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L' eternità sulla piazza del mercato. Bilateral verbal trade
Ci si reca al mercato per acquistare o scambiare beni, per combinare affari, ma anche per fare incontri e mtessere relazioni. Per intrattenersi sulla piazza piuttosto che per comprare l'oggetto di cui si avrebbe bisogno che diventa l'occasione, il pretesto, la garanzia per andare al mercato e lì restare, fino all'eternità. Non a caso il mercato è il luogo simbolico a cui fa riferimento la teoria del bilateral verbal trade (mercato di parola bilaterale), secondo la quale tutte le conversazioni possono essere viste come negoziazioni di beni di parola tra due mercanti, trader venditore e trader compratore, convenuti sulla Piazza del Mercato con la speranza di un guadagno. Quando il trader compratore va alla Piazza del Mercato con la speranza contingente di guadagnare beni di parola che estinguano i suoi debiti, che riempiano i suoi vuoti, che bonifichino i suoi mali, si parla di commercial trade. È il caso del paziente che va nello studio dello psicoanalista con la speranza di arginare le crisi di panico, ridurre la paura dei ragni, sciogliere il tarlo dell'indecisione, o almeno comprenderne il senso. Quando invece il trader compratore, pur portando con sé paure, confusione, incertezze, disperazione, patimenti del corpo, va alla Piazza del Mercato nella speranza trascendente di restarci per sempre, di ritagliarsi una nicchia di eternità personale, si parla di collateral trade. -
Esperienze di mediazione di comunità. Come ri-costruire la fiducia sociale
Partire dal conflitto per promuovere la rigenerazione dei legami sociali è la sfida che il mediatore di comunità prova ad assumersi, attraverso la messa a punto di strategie utili per favorire l'incontro tra le persone, perché imparino a porsi in modo paritario e fiducioso e scoprano soluzioni creative per andare oltre. Il conflitto infatti attraversa le relazioni e può portare sia alla morte del legame, attraverso comportamenti, pensieri e sentimenti distruttivi tra individui o gruppi, sia a una sua rigenerazione creativa, portando in salvo l'appartenenza. In quest'ultima prospettiva svolge un ruolo strategico il mediatore in quanto figura terza la quale, rispondendo alle istanze di libertà e di regolazione, recupera il legame minacciato. Questo volume illustra una serie di interventi di mediazione in ambito comunitario, scolastico e sanitario, in cui è possibile rintracciare sia le dimensioni di quadro teorico, sia la metodologia dell'intervento. Costituisce pertanto uno strumento utile sia per coloro che sono in formazione, sia per coloro che già operano come mediatori. -
La facoltà di scienze politiche della Università Cattolica 1989-2010. Profili istituzionali e internazionali nella interdisciplinarietà
Questo volume presenta la Facoltà di Scienze Politiche della Università Cattolica (FSPUC) nei 21 anni accademici (dall'a.a. 1989-1990 all'a.a. 2009-2010) durante i quali l'Autore ne è stato Preside. Accenna anche a periodi antecedenti e in particolare a quelli che iniziano nel 1976. Non si tratta dunque della storia della Facoltà dalle sue origini ma di quella di un suo più recente periodo con limitati accenni ad alcuni momenti storici che l'hanno caratterizzata. Tra questi si ricorda un dato emblematico: dal 1936 al 2010 la Facoltà ha avuto solo quattro presidi (nell'ordine di successione Marcello Boldrini, Francesco Vito, Gianfranco Miglio, Alberto Quadrio Curzio) ma ha espresso ben due Rettori dell'Università Cattolica (Francesco Vito e Lorenzo Ornaghi) sui sei in totale che l'Ateneo ha avuto, oltre al fondatore Agostino Gemelli. Il volume ha tre tonalità: quella di documentazione organica sulla Facoltà nei 21 anni citati; quella sull'attività accademica per la sua valenza formativa; quella sui paradigmi ai quali l'autore ha cercato di improntare la sua attività di Preside nel configurare la struttura accademico-didattica della Facoltà. A quest'ultimo proposito sono presentati i paradigmi: ""3c"""" (convinzioni, conoscenze, competenze); """"3i"""" (istituzioni, internazionalizzazione, interdipendenza); """"ISE"""" (Istituzioni, Società, Economia); """"3s"""" (sussidiarietà, solidarietà, sviluppo) ai quali l'Autore ha dedicato anche vari altri studi..."" -
