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Dimensioni e problemi della ricerca storica. Rivista del Dipartimento di storia moderna e contemporanea dell'Università degli studi di Roma «La Sapienza» (2015). Vol. 2
Il presente numero della Rivista del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea dell'Università degli studi di Roma ""La Sapienza"""" riporta i contributi di Elisa Novi Chavarrita, Ida Mauro, Fabrizio D'Avenia, Sara Caredda, Silvia Canalda i Llobet, Giulio Sodano, Valeria Cocozza, Tommaso Caiazza, Jessica Matteo."" -
Modelli politici di Roma antica
Quali istituzioni politiche hanno accompagnato e determinato la straordinaria vicenda storica di Roma antica? Che cosa conosciamo del loro funzionamento e della loro evoluzione? Quali sono stati i principali interrogativi della lunghissima tradizione esegetica della quale siamo debitori? In base a quali suggestioni, invece, per secoli si è reinterpretato, attualizzato e, non da ultimo, strumentalizzato il vincente - e avvincente - ""modello romano"""" nelle sue varie declinazioni? Per quali ragioni la comprensione di concetti politici d'indubbia attualità non può prescindere dallo studio di Roma antica? Tenendo presenti questi interrogativi di fondo, l'autore propone una guida sintetica al complesso sistema politico-istituzionale romano: un sistema che, lungi dall'essere morto o troppo lontano, offre ancora molti spunti di riflessione."" -
La Shoah: guida agli studi e alle interpretazioni
"La Shoah: guida agli studi e alle interpretazioni"""" offre una conoscenza essenziale dello sterminio nazista degli ebrei d'Europa alla luce dei più maturi apporti della ricerca interdisciplinare. Esito non ineluttabile della politica antiebraica nazista, all'origine di una profonda crisi della coscienza europea, oggetto di molteplici narrazioni storiche, a settant'anni dal suo accadere, la Shoah è al centro della coscienza collettiva e di una commemorazione istituzionalizzata e globalizzata. Figure di vittime, carnefici e spettatori aprono spiragli sulla complessità esistenziale del disastro. Spingendoci a riflettere sulle forme del male morale e politico, la Shoah appare sempre meno, o non solo, un evento straordinariamente mostruoso, terribilmente estraneo e incomprensibile, sempre più una combinazione di normale ed estremo, un mosaico di ordinarietà e straordinarietà umana, nonché l'oggetto di un'incessante narrazione e attribuzione di senso e significato oggi e a venire." -
Evoluzione e religione. Un difficile rapporto
Lasciando sullo sfondo le vicende storiche dei conflitti tra teoria darwiniana dell'evoluzione e credenze religiose, il libro si chiede se tra la teoria scientifica dell'evoluzione biologica e il nucleo teologico delle religioni vi sia o meno un'intrinseca, sostanziale incompatibilità. Rispondono un indologo e studiosi delle tre religioni abramitiche (teologi del cristianesimo cattolico e di quello valdese, un rabbino, un islamologo) facendo trasparire l'intricata venatura sociale e politica che percorre le trame del rapporto tra evoluzione e religioni. -
Il Movimento del 1977 in Italia
In tutto il mondo l'esperienza del Sessantotto si è esaurita entro la prima metà degli anni Settanta, di fronte al tramonto delle ideologie al riflusso nel privato. Invece in Italia, nel 1977, una generazione di militanti di sinistra ha creduto ancora nella possibilità di una rivoluzione e ha messo in atto un estremo tentativo di sovvertire a società. Ne è scaturito un movimento in bilico tra l'esaltazione e i superamento della politica, aperto a spericolate contaminazioni culturali e capace di audaci sperimentazioni creative, ma anche indissolubilmente legato a dottrine e pratiche violente, tanto da inaugurare la fase più buia degli ""anni di piombo"""". Il movimento del '77 attende ancora un'analisi sistematica, oltre a lasciare aperti interrogativi che sono ineludibili per capire e finalmente storicizzare gli anni Settanta. Il volume ricostruisce, sulla base di un'imponente ricerca archivistica e documentaria, il contesto di crisi nel quale maturò questo ciclo di protesta, i riferimenti intellettuali che ispirarono la mobilitazione, la visione del mondo e le rivendicazioni dei contestatori, gli schemi interpretativi che favorirono l'escalation violenta, la reazione delle istituzioni e la dialettica tra movimento e organizzazioni armate clandestine."" -
