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Profezia e disincanto. Il tempo a venire nella tradizione letteraria e musicale
Che cosa accade quando il futuro, per strade misteriose, viene a visitare il presente? In che modo modifica la consueta percezione del tempo, riscrive il passato, apre nuove strade per l'avvenire? Frutto delle ricerche di studiosi di numerose università italiane, questo volume è dedicato alle rappresentazioni letterarie e musicali, dall'antichità a oggi, dei misteriosi linguaggi della profezia: presagi, oracoli, sogni premonitori. Le visioni profetiche danno forma a nuove concezioni della storia e dell'utopia, rivelando le pulsioni e le angosce più profonde dell'epoca in cui sono state immaginate. Introduzione di Fabrizio A. Pennacchietti. -
Il futuro come intreccio. Tempo e profezia nella tradizione letteraria moderna e contemporanea
In quali e quanti modi il futuro incontra la letteratura? Il tema del futuro nelle opere letterarie accentua la centralità del tempo inteso come trascorrere, significativa alterazione del prima e del dopo rispetto alla logica sequenza degli avvenimenti, e incrocia la questione della 'coscienza della storia'. I saggi presenti nel volume, frutto delle ricerche svolte da studiosi delle Università di Bari, Cassino, Milano, Napoli e Padova, offrono una mappa delle rappresentazioni del futuro nella tradizione letteraria dal Rinascimento all'età contemporanea, insieme allo studio delle modalità attraverso le quali esso si traduce in termini di intreccio narrativo. Lo sguardo del passato esercita un'influenza sul futuro e si fa modello. La letteratura si riscopre come l'altro volto della storia, ciò che il corso del mondo ha tralasciato e che il futuro leggerà. -
La banda dei Giufà e gli occhi di civetta
Continuano le sorprendenti avventure della banda dei Giufà! Questa volta tutto comincia uno dei tanti pomeriggi che i quattro ragazzi decidono di trascorrere tranquilli (si fa per dire...) al montarozzo. Lungo la strada che li porta al loro rifugio, infatti, incontrano Peppi e la sua combriccola di amici prepotenti, saputelli e non sempre così intelligenti come credono di essere. Peppi e i suoi compari sbarrano il passaggio a Giufà, Guha, Giaffah e Nasredin e per lasciarli proseguire pretendono una tassa. Ma l'allegra brigata dei Giufà non cadrà nella trappola e riuscirà a mettere a segno con ""gli occhi di civetta"""" un tiro davvero 'pungente'. E Peppi? Resterà con un palmo di naso con le mani in mano? Neanche per sogno. Da quel momento farà di tutto per rendere impossibile la vita dei quattro Giufà. E qualche volta sembrerà proprio sul punto di riuscirci. Ma non sempre la prepotenza e la presunzione hanno la meglio sulla saggezza e sulla furbizia... Età di lettura: da 6 anni."" -
Castore e Pollùce i gemelli portafortuna
Uno insegnò agli abitanti a salire sul cavallo, e per questo venne chiamato Castore; l'altro a difendersi nella lotta senza fare male, e per questo venne chiamato Pollùce. Liberamente ispirato al mito dei Dioscuri, Castore e Pollùce, è la storia di due fratelli gemelli nati da un grande uovo che conservano il segreto dell'armonia in un universo di gente litigiosa che non sa più come fare a vivere insieme agli altri. Età di lettura: da 3 anni. -
Conversazioni con Danilo Dolci
Quando nel dicembre 1975 Giacinto Spagnoletti, già noto letterato, va in Sicilia per incontrare Danilo Dolci e i suoi collaboratori del Centro Studi e Iniziative di Partinico, non ha ""ancora l'idea precisa di comporre un libro, bensì di registrare alcune conversazioni"""" e raccogliere documenti. Ma quelle conversazioni registrate al magnetofono diventeranno un libro. Un libro importante per almeno due ragioni essenziali: perché Spagnoletti scelse di lasciare che """"questa serie di interviste costituisse da sola il filtro per una conoscenza diretta del personaggio e delle sue idee"""" e perché, anche a distanza di tanti anni dalla prima edizione, Conversazioni rimane non la summa delle esperienze vissute da Danilo Dolci ma """"uno strumento piuttosto che un """"lavoro d'autore"""" al servizio di quanti si sforzano di percorrere analoghe strade di liberazione"""". Prefazione di Amico Dolci"" -