Il mondo ridisegnato. Arte e geografia nella contemporaneità. Ediz. illustrata
I rapporti tra arte e geografia hanno una lunga tradizione, che va dal concorso nella creazione delle mappe alla storia della pittura di paesaggio. Negli ultimi decenni questi legami si sono andati modificando, per individuare nuovi e ulteriori parametri, alla luce di una ridefinizione del mondo in un'epoca che va oltre la modernità. Partendo da argomenti di natura geografica, anche di carattere teorico, individuati come linee-guida, Francesco Tedeschi propone una lettura intrecciata di temi che riguardano l'uno e l'altro ambito, così da interpretare in chiave interdisciplinare l'operato dei molti artisti presi in considerazione. Autori quali Piero Manzoni, Jasper Johns, Joseph Beuys, i protagonisti dell'Arte Povera, del Situazionismo, della Land Art - nella sua versione americana ed europea -, della Net Art, e molte delle principali figure dell'arte odierna, sono accostati a opere di Vermeer, Friedrich, Bellotto, o alle rappresentazioni delle 'Città ideali' quattrocentesche. La geografia è presa in considerazione come principio di rappresentazione cartografica, ma anche come espressione delle relazioni di potere che hanno condotto a determinate forme di interpretazione della realtà territoriale. Essa è modello di conoscenza e di appropriazione del mondo, base per l'invenzione di luoghi ideali, terreno in cui coltivare sensibilità per temi quali la difesa dell'ambiente e la gestione della globalizzazione. -
Nati per incominciare. Vita e politica in Hannah Arendt
Dopo la catastrofe storica del Novecento, in un mondo divenuto inumano, si può tornare a pensare alla vita e alla politica ricostruendo la polis dell'uomo? È questa la domanda con cui Hannah Arendt ci interroga di fronte agli orrori di cui l'uomo si è dimostrato capace nei 'tempi bui', richiamandoci a una nuova responsabilità: preservare il mondo per i nuovi venuti, i neoi. Ed è in tale orizzonte di cura che Arendt, preso atto del fallimento della filosofia che non ha saputo preservare la 'condizione umana' nella sua forma autentica dell'azione come agire politico, si distacca dai moduli di pensiero occidentali e attraverso il concetto di 'natality' ripensa gli assetti antropologici e la politica stessa. Se operare e lavorare assicurano la mera vita biologica è però nell'azione del venire al mondo che l'essere umano trova senso e origine, sottraendosi alla necessità. C'è allora un legame tra agire e iniziare, ed è proprio la 'facoltà di iniziare qualcosa di nuovo' che fa di noi esseri incondizionati, capaci di interrompere il già dato, di sottrarsi cioè all'implacabile, dunque di volta in volta al determinismo storicistico e naturalistico, ai processi di socializzazione, all'ordinario e alla radicalizzazione del passato, al 'fatto concreto' del totalitarismo. -
L'in-canto della speranza. Saggio teologico sul canto dei misteri di Charles Péguy
Non bisognerebbe smettere mai di leggere Péguy... Oggi ci fa bene cominciare, almeno. La passione per l'inesauribile approfondimento della verità, la dedicazione religiosa alla qualità della parola e della scrittura, il rigore etico come tratto estetico che onora la dignità dell'uomo, l'incondizionato affetto per l'umano comune e la tenace avversione per tutto quanto lo avvilisce, una fede libera da vincoli ideologici per un Dio innamorato dell'uomo e della sua terra... di tutto questo la sua opera è testimonianza appassionata. Di tutto questo il nostro tempo patisce un'indigenza resa ancor più dolorosa dalla mancanza di parole che ci aiutino, almeno, a decifrarla, a dare nome alla nostalgia di ciò che abbiamo perduto, a coltivare la speranza di ritrovarlo. -
Perdono e riconciliazione
Quasi tutti i 27 libri che compongono il Nuovo Testamento recano nella prima pagina l'espressione ""perdono dei peccati"""". Non è quindi possibile avvicinarci alla rivelazione cristiana senza imbatterci in qualche modo nel perdono e nella sua origine, che è il Padre di misericordia, sempre aperto a un nuovo inizio nella relazione con gli uomini, anche quelli più distanti. Essere perdonati è dunque una delle caratteristiche più nitide dell'esistenza cristiana. Ma perdonare appare impresa difficile per le nostre forze, legati come siamo al risentimento per i torti ricevuti, ai desideri di rivendicazione, alle maglie strette del dolore subito e della memoria offesa. Come perdonare, allora? Come riconciliarci? Benoît Standaert, monaco sapiente, radicato nella parola biblica e nella tradizione cristiana, ci indica qui la giusta disposizione di una pratica del perdono. Guidandoci nelle parole evangeliche, portandoci nel deserto dei padri eremiti, aprendoci alla tradizione ebraica, islamica e buddista, egli ci mostra il percorso umano più autentico, che dal perdono porta alla gioia della riconciliazione, alla libertà della pace ritrovata, alla freschezza di un nuovo inizio nelle relazioni con gli altri."" -
