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Microeconomia
Questo volume è pensato per chi studia la microeconomia per la prima volta. Si propongono sempre due livelli di analisi: uno, consistente in una breve descrizione introduttiva al tema che di volta in volta viene affrontato; e un altro, il cui scopo è quello di sviscerare a fondo i temi presi in considerazione attraverso l'ausilio dell'analisi funzionale. Dopo un capitolo iniziale in cui vengono spiegate le leggi della domanda e dell'offerta, i meccanismi equilibratori del mercato e il principio dell'elasticità, il secondo capitolo muove dal problema del comportamento ottimizzante del consumatore, ed è dedicato al lato della domanda del mercato. Il terzo capitolo è destinato allo studio del lato dell'offerta del mercato, e quindi della scelta efficiente dell'impresa nel breve e nel lungo periodo, analizzando in parallelo l'analisi della produzione e quella dei costi. Il quarto e il quinto capitolo sono stati incentrati sul comportamento dell'impresa in concorrenza perfetta, in monopolio e in concorrenza monopolistica. Nel sesto capitolo è stato affrontato il tema della teoria dei giochi e del comportamento strategico delle imprese in oligopolio. Il settimo capitolo è dedicato alle cause di inefficienza del mercato, e cioè alle asimmetrie informative e alle esternalità. L'ottavo capitolo, infine, con l'ausilio della scatola di Edgeworth, concentra l'attenzione sulle condizioni dell'equilibrio economico generale. -
Giovani per sempre. La figura dell'adulto nella postmodernità
Essere eternamente giovani costituisce un miraggio che seduce da sempre, ma che oggi assume i contorni di una realtà ascrivibile a tutti sempre e comunque. La giovinezza infatti non viene più vissuta come età di transizione tra adolescenza e adultità, ma come ipotesi esistenziale sganciata dal divenire, oggetto del desiderio di cui è possibile impadronirsi anche se si è già raggiunta l'età adulta. Per catturare questa stagione della vita è sufficiente essere disposti a modificare il proprio corpo e il proprio viso, a interrompere trame relazionali consolidate, a reinventarsi nuovi ogni giorno. Il libro è un'esplorazione di questa nuova estetica dell'età adulta e della ricaduta che essa ha sull'universo di coloro che giovani lo sono davvero. Il processo ermeneutico parte da un'analisi del vissuto di una giovinezza perenne, percorre i sentieri dell'identità, della seduzione, dell'apparire e dell'essere; e questo avviene con l'ausilio di fiabe utilizzate come strumento per cogliere paradigmi di realtà. La ricerca prosegue con l'analisi dell'icona della giovinezza come immagine-simbolo creata dalla comunicazione globale e dal sistema della persuasione, e con l'ascolto di voci di giovani chiamati a esprimersi sul sé e sull'altro da sé. Questo cammino di conoscenza ha portato alla delineazione di un mondo popolato da giovani autentici e mistificati che sembrano accomunati dal rifiuto dell'adultità in quanto il dover essere impone di rimanere giovani per sempre. -
L' innovazione duale. Il territorio come base per lo sviluppo globale
Fare innovazione per l'economia europea è una necessità, non un optional, e questo tema non riguarda solo il mondo delle imprese, ma riguarda la scuola, le istituzioni, gli atteggiamenti culturali. Il settore pubblico deve essere in grado di favorire l'innovazione in tutte le sue manifestazioni, riducendo gli adempimenti burocratici e ampliando le opportunità per le imprese e per i lavoratori. Nella sua decennale esperienza all'interno dell'assessorato all'Innovazione della Provincia autonoma di Bolzano, l'autore ha conosciuto molte persone convinte di essere degli innovatori perché hanno avuto un'idea brillante ma si sono scontrate contro il muro dei problemi pratici da affrontare per trasformare l'idea in un prodotto di successo. D'altro canto molti imprenditori non conoscono la gamma degli incentivi all'innovazione che Stato, Regioni o Agenzie dello sviluppo mettono loro a disposizione. Si verificano visioni ""duali"""" di ciò che è l'innovazione ma il pluralismo costituisce una grande risorsa perché costringe al dialogo imprenditori e pubblica amministrazione, soggetti politici e formatori, sui grandi temi che riguardano l'innovazione per trasformarla in una visione condivisa, capace di motivare i giovani e rafforzare la competitività delle imprese e del sistema-regione nel quale esse si trovano ad operare. Questo libro spiega cosa è l'innovazione """"duale"""", come trasformarla in spinta creativa che diventa stile di vita e di lavoro."" -
Marketing relazionale e consumatori alleati. Come realizzare un'alleanza vincente e duratura con il consumatore-cliente
