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L' innovazione nelle destinazioni turistiche alpine. Riferimenti teorici e buone pratiche
Le località montane sembrano scontare una difficoltà strutturale nell'introdurre innovazione; è oggettivamente forte la tendenza a riproporre la stessa fisionomia e soprattutto la stessa tipologia di offerta. Questo lavoro pone l'attenzione al tema dell'innovazione finalizzata al rilancio e alla valorizzazione turistica delle destinazioni alpine. Nella prima parte viene offerta una riflessione sulle problematiche dell'innovazione, tema cruciale nella teoria economica, stimolato in particolare dal grande cambiamento di questi anni; l'attenzione va direttamente all'innovazione nelle località turistiche di montagna, delle quali vengono evidenziati i limiti, le difficoltà, le opportunità e le necessità più evidenti. Successivamente vengono analizzate esperienze dei paesi dell'arco alpino nelle quali si sono riconosciute soluzioni innovative, nel prodotto, nell'organizzazione, nel processo di produzione o nel marketing. Il testo offre una sorta di ""antologia dell'innovazione turistica nelle località alpine"""" che costituisce sia un'opportunità di riflessione per gli operatori, sia una casistica di stimoli e idee che possono essere rielaborate o reinterpretate."" -
Innovazione tecnologica e apprendimento organizzativo. La telemedicina e il sapere medico
La scelta di studiare le modalità di risposta messe in atto per sostenere i pazienti che soffrono di scompenso cardiaco porta a scegliere strade parzialmente diverse. Lo scompenso cardiaco, infatti, rappresenta una patologia che può apparire a prima vista come uno dei tanti aspetti su cui è impegnato il sistema sanitario di un paese occidentale. Come si vedrà in questo volume, invece, lo scompenso presenta diverse tipicità estremamente utili per comprendere come anche un evento squisitamente clinico possa avere profonde implicazioni e riflessi nelle relazioni sociali presenti nei sistemi di cura sanitari. Il lavoro qui presentato vorrebbe inoltre considerare un altro significativo aspetto di questi sistemi di cura: le applicazioni di telemedicina orientate al monitoraggio e all'assistenza delle persone colpite da scompenso cardiaco. Senza pretendere di esplorare e definire l'impatto sociologico della telemedicina nella generalità delle attività sanitarie su cui cominciano a comparire alcuni contributi di sintesi, l'intento è di esplorare piuttosto le modalità con cui la telemedicina viene utilizzata per affrontare una patologia particolare come lo scompenso cardiaco. -
Blindspot. Punti ciechi e punti di vista sull'industria culturale
"Communications. Blindspot of Western Marxism"""" è il titolo di un articolo pubblicato nel 1977 sul Canadian Journal of Political and Social Theory da Dallas W. Smythe, pioniere dell'economia politica della comunicazione negli USA e poi in Canada. Smythe accusa i colleghi di concentrarsi sulle problematiche relative all'ideologia, rimanendo """"ciechi"""" sulle logiche economiche della radio e della televisione commerciali. Di qui, l'Autore coglie lo spunto per confrontare, ripercorrendo la storia della ricerca comunicativa dagli anni Sessanta in poi, due visioni critiche che si concentrano entrambe sul lavoro di consumo: come produzione di senso e come produzione di valore. La nozione di industria culturale, fondata da Horkheimer e Adorno nel 1947 con l'enfatizzazione delle sinergie e interdipendenze reciproche fra diversi segmenti produttivi e la produzione culturale, e l'osservazione dei flussi di denaro e di senso che la nutrono e organizzano come sistema, viene così arricchita dei contributi dell'economia politica della comunicazione e della teoria delle industrie culturali. Inoltre, ripercorrendo la storia e l'intreccio dei diversi punti di vista, il libro propone di ricomporre il sistema complesso industria culturale avvalendosi anche dei contributi dei Cultural Studies e degli Audience Studies." -
Le imprese dell'Appennino centrale nella prospettiva di Basilea 2