L'uomo e il movimento. Lineamenti di teoria e di metodologia
L’assunto fondamentale su cui poggia questo volume è la consapevolezza dell’unità biologica della persona ove è assodata l’inscindibilità della mente dal corpo. Lo studio del movimento umano viene affrontato, arricchito e integrato alla luce degli ultimi studi e delle più recenti evidenze e conoscenze scientifiche consolidate negli ambiti neuroscientifico e delle scienze umane. Con questo approccio inter- e pluridisciplinare il movimento viene valorizzato come una tra le più importanti funzioni organiche indispensabili per l'evoluzione e il mantenimento della salute e del benessere psico-fisico nelle tre età dell’uomo: evolutiva, adulta e anziana. L’educazione attraverso le attività motorie non viene ridotta a un insieme di esercizi che valorizzano solo risultati ed effetti di tipo esclusivamente fisico-motorio, ma viene proposta e indirizzata a un’attenta valutazione degli effetti sulla globalità della persona. Le attività motorie, oggi indispensabili all’uomo per lo sviluppo di tutti i dominii di crescita (intellettivo, comunicativo, motorio e socio-affettivo), divengono un mezzo a disposizione dell’educatore e dell’allenatore per aiutare il bambino a crescere globalmente, l’adulto a sviluppare e mantenere le proprie capacità, l’anziano a ritardare il processo di invecchiamento. -
Religiosità e civiltà. Identità delle forme religiose (secoli X-XIV)
L'identità nel Medioevo si tradusse in precise determinazioni giuridiche e s'innervò nell'ordinamento sociale sia attraverso l'individuazione di gruppi funzionali, come gli ordines, sia mediante un fitto processo di osmosi tra forme religiose e forme di vita sociale. La storia religiosa presenta infatti un vasto campionario di esperienze tese alla creazione di nuove identità collettive oppure alla trasformazione di identità preesistenti, come dimostra l'inesausta opera di fondazione di ordini e famiglie religiose sempre in bilico tra l'esigenza di ricorrere ai meccanismi ""classici"""" della stabilizzazione istituzionale e la necessità di marcare la novità della propria proposta cristiana rispetto alla tradizione. Le avventure dell'identità sono state esaminate anche tenendo presenti sia il mancato riconoscimento di un autonomo statuto identitario, come avvenne per esempio per i laici, sia la costruzione di contro-identità come quelle dei musulmani, degli eretici e degli ebrei. L'analisi dei meccanismi di inclusione e di esclusione ha permesso di chiarire come la civiltà medievale attinse proprio alla religiosità, alle sue pratiche, ai suoi linguaggi e alle sue risorse simboliche per definire e rappresentare se stessa, elaborando una sintesi assolutamente originale."" -
L'anima e la matematica
Da più d'un secolo svariate filosofie della matematica ne indagano il carattere privilegiato di scienza esatta, riconducendola per lo più alla logica, rifugiandosi nel mondo delle idee. Questo libre propone di ""rovesciare il telescopio"""" e restituire la matematica all'anima: quella stessa anima che crea la musica, inventa il mito, e definisce la legge plasma infine la scienza per eccellenza. """"Tutti siamo uguali di fronte a qualcosa che noi stessi, e da noi stessi, abbiamo creato, dando alla nostra uguaglianza la forma di numeri e figure"""". In un'antologia di episodi che va dai pitagorici a Dedekind da Teeteto a Cantor, la matematica racconta sé stessa come liberamente generata dall'anime umano, pur rimanendo certa, immutabile, universale. L'autore sceglie il suo Virgilio: leggende Platone con occhi matematici, lo allontana dall'interpretazione scolastica che vede in lui l'architetto dell'Iperuranio. Dichiarato omaggio a Imre Toth, il saggio ne perpetua l'esempio di filosofia militante nel suo ribadire l'importanza politica di difendere il legame tra l'anima e la matematica: """"Numeri e figure si lasciano filosofare addosso: la loro oggettività è compatibile con una pletora di spiegazioni e interpretazioni. Ma il miracolo non si ripete: negando all'animo umano la possibilità di generare dal sue intimo la vera conoscenza, l'uguaglianza e la giustizia divengono concetti relativi""""."" -
