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Mai sotto Saturno. Girolamo Manfredi, medico e astrologo
Girolamo Manfredi (Bologna, 1430-1493) è stato uno dei maestri di punta dell'Università di Bologna nella seconda metà del Quattrocento. Medico e astrologo, raggiunse rapidamente una fama che varcò i confini universitari e cittadini, soprattutto per la proficua attività di estensore di pronostici astrologici. Medico di personaggi dell'élite cittadina, il suo nome, tra i posteri, fu legato allo straordinario successo della sua opera Liber de homine o Il Perché, originale compilazione enciclopedica sul sapere medico del tempo, ristampata fino al XVII secolo, ma egli fu autore anche di un trattato sulla peste e di un'opera di anatomia. Ripercorrerne la vicenda biografica, accademica e intellettuale, ci porta nelle aule dello Studio, tra le antiche autorità del pensiero medico e le dissezioni anatomiche; nei cenacoli degli intellettuali e imprenditori che danno vita, in quegli anni, a imprese tipografiche complesse e di successo, come la Cosmographia di Tolomeo; nell'ambiente della corte bentivolesca, nel rapporto stretto, ma non del tutto chiaro, con Giovanni II; infine, nel mondo degli astri e dei pianeti, tra le polemiche dei suoi detrattori e e le difese dei suoi paladini. -
Chan yig. Il libro tibetano delle danze
È molto difficile rispondere alla domanda su come siano nate le danze ’cham; tuttavia si può sostenere che nelle forme attuali le danze culturali del lamaismo siano indubbiamente una sintesi dei costumi originali tibetani con i concetti e le pratiche del tantrismo indiano.Secondo le tradizioni orali e del ’Cham yig talvolta gli autori delle danze le hanno create partendo sia da princìpi cosmologici e iconografici generali che da visioni avute in sogno, in accordo con gli insegnamenti religiosi delle rispettive scuole. Si ritiene generalmente che alcuni creatori di danze abbiano inventato i movimenti coreografici dopo aver visitato in sogno la montagna di rame colorato (zangs mdog dpal ri) della leggenda di Padmasambhava. -
La biblioteca come servizio. In memoria di Piergiorgio Brigliadori
Concepito in origine come festoso omaggio per il preannunciato pensionamento di Piergiorgio Brigliadori (1941-2006), questo volume si è trasformato, per l’imponderabilità del fato, in dolente tributo alla memoria. Capovolto di necessità il segno della destinazione, rimane immutato il motivo conduttore che lo ha ispirato. L’indice del libro riunisce il sodalizio di amici di Piergiorgio, cioè quel gruppo di lavoro che, frequentando nel tempo la biblioteca «Aurelio Saffi» di Forlì, ha contratto molti debiti con le competenze del dedicatario. Il quale esercitava un giuspatronato naturale sulle Raccolte Piancastelli, in virtù di una conoscenza impareggiabile: di qui la stima per il bibliotecario e l’affettuosa sollecitudine di tutti per la sua schiva persona. I contributi, disposti in serie cronologica, delineano un diagramma indicativo, raccolto intorno al filo rosso di occasioni, temi e figure in larga misura sollecitati dal pretesto privato che li ha suggeriti, sicché preme rilevarne la convergenza obiettiva. Il fuoco dell’analisi accredita difatti a parte obiecti una sorta di fotografia della sfaccettata cultura di Brigliadori: quasi che si trattasse di un negativo emerso per suggestione nell’immaginario di chi lo ha avuto familiare, ricavando dalla sua frequentazione stimoli nutritivi. Nasce da questa consapevolezza anche il titolo, imposto dalla deontologia del protagonista, che raccomanda la silloge a quanti continuano ad avere a cuore le sorti della cultura, nella distratta Italia televisiva di oggi. Perché è nostra convinzione che la biologia dei libri, intesa come capacità di tramandare messaggi a futura memoria, costituisca un’eredità imprescindibile. Piace immaginare che questo monito sia l’ultimo avviso dettato dall’appassionata saggezza dell’amico perduto.Con saggi di Arnaldo Bruni, Andrea cristiani, Lara Michelacci, Elide Casali, Paolo Rambelli, Luca Frassineti, Emanuela Ercolani – Carlo Poggi, Angelo Romano, Duccio Tongiorgi, Laure Pellicer, Pantaleo Palmieri, Ulisse Tramonti, Roberto Balzani, Renzo Cremante, Fausta Garavini, Lilia Ponzio, Sante Medri -
