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Welfare State e patto sociale in Europa. Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia 1945-1985
Il libro esamina tre periodi fondamentali della storia del Welfare State. Il primo, subito dopo la Seconda guerra mondiale, conobbe un radicale mutamento del rapporto Stato-cittadini in tutti i paesi esaminati. In quegli anni, la ricostruzione economica e la rifondazione democratica furono sostenute dal più significativo patto sociale tra governanti e governati stipulato nella storia dell’Europa contemporanea e di quel patto era parte integrante l’affermazione di nuovi diritti di cittadinanza sociale. Il secondo periodo rappresentò l’âge d’or, ovvero la fase culminante, quella delle maggiori realizzazioni dello Stato sociale. Il terzo periodo, invece, coincise con il processo di crisi e di trasformazione del capitalismo maturo negli anni ’70 e ’80. Le contraddizioni di quel processo si sono riflesse anche nelle politiche di welfare fino a porre, secondo alcuni, il problema di una sua sostanziale riforma. Nel libro questa importante e attualissima vicenda è inquadrata nella più generale storia dello sviluppo economico, dei mutamenti sociali e delle lotte politiche verificatesi in Gran Bretagna, Germania occidentale, Francia e Italia dal 1945 alla metà degli anni ’80. In questa maniera, è proprio il quadro d’insieme della storia europea del secondo Novecento a dare notevole spessore all’opera e a fornire le basi più solide per una ricostruzione storica del Welfare State, nonché per una riflessione sulle sue prospettive future. -
Aritmie. Ultime visioni metropolitane
Attraversando la letteratura, il cinema, l’arte e la musica, i brevi saggi qui raccolti indagano sguardi e voci sulla città moderna e contemporanea. Il filo che li percorre un po’ tutti è quel disorientamento, come condizione di libertà assoluta, dal quale si genera una nuova visionarietà. Così, queste ‘ultime visioni’ nascono ora da sogni adocchi aperti di scrittori e poeti (Dostoevskij, Baudelaire, Williams, Auster), ora dalle opere di registi come Wenders e Kassovitz, ora dalle riletture e trasfigurazioni del reale degli artisti che, nei loro interventi, ridisegnano le metropoli attraverso la fantasia.INDICE Premessa. ANTEFATTO numerouno – Oltre i miraggi. ANTEFATTO numerodue – Acrobazie. ANTEFATTO numerotre – Exit. ANTEFATTO numeroquattro – Respiri. ANTEFATTO numerocinque – Storie di occhi. ANTEFATTO numerosei – Fumo. ANTEFATTO numerosette – L’archeologo fra cumuli di spazzatura. ANTEFATTO numerootto – Le città dell’odio. ANTEFATTO numeronove – Di alcuni motivi di Lars von Trier. ANTEFATTO numerodieci – Passaggi. Bibliografia e note. -
Teatro in Asia. Vol. 3: Tibet, Cina, Mongolia, Corea.
Il ritorno del principe Rama ad Ayodhya, la capitale del suo regno, e’ ormai prossimo, il suo viaggio sta per finire: ha gia’ raggiunto le sacre montagne dell’Himalaya, tra le quali si erge il mitico monte Meru, axis mundi, origine dell’energia della terra, luogo d’incontro e dimora degli dei, come il monte Olimpo, il Kilimanjaro e il Fujiyama. Sulla sua vetta precipita la Ganga celeste, che poi si divide in quattro fiumi terrestri che scorrono verso i quattro punti cardinali. Nelle tradizioni popolari il concetto di punto centrale dell’universo, chiamato con vari nomi e differenti metafore nei Purana, si identifica con l’una oppure con l’altra delle vette himalayane. L’idea del sacro ha permeato il peregrinare di Rama nei paesi illuminati dai versi del Ramayana portato dai viaggi e dalle migrazioni della cultura hinduista, che dall’India e’ giunto sino alle lontane terre del Giappone. Nei paesi che ha toccato ha lasciato segni indelebili nei diversi aspetti della societa’, della religione, della cultura e dell’arte, ma si potrebbe anche affermare nel fluire stesso della vita. Sono queste tracce che ho cercato e sto cercando, assieme a quelle autoctone e a tutti gli altri incontri/scontri che hanno permesso la costruzione di quello straordinario e polisemico corpus che e’ il mondo asiatico. Di questo universo solo apparentemente imperscrutabile ho cercato di studiare il teatro, un momento cioe’ del suo incessante divenire, nella consapevolezza che l’azione performativa possa essere solamente compresa qualora sia stata simbioticamente connessa con la storia di quei paesi. Ho chiesto aiuto all’antropologia e ai suoi teoremi, sempre in discussione, sempre perfettibili e mutevoli, che proprio nelle insite contraddizioni trovano la forza e l’importanza delle loro affermazioni. -
Per più di una regione. Incontro tra regioni per condividere linee di lavoro, progetti...