Geografia e tecnica dei trasporti
Il volume prende in considerazione i principi organizzativi tecnici e gestionali dei sistemi di trasporto e i rapporti tra territorio e sviluppo delle reti e nasce dall'esperienza dell'insegnamento della materia trasportistica in un corso universitario triennale di scienze del turismo. Vengono analizzate le differenze tecniche ed economiche delle diverse modalità e presentate le basi dell'analisi delle reti. Alcuni casi di studio trattano esempi di evoluzione su scala regionale dei rapporti tra i sistemi di trasporto e il turismo, nonché i possibili sviluppi di progetti di recupero di infrastrutture dismesse, destinate a diventare reperti di archeologia industriale oppure oggetto di interesse del turismo culturale. -
Scienza e diritto nella giustizia della Chiesa. Le scienze umane moderne nella giurisprudenza rotale postconciliare
Nel Novecento la Chiesa cattolica ha affidato al Concilio Vaticano II il compito di ""definire in modo nuovo la relazione tra fede e scienze moderne"""" (Benedetto XVI, Discorso alla Curia Romana, 22 dicembre 2005). Riconoscendo il """"grandioso"""" progresso delle """"scienze naturali e umane"""" (Gaudium et spes, n. 54) il Concilio ha espresso aperture significative alla psichiatria, alla psicologia e alla sociologia. È stata una svolta antropologica i cui effetti hanno interessato il pensiero della Chiesa nel suo insieme: sia le discipline speculative, come la teologia e l'antropologia cristiana, sia quelle pratiche, come il diritto e in particolare il diritto canonico matrimoniale. Il libro di Gabriele Fattori prova a rileggere la svolta antropologica conciliare alla luce delle sue applicazioni giurisprudenziali. Un ampio Repertorio giurisprudenziale ricostruisce la bibliografia scientifica e giuridico-interdisciplinare della Rota Romana nel post-Concilio. Attraverso le opere a carattere scientifico e gli autori citati nelle sentenze rotali la ricerca risale alle scienze e alle correnti scientifiche in uso nella giurisprudenza canonica postconciliare dimostrando come la svolta scientifica conciliare sia stata coniugata nel tempo con i tradizionali riferimenti teologici, antropologici e giuridici del diritto canonico."" -
«Guerra indolore». Dottrine, illusioni e retoriche della guerra limitata
Il pensiero strategico contemporaneo non è il regno della rassegnazione alla caduta dei limiti alla violenza bellica, né può essere ridotto a una galleria di impenitenti fautori della guerra combattuta senza freni e inibizioni. Se l’etica o il diritto internazionale non hanno mai smesso di impegnarsi sul versante della limitazione della guerra, esiste anche un’autonoma riflessione svolta dai militari – non necessariamente mossa da preoccupazioni umanitarie, semmai impegnata a salvaguardare i presupposti di proficuità ed efficacia politico-strategica dell’impiego della forza militare, ma comunque orientata a imbrigliare la furia distruttiva della guerra. Questo libro si sofferma proprio sui modi in cui la strategia contemporanea, nelle sue diverse articolazioni (terrestre, navale e aerea), ha provato a smussare gli spigoli della guerra. Esso offre una rassegna degli ‘antidoti’ alla violenza illimitata che alcuni tra i suoi principali esponenti si sono persuasi, ma così spesso illusi, di aver individuato ed escogitato. Emerge dai capitoli del volume un bagaglio di riflessioni, suggestioni e dottrine della guerra limitata da cui continua a trarre ispirazione la strategia oggi. Dopo la fine della Guerra Fredda la forza militare è rimasta al centro della scena internazionale, ma assieme alla sua ingombrante presenza si sono rinnovati i tentativi della teoria strategica di trovare il modo di conciliare il perseguimento della vittoria militare con l’obiettivo della mitigazione delle (inevitabili) sofferenze procurate dalla guerra, quelle subite dalla propria parte ma anche quelle inflitte all’avversario. Il libro parla insomma anche del nostro modo di intendere la guerra oggi – del nostro modo di provare a limitarla: ciò facendo, esso ci ritrae in bilico su un filo sottile, teso sul precipizio dell’illusione. -
