Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8161-8180 di 10000 Articoli:
-
Alessandro D'Ercole. Piramidi di fede. Catalogo della mostra (Marino, 30 maggio-21 giugno 2014). Ediz. illustrata
Il ferro è da sempre protagonista nelle sculture di Alessandro D'Ercole, amato per la sua stessa essenza primordiale che è consunstanziale con la sua idea di arte, costantemente in bilico tra proliferazione e germinazione di segni. Usa il ferro in quanto materia dalla finitura barbarica, attrattore magnetico di altri elementi metallici, sostanza plasmabile e riciclabile all'infinito, simbolo di forza e portanza, cui D'Ercole dona una consistenza leggera e instabile. In questa mostra, l'artista vuole far emergere l'arte come forma di comunicazione e di rappresentazione della società, superando l'attuale frattura tra manufatto artistico e spazio urbano. L'arte e l'architettura, quale insiemi di opere materiali costruite dall'uomo nell'ambiente naturale, sono esse stesse un sistema complesso che segue le leggi individuate da Ilya Prigogine (premio Nobel per la chimica, che ha teorizzato le strutture dissipative, sistemi lontani dall'equilibrio e aperti all'esterno, nei quali le fluttuazioni di energia possono produrre ordine dal caos). Arte connessa con la flessibilità di concezione e con il dinamismo della vita. È un'ipotesi sperimentale in cui l'artista convoglia vari mezzi espressivi. Rispetto ai metodi tradizionali quello di Alessandro D'Ercole implica l'individuazione di processi topologici più complessi e stratificati, una maggiore flessibilità nel gestire lo spazio, una concezione dell'arte integrata con l'organismo architettonico e lo spazio urbano. -
Guida alla scoperta dei segni zodiacali. Ariete, Toro, Gemelli
"Con questo libro mi sono proposta di analizzare, in forma articolata e approfondita, le caratteristiche psicologiche e comportamentali dei soggetti appartenenti ai primi tre Segni zodiacali (Ariete, Toro e Gemelli), nelle loro quotidiane relazioni in famiglia, nel lavoro, nel tempo libero. È solo l'inizio di un mio progetto di lavoro che, con la prossima pubblicazione di altri tre libri, riferibili ai restanti nove, è destinato ad esaminare tutti e dodici i Segni dello Zodiaco. Il libro intende cosí offrire al lettore la possibilità di individuare, oltre alle caratteristiche del suo Segno, anche quelle del Segno del partner, di parenti, amici e conoscenti, agevolandolo nell'impegno di conoscere meglio se stesso (che rappresenta lo scopo prioritario del lavoro), ma anche di comprendere più rapidamente la psicologia e le reazioni dei soggetti con i quali ha quotidiani contatti o comunque occasione di interloquire.""""" -
Sulle tracce di Caligola. Storie di grandi recuperi della Guardia di Finanza al lago di Nemi. Catalogo della mostra (Roma, 23 maggio-22 giugno 2014). Ediz. illustrata
"Il sequestro della statua di Caligola in trono suscitò nel 2011 uno straordinario clamore mediatico, stante la singolarità dell'operazione, lo stato di rinvenimento della scultura (ridotta """"a pezzi"""" dai profanatori del sito per agevolarne l'occultamento all'interno di un container diretto in Svizzera) e la coincidenza dei duemila anni trascorsi dalla nascita dell'Imperatore Caligola, che ricorreva di lí a poco. Dopo il sequestro, la scultura è stata affidata a un team di restauratori, che l'hanno ricomposta nella originaria foggia, riparando i danni provocati dall'attività di saccheggio dal sito originario, anche se gran parte del lato destro resta incompleta. Oltre alla monumentale scultura, che sarà il fulcro dell'evento, verrà esposto per la prima volta al pubblico un corpus di manufatti marmorei e bronzei recuperati dall'indotto clandestino e correlati alla figura di Caligola, in quanto provenienti dal territorio nemorense e in particolare dalle navi dell'imperatore, dalla sua villa sul lago di Nemi e dal santuario di Diana Aricina. In mostra, tra gli altri ritrovamenti, un Cratere marmoreo decorato con corsa di bighe della seconda metà del II secolo d.C., una statua marmorea di Apollo e una copia bronzea di cassetta con mano apotropaica (entrambe del II secolo d.C.) proveniente da una delle navi dell'Imperatore. La mostra sarà corredata da un apparato didattico e multimediale, con immagini storiche provenienti dagli archivi di Teche Rai..." -
