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Io e la mia famiglia di barbari
Pacifico racconta in un romanzo delicato e intimo l'epopea della sua famiglia allargata, i ""Campanici"""". I genitori Pia e Guido emigrati a Milano in cerca di lavoro, i riti delle vacanze e del controesodo annuale con i loro ingorghi e interminabili viaggi in treno, i matrimoni e i funerali, i dissidi e le riconciliazioni, il passaggio generazionale, fino alla perdita del padre, all'abbandono della casa in cui hanno vissuto per quarant'anni, al proprio trasferimento a Parigi e alle telefonate alla madre che vive sola. L'autore costruisce così, a piccoli passi, soffermandosi su particolari momenti, situazioni o gesti, qualcosa che pian piano assume il respiro dell'epica quotidiana, la saga dell'emigrazione, tra umorismo, commozione e amore per la sua stramba famiglia. """"A poche centinaia di chilometri li aspettava un lavoro, una casa, un bambino infilato in una tutina di spugna da cullare tra le braccia. Fuori una periferia buia, senza mare, senza porto, senza palazzi nobiliari fatiscenti. E che comunque sembrava la salvezza."""""" -
Tao 48
Tessere che formano un mosaico complesso e affascinante. Episodi - quarantotto ma forse, a ben guardare, qualcuno di meno - che danno vita a una sorta di autobiografia nascosta dell'autore e, al contempo, al racconto di una città, Roma. Frammenti in cui il narratore torna bambino, ritrova i pomeriggi al cinema con la madre, si riconosce del tutto estraneo agli altri invitati a una festa, oppure si scopre, mentre è coinvolto suo malgrado a investigare moventi e personaggi di fatti di cronaca nera e di storia politica, a rivivere i suoi amori. O dove, infine, riflette sulla scoperta spaesante e felice del teatro, e sul senso del tempo. Ripercorrendo, con la memoria e fisicamente, tanti, più o meno conosciuti, luoghi di Roma e le suggestioni da essi evocate, Franco Cordelli costruisce un racconto in cui ritornano personaggi e temi con, sullo sfondo, la città eterna che, pagina dopo pagina, emerge come indiscussa protagonista. Una storia fatta di molte storie, narrate con uno stile inconfondibile che testimonia, una volta di più, l'unicità del suo autore. -
Vita e persecuzione di Giovanni Falcone
“Giovanni Falcone era il più importante, il più capace, il più famoso tra i giudici che hanno combattuto la mafia. Per questo nello stesso giorno in cui fui nominato ministro della Giustizia lo chiamai e gli affidai l’incarico più importante del ministero, quello di direttore degli Affari Penali. Insieme, abbiamo pensato e organizzato la più organica, determinata ed efficace strategia di contrasto a Cosa Nostra. La mafia reagì uccidendo prima Falcone poi Borsellino con una violenza terroristica più efferata e rabbiosa di quella armata in precedenza contro i molti giudici, poliziotti, uomini politici che l’avevano contrastata. Pur tra tante affinità, la storia di Falcone è diversa da quella degli altri uomini dello Stato che hanno combattuto la mafia perché solo a Falcone è capitato di essere perseguitato in vita non solo da Cosa Nostra, ma anche di essere avversato da colleghi magistrati, dalle loro istituzioni come il CSM e dall’Associazione Nazionale Magistrati, nonché da politici e da giornalisti di varie fazioni. Ancora oggi di quest’altra faccia della luna poco si sa perché poco è stato detto. Fece eccezione l’amico più caro di Falcone, Paolo Borsellino: ‘La magistratura che forse ha più responsabilità di tutti cominciò a far morire Giovanni Falcone ben prima che la mafia lo assassinasse a Capaci’. Da allora sono passati trent’anni. Per rispetto di Falcone, dei ragazzi che non hanno vissuto quel tempo, degli adulti che non lo hanno capito o lo hanno dimenticato, sento il dovere di tornare a riflettere per raccontare le verità di allora e quelle più recenti che ho appreso insieme al ruolo di chi, nel bene e nel male, ne fu protagonista dentro le istituzioni dello Stato, nella società e nel mondo dell’informazione.” (Claudio Martelli). -