Antropologia della musica nelle culture mediterranee
Antropologia della musica nelle culture Mediterranee è dedicato alla memoria di Tullia Magrini, Professore di Etnomusicologia e di Antropologia della musica presso il Corso di laurea in “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo” (DAMS) e il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, venuta a mancare nel 2005. Il volume presenta caratteri particolari. Oltre a contenere tanto contributi in lingua italiana che in lingua inglese, come è immediatamente visibile, esso è realmente dedicato a Tullia Magrini in ogni sua parte, perché i saggi che contiene fanno riferimento diretto al suo lavoro e ai suoi interessi di studio e ricerca. Nel 1992 fondò lo Study Group su “Anthropology of Music in Mediterranean Cultures” dell’International Council for Traditional Music (UNESCO) e, nel 1996, la pionieristica rivista elettronica Music and Anthropology. I contributi al volume non provengono solo da etnomusicologi, dal momento che Tullia Magrini riteneva che negli studi mediterranei la dimensione storica fosse altrettanto importante di quella antropologica. Questo Gedenkschrift, o volume In Memoriam, è dunque mirato al Mediterraneo, un nodo di interazioni culturali e musicali nel quale ogni sorta di processo antropologico possibile e immaginabile è visibilmente presente.Musical Anthropology in Mediterranean Cultures is dedicated to the memory of Tullia Magrini, Professor of Ethnomusicology and Anthropology of Music at the Corso di laurea in “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo” (DAMS) and in the Department of Music and Performing Arts of the Università di Bologna, who passed away in 2005. The volume is in more than one way distinctive. First, it gathers contributions in both the Italian and English languages. More important, each contributor has taken this opportunity to express a special indebtedness to Tullia Magrini by connecting with her research experiences and interests. In 1992, she founded the Study Group of the International Council for Traditional Music (UNESCO) which specifically addresses the “Anthropology of Music in Mediterranean Cultures,” and in 1996 Music and Anthropology, a pioneering Internet journal. In keeping with her vision for a common anthropological and historical dimension in Mediterranean musical studies, the contributors come from across the disciplinary landscape. This Gedenkschrift, or memorial volume, is therefore focused on the Mediterranean, a net of cultural and musical interactions in which every conceivable anthropological process is noticeably present. -
L' ambivalenza del tempo della storia in Sant'Agostino
Nel 1950 Marrou, uno dei massimi specialisti del pensiero di sant'Agostino, tenne la conferenza ""L'ambivalenza del tempo della storia in sant'Agostino"""", un testo che sta alla base del posteriore studio di Jacques Le Goff su """"Tempo della Chiesa e tempo dei mercanti"""". Il saggio di Marrou mette in luce la strutturale ambivalenza tra il tempo della storia umana - terrena- e una temporalità altra - celeste - il tempo della città di Dio. Grazie alla relazione dialettica fra questi due sensi del tempo, la storia umana si iscrive così in un disegno universale. E questo legame ci permette di parlare di un senso - e di un fine - della storia stessa."" -
Storia. La formazione del concetto moderno
Nel corso del tempo, la funzione politico-sociale della storia e il suo stesso concetto cambiano profondamente. E il vero momento di svolta, che coincide appunto con la formazione del concetto moderno di storia, ha inizio precisamente nell'ultimo trentennio del XVIII secolo. Il saggio di Reinhart Koselleck illustra in ogni dettaglio questo profondo processo di trasformazione, per cui il termine tedesco Geschichte, assorbendo l'area semantica del vecchio lemma Historie si trasforma in un concetto insieme della realtà e della riflessione. La storia diventa la misura immanente del tempo umano, di cui assorbe ogni dimensione, proiettandosi anche in un'attesa del tempo futuro con cui muta persino il senso del passato. -