Raccogliere «curiosità» nella Roma barocca. Il museo Magnini Rolandi e altre collezioni tra natura e arte
La società romana del Seicento non fu solo appassionata dell'Antico e dell'Arte, ma anche attenta ai reperti naturali e agli oggetti provenienti da culture lontane o diverse. Proliferarono così collezioni dedicate contemporaneamente alla natura e all'arte nelle quali dominavano i reperti sorprendenti, inediti o rari, ""curiosi"""" insomma. Fra questi musei, spesso appartenuti a borghesi e studiosi, è indagato con particolare cura quello di Carlo Antonio Magnini (1616-1683). Questi creò una celebre raccolta, famosa per le armi non meno che per i reperti naturali e le antichità, fra le quali erano apprezzate soprattutto quelle egizie. Al centro del mondo erudito del tempo, studioso di fenomeni naturali, Magnini utilizzò il suo museo, come molti altri uomini del suo tempo, per conquistare visibilità sociale. Sono altresì ricordati i grandi musei ai quali Magnini guardò con ammirazione e spirito di emulazione, ma anche un'altra decina di raccolte spesso quasi sconosciute, presentate in forma più sintetica. E così delineato un mondo variegato di collezioni e collezionisti, tra studio scientifico e fascinazione immaginifica. Il ricco apparato illustrativo privilegia le immagini d'epoca, preziose testimonianze iconografiche della sensibilità barocca."" -
La prima guerra mondiale 1914-1918. Materiali e fonti. Catalogo della mostra (Roma, 31 maggio-31 luglio 2014). Ediz. illustrata
Il Complesso del Vittoriano, che ha visto negli anni passati lo svolgimento delle prime iniziative in occasione del centocinquantenario dell'Unità d'Italia, ha oggi il privilegio di ospitare il primo atto delle celebrazioni ufficiali legate al centenario della Grande Guerra. Per la costruzione della mostra ""La Prima guerra mondiale. 1914-1918. Materiali e fonti"""", alla luce dell'importanza storica, sociale e culturale dell'evento, è stato ritenuto fondamentale avvalersi della partecipazione attiva delle istituzioni di riferimento che con la loro professionalità e grazie ai materiali che custodiscono possono raccontare al meglio l'importanza del primo conflitto mondiale, un momento cruciale, che mutò radicalmente l'aspetto dell'Europa. Sono l'Istituto per la storia del Risorgimento italiano-Museo Centrale del Risorgimento, l'ICCU - Istituto Centrale per il Catalogo Unico, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, l'Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e Istituto Luce-Cinecittà, unitamente al Ministero degli Affari Esteri, che ha eccezionalmente prestato alcuni materiali di straordinaria importanza documentaria, come l'originale del Trattato della Triplice Alleanza, il Patto di Londra, i Trattati di pace di Versailles con la Germania e di Saint German en Laye con l'Austria, nonché il messaggio di Benedetto XV per la pace."" -
Sognando l'Africa in sol maggiore
Dopo ""La nostra Africa"""", un nuovo romanzo per viaggiare insieme al protagonista in Tanzania, in Malawi e in Africania. Un intreccio di situazioni paradossali, avventure, storie di speranza e di vita raccontate con passione, leggerezza, poesia, humor. Uno spaccato del programma DREAM che garantisce vita e futuro a migliaia di persone. Un romanzo per ricominciare a sognare."" -
La monetazione di Reggio Magnogreca dal IV sec. a. C. alla chiusura della zecca