La ricerca, svolta grazie al finanziamento del Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e di Coesione, e con il sostegno del Patto Territoriale per l'Occupazione Appennino Centrale, ha l'obiettivo di fornire un'analisi dettagliata dello stato delle imprese locali alla luce della situazione congiunturale e dell'evoluzione del rapporto tra banca e impresa. Le scelte strategiche e gli indirizzi del sistema pubblico delle agevolazioni alle imprese nel comparto del credito non possono prescindere da un'approfondita conoscenza del comparto produttivo, indispensabile per individuare le variabili sulle quali agire per promuovere la competitività. Il presente lavoro consente di determinare, in particolare, le modalità operative attraverso le quali i soggetti intermediari locali possono favorire l'applicazione del nuovo accordo di Basilea, senza che questo diventi causa di fenomeni di razionamento del credito a scapito delle imprese minori e di quelle più difficilmente assoggettabili all'attribuzione dei rating di affidabilità creditizia. -
Sviluppo di comunità e partecipazione. Linee guida per una nuova politica della città e delle comunità locali
Al mondo scientifico e al governo della città l'ISAS presenta il contributo di una recente ricerca sul processo di sviluppo delle comunità locali. Si è partiti dal presupposto che la crescita di una comunità si realizza in modo efficace attraverso una progettazione partecipata di interventi a fronte delle risorse locali e dei bisogni dei cittadini. Nella linea della democrazia attiva e di auto-appropriazione delle scelte di sviluppo, proprie del modello anglosassone, è stato qui tracciato il cammino di una comunità guidato, nel suo processo di cambiamento, da ""Agenti di sviluppo di comunità"""", professionalmente formati nell'ambito di un progetto dell'ISAS, con la collaborazione dell'Università di Palermo e della Comunità Europea. Si è inteso così rispondere alla domanda delle istituzioni urbane per una nuova politica della città che nella progettazione di sviluppo sappia non solo coniugare risorse, bisogni e identità delle comunità locali, ma sia capace di rispondere alle esigenze di integrazione e di aperture alla sfida della globalizzazione. Così l'agente di sviluppo di comunità sarà """"propulsore di cambiamento e attivatore di risorse"""". L'analisi dell'etica della partecipazione al Bene Comune, del modello del sociologo Dolci, del modello della società """"solidaristica"""" fondata nel rispetto delle diversità culturali e del pieno riconoscimento dei valori chiudono la terza parte di questo quindicesimo volume della collana ISAS."" -
Una scuola ineguale. Rubrica ragionata dei problemi chiave della scuola secondaria superiore
Dove puntare lo sguardo per cogliere quali sono i veri problemi cruciali della scuola italiana di oggi? Questa ""rubrica ragionata"""" tenta di selezionare un numero limitato di priorità di intervento e di analisi, con particolare riferimento alla scuola secondaria di secondo grado. Si tratta di problemi che è urgente affrontare in termini di comprensione, ricerca scientifica, dibattito pubblico e intervento di politica scolastica. La situazione odierna del """"discorso pubblico sulla scuola"""" è infatti caratterizzata da un lato dalle """"mode-emergenze"""" strillate e poi dimenticate, nella quotidianità senza memoria, dai media, dall'altro dal distacco e dall'incomunicabilità fra le ricerche specialistiche, la pubblica opinione e gli stessi protagonisti della scuola (fra cui i docenti). È a partire dalla constatazione di questo stato di cose che l'Area programmazione scolastica del Cisem ha cercato, con questa pubblicazione, di gettare un ponte fra tre realtà: mondo della ricerca scientifica, operatori e utenti della scuola, opinione pubblica interessata. Ogni problema è identificato tramite un concetto-chiave, è sinteticamente trattato soprattutto nei suoi aspetti problematici, si conclude con il suggerimento di possibili linee di ulteriore ricerca."" -
Studiare insieme, crescere insieme. Un'indagine sulle seconde generazioni in dieci regioni italiane