Fame blu
Dopo aver perso il fratello gemello, un’italiana solitaria lascia Roma e si trasferisce a Shanghai, la città dove lui sognava di vivere e aprire un ristorante. Lì, mentre insegna italiano ai cinesi, incontra una ragazza enigmatica: Xu. Anche Xu è in fuga da un passato turbolento: un padre violento, una madre evanescente, una famiglia numerosa che la voleva maschio. Accomunate da una solitudine che somiglia a una fame implacabile, le due ragazze si avvicinano sempre più l’una all’altra, divise tra il bisogno di affetto e la tentazione oscura di superare il limite oltre il quale il linguaggio si disgrega e l’eros diventa divoramento. Tra fabbriche tessili abbandonate e mattatoi degli anni ’30 scoprono una dimensione estrema in cui mordersi, appropriarsi dell’altra, è parte essenziale del rito amoroso. -
Il suono del mare. Le conchiglie e il futuro degli oceani
Dagli albori dell'umanità, le conchiglie sono state ammirate, ricercate, raccolte: sono state monete prima che esistesse il denaro, gioielli prima che lo fossero le pietre preziose, opere d'arte prima che lo diventassero i dipinti. Cynthia Barnett le ha studiate, ne ha inseguito le vicende attraverso i continenti e le epoche, e in questo libro ripercorre, tra cultura e scienza, la lunga storia d'amore dell'uomo con queste protagoniste silenziose. Dalle architetture ardite delle ""città di conchiglie"""" di 1000 anni fa alle rovine di Pompei, dalle calde acque delle Maldive ai fossili in cima alle montagne, che raccontano di mari che non esistono più: un viaggio tra le conchiglie del mondo che scorre come un romanzo d'avventura, mentre descrive la perfetta simmetria di un Nautilus o il labbro rosato di una Conchiglia regina. Fino a scoprire che le conchiglie sanno parlare: quei piccoli gusci trovati sul bagnasciuga sono testimoni che narrano ciascuno una propria storia, fatta di scoperte accidentali, miracoli evolutivi, suggerimenti che la scienza ha saputo raccogliere e avvertimenti che continuiamo a ignorare. Cynthia Barnett racconta il mondo avvincente delle conchiglie, e le vite nascoste degli animali che le abitano, rivelando quello che hanno da dirci sui nostri mari, sul mondo che cambia, e su noi stessi."" -
Il Giardino degli Aranci
Nino Nino, questo il nome del protagonista, ha conosciuto Luciana al liceo e se ne è innamorato nel modo estremo e audace che appartiene solo al primo amore: per attirare la sua attenzione si espone senza ritegno, disegna arcobaleni e glieli offre in dono ogni giorno all'intervallo fra una lezione e l'altra. Luciana, disorientata, accetta questi bizzarri omaggi, poi però si ""fidanza"""" inspiegabilmente con Attilio e la storia con Nino Nino finisce ancora prima di incominciare. Ora, dopo moltissimi anni, Luciana e Nino Nino hanno un appuntamento al Giardino degli Aranci: si sono rivisti per caso all'Ikea qualche giorno prima, entrambi sono sposati, hanno dei figli, ma il desiderio di chiacchierare, di ripercorrere il passato è forte e li spinge verso questo incontro. È così che Nino Nino, andando verso il Giardino degli Aranci, si ritrova a dialogare con se stesso, a ripensare alle ragazze che lo hanno attratto prima della comparsa di Luciana nella sua vita, e a riconoscere che proprio quella passione così forte da non lasciare spazio a incertezze e paure, indolore nonostante l'esito incompleto dei suoi sforzi, l'ha fatto diventare un uomo capace di aprirsi con autenticità all'universo femminile. Finché, durante l'incontro con Luciana, la curiosità non prende il sopravvento e le chiede come siano andate davvero le cose al liceo..."" -
