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Idee di Sardegna. Autonomisti, sovranisti, indipendentisti oggi
La forte identità etnica e la recente ricomparsa - seppure parziale - del sentimento indipendentista che caratterizzano la Sardegna sono indici di una frattura centro-periferia effettivamente attiva; ciononostante, la letteratura politologica vi ha dedicato uno spazio solo residuale. È possibile dunque inscrivere il caso sardo all'interno delle cosiddette ""nazioni senza Stato"""" europee? Com'è comparso in Sardegna il cleavage centro-periferia? Quali sono le determinanti dell'attuale mobilitazione politica? Il volume risponde a queste domande attraverso un'analisi dei principali attori coinvolti. Sospesi tra un forte sentimento identitario, un'oscillante mobilitazione regionalista e un bisogno di aggiornare lo Statuto autonomo, i partiti etnoregionalisti sardi abbracciano idee attive in passato (indipendentismo e autonomismo) e nuove (sovranismo) in un cleavage mutato rispetto al passato."" -
Città intelligenti, città di genere. Governance e politiche
Le smart city sono la nuova frontiera dell'innovazione urbana, un'innovazione che si basa su almeno quattro elementi fondamentali: l'uso delle nuove tecnologie, l'impegno per la sostenibilità ambientale, l'attenzione alla qualità della vita delle persone, la partecipazione di tutti gli stakeholder - in particolare i cittadini e le cittadine - ai processi di definizione, progettazione e implementazione delle politiche e dei servizi locali. Tuttavia, nonostante la forte enfasi posta sull'importanza dell'inclusione nella governance delle città intelligenti, un orientamento alla prospettiva di genere appare quasi del tutto assente nel dibattito pubblico e accademico. Quale impatto ha ciò sulla complessiva tenuta del modello delle smart city? È davvero possibile creare una città intelligente senza realmente promuovere le pari opportunità di tutte le cittadine e i cittadini? Attraverso l'analisi della letteratura, delle posizioni delle principali organizzazioni internazionali e dell'Unione europea, la presentazione di casi studio italiani ed esteri, il volume propone alcuni strumenti per la governance delle smart city che connettono intelligenza urbana, promozione delle pari opportunità e riduzione delle diseguaglianze di genere, al fine di rendere effettiva la partecipazione di tutte le persone ai processi di innovazione locale. -
La Cina quarant'anni dopo Mao. Scelte, sviluppi e orientamenti della politica di Xi Jinping
Questo secondo volume della collana ""Cina Report"""" offre un esame critico dei principali temi di politica interna ed estera dell'amministrazione Xi Jinping nell'anno che precede il rinnovo della nomenklatura nell'autunno 2017- Basandosi su fonti in lingua cinese, l'analisi si snoda intorno ad alcuni raccordi tematici principali, tra cui la profonda valenza che assume oggi in Cina l'eredità politica di Mao Zedong, a quarant'anni dalla sua scomparsa e a cinquant'anni dall'avvio della Rivoluzione culturale; a ciò è legata la memoria letteraria di questo periodo storico e il dibattito sviluppatosi circa la possibilità del ripetersi di tale evento. Sono considerati inoltre gli scenari in vista del xix Congresso, relativamente alle lotte di fazione interne al pcc e ai potenti gruppi di interesse, nonché ai riflessi della delicata riforma dell'esercito. Quest'ultima è messa in relazione con le principali sfide di politica estera, cui si associano i complessi rapporti con la Corea del Nord. Oltre a quella della cyber-sovranità, una questione controversa è rappresentata dagli sviluppi del recente avvicinamento tra Pechino e il Vaticano, inclusi i dibattiti che ne sono scaturiti e la peculiare condizione della diocesi di Shanghai."" -
Ecologia e migrazioni. L'espulsione dalle terre in Africa e l'incoerenza della politica europea
Contadini e migranti: sono questi i protagonisti del volume, che connette questioni globali come il cambiamento climatico ai problemi della piccola agricoltura familiare in Africa. Connessioni che possono essere lette sulla base del concetto di ecologia integrale, proposto da Papa Francesco nell'enciclica Laudato si'. Il filo logico parte dallo studio delle pratiche di diversi organismi di FOCSIV per rafforzare le comunità agricole in Africa, e prosegue sulle conseguenze dei fenomeni del cambiamento climatico, anche in termini di migrazioni. Rispondere a questi fenomeni richiede una nuova politica europea più consapevole, coerente e solidale. Per questo viene presentata una serie di critiche alle recenti decisioni europee, di riflessioni e di orientamenti. Da tutto ciò emerge un work in progress di analisi e proposte per la costruzione di una politica di ecologia integrale focalizzata sui contadini e i migranti. Il libro intende contribuire al dialogo sollecitato da Papa Francesco, a partire da casi concreti di solidarietà discussi nel quadro di fenomeni di ampia dimensione per costruire un mondo più giusto e sostenibile. -