Dell'origine e dell'ufficio della letteratura
In occasione del secondo centenario dell'orazione foscoliana, viene pubblicata la ristampa anastatica dell'edizione originale dell'orazione pronunciata da Ugo Foscolo nella Grande Aula del piano superiore dell'Università di Pavia il 22 gennaio 1809. Il testo, recitato dal Foscolo in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, seppe esprimere con efficacia l'anelito alla libertà e all'amor di patria condiviso dagli uomini di cultura dell'epoca e seppe emozionare in egual modo il mondo accademico e gli studenti. Ugo Foscolo ha lasciato un'importante eredità, un appassionato invito all'amor del vero, all'impegno morale e civile e anche l'impegno a conservare e far vivere i suoi scritti, carte autografe e testi preziosissimi. La ristampa anastatica è stata condotta sull'esemplare impreziosito da una nota autografa dell'autore, conservato nel Fondo manoscritti dell'Università di Pavia (raccolta Acchiappati). Accompagnano la ristampa una nota del rettore dell'Università di Pavia Angiolino Stella e una notizia del curatore. -
Vox populi? Pratiche plebiscitarie in Francia, Italia, Germania
Il plebiscitarismo è un fenomeno in espansione, se non un’autentica forma della democrazia del tempo presente, anche in Italia. Quali sono i suoi antecedenti teorici e pratici? Il volume propone temi cruciali e li affronta, per la prima volta in Italia, con metodo comparato: legittimità e legalità, personalizzazione carismatica e plebiscitaria del potere, sovranità popolare e consenso di massa utilizzati a fini illiberali, funzioni di allargamento della partecipazione e di apprendistato alla cittadinanza politica svolte dai plebisciti. Le pratiche e i principi plebiscitari investono la forma della democrazia nel suo complesso e ne evidenziano limiti e percorsi contrastati.Decine di consultazioni elettorali di tipo plebiscitario e di voti per Sì e per No confluiscono in un’interpretazione di lungo periodo e tre casi nazionali decisivi per la storia d’Europa – Francia, Italia e Germania – sono messi a confronto. Questioni storiografiche e grandi svolte politiche, se viste sotto la lente delle congiunture plebiscitarie, invitano a un percorso insolito dentro la contemporaneità: dalla Rivoluzione francese alla democrazia referendaria di De Gaulle, passando per l’Ottocento dei due Bonaparte e del «lungo» Risorgimento italiano, si approda alla stagione delle dittature totalitarie del secolo XX e agli esperimenti plebiscitari del fascismo italiano e del nazionalsocialismo tedesco. -
La letteratura per l'infanzia oggi
Il presente volume vuole offrirsi come vademecum per la formazione dei docenti, vincolando l'immagine della letteratura infantile al tempo presente. A come essa si dispone nei suoi diversi piani interni, a come si nutre di metodologie interpretative, a come si sviluppa anche - e in particolare - su quelle frontiere ""paraletterarie"""" così tipiche della cultura di massa. Ma con un intento generale: dare una radiografia su struttura, funzione, articolazione di tale letteratura in quel tempo attuale che la vede sfidata e rinnovata da nuove tecniche, nuovi lettori, nuovi mezzi di comunicazione, nuove tematiche e tipologie di narrazione rispetto al passato."" -
Diplomazia e autogoverno a Bologna nel Quattrocento (1392-1466). Fonti per la storia delle istituzioni