Mi affeziono molto facilmente
Questa è la storia di una battaglia d'amore. Un uomo intorno alla cinquantina decide per capriccio di raggiungere in Scozia la giovane amante, che ha vent'anni di meno. La ragazza è in visita alla madre e lì attende che il suo compagno la raggiunga. L'improvvisa comparsa dello spasimante è quindi tutt'altro che opportuna. Il nostro eroe lo sospetta, ma come non si può imporre a un cuore di smettere di palpitare, così lui ora è pronto a infrangere la prima regola di ogni relazione clandestina: non farsi notare troppo. -
Il segreto di Lucia Joyce
Lucia nasce a Trieste nel 1907. Secondogenita di James e Nora Joyce, vive la sua infanzia con i genitori e il fratello Giorgio in precarie condizioni economiche. Dopo Trieste inizia un peregrinare continuo tra Parigi, la Svizzera - soprattutto Zurigo - e qualche breve ritorno in Irlanda. È a Parigi che Joyce entra in contatto con scrittori, artisti, esponenti dell'alta borghesia e generose benefattrici. In questo contesto - un tenore di vita al di sopra delle reali possibilità dello scrittore, un successo che stenta a decollare ma un fervente interesse per la sua opera da parte di alcuni estimatori di eccezione, una routine familiare delirante - Lucia e Giorgio crescono in uno strano rapporto di simbiosi. Così il matrimonio di Giorgio è vissuto come un abbandono da Lucia, che viene anche rifiutata da tre uomini nel giro di breve tempo (tra cui Beckett e lo scultore Calder). L'unico ambito in cui riesce a esprimere se stessa è la danza: frequenta corsi teatrali e coreutici, stringe amicizie femminili che le sono di ispirazione e si inserisce in ambienti artistici molto lontani da quelli del padre. Il primo crollo psichico segna per lei l'inizio di un calvario che, tra cliniche e manicomi, terapie sperimentali, psicanalisi junghiana, diagnosi contraddittorie e mai verificate, durerà tutta la sua vita. Scoprire il segreto dell'oscura malattia mentale di Lucia, della quale Joyce continuerà sempre a sentirsi colpevole, diverrà per l'autore dell'Ulysses una vera ossessione, che non gli darà mai tregua e rischierà di distruggerlo. Luigi Guarnieri ricostruisce e racconta il rapporto singolarissimo tra l'eccentrico James Joyce e la figlia da lui molto amata con commossa e coinvolgente partecipazione, conducendo un'affascinante indagine letteraria sull'arte, i sentimenti e le vicissitudini del grande scrittore e della sua famiglia. -
Via Savoia. Il labirinto di Aldo Moro
Aldo Moro scelse per sé un ufficio perifericorne austero, in via Savoia: un tentativo di tenersirna prudente distanza dagli affanni del Palazzo,rne di marcare una netta differenza tra lui, il suornmodo di vedere la vita e la politica, e quellorndei compagni di partito, degli alleati, deglirnavversari. A partire da questa scelta simbolica,rnun manifesto delle intenzioni, Marco Follinirnracconta la parabola umana e politica dirnAldo Moro fin dai primi passi a Roma, dov’erarnarrivato dalla Puglia grazie alla sua delicatarnintraprendenza. Moro è dipinto comernun outsider che conquista il suo partito e ilrnpaese, eppure in quell’uomo che si muoverncosì abilmente nelle stanze del potere abita unrnanimo tormentato e fragile, che non è statornquasi mai raccontato.rnUn carattere che lo rende “scomodo”rnperché mai silenziosamente allineato, e segnarnuna differenza che pagherà con il rapimento erngli ultimi dolorosi 55 giorni di prigionia, in cuirnMoro si rende conto di non essere solo ostaggiorndelle Brigate rosse ma anche di uno stato chernscoprirà essere troppo diverso da sé. Lui che erarnun uomo del dialogo, convinto che nessuno,rnmai, dovesse essere abbandonato a se stesso. -