L'altra libertà. Saggio su Georg Simmel
Il volume rivisita il pensiero di Georg Simmel (1858-1918) sulla libertà. Acuto interprete di un'epoca che ha conosciuto un'accelerazione grandiosa al cammino di libertà dell'uomo e, al contempo, drammatiche involuzioni, il pensatore tedesco, all'interno di un originale approccio epistemologico contrassegnato dalla circolarità tra idea ed esperienza, pone la questione della libertà nei termini di un passaggio obbligato per le scienze sociali: le relazioni, i modelli e le forme di vita organizzata si sviluppano infatti attorno a un certo immaginario della libertà. Non a caso, quest'ultima costituisce una sorta di fll rouge che attraversa tutti gli scritti di Simmel, dall'ampia opera giovanile ""Einleitung in die Moralwissenschaft"""" fino al frammento consegnato all'editore nello stesso mese della sua morte dal significativo titolo """"Uber Freiheit"""". La stessa sociologia simmeliana si pone come scienza della libertà relazionale: l'analisi della libertà si intreccia strettamente con quella del rapporto individuo-società, dentro un'affascinante prospettiva dialettica di co-originarietà e reciprocità tra l'individuale e il sociale, fuori da visioni deterministiche, meccanicistiche e individualizzanti. Nella sua ricerca di """"come possa l'io individuale conservare il suo valore particolare, senza allo stesso tempo sprofondare nell'instabilità del soggettivismo""""."" -
Un libro nelle viscere. I salmi, via della vita
Quando ci fa pregare, la Chiesa ci mette in mano più spesso i salmi del Vangelo. E con una buona ragione, perché essi sono Vangelo pregato. Ecco il senso di questo libro, i cui saggi rispecchiano un avvicinamento al tempo stesso esegetico, teologico e spirituale alla preghiera dei salmi. Facendo memoria dei suoi settant'anni, la Comunità monastica benedettina di Viboldone ha voluto convocare amici e vicini a gustare il dono del Salterio. Biblisti, monaci, uomini e donne di preghiera si sono alternati - in una quindicina di incontri - per suggerire piste praticabili di preghiera propria, personale e comunitaria, di cui il Salterio è l'anima infuocata e la grammatica insuperabile. Secondo un approccio di studio ormai affermatosi sulla scena internazionale, e ben rappresentato anche nel contesto biblico italiano, il Salterio non appare più come un'antologia di singoli poemi classificabili secondo diversi generi letterari, affastellati piuttosto casualmente, ma si configura come una biblioteca organica, una sorta di grande breviario che al proprio interno ospita ulteriori raccolte, maggiori e minori, delineando percorsi di preghiera sempre nuovi e di straordinaria ricchezza. La speranza affidata a questo libro a più voci è che esso possa offrire un solido supporto biblico, spirituale e pastorale per chiunque abbia a cuore la pratica e l'istruzione nella ""via della vita"""", per pregare e vivere """"con questo libro nelle viscere""""."" -
Quando il lavoro diventa insostenibile. Leve di ricerca e intervento in ambito sociosanitario
Il tema della responsabilità sociale di impresa e della sostenibilità è oggetto di ampio dibattito entro diverse discipline e rappresenta una questione ineludibile per le imprese pubbliche e private. Questo libro esplora da un punto di vista teorico e attraverso una ricerca sul campo il tema della sostenibilità sociale nelle organizzazioni sanitarie con l'intento di perseguire un duplice obiettivo: contribuire a una più specifica definizione di tale concetto da un punto di vista psico-sociologico e discutere quali leve strategiche e dispositivi di intervento possano rivelarsi efficaci per la sua promozione da parte di manager, consulenti e ricercatori. In particolare, il testo presenta uno studio di caso - un intervento di ricerca azione - condotto entro un servizio socio-sanitario e ne discute analiticamente le premesse teoriche, le scelte metodologiche, la valutazione degli esiti e le ricadute applicative, offrendo spunti di riflessione e indicazioni per l'intervento. -
Filosofia e mistica. Atti del Convegno nazionale (Milano, 24-25 novembre 2010)
