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Dall'Islam in Europa all'Islam europeo. La sfida dell'integrazione
Esiste un islam europeo? Larga parte dell'opinione pubblica in Europa ha una percezione negativa dei musulmani, dovuta alla paura per gli attacchi terroristici e al racconto allarmista dell'immigrazione islamica, considerati così due fenomeni correlati. Tutto ciò genera forme di islamofobia con ricadute dagli alti costi sociali, sia per quel che riguarda il processo di integrazione sia - paradossalmente - per la stessa lotta alla radicalizzazione. L'Europa ha la storia e le risorse per produrre modelli di inclusione capaci di disinnescare questa spirale di conflitti sociali interconnessi. Le voci autorevoli raccolte nel volume mostrano la realtà poco conosciuta dei ""musulmani d'Europa"""" e indicano la strada di un'integrazione possibile."" -
L' ironia è di moda. Brunetta Mateldi Moretti, artista eclettica dell'eleganza
Storica firma dell'illustrazione di moda, Brunetta Mateldi Moretti (1904-1989) ha collaborato ai più importanti quotidiani e periodici italiani ed esteri dagli anni Venti agli anni Ottanta del Novecento, distinguendosi per lo stile eclettico, ironico e audace. Camilla Cederna ne ammirava la lettura critica della realtà, Irene Brin la coinvolgeva nei suoi progetti, gli stilisti più famosi al mondo trovavano in lei un'interprete sempre puntuale e competente. Secondo Orio Vergani, Brunetta sarebbe stata in grado di disegnare anche con la cenere della sigarettajedi dipingere con la polvere d'ali delle farfalle, tanto erano in lei d'istinto il disegno e la pittura. Con illustrazioni, carteggi e testimonianze di amici e colleghi, il libro punta a riscoprire un'artista poliedrica inimitabile, capace di raccontare, per immagini, gli usi e i costumi dell'Italia in oltre cinquant'anni di storia nazionale. -
Shakespeare tradotto. Le opere del Bardo in Italia fra testi e scena
Approccio letterario, testuale, filologico, anticonvenzionale, impersonale, disinvolto, storicista, ingessato, demolitore: la formazione e la sensibilità del traduttore - primo interprete e ri-creatore del testo - sono elementi imprescindibili in ogni analisi traduttiva, tanto più nel caso di Shakespeare, uno dei pilastri sia della letteratura sia della drammaturgia occidentale e, in Italia, uno degli autori più rappresentati. Il libro approfondisce i fattori che rendono la traduzione shakespeariana una sfida linguistica e culturale, e la loro influenza sulla trasposizione linguistica di uomini di teatro come Squarzina e Garboli, di poeti come Montale e Quasimodo, di studiosi come Lombardo e Serpieri. L'obiettivo è determinare i parametri necessari per una resa traduttiva orientata alla performance e che ambisca a servire l'attore. -
Dipingere e scolpire l'idea. Percorsi iconografici nel Simbolismo
Dedicato al movimento simbolista e corredato da un ricco apparato di illustrazioni, il volume presenta una serie di studi sull'arte che, secondo la definizione di Aurier, venne chiamata «ideista» in quanto finalizzata ad esprimere l'«Idea». L'arco cronologico di tali studi prende l'avvio dagli anni Ottanta dell'Ottocento e si estende, in qualche caso, alla seconda decade del Novecento. La prima parte dei saggi è quasi interamente dedicata a Odilon Redon, forse il più rappresentativo dei pittori simbolisti, definito da Huysmans «le Prince des mystérieux rèves», la seconda a diversi protagonisti di un panorama internazionale. Se il primo capitolo presenta un carattere eminentemente filologico, gli altri, pur non abbandonando mai la filologia, seguono percorsi iconografici che rinviano alle poetiche, alle ideologie e alla cultura del tempo nei suoi vari aspetti. -
L' esperienza universale di St. Louis. Un racconto attraverso le fotografie di Jessie Tarbox Beals
