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Multiversi. Mezzo secolo di poesie (1962-2012)
Presentazione di Enzo Valls. -
Benicomunismo. Fuori dal capitalismo e dal «comunismo» del Novecento
Argomenti trattati: Il bambino e l'acqua sporca; Alcuni conti con Marx; La conflittualità anticapitalistica; L'istruzione-merce e la scuola-azienda; La statalizzazione totale e il benicomunismo; La democrazia integrale e la ""natura umana""""; I Movimenti e l'Altermondialismo; Crisi e transizione; Lotta pacifica e uso della forza nella transizione."" -
Il principe (De Principatibus)-Vita di Castruccio Castracani-Ghiribizi al Soderino e altri scritti politici
"Il carattere fondamentale del Principe è quello di non essere una trattazione sistematica ma un libro 'vivente', in cui l'ideologia politica e la scienza politica si fondono nella forma drammatica del 'mito'. Tra l'utopia e il trattato scolastico... il processo di formazione di una determinata volontà collettiva, per un determinato fine politico, viene rappresentato non attraverso disquisizioni e classificazioni pedantesche di principii e criteri di un metodo d'azione, ma come qualità, tratti caratteristici, doveri, necessità di una concreta persona... Anche la chiusa del Principe è legata a questo carattere 'mitico' del libro: dopo aver rappresentato il condottiero ideale, il Machiavelli con un passaggio di grande efficacia artistica, invoca il condottiero reale che storicamente lo impersoni: questa invocazione appassionata si riflette su tutto il libro conferendogli appunto il carattere drammatico."""" (Antonio Gramsci, """"Quaderno 13"""", 1932). Introduzione di Michele Nobile. Con un testo di Carlo Cordiè." -
Il Messia armato
Zarcone - studioso di molteplici interessi proveniente da studi universitari in Diritto canonico - pubblicò il suo primo libro su Gesù nel 2007 (presso Macroedizioni). Da allora ha continuato a occuparsi del tema, approfondendo gli studi cristologici, ma anche comparativi nel campo delle religioni e aggiornando la ricerca alla luce delle molte pubblicazioni sull'argomento uscite in varie parti del mondo e qui riflesse nelle centinaia di note e nella ricca bibliografia. Questo libro si situa in primo luogo sul terreno storico, fornendo un'interpretazione in termini politico-rivoluzionari del Gesù ""realmente esistito"""". A differenza di altri autori, però, Zarcone estende l'indagine al proseguimento della vicenda cristologica (ruolo del fratello Giacomo, la resistenza antiromana in Palestina, movimenti ebraici di rivolta). Esamina poi le ricadute in campo teologico di queste interpretazioni storiografiche e approda infine ad una panoramica dei movimenti che direttamente o indirettamente hanno fatto riferimento a questa visione """"combattiva"""" e politicamente """"sovversiva"""" del Cristo. Prefazione di don Ferdinando Sudati."" -
Il quarto Vangelo. Racconti di un mistico ebraico
In quest'opera l'autore cerca di liberare il Vangelo di Giovanni dalle credenze che lo imprigionano, dimostrando che il quarto Vangelo, frainteso dagli estensori dei credo del IV secolo come fosse storia in senso letterale, è di fatto una rielaborazione letteraria e interpretativa degli eventi della vita di Gesù mediante personaggi fittizi, da Nicodemo e Lazzaro al ""discepolo amato"""". Libro profondamente ebraico, il quarto Vangelo fu ideato per collocare Gesù dapprima nel contesto delle Scritture ebraiche, poi negli schemi del culto sinagogale, e per consentirgli infine di essere visto attraverso le lenti di una forma popolare di misticismo ebraico del primo secolo. Il risultato di questo avvincente studio non è solo di recuperare il messaggio originale del quarto Vangelo, ma anche di aprire la strada a una nuova e attuale comprensione della fede cristiana."" -