Dialogo con il sovrano pontefice e strutturazione istituzionale interna sono i due filoni principali attraverso i quali delineare l’ambiente politico in cui, nella prima metà del XV secolo, il comune di Bologna realizzò, o per lo meno cercò di realizzare, una convivenza con il papato che non mortificasse le sue forti aspirazioni all’autogoverno.Attraverso l’analisi dei momenti emergenti nel complesso dei contatti diplomatici instaurati tra comune e Santa Sede, si delineano strumenti e spazi della difesa della libertas comunale, entro cui organizzare le forme dell’autogoverno.Questi ‘spazi’ nelle loro finalità istituzionali sono presi in considerazione nei frangenti in cui, con alterne vicende, i giochi di forza interni portavano a un progressivo definirsi degli equilibri politici del comune che, pur richiamandosi ‘propagandisticamente’ all’antica vocazione ‘popolare’, si stava dando forme assolutamente nuove, strettamente oligarchiche, ponendo le basi per l’ascesa politica della famiglia Bentivoglio. -
Didattica. Struttura, evoluzione e modelli
Nell'era della formazione per tutti e per tutta la vita, è importante interrogarsi intorno alla storia, allo statuto epistemologico e al futuro di una disciplina - la didattica - che si pone intenzionalmente lo scopo di favorire lo sviluppo del soggetto in formazione in prospettiva sociale e più comprensivamente umana, attraverso l'apprendimento di conoscenze, competenze e atteggiamenti tesi a favorire la capacità critica. Come ha affrontato tale compito la didattica del Novecento e come si appresta a farlo nell'immediato futuro? Quali sono le relazioni che intrattiene con le altre scienze umane? Come cerca di reagire efficacemente agli attuali mutamenti del sistema produttivo e all'espansione dell'industria culturale e dei consumi di massa? Gli autori del volume intendono rispondere a tali domande, mettendo in dialogo l'approccio storico con quello critico-epistemologico ed evidenziando la necessità di considerare la didattica come una disciplina che non si muove solo nell'ambito delle metodologie e delle tecniche, bensì si appoggia a rinnovati presupposti epistemici, richiedendo per questo un rigoroso e continuativo sforzo di riflessione plurima e collaborativa. -
L' etica del morire e l'attuaità. Il caso Englaro, il caso Welby, il testamento biologico e l'eutanasia
Il libro analizza - dal punto di vista di un tanatologo di fama internazionale - i significati culturali, le premesse psicologiche e le implicazioni etiche del caso Englaro. In particolare mette in relazione le aspettative dei familiari dei pazienti in stato vegetativo, ovvero desiderio e timore che il paziente muoia o che si risvegli, con i loro atteggiamenti psicologici fondamentali del rifiuto e dell'accettazione dello stato vegetativo. Dal punto di vista della bioetica il caso Englaro, inoltre, riapre la discussione sul concetto stesso di eutanasia e di testamento biologico, ripercuotendosi sulla giurisprudenza e sul valore dei diritti che questi concetti implicano. L'analisi di questo emblematico caso impone nuove riflessioni anche sulla relazione di aiuto medico-paziente, relativamente all'equilibrio tra rispetto della volontà del paziente e libertà di scelta del medico, secondo scienza e coscienza; e, in generale, su tutte le relazioni di aiuto, indagando la legittimità di ""interpretare"""" la volontà di coloro che non possono manifestarla o metterla in atto."" -
Elogio dello scarto e della resistenza
Scarto, come marginale, come residuo in relazione a ciò che ""conta"""", e si colloca in primo piano godendo di una diffusa rappresentazione sociale positiva: il sapere pedagogico, ad esempio, diventa scarto di fronte a una """"chiacchiera"""" mediatica che, attraverso spot sempre più seduttivi e ricchi di effetti speciali, finisce per orientare pesantemente lo sguardo sul mondo e gli stili di vita dei soggetti. Scarto, anche, come distanza tra: la progettualità educativa e i suoi esiti, tra i tempi delle nostre parole e i tempi delle risposte dei nostri interlocutori educativi. Resistenza: nei confronti del pensiero unico e delle passioni tristi; dei modelli di umanità che, imposti a livello mondiale dai pochi che possiedono molto, tendono a impoverire e inquinare i rapporti quotidiani e i sogni degli individui, rendendoli gregge. Elogio pedagogico di scarto e resistenza: per prefigurare percorsi in ombra, ma audaci, che conducano verso la costruzione di un pensiero critico e di legami solidali con tutti i viventi, aprendo alla possibilità di """"passioni gioiose""""."" -