Per le aziende la sfida del futuro si giocherà tutta sul tipo di relazione che riusciranno a realizzare con i loro consumatori-clienti: un semplice orientamento di marketing, un mordi e fuggi, un'alleanza duratura e fruttuosa? Il successo per un'azienda non è solo conoscere, orientarsi al consumatore-cliente e vendergli un prodotto, quanto invece impostare con lui un'ottima relazione, ben riscontrando le sue esigenze e facendolo diventare un alleato stabilmente e durevolmente. Ciò fa sì che dal marketing tradizionale si passi al più fruttuoso marketing relazionale, ovvero al marketing dell'alleanza con il consumatore-cliente. La conservazione della clientela è sicuramente uno degli obiettivi strategici dell'azienda: la clientela è infatti il suo più grande patrimonio e come tale va seguito, valorizzato, conservato, incrementato. Ecco allora la necessità di formulare e attuare per l'azienda un processo di marketing relazionale che la porti a creare e gestire nel migliore dei modi questa alleanza. Il percorso indicato da Antonio Foglio per farsi alleato il consumatore-cliente, è supportato in maniera determinante dalla sua ultratrentennale esperienza di marketing come operatore, docente e consulente. -
Comunicazione politica. Le primarie 2005 e le politiche 2006: sette casi di marketing elettorale
Introdotto negli Stati Uniti da diversi decenni e poi approdato in alcuni paesi europei, il marketing politico è approdato in Italia nel 1993, quando, per la nascita di Forza Italia, sono state utilizzate strategie e tattiche più vicine al mondo delle marche che a quello della politica. L'americanizzazione della politica italiana, che segue con un notevole ritardo quello dei consumi, ha successivamente prodotto altri fenomeni interessanti, il principale dei quali è stato quello delle primarie dell'Unione. Fare comunicazione politica oggi non significa più soltanto lo studio del messaggio per un manifesto, ma vuol dire l'utilizzo, oltre che degli strumenti ""classici"""", di quelli messi a disposizione dai new media, senza scordarsi l'importanza degli eventi e tenendo ben presente l'arena mediatica che può avvantaggiare o mettere in difficoltà un partito, o una coalizione, e il suo leader. Questo volume presenta il caso più interessante, dal punto di vista della comunicazione, delle primarie dell'Unione del 2005 e sei casi delle ultime elezioni politiche, svoltesi nel 2006. I casi riguardano: Il caso Bertinotti (Silvio Maselli), Alleanza nazionale (Federico Mollicone), Democratici di Sinistra (Peppe Allegretta), Forza Italia (Antonio Palmieri), Partito dei Comunisti Italiani (Alessandra Valentini), Rosa nel pugno (Roberto Parisi), UDC (Giuseppe Mele e Paolo Messa)."" -
Introduzione alla psicologia della pubblicità. Ambiti teorici e campi applicativi
Nel mondo moderno la pubblicità è divenuta, nel corso degli anni, una presenza costante, presente in molti ambiti della nostra vita quotidiana. I mezzi di comunicazione di massa trasmettono in diverse forme e in tutto l'arco della giornata migliaia di messaggi pubblicitari di diverso genere: è possibile trovarne nei giornali, durante le programmazioni televisive o al cinema, in internet, ma anche per strada, in metropolitana, nella nostra cassetta della posta, in forma di sms sul nostro cellulare, sulle buste della spesa. La pubblicità rappresenta un soggetto attivo nella creazione di altrettanti modelli culturali e stili di vita, grazie al fatto che essa crea intorno a ciascun prodotto pubblicizzato un mondo di attese e di riferimenti, ispirato a precisi modelli comportamentali e culturali, che non si rivolgono più unicamente al consumatore come individuo singolo, bensì ad esso in quanto soggetto sociale, che pensa, agisce e si muove all'interno di un ben definito contesto culturale, in cui la marca fornisce un modello di riferimento che risponde a bisogni sociali, emotivi e culturali, prima ancora che funzionali. È quanto spiega l'autore di questo volume, che illustra poi l'evoluzione del linguaggio pubblicitario, segnato nel corso degli anni da filosofie creative di diverso orientamento, delle tecniche psicologiche della persuasione e delle pratiche che caratterizzano l'attività professionale dei pubblicitari. -
Le tre case degli immigrati. Dall'integrazione incoerente all'abitare
Se il lavoro c'è, anche se subalterno, ma manca la casa, si può parlare di integrazione incoerente? Cosa si intende per integrazione abitativa? È sufficiente avere una casa per sperimentare la sensazione di sentirsi a casa? Una casa è data solo da muri, solo dalla comunità di abitanti, o dall'interazione tra la materia e la cultura, le aspirazioni, le abitudini e i costumi degli abitanti? Qual è il legame tra cultura e casa e come gestiscono questo rapporto gli immigrati? La casa nel Paese di origine come influisce sull'idea degli immigrati di casa ideale in Italia e quanta distanza esiste tra casa ideale e casa attuale? Il volume propone una lettura organica del tema ""casa degli immigrati"""", con l'obiettivo di verificare come si configura il bisogno-casa da parte degli immigrati, se e in che modo questo bisogno condiziona o influenza i processi di integrazione. Partendo dalla ricostruzione delle definizioni storiche e culturali del bisogno-casa e avvalendosi di due ricerche empiriche condotte nel territorio forlivese, il testo analizza i tre concetti chiave di integrazione, appartenenze molteplici e identità migrante per poi descrivere come si delinea l'abitare nella società multietnica."" -
Impresa pubblica e cambiamento: quale identità?