* Presentazione e coordinamento (Vera Negri Zamagni) * Introduzione (Stefano Stefanini, Roberto Franchini) * Interventi (Angela Bistoni, Andrea castagnini, Lorenzo Cavanna, Roberta Miliotti, Bernardo Notarangelo, Marzia Marangon, Rosanna Nichilo, Andrea Vecchia, Nadia Biavati, Patrizia Comi) * Conclusioni (Roberto Grandi) -
Contro la morte. Psicologia ed etica dell'aiuto ai morenti
La morte difficile. Oggi concepita come orrore, assurdità, sofferenza inutile e penosa, come mancanza di vita, la cancellazione che ci si augura sia rapida e indolore. In che modo affrontare l’ultima delle esperienze umane? Come assistere e vivere il percorso verso la non-vita? Quale ruolo attribuire alla morte nella visione scandalosa della sofferenza? Quando rassegnarsi all’idea, quando accanirsi per combatterla? Come rapportarsi al morente dal punto di vista psicologico, etico, umano?Un libro che cerca di sondare le risposte a queste ed altre domande, ponendosi lo scopo della formazione psicologica ed etica di coloro che per motivi sanitari o personali assistono i morenti. La psicologia del rapporto medico-morente è sviluppata in un confronto con la letteratura e l’esperienza clinica internazionale sull’argomento. La tesi originale dell’Autore si fonda sull’immedesimazione con la condizione esistenziale di ciascun morente, per riscoprire il senso della lotta contro la morte, per ritrovare l’essenza della vita proprio quando viene a mancare, quando se ne annuncia la fine.Una ricerca che attraverso l’enunciazione delle principali teorie sulla “pacificazione” fra l’uomo e la morte (E. Kubler-Ross, M. De Hennezel, G. Jonas, … ), e la descrizione di esperienze cliniche e personali, affronta la dimensione psicologica, scientifica, umana, religiosa delle principali questioni che da sempre attendono l’uomo, offrendo una solida base per il personale medico e un valido sostegno a tutti coloro che accompagnano i propri cari verso la fine. I ritratti in chiaroscuro delle “facce contro la morte”, i volti che combattono contro ogni destino, ricordano che la mortalità appartiene all’uomo da sempre e sempre gli apparterrà, ritrovando le ragioni per lottare ogni volta di nuovo, poiché ognuno è non solo una vita, ma “la vita”. In ogni vita la vita intera… -
Il fondo per l'affitto. Una valutazione dell'esperienza dell'Emilia Romagna
Il volume raccoglie i risultati della valutazione della gestione del fondo per l’affito, istituito con la legge 431/1998 per erogare contributi monetari alle famiglie il cui reddito e’ insufficiente per il pagamento dei canoni di affitto delle case in cui vivono. Le informazioni dettagliate sulla provenienza geografica, sulle caratteristiche demografiche, sui redditi dei nuclei familiari che hanno beneficiato del fondo e sulle caratteristiche delle abitazioni da essi prese in locazione, contribuiscono a colmare un vuoto di conoscenza sulle peculiarita’ del segmento del disagio abitativo regionale di origine piu’ strettamente economica. La ricerca e’ stata realizzata elaborando le informazioni raccolte con le domande di ammissione ai contributi presentate alle amministrazioni comunali dai potenziali beneficiari del fondo. Le analisi svolte dal Nuval evidenziano che i criteri di accesso al fondo – l’importo unitario dei contributi e gli altri parametri scelti per la selezione dei beneficiari – definiti dalla Regione Emilia-Romagna hanno operato con efficacia. La loro applicazione ha consentito di erogare i contributi a un numero molto ampio di famiglie, contribuendo nel contempo a ridurre in misura rilevante l’incidenza dei canoni sui redditi familiari. -
IAS. International Accounting Standards. Il 2005 oggi?