L'Esposizione Universale di St. Louis del 1904, espressione dell'imperialismo e del capitalismo industriale americani, fu il più efficace strumento propagandistico della classe borghese statunitense. Agli inizi del XX secolo, gli Stati Uniti d'America si mostrarono al mondo intero carichi di promesse di progresso, ma anche di stridenti contraddizioni e conflitti, come testimoniano gli ""zoo umani"""" allestiti durante la manifestazione. Il volume valorizza dal punto di vista catalografico, bibliografico e documentario due album dedicati all'Esposizione Universale di St. Louis, di cui vengono riprodotte tutte le 231 fotografie, la metà delle quali è stata riconosciuta opera della prima fotoreporter americana: Jessie Tarbox Beals. Il ricchissimo materiale documentario offerto si presta a studi di approfondimento in vari ambiti disciplinari: dalla storia alla sociologia, dalla storia delle arti all'antropologia, agli studi di genere, ai visual studies."" -
Mondi in movimento. «Social engagement» e ricerca all'Università IULM
Mondi in movimento è il titolo dietro al quale si dispiega un originale mosaico di identità e di percorsi interdisciplinari avviati dall’Università IULM. Pur partendo da prospettive differenti, queste esperienze hanno in comune l’orizzonte di un dialogo tra ricerca e social engagement e la necessità di instaurare un confronto con i temi più urgenti della contemporaneità. La prima parte del volume raccoglie tre ricerche caratterizzate da un approccio prettamente quantitativo che spazia dai big data alla valutazione delle strategie di dialogo imprese/stakeholder in contesto digitale. La seconda parte contiene invece studi storico-geografici e sul rapporto tra memoria e processi di modernizzazione. Si tratta in generale di cinque ricerche che indagano il rapporto tra storia, società e immaginari, utili a decifrare alcune contraddizioni del presente attraverso il filtro identitario e comunicativo. Un ambito, quello della mutazione della comunicazione che nella sua accezione più ampia va dai mass media alle arti, dalla public history al text mining, nei cui riguardi IULM ha da tempo sviluppato un approccio multipolare. -
Ronsasvals
Il Ronsasvals è l'unico poema epico in lingua d'oc che narra in soli 1803 versi l'episodio della disfatta subita a Roncisvalle dalla retroguardia di Carlo Magno. Il racconto è ben costruito sull'alternanza tra momenti emozionanti e di alto eroismo e altri drammatici o patetici. Il testo è caratterizzato da tratti peculiari - come i residui di assonanza e gli alessandrini intercalati tra i décasyllabes - e da indizi di ""meridionalità"""" che conferiscono alla tradizione rolandiana occitanica un notevole grado di originalità e di eccezionalità. Alla materia rolandiana l'anonimo autore intreccia echi trobadorici e tematiche risalenti a tradizioni epiche arcaiche, rimodellando il materiale sulla base di un gusto più moderno e contemporaneo alla civiltà e alla cultura del suo tempo, che sperava nel riscatto della società meridionale da quella francese, la quale ne aveva annientato il mondo e gli ideali con la crociata contro gli Albigesi."" -
Rivoluzionari responsabili. Militanti comunisti in Tunisia (1956-93)
Il volume ricostruisce la traiettoria del Partito comunista tunisino (PcT) dall'indipendenza nel 1956 al rinnovamento avvenuto nel 1993 con la formazione di Ettajdid (""rinnovamento""""). Negli anni esaltanti della liberazione nazionale, i militanti parteciparono animatamente al dibattito politico ritagliandosi un ruolo di avanguardia. Voce dell'opposizione anche durante la clandestinità (1963-81), il PCT ha aderito al marxismo-leninismo con duttilità ed equilibrio optando per una via democratica e nazionale al socialismo. Nei primi anni Ottanta, la questione religiosa è rimbalzata all'apice della sua agenda, facendolo schierare per un islam riformista capace di coniugare patrimonio culturale e progresso. Lo spirito patriottico è coesistito con una vocazione e una prassi internazionalista. Nel circuito dominato dall'Unione Sovietica, il PCT Si è inserito attivamente nello spazio mediterraneo, intessendo legami di solidarietà, cooperazione e filiazione intellettuale con i militanti arabi, francesi e italiani. Rivoluzionari responsabili è una storia di impegno intellettuale e politico che coglie nel lavorio quotidiano e pervicace di un partito di minoranza l'incedere accidentato della democrazia."" -
Tesori in cielo. La povertà santa nel cristianesimo delle origini
