Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 8521-8540 di 10000 Articoli:
-
Paolo Bielli. Ring in arte (1982-2017). Ediz. a colori
"Da bambino disegna sempre soprattutto di notte. Dal 2000 comincia una serie di mostre e performance utilizzando il suo stesso corpo in gallerie e musei (imitando il suo contrario...). Nel 2011 è presente con l'opera """"Ring"""" alla 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Italia a Venezia." -
Giuseppe Barilaro. La memoria del rosso. Catalogo della mostra (Roma, 4-17 novembre 2017). Ediz. a colori
"Una pittura dove la materia si apre, si amplifica e si lacera, una tessitura cromatica che unisce eleganza e violenza, un impeto costruttivo dove la memoria delle immagini viene sommersa da un impetuoso flusso di colore: l'opera di Giuseppe Barilaro sintetizza esperienze e suggestioni differenti, tra astrazione, frammenti icnonici e gestualità per dare vita a un efficace metodo costruttivo.""""" -
Elvio Chiricozzi. Carichi di chiaro in notte acre. Catalogo della mostra (Roma, 21 novembre 2017-20 gennaio 2018). Ediz. italiana e inglese
Elvio Chiricozzi è un artista meticoloso che ha stretto un patto con il empo, nei suoi lavori esso scorre fuori da binari consueti. Non c'è un limite definito per pensare, progettare, mettere mani e concludere un progetto. La sua ricerca ogni volta trova tempi diversi, nuovi. E di rimando, non c'è un tempo preciso per entrare nelle sue opere. Chi si avvicina a un suo lavoro è consapevole di questo, è necessario non aver fretta ed è consigliato non consultare l'orologio. Negli ultimi anni l'artista si è dedicato a progetti imponenti, che prevedevano una preparazione senza limiti. L'indagine sulla figura umana, quella sui volatili, sono ricordate per l'immensa massa di lavorazione necessaria alla loro ultimazione, anche se poi i suoi lavori sembrano non dover finire mai. -
Il caso Pirandello. Catalogo della mostra (Roma, 23 novembre 2017-14 gennaio 2018). Ediz. a colori
"Il caso Pirandello"""" celebra a Roma i 150 dalla nascita di uno degli autori italiani più conosciuti al mondo, che ha profondamente influenzato la cultura del Novecento, proponendosi ancora oggi in tutta la sua attualità. La mostra - che si sviluppa fra due poli espositivi, il Teatro di Villa Torlonia e la vicina Casa Museo di Pirandello - propone all'attenzione del pubblico un insolito percorso biografico, artistico e personale, con immagini spesso inedite, oggetti e momenti di vita quotidiana che, insieme alle opere dell'artista e alla sua voce, abitano nei suoi luoghi e ce lo raccontano. Si possono così ascoltare le parole di Pirandello in una delle poche registrazioni rimaste, o vederlo in alcuni filmati rarissimi, come quello della premiazione del Nobel a Stoccolma nel 1934. Si possono scoprire faccende di famiglia e passioni private e intanto seguire la sua attività di scrittore, attraverso preziosi documenti autografi, e quella di autore teatrale, soffermandoci sulla stagione della Compagnia dei Giovani, di cui si espongono i costumi di scena. Tra le particolarità della mostra, ecco Luigi Pirandello pittore, con una decina di suoi dipinti originali e altre opere grafiche, fra il Teatro di Villa Torlonia e la Casa Museo. Qui si incontrano l'artista e l'uomo, attraverso lettere, manoscritti, la biblioteca privata, il diploma del Nobel, gli abiti e gli arredi. Fino all'avvolgente installazione virtuale, creata per l'occasione, che animerà lo studio di Pirandello: spazio suggestivo, popolato ancora dai suoi personaggi." -
Giancarlo De Carlo. Gli editoriali di spazio e società
Le pagine di questo libro raccontano una ""storia"""" o una riflessione divisa in parti che, nella sua struttura, cerca di far comprendere l'importanza e l'attualità dell'architettura sociale, ovvero il riesame della contraddittoria questione riguardo allo stretto legame tra lo spazio, inteso come architettura, e la società, composta dagli individui che la abitano. Sono state indagate le ragioni e l'attualità del pensiero di Giancarlo De Carlo, il suo impegno civile e la sua responsabilità etica, in particolare attraverso un'attenta rilettura degli editoriali - raccolti e ripubblicati - della rivista da lui diretta: «Spazio e Società». Si tratta di una ricognizione mirata, una narrazione ricomposta che svela la trama di relazioni tra la rivista e il contesto storico degli avvenimenti. L'oggetto della discussione non è tanto la partecipazione - pur essendo questa una parola chiave - quanto il ruolo dell'architettura all'interno dell'habitat. In