La conoscenza degli IAS e’ una risorsa attualmente scarsa. Da questo punto di vista l’odierno utilizzo e gestione di tale risorsa risulta determinante, forse perfino strategico, per quanti abbiano intenzione di avvalersi del potenziale vantaggio IAS. Come evidenziato da Nicholas Carr in un recente articolo, cio’ che rende strategica una risorsa non e’ la sua diffusione (ubiquita’) ma la sua scarsita’, e tanto piu’ una risorsa risulta diffusa tanto maggiori sono i rischi a cui espone rispetto ai vantaggi che comporta. In altri termini e’ necessario innescare “il business IAS” prima che l’obbligatoria diffusione degli stessi, a partire dal fatidico 2005, ne attenuino l’attuale carattere di “risorsa scarsa” riducendo così i vantaggi ed aumentando i rischi. -
Lo Stato moderno. Origini e degenerazioni
Lo Stato come fenomeno storico, da una parte, e come tipo ideale della politica messa in pratica, dall’altra: sono queste le coordinate in cui Pierangelo Schiera rinchiude un tema che ha occupato almeno meta’ della sua quarantennale attivita’ di studioso. Percio’ egli si permette di parlare di “origini” e di “degenerazioni”, che hanno appunto a che fare sia col concetto di “Stato moderno” che con le molteplici varianti storico-istituzionali sulla cui base quel concetto e’ stato costruito. Di variante in variante, sia il concetto che la concreta determinazione politica di esso hanno assunto ruoli e significati tanto diversi che si deve per forza prestare attenzione alle de-generazioni intervenute: non necessariamente nel significato negativo che il termine ha nel linguaggio comune, quanto piuttosto in quello tecnico dell’antropologia fisica, piu’ vicino all’idea di evoluzione. -
Camminare per quadri
Gli spazi reali o virtuali in cui circolano i discorsi dell’arte costituiscono oggi una mappa sempre piu’ praticabile e percorribile, ma camminare per musei, navigare e orientarsi nei canali informatici richiede talvolta l’aiuto di guide esperte, anche se invisibili. Questo volume analizza il linguaggio divulgativo dell’arte e ne descrive le componenti in una prospettiva essenzialmente linguistico-pedagogica. La pluralita’ dei codici coinvolti, la varieta’ dei documenti e dei relativi supporti mediatici esaminati (rubriche artistiche nei giornali, CD-rom culturali, siti web museali) e i relativi approcci adottati, offrono molteplici percorsi di lettura. Ai contributi incentrati sull’analisi testuale e discorsiva (Achard-Bayle, Nobili, Cervini, Bussi, Eerdmans, Stevenson) si affiancano indagini socio-culturali (Theiner, Birk) e riflessioni metodologico-didattiche (Leone, Long, Costantini). Nonostante la diversita’ di interessi scientifici, gli autori sono accomunati dalla convinzione che esplorare la descrizione verbale (orale o scritta) dell’immagine pittorica, al fine di formulare proposte di attivita’ di riflessione e di analisi sulle modalita’ discorsive individuate, favorisca in modo proficuo le capacita’ di apprendimento in studenti di lingua straniera. -
Teatro, vita di Mei Lanfang
Attraverso le narrazioni che hanno originato il mito di Mei Lanfang (1894-1961) e che tutt’oggi ancora lo nutrono, il presente lavoro si muove lungo il labile discrimine che separa, o meglio unisce, teatro e vita nel percorso umano e artistico del più noto interprete di ruoli dan – i personaggi femminili dell’Opera di Pechino tradizionalmente interpretati da attori – che le platee d’ogni tempo abbiano mai conosciuto. L’approccio biografico, solo uno dei possibili, è sembrato il più adatto anche alla contestualizzazione e all’avvicinamento della riscrittura di Addio mia concubina operata dallo stesso Mei Lanfang: uno dei più amati e affascinanti testi classici della drammaturgia cinese, ulteriormente impreziosito perché nella versione creata dal grande maestro dan, rivive in queste pagine nella prima traduzione italiana di sempre. -
La Regione e gli altri. L'insieme delle relazioni esterne e la rete dei punti di contatto