L'integrazione della seconda generazione degli immigrati in Italia, i figli nati nel nostro paese o ivi giunti in tenera età, appare una tra le sfide più importanti per il futuro della società attuale. Questi ragazzi avviati a costituire una componente sempre più rilevante della popolazione giovanile del paese vanno messi in condizione di confrontarsi ""alla pari"""" con i coetanei italiani soprattutto per quanto riguarda la partecipazione al sistema educativo e al mercato del lavoro. Sfruttando il ricco materiale raccolto con l'indagine ITAGEN2 nell'anno scolastico 2005/2006 - coordinata da Gianpiero Dalla Zuanna, Università di Padova - e comprendente oltre 21mila interviste ad alunni delle scuole secondarie di primo grado, il volume fa il punto della situazione anche attraverso il confronto con i coetanei italiani. Il testo fornisce un'immagine inedita dei figli di immigrati in Italia, li descrive sotto varie prospettive e costituisce un utile strumento anche per gli operatori locali che potranno trovarvi un quadro approfondito della situazione in ciascuna delle dieci regioni coinvolte nell'indagine sul campo."" -
Nicola Gallerano e la storia contemporanea
La figura di Nicola Gallerano è altamente rappresentativa di una generazione che, attraverso lo studio della storia contemporanea dentro e fuori l'università, intese anche impostare il terreno per un rinnovamento civile del paese. Così le battaglie per l'apertura della disciplina alla storia sociale, alla storia delle donne, alla metodologia comparata, all'uso di nuove fonti, si riflettono nella produzione dello storico, ma anche in una vita intensamente spesa a intrecciare rapporti interdisciplinari, a sostenere nuove forme associative, a rinnovare gli istituti esistenti, a favorire collegamenti tra scuola e università, tra ""centro"""" e """"periferia"""", tra didattica e storia. Per ricordare Nicola Gallerano a dieci anni dalla sua scomparsa l'Irsifar, in un convegno nel giugno 2006, ha proposto una riflessione sulla storia contemporanea in Italia e sul contributo da lui offerto alla lettura-interpretazione del passato recente. Questo volume ne ospita i contributi."" -
Cultura e territorio. Beni e attività culturali. Valorizzazione e indotto in prospettiva europea
A ogni livello politico, da quello nazionale ai livelli locali, il ruolo della cultura come possibile volano per altre attività viene ormai individuato come un fattore di estrema rilevanza per il nostro paese. Ugualmente importante è, però, la funzione che i beni culturali possono svolgere nella risposta ai bisogni identitari della popolazione, particolarmente forti in epoca di crescita dell'immigrazione; in questo ambito l'importanza della corretta gestione, soprattutto a livello politico, del patrimonio culturale travalica i confini italiani, per collocarsi in un più ampio spazio di valori condivisi europei. Per molti versi la situazione italiana si riproduce infatti in tutto il vecchio continente: la rilevanza della cultura è una caratteristica europea, come pure lo sono i crescenti flussi migratori, la delocalizzazione e i bisogni identitari. Come attestano i saggi raccolti in questo volume, proprio nel settore dei beni e delle attività culturali il quadro europeo è ricco di stimoli, ma anche di contraddizioni. La scommessa futura sarà dunque quella di dare ai cittadini un'identità forte, in cui la componente europea si integri con quella nazionale e locale, nello stesso tempo fornendo loro un'apertura all'interazione con i cittadini di paesi terzi, compresi quelli immigrati nel territorio dell'Unione. -
Agricoltura non profit. Percorsi strategici dell'impresa sociale e potenzialità multifunzionali per l'azienda agricola
Il volume riporta i risultati di una ricerca, finanziata dal Ministero delle politiche agricole e forestali, relativa al ruolo dell'agricoltura sociale in Italia, tipico esempio di agricoltura multifunzionale che suscita particolare interesse negli studiosi e negli operatori, sia in ambito nazionale che internazionale. In una cornice teorico-metodologica di analisi delle attività non profit nel mondo agricolo, il lavoro analizza la duplice dimensione dell'attività primaria finalizzata al recupero del disagio sociale: nell'ambito della cooperazione sociale dove l'agricoltura rappresenta uno strumento efficace di inserimento lavorativo delle diverse tipologie di disagio, e dell'azienda agricola dove il disabile rappresenta una opportunità nel completamento dell'approccio multifunzionale delle attività agricole. Ne emerge un quadro completo delle differenziazioni strategiche delle diverse imprese che mette in evidenza il divario nell'offerta di servizi sociali tra mondo rurale e urbano nonché la necessità di incentivare forme di integrazione tra impresa sociale e azienda agricola nelle attività sociali. -