Settanta acrilico trenta lana
Settanta acrilico trenta lana è la storia di Camelia, ventitreenne italiana emigrata a Leeds, che dopo aver perso il padre si inabissa con la madre in un silenzio codificato: un linguaggio fatto di sguardi che allo stesso tempo le unisce e le allontana dalla vita. In un inverno gelido che sembra non finire mai, scandito dal rituale di Camelia di mutilare e deturpare abiti per ribellione a un mondo da cui si sente esclusa, il tempo sembra incagliarsi. Ma l’incontro con Wen, un timido negoziante che le insegnerà il cinese, sconvolgerà ogni cosa. Saranno proprio gli ideogrammi cinesi, ponte immaginifico verso nuovi significati e nuove simbologie, a riportare Camelia alla vita. -
PPP. Le piccole patrie di Pasolini
Alessandro Gnocchi racconta Pier Paolo Pasolini in modo nuovo conducendoci in un viaggio tra le sue “Piccole Patrie” e facendo luce su un passaggio poco noto della vita di uno dei più importanti intellettuali italiani del Novecento, l’adolescenza a Cremona, tra il 1932 e il 1935. Da qui il viaggio prosegue, con lo stile avvincente di un reportage, nelle altre “Piccole Patrie” di Pasolini, Bologna e Casarsa e termina nelle province della Bassa, tra Pavia, Lodi e Milano, alla ricerca delle tracce lasciate in quei luoghi da PPP.L’incontro con i grandi maestri, Roberto Longhi e Gianfranco Contini, la scoperta del friulano, la stagione della politica e dell’autonomismo: l’attenzione filologica verso le prime opere poetiche va di pari passo con la ricostruzione della biografia di un Pasolini poco noto, ma non meno importante dello scrittore civile degli anni sessanta e settanta. -
L' amore ai tempi di Batman
Come è finito Walter a lanciarsi dal quinto piano vestito da Batman, uscendone per di più miracolosamente illeso, e anzi sventando, in modo del tutto fortuito, l'aggressione a una ragazza? Non lo ricorda più nessuno, ma Walter Moschino era ""il piccolo Walter"""" della famosa sit-com Quella strana famiglia, un bambino prodigio che voleva diventare un grande scienziato. Oggi è un venticinquenne ricco, annoiato, orfano dei genitori, accudito da un fedele maggiordomo, perennemente attaccato alle serie tv, alla Playstation e all'adorato cane Stephen Hawking, un white terrier con un collare elettronico che dovrebbe interpretarne gli stati d'animo e tradurli in frasi del vero Stephen Hawking. Il fatto è che, dopo aver scoperto il tradimento della fidanzata, Walter è ricaduto nella sua ossessione: l'amore immaginario per l'ex pornostar Sasha Grey. Non vuole incontrarla, ormai conosce il confine tra illusione e disillusione, si limita a fantasticare e a seguirla sui social network, si accontenta di soffrire di un amore non corrisposto ma proprio per questo incontaminato. E però, con la complicità del suo gruppo di amici nerd, si ritrova dove neppure lui avrebbe mai creduto di poter arrivare: a indossare i panni di un supereroe, con una serie di improbabili vendette da mettere in atto."" -
Antologia di Spoon River. Ediz. integrale
Un libro che è un mito della letteratura moderna, amato negli anni da scrittori e musicisti come Cesare Pavese e Fabrizio De André, torna in una nuova traduzione accompagnata da un ampio apparato di commento. Il curatore inquadra i riferimenti biografici e storici delle poesie, ne suggerisce i temi ricorrenti, le relazioni interne, ricostruisce la genesi tormentata dell’opera in volume, indagando il rapporto con la tradizione letteraria e filosofica americana ed europea e il legame stretto con le grandi figure archetipiche della cultura occidentale. Al lettore di oggi viene così fornita una chiave inedita per scoprire con meraviglia, o ripercorrere ancora una volta, la collina di Spoon River. -
Sulla letteratura