Da vari decenni si susseguono cambiamenti economici, politici, sociali, tecnologici che hanno modificato significativamente l'ambiente nel quale le imprese operano con ripercussioni più o meno rilevanti sull'essere e sul divenire di ciascuna di esse. In tale scenario turbolento e complesso la possibilità che ogni impresa venga inequivocabilmente riconosciuta dai propri interlocutori (clienti, altri stakeholder, ecc.) è strettamente connessa con il possesso di una chiara e specifica identità. In questo testo gli autori si interrogano rispetto alla possibilità di delineare l'identità di una specifica categoria di impresa: l'impresa pubblica. In particolare l'impegno scientifico ha riguardato, da un lato, la ricerca degli elementi più significativi per tratteggiare l'identità dell'impresa pubblica e, dall'altro lato, l'analisi di quelli che, più di altri, sono stati considerati dagli Autori specificamente pertinenti con l'obiettivo di ricerca. I componenti del gruppo di ricerca sono accomunati dall'appartenenza allo stesso Dipartimento universitario e dal comune ambito scientifico dell'economia e gestione delle imprese. -
Debito pubblico e mercati finanziari in Italia. Secoli XIII-XX
Che rapporto esiste tra il debito pubblico e la formazione dei mercati finanziari in Italia tra l'età comunale e il 2000? È vero che durante il medioevo e l'età moderna gran parte della ricchezza privata degli stati territoriali della penisola venne aspirata da uno sterile indebitamento governativo, alimentato da continue spese militari? La sottrazione di tante risorse fece diminuire i capitali per gli investimenti produttivi e condizionò l'andamento dell'economia reale? Quale relazione si instaurò, dopo l'Unità, tra il collocamento del debito, la strutturazione del sistema creditizio e l'organizzazione delle borse valori? Che ruolo hanno avuto le relazioni internazionali nell'evoluzione dell'indebitamento governativo e quale è stato l'andamento della sua sostenibilità? È a queste e ad altre domande che si propone di rispondere questo volume, in cui vengono raccolti i contributi presentati ad un importante convegno internazionale, dedicato ad approfondire un tema tanto cruciale quanto poco indagato nelle sue ramificate interrelazioni, quale quello del legame tra debito pubblico e mercati finanziari. -
Il consumo come produzione
Il ""consumo come produzione"""" è una categoria trasversale nella quale convergono le più recenti proposte teoriche e di ricerca nel campo dei consumi, come dimostrano i saggi che compongono questo numero di Sociologia del lavoro dedicato ai consumi. L'ipotesi che esista un ruolo produttivo del consumatore conduce gli osservatori del sociale a cogliere le plurime vesti che esso può assumere. Capacità cognitive, relazionali e competenze tecnologiche sembrano connotare il crescente potere del consumatore alla ricerca di nuovi equilibri rispetto al potere del consumo e della marca. Non va però dimenticato che processi antitetici e coesistenti sono in atto nel sistema del mercato e nel rapporto tra consumatori ed imprese. Così il prosumerismo, come forma estrema della esternalizzazione da parte delle imprese, va di pari passo con il crescere di una cultura partecipativa, che può avere risvolti proattivi nelle nuove forme di partecipazione mediata dal sistema del consumo. Su questo e molto di più si confrontano le voci interpellate alla ricerca di un quadro complessivo."" -
Gli strumenti dell'etica, l'etica degli strumenti e la responsabilità sociale