Il volume costituisce una sintesi della produzione monetale di Rhegion, limitatamente a quella emessa fra il IV e il I sec. a.C, e ne illustra i vari aspetti - da quello cronologico, metrologico e tipologico-iconografico a quello relativo alla sua ampia diffusione - effettuandone anche utili confronti con altre monetazioni coeve, soprattutto della Magna Grecia e della Sicilia. Queste emissioni si concentrano nei due secoli che intercorrono dall'anno 356 a.C, in cui Dionigi II si stabilisce nella polis, fino al momento della chiusura della zecca, evento che viene qui datato intorno alla metà del II sec. a.C. Un periodo dunque che abbraccia momenti decisivi della storia di Rhegion, dalla sua alleanza con Roma (282 a.C.) e l'acquisizione dello status di civitas foederata (270 a.C), fino al coinvolgimento nelle due prime guerre puniche (264-241 a.C. e 218-202 a.C), che segnano l'inizio del suo passaggio da un ambito culturale prevalentemente greco a uno, in cui la scelta della polis si sposta progressivamente verso il mondo romano, pur mantenendo i tratti fondamentali delle proprie radici. L'esame di oltre 4000 monete, emesse dalla zecca reggina durante questo arco temporale, permette di individuare 44 serie, che vengono ripartite in otto Periodi. Ne risulta un quadro di riferimento per le singole serie monetali, per ciascuna delle quali, oltre a un suo inquadramento storico, viene effettuata una dettagliata... Postfazione di Ermanno A. Arslan. -
I luoghi della memoria. Ediz. illustrata
Anna Romanello costruisce per strati come la memoria. Le sue incisioni sovrappongono segni, materiali, memorie di letture, studi, incontri, affetti. Sulla preziosa carta di cotone, sulle lastre di metallo o sul legno, il segno solca: incide, traccia, graffia con violenza, scarnifica, scava eppure restituisce pienezza, si fa colore, scultura. ""In queste ultime creazioni"""" dice Anna Romanello """"c'è il gusto delle ombre, le flou, lo sfumato, la materia che acquista corpo. La fotografia, che utilizzo come supporto all'incisione, ha acquistato una valenza neo pittorica"""". Catalogo della mostra presso il Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide dal 10 luglio al 10 agosto 2014"" -
Il mare che univa. Gravisca santuario mediterraneo. Catalogo della mostra (Civitavecchia, 20 giugno-20 luglio 2014). Ediz. illustrata
Gravisca. 580 a.C. i Greci di Focea approdano in terra etrusca portando con sé i propri dèi. Ne nasce un emporion, uno scalo mercantile dove, sotto lo sguardo attento di divinità molteplici, i popoli del Mediterraneo, le loro idee, i loro oggetti si incontrano in un crocevia culturale di respiro internazionale. Una mostra vuole oggi raccontare la storia di questo approdo eccezionale, a un tempo porto e santuario, e narrare la devozione, il lavoro, il lusso, la fatica di quegli uomini che da terre lontane e diverse si ritrovarono uniti in questo angolo di Etruria. -
Roma cancellata. Il perduto oratorio di sant'Orsola a corso Vittorio Emanuele II-Erased Rome. The lost st. Ursula oratory on corso Vittorio Emanuele II. Ediz. bilingue
"L'Oratorio ha origine durante il XV secolo con la confraternita stessa ed era collocato proprio su quello che è oggi un tratto di Corso Vittorio Emanuele II. Pregevoli artisti hanno qui lavorato, e negli anni si sono susseguiti i nomi di coloro che sembravano essere coinvolti nella decorazione: Girolamo Siciolante da Sermoneta, Taddeo Zuccari, Federico Zuccari e molti altri, a testimonianza di una intensa vita popolare e artistica del luogo. Dall'Oratorio di Sant'Orsola arrivano sia la statua di San Giovanni Battista Giovane, attribuita a Michelangelo, sia alcuni frammenti marmorei di fine quattrocento, sia un grande affresco di Madonna in trono con bambino. Poi, nulla arriva a San Giovanni dei Fiorentini di questo luogo, demolito per permettere a Corso Vittorio Emanuele II di sfociare sul Tevere e arrivare in Vaticano. Ma altri frammenti sono stati salvati e conservati. E sono oggi al Museo di Roma."""" (dall'introduzione di Simone Ferrari)" -
