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La diversità linguistica
Le lingue del mondo sono oltre 7.000, anche se non tutte godono di ottima salute. Le loro proprietà strutturali mostrano una variazione non casuale ed è possibile individuare alcuni comportamenti ricorrenti, se non addirittura ""universali"""". Tuttavia, il modo in cui le lingue possono variare resta il dato che, più ancora delle somiglianze osservate, stimola nuovi interrogativi di ricerca. Lo scopo del volume è aprire una finestra su tale diversità linguistica, mostrando quanto e come ciò che siamo soliti osservare da una prospettiva """"eurocentrica"""" possa improvvisamente apparire raro e strano, se confrontato con lingue distanti genealogicamente e geograficamente."" -
Che cos'è la dislessia
Il libro illustra i diversi aspetti della dislessia evolutiva e fornisce, con un linguaggio tecnicamente accurato ma accessibile anche ai non esperti, sia le informazioni di base sia alcuni spunti per un'analisi più approfondita di questo disturbo così complesso e vario nelle sue espressioni. Sono analizzate le diverse manifestazioni della dislessia, presentate le teorie sulle sue cause ed è descritto l'iter clinico per la diagnosi e l'intervento. Sono presi in considerazione, infine, l'impatto del disturbo sulla quotidianità, sui percorsi scolastici e professionali, le sfide e le difficoltà che esso porta con sé, con uno sguardo alle possibili soluzioni e alle opportunità offerte da un uso mirato e consapevole delle moderne tecnologie. -
Grammatica: parole, frasi, testi dell'italiano
Il volume offre un'analisi rigorosa e dettagliata delle forme e dei significati del sistema della lingua italiana contemporanea e delle sue manifestazioni comunicative, privilegiando la scrittura di registro medio-alto. Al centro della trattazione vi è il testo: anzitutto perché alla sua polimorfa organizzazione viene dedicato ampio spazio; in secondo luogo perché esso è l'orizzonte che guida la scelta e la descrizione strutturale e funzionale delle configurazioni e dei fenomeni linguistici affrontati, di tipo lessicale, morfologico, sintattico e interpuntivo. Per il suo dialogo serrato con i contributi teorici più incisivi elaborati nell'ambito della scienza linguistica odierna, il libro è nel contempo una grammatica generale e una grammatica italiana. È destinato in particolare agli studenti universitari e agli insegnanti. -
La scrittura e il mondo. Teorie letterarie del Novecento
Quali bisogni o desideri esprime la letteratura? Esistono criteri per stabilire il valore di un testo? Il suo significato muta a seconda del lettore? Il libro risponde a tali domande, ripercorrendo - in modo chiaro ma anche problematico - le idee, le parole-chiave, le forme discorsive che hanno segnato la teoria della letteratura dal primo Novecento a oggi. Sono i nodi concettuali con cui si sono confrontati Croce e Spitzer, Auerbach e Bachtin, Lukács e Adorno, Genette e Barthes, Girard e Orlando, Gramsci e Said. Comprendere come funzioni e a cosa serva la letteratura significa domandarsi che tipo di relazione intercorra tra le parole e le cose e se, rappresentando il mondo, possiamo dare alla scrittura un senso condiviso. -
Lezioni di lessicografia. Storie e cronache di vocabolari
Abbatacchiare, accattapane, appennecchiare, baciabasso, fànfano, fortume, raffacciare, rovigliare, sbricco, smanziere, treccare: avete mai usato queste parole? Certamente no, perché di fatto non esistono. Eppure, i vocabolari italiani più aggiornati continuano a registrarle. Valeria Della Valle e Giuseppe Patota spiegano perché ricostruendo la storia di queste e altre parole fantasma. I due studiosi, entrambi direttori di vocabolari, raccontano poi come si costruisce un dizionario visitando varie officine lessicografiche antiche e moderne, fra cui quelle dell'Accademia della Crusca, dell'Enciclopedia Treccani e del Dizionario Garzanti. -
Saussure e gli strutturalismi. Il soggetto parlante nel pensiero linguistico del Novecento