Manuale di regia
Raggiungere un buon equilibrio tra forma e contenuto, si spera sia ancora un obiettivo desiderabile. A maggior ragione se si parla dei contenuti e delle forme di un'arte che sembra aver raggiunto una sua specifica maturità in epoche relativamente recenti se non proprio contemporanee. Stiamo parlando del cinema, stiamo pensando agli imprevedibili processi di trasformazione cui esso è sottoposto e ci stiamo chiedendo se quel desiderabilissimo obiettivo classico sia ancora proponibile per questa ultima e più travolgente tra le Muse che hanno invaso la nostra fantasia, acuito la nostra sensibilità, riempito spazi vuoti della nostra esistenza. A questa e alle altre domande che ne conseguono, Giuseppe Ferrara risponde affermativamente, anche in questo libro: l'equilibrio tra forma e contenuto è possibile, è ancora desiderabile e il cinema può contribuire meravigliosamente a dimostrarlo. Il manuale, a sua volta, è un esempio teorico - ragionato e documentato, con immediate ricadute in senso pratico - di come il cinema possa per chissà quanto tempo ancora incantarci con magici equilibri tra contenuti (vecchi, nuovi o fantasiosi) e forme (anch'esse vecchie, nuove o futuribili)... -
Che Guevara. Quaderni della fondazione Ernesto Che Guevara. Vol. 9
Il volume raccoglie contributi di alcuni fra i maggiori esperti delle vicende e del pensiero del Che, recensioni e schede di libri usciti di recente, testimonianze e inediti, alternando come di consueto testi di stampo storiografico ad altri più attenti a tematiche artistiche, con particolare attenzione a cinema e poesia. -
Dal piombo allo stagno. La lunga traversata fra resistenza etica e impegno culturale (1980-2011)
I testi qui raccolti abbracciano l'arco di tempo politico che va dalla scomparsa del movimento di massa antisistemico prodotto dalla radicalizzazione degli anni '60 (che per comodità veniva chiamato ""il '68"""", presto sostituito nella cronaca giornalistica da """"gli anni di piombo"""") fino al trionfo del conformismo ingenuo e grossolano in cui viviamo attualmente. In mezzo vi è stata la fiammata (eruzione?) di Genova 2001, per la quale però varrebbe il titolo del film capolavoro di Arne Mattsson: """"Ha ballato una sola estate..."""" Genova fu un intermezzo entusiasmante che sconvolse per un attimo lo stagno inquinante dell'ottusità elettoralistica (e parlamentaristica), del perbenismo trasformistico, della perdita d'ogni pudore di fronte alla società spettacolare di massa. Ma non durò. I meccanismi della corruzione (politica e massmediatica) ripresero il sopravvento e lo stagno è ormai diventato un mare. La funzione di questa raccolta è traghettare il lettore dalla decostruzione del mito di un'epoca insurrezionale mai esistita alla ripresa di speranza in un progetto collettivo, per una ricerca di valori comuni, alternativi alle logiche mercantili e spettacolari del sistema. E anche se """"spes fallere saepe solet"""" (la speranza spesso è solita ingannare), si deve concordare con Teocrito (4,42) che """"i vivi hanno speranza, senza speranza sono i morti""""."" -
Carnets (1936-1947)