Le aziende sanitarie pubbliche. La ricerca dell'economicità tra vincoli e margini di azione
A oltre dieci anni dall'emanazione dei decreti di riforma del Servizio sanitario nazionale i risultati del cosiddetto processo di aziendalizzazione non sono apparsi del tutto coerenti rispetto alle attese, tanto da far presagire ad alcuni la necessità di un cambiamento di rotta rispetto al modello aziendale. Ciò nondimeno, il modello aziendale è connaturato allo svolgimento dell'attività economica di produzione e consumo di prestazioni sanitarie e può contribuire concretamente al conseguimento della finalità del soddisfacimento dei bisogni di salute dei cittadini. La logica aziendale, funzionale rispetto al conseguimento delle finalità istituzionali, assume pieno significato rispetto alla soddisfazione dei bisogni pubblici in quanto criterio-guida per un uso razionale e responsabile delle risorse disponibili. Questo lavoro, impiegando la prospettiva economico-aziendale, interpreta il perseguimento dell'economicità della gestione come un comportamento che si esplica tra vincoli di varia natura e margini di autonomia che provengono all'azienda sanitaria dal modello istituzionale di riferimento. All'interno degli spazi di azione concessi, il perseguimento dell'economicità della gestione può essere favorito dall'impiego di strumenti e tecniche di ispirazione economico-aziendale che guidano verso il conseguimento di risultati coerenti con la finalità del soddisfacimento dei bisogni di salute e la responsabilizzazione economica attribuita alle aziende sanitarie pubbliche. -
Il cavaliere errante. La poetica educativa di Don Chisciotte
Perché leggere oggi le avventure dell'ingegnoso Idalgo? Di più. Perché leggerle alla luce di una serrata critica contro la pedagogia imperante e contro le sue evoluzioni dall'inizio del secolo? A che vale la fatica di smontarne le costruzioni, disarticolarne gli ingranaggi, decostruirne i discorsi? E poi, è possibile accostarsi ad un grande classico senza mediazione alcuna? Possiamo proporre una lettura della Divina Commedia, come d'un fiato, con animo impressionista? O i Promessi Sposi, o l'Odissea? Questi interrogativi sono i fili conduttori che accompagnano, incalzanti, la riflessione di Juan Carlos González Faraco, insieme all'insofferenza per la norma, per il codice, per lo schema. Per le esegesi, le analisi testuali, la riduzioni didattiche, gli exempla pedagogici. Per tutto quello che pre-confeziona, pre-digerisce, omogenizza l'esperienza estetica, ovvero, la vita. La formazione. E ne offre una sola chiave di lettura. Attraverso le avventure del Cavaliere errante, figura fragile e poetica, l'autore, legge il mondo, la vita, le sue trasformazioni incessanti, impreviste, vitali. E ci conduce ad una nuova teoresi pedagogica. -
Il focus group. Teoria e tecnica
Tanti sono i meriti attribuiti negli ultimi anni al focus group e tanti i campi in cui è stato applicato. Recentemente tuttavia si è diffusa una vera moda di questa tecnica ma, delle migliaia di focus condotti, solo pochi sono stati usati dopo un accurato esame della loro idoneità ad affrontare un dato problema cognitivo. Questo testo, una guida esaustiva al focus group, propone una riflessione epistemologica e metodologica sulla tecnica per esplorare quando è opportuno ricorrervi, quali obiettivi possono essere raggiunti applicandola e come massimizzarne i vantaggi e minimizzarne gli svantaggi. Il volume illustra inoltre una serie di accorgimenti da seguire nella preparazione e nella conduzione della discussione, mostrando anche come il lungo processo preparatorio cambia a seconda del motivo per il quale si ricorre al focus group (funzione esplorativa, di approfondimento/interpretativa di un fenomeno, etc.), del tema che si vuole indagare, del target al quale ci si rivolge. Il testo fornisce informazioni utili sulla tecnica, dal punto di vista teorico e operativo, agli studiosi di metodologia e sociologia, ma anche agli psicologi e a chi lavora nel campo del marketing. -