la regione e gli altri. Gli “altri”, in questo caso, sono tutti coloro con i quali la nostra Amministrazione, nel quadro della sua attivita’ istituzionale, ha delle relazioni. Gli “altri” sono i quattro milioni di emiliano-romagnoli che, in quanto soggetti di diritti di cittadinanza o utenti di servizi, interagiscono con noi. Gli “altri” sono i soggetti collettivi: gli Enti locali, le associazioni di categoria, le organizzazioni di volontariato, i comitati spontanei che in forme diverse collaborano in Emilia-Romagna alla gestione della cosa pubblica. Con tutti questi “altri” la Regione si rapporta attarverso una pluralita’ di punti di contatto e con stili, approcci e soluzioni organizzative diverse. Questo volume raccolgie gli Atti di un seminario, organizzato dalla Regione il 30 gennaio 2004 per presentare l’attuale realta’, e molteplicita’, dei punti di contatto esistenti e ragionare sul miglioramento delle logiche organizzative. L’obiettivo e’ quello di creare un sistema dei punti di contatto, rispettoso dell’autonoimia settoeiale, ma basato sulla condivisiuone di standard di qualita’ e di un modello a rete. -
Estetica e musica. L'origine di un incontro
Che significato assume il connubio evocato dal titolo “Estetica e musica”, nel quale la congiunzione pare sottolineare volutamente la non-identità e quasi la distanza tra i due termini della relazione? La risposta chiama in causa due esigenze complementari: da un lato, quella di circoscrivere i limiti, i contenuti e l’ambito storico dell’estetica musicale; dall’altro, quella di tematizzare forme di riflessione sulla musica appartenenti alla tradizione europea, ma non direttamente riconducibili a modelli estetici. Alla luce di tali esigenze i due saggi qui presentati – speculari l’uno rispetto all’altro – vorrebbero contribuire a ripensare l’incontro della musica con l’estetica. Pur richiamandosi a testi ben noti, essi indagano tradizioni e contesti culturali forse meno battuti, nel tentativo di ricollocare l’estetica musicale nel luogo o nei luoghi che le competono nella storia della cultura. Il primo, Le radici musicali dell’estetica, illustra come il paradigma musicale “pre-estetico” possa contribuire all’individuazione della genesi di certe categorie estetiche generali elaborate dalla cultura illuministica. Il secondo, Le radici dell’estetica musicale, presenta il tentativo di fare emergere il faticoso costituirsi, nel diciottesimo secolo, dei primi nuclei di interesse estetico-musicale, spesso in rapporto con pratiche culturali diffuse piu’ che con modelli speculativi.IntroduzioneLE RADICI MUSICALI DELL’ESTETICA (Paolo Gozza)I. Il problema1. Diderot: dall’acustica musicale alla “filosofia del gusto”2. Diderot: il BelloII. Origine, natura e progressi della percezione dei rapporti1. Da Pitagora a Cartesio2. Cartesio3. La tradizione del Compendium musicaeIII. Dal bello musicale al Bello1. La transizione2. CompimentoIV. ExplicitLE RADICI DELL’ESTETICA MUSICALE (Antonio Serravezza)1. Le origini dell’estetica filosofica e la musica2. Le fonti dell’estetica musicale3. La musica e le opere4. Le opere e il gusto5. Il gusto, la collettività, il consenso6. Le musiche e la critica7. La critica come ricerca di senso8. Le proiezioni estetiche della critica -
Cittadinanza. Soggetti, ordine, diritto
Il concetto di cittadinanza è oggi al centro dei dibattiti teorico-politici. La presente antologia ne ricostruisce la storia a partire dalle origini della modernità, giungendo fino a documentare la genealogia dei diritti sociali di cittadinanza e dell’esperienza novecentesca del Welfare State. Lungi dal limitarsi al profilo istituzionale assunto dalla cittadinanza, i testi qui raccolti ne pongono in evidenza le contraddizioni e i movimenti interni, che sono spesso determinati dall’azione di soggetti posti ai margini (o oltre i confini) della cittadinanza stessa. La cittadinanza si conferma così un punto di vista privilegiato per guardare, tanto sotto il profilo storico quanto sotto il profilo teorico, alle trasformazioni dello Stato e della società, alle figure soggettive dell’esperienza politica, ai criteri di inclusione e ai regimi di esclusione che ne circoscrivono lo svolgimento.Con scritti di Jean Bodin, John Locke, Immanuel Kant, J. Hector St. John De Crèvecoeur, Hamilton-Jay Madison, Thomas Paine, J.-J. Rousseau, Joseph-Emmanuel Sieyès, Maximilien De Robespierre, T. Leclerc, Benjamin Constant, François Guizot, Alexis de Toqueville, Albert V. Dicey, Carl Friedrich Von Gerber, Georg Jellinek, Mary Wollstonecraft, Harriet Taylor, F.D. Toussaint Louverture, W.E.B. Du Bois, Frantz Fanon, Karl Marx, G.W. Friedrich Hegel, Bronterre O’Brien, J. Stuart Mill, Arthur de Gobineau, Santi Romano, Benito Mussolini, Adolf Hitler, Hannah Arendt, Karl Marx, Auguste Comte, Gustav Schmoller, Eduard Bernstein, Beatrice e Sidney Webb, Thomas Humphrey Marshall. -