Una saggezza selvaggia. Italo Svevo e la cultura europea nel vortice della «Krisis»
Il volume offre un denso profilo di Italo Svevo ""scrittore europeo"""" nell'approdo della sua piena maturità. Come lungo una pista intricata e piena di incroci, esso insegue gli sviluppi degli interessi filosofici, scientifici e letterari dell'autore, ricostruendo il filo delle sue letture e le liste dei suoi libri, e mettendo a fuoco il dialogo ininterrotto con la tradizione ottocentesca e con gli esponenti più significativi della nuova cultura della crisi, sui temi delle nuove scienze della vita e della psiche, delle filosofie dell'esistenza, della politica europea negli anni della grande guerra, della letteratura e del teatro post-naturalista. In questa fitta rete di relazioni e di scambi, si evidenzia appieno il rigoroso percorso delle scritture e dei pensieri di un maestro. Mario Sechi ritorna sulla straordinaria stagione di Zeno, degli ultimi abbozzi e dei racconti incompiuti, delle pièces teatrali più innovative, con uno sguardo di accresciuta penetrazione e lucidità."" -
«Un paradigma in cielo». Platone politico da Aristotele al Novecento
"Un paradigma in cielo"""": così Platone definisce nella Repubblica il suo modello utopico di società giusta, una sorta di stella polare per l'orientamento morale e politico dell'esistenza umana. Questo libro ricostruisce la storia delle interpretazioni antiche e soprattutto moderne del pensiero politico di Platone: un viaggio avventuroso attraverso le grandi filosofie dell'Ottocento e i conflitti politici e ideologici del Novecento, che hanno via via configurato un Platone liberale e socialista, totalitario (secondo i casi nazista o comunista), e infine persino antipolitico. Da questa complessa vicenda interpretativa c'è molto da imparare su Platone, e ancora di più sulla vicenda intellettuale della nostra modernità." -
Il mito delle nazioni. Le origini medievali dell'Europa
La vera storia delle nazioni che hanno popolato l'Europa nell'Alto Medioevo non comincia nel secolo VI, bensì nel XVIII. Ciò non significa negare che in passato sia esistito un sentimento nazionale o di identità collettiva. Ma il clima intellettuale permeato di nazionalismo e gli scontri politici del secolo XVIII e del XIX hanno trasformato il nostro modo di vedere i gruppi sociali e politici al punto da rendere impossibile una visione ""oggettiva"""" di ciò che furono le categorie sociali nell'Alto Medioevo. Proprio partendo da queste considerazioni, Geary ripercorre il tema dell'identità delle popolazioni barbariche e delle sue varie declinazioni in rapporto alla tradizione politico-istituzionale, giuridica e letteraria dell'Antichità classica e cristiana, in quei secoli cruciali che vanno dalla """"caduta"""" dell'impero romano all'incoronazione di Carlo Magno. Dalle pagine del Mito delle nazioni - saggio storico e metodologico ad un tempo, ma soprattutto atto d'accusa contro ogni manipolazione della storia - emerge un'Europa medievale continuamente rimodellata dalle conquiste e dalle migrazioni, un'Europa multiculturale ante litteram, su cui si infrangono le rivendicazioni identitarie e i particolarismi religiosi e linguistici anche di molti politici contemporanei. Prefazione di Giuseppe Sergi."" -
Bisanzio. Storia di un impero (secoli IV-XIII)
Dell'impero bizantino continua a prevalere nella cultura italiana un'immagine rigida, ancorata a un'idea di decadenza rispetto al modello romano a cui Bisanzio esplicitamente si richiamava, donde il persistere di luoghi comuni perlopiù volti a descrivere Costantinopoli come inesausto palcoscenico di intrighi e di corruttele, oltre che di raffinatezze orientali. A una tale visione mistificante e irrimediabilmente datata intende porre rimedio questo volume che si propone di fornire in primo luogo una sintesi interpretativa della civiltà bizantina aggiornata in base alle più recenti ipotesi storiografiche. Protagonisti del libro sono dunque la peculiarità delle esperienze istituzionali e politiche dell'impero bizantino, l'evolversi nel corso dei secoli delle sue strutture economiche, il ruolo svolto dal cristianesimo - ma anche dall'ebraismo e dall'ellenismo - nel forgiare gli schemi mentali delle élite aristocratiche, l'irraggiarsi al di là dei confini imperiali di una cultura i cui effetti storici sono tuttora avvertibili soprattutto nell'Europa orientale. Tutto ciò, peraltro, senza rinunciare a una ricostruzione delle vicende di Bisanzio - dalla fondazione di Costantinopoli sino alla sua conquista da parte dei crociati - cronologicamente rigorosa e funzionale alle esigenze di chi per la prima volta affronti lo studio dell'impero bizantino. -