Quali sono gli strumenti dell'etica? Come si riconosce un comportamento eticamente corretto? E un'organizzazione socialmente responsabile? A livello di Unione Europea quali sono le direttive e gli orientamenti prevalenti? E sul piano internazionale? Giocattoli colorati al piombo, alimenti impregnati di pesticidi, pappe per bambini ""arricchite"""" di edulcoranti e coloranti, video-games violenti, vernici tossiche. Chi le produce? Uomini e donne come noi, che arrivano al lavoro dopo aver lasciato i figli a scuola, che nel week-end vanno a trovare gli anziani genitori e che, magari, il sabato si dedicano a qualche attività di volontariato. Codici etici, carte dei valori, principi-guida e linee operative possono funzionare: anche se imperfetti, carenti e mancanti. L'etica è e rimane problematica: pone problemi che danno da pensare. E che ci attivano, anche sul piano dell'azione individuale e collettiva. Essere responsabili richiede innanzitutto consapevolezza, apertura alla riflessione su di sé, sui propri valori, sulle conseguenze del proprio agire. Capacità di non dare per scontato, di sapersi interrogare e di saper confrontare possibili linee d'azione, scelte e soluzioni. Anche nelle organizzazioni, non solo sul piano strettamente individuale."" -
Dalla Sila alle Alpi. L'itinerario storiografico di Raul Merzario
Con una grande ricchezza e varietà di approcci, il volume si propone di ricostruire l'itinerario storiografico, decisamente inquieto e originale, di uno storico ""solitario"""" quale fu Raul Merzario e di cogliere il significato di un percorso di ricerca quanto mai innovativo, aperto come pochi altri al dialogo con le scienze sociali. Dai diversi saggi raccolti emerge con estrema evidenza il notevole contribuito di Merzario allo svecchiamento della storiografia italiana e al ribaltamento di molti luoghi comuni che vedevano negli abitanti delle montagne alpine nient'altro che uomini stolti e rozzi, mossi solo dalla fame, mostrando al contrario come spesso la modernità, tanto economica che dei comportamenti demografici, se proprio non ebbe origine nelle montagne certo vi si diffuse con grande tempestività e rapidità. Completano il volume un articolo inedito dello stesso Merzario, Tre comunità di emigranti del comprensorio dei laghi: Nesso (Como), Mezzovico (Lugano) e Caprezzo (Maggiore) XVIII secolo, e la bibliografia completa dei suoi scritti."" -
Contabilità d'impresa
Il testo si propone di presentare la rilevazione in contabilità generale delle principali operazioni di gestione, di assestamento, chiusura e riapertura dei conti di un'impresa in funzionamento. La struttura del volume risponde prevalentemente alle esigenze di un corso universitario di Ragioneria generale e applicata. Il livello di approfondimento teorico e la scelta della casistica delle operazioni trattate rispecchia contemporaneamente le esigenze di percorsi di studi sia aziendali, sia professionali; si è cercato, infatti, di rispettare un buon equilibrio tra esigenze di analisi e di sintesi, tenendo conto anche del quadro normativo di carattere fiscale. Partendo dalla considerazione che l'obiettivo primario della contabilità generale consiste nel consentire la periodica determinazione del reddito d'esercizio e la rappresentazione del capitale di funzionamento, si è curato in modo particolare il collegamento tra le singole operazioni di gestione e il bilancio. Questo obiettivo è stato perseguito indicando in ciascuno dei numerosi casi didattici (oltre 300) la collocazione nei prospetti civilistici di conto economico e stato patrimoniale di tutti i conti utilizzati. Inoltre, a conclusione di ogni capitolo è stato predisposto un paragrafo che sintetizza la collocazione in bilancio dei conti impiegati nel medesimo. Per favorire l'apprendimento, infine, ogni capitolo è stato arricchito con domande di riepilogo ed esercizi svolti sui principali contenuti. -
I grandi numeri della Cina nell'economia mondiale. Quale strada percorrere per il rilancio dell'economia italiana e campana?