Odissea
Dopo l'Iliade Daniele Ventre prosegue con l'Odissea nell'intento di restituire con la sua traduzione la forza comunicativa dell'originale omerico. Anche in quest'opera infatti torna all'uso di un verso che riproduca per quanto possibile la cadenza che caratterizza la lettura ritmica propria dell'età tardoantica. In questa nuova edizione dell'Odissea si ritrova la stessa emozionante 'dizione epica' che è possibile apprezzare nelle letture sceniche dell'Iliade cominciate in Sicilia nei mesi precedenti da Vincenzo Pirrotta, che le completerà nella prossima stagione del Teatro Stabile di Catania. -
Polifemo e la città dei ciclopi
Storie di creature magiche e mostruose, di giganti e maghe, di eroi ed eroine che appartengono al patrimonio di miti e leggende di Sicilia e del Mediterraneo. Due bambini curiosi, un Ciclope chiacchierone e un buffo Ariete nell'isola dei giganti con un occhio in più... Viaggio tra le meraviglie di una città speciale dove non si butta nulla e ogni cosa si trasforma in tante altre cose. Età di lettura: da 3 anni. -
Amàri. Con aggiornamento online
Quello di Biagio Guerrera è un nuovo canzoniere siciliano, una raccolta di versi ma anche di canti, arrangiati insieme ad alcuni dei protagonisti della nuova scena musicale isolana (scaricabili in mp3 dal sito della casa editrice, mesogea.it). Amàri (Amare) indica un verbo, un'azione che, declinata a seconda delle circostanze, racconta storie ed emozioni, una condizione in cui si ascolta o si bisbiglia, si urla a squarciagola o si tace. Amare è pervaso, sì, dall'Amore, ma anche dalla quotidianità, dalla passione civile, da odori e dolori (amari) di una vita sola e di tante. Amàri è poema e canto, voce incarnata in un corpo segnato dal tempo e dalla densa presenza del mondo, impregnato dai colori e dagli umori dei paesaggi, dall'universo di armonia e contrasti dell'isola. In terza di copertina il codice di accesso per scaricare i brani in mp3. -
A tavola con il sultano. Ediz. integrale
"A tavola con il sultano"""" è un invito alla scoperta della gastronomia ottomana. Un ghiotto libro di cucina corredato da decine di ricette originali dell'epoca accompagnate dalla sapiente e fedele rielaborazione sperimentata dall'autore. Ricerca storica e ricerca gastronomica si traducono nell'avvincente racconto di un'avventura che avvicina il lettore alle sorprese custodite in luoghi molto diversi ma dal medesimo fascino: la cucina, la biblioteca, l'archivio. Immergendosi in essi, Yerasimos osserva, analizza e ricostruisce i gusti della corte e della società ottomana e ci introduce con leggerezza e puntualità, attraverso i cibi dell'epoca e le consuetudini sociali che li accompagnano, in un universo al contempo estraneo e familiare, distante e contiguo. A partire dai registri contabili del palazzo di Topkapi, dai calmieri dei mercati, dai trattati medici e i ricettari dei grandi gastronomi arabi e turchi, dalle relazioni degli ambasciatori stranieri alla corte dei sultani tra il XV e il XVII secolo, Yerasimos porta alla luce una cucina """"oggi completamente dimenticata"""" dai gusti straordinariamente moderni. Un'autentica alchimia di semplicità e raffinatezza." -
Guasta semenza
Le vicende di un carrettiere di altri tempi, il suo singolare viaggio agli inferi in una terra desolata e contaminata dalla ""guasta semenza"""", narrate come una vera e propria favola gotica. Nel paesaggio metafisico di una Sicilia/Mondo inquietante e misteriosa, echi, forme e linguaggi di una tradizione narrativa dalle radici arcaiche ripropongono immagini, sogni e incubi del presente. Un viaggio onirico scandito in sette capitoli come sette porte che si aprono su altrettanti personaggi e il loro universo dolente con la tensione e il respiro del cuntu e della tragedia."" -