Italia medievale. Struttura e geografia delle fonti scritte
È illustrata in questo libro l'articolazione complessiva dei testi scritti prodotti nell'Italia medievale, in funzione dei diversi ambiti regionali, istituzionali e sociali presso i quali furono composti e tramandati. Attraverso le modalità di produzione e tradizione delle fonti vengono ripercorse fasi decisive della storia civile e culturale d'Italia, quali l'egemonia culturale delle élites ecclesiastiche e monastiche sino a tutto il secolo XI, la riorganizzazione politica innescata dal XII secolo, la dicotomia fra il Regno di Sicilia e le esperienze politiche del Nord e del Centro, la preminenza culturale della città, l'affermazione del centralismo romano nell'evoluzione della società ecclesiastica, le nuove attitudini culturali di nobili e mercanti nel tardo medioevo. È dunque al tempo stesso un libro di storia e uno strumento di lavoro, destinato agli studenti universitari e ai cultori di storia del medioevo italiano: e in modo particolare a quanti si occupano di luoghi e spazi determinati (città, castelli, territori) e a quanti sono interessati alla ricognizione e alla gestione di quel fondamentale patrimonio culturale che è rappresentato dalla documentazione d'archivio. -
Il pensiero politico in pratica. Grecia antica (secoli VII a.C.-II d.C.)
Pensato come un'introduzione al pensiero politico greco per studenti e persone interessate alla storia e alle caratteristiche del mondo antico, il testo offre un racconto per tappe, dall'epoca omerica al periodo della dominazione romana della Grecia, del pensiero greco relativo all'organizzazione politica e alle istituzioni che la esprimono all'interno della polis. Si concentra in particolare sul legame tra elaborazione teorica e prassi concreta, per collocare le idee politiche nel contesto storico e sociale in cui si sono sviluppate, e assegna un ruolo fondamentale alle opinioni dell'uomo greco comune in merito alle azioni che incidono sulle collettività, soprattutto quando esse si configurano come potenzialmente o realmente rivoluzionarie. In questo racconto storico grande importanza assumono anche l'influenza esercitata dall'appartenenza sociale sul pensiero e sul comportamento politico, e la nascita, lo sviluppo e la crisi della democrazia, forma tipicamente greca con peculiarità sue proprie che la distinguono dall'equivalente odierno. -
La commedia greca. Dalle origini all'età ellenistica
Il libro è una storia della commedia greca, dei suoi autori, delle sue occasioni rappresentative e dei suoi contesti politici e sociali, dalle origini sino al III secolo a.C. Questa traduzione è condotta sulla nuova edizione del 2006 ed è arricchita da un'appendice originale sulle testimonianze epigrafiche della commedia greca, a cura di Daniela Summa, ricercatrice all'Accademia delle Scienze di Berlino. Zimmermann affronta la questione dell'origine della commedia greca, delinea le tappe del suo assurgere a genere letterario, ne esamina la struttura, la metrica, la musica, dà indispensabili notizie sull'architettura teatrale, la messa in scena, le maschere e i costumi; passa quindi in rassegna, con numerosi riferimenti antologici, i drammi traditi di Aristofane e quelli di Menandro, ma anche i frammenti degli autori della commedia ""di mezzo"""" e """"nuova"""". Il volume si conclude con un panorama, in parte inedito, di storia della ricezione."" -
Come si legge un'edizione critica. Elementi di filologia italiana