Recuperando la centralità del soggetto parlante in Saussure, il libro esplora la riflessione linguistica europea post-saussuriana presentando una mappa di autori e temi - in cui un ruolo centrale hanno Buhler, Benveniste e Merleau-Ponty - che delinea una sorta di controcanto della storia degli strutturalismi. Questa ricostruzione ricca e sistematica rivela sentieri che attraversano la filosofia, la psicologia, l'avvento della psicoanalisi, l'antropologia e le teorie di genere, il complesso intreccio fra teoria del linguaggio e fenomenologia, proponendo una lettura originale su aspetti trascurati ma estremamente attuali e fecondi del pensiero linguistico del Novecento. -
Antropologia della comunicazione. Interazioni, linguaggi, narrazioni
In che rapporto stanno i nostri atti comunicativi quotidiani, anche i più semplici e apparentemente banali, con le più ampie cornici di senso dettate dalla società e dalla cultura? Quanto siamo liberi di esprimerci e di agire sul mondo tramite essi? E quanta possibilità abbiamo di comprendere gli altri, nostri contemporanei, che si muovono nei nostri stessi spazi sociali (o virtuali) ma che spesso fanno riferimento a orizzonti di significati e di valori sempre più eterogenei? Il libro fornisce un contributo allo studio del rapporto tra comunicazione e cultura a partire dall'analisi etnografica delle interazioni, dei linguaggi e delle narrazioni attraverso le quali gli individui fanno esperienza del mondo; negoziano con gli interlocutori ruoli, rappresentazioni del Sé, visioni del mondo; costruiscono appartenenze; scelgono forme di partecipazione sociale e politica; immaginano il loro futuro. -
Archeologia teorica
Questa nuova edizione di Archeologia teorica è l'occasione per aggiornare e ampliare il primo manuale, in italiano, che discute delle idee degli archeologi. L'archeologia è, difatti, una disciplina pratica, ma ciò non toglie che quanto gli archeologi fanno dipende da ciò che pensano. Sono infatti le opinioni e le teorie relative alla vita dell'uomo, allo sviluppo sociale, alla concezione della storia a condizionare il loro lavoro. Il libro intende dunque guardare con maggior attenzione al presente, e al futuro, di una disciplina che, per molteplici ragioni, è talvolta ritenuta in grande crescita e talvolta in crisi profonda. Oltre alla storia delle idee, il volume affronta perciò il rapporto teoria-metodologia-pratica della ricerca, evidenzia i forti legami che l'archeologia intrattiene con antropologia e storia, discute dei più recenti progressi disciplinari e si chiude proponendo una via, italiana e pluriverso, per lo sviluppo di un'archeologia globale. -
L'intervento in psicologia clinica
La prospettiva psicologico-clinica si caratterizza sempre più per la ricerca di un modello di intervento, prettamente psicologico, capace di confrontarsi con i più diversi contesti e con le domande che da questi emergono. Il volume presenta le acquisizioni che attualmente configurano tale modello, attraverso un percorso progressivo che, a partire dalla cornice epistemologica, conduce all'approfondimento dei contenuti teorici e teorico-clinici. Si fa così specifico riferimento all'oggetto dell'intervento, alla metodologia, agli obiettivi perseguibili, agli strumenti che qualificano la prassi psicologica. In particolare, si indaga il rapporto fra teoria e tecnica, considerandone l'evoluzione e le posizioni attuali al riguardo. Il modello illustrato è proposto come contributo per esplorare la complessità che caratterizza in questo ambito la prassi, la ricerca e, soprattutto, la formazione. La nuova edizione, oltre a rivedere e integrare il testo sulla base degli sviluppi e delle acquisizioni degli ultimi anni, offre contributi originali relativi al campo della ricerca. -
«Ho avuto solo una fortuna». Biografia intellettuale di Daniel Bovet (1907-1992)