Distinti dai poveri ""veri"""", i poveri """"santi"""" hanno mantenuto per secoli nel cristianesimo lo status di élite. Questi asceti, maestri e preti sono vissuti ricevendo un supporto materiale dai loro seguaci, in cambio di un aiuto immateriale incommensurabile: insegnamenti, preghiere e benedizioni. Offrire loro un sostegno, infatti, come offrirlo ai poveri reali, era un modo per accumulare un tesoro in cielo. Fin dalla nascita del monachesimo cristiano in Egitto e in Siria, i cristiani hanno dibattuto aspramente se i monaci dovessero lavorare per vivere o se, come i buddhisti, potessero vivere facendo l'elemosina. Peter Brown descrive la storia di questa polemica, le tensioni insospettate tra i poveri veri e i poveri santi, le contraddizioni all'interno del cristianesimo dei primi secoli riguardo al valore del lavoro, della ricchezza e della carità."" -
Dialettologia araba
In tutte le lingue del mondo si osserva un solco più o meno marcato tra la lingua spontaneamente parlata e quella sorvegliata, che si identifica con la lingua scritta, o ""standard"""". La storia particolare dell'arabo fa sì che nel suo caso il solco in questione sia molto più scavato, di modo che l'arabo standard e l'arabo parlato di una qualsiasi località arabofona risultino sempre reciprocamente inintelligibili. Mentre le situazioni improntate ad alta formalità esigono l'arabo standard (pena la riprovazione), quelle informali per contro non lo ammettono ed esigono l'arabo dialettale (pena l'irrisione o il disagio). Chiunque si trovi ad interagire con il mondo arabo, quindi, avrà a che fare tanto con l'arabo standard quanto con l'arabo dialettale. La dialettologia araba si rivolge alle forme adoperate nel parlare informale e spontaneo, e costituisce pertanto un insegnamento strettamente complementare a quello della lingua araba e indispensabile a chi voglia gestire in maniera efficace e competente la complessa strutturazione sociolinguistica del mondo arabo. Il libro offre un'introduzione all'arabo dialettale e presenta sia una descrizione generale della situazione linguistica del mondo arabofono, sia un abbozzo di grammatica comparata dei più importanti dialetti."" -
Leggere lo spettacolo
Come leggere uno spettacolo teatrale? Come analizzare, al di là del testo scritto, quella pratica che implica parole pronunciate da corpi viventi in direzione di spettatori attivi e presenti? Cosa si intende per segno scenico e come isolarlo da quel tessuto di segni che è la rappresentazione? Anne Ubersfeld cerca di rispondere senza mai perdere di vista il principio per cui, nel movimento dell'arte, teoria e pratica sono profondamente legate. Proprio a partire dalla sua esperienza di spettatrice, la studiosa francese affronta la rappresentazione teatrale: l'analisi dei segni scenici permette di capire il passaggio da un testo scritto a un insieme visivo-auditivo, frutto del complesso lavoro artistico dei realizzatori (registi, scenografi, disegnatori delle luci, musicisti e soprattutto attori). Con l'unico intento di aiutare lo spettatore ad aguzzare occhi e orecchie, a stimolare la riflessione e a incrementare il suo piacere a teatro. -
Geografia umana. Temi e prospettive
L'inarrestabile sviluppo economico ipotizzato nel secondo dopoguerra sembra ormai gravemente compromesso. La tendenza a interpretare i problemi come inconvenienti momentanei lascia sempre più spazio a un diffuso pessimismo. Alla tradizionale contrapposizione ideologica tra Est e Ovest che per decenni ha polarizzato l'opinione pubblica mondiale si è sostituita una nuova visione del pianeta: ad un Nord ricco fa riscontro un Sud povero e sovrappopolato. Allo stesso tempo una serie di eventi naturali sta incalzando la Terra: catastrofi ed insidie ambientali minacciano interi paesi ed affossano economie già precarie. Intere popolazioni ai margini del cosiddetto Primo Mondo rischiano di essere spazzate via, sconvolte dal processo di omologazione culturale in atto che tende ad azzerare le varie differenze in favore di un unico modello dominante. Il carico demografico continua ad aumentare ponendo in forse, secondo alcuni, le principali risorse mondiali. Le carte del mondo sono quotidianamente rimescolate e tutto sembra invecchiare precocemente, travolto dagli eventi. Cambia dunque la realtà e si arricchiscono i contenuti della Geografia umana, che può offrire una serie di strumenti conoscitivi in grado di interpretare il mondo agli inizi del Terzo Millennio. -