Il libro è un'introduzione ai principali problemi della critica testuale applicata agli scrittori italiani. Al di là di un ambito specialistico, tutti coloro che si servono (o dovrebbero servirsi) di edizioni critiche di testi italiani possono trovare qui una pratica ""guida all'uso"""". In un'esposizione logicamente graduata, concisa ma corredata di esempi e approfondimenti, l'autore descrive i metodi di accertamento e le tecniche di presentazione del testo critico, in funzione della diversa qualità dei documenti disponibili (manoscritti o stampe, originali o copie). Ai giovani lettori, cui soprattutto si rivolge, il libro prospetta un avvicinamento al testo letterario in quanto oggetto storicamente determinato, a partire dalle modalità della sua produzione materiale e trasmissione, secondo un'ottica che si affranca dal """"filologismo"""" e si propone a pieno titolo come interpretazione storica integrale del testo."" -
L'arte e il mestiere. L'attore teatrale dall'antichità ad oggi
Una storia dell'attore di teatro, prevalentemente nell'ambito della cultura occidentale. Una storia in cui si trovano, nella loro esemplarità, i grandi protagonisti - da Tespi a Molière, da Eleonora Duse a Dario Fo -, ma che vuole essere più una storia del ruolo dell'attore nella società e nei meccanismi dello spettacolo delle diverse epoche e culture, una storia delle poetiche d'attore, degli stili recitativi, delle estetiche, delle tecniche. Con un'impostazione didattica ma rigorosa, in grado di dar conto più delle ""ragioni"""" che delle storie personali, più delle estetiche e del contesto sociale che dei singoli fenomeni. Il volume è diviso in due parti, un profilo storico che disegna le forme della recitazione dall'attore greco a quello contemporaneo, e una seconda parte, in cui si tracciano le linee di alcuni percorsi trasversali, di alcuni nodi che attraversano tutta la storia dell'attore."" -
Dimensioni della letteratura italiana. Le forme, gli strumenti le istituzioni
All'interno dell'universo dei discorsi scritti, l'insieme di testi che da un paio di secoli a questa parte siamo abituati a chiamare ""letteratura"""" ha assunto una fisionomia particolare. La scrittura letteraria s'avvale di strumenti espressivi che le sono propri (ad esempio le forme metriche), o che sono comuni agli altri tipi di discorso ma in letteratura assumono un rilievo più forte (come le figure retoriche). Si delinea così una dimensione specifica della letteratura, che si organizza avvalendosi di certe """"istituzioni"""", interne al discorso letterario in senso stretto - i generi, la critica, la filologia - ma anche esterne, riguardanti gli aspetti della vita sociale che producono e regolano la circolazione dei testi. Il libro offre una descrizione di tutti questi fenomeni, osservati nell'ambito della tradizione italiana, e intende fornire uno strumento di base per l'approccio allo studio storico e critico della nostra letteratura."" -
Critica, letteratura e società. Percorsi antologici
Da almeno vent'anni, la critica sociologica non è più di moda nel campo degli studi letterari. Eppure il rigore e il tecnicismo delle analisi formali non esclude affatto il ricorso alle indagini di tipo storico-sociale: al contrario, è necessario che queste due prospettive si integrino e arricchiscano reciprocamente. Per questo il volume presenta un'antologia di testi classici (o avviati a diventarlo) che affianca filosofi politici come Marx, Gramsci, Sartre e Benjamin, sociologi come Escarpit e Bourdieu, critici letterari attenti alla storia come Bachtin, Auerbach, Jauss. Il volume, che si rivolge a un pubblico di studenti e studiosi ma anche di non addetti ai lavori, può essere così letto al tempo stesso come un'introduzione alla critica sociologica rispettosa dei valori formali dei testi letterari, oppure come un'introduzione alla metodologia critico-letteraria, ma sempre attenta all'importanza decisiva delle determinazioni storico-sociali. -
Principi di stratigrafia archeologica
Smessi gli abiti variopinti dell'umanesimo genialoide, l'archeologia si eleva finalmente al rango di scienza, che ha con le altre discipline rapporti paritetici. In questa nuova fase, un contributo qualificato di idee e proposte può emergere da questo testo, che descrive un profilo professionale poco noto in Italia ma di casa negli ambienti anglosassoni: l'archeologo specialista in stratigrafie, esperto nella ricognizione dei rapporti stratigrafici e nell'individuazione delle interfacce assai più che nell'interpretazione, ad esempio, dei reperti contenuti negli strati. Sulla collocazione professionale di questa figura di operatore sul terreno, sui suoi rapporti con la figura tradizionale dell'archeologo militante storicamente sviluppatasi in Italia, è aperto un dibattito, nel quale interviene autorevolmente il saggio introduttivo di Daniele Manacorda. -