Questo volume raccoglie gli Atti del Convegno nazionale ""Filosofia e mistica"""", promosso dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, Dipartimento di Filosofia, e dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI e svoltosi il 24-25 novembre 2010 presso la sede di Milano dell'Università Cattolica. Collocato all'interno di una serie di iniziative promosse dall'Ateneo sul tema della mistica, il Convegno è stato l'occasione per dare vita al più ampio progetto """"Filosofia ed esperienza religiosa"""", con il quale si intende indagare filosoficamente i contenuti dell'esperienza religiosa nel loro valore teoretico e storico in ambito moderno e contemporaneo. In questa prospettiva, il volume, oltre a rendere conto dell'articolazione di un convegno che ha avuto una vasta eco e buona accoglienza nel mondo accademico italiano, risponde al risvegliato interesse per la mistica che, già da diversi anni, caratterizza il mondo occidentale e che, troppo spesso, si traduce in un sincretismo religioso dai contorni vaghi. Le relazioni qui contenute intendono chiarire molte delle ambiguità presenti in questo rinnovato interesse, individuando lo specifico statuto concettuale della mistica, tentandone una fondazione rigorosa e ponendo in chiaro la sua relazione fondamentale con l'esperienza cristiana."" -
Risveglio. Con DVD. Testo inglese a fronte
"Risveglio"""" è un progetto realizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con il maestro Pino Pedano, in occasione del 90° anniversario dalla fondazione dell'Ateneo." -
L' ambiente conteso. Ricerca e formazione tra scienza e governance dello sviluppo umano
Quali stili di vita favoriscono uno sviluppo equilibrato? Come promuovere in modo durevole la sostenibilità della crescita, contrastando il degrado ambientale? Gli autori dei saggi che compongono il volume, esprimendo una peculiare sensibilità euristica, convengono sull'esigenza di collegare strettamente ecologia umana ed ecologia dell'ambiente per far sì che la sostenibilità, tra controversie di diverso genere, rappresenti una sorta di capitale sociale orientato al bene comune. Il libro, che si apre con una preziosa prefazione di L. Ornaghi, documenta il dialogo multidisciplinare che contrassegna l'attività di ricerca e formazione svolta dall'Alta Scuola per l'Ambiente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nell'articolata rassegna, il volume considera i temi della mobilità sostenibile (B. Villavecchia), del rischio ambientale nella percezione dell'opinione pubblica (L. Bruzzi), della complessità dei modelli per designare scenari attendibili in ordine a fenomeni quali il climate change e il fabbisogno energetico (Y. Gaspar). ""L'ambiente conteso"""" richiede analisi multisettoriali e strumenti partecipativi (I. Beretta), chiama in causa scelte politiche e innovazione tecnologica, progettualità educativa e competenze per la sostenibilità (C. Birbes)."" -
Ancore nel cielo. L'infrastruttura metafisica
La metafisica sembra non trovare casa nelle coscienze e nelle società moderne, che la vedono come un'eterea e inattuale sovrastruttura sovrapposta alla sola vera realtà, quella di cui le scienze ci forniscono una conoscenza sempre più esatta. L'unica base reale, si dice, è la natura, sulla quale è possibile edificare un'unica struttura: la società umana, cioè l'associazione degli uomini secondo regole che permettano lo sviluppo di tutti. Il resto è solo sovrastruttura di pensiero. Questa convinzione diffusa, che si vanta di aver fatto pulizia di tanto sterile ragionare, viene qui affrontata e smentita dal filosofo francese Rèmi Brague, il quale dimostra che al contrario, oggi più che mai, l'uomo è, per dirla con Schopenhauer, un ""animale metafisico"""". Argomenta infatti Brague che tanto la conoscenza della natura quanto l'organizzazione degli uomini in una società vitale e vivibile presuppongono l'esistenza stessa della collettività umana. E questa esistenza non è affatto scontata, soprattutto oggi che gli uomini sono sempre più in grado, per le conquiste scientifiche e tecnologiche, di scegliere di essere o di non essere, e anche di dare o non dare la vita. Perché si deve volere l'essere? Perché scegliere la vita, il benessere sociale, il progresso? Queste sono, senza dubbio, domande cruciali per l'uomo moderno, e la risposta ad esse è squisitamente metafisica.""