Dalle profezie all'impero. L'espansione britannica nel Mediterraneo orientale (1798-1878)
Molto è stato scritto sui mandati della Società delle Nazioni nel Mediterraneao orientale. Meno indagata è la fase dell'iniziale espansione delle potenze europee nella regione. Attraverso un'analisi sostenuta da fonti provenienti da archivi inglesi, israeliani, palestinesi e turchi, ""Dalle profezie all'impero"""" si concentra in particolare sulle dinamiche che resero possibile il progressivo ingresso di Londra a Gerusalemme e nel resto dell'area. Una speciale attenzione è rivolta al ruolo svolto in questo processo dalla componente ebraica della popolazione presente sul posto, nonché all'uso della storia degli ebrei nella letteratura prodotta in Gran Bretagna a partire dal VI secolo. Lo studio di questi aspetti e delle dinamiche ad essi connesse permette di fare luce sullo sviluppo storico moderno - e di riflesso sul presente - di una delle aree più complesse e conflittuali del pianeta."" -
Storia e geografia. Idee per una didattica congiunta
Il volume intende affinare, condividere e mettere a disposizione della comunità scientifica e scolastica strumenti operativi e indicazioni concrete per la didattica congiunta della storia e della geografia, due discipline il cui connubio risale alle loro stesse origini. Le ipotesi didattiche e le riflessioni offerte nel libro esplorano alcuni modi di costruire l'unità di spazio e tempo (cronotopo) e si soffermano sulla concretezza degli oggetti geografici, entrando nelle forme della discorsività e nei presupposti da cui partono l'osservazione e l'analisi. L'obiettivo formativo è di radicare forme del sapere aperte alla pratica di interrogarsi sul mondo. -
Omicidi, rapine, bardane. Diritto penale e politiche criminali nella Sardegna moderna (XVII-XIX secolo)
Il volume, a cura di Antonello Mattone, raccoglie dodici saggi sulla storia della criminalità nella Sardegna moderna e contemporanea redatti tra il 1980 e il 1004 da Mario Da Passano, considerato ""il più grande storico della legislazione penale che l'Italia abbia avuto"""" (Mario Sbriccoli). Si tratta di studi innovativi e per certi versi anticonformisti, che respingevano le ormai vecchie interpretazioni della storiografia locale, che consideravano i fenomeni criminosi come manifestazioni di """"resistenza"""" nei confronti dei dominatori esterni. I crimini vengono ricondotti alla loro realtà concreta, grazie all'apporto di una vasta documentazione archivistica. Reati, omicidi, rapine, bardane, matrimoni clandestini vengono analizzati non soltanto nella loro dimensione giuridica, ma anche in quella sociale. Emerge un'immagine inedita della criminalità sarda, a cui si aggiunge una profonda trattazione della normativa sette-ottocentesca e delle politiche in materia penale seguite dal governo sabaudo e da quello unitario."" -
Le vie del cibo. Italia settentrionale (secc. XVI-XX)
L'interesse per il cibo non è solo parte della quotidianità, ma è al centro dell'attenzione sia delle grandi organizzazioni internazionali – in correlazione con i problemi della fame e del cambiamento climatico globale – sia dei media, con tutto il portato ludico e voyeuristico delle pubblicazioni e dei programmi di cucina. Lo studio della cultura alimentare è da tempo anche un filone storiografico consolidato, che si misura con le questioni della carestia, del divario sociale, della produttività economica, del gusto e dell'autorappresentazione delle corti attraverso la tavola. Il volume affronta l'argomento con particolare riferimento all'area padana, grande motore economico sin dal Medioevo, attraverso l'articolazione in cinque percorsi: la conservazione per mezzo di sale e di acqua; i prodotti derivati dal mondo vegetale; le carni, i pesci e i latticini; i generi di lusso; l'iconografia. Emerge un panorama mosso, dinamico, che induce a riflettere sul mito contemporaneo del ""chilometro zero"""" e a valorizzare il concetto di cibo in movimento fra età moderna e contemporanea."" -
Tradizione e innovazione. L'età di Erasmo e Lutero nella letteratura di lingua tedesca