Il modesto profilo di crescita e la contenuta espansione sui mercati esteri registrati dall'Italia nei primi anni del XXI secolo hanno richiamato l'attenzione, tanto del mondo politico-economico quanto di quello scientifico in generale, sull'improrogabile necessità di interrogarsi sullo stato dell'economia italiana, in un'ottica non più di confronto tra i vari attori istituzionali ed economici, bensì di intervento. In un contesto di forte propensione all'innovazione, di radicali cambiamenti nel quadro delle convenienze localizzative sotto la spinta dei nuovi ""players"""" e di rapida riconfigurazione delle filiere produttive, l'industria italiana si trova a dover ridefinire il proprio ruolo nella divisione internazionale della produzione, ricercando nuovi equilibri competitivi che le consentano di rispondere efficacemente alle pressioni esercitate sia dai """"vecchi"""" Paesi industrializzati, che dalle """"nuove"""" Economie emergenti. È necessario, dunque, capire se la logica che fino a qualche anno fa è stata vincente per il nostro Paese - quella di un'industrializzazione basata sulle PMI e sui sistemi distrettuali - possa essere efficace nel nuovo scenario globale."" -
Far lavorare stanca? Manuale per dirigenti del pubblico impiego che pretendono di più dai collaboratori
La produttività del lavoro nel pubblico impiego è unanimemente considerata troppo bassa. Le soluzioni proposte per dare una svolta sono molteplici, ma quasi tutte postulano l'introduzione di qualche cambiamento nel quadro normativo. L'autore di questo volume, convinto invece che si possa già ora fare molto di più, si cala nei panni di un dirigente armato esclusivamente del suo bagaglio professionale: le sue competenze di psicologo del lavoro e la sua esperienza di consulente di direzione, simula come agirebbe per ottenere immediatamente una maggiore produttività in un ipotetico settore della pubblica amministrazione che è stato messo a dirigere. Da questo esperimento vengono fuori ricette riguardanti gli atteggiamenti da tenere per rafforzare la propria leadership e le innovazioni organizzative da introdurre. Il tutto ovviamente compatibile con la normativa vigente e presumibilmente gradito a dipendenti e sindacati. Anche se indirizzato ai dirigenti, il volume, fornendo uno spaccato dei giochi che si fanno nel pubblico impiego, può essere utile anche agli amministratori, soprattutto a quelli che provengono dal privato. Il libro è scritto con uno stile molto discorsivo, usando il linguaggio colloquiale e senza divagazioni teoriche. Pertanto è di facile e gradevole lettura anche per chi non si è mai occupato di questi problemi. -
Dagli Appennini alle Ande. Le rimesse dei latinoamericani in Italia
Il volume intende offrire un'ampia rassegna di autorevoli contributi sul tema delle rimesse con particolare riferimento a quelle ricevute nei paesi dell'America centro-meridionale. In particolare, l'analisi prende spunto da un convegno tenuto lo scorso 24 ottobre 2006 a Milano, ""Dagli Appennini alle Ande. Il mercato delle rimesse in Italia: il caso degli immigrati latino-americani"""". Gli interventi di quella giornata sono stati ripresi, rielaborati e integrati con altri studi sull'argomento e un inserto statistico per rendere conto di quello che ormai si può ritenere il primo mercato di riferimento delle rimesse: nella regione Latino americana e dei Caraibi, infatti, i locali hanno ricevuto secondo la Banca Mondiale circa 53 miliardi di dollari americani nel 2006, oltre un quarto delle rimesse globali. L'aumento della presenza straniera in Italia e, contestualmente, la crescita esponenziale del volume delle rimesse in uscita dal nostro paese impongono una serie di ragionamenti volti a valorizzare questo importante strumento di sviluppo e di finanziamento dei paesi a forte pressione migratoria. Il volume vuole dunque offrire una opportunità di studio del fenomeno focalizzando l'attenzione sull'area di destinazione sudamericana anche perchè """"ora sappiamo quanto contano le rimesse. È giunto il momento che anche le persone che le inviano e le ricevono contino qualcosa"""" (D. Terry)."" -
Governance e sviluppo locale. Quali ponti per l'area dello Stretto