Gli scritti riuniti in questa raccolta vertono sulle funzioni della letteratura, su autori che Eco ha frequentato a lungo come Nerval, Joyce, Borges (ma anche Aristotele e Dante), sull'influenza di alcuni testi più o meno letterari sullo sviluppo degli eventi storici, su alcuni problemi tipici del narrare, come la rappresentazione verbale dello spazio, l'ironia intertestuale, la natura dei mondi possibili della finzione, e su alcuni concetti chiave della scrittura ""creativa"""", come il simbolo, lo stile, la """"zeppa"""" (ovvero i momenti apparentemente """"morti"""", e meramente funzionali nello sviluppo di una forma artistica). In alcuni di questi interventi, e specialmente nell'ultimo (""""Come scrivo""""), Eco sceglie come esempio e oggetto di riflessione la sua stessa attività di narratore, ma anche i saggi in cui non parla direttamente di sé gettano una luce sul suo fare letterario. Scritti occasionali, dunque, ma che rivelano una continuità di interessi, un costante richiamo alle stesse fonti d'ispirazione. Scritti che, anche quando si richiamano ai temi e ai problemi di una semiotica della letteratura, sviluppano una riflessione senza ricorso a tecnicismi, facendo sorgere le idee da un'appassionante panoplia di esempi concreti."" -
Sanguinamenti. Incipit tragoedia
"Sanguinamenti. Incipit Tragoedia"""" raccoglie una serie di epigrammi che l'autore ha composto nella primavera del 2020. Le collezioni epigrafiche del Museo Nazionale Romano, dei Musei Capitolini e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, così come le iscrizioni funerarie più recenti, sono state di ispirazione per questa opera che mira a trasfigurare la nostra paura per la morte, per il dolore e la sofferenza. Una scrittura che muove dalle rovine, attraversa i cimiteri, fiuta le ferite, le tracce di ciò che è scomparso. Nasce dal ricordo dell'antico e dal disprezzo del presente. Un libro radicale e scioccante." -
La carta e il territorio
Se Jed Martin, il personaggio principale di questo romanzo, vi dovesse raccontare la sua storia, probabilmente vi parlerebbe della rottura della propria caldaia, avvenuta un certo 15 dicembre. Oppure di suo padre, architetto noto e stimato, con cui era solito trascorrere solo la vigilia di Natale. Ricorderebbe certamente Olga, una russa molto carina incontrata all'inizio della sua carriera, in occasione di una mostra delle sue fotografie delle carte stradali della Michelin. Tutto questo avveniva prima che arrivasse il successo mondiale con la serie delle opere dedicate ai “mestieri”, ritratti di personalità di diversi ambienti (tra cui lo scrittore Michel Houellebecq), colte nell'esercizio della loro professione. Dovrebbe dire anche come ha aiutato il commissario Jasselin a chiarire un'atroce storia criminale che ha sconvolto la polizia. Sul finire della sua vita, Jed Martin arriverà a una certa serenità ed emetterà solo dei mormorii. L'arte, il denaro, l'amore, il rapporto col padre, la morte, il lavoro sono solo alcuni dei temi di questo romanzo, decisamente classico eppure, evidentemente, contemporaneo, in cui Michel Houellebecq, con la consueta implacabilità, ritrae la condizione umana. -
Creatura di sabbia
La nascita di Mohamed è festeggiata con grande clamore e sfarzo dal padre Hadj Ahmed: finalmente, dopo sette figlie femmine, è arrivato un maschio. Quella che sembrava una maledizione che impediva alla sua casa di avere un erede è finita, ma soprattutto sono state sventate le mire dei fratelli al suo patrimonio. Sarebbe tutto perfetto, se Mohamed fosse veramente un maschio. Invece è nato femmina e solo per volere del padre crescerà e verrà educato come un uomo, abituato fin dall'infanzia a essere il prossimo capofamiglia, colui che regge la casa e la servitù. Mohamed Ahmed, nonostante il