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Il disagio educativo all'asilo nido e alla scuola dell'infanzia
Il disagio che il bambino esprime nelle istituzioni educative della prima infanzia è un sintomo, ovvero un ""messaggio"""" lanciato dal bambino in difficoltà nei confronti delle persone importanti per lui, la sua insegnante alla scuola dell'infanzia e la sua educatrice al nido. Per questo, più che il disagio infantile in sé, questo libro affronta programmaticamente il """"disagio educativo"""": il disagio degli adulti nel rispondere al disagio del bambino. Utilizzando la lente dei """"Contenitori Educativi"""", il volume analizza in modo dettagliato le singole manifestazioni comportamentali attraverso le quali si manifestano le varie forme di disagio del bambino alla scuola dell'infanzia e al nido, e fornisce i principali elementi per la realizzazione di strategie educative adeguate. Si tratta di strategie che nulla hanno d'estraneo al normale """"fare scuola"""", ma che, per essere attualizzate da parte degli adulti, implicano l'attivazione di un adeguato """"spazio mentale"""" e di una disponibilità alla crescita professionale e personale, come si conviene a chi si occupa di educazione nella prima infanzia. Il libro è particolarmente indicato per tutte le persone che, per esigenze diverse, sono in costante contatto con l'infanzia e le sue """"fatiche evolutive"""", e che intendono riflettere sulle proprie """"fatiche educative""""."" -
Cooperazione decentrata. Sviluppo umano, territorio, turismo
Il volume affronta in modo innovativo tematiche oggi di grande rilevanza come quelle dei modelli locali di sviluppo so-stenibile, proponendo itinerari diversi che forniscono un aggiornato e ricco caleidoscopio di esperienze concrete e modelli teorici di riferimento. Dal dialogo di chi sostiene la cooperazione partecipata e chi non vuole prescindere dalle grandi questioni dello sviluppo umano emergono alcune fondamentali linee-guida: favorire un approccio multilaterale che prediliga lo strumento dei ""partenariati territoriali di lungo periodo""""; perseguire una gestione partecipata e decentralizzata dei fondi; formare i nuovi agenti del cosviluppo e i professionisti dello sviluppo umano; sviluppare """"l'informazione partecipata"""", cioè costruire reti territoriali di comunicazione per promuovere l'heritage culture e consolidare le capacità locali. Per il suo taglio interdisciplinare e per la pluralità di contributi presenti, il volume si propone come utile strumento di lavoro e di studio sia per gli operatori di istituzioni, profit e non profit, e di Enti Locali sia per gli studenti in formazione dei Corsi di laurea in tema di cooperazione e sviluppo."" -
Alcol e dipendenze. Disintossicare le relazioni: l'esperienza di un gruppo terapeutico-riabilitativo
In questo testo gli operatori del Servizio di Alcologia dell'ASL 1 di Massa Carrara presentano un'esperienza di supervisione centrata sullo studio psicoanalitico delle dinamiche interne ad un Gruppo Terapeutico Riabilitativo Territoriale nell'ambito del metodo TRIAD (Trattamento Riabilitativo Integrato Alcolismo e Dipendenze). Le relazioni problematiche emerse dall'osservazione longitudinale e dall'analisi psicodinamica degli utenti - alcolisti politossicodipendenti - e dei loro familiari, hanno trovato proprio nel gruppo lo stimolo per un confronto e lo slancio per un miglioramento. Si può dire che il testo sia il frutto di un'elaborazione collettiva: con l'accumularsi del materiale clinico, degli elaborati del supervisore, Roberto Bertolini, e del gruppo in formazione, è emerso l'aspetto descrittivo di un'esperienza in progress, al termine della quale tutti i soggetti protagonisti hanno potuto valutare la qualità dei cambiamenti individuali e relazionali avvenuti all'interno del gruppo. -
Gruppi. Sviluppo storico di un'idea
Fortemente critico verso l'inutilità dell'attuale ""letteratura scientifica"""" e il disimpegno accademico nei confronti dei """"problemi reali"""" delle organizzazioni, ricco di significativi episodi ed anèddoti poco noti o rimossi, questo graffiante volume di un professore di psicologia, poco incline al conformismo intellettuale, offre la possibilità di capire meglio la storia delle tecniche di gruppo, i suoi protagonisti, le sue marcate contraddizioni. Le argomentazioni e le notizie riportate, tuttavia, non sono esclusivamente ancorate alla letteratura psicologica e alla storia degli psicologi: la fisica, il cinema, la musica, il management, le guerre, le associazioni culturali, la politica, i movimenti sociali, sono frequentemente presi come contesti di una radicale rivisitazione del concetto di """"gruppo"""", nel corso dell'affascinante storia di un'idea. L'analisi storica compiuta nel volume, sempre messa in relazione con concreti problemi di applicazione manageriale, permette di intercettare criticamente le prassi più inefficaci attualmente in voga, i nuovi bisogni del lavoro di gruppo ma anche le esperienze di successo. Corredano il volume le immagini e le biografie sia dei primi pionieri che dei più importanti riferimenti attuali, italiani e stranieri."" -
Il mercato del lavoro nel Veneto. Tendenze e politiche. Rapporto 2008
Nel corso del 2007 la dinamica economica del Veneto, così come quella nazionale, è stata segnata dal progressivo risucchio in quel trend lungo di bassa crescita da cui nel 2006 era parso di riuscire ad affrancarci. Secondo le stime disponibili l'incremento del pii regionale nel 2007 è stato inferiore al 2% e le previsioni per il 2008 lo attestano al di sotto dell'1%. Di questo contesto ci sono tracce nei dati sul mercato del lavoro: in particolare il ricorso agli strumenti di sostegno al reddito si mantiene su livelli costanti, avendo interrotto la fase di contrazione che a partire dal 2005 aveva accompagnato il miglioramento del clima congiunturale. Per il resto però i macro-indicatori rimangono intonati assai positivamente: in particolare il tasso di occupazione è ai massimi storici (65,8%) e il tasso di disoccupazione (3,3%) ai minimi. Questo XVI Rapporto scava soprattutto sulle caratteristiche che va assumendo la crescita continua degli occupati, analizzandone in dettaglio la dinamica settoriale e contrattuale nonché la composizione anagrafica. -
Il pensiero di G. D. Romagnosi. Un'interpretazione politico-giuridica
"Il merito più significativo di questo studio sul Romagnosi è quello di aver richiamato l'attenzione, attraverso un'articolata analisi del suo pensiero, su un intellettuale che per più versi ha segnato la storia del Risorgimento italiano: come patriota, filosofo, scienziato, giurista. Queste diverse dimensioni della personalità del Romagnosi, come lo Spanu mostra in modo convincente, non apparvero mai scisse o tra loro confliggenti, ma trovarono un efficace trait d'union nella visione di fondo dell'intellettuale di Salsomaggiore, nella sua prospettiva e nel suo spirito illuministico che seppe coniugare diverse influenze del suo tempo: da quella romantica a quella razionalistica, dal classicismo all'empirismo e allo sperimentalismo scientista [...]. Una visione complessiva, articolata ed unitaria, propria alle avan-guardie illuministiche dell'Europa a cavallo tra Settecento e Otto-cento, di cui lo studio dello Spanu ci offre ampi sprazzi tracciando volta per volta, in modo sintetico ma non superficiale, il profilo dello scienziato, del giurista, del riformatore, del pedagogista. L'approccio ermeneutico che lo Spanu privilegia è quello filosofico-politico e giuridico. Una scelta che permette di evidenziare il tratto più interes-sante e più attuale del profilo intellettuale del Romagnoli."""" (Dalla Nota introduttiva di Patrick Valdrini)." -
Il posto di Caifa. L'Inquisizione a Parma negli anni dei Farnese
La spinta dell'intolleranza, che induce a condannare la diversità religiosa e a ritenere dovuta l'azione repressiva condotta dalle autorità, è un elemento distintivo della mentalità diffusa in una società robustamente confessionale, come fu quella parmense nei primi secoli dell'antico regime. Diverse sono le istituzioni che parteciparono alle iniziative di contenimento della devianza spirituale; tuttavia, è ai delegati periferici del Santo Ufficio che rimase addossata in forma quasi esclusiva l'attribuzione simbolica della funzione inquisitoriale. Ragionando attorno a questa constatazione, e mentre si confronta con un oggetto storiografico pressoché intonso nella sua dimensione locale, Il posto di Caifa si propone di rispondere a qualche primo interrogativo, per esempio a proposito delle biografie intellettuali dei frati domenicani che furono incaricati di presiedere la corte giudiziaria parmense, dei luoghi divenuti teatro della loro attività, degli individui e dei reati fatti oggetto delle loro attenzioni, dei vincoli e degli appoggi, infine, sperimentati dagli emissari del Sacro Tribunale nella loro più o meno quotidiana interazione con le voci del potere della curia vescovile e dell'amministrazione farnesiana. -
Dalla scuola all'Università: una scelta di vita. Teorie e metodi. Ricerche e percorsi. Progetto «Attivazione di un sistema tutoriale»
Questo libro offre agli studiosi del settore prospettive nuove di indagine provenienti dalla diffusione dello stato d'arte degli studi teorici a livello nazionale ed internazionale che vengono proposti attraverso i risultati delle ricerche e degli interventi attuati nel campo dell'orientamento.È inoltre uno spunto per approfondire gli elementi cruciali nella costruzione della rete territoriale integrata dell'orientamento ed attuare un confronto tra le istituzioni e le parti sociali sulle politiche di orientamento in un'ottica di integrazione sempre più necessaria.Tutto ciò diviene indispensabile anche in vista di una definizione dei percorsi di formazione in quelle aree disciplinari individuate come fondamentali nelle fasi di transizione tra scuola e università, al fine di consentire una didattica efficace e funzionale per quelle discipline di cui l'università ritiene indispensabile che una matricola conosca i contenuti e i metodi in maniera significativa. -
I territori riabitati. Un percorso dalla Padania alla Sicilia
La riabitazione dei territori ha un duplice segno: indica da un lato un modo strutturato, colto, non banale, di abitare un territorio, di viverlo, promuoverlo, governarlo e venderlo; dall'altro la consapevolezza che anche le metodologie più affermate nella cultura del territorio segnano il passo: vanno pertanto riabitati i territori, riabitandone e ripensandone la cultura e l'azione. Il possibile percorso presentato in questo volume è articolato in due parti, fortemente connesse tra di loro: la prima incentrata sulla identità territoriale che nasce non dai confini amministrativi definiti, bensì dalle connessioni naturali extraprovinciali e sovralocali: il concetto di territorio che vive le sue qualità anche scardinando geografie e confini amministrativi. La scelta esemplificativa richiama aree vaste come la Maremma e l'Oriente Padano; territori interprovinciali caratterizzati come il Monferrato e ""I Gonzaga del Po""""; un territorio arcipelago, le Isole Eolie. La seconda parte richiama i confini amministrativi, in particolare le province. Come fatto emblematico la ricerca descrive nella sua specifica unicità una provincia, Mantova, cogliendo le sue posizioni di vertice nelle classifiche più rilevanti di settore, occupazione, export, qualità della vita, reddito, in dissonanza con le posizioni di retroguardia per competitività di sistema, infrastrutturazione tangibile, immateriale e di ricerca."" -
L' apprendimento nell'economia della conoscenza
Nella recente storia economica si sono susseguite diverse ""rivoluzioni"""" che hanno, in vari modi, determinato discontinuità nel modo di produrre e nel tipo di beni prodotti. Schumpeter sosteneva, già nel 1939, che tali rivoluzioni fossero causate dall'innovazione che, attraverso l'azione propulsiva degli imprenditori, generava nuovi margini di profitto per le imprese innescando, tra esse, processi imitativi. Oggi più che mai l'innovazione, intesa come il risultato di un processo di apprendimento cumulativo, assume importanza fondamentale per la competitività in un mondo ineluttabilmente globale. In tale quadro si inserisce l'importante ruolo svolto dalle innovazioni tecnologiche connesse all'informazione e alla comunicazione (ICT) che, potenziando le capacità cognitive e formative degli individui, ampliano le opportunità di crescita per le imprese. Tuttavia, quando una tecnologia diventa una risorsa essenziale per raggiungere elevati livelli di produttività, allora la sua diffusione, se ineguale, può rappresentare un serio problema per la collettività, generando nuove forme di disuguaglianza (digital divide) che hanno ricadute sui connessi processi di apprendimento e innovazione. Tutti questi temi sono affrontati e discussi nel presente volume che coniuga un'approfondita analisi teorica ad una aggiornata disamina della situazione italiana."" -
Milano 2008. Rapporto sulla città
Mettere in luce fattori, elementi, azioni e politiche che contribuiscono a costruire una città coesa e a tessere e ricreare una socialità positiva (e, corrispettivamente, i vincoli e i problemi che rendono difficile tale coesione e integrazione sociale), in cui le diverse parti e i differenti soggetti comunicano, scambiano risorse e si assumono (cor)responsabilità, è il filo rosso del Rapporto 2008. I diversi capitoli evidenziano aspetti di coesione e fattori di slegamento sociale nella città, dinamiche di comunicazione e di scambio tra gli attori, opportunità ed esigenze di (cor)responsabilità e fenomeni di de-responsabilizzazione dei soggetti individuali e collettivi. Da differenti angoli di visuale si rileggono tematiche ricorrenti e tuttavia decisive per la città (che è e che sarà): la progettazione urbanistica e il disegno dell'area metropolitana, le diverse forme dell'abitare e la cittadinanza abitativa, il capitale sociale ed economico messo in circolo dal nonprofit, le nuove e vecchie modalità di relazioni familiari, le patologie dell'insicurezza e della criminalità, la riqualificazione delle periferie, l'ambiente. -
Dalla realtà al paesaggio. Come valori, culture e linguaggi organizzano e strutturano i progetti di paesaggio
Il paesaggio è studiato in questo libro come elemento formale del sistema natura-cultura, come mediazione tra i processi strutturali delle trasformazioni di cui fornisce una lettura estetico-formale, come sintesi ed espressione delle azioni e dell'organizzazione sociale ed economica che hanno caratterizzato la vita dei luoghi. Esso, come la musica, la pittura, la danza o altre arti, per le culture umane rappresenta un vero e proprio linguaggio, una trasmissione complessa di informazioni, una manifestazione autonoma e dialettica di espressione, con proprie modalità di comunicazione. L'analisi e la rappresentazione del paesaggio, da studio sulle conseguenze delle trasformazioni, diventano premessa per la progettazione degli interventi, sottolineando che esso costituisce un fattore essenziale per il benessere individuale e comune. La sua protezione e gestione comportano pertanto diritti e responsabilità collettive in cui la domanda sociale delle modificazioni deve essere corretta sul piano della forma e sistematicamente sostenibile e le responsabilità devono essere quelle proprie di una scuola di trasformazione territoriale che si esercita sulla ricerca teorica e sulla trasmissione del sapere a tutte le scale della progettazione. -
I servizi pubblici locali in outsourcing. Le funzioni di indirizzo e controllo dei comuni
I servizi pubblici locali rappresentano fattori fondamentali nel determinare la qualità della vita dei cittadini e l'assetto produttivo delle imprese; negli ultimi anni, i politici, gli operatori del settore e gli studiosi ne hanno fatto oggetto di sempre maggiore attenzione, quali imprescindibili catalizzatori di crescita economica e sociale, a livello locale, nazionale e internazionale. Questo lavoro vuole fornire un contributo al dibattito scientifico in corso, nella prospettiva economico-aziendale. Ma anche rappresentare un ausilio per i politici e gli amministratori locali, nell'assunzione delle decisioni strategiche e nell'espletamento delle attività di governo riguardanti i servizi pubblici essenziali. -
Il diritto nel mistero della Chiesa. Vol. 1: Il diritto nella realtà umana e nella vita della Chiesa. Il libro I del Codice: Le norme generali.
Parte I: Il diritto nella realtà umana (A. Martini)Parte II: Il diritto nella realtà ecclesiale (A. Longhitano)Parte III: Il diritto nella storia della Chiesa: sintesi di storia delle fonti (A. Giacobbi)Parte IV: Le norme generali(V. De Paolis) -
Il matrimonio nel pensiero di Giovanni Crisostomo
Il Crisostomo non è un teologo speculativo, ma un pastore. La sua dottrina sul matrimonio è espressa nelle numerose omelie. Il metodo esegetico del grande vescovo si ispira alla scuola di Antiochia: si attiene al testo e lo spiega. Si può ricavare dalla sua opera pastorale una spiritualità che risponde a tutti gli stati di vita con particolare attenzione alla quotidianità. Secondo il Crisostomo è nella famiglia che sboccia il vero amore degli sposi tra loro e l'amore dei figli. Pur conformandosi alla tradizione di una società che subordina la donna all'uomo, egli trova nella teologia paolina la giusta misura di una reciprocità di premura e di amore, fondando i rapporti tra l'uomo e la donna su quelli tra il Cristo e la Chiesa. -
I leviti, l'esilio e il tempio
L'autore con questo testo vuole destare la curiosità del lettore circa nuove possibili piste di ricerca storica sull'origine e lo sviluppo della classe sociale dei ""leviti"""", dimenticata e quasi sommersa nella trama narrativa dei racconti biblici."" -
Vagliate ogni cosa, trattenete ciò che è buono
In queste pagine si può gustare, ancora una volta, la finezza del pensiero di Balthasar insieme alla ""giovanile baldanza"""" con cui esprime i suoi giudizi, noncurante di ogni rispetto umano. E' indubbio che non pochi passaggi sono datati; ma non lo è l'acuto sguardo di fede che ci offre l'autore."" -
Epigrafi del mondo cristiano antico
Le iscrizioni paleocristiane sono una fonte preziosa per conoscere meglio tanti aspetti della società cristiana dei primi secoli. Gli studi qui raccolti ne sono una prova eloquente: le testimonianze epigrafiche fanno emergere molti elementi utili e talvolta inediti sulla lingua usata dei fedeli di allora, sulla loro religiosità, sulla loro affettività, sulla loro concezione sociale e su tanti particolari, di cui nessun documento ufficiale ha mai fatto cenno. -
dottrina sociale della Chiesa
Ciò che emerge da queste pagine è la convinzione che ""La Chiesa non può non possedere una propria peculiare dottrina sociale"""" e questa rientra a pieno titolo nella sua opera di evangelizzazione; ne è parte talmente costitutiva che senza di essa difficilmente riuscirebbe a svolgere pienamente la missione ricevuta. Karol Wojtyla tematizza in questa sua riflessione l'esperienza di giovane operaio che durante l'occupazione nazista della Polonia lo aveva visto impegnato in fabbrica. Si percepisce immediatamente che quanto viene detto è quanto è stato vissuto e per questo si presenta ai nostri occhi con una credibilità ancora maggiore. La dottrina sociale della Chiesa viene definita dall'arcivescovo di Cracovia come un """"richiamo"""" che si apre su due versanti: da una parte, nei confronti del regno di Dio, per permettere di scoprire che esso non è di questo mondo. Si è spinti, quindi, a guardare sempre oltre a quanto è stato raggiunto per procedere progressivamente verso la tappa definitiva che sarà solamente nella pienezza escatologica. Dall'altra parte, il """"richiamo"""" verte sulla responsabilità dei credenti che sono chiamati alla responsabilità, perché nella società si creino forme e strutture di vita sempre più umane e corrispondenti alla dignità della persona.....(dall'introduzione di S. E. Rino Fisichella)."" -
Divina somiglianza. Antropologia trinitaria della famiglia
La teologia del matrimonio si è sviluppata durante gli ultimi decenni, grazie al rinnovamento portato dal Concilio Vaticano II. Non altrettanto si può dire lo stesso della teologia della famiglia che resta un vasto cantiere ancora agli inizi. Da questa consapevolezza nasce un libro che indaga il senso ultimo dell'essere e dell'agire della coppia umana alla luce dell'amore trinitario.