Corpi e soggetti. Sociologie della singolarità
La conoscenza del mondo sociale si svolge all'incrocio tra due piani. C'è, da un lato, un orientamento generale del pensiero a trattare i fenomeni come raggruppabili in ""tipi"""" e """"parti"""", orientamento che peraltro coincide col modo stesso di esistenza delle forme statali. E c'è, d'altro lato, un campo infinitamente molteplice di teorie di singolarità pertinenti al mondo umano. Questi due piani non sono tra loro pienamente conseguenti, ma s'intersecano in modo discontinuo, dando luogo, in determinati punti, a singolari spazi d'analisi. In questo testo otto noti specialisti - nei campi della sociologia, psichiatria, psicoanalisi, economia e dei problemi militari - presentano, sulla base dei risultati delle loro ricerche più recenti, una serie di punti sensibili dove si incrociano tipi sociali e singolarità soggettive: il corpo in pezzi percepito dall'infante nello stadio dello specchio, l'interruzione del linguaggio nel corpo della follia, il vuoto dell'essenza nel corpo femminile, il corpo tra stigma e canone nella modellazione della chirurgia estetica, il corpo precario del lavoratore flessibile, il corpo sempre più virtuale dell'imprenditore globale, i corpi indistinti dei migranti, i corpi dei popoli e dei soldati nel tempo della guerra."" -
Artisti del quotidiano. Sarti e sartorie storiche in Emilia-Romagna
Questo libro prende in considerazione la storia delle sartorie che hanno operato nelle principali città dell'Emilia-Romagna nel corso del XX secolo. L'intento del volume non è solo quello di documentare la storia di sartorie ora scomparse, ma anche quello di mostrare la vivacità di quelle ancora attive, nelle quali oggi come in passato si coltiva un prezioso sapere artigianale e si cura un rapporto personale dell'artigiano, che è anche un po' artista, con il cliente. -
Lo stato globale
La crisi economico-finanziaria che ha investito il mercato globale pone più che mai all’ordine del giorno l’interrogativo sul ruolo dello Stato nel presente-futuro del “sistema mondo”. Preda di un “eccesso di politico” che non riesce a governare, lo Stato della contemporaneità sembra catturato in un doppio movimento che se da una parte lo obbliga a riprendere e a riproporre i propri fattori costitutivi, dall’altra lo getta fuori della statualità classicamente intesa. Di tale complicazione i saggi raccolti nel presente volume rendono conto, nei variegati itinerari di uno “Stato globale” tanto presente e attivo quanto strutturalmente instabile.[Testo dell’editore] -
Nueve aproches. Corso interattivo multimediale per l'autoapprendimento della lingua spagnola di livello A1. CD-ROM
"Nueve aproches"""" è un corso per l'autoapprendimento della lingua spagnola per il livello principiante rivolto a italofoni. È pensato soprattutto per gli studenti universitari, ma può essere utilizzato anche dagli studenti delle scuole medie superiori e da tutti gli italofoni che desiderino iniziare a praticare e conoscere la lingua spagnola. Il corso si prefigge come obiettivo lo sviluppo delle funzioni comunicative fondamentali privilegiando le abilità di ascolto e lettura." -
Specchi di carta. Percorsi di lettura in tema di medicina narrativa
Malato, Medico, Malattia. I tre vertici del triangolo che Ippocrate fissò nella sua struttura di base nel V secolo a.C. rappresentano, ancora oggi, un nesso inscindibile e una sfida: è cambiato il contesto, sono mutati gli attori ed è cambiata la concezione della malattia, ma, all’interno della nuova relazione clinica, si vivono gli stessi drammi e le stesse aspettative, si pongono le stesse domande profonde. Nel quadro delle strategie con cui aprire il mondo del malato agli occhi del medico, per consolidare un’antica alleanza terapeutica, la memoria e l’autobiografia offrono la possibilità di ricondurci al senso del vissuto, chiedendo un’attenzione operosa e partecipata. È una nuova forma di ascolto attivo, che sostanzia di dignità la voce del malato e la trasforma in risorsa. Tale metodo è centrato sul malato, la persona è protagonista e la parola, scritta e narrata, costituisce il legame tangibile con un mondo, le cui certezze spesso necessitano di essere confermate. Per potenziare questo approccio e, di conseguenza, umanizzare la formazione del medico, spesso impostata in senso forse eccessivamente meccanicistico-tecnologico, è stato da più parti prospettato che nel curriculum formativo fossero inseriti anche momenti di riflessione diversi, tra cui l’analisi di opere letterarie, con significativi riferimenti a problemi di medicina, di malati e di malattie.Questo volume propone una antologia di brani di autori italiani e stranieri, contemporanei e non: da Proust alle novelle di Pirandello, dall’ironia di J. K. Jerome alla cupa drammaticità di Céline, si dà voce all’esperienza umana della malattia, ma anche alla fiducia nella scienza, alla fede nella professione, al diverso percepire se stessi nel momento del dolore e nel processo di cura. In questo modo viene offerta al docente, al medico, allo studente, ma anche al generico lettore, una scelta di passi su cui riflettere, per imparare a ricollocare e comprendere le persone nel proprio specifico contesto e mettere a fuoco, oltre alle necessità del malato, nella sua interezza, anche nuove strategie di intervento. -
Lo specchio dell'anime
ll disegno animato di serie prodotto nell'arcipelago giapponese ha conquistato negli ultimi decenni un ruolo di assoluta centralità nel campo della cultura di massa. All'origine del fenomeno si collocano fattori di ordine diverso. Uno dei più importanti di essi è rappresentato dalla creazione, da parte dei realizzatori degli anime (neologismo coniato in Giappone, ottenuto contraendo il termine inglese animation, per indicare le opere animate nipponiche), di un linguaggio diretto e immediato in grado di fare presa su di un pubblico costituito in prevalenza da bambini e adolescenti. Il saggio prende inoltre in esame la poetica, l'impianto strutturale e il progetto estetico che emergono dalle serie animate giapponesi. -
Marketing e comunicazione non convenzionale. Guerrilla, virale, polisensoriale, emozionale
Questo libro è utile perché farà scoprire al lettore cose che conosce già ma senza sapere di conoscerle. Quindi lo aiuterà a superare il complesso di inferiorità di fronte a parole quali: Buzz Marketing, Viral Marketing, Marketing polisensoriale-emozionale.Si scoprirà come il primo “buzz agent” della storia sia stato un serpentello che reclamizzava mele nell’open space polisensoriale di un luogo chiamato “paradiso terrestre”.Si scoprirà come i primi ed i più grandi successi di marketing virale risalgono a migliaia di anni fa, senza avere a disposizione budget della direzione commerciale, senza spot, senza internet. Si chiamano: Taoismo, Confucianesimo, Buddismo, Ebraismo, Cristianesimo, Islamismo.Si scoprirà che le grandi strategie polisensoriali dei brand del fashion e delle multinazionali in realtà non sono nuove ma datano, anche queste, migliaia di anni ed erano: aromaterapia, cromoterapia, musicoterapia. Un business anche a quei tempi.Stiamo spudoratamente copiando dagli antichi?Si scoprirà come noi stessi, nel momento in cui decidiamo la conquista di un partner sapremo inventare veloci azioni di guerrilla e seduttivi mix polisensoriali di profumi, colori, luci e… tatto!Nel libro si parla di tutto questo ma si chiama: “Marketing e comunicazione non convenzionale”.Se ne parla in modo concreto: concetto di base, struttura operativa e molti esempi.L’autore, concreto per sua natura e per quasi una quarantina d’anni di sfide aziendali, sa disporre sulla scacchiera tutte le pedine in modo chiaro, ordinato e strategico.“La conoscenza è potere” scriveva Francis Bacon.Questo testo introduce, senza dispersioni, alle attività del guerrilla, del virale, del polisensoriale dell’esperienziale ed emozionale.“La mente è come un paracadute – asseriva Einstein – funziona solo se si apre”. Questo dipende dal lettore, non dall’autore.