Erasmo e Lutero: due nomi che stanno per Umanesimo, Rinascenza, Riforma, al di qua e al di là delle Alpi, e che, in area germanofona, simboleggiano anche l'età travagliata in cui si pongono le fondamenta culturali della futura Germania. Il volume, che si rivolge a un pubblico italiano non specialista, partendo da testi letterari, entra nel merito della trasformazione sociale, religiosa e ideologica allora in atto: a cominciare dalla crisi del sapere scolastico e umanista, alla quale fanno riscontro un vivo interesse per le ""scienze segrete"""" e una crescente sfiducia nella trasmissibilità stessa del sapere, proprio nel momento in cui l'invenzione della stampa consente di divulgare con successo le informazioni più disparate."" -
Tra Saussure e Hjelmslev. Ricerche di semiotica glossematica
Nella sua derivazione dalla linguistica la semiotica è strutturale e di ispirazione saussuro-hjelmsleviana, connotazione di una epistemologia che coniuga vocazione al rigore, ricalcando procedure praticate dalle discipline logico-matematiche, e vocazione alla ricerca empirica nella descrizione dei fenomeni di comunicazione e di significazione. La semiotica glossematica, pertanto, non si riduce allo spazio chiuso della langue o al formalismo esasperato delle connessioni funzionali senza riferimento agli operatori di tali connessioni: il corpo, la parole, l'istituzione sociale, e con la sua architettura stratificazionale conduce al cuore del lavoro semiosico e semiotico. Una semiotica, quindi, aperta alla ricerca filosofica sul senso e sulle sue condizioni di possibilità. A cento anni dalla morte di Ferdinand de Saussure e a cinquanta da quella di Louis Hjelmslev la loro voce si fa ancora sentire. -
Consonanza e dissonanza. Teoria armonica e percezione musicale
Perché alcuni suoni stanno bene insieme e altri no? Da più di due millenni, questa semplice domanda è al centro della riflessione di filosofi, scienziati e teorici della musica. Da Pitagora a Keplero, da Galilei a Helmholtz, fino alle ricerche sperimentali contemporanee, il fenomeno della consonanza e della dissonanza è tra i più dibattuti della teoria musicale. Il volume presenta una ricostruzione storico-critica della nozione di consonanza, evidenziando i mutamenti concettuali ed epistemologici che la attraversano. Dall'esposizione emergono modelli esplicativi di riferimento - aritmetico, fisico-acustico, psicoacustico, fenomenologico, estetico-valutativo - che riassumono alcune impostazioni ricorrenti, senza tuttavia esaurirne la profondità. Il problema della consonanza apre così la riflessione ad alcune questioni tradizionali dell'estetica: da che cosa dipendono gli effetti che l'oggetto di percezione provoca sul soggetto? Che rapporto c'è tra regolarità degli impulsi e piacere della sensazione? Esistono ""universali musicali"""" o l'esposizione a una specifica cultura modifica il giudizio? Senza la pretesa di dare una risposta definitiva a queste domande, il libro mira a evidenziarne le premesse e le tensioni teoriche, intrattenendosi nel tentativo di capire in quale modo le preferenze che si manifestano nella percezione dei suoni corrispondano a una predisposizione innata o a disposizioni acquisite."" -
Ardore. Quattro prospettive sull'ira da Achille agli Indignados
L'ira non gode di buona stampa. Perdita di controllo, aggressività, irrazionalità sono spesso i tratti di un'immagine negativa. È noto tuttavia che il suo valore per gli antichi era notevole: supporto acre ma essenziale della dignità dell'uomo libero. Questo lavoro presenta alcuni aspetti del tema dell'ira dal punto di vista filosofico, quindi non come vizio, né come patologia, e nemmeno come punizione divina. Tenendo conto del dibattito internazionale in corso sul valore delle emozioni, la ""passione furente"""" viene analizzata come un fenomeno storicamente e concettualmente rilevante: anzitutto come energia che spinge all'azione, che può produrre conflitto ma anche cambiamento. E intesa come ardore del sentire e dell'agire più che come irresistibile pulsione aggressiva. Ha a che fare con il tema del riconoscimento sociale, ma anche con quello della fragilità dell'individuo e del bisogno di giustizia; aspetti che innervano socialmente e colorano di forti tinte emotive anche alcuni movimenti di emancipazione. Da questo punto di vista vengono interrogati alcuni testi-chiave del pensiero filosofico, scientifico e letterario dall'antichità fino ai lavori più recenti."" -