Introduzione all'archeologia medievale. Storia e ricerca in Italia
Soltanto negli ultimi decenni la pratica archeologica rivolta alle testimonianze post-classiche ha trovato larga applicazione nel nostro paese, sanando finalmente una cesura con i più avanzati settori della ricerca europea. A una pregevole attività specialistica che ha contraddistinto la disciplina non ha tuttavia fatto riscontro alcun tentativo di dotare il pubblico dei non specialisti di strumenti didatticamente validi. Tale è invece l'obiettivo di questo volume, che vuole fornire un inquadramento complessivo dei problemi e degli orientamenti della ricerca all'interno dei quali la disciplina si è mossa. Il testo si articola in tre parti. Nella prima, si ricostruisce una tradizione di studi che riconosce le sue radici nell'esperienza positivista dell'Ottocento ma che, tra alterne fortune, ha trovato solo nei primi anni Settanta del Novecento un suo statuto e una sua collocazione accademica. Nella seconda, si affrontano alcuni nodi problematici che connettono l'archeologia medievale con aspetti istituzionali, da una parte, e metodologici, dall'altra. La terza parte rappresenta, infine, uno spaccato sintetico delle principali tematiche della disciplina (le città, le necropoli, le chiese, i manufatti ecc.), attraverso la valutazione dei risultati delle ricerche e delle acquisizioni scientifiche più significative. -
Favole antiche. Mito greco e tradizione letteraria europea
Dei ed eroi del mondo greco popolano, con alterne vicende, le pagine della letteratura moderna europea. Da un'epoca all'altra, i personaggi del mito rivivono nei testi, conservando tratti antichi, ma allo stesso tempo caricandosi di significati e di suggestioni diverse. Valori etici, proiezioni identificative, concezioni filosofiche, spunti di poetica, riflessi di eventi storici, suggestioni allegoriche ed esoteriche si addensano intorno ad ogni racconto, complicandone le sfaccettature e i risvolti in sintonia con il cangiante spirito di tempi. Se è vero che il mito legittima la vita - fornendo per ogni gesto un precedente e un archetipo - l'arsenale delle favole antiche continua a sostenere il pensiero e la creatività della nostra cultura. Attraverso una selezione di figure mitiche particolarmente significative, il volume traccia alcuni possibili percorsi attraverso l'ingente fortuna letteraria di tale immaginario. Isolando citazioni e passi di rilevante interesse, si compone un suggestivo e documentato mosaico delle prismatiche rielaborazioni della mitologia. -
Pragmatica. Sei lezioni
Nato nel vivo di un'esperienza d'insegnamento, il libro si offre come un versatile strumento didattico che restituisce l'immediatezza di un dialogo e la passione di un lungo impegno scientifico dedicato alla pragmatica. Frutto di un impegnativo lavoro di sintesi, il testo discute scenari concettuali alquanto articolati e complessi sul fatto linguistico, suggerendo un filo rosso per percorrerli. In uno stile colloquiale e accessibile, con consapevole selettività, viene distillato un sapere minimo sulla disciplina che propone in primo luogo alcune idee-chiave degli autori fondamentali, ma ad un tempo non rinuncia a porre domande che la ricerca deve ancora affrontare. -
La vita religiosa nell'Italia moderna. Secoli XV-XVIII
Questo libro intende offrire un quadro chiaro e il meno possibile allusivo degli aspetti e delle vicende principali della vita religiosa italiana in età moderna (dal 1450 al 1800 circa). Le modalità della vita religiosa sono state descritte non in forma astratta, ma ponendole in rapporto al variare delle dottrine e alla storia delle istituzioni; è chiaro infatti che i rapporti con il soprannaturale nell'Italia moderna sono stati in larghissima parte mediati dalle strutture ecclesiastiche, e gli aspetti di questa mediazione andavano posti in primo piano. Ma al centro del libro si pongono gli uomini più che le istituzioni e le dottrine; o almeno, queste ultime sono state valutate in quanto influivano concretamente sulla vita dei fedeli, sulle loro abitudini e sui loro obblighi quotidiani, sui cambiamenti della loro esperienza, sulle prestazioni che essi richiedevano agli ecclesiastici e che questi ritenevano doveroso offrire loro. Perciò si è cercato in primo luogo di descrivere pratiche, comportamenti, rituali e immagini, nella convinzione che proprio il loro linguaggio sia il più idoneo a cogliere i rapporti della vita religiosa con le strutture di una società e le loro variabili.