La lingua poetica italiana. Grammatica e testi
La lingua poetica dell'italiano ""classico"""" (dal Petrarca fino al secondo Ottocento) ha mantenuto una fisionomia specifica e un'eccezionale stabilità, tanto da configurare - come scriveva alla fine del Cinquecento Leonardo Salviati - """"quasi un altro idioma diverso dalla prosa"""". L'autore disegna un profilo linguistico particolareggiato, fondandosi su strumenti tradizionali (dizionari storici, trattati grammaticali e retorici) ed elettronici (cd di testi letterari), oltre che su ampi spogli personali. La parte teorica e descrittiva è integrata da una ricca antologia che passa in rassegna, commentandole fittamente dal punto di vista linguistico, stilistico e metrico, trenta poesie dislocate dal XIII secolo (Giacomo da Lentini) al XIX (Carducci). Accanto ai poeti della grande tradizione letteraria è stato dato un certo spazio a forme marginali di versificazione, come la librettistica, la poesia estemporanea, la poesia per l'infanzia, la musica leggera. Anche in questi rivoli si coglie la grande compattezza grammaticale di un edificio linguistico eretto nel Trecento, consolidato nel Cinquecento e definitivamente sgretolatosi solo nel pieno Novecento."" -
L' umanesimo italiano da Petrarca a Valla
Pubblicato prima in lingua spagnola e rivisto a fondo per l'edizione italiana, il volume affronta un'epoca cruciale della nostra cultura - il primo umanesimo -, il cui studio ha conosciuto negli ultimi decenni un forte impulso, grazie principalmente all'ascesa di una disciplina giovane ma già prestigiosa come la Filologia medievale e umanistica. Tuttavia, lo stesso aumento esponenziale degli studi settoriali, in sé positivo, ha avuto l'effetto di frenare un'interpretazione d'insieme dell'epoca che metta in luce la natura dell'umanesimo come movimento unitario nella sua varia articolazione locale, e ne prenda in esame i principali temi e interessi e i maggiori protagonisti. Il libro si propone di colmare questa lacuna attraverso una strategia espositiva che combina il trattamento geografico, l'attenzione alla storia delle idee, la ricostruzione filologica e quella bio-bibliografica. -
Il Vangelo e la storia. Il cristianesimo antico (secoli I-IV)
Il volume, scritto in maniera accessibile, presenta una visione panoramica della storia del cristianesimo antico. Ogni parola è stata attentamente meditata e, anche se a prima vista potrà sembrare ovvia e di non particolare significato, ha alle spalle il distillato di lunghi anni di ricerca mai intermessa. L'autore infatti ha studiato per sessant'anni e più la storia del cristianesimo antico nelle varie declinazioni di carattere religioso, politico, sociale, culturale, e conseguentemente ha scritto molto, per lo più con l'intendimento di fare ricerca a livello scientifico, qualche volta con destinazione scolastica. -
Romani e barbari. Le lettere latine alle origini dell'Europa (secoli V-VIII)
Il volume ricostruisce in modo unitario la storia culturale di un mondo, cristiano e pagano, nel periodo di passaggio dall'antichità al medioevo che viene concluso dall'espansione militare islamica e dalla reazione e dalla rinascita carolingie. Sullo sfondo, l'estraniamento progressivo tra Oriente bizantino e Occidente latino, la separazione violenta dell'Africa romana dalla latinità e dal mondo cristiano, le guerre interminabili che flagellano l'Italia, le ondate barbariche che dilagano in Gallia e nella penisola iberica poi conquistata dagli arabi, la nascita in Irlanda e Britannia di una peculiare cultura cristiana che migra nel continente per evangelizzarlo. Ovunque il confronto con l'eredità del passato, ma soprattutto la dinamica tra romani e barbari, chiave di lettura dell'intera storia. Moltissimi sono i temi trattati e indimenticabili restano alcune figure, da Gregorio Magno a Bonifacio e a Beda. -
Il teatro di regia. Genesi ed evoluzione (1870-1950)