Frontiere di terra, frontiere di mare. La Toscana moderna nello spazio mediterraneo
La collocazione e la natura geografica della Toscana, lontana dalla massiccia catena delle Alpi, addossata, da un lato, agli Appennini, poi degradante tra zone collinose e pianeggianti fino al mare, conferisce un carattere particolare alle sue frontiere, che sono sia terrestri che marittime. Le prime non incontrano insormontabili barriere naturali; le seconde toccano il Mediterraneo. Lungo queste due direttrici si articola il volume. È affrontato, dapprima, il problema dell'evoluzione delle frontiere terrestri toscane (politiche, economiche, ecclesiastiche e comunitative) tra '500 e '700: fra consolidamento dello Stato e resistenze dei poteri locali. In seguito, sono esaminate la natura e il funzionamento delle frontiere marittime e del modo in cui sono emersi i concetti di mare liberum e di acque territoriali. La Toscana diventa così nel volume centro e spunto di una ricerca che ne travalica ampiamente i confini. -
La sfida dell'energia. Cambiamenti climatici, energia e ambiente in un mondo inquieto
Recentemente si sono creati sul problema dei cambiamenti climatici da un lato un allarmismo esagerato nell'opinione pubblica e dall'altro l'impressione di una certa distrazione della classe politica impegnata, salvo eccezioni, in tutt'altri problemi. Il volume si propone di esporre in modo semplice e chiaro, ma rigorosamente scientifico e basato su dati forniti da rapporti di Organismi internazionali di riconosciuta attendibilità, il susseguirsi degli incontri e dei provvedimenti presi in sede internazionale, a partire dalla Conferenza di Rio del 1979 ad oggi. Vengono altresì fornite notizie chiare e dati certi sulle energie rinnovabili, sul ""carbone pulito"""", sull'energia nucleare, sui rigassificatori di gas naturale e sui termovalorizzatori per la combustione dei rifiuti solidi urbani. Ciò dovrebbe finalmente permettere una discussione franca e costruttiva con una comunità sovente male informata. Gli autori rimarcano come il problema dei cambiamenti climatici - sulle cui cause e sui relativi effetti il dibattito nella comunità scientifica internazionale è molto acceso - sia argomento di ordine planetario, che richiede un approccio, un'etica comune di tutti i Paesi nell'affrontare i problemi e allocare le risorse finanziarie necessarie."" -
Tredicesimo rapporto sulle migrazioni 2007
Al 1° gennaio 2007 gli stranieri provenienti dai paesi a forte pressione migratoria in Italia sfioravano la soglia dei quattro milioni di presenze. Una crescita costante e consistente che porta gli immigrati a rappresentare il 5% dell'intera popolazione italiana. Aumentano le presenze, le acquisizioni di cittadinanza così come il volume delle rimesse inviate in patria, per citare solo alcuni fenomeni di rilievo. Il volume si articola in quattro sezioni - Il quadro generale, Aree di attenzione, Approfondimenti, Lo scenario internazionale - nelle quali vengono approfondite, alla luce dei più recenti dati statistici, aree tematiche quali il lavoro, la scuola, la salute. Vengono inoltre affrontate alcune questioni particolarmente rilevanti quali i minori stranieri non accompagnati, la Carta dei valori, le religioni in Europa e, nello scenario internazionale, le politiche dell'immigrazione in Gran Bretagna e in Spagna, la mobilità cinese e le migrazioni nei paesi andini. -
La scuola: paradigma e modelli
Il volume si snoda intorno all'idea che l'Educazione, prima ancora che un'attività, è un congegno concettuale che deve tuttavia misurarsi anche con le realtà fattuali. I vari interventi si sviluppano attorno alla relazione tra Paradigma e Modelli dell'educazione: il primo rimanda alla dimensione teoretica del discorso sull'educazione e la scuola, i secondi si riferiscono alle interpretazioni concrete del paradigma. Ci si muove con questa attenzione ai due piani del discorso, prendendo in esame sia questioni generali sia questioni più particolari e storicamente connotate. Di là dalla molteplicità dei problemi e dalle varie risposte storicamente date, si può rinvenire un elemento unificatore nella consapevolezza della scientificità del sapere sull'educazione e nel continuo perseguimento di tale scientificità. Prima di tutto e necessariamente attraverso la scuola, concepita come oggetto di scienza e, quindi, come agente educativo insostituibile e non surrogabile da qualsivoglia modello. -