"L'opera più nota di Victor Serge - le Memorie di un rivoluzionario (pubblicate in edizione critica e integrale presso questa casa editrice) termina con il suo arrivo in Messico, dove risiederà dal 1941 fino alla morte nel 1947. La nuova edizione dei Carnets riguarda proprio quest'ultimo periodo. Diario di bordo in presa diretta sulla realtà, questi taccuini fornivano al loro autore la materia prima della sua creazione letteraria e della sua riflessione politica, cui si ispirava per scrivere lettere, articoli, saggi, memorie, novelle, romanzi e poesie... Impossibile godersi la lettura dei Carnets senza avere almeno un'idea del contesto nel quale sono stati scritti. L'autore vi fa costantemente riferimento, spesso in modo implicito... I Carnets sono il laboratorio in cui si vede formare l'universo del """"sé"""" dell'autore, in rapporto permanente con il """"noi"""" che lo circonda: la scena tragica delle rivoluzioni tradite, ma in continuazione rinascenti. Anche le contraddizioni che insorgono tra la fragilità della soggettività e le necessità dell'azione collettiva ne costituiscono il tema centrale. Serge parla continuamente di sé, non delle proprie difficoltà personali, ma per indicare la prospettiva del narratore: il suo posto sulla scacchiera mondiale. Pagina dopo pagina, i Carnets danno prova di una fedeltà ostinata, di un'obbedienza totale e di un attaccamento appassionato al progetto rivoluzionario..."""" (Dall'introduzione di C. Albertani e J.-G. Rens)" -
Il Lettrismo. Con testi lettristi di Isidore Isou, Gabriel Pomerand e altri
"Questo libro non intende porre il Lettrismo al di sopra degli altri movimenti di avanguardia o delle scuole allora vigenti, ma racconta personaggi ed eventi che nel secondo dopoguerra hanno caratterizzato la vita di Saint-Germain-des-Prés, centro artistico e intellettuale della capitale francese e dell'Europa dell'epoca. Ricostruire una storia del Lettrismo (dal cui seno nascerà il Situazionismo) significa affidarsi ad aneddoti e leggende, filtrati da inimicizie, esclusioni, risse e attacchi che, per affiliazione o per contrasto, ruotano intorno alla figura di Isidore Isou. La negligenza degli ambienti accademici ed editoriali in rapporto all'argomento, diffusa in Francia e pressoché totale in Italia, non è dovuta solo a scelte arbitrarie e ingiustificate, ma anche all'atteggiamento dei membri del gruppo stesso che hanno negato ogni riferimento e travolto chiunque non fosse d'accordo con loro, in un succedersi di defezioni e di nuovi adepti, attratti e respinti dalla figura messianica di Isidore Isou."""" (dall 'Introduzione di Alessandro Scuro)" -
Un ebanista alle Fosse Ardeatine. Otello di Peppe d'Alcide (1890-1944)
"Il desiderio dell'editore Massari di ricostruire una pagina della storia della sua famiglia e la mia personale profonda amicizia con lui, associata all'interesse storiografico per la vicenda esistenziale di questo caduto ardeatino, hanno consentito di produrre questo lavoro: un lavoro un po' particolare nel suo genere. Le biografie dei martiri delle Ardeatine o di altri caduti sotto i colpi del nazifascismo si riferiscono per lo più alla loro attività di oppositori politici, all'eventuale partecipazione alla lotta resistenziale dopo l'8 settembre 1943, all'arresto e la detenzione sino alla morte (in questo caso, il 24 marzo 1944)."""" (Dall'introduzione dell'autore)" -
Oltre il capitalismo. Discutendo di benicomunismo, per un'altra società
Lontano dal ""socialismo reale"""". Temi e soggetti della conflittualità anticapitalistica. La socializzazione dei Beni comuni, della ricchezza """"pubblica"""", dei mezzi di produzione fondamentali. Democrazia integrale e natura umana Il capitalismo reale, l'Europa nella crisi e la transizione."" -
Debord e il situazionismo revisited. Punto della situazione n. 1