Daniel Bovet ha ricevuto il premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1957. A lui si devono la scoperta del principio attivo del sulfamide, i primi farmaci efficaci contro le allergie, l'introduzione di sostituti sintetici del curaro, che hanno reso possibili operazioni chirurgiche più sicure, e importanti studi sulle basi biologiche della memoria e del comportamento. Bovet è uno scienziato transnazionale, la cui vicenda ci permette di comprendere come, nel corso del Novecento, le scienze biomediche siano passate da un contesto coloniale a uno post-coloniale. Di padre svizzero e madre francese, dopo gli studi a Ginevra, lavora per 18 anni all'Institut Pasteur di Parigi. Nel dopoguerra si trasferisce a Roma all'Istituto Superiore di Sanità prima e alle Università di Sassari e di Roma poi, diventando una delle figure più importanti della scienza italiana. Il libro ricostruisce, al contempo, la centralità dell'Institut Pasteur e dell'Istituto Superiore di Sanità in due momenti fondamentali della loro storia, il primo nelle politiche di espansione coloniale francesi e nella rivalità geopolitica con la Germania, il secondo nelle relazioni fra Europa e Sud America nel dopoguerra. -
Economia delle minoranze linguistiche. La tutela delle diversità come valore
La diversità linguistica rappresenta un elemento di ricchezza per la società. Le trasformazioni che si verificano nelle basi economiche delle minoranze linguistiche e nella rete di rapporti economici in cui esse vengono inserite giocano un ruolo importante nel creare difficoltà alla conservazione delle caratteristiche identitarie e delle connotazioni linguistiche originali di una popolazione. Il Friuli rappresenta un caso emblematico, essendo l'unica regione dell'Europa in cui si incontrano le sue quattro grandi culture: latina, germanica, slava e celtica, quest'ultima sedimentata ma con significativi punti di emersione. Costituisce dunque un osservatorio privilegiato per studiare le relazioni che intercorrono tra una minoranza linguistica e le maggioranze linguistiche che la contornano. Ed è da qui che parte il volume per dare un contributo alla conoscenza dei complessi rapporti che si instaurano tra le condizioni linguistiche di una regione, la sua struttura e le relazioni economiche che la sostengono. I tre aspetti rilevanti dal punto di vista economico vengono considerati organicamente: l'interpretazione delle singole realtà economiche, l'analisi di alcuni aspetti teorici riguardanti i processi di consumo, di produzione e di scambio e l'esame degli aspetti normativi legati a specifiche politiche linguistiche, queste ultime esaminate alla luce dei metodi di valutazione dei risultati. -
Lessico critico dell'«Orlando furioso»
Il Lessico critico dell'Orlando furioso propone un nuovo modo di leggere il capolavoro dell'Ariosto. Organizzato per voci, come un dizionario, il volume accompagna il lettore attraverso i temi principali del racconto ariostesco, le sue forme, le sue strutture, le categorie elaborate dalla critica per definirlo e descriverlo. I singoli saggi ripercorrono, ciascuno secondo la propria prospettiva, la totalità del testo, offrendo esempi puntuali, sintesi e analisi. Ogni percorso di lettura è corredato di ampie bibliografie e indicazioni per ulteriori approfondimenti. Con la collaborazione dei più accreditati specialisti dell'Ariosto, il Lessico è una guida alla scoperta del complesso mondo del Furioso. -
Il desiderio della lirica. Poesia, creazione, conoscenza
Libera espressione di potenti sensazioni o prodotto incosciente della possessione divina? Fra questi due estremi tradizionali si cercano le motivazioni che spingono un io a prender voce per dire l'oggetto del proprio desiderio e il desiderio stesso. Attraverso alcuni momenti della tradizione lirica europea, in cui il soggetto ci parla dell'arrivo della poesia in se stesso, il libro vuol dare risposta a una domanda: al di là dell'ispirazione, del talento innato e della tecnica acquisita, in che modo l'esperienza personale viene ad assumere un ruolo fondamentale per motivare la parola e inizia a essere sufficiente per garantire l'autonomia e l'autorità della voce? La millenaria pratica discorsiva della lirica diventa allora la performance, davanti agli occhi del lettore, di un processo affettivo e cognitivo mosso dal desiderio di comprensione e di rappresentazione, all'interno della relazione che si istituisce tra una soggettività singolare che fa esperienza nel mondo e un oggetto a cui si rivolge una particolare attenzione. Poesia, quindi, non più come espressione di esperienze, sensazioni o verità già conseguite, bensì come incarnazione di un desiderio al lavoro, come il farsi stesso di una soggettività, un conoscere come farsi conoscere. -