Il volume si propone di operare una riflessione generale sulla governance dello sviluppo locale attraverso una serie di studi di contesto riferiti ad una realtà urbana del sud Italia, una realtà particolare, ricca di risorse e competenze, troppo spesso usata come laboratorio per un certo tipo di sviluppo che alla lunga non si è rivelato sostenibile. L'area dello Stretto di Messina è stata oggetto di un'accurata analisi a partire dall'esame socio-economico delle sue due città più rappresentative, Reggio Calabria e Messina. Il caso del ponte, un progetto nazionale di portata internazionale, ma con fortissime ricadute e rischi (in primo luogo ambientali) a livello locale, diventa in questo testo l'occasione per ragionare sui modelli di sviluppo dominanti. Il volume vuole offrire al lettore non soltanto una, ma molteplici visioni dell'area utilizzando una metodologia di lavoro che prende le mosse dalle esperienze individuali per arrivare ad una riflessione partecipata e collettiva. I componenti del gruppo di ricerca appartengono alle due sponde dello Stretto e molti degli argomenti trattati sono stati, prima che studio scientifico, oggetto di emozioni e discussioni. Degrado urbano e azioni promosse dal basso, nuove organizzazioni sociali territoriali e il movimento No Ponte in particolare, divengono, con queste premesse, questioni cruciali per l'elaborazione di un modello di sviluppo alternativo. -
Come riconoscere un manager dalla scrittura. La grafologia, uno strumento per la direzione risorse umane
Disciplina esoterica o scienza umana? Cosa è la grafologia? Perché spesso ad essa vengono associati termini quali magia, mistero, veggenza, e perché viene altrettanto spesso confusa con astrologia o cartomanzia? Ci sono aziende in cui questa scienza viene utilizzata? I due autori - grafologi e professionisti della funzione risorse umane - hanno concepito questo libro con l'obiettivo di rendere giustizia ad una disciplina complessa, poco conosciuta o, se conosciuta, banalizzata, certamente scientifica, in Francia massicciamente utilizzata nelle aziende, in Italia solo da qualche anno penetrata, seppur timidamente, negli uffici del personale. Una lettura utile, non solo per gli appassionati ed i cultori della materia, ma soprattutto per quanti operano quotidianamente nella funzione risorse umane, che centra l'obiettivo di incuriosire, prima, e dimostrare, poi, le potenzialità di uno strumento innovativo nelle fasi di selezione, mobilità, sviluppo professionale. -
Per l'educazione al patrimonio culturale. 22 tesi
Negli ultimi decenni è venuta crescendo l'attenzione verso i beni culturali e paesaggistici e il loro uso didattico; essa ha ispirato le attività delle istituzioni scolastiche museali in campo educativo, una miriade di materiali e di opere relative alla formazione con i beni culturali. Ma più recentemente un concetto più ampio e più profondo ha fatto la sua apparizione sulla scena culturale: quello di educazione al patrimonio. Ad esso sono ispirati altre ricerche e pratiche formative che ne hanno messo in evidenza le potenzialità rivoluzionarie nella formazione storica, estetica, della cittadinanza. Il volume ha lo scopo di sintetizzare le riflessioni sparse in tanti testi e propone ad educatori della scuola, delle istituzioni museali e culturali elaborazioni di riferimento per ripensare il patrimonio e l'operatività. Le tesi sono ventidue e sono ripartite in tre parti: I principi; I soggetti e le responsabilità istituzionali; Le condizioni e le strategie. Sono proposizioni sintetiche e ragionate, e ognuna di essa è composta dal nocciolo dell'asserzione iniziale, dalla argomentazione per difenderla, da una base di riferimenti documentari, di cui sono riportati gli estratti pertinenti. -
Il marketing delle destinazioni commerciali. Modernità distributiva e ruolo dei promotori
Questo studio sviluppa l'idea che la competizione tra destinazioni commerciali sia elemento caratterizzante la fase attuale di modernità della distribuzione, al punto che al tradizionale confronto tra brand loyalty promossa dalle imprese industriali e store loyalty promossa dai retailer si affianca con forza crescente una destination loyalty ricercata da un attore specializzato nella sua promozione. I temi affrontati comprendono di conseguenza il profilo degli attori che sono promotori di destinazioni commerciali, il loro ruolo e le attività di marketing integrato che vengono a porre in essere per favorire il raccordo con il mercato delle imprese del retail e dei servizi insediate nella destinazione. Si tratta di una problematica che investe il piano dell'imprenditorialità oltre che dei processi competitivi che interessano il commercio, dal momento che questi aspetti sono connessi alla generazione di nuove combinazioni rilevanti in chiave di cooperazione ma anche di competizione con la distribuzione commerciale. Una parte del lavoro si concentra in particolare sugli aggregati specializzati nella distribuzione di abbigliamento. Sono prese in esame quali promotori di destinazioni tanto le organizzazioni impegnate nel generare attrattiva commerciale del centro città che le imprese che sviluppano e promuovono shopping center extraurbani.