"La società dello spettacolo"""" e la critica rivoluzionaria di Michele Nobile; Debord avant Debord di Sandro Ricaldone; Rapporto sul cinema sovversivo di Debord di Pino Bertelli; Complicanze """"spettacolari"""" di Roberto Massari; Il marxismo situazionista di Asger Jorn di Giorgio Amico; Basi lettriste del Situazionismo di Alessandro Scuro; Crisi e superamento dell'arte: dal Futurismo a Debord (e oltre) di Antonio Saccoccio; Il punto della Situazione nella realtà delle Reti di Stefano Balice; Punto d'arrivo (e situazioni in bici) di Antonio Marchi; Punto di ripartenza: una Galleria semisituazionista nel cuore di Livorno di Roberto Peccolo Appendici: Guy Debord dal Lettrismo all'Internazionale Situazionista di Mirella Bandini; Da La società dello spettacolo ai Commentari: Note di lettura di Roberto Massari." -
Gesù, Giacomo e Paolo. Alle origini del cristianesimo
"Dopo circa duemila anni la figura di Gesù, insieme alla sua azione, è ancora oggetto di discussioni e di sforzi per ricostruirla. Per secoli e secoli l'attenzione degli studiosi si è concentrata sugli aspetti religiosi e teologici, finché in epoca contemporanea taluni studiosi ne hanno messo in dubbio l'esistenza storica. Oggi questo problema non è più in discussione negli ambienti scientifici, con buona pace dei sensazionalisti che continuano ad annunciare che Gesù non sarebbe mai esistito. In tempi più recenti i testi evangelici sono stati fatti oggetto di analisi ad ampio raggio per focalizzare un profilo non più considerato assurdo o ideologicamente condizionato: vale a dire che la passione e morte di Gesù costituirono la sconfitta terrena di un movimento non solo religioso ma anche rivoluzionario. Questo aspetto viene ancora rifiutato dalle Chiese cristiane, ma ormai gli studi al riguardo vanno aumentando e si deve prendere atto dell'assenza di confutazioni specifiche su quanto in essi contenuto. Ancora una volta è più facile rifiutare a priori che controargomentare. L'altra questione ancora aperta riguarda le origini del Cristianesimo, con particolare riguardo al I secolo, cioè il periodo in cui ne furono poste le prime basi teoriche.""""" -
I muri ancora ricordano. Epigrafi, monumenti e memorie della guerra e della Resistenza a Roma (1943-1945)
"Giuseppe Mogavero ha aggiornato e integrato la sua rassegna di immagini e schede storiche informative sulle epigrafi resistenziali esistenti sui muri e negli spazi urbani di Roma. La prima edizione del suo libro, nonostante la tiratura elevata, è infatti da tempo esaurita. A diffonderla contribuirono l'ANPI di Roma (che ne aveva promosso la realizzazione) e il Museo storico della Liberazione (che ne rilevò l'importanza per i suoi scopi educativi e di promozione culturale). Nei poco più di dieci anni trascorsi dalla prima edizione, l'autore è stato un solerte e impegnato 'viaggiatore della memoria' in vari luoghi della città, dove lo avevano richiesto scuole, biblioteche, centri sociali, associazioni, comitati, centri anziani e financo parrocchie: luoghi in cui le sue pagine avevano sollecitato le ricerche e la valorizzazione di persone ed eventi variamente ricordati in rioni, quartieri, suburbi fin quasi al limite della campagna. A volte gli alunni di alcune scuole ne hanno tratto occasione per una mostra o per una messa in scena; altre volte è stata un'associazione che ha promosso itinerari nel territorio; in altre occasioni, infine, si sono costituiti appositi comitati per ripulire e restaurare lapidi abbandonate o danneggiate, ma talora addirittura rimosse o distrutte.""""" -
L' antispettacolo nella società dello spettacolo. Punto della situazione n. 2
