico, culturale, politico, sociale) condizionano la possibilità di realizzazione di ognuno di noi e finiscono con l'impattare sul senso stesso della partecipazione, della cittadinanza e della nostra auto-rappresentazione: questa relazione è ciò che oggi l'OMS e la Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute intendono con il termine disabilità. Sulla scorta di tale definizione, il volume ripercorre alcuni temi classici dell'antropologia. -
Il dono di povere parole. Orientamenti di vita spirituale vol. 1-4
"Il mio pensiero si è disgustato delle parole tecniche e rare, delle espressioni sfolgoranti o sottili; oggi mi piacciono solo le parole semplici, antiche, che sono di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Comprendo che con queste parole universali e semplici si può dir tutto."""" (da """"La sete e la sorgente"""" di A. Gratry)" -
Storie di Atene, storia dei Greci. Studi di attinografia
Gli attidografi, scrittori di storie dell'Attica che, a causa della centralità di Atene nel mondo greco, erano anche storie dei Greci, operavano in contesti di vivace confronto politico, in cui sembra difficile immaginare la redazione di testi di carattere puramente erudito e con tendenza del tutto neutrale su temi politicamente sensibili. Non pare dunque prudente, da un lato, negare la presenza di elementi di carattere ideologico in autori talora impegnati direttamente in politica, come pure è stato fatto; nè, dall'altro, affermare che gli attidografi scrivessero da intellettuali 'organici' e militanti. I contributi qui raccolti si propongono di mettere a fuoco l'apporto di un genere storiografico tanto importante quanto difficile da evidenziare, a causa della conservazione frammentaria di tutte le opere attestate.