Das image Italiens in deutschen touristischen reisekatalogen
Die Reise nach Italien ist seit dem 16. Jahrhundert ein Begriff in derdeutschsprachigen Kultur und ist im Laufe der Jahre zu einem topos inder deutschen Literatur geworden.Die Wahrnehmung und Darstellung des Reiseziels sind im touristischenText zentral, um ihn auf der makro- und mikrostrukturellen Ebenezu bestimmen: Wahrnehmung, Darstellung und Zwecke touristischerTexte sind die Grundprinzipien zur Definition der jeweiligenTextsorten in der touristischen Massenkommunikation, die sich vonder touristischen Kommunikation davon unterscheidet, dass sie vonExperten an Laien gerichtet ist.Im vorliegenden Buch wird das Image Italiens als Reiseziels durchdie Wahrnehmung der Autoren, die Darstellung Italiens und denZweck touristischer Texte analysiert. Als Gattung wird hier dertouristische Katalog in Betracht gezogen. Diesbezüglich wurde einKorpus touristischer deutscher Kataloge unter die Lupe genommen, dieitalienische Ortschaften für ein deutschsprachiges Publikum bewerben.Zunächst versucht man, den touristischen Katalog von anderen imtouristischen Bereich verwendeten Textsorten abzugrenzen; dann erfolgtdie Analyse des Kernkorpus auf mikrostruktureller Ebene in einerfunktional-pragmatischen Perspektive. Abschließend wird versucht, dieEigenheiten touristischer Werbekataloge über Italien für den deutschentouristischen Markt zu zusammenzufassen und zu definieren.Federica Ricci -
Etica delle virtù. Un'introduzione
II volume è una trattazione in lingua italiana, introduttiva ma il più possibile completa e aggiornata, dell'Etica delle virtù (Virtue Ethics), una corrente dell'etica contemporanea ancora poco conosciuta e coltivata nell'Europa continentale, che pone al suo centro proprio la nozione di virtù. Nonostante questo termine non sia oggi particolarmente usato e apprezzato sul piano del linguaggio comune, l'interesse che esso ha suscitato da qualche decennio permette di presentare la Virtue Ethics come un vero e proprio filone dell'etica contemporanea con radici classiche, che si distingue da quelli deontologico e utilitarista-consequenzialista. Dopo un excursus sui principali autori riconducibili alla Virtue Ethics, il libro ne prende in esame i più rilevanti e dibattuti snodi concettuali da una prospettiva tematica o problematica, ed evidenzia i nessi tra le virtù e altre dimensioni dell'agire umano. Segue, infine, un'ampia e aggiornata bibliografia. -
La Sicilia romana. Secc. III a.C.-V d.C.
Offuscata dal contrasto con gli splendori dell'età greca, l'epoca romana in Sicilia è apparsa per secoli una lunga parentesi di decadimento. Attraverso la testimonianza delle fonti antiche - testi scritti, ma anche monumenti, epigrafi, monete -, rilette alla luce dei più recenti studi, il volume offre, invece, un volto nuovo dell'isola, quello di provincia politicamente periferica, ma socialmente e culturalmente vivace, economicamente promettente e immancabilmente sfruttata. La Sicilia, ""romana"""" solo dal punto di vista politico, era in realtà un coacervo di popoli, culture, tradizioni; l'incontro fra di essi, iniziato già prima della conquista romana e spesso tradotto in scontri aperti, aveva dato vita nell'isola a una società """"interculturale"""", in cui la coesistenza e la mescolanza tra le stirpi avevano apportato vari benefici, non ultimo quello di predisporre in modo particolare gli abitanti al contatto (pur non scevro da atteggiamenti di diffidenza e sospetto) con il """"nuovo"""" e il """"diverso"""". Dalla storia della Sicilia romana, dunque, un monito e un invito: la diversità, se opportunamente valorizzata, può costituire una ricchezza e un'inesauribile risorsa."" -
La politica generativa. Pratiche di comunità nel laboratorio Puglia