Open land city. 11 projects of spread-agrifront in the lowland of Lombardy-Città in terra aperta. 11 progetti di agrifront diffusi nella pianura lombarda. Ediz. bilingue
La pianura padana è caratterizzata da una conformazione quasi del tutto orizzontale, come un mare di verde indefinito è segnata da quinte e fronti urbani originati da mega cascine, oggi, sempre più spesso, trasformate in residenze per appassionati di agricivismo. Agrifront diffusi saranno i nuovi porti di terra, sparsi per i territori ambigui e indefiniti delle città contemporanee, per accogliere nuove popolazioni di viaggiatori permanenti in cerca di relax e di antichi valori culturali, legati al saper vivere a contatto con la terra e con la natura, sapiente regina di equilibrati cicli vitali. L'orto urbano e la sua capacità trainante, sia in termini sociologici che estetici, diventa occasione di riconfigurazione poetica del territorio agricolo, raccontando un nuovo possibile mondo urbano, contaminato dai segni arcaici del fare agricolo. -
Disegnare. Idee, immagini. Ediz. italiana e inglese. Vol. 48
Editoriale di Mario Docci: Disegno ed espressività - Editorial by Mario Docci: Drawing and expressivity; Stefano Cordeschi - Disegnare è facile, Drawing is easy; Tatiana Kirilova Kirova, Mario Docci - Disegno, colore e progetto nelle opere di Guglielmo Mozzoni, Drawing, colour and design in works by Guglielmo Mozzoni; Leonardo Paris, Maurizio Ricci, Osservazioni su un disegno prospettico attribuito a Ottaviano Mascarino -Observations about a perspective drawing attributed to Ottaviano Mascarino; Sara Riboldi, Jose Fernández-Llebrez Munoz, Forme essenziali, colore e paesaggio urbano nel progetto del sacro: la chiesa a Den Haag di Aldo van Eyck -Essential forms, colour and the urban landscape in sacred designs: the Church in The Hague by Aldo van Eyck; Carlos L. Marcos, Carceri di invenzione o lo spazio come tema Imaginary Prisons or space as a topic; Marco Fasolo, Matteo Flavio Mancini , Visioni architettoniche e urbane nei disegni di Vincenzo Fasolo Architectural and urban visions in the drawings by Vincenzo Fasolo; Francisco Hidalgo Delgado, Pablo José Navarro Esteve, Enrique Martinez Diaz, Il Monastero di San Vicente de la Roqueta a Valencia: rilevamento dimensionale, del degrado e delle patologie dell'edificio - The Monastery of San Vicente de la Roqueta in Valencia: dimensional survey of its decay and pathologies; Michele Calvano, Wissam Wahbeh, Disegnare la Città Immaginata. Latina come laboratorio di rappresentazione urbana. Drawing the Imagined City. -
Abitare la terra. Ediz. italiana e inglese. Vol. 36
Rivista di geoarchitettura. -
Il profumo di Cipro. Dalle officine dell'età del Bronzo di Pyrgos a François Coty il segreto di un fascino millenario
"Il profumo di Cipro"""" è un percorso di ricerca sulla famiglia olfattiva legata al mito del fascino femminile che il """"mondo occidentale"""" identificò nella divinità greca di Afrodite. La trasposizione del culto nella Venere italica definisce l'importanza del rito nel nome, che diventa sinonimo di atto di fede verso qualsiasi divinità. Il ruolo di Cipro nella storia del profumo è riassunto nel nome riconosciuto in una delle sette famiglie olfattive del mondo, lo stesso dato alla Cipria, cosmetico sopravvissuto al crollo dell'Impero Romano, noto in Europa come pulveri Ciprii. La scoperta delle officine di Pyrgos riporta al 2000 a.C. la produzione di questa proverbiale fragranza e il culto della divinità nella quale fu identificata." -
High altitude. Ediz. illustrata