L' artigianato per lo sviluppo. Secondo rapporto annuale 2007
L'esigenza di presidiare la realtà dell'artigianato trova riferimento ad un tempo nelle dimensioni del settore (14 mila aziende e 37 mila addetti complessivi), nella sua dimensione ""molecolare"""" e diffusa sul territorio, nella capacità di coltivare nuova imprenditorialità oltre che di generare occupazione, reddito e coesione sociale. Eppure l'artigianato soffre ancora oggi di una divaricazione evidente tra realtà e immagine presso l'opinione pubblica, ma anche presso molti operatori. È facile infatti considerarlo """"schiacciato"""" sui mestieri tradizionali, sulle debolezze della piccola dimensione e sull'individualismo imprenditoriale spinto. Mentre la """"forza quieta"""" del settore comprende al suo interno significative trasformazioni già avvenute e molto altre in corso, sul piano dei comparti oggi in sviluppo, del consolidamento giuridico e organizzativo delle aziende, delle alleanze tra imprese. Per questo si è voluto quest'anno misurare da un lato il fenomeno della polarizzazione delle aziende, a seconda del loro slancio competitivo e dall'altro analizzare il livello di cultura economico-finanziaria e la propensione a sviluppare alleanze da parte dell'imprenditore artigiano. Inoltre si è dedicato un apposito capitolo alla presenza sul mercato estero da parte delle imprese, attraverso un'analisi condotta direttamente dalla CCIAA di Trento."" -
Le imprese sociali. Modelli di governance e problemi gestionali
Questo lavoro costituisce la prosecuzione e lo sviluppo di una prima ricerca curata dal CreaRes (Centro di Ricerche su Etica negli Affari e Responsabilità Sociale) dell'Università dell'Insubria e dal CRC (Centro di Ricerche sulla Cooperazione) dell'Università Cattolica del S. Cuore di Milano, pubblicata nel 2005. L'evoluzione della normativa di attuazione della legge sulle imprese sociali ha suggerito l'opportunità di approfondire l'analisi per verificare, da un lato, gli effetti della regolamentazione nella costituzione di una impresa sociale e, dall'altro, in chiave microeconomica, l'impatto delle prescrizioni normative sulle problematiche gestionali delle imprese sociali. L'approccio seguito, fortemente di tipo interdisciplinare, ha affiancato contributi giuridici ed altri di natura economico e aziendale. Nello studio ci si è proposti di testare ""sul campo"""" l'impatto atteso che la regolamentazione potrà produrre sulle organizzazioni potenzialmente interessate ad assumere la qualifica di impresa sociale, mediante approfondite interviste dirette e di raccolta di questionari indirizzati a realtà insediate nella provincia di Varese."" -
Lavoro, rappresentanza, riforme. La Cisl di Bergamo e lo sviluppo economico-sociale nel secondo Novecento (1943-1985)
La storiografia istituzionale, economica e sociale bergamasca si arricchisce con questa monografia di un nuovo contributo di sintesi, attinente alle vicende della Cisl provinciale con la sua cadenzata affermazione come ""primo sindacato"""" durante la seconda metà del '900. Si ripercorrono le tappe fondamentali di evoluzione dell'Unione sindacale provinciale della Cisl di Bergamo dalle origini alla metà degli anni '80 del XX secolo. In particolare vengono enucleate quattro questioni di fondo. La prima riguarda il tema dell'identità del sindacato, della sua autonomia, della responsabilità che porta con sé quale libera associazione democratica e partecipata. La seconda concerne il rapporto della Cisl orobica con lo sviluppo economico e sociale sia territoriale che nazionale, sviluppo nel quale il sindacato si inseriva e che doveva saper leggere sempre meglio. La terza attiene alle fasi di rivendicazione, di scontro, di maturazione nella fatica della lotta vissuta dai lavoratori nelle vertenze sostenute all'interno delle singole fabbriche. L'ultima questione ricomprende le problematiche organizzative e di diffusione sul territorio della Cisl bergomense, da sempre fortemente innestata nelle realtà locali e nel tessuto sociale provinciale.""