prestigio della sua posizione, dovrà fare i conti per tutta la vita con un'identità fittizia, frutto di una metamorfosi coatta, che non tiene conto del carico di violenze, rimozioni, rinunce e sofferenze che ne derivano e che lo porteranno a un'esistenza di solitudine e incomprensione. Un romanzo intenso in cui la forza della scrittura è al servizio di una storia dolorosa e complessa che racconta - attraverso le voci di vari narratori, come in una favola mediorientale - il dramma della vita del protagonista mentre ci mostra anche qualcosa del mondo arabo, delle tradizioni e dei tabù del Marocco e della sua società. -
L'Esattore. Un'indagine del commissario Kostas Charitos
Nell’Atene sconvolta dalla grande crisi economica, Kostas Charitos sta vivendo un periodo, tutto sommato, tranquillo. Ma, purtroppo, per un commissario di polizia la tranquillità non dura mai molto. Una serie di omicidi perpetrati con un metodo inusuale, un’iniezione di cicuta, e con modalità da serial killer, che rimandano alla Grecia classica, colpiscono dei grandi evasori fiscali. Li rivendica un fantomatico “Esattore nazionale” che in breve tempo diventa il terrore dei truffatori e riesce a far restituire alle casse dell’erario quasi otto milioni di euro in pochi giorni. Il caso è molto complicato. Qual è il legame fra l’assassino e le sue vittime? Come fa l’Esattore a conoscere l’identità degli evasori? L’unica certezza è che esiste un collegamento con l’antichità classica dietro il quale si nasconde un messaggio in codice. Ma quale? In un momento di fortissima tensione sociale, in cui vittime e colpevoli si scambiano continuamente ruolo, persino un omicida può diventare un eroe e il popolo scende in piazza inneggiando a colui che è riuscito là dove il potere costituito ha fallito. Anche il commissario Charitos dovrà fronteggiare il dilemma etico che gli si pone nel momento in cui individua il colpevole: deve arrestarlo e consegnarlo alla giustizia oppure stare dalla parte della gente dimenticata da quella stessa giustizia? -
Educazione americana. Da Mani pulite ai segreti di Vladimir Putin, le confessioni di un infiltrato della CIA in Italia
"Educazione americana"""" racconta la vera storia di una squadra clandestina della CIA, al servizio del governo degli Stati Uniti per condizionare le democrazie in Europa: sono sbirri in borghese dalla doppia e tripla vita, fanatici del crimine o semplici mercenari in cerca di emozioni. Hanno ucciso, finanziato partiti, favorito stragi. Se un solo istante delle loro vite avesse imboccato una strada diversa, il mondo come lo conosciamo non sarebbe esistito. Dalla Francia a Israele, dal Belgio all'Italia. L'elenco delle loro operazioni attraversa trent'anni di delitti. Interferiscono nella rivoluzione giudiziaria che con l'inchiesta Mani pulite ha cambiato la storia del nostro paese, ma non impediscono i successivi attentati della mafia. Rubano i codici di comunicazione della Russia di Putin, con un'operazione internazionale in cui un agente americano viene ucciso a Roma, e il suo corpo abbandonato nel Tevere. A Bruxelles partecipano all'omicidio di Gerald Bull, il progettista canadese del Super Cannone di Saddam Hussein. A Parigi buttano nella Senna un giovane passante, Brahim Bouarram. La loro attività comprende il furto di segreti bancari in Svizzera, il sequestro di imam islamisti, tra cui Abu Omar a Milano, le trattative per il rilascio degli ostaggi rapiti nel deserto del Sahara. E, ai giorni nostri, il traffico di informazioni finanziarie e industriali, sottratte quotidianamente dai computer di ignari ministri, manager e imprenditori." -
Forza. Agenda 2023
Accompagna ogni giorno dell'anno con una selezione dei pensieri dell'autore di maggior successo dei nostri tempi, Paulo Coelho.