Questo libro documenta il lavoro svolto dagli studenti dell'Accademia di Belle Arti di L'Aquila nelle località di Calascio, Rocca Calascio e Monte delle Croci (1458 m. s.l.m.) durante il laboratorio ""High altitude"""". Il progetto è curato dalle scuole di Pittura, Decorazione e Scultura. """"Nel mese di dicembre 2013 l'Accademia di Belle Arti di L'Aquila con il Dipartimento di Arti Visive e le sue Scuole di Pittura, Scultura e Decorazione, ovvero con un nutrito drappello di cinquanta giovani artisti guidati dai docenti Marco Brandizzi, Stefano Ianni, Matteo Ludovico e Sergio Sarra si è spostata per alcuni giorni a Calascio, il comune del massiccio del Gran Sasso famoso per la sua rocca medievale inserita dal National Geographic nella lista dei castelli più belli del mondo, luogo meraviglioso e privilegiato per una ricerca artistica mirata a sondare l'antico e sempre nuovo tema del rapporto tra l'artista e la natura. High Altidute è, dunque, il titolo di un'operazione articolata e complessa: prima ha contrassegnato il work shop a Calascio, giorni e notti immersi a lavorare ad alta quota, quindi è divenuto il titolo di questo libro, ma anche della mostra organizzata dall'Accademia di Belle Arti dell'Aquila presso l'Auditorium del Parco nel luglio 2014 e di tutto l'evento che ha previsto anche una proiezione di immagini delle opere realizzate dai giovani artisti contemporaneamente ad un concerto dei giovani musicisti in formazione, a cura del Conservatorio Caselle di L'Aquila."" -
L' oratorio Di Castro. Cento anni di ebraismo a Roma (1914-2014)
Nel maggio 1909 moriva la signora Grazia Pontecorvo, vedova di Salvatore Di Castro, che aveva deciso di lasciare una cospicua somma all'Università Israelitica di Roma perché costruisse una nuova sinagoga. La nascita dell'Oratorio Di Castro (1914) coincideva con la conclusione della Belle époque e con lo scoppio della Prima guerra mondiale, dieci anni dopo l'inaugurazione del Tempio Maggiore (1904), simbolo dell'emancipazione degli ebrei a Roma. L'Oratorio somiglia alle sinagoghe di molte città d'Europa inserite nella trama urbana e frequentate non solo come spazio di preghiera ma anche di studio. Oggi il Tempio di via Balbo è una struttura cultuale che accoglie ebrei italiani, libici e askenaziti, a testimonianza della vitalità di una sinagoga sempre al passo con i cambiamenti culturali dell'età contemporanea. -
Le icone postbizantine in Sicilia. Secoli XV-XVIII
Mentre nell'Europa Occidentale si afferma in età moderna la nuova cultura artistica sia sul fronte fiammingo che su quello italiano sulla base del superamento dei formulari bizantini e dell'affermazione di nuove concezioni artistiche quali la resa della realtà attraverso la prospettiva, il ritorno alla cultura classica, il nuovo modo di concepire le norme figurative nella resa del divino, nell'Oriente Mediterraneo e in vari paesi dell'Europa Orientale si configura e si consolida dopo la caduta di Bisanzio nel 1453 una nuova realtà unitaria e ancora fedelissima ai canoni sanciti dai Concili e al classicismo dell'età paleologa. La storiografia che si è occupata della cultura artistica dell'età moderna in Sicilia ha quasi sempre rivolto l'attenzione alle vicende di marca occidentale, iberica o fiamminga o in primis italiana, tralasciando, a parte alcuni episodi, le testimonianze di questa nuova ondata della ""maniera greca"""". Il volume presenta per la prima volta in modo globale il vario articolarsi nell'isola di un fenomeno di grande impatto quale fu appunto la rinascita della cultura bizantina seguita alla caduta della Capitale. Il volume svolge un'analisi sistematica delle presenze postbizantine nelle varie aree dell'isola, ognuna delle quali è affidata a specialisti del territorio e della disciplina."" -
Sociologia. Rivista quadrimestrale di scienze storiche e sociali (2014). Vol. 2