questi editoriali, infatti, De Carlo propone un modo diverso di pervenire all'architettura, le cui filiazioni consentono, ancora oggi, punti di vista differenti e disegnano nuove forme di spazio sociale. La ricchezza e fecondità dell'impostazione, che emerge nella redazione di «Spazio e Società», mette a disposizione del pubblico la dinamica in atto di una visione critica che riflette, nel farsi stesso dei contenuti e delle posizioni esposte, una capacità di dibattito che aiuta la crescita del lettore, invitato a paragonare e a riflettere su punti di vista differenti. Non sono tanto importanti le risposte da raggiungere nella fretta delle occasioni, quanto l'esibizione del metodo della riflessione, l'individuazione di tracciati da perlustrare, l'apertura alle avventure del pensiero."" -
Il tesoro di antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento. Catalogo della mostra (Roma, 7 dicembre 2017-22 aprile 2018)
«Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai nella Roma del Settecento giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle Antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera».rnÈ il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalità di fruizione dei beni culturali: un «Tesoro di Antichità» non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della società. -
Da Roma verso il mare. Storie percorsi immagini della città moderna e contemporanea
Eurosky, Decima, Corviale, la via del Mare. Totò e Ninetto Davoli di spalle sulla collina del Trullo dalla quale si vede l'Eur in “Uccellacci e Uccellini”. Il Grande Raccordo Anulare, ormai diventato “Sacro”. Nanni Moretti sulla sua Vespa mentre visita Spinaceto e Casalpalocco. La chiesa di San Pio da Pietrelcina di Alessandro Anselmi. Federico Fellini che gira “Le notti di Cabiria” con Giulietta Masina ad Acilia. Le chiese di Petreschi e Riva all'Infernetto. La via Imperiale, poi Cristoforo Colombo, la macchia verde della tenuta di Castelporziano. La spiaggia di Castelporziano, la folla intorno al palco per il Festival dei Poeti durante l'Estate Romana di Renato Nicolini, con Allen Ginsberg che cerca di contenere i momenti di anarchia intonando un Om. Ostia Antica e “La decima vittima” di Elio Petri. La foce del Tevere fra tratti di vegetazione ripariale, imbarcazioni attraccate in terza fila, ville abusive, yachting club, capannoni dismessi, rifiuti e barche affondate, nascoste nelle anse del fiume. L'idroscalo Carlo del Prete e l'assassinio di Pier Paolo Pasolini. Gli scariolanti ravennati e il tracciato regolare dei canali di bonifica, Vittorio Emanuele III che inaugura col primo colpo di piccone i lavori per il porto di Ostia Nuova. Le palazzine di Adalberto Libera a Ostia, l'ufficio Postale di Angiolo Mazzoni, le colonie estive, la “Domenica d'agosto” di Luciano Emmer. Le bufale lungo lo stagno di Maccarese nel territorio paludoso prima della bonifica. Il trampolino dello stabilimento Kursaal di Pier Luigi Nervi con Tony Renis che insegna passi di danza alle bagnanti in bikini. -
Lavoro insicuro. Riflessi negli sguardi delle donne
Passa anche attraverso la poesia la cultura della prevenzione degli incidenti sul lavoro che ANMIL porta avanti da 75 anni con i suoi quasi 400.000 iscritti. Infortuni zero, vittime zero: sono questi gli obiettivi primari che l'""Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro"""" intende raggiungere attraverso molteplici iniziative, tutte diverse tra loro perché diverse sono le sensibilità di ogni persona. Rientra in questo quadro il 2° Concorso nazionale di Poesia, voluto dal """"Gruppo Donne ANMIL per le Politiche Femminili"""" per creare nuove consapevolezze e muovere intime emozioni sul tema. Nessuno può infatti riuscire, meglio di chi ha subito un incidente sul lavoro, ad essere protagonista e, al tempo stesso, veicolo di un messaggio culturale che vuol far crescere la sensibilità di tutti. Sono ottantadue le storie da scoprire ed amare, raccolte in questo volume, che affidano ai versi e alle immagini il compito di toccare le coscienze. Tante tragedie, che si potevano evitare, affiorano dalle pagine dominate da una nota comune: indietro non è possibile tornare. Da qui la spinta a fare delle esperienze di alcuni un patrimonio di tutti. Su questa strada ANMIL intende continuare a camminare per consentire di superare il dolore e di guardare avanti con rinnovata fiducia. Prefazione di Franco Bettoni."" -
Un fondale per l'acqua vergine. Il modello della Fontana di Trevi. Storia e restauro. Ediz. a colori
"In questo volume