L' arte del costume. La sartoria teatrale Alberani di Bologna
Il costume teatrale, vale a dire l’abito indossato da un attore per esprimere compiutamente l’azione drammatica, cosi’ come si intende oggi giorno, ha una storia piu’ recente di quella della moda. Solo alla meta’ del XVIII secolo, infatti, gli attori fecero i primi sforzi per adeguare il costume al personaggio, moderando il tono mondano dell’abbigliamento ed aderendo alla realta’ storica espressa nell’opera e solamente sul finire del secolo l’imperativo di seguire completamente la verosimiglianza ebbe il sopravvento. Scopo di questo scritto e’ quello di contribuire a far conoscere un’antica azienda artigiana, la sartoria Alberani, operante da oltre cento anni in un settere che, a buon diritto, si puo’ definire artistico, centrando l’attenzione su di una campionature di costumi, valorizzando le risorse artistiche ed operative della storica sartoria. -
I servizi pubblici locali alla luce della finanziaria 2004. Moduli di gestione tra concorrenza ed affidamenti diretti
Il tema dei servizi pubblici locali non cessa di essere oggetto di accesi dibattiti che impegnano non solo gli ambienti accademici, ma soprattutto il mondo degli operatori economici. Col presente volume si e’ voluto ricostruire taluni punti di snodo dell’intricata materia, che a seguito dell’emanazione delle finanziarie 2002 e 2004, risultano essere stati particolarmente stravolti. Si analizzano, pertanto, sia gli interventi sempre piu’ decisivi della comunita’ europea nel settore, sia il tentativo del legislatore nazionale di voler introdurre il principio di concorrenza, anche in settori come quello in oggetto, senza pero’ abiurare al ruolo politico che l’ente locale continua a mantenere: da qui la scelta gestionale di s.p.a. a capitale pubblico totalitario nonche’ gli appalti “in house”. Una particolare attenzione, infine, si e’ voluto dare proprio all’affidamento “in house”, che rappresenta l’eccezione alla regola generale della scelta del soggetto erogatore, anche alla luce della recente Dir. 2004/18 CE del 31 marzo del 2004. -
Studi sul testo della «Gerusalemme liberata»
Il volume, preparato e ordinato dall’autore pochi mesi prima della sua scomparsa, raccoglie tutti i saggi, editi singolarmente in diverse sedi, dedicati da Luigi Poma al problema filologico della “Gerusalemme liberata”: dal saggio in cui fu individuato il codice Gonzaga, che permise a Poma di ordinare in maniera rigorosa la tradizione manoscritta e a stampa del poema alla luce di un punto di riferimento sicuro, ai diversi contributi volti a ridimensionare l’autorità delle stampe cinquecentesche uscite vivente il Tasso ma senza suo diretto concorso (dalle Bonnà all’Osanna, per secoli e senza prove sicure ritenuta fatica editoriale di Scipione Gonzaga), al saggio in cui sono individuati i due testimoni manoscritti portatori dell’ultima lezione di quella “grande incompiuta” che è la “Gerusalemme liberata”. -
Rose e cenere. Studi e ricerche su Mishima Yukio
Lo scrittore giapponese Mishima Yukio (1925-1970) rimane una delle presenze più complesse ed enigmatiche del secondo Novecento, un poeta sempre in bilico tra Oriente e Occidente. La sua immagine resta legata alla drammatica uscita di scena con cui sigillò il legame arte/vita che fu centrale in tutta la sua esistenza. Giunto ormai allo status di “classico moderno”, la sua eredità sta soprattutto nella creazione di un mondo in cui l’ambiguita’ e i suoi mille volti sono l’elemento di maggior forza, in unacontinua poetica della contraddizione. Nella sua carriera come narratore, saggista, attore, drammaturgo, politico e cineasta, si profila una fisionomia sfuggente che, parafrasando una celebre definizione data su Jean Cocteau, cui egli fu devoto e sul quale scrisse pagine acute, era sempre alla ricerca di spazi di silenzio e meditazione proprio nel cuore di una vita pubblica sfrenata. Scrittori, storici