La vecchia politica non funziona più. Il paradigma tradizionale della concentrazione del potere e della sua gestione dall'alto è andato in frantumi. Lo Stato e il Partito non sono più sovrani e la società ha imparato a operare in autonomia, come un'immensa rete di scambi che innescano creativi processi di trasformazione. Se la politica vuole recuperare un ruolo efficace deve tradursi in un dispositivo che aiuta le persone a condividere una comune visione di futuro, valorizzando il loro capitale di energie e competenze, passioni e tempo: questa è la politica generativa che immagina l'autore, una piattaforma in grado di attivare il cambiamento e di incidere sul corso "" degli eventi, sperimentando nuove pratiche di comunità. Ne sono testimonianza l'esperienza di governo della Regione Puglia dell'ultimo decennio, qui restituita nella forma di un'intervista, e, in appendice, la documentazione relativa al progetto """"Bollenti Spiriti"""" per l'attivazione delle risorse giovanili, diventato un riferimento per molte politiche pubbliche regionali ed europee."" -
Questioni etiche nel caregiving. Contesto biopolitico e relazione di cura
L'essere umano è fragile e vulnerabile, e vive in una relazione di cura in ogni momento della sua vita. In questo senso, la cura è il grado zero della nostra umanità, la possibilità stessa di esistere. Purtuttavia, essa è stata a lungo assente dal dibattito teorico politico o considerata per lo più nella sua dimensione assistenziale, come questione privata e impolitica. Di recente, però, si è aperto un canale nella riflessione filosofica che, da punti di vista anche molto diversi, la riporta al centro dell'attenzione. Il volume si inserisce in tale nuova tendenza, assumendo il tema in tutta la sua complessità: filosofica, antropologica e sociale. Focalizzandosi sulla vulnerabilità come dato ontologico dell'umanità, e partendo dall'esperienza della guerra, il testo ricostruisce una serie di passaggi teorici della modernità e della contemporaneità politica - da Hobbes a Foucault, da Weil a Tronto passando per Carlo Gnocchi e Rosanna Benzi - fondamentali per indagare la cura intesa come caregiving - cioè il prestare cura materiale e quotidiana - come pratica universale che investe una molteplicità di dimensioni, come dato esperienziale essenziale alla vita. In particolare, analizzando l'esperienza di genitori di bambini dichiarati inguaribili, l'autrice si sofferma sulla vulnerabilità nella sua versione radicale posta in relazione al contesto ospedaliero e alla pediatria territoriale. -
Capitalismo. Una breve storia
Prima del 2008 il capitalismo sembrava essersi imposto su tutti gli altri sistemi economici, ma le imprevedibili conseguenze della crisi finanziaria ne rimettono in discussione i benefici e gli oneri, le contraddizioni e le potenzialità. Uno dei maggiori esperti a livello mondiale ne descrive l'evoluzione dalle origini all'espansione a livello globale prestando attenzione sia agli aspetti commerciali, industriali e finanziari, sia alle profonde trasformazioni che ha indotto nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana. Il volume offre così un' analisi storica e al contempo critica di quel regime economico che influenza oggi il nostro agire fin nel più remoto angolo del pianeta. -
Il pensare e l'io. Hegel e la critica di Kant
Che rapporto c'è tra il pensare e l'io nella filosofia di Hegel? Sapere concettuale e autocoscienza individuale rimandano l'uno all'altra? Che nesso possiamo stabilire tra pensiero e realtà in una logica dialettica? Come funziona il pensiero secondo Hegel, e perché sembra godere di primarietà su ogni altra realtà? Il volume discute questi temi attraverso una lettura complessiva della filosofia hegeliana e mostra come sia necessario invertire la concezione ordinaria del pensiero (i concetti come proprietà di una coscienza o io contrapposto al mondo dato) per comprendere il rapporto tra autocoscienza e riconoscimento, la primarietà della logica, la spontaneità e la reificazione del pensiero, il linguaggio della filosofia, il rapporto tra il logico che anima il mondo e le forme soggettive della sua manifestazione. Conclude il libro un confronto analitico tra il concetto di ragione hegeliano e quello kantiano.