Percorsi di comunicazione sociale. Teorie, strumenti, idee
Il volume esamina la comunicazione sociale in relazione ad altri processi determinanti per una sua comprensione: l'evoluzione dello scenario della comunicazione, i legami con la comunicazione commerciale e quella pubblica, il rapporto con la sociologia dei processi culturali e comunicativi. Che cosa ci chiede la comunicazione sociale? Chi ne sono i soggetti promotori? Quali forme utilizza per veicolare i suoi messaggi? Perché le sue sono buone cause? Il testo risponde a questi interrogativi muovendo dal piano teorico a quello pratico; dalla ricerca di definizioni alla loro applicazione in forme e strumenti. L'obiettivo è duplice: indicare i percorsi evolutivi che hanno condotto la comunicazione sociale ad assumere i lineamenti che oggi la contraddistinguono ripercorrendone le tappe storiche e sociali; indicare come le più recenti modificazioni nel sistema mediale siano state da essa fatte proprie ed applicate. -
Lo psicologo per i cittadini. Teoria ed esperienze nel servizio di base
Il volume presenta un metodo e un modo innovativi di lavoro usati dalla nuova figura professionale dello psicologo di base, che offre il proprio servizio al cittadino, per consentirgli di affrontare i problemi che quotidianamente si trova di fronte a partire da soluzioni alternative e concrete. L'approccio del testo, infatti, consente di notare come talvolta siano sufficienti piccoli interventi, per permettere a quanti si rivolgono allo psicologo di base di fare ordine nelle proprie esistenze e trarne benefici duraturi. Il percorso si snoda attraverso sette casi tipici ed esemplificativi - sperimentati già da quattro anni in alcune zone della Provincia autonoma di Trento con il progetto ""a tu per tu - psicologo di base"""" - che mostrano come questa nuova figura professionale sia capace di intercettare in maniera preventiva i sintomi del disagio, prima che sconfinino nella psicopatologia."" -
L'intervento sociale tra gestione del rischio e partecipazione
Il libro offre spunti di riflessione a partire da due esperienze di ricerca fatte in questi anni: la prima ha studiato la questione della qualità nelle professioni sociali da un'ottica pluralista, la seconda ha esplorato il tema dell'accesso ai servizi sociali quale processo chiave per gli interventi sociali. Proponendosi come risposta critica e costruttiva a un clima di politiche sociali, generate da economie neo-liberali, che enfatizzano l'attivazione dell'individuo e della resource efficiency dei metodi di intervento, il volume intende contribuire alla crescita e al consolidamento del progetto delle professioni sociali. Questo consolidamento si basa su processi di produzione di conoscenza che, pur aderendo a standard di scientificità, si confrontano con modi diversi di conoscere e con prospettive differenti. La questione di chi partecipa ad una costruzione di conoscenza per i servizi sociali non ha solo una rilevanza pratica, ma anche etica, connessa alla produzione di un sapere che non contribuisca a processi di oppressione ma che, al contrario, apra percorsi di democratizzazione dei contesti e dei servizi sociali. -
Essere giovani e diventare genitori. Esperienze a confronto
I modi in cui diventiamo adulti influenzano che tipo di genitori siamo? Il libro vuole comprendere come itinerari diversi di transizione all'età adulta condizionino le modalità di esperire la genitorialità, nonché le concezioni stesse dell'età adulta. Essere un genitore prossimo ai trentacinque anni, con alle spalle un percorso di transizione prolungato nel tempo, non implica soltanto diventare genitore più tardi, ma può significare attribuire a quelle responsabilità un senso diverso da chi è diventato genitore ""precocemente"""", percorrendo quindi la sequenza tipica della transizione (conclusione dell'iter formativo, ingresso nel mondo del lavoro, abbandono della famiglia di origine, costruzione di un nucleo familiare autonomo) ad un ritmo più sostenuto della media. L'attribuzione di questi significati può, inoltre, essere differente per chi è entrato nei ruoli parentali pur non avendo superato ancora tutte le altre tappe della transizione all'età adulta. Questi giovani, più che essere fuori tempo rispetto al calendario sociale della procreazione, appaiono piuttosto sospesi tra due mondi, il mondo delle responsabilità di chi diventa genitore e il mondo giovanile, con i suoi riti comunicativi e di consumo: catapultati in un universo adulto, questi genitori giovani ne trasformano i confini, nonché il senso stesso."" -