del teatro e del cinema, studiosi di lingue e culture orientali, affrontano in questo libro l’universo complesso, spesso paradossale, dell’autore de “Il padiglione d’oro” e di “Confessioni di una maschera”, cantore del gesto eroico che cancella la vergogna del vivere, tema su cui torna piu’ volte. Un’occasione preziosa di verifica e approfondimento, per conoscere una dellepersonalita’ rilevanti del secolo breve da poco concluso.INDICEDANIELE DELPOZZO, LUCA SCARLINI, Introduzione.EMANUELECICCARELLA, La tradizione estetica come ideologiain Mishimka Yukio.TOMMASO GIARTOSIO, Unprivilegio di autonomia. Omosessualita’ e arte in“Colori proibiti”.ANTONIO FRANCHINI, Uncorpo per la morte.GIOVANNI AZZARONI, Unpassato che rivive nel presente, un presente chetrova conferma nel passato.PIER MARIABOCCHI, Mishima e il cinema.LUCA SCARLINI,Visioni del vuoto e colori proibiti: la ricezionedi Mishima Yukio in Occidente.NOTE DI EIKOHHOSOE alle foto di Mishima Yukio.Mishima inItalia: interventi, saggi, recensioni(PAOLOMILANO, LUIGI BALDACCI, ALBERTO MORAVIA, FRANCOCORDELLI, ALBERTO ARBASINO, GIAN CARLO CALZA,FABRIZIA RAMONDINO)Profilo biografico diMishima Yukio.Bibliografia delle opere diMishima Yukio pubblicate in Italia.Biografieautori.Glossario minimo. -
L' evoluzione della tonalità nel XX secolo. L'atonalità in Schönberg
Attraverso una serrata indagine sulla musica composta da Arnold Schönberg tra il 1898 e il 1912 (dalle prime forme di sospensione tonale ad una compiuta atonalità) se segue un itinerario espressivo e intellettuale di intramontabile fascino e di basilare importanza per tutta la cultura – musicale e non – del Novecento. L’autore conduce l’analisi delle singole opere ad una sintesi comparativa: il risalto dato alle peculiarità stilistiche si integra in una visione d’insieme del linguaggio atonale. Il problema di una definizione dell’atonalità è infatti sospinto oltre le secche cui l’hanno relegato una tortuosa storia concettuale e una certa critica positivista, per essere riformulato e mostrarsi in una nuova luce. La possibilità di una chiara intelligenza di un fenomeno linguistico così complesso si consolida quanto più lo si consideri inscritto in una linea evolutiva della musica occidentale e non come momento di frattura. E i suoi strumenti di comprensione sono già desumibili dalla stessa singolare intrapresa di Schönberg: l’aver dato corpo a un idioma del tutto personale che è divenuto lingua e sistema, e ha cambiato il pensiero musicale della tradizione pur conservandone gli statuti – radici essenziali alle quali si è calato per trarne, con un processo di astrazione che ha pochi precedenti nella storia della musica, nuove forme. -
Guida per la realizzazione di presentazioni orali con uso di materiale visivo. Con CD-ROM
Questa guida è uno strumento pratico per quanti devono progettare e realizzare presentazioni orali con proiezione di materiale visivo. Analizza la corretta struttura di una presentazione orale, con particolare attenzione linguistica a ciò che la distingue da un testo per la lettura, in funzione degli obiettivi, del contesto e del pubblico. Inoltre considera in dettaglio i criteri per la preparazione del materiale per la proiezione: dai requisiti fondamentali per la leggibilità dei testi, all'analisi e utilizzo di grafica e immagini adeguate. Il CD contiene una ""guida veloce"""" (in formato ppt), sui contenuti fondamentali, ed una presentazione (in formato ppt) più articolata del testo, arricchito da ulteriori contenuti teorici."" -
L' erbario tecnologico. La natura vegetale e le nuove tecnologie nell'arte tra secondo e terzo millennio. Con CD-ROM
Alcuni artisti contemporanei (Piotr Kowalski, Nissim Merkado, Erik Samakh e gli italiani Piero Gilardi, Pietro Mussini, Nicola Toffolini e Alessandro Quarante) hanno affrontato il tema della natura vegetale, ponendolo in connubio con le tecnologie che si sono sviluppate con l'informatica: due realtà che parrebbero incomunicanti sono fatte interagire e originano insieme delle creazioni artistiche. Gianna Gatti, giovane ricercatrice nel campo delle arti tecnologiche, ci porta nel mondo della natura virtuale, delle installazioni tecnologiche sul territorio. Il volume contiene un CD-ROM con opere degli autori citati.