Negli ultimi decenni dell'Ottocento comincia su scala europea il processo che porta all'affermazione di un nuovo sistema di produzione dello spettacolo, imperniato sulla centralità della figura registica. Proclamandosi custode dell'intangibilità del testo, il Regista trova nel consenso del mondo intellettuale il punto d'appoggio per la sua irresistibile ascesa. Se i primi registi sposano le cadenze del Naturalismo, la fioritura di una drammaturgia incompatibile con la franche de vie impone il ricorso a nuove risorse espressive. Inizia di qui l'appassionata ricerca di una specificità del linguaggio teatrale, che contraddistingue l'epoca d'oro della Regia. Caduta l'istanza letteraria, si interpellano altre esperienze creative, dalla musica alle arti figurative alla danza, per poi convergere su una rivendicazione comune, nota sotto il nome di ""riteatralizzazione del teatro"""". Delineando il periodo di nascita e di consacrazione della Regia, il libro profila un ritratto delle figure emergenti e, a partire dagli spettacoli che hanno fatto epoca, dispiega l'ampio ventaglio delle poetiche sceniche che vi sono collegate."" -
Filosofia del linguaggio. Un'introduzione
In che cosa consiste la comprensione di un enunciato? Per il Wittgenstein del ""Tractatus logico-philosophicus"""" comprendere un enunciato vuole dire conoscerne le condizioni di verità, cioè sapere come deve essere fatto il mondo affinché esso sia vero. Quest'idea, oltre ad essere plausibile in sé, si è rivelata nel tempo assai feconda, avendo ispirato una prospettiva di ricerca sul linguaggio che può vantare grandi successi. Questo libro ne intende ricostruire la genesi e gli sviluppi, ne illustra i meriti e ne segnala anche le difficoltà. Muovendo da una rilettura di filosofi fondamentali - quali Frege, Wittgenstein, Carnap e Quine - e percorrendo un itinerario che segue per lunghi tratti la linea di confine tra filosofia del linguaggio, logica, linguistica e scienza cognitiva, il volume illustra temi e problemi oggi al centro di un vivace dibattito teorico. La trattazione non presuppone alcuna conoscenza della materia ed è strutturata in modo da rendere il libro particolarmente adatto ad un uso didattico."" -
Il teatro dei greci. Feste e spettacoli, eroi e buffoni
Re e regine, eroi e buffoni, vicende di morte e fantastiche evasioni nel mondo della fantasia e del desiderio, storie tradizionali e intrecci d'invenzione, mondi alla rovescia e spazi del verosimile. Nel segno di Dioniso, dio del vino e della maschera, il teatro dell'Atene classica rielabora, con potente suggestione, le coordinate dell'immaginario mitico e della tradizione poetica, articolando i contenuti emotivi della soggettività e le categorie della politica nel duplice ma correlato spazio dello spettacolo tragico e dell'intrattenimento comico. Con uno sforzo di sintesi e di chiarezza, il volume ripercorre le forme, le strutture e i temi di questa straordinaria produzione. -
Il pensiero politico romano. Dall'età arcaica alla tarda antichità
Una storia del pensiero politico romano non è stata ancora scritta. Ciò può stupire, se si pensa che, da Machiavelli in poi, Roma è stata non di rado il principale modello di riferimento per le moderne indagini sulla scienza della politica. Eppure non si è mai cercato di cogliere le caratteristiche essenziali e l'unità che soggiace al fondo del pensiero politico che governò il mondo per quasi un millennio. Questo volume colma tale lacuna con un'opera di sintesi - di qui la scansione cronologica, la bibliografia selezionata, lo sforzo di rendere accessibile il testo non solo agli specialisti -, non senza proporre tesi e suggestioni interpretative originali. L'autore pone una particolare attenzione all'intreccio fra teoria politica e prassi di governo, tanto per studiare difformità e congruenze, quanto per afferrare idee e concezioni altrimenti prive di compiute formulazioni. D'altro canto, il riguardo prestato all'età imperiale e tardoantica, includendo il pensiero politico cristiano nell'orizzonte del mondo classico, getta una luce particolare sulla continuità con il medioevo occidentale e bizantino. Nelle relazioni, spesso drammaticamente conflittuali, fra oligarchia senatoria e populares, fra principe e senato ed infine fra imperatore e vescovi, si fronteggiano le istanze del potere e le esigenze della libertà, in una costante tensione che rappresenta il motivo unitario di questa storia del pensiero politico romano.