Un incontro a Livorno fra teoria e situazioni urbane (a.s.); Fronteggiare lo spettacolo di Stefano Taccone; Dallo spettacolo del fantasma al fantasma dello spettacolo di Pasquale Stanziale; ""Pour en finir avec le travail"""" di Alessandro Scuro; FaceStrike: détournare la società spettacolare dai social network di Antonio Saccoccio; Vaneigem: premesse di una teoria politica del situazionismo di Roberto Massari; Sulla teologia eversiva della fotografia situazionista di Pino Bertelli; """"...lui non sposa l'imitazione"""" di Antonio Marchi; Teatro in birreria di Maurizio Moretti. Appendici: Michèle Bernstein: critica della separazione di Arianna Iacono; Guy Debord's critique of Religion by Anna G. O'Meara. Dis-servizio fotografico di Pino Bertelli."" -
Chesucristo. La fusione in immagini e parole tra Guevara e Gesù
"Cristo e il Che rientrano a pieno titolo nella categoria dei 'morti giovani, amati dalla sorte' (dalla Storia), nonostante i dubbi degli studiosi sulla data di nascita del primo e nonostante i 39 anni di età raggiunti dal secondo. In accordo a criteri comunemente accettati, entrambi sono da considerare 'morti giovani', non per dati anagrafici o particolari condizioni fisiche (minate in entrambi da digiuni e patimenti vari), ma per meriti etico-esistenziali: il primo sacrificò la propria vita per ridare indipendenza al popolo ebraico, per un ritorno al rispetto integrale della Legge mosaica, per l'interiorizzazione spirituale del messaggio divino e - fa piacere pensare - anche per salvare l'umanità da sicura perdizione; il secondo per liberare quella stessa umanità dal giogo del capitalismo (incarnato dall'imperialismo Usa e non solo, e dal feticcio del dio denaro) e avviarla sulla strada della rivoluzione mondiale.""""" -
La fattoria degli animali. Una fiaba
"Del resto, gli operai e l'intellighenzia di un paese come l'Inghilterra non possono rendersi conto che l'Urss attuale è completamente diversa da ciò che era stata nel 1917... essendo abituati a una relativa libertà e moderazione nella vita pubblica, il totalitarismo è assolutamente incomprensibile per loro. Tuttavia, si dovrebbe tenere a mente che l'Inghilterra non è poi così democratica. È anche un paese capitalistico..."""" (G. Orwell, dalla Prefazione all'ed. in ucraino). Con le due prefazioni e un inedito." -
Il Ricettocchio. 101 piatti di cucina mediterranea, biologica, vegana, vegetariana
"L'impostazione generale della mia cucina è italo-mediterranea, rafforzata con il recupero di cereali, verdure, legumi e ortaggi fino a poco tempo fa trascurati o del tutto abbandonati. Dal contatto con la cucina macrobiotica vi ho inserito componenti non mediterranee, ma soprattutto asiatiche (giapponesi, indiane, cinesi) come tofu, seitan, daikon, tahin, curry, gomasio, tamari e altre. Resta comunque una cucina in cui predomina la tradizione italica in un più ampio quadro latino-mediterraneo."""" (Aloma Valentina)" -
Rapporto della delegazione siberiana
"Nel fermento ideale del rivoluzionario ventiquattrenne emerge una direttiva di pensiero destinata a diventare il tema dominante di tutta l'ultima parte della sua vita, quella che l'ha reso maggiormente celebre al mondo. Nel """"Rapporto"""" si parla di pericoli «burocratici» (dopo che il tema era già stato sollevato da Martov, pur non usando l'espressione russa corrispondente per definire la burocrazia). Nella sostanza delle preoccupazioni espresse da Trotsky, ed esplicitamente in alcune formulazioni, si attribuiscono agli iskristi «maggioritari» [bolscevichi] - e a Lenin in particolare - dei «sogni burocratici», una """"Wille zur Macht"""" (volontà di potere), un progetto di «egemonia sulla socialdemocrazia», una «fede insensata nell'onnipotenza della redazione in esilio», una tendenza al «centralismo burocratico». Si tratta di accuse dettate forse dall'acrimonia frazionistica o sono preoccupazioni giustificate dalla piega che gli avvenimenti hanno ormai preso nella lotta sulle questioni presuntamente organizzative?"""" (dall'Introduzione di Roberto Massari)"