La diseguaglianza programmata. Capitale, Stato e società nel pensiero di Claus Offe
L'odierna crisi economica che infesta l'Europa dal 2008 spinge a ripensare profondamente gli attuali modelli statali, economici, di welfare. Il pensiero del sociologo e politologo tedesco Claus Offe sin dalla fine degli anni Sessanta si muove fra un capitale maturo e già post-fordista, una società frammentata e in via di veloce trasformazione, un modello di Stato sociale che si avvia al tramonto. Subentrando man mano crisi petrolifera, incancrenirsi della forma partito, crisi fiscale, e con l'incrinarsi della legittimazione delle istituzioni pubbliche e l'emergere di nuovi movimenti sociali si pone il problema di un rinnovamento profondo della società. Il paradigma della modernità appare ormai usurato, mentre le geografie che si disegnano all'indomani del 1989 fanno emergere il nuovo sistema della globalizzazione. Gli interessi di Offe spaziano dal mercato del lavoro alla sofferta integrazione europea, da nuove modalità di Stato sociale alla questione giovanile. Fra Scuola di Francoforte e sociologia nordamericana (in specie l'approccio neofunzionalista di Parsons), economia tardo-keynesiana e suggestioni neomarxiste, il magistero del pensatore berlinese rappresenta un punto di riferimento prezioso per orientarsi in un mondo sempre più complesso, mai come oggi bisognoso di un'utopia concreta. -
Povertà e politiche di inclusione sociale. Differenze e confronti territoriali
Il volume affronta il tema della povertà e delle politiche di inclusione sociale a partire dal caso-studio della Regione Puglia ma offrendo analisi di interesse generale. I diversi contributi toccano problemi cruciali e spesso insidiosi che andrebbero affrontati in vista dell'introduzione, anche nel nostro paese, di una misura universale di contrasto alla povertà, sia essa il reddito minimo o il supporto per l'inclusione attiva o una qualche altra forma di sostegno alle persone e alle famiglie in stato di disagio economico. La domanda principale intorno a cui ruotano queste pagine è molto semplice nella sua formulazione: chi sono i poveri? Come individuarli? Come individuare i beneficiari di una politica di inclusione, evitando di incorrere nel doppio errore di mancare di dare supporto a chi lo merita e, viceversa, offrire supporto a chi non lo merita? Come andare oltre il semplice reddito monetario per tener conto di fattori familiari e patrimoniali? Come operare confronti di benessere tra persone che vivono in aree territoriali diverse per costo della vita ma anche per disponibilità di servizi? Intorno a queste domande, che pongono questioni metodologiche, analitiche e normative di non facile natura, si snoda in modo persuasivo e rigoroso il volume. -
Tunisia. La primavera della Costituzione
Quattro anni dopo le ""primavere arabe"""", la Tunisia è il paese arabo-musulmano in cui la democrazia e il costituzionalismo hanno fatto registrare i maggiori progressi, anche grazie all'approvazione, il 26 gennaio 2014, di una Costituzione democratica profondamente innovativa nel panorama mondiale. Il volume, che rappresenta il prodotto di una ricerca svolta sul campo, attraverso la partecipazione attiva delle curatrici e di molti degli autori alla fase costituente, offre una completa panoramica della nuova Costituzione. I contributi qui raccolti esaminano sia il processo che ha portato alla sua elaborazione, supportato da una forte mobilitazione popolare, sia i contenuti, che rispecchiano un originale tentativo di trovare un equilibrio tra gli standard del """"costituzionalismo globale"""" e le specificità della tradizione locale. Mantenere desta l'attenzione sulla nuova Costituzione tunisina appare oggi particolarmente necessario, in quanto essa, ponendo le basi per una proficua e innovativa convivenza dell'islam con la democrazia, costituisce un segno di speranza in un contesto regionale assai difficile e tormentato.""