La Libia nella storia d'Italia (1911-2011)
A un secolo dalla conquista italiana della Libia, studiosi italiani e libici offrono al lettore una riflessione sulle radici e sui problemi ancora aperti di una storia dura e controversa. Passato e presente delle relazioni tra due paesi chiave del Mediterraneo sono proposti attraverso una lettura multifocale sulle origini e lo sviluppo dei rapporti italo-libici dal periodo coloniale a oggi. Un libro che aiuta a capire una vicenda storica che comincia ancora prima dell'occupazione e non si conclude con l'indipendenza libica. -
Otello. Liberamente ispirato all'Otello di William Shakespeare. Testo siciliano e italiano. Ediz. integrale
Liberamente ispirato all'omonima tragedia di William Shakespeare, l'Otello di Luigi Lo Cascio - che ne è anche regista e attore, nel ruolo di Iago - pone al centro della narrazione e della scena la solitudine dei personaggi che lo animano, qui ridotti a quattro rispetto all'opera originale. Scritto prevalentemente in versi (endecasillabi e settenari) in dialetto siciliano, dà corpo e voce, nelle intenzioni dell'autore, alla vicenda di un uomo, Otello, che non sa leggere qualcosa di sé in relazione alla questione amorosa e al mistero della donna. -
Pellegrini del nuovo millennio. Aspetti economici e politici delle mobilità religiose
Basandosi su studi etnografici che restituiscono un'immagine inedita, dal basso, di una religiosità in movimento, questo volume attesta la vitalità della mobilità religiosa nelle varie aree del Mediterraneo. Qui i oellegrinaggi hanno saputo adattarsi ai cambiamenti sociali e tecnologici e sembrano addirittura nutrirsene per fortificarsi. L'aspetto religioso è indissociabile dalle implicazioni economiche, politiche e sociali di questa mobilità, che possono a loro volta avere ripercussioni su vasta scala. Il bacino mediterraneo appare così come un laboratorio comparativo estremamente fecondo per l'antropologia. -
Valéry e la scatola nera
Il presente studio si sviluppa principalmente intorno alle problematiche relative al rapporto tra linguaggio matematico e linguaggio letterario. Esse trovano la loro sintesi in quello che Rossana Gheno definisce ""linguaggio matematicamente incarnato"""", in cui si ritrovano perfettamente sintetizzati meccanismi biologici, fenomeni cognitivi e realtà esterna, complesso riassunto da Valéry nell'acronimo CEM. L'ipotesi sostenuta attraverso il parallelo tra l'opera di Valéry """"Agathe"""" e la macchina elaborata da Alan Turing, svela i meccanismi di un progetto letterario in cui converge la molteplicità dei saperi."" -
A ccanciu ri Maria. Testo a fronte siciliano
Scritta in dialetto, nella lingua della contrada di Cutusìu che i lettori hanno imparato a frequentare grazie ai versi di De Vita, e corredata della traduzione in italiano che egli stesso ne fa, ""A ccanciu ri Maria"""" è la storia di un amore incompiuto, rimasto sospeso e poi riposto nella cassa profonda dei dispiaceri che ciascuno si porta dietro: l'amore tra Pietro e Maria, quella che si / volevano rubare / e presero invece in cambio la sorella. Al posto della sua innamorata, infatti, Pietro finisce col rapire Margherita, sorella di Maria, e attorno a questo scambio, di verso in verso, si tesse e si dispiega la storia paradossale di un'autentica beffa della vita che il protagonista-narratore stenta inizialmente a credere e di cui ricostruisce la trama. Con la consueta forza espressiva del suo linguaggio, procedendo in apparenti divagazioni che fanno tutt'uno col paesaggio e tutte convergono in dramma, Nino De Vita scrive qui una delle sue storie umanissime e indimenticabili."" -
Antologia (1984-2014). Testo a fronte siciliano
Corredata da un piccolo drappello di storie inedite e curata da Silvio Perrella, l'antologia delle opere di Nino De Vita, ripercorre dal 1984 al 2014 trent'anni di lavoro creativo di una delle voci più originali e profonde della poesia italiana contemporanea. Giunge in libreria insieme al nuovo racconto in versi dell'autore, ""A ccanciuri Maria"""", e non è un caso. Non è un caso, questo andare insieme dei due libri, non è un caso il loro simultaneo disporsi allo sguardo del lettore: è reciproca testimonianza tra autore ed editore di un incontro che trova a ogni nuova sosta, a ogni nuovo libro, nuove ragioni di un percorso comune. Sempre è azzardo necessario un'antologia e qui è l'autore stesso a fornircene la chiave e la ragione: """"Spesso, nella mia opera, si riscontrano momenti in cui prevale il fatto lirico e altri in cui prevale il fatto narrativo. Ho cercato per quanto possibile, di farli convivere""""."" -
Sguardi incrociati. Contesti postcoloniali e nuove soggettività femminili
Questo libro traccia il percorso di ricerca-azione, avviato nel 2014 all'interno del Centro Interculturale di Parma e proseguito in forma di laboratorio narrativo, sul tema del corpo femminile e dei dispositivi di controllo che oggi lo investono. In linguaggi e stili eterogenei, i vari interventi delle donne di diversa età e provenienza che vi hanno contribuito, si interrogano su vecchi e nuovi modelli di emancipazione e di relazione, ponendo in primo piano la pratica degli ""sguardi incrociati"""" come strategia possibile per """"decolonizzare le coscienze"""" e costruire forme concrete di reciproca ospitalità, una nuova """"arte della presenza"""" nello spazio pubblico e nella vita privata."" -
Manlio Sgalambro, l'ultimo chierico. Ediz. integrale
Manlio Sgalambro, in quest'intervista del 2004, risponde alle domande con il consueto tono, istrionico e drammatico a un tempo che, tradotto in scrittura, scolpisce le pagine attraverso un linguaggio di grande espressività. ""L'ultimo chierico"""", contemporaneo alla fine del Quaternario, pronuncia parole come """"dardi di vipera e denti di lupo"""": sulla Sicilia, la filosofia, la politica; sulla figura del vecchio, """"concrezione del tempo"""", sulla poesia, sulla musica. All'intervista segue il saggio che la curatrice, Rita Fulco, ha voluto dedicare alla febbrile tendenza a pensare del suo interlocutore, filosofo-chierico-teologo."" -
Il giocatore d'azzardo
"Il giocatore d'azzardo"""" è il lungo poema che fa parte dell'ultimo libro scritto da Mahmud Darwish """"poeta di Palestina"""" o """"poeta e palestinese"""", come amava definirsi. Scritte nei due anni che precedono la sua morte, le poesie comprese in questa raccolta sono considerate a pieno titolo il coronamento dell'opera di Darwish. Di chiara ispirazione autobiografica, i versi ripercorrono la vita di un bambino nato da una famiglia modesta in Galilea e tutti i 'casi della storia' in cui è riuscito a sfuggire a morte sicura diventando un uomo che, giunto alla maturità, sente vicina la fine e l'affronta con lucidità." -
Il vortice dei linguaggi. Letteratura e migrazione infinita
Quante lingue si parlano in un cantiere edile della periferia parigina e quante in un centro di espulsione? La letteratura postnazionale di cui si parla in questo libro è innanzitutto la macchina di espressione di nuove esperienze politiche, linguistiche, esistenziali che non possono prescindere dal pensiero, e dal fatto, che ""l'uomo è migrazione infinita"""". A partire dalla svolta di scritture come quelle di Joyce, di Gadda e degli scrittori caraibici E. Glissant, R. Confiant e P. Chamoiseau, Luca Salza pone al centro del suo saggio la necessità di trovare nuovi nomi, una nuova lingua per quel """"Tutto-Mondo"""" in cui """"le differenze culturali si moltiplicano per non cristallizzarsi in forme identitarie"""".""