Fabrizio Fornari, Introduzione. Naufragio con spettatore. Alcune considerazioni preliminari sul narcisismo; Vincenzo Cesareo, Il contributo della sociologia allo studio del narcisismo; Mauro Fornaro, Narcisismo e società. Per un'integrazione interdisciplinare; Italo Vaccarini, Dall'era dell'umanesimo moderno all'era del narcisismo; Fausto Colombo, La parabola narcisistica nei media; Sergio Belardinelli, La cultura del narcisismo; Annamaria Crespi, Per un'interpretazione del narcisismo; Vittorio Cigoli, Federica Facchin, Narcisismo: dagli intrecci narrativi alla clinica del legame di coppia; Note, Paolo Iaculli, Per una storia della sociologia delle emozioni; Gianluca Senatore, Sostenibilità e conflitti ambientali in Russia tra il 1918 e 1973; Francesco Tibursi, Per una critica esistenziale dell'economia; Recensioni, R. Iannone, Umano, ancora umano. Per un'analisi dell'opera Sull'uomo di Werner Sombart (Emanuele Rossi), Alberto Burgio, Rousseau e gli altri. Teoria e critica della democrazia tra Sette e Novecento, (Marina Lalatta Costerbosa). -
Acquerelli e pastelli di Camillo Innocenti. Opere inedite da una collezione privata. Ediz. illustrata
Pittore non secondario dell'ambiente romano dei primi del Novecento, protagonista della Secessione negli anni Dieci, insignito di numerosi successi nazionali e internazionali, partecipe della vita accademica nella capitale, Innocenti (Roma 1871-1961) fu di fatto dimenticato dopo gli anni Venti: al ritorno da Il Cairo, dove aveva ricoperto il prestigioso incarico di direttore dell'Accademia di Belle Arti. L'attività pittorica, per la quale era diventato famoso, si era in questi anni convertita in opere di piccolo formato, per lo più disegni e acquerelli raffiguranti ritratti, studi di figure, vedute dell'ambiente familiare, molte volte il giardino delle case che abitava. Una produzione che ancor oggi risulta misconosciuta ma non priva di interesse. La collezione Amato consta di acquerelli e pastelli, sessantadue pezzi che sono stati oggetto di analisi scientifica ma al contempo hanno messo in risalto una storia familiare carica di affetto e di riconoscenza per una cara cugina scomparsa, Lilia Rinaldi, che deteneva in via ereditaria la proprietà delle opere e le cedeva a Franca con la promessa di tenerle unite e farle conoscere. -
Lo scorpione sul petto. Iconografia antiebraica tra XV e XVI secolo alla periferia dello Stato pontificio. Ediz. illustrata
In uno scomparto di predella della Madonna del Pergolato, venduta nel 1447 da Giovanni Boccati alla confraternita dei Disciplinati di Perugia, il personaggio che sta puntando la lancia alle spalle di Cristo, percuotendolo e incitandolo a camminare, porta sul petto un grosso scorpione nero, che campeggia su una vistosa casacca gialla: lo scorpione è il simbolo del popolo ebraico, il giallo è per eccellenza il colore dell'infamia. Grazie a questi e ad altri attributi, come ad esempio il naso adunco, il cappello a punta, il segno giallo, la scarsella da usuraio, il tallit o la lunga barba, è possibile identificare con chiarezza nella pittura tra '400 e '500 la figura dell'ebreo, effigiato in genere in modo peggiorativo, talora con tratti del volto deformi e ripugnanti, mentre compie gesti oltraggiosi nei confronti della Cristianità o mentre riceve un'esemplare punizione per la sua azione profanatoria. Questo libro illustra una serie di soggetti iconografici antiebraici, diffusi su un territorio che solo orientativamente coincide con le attuali regioni Umbria e Marche. Analizzate nei loro contesti e per la loro funzione d'uso, tali fonti iconografiche divengono uno straordinario documento, finora scarsamente utilizzato, che permette di indagare come gli ebrei e l'ebraismo fossero guardati e interpretati dalla prospettiva cristiana. Dietro l'origine e lo sviluppo di questi soggetti iconografici c'è in genere un'acquisizione di ordine dottrinale, morale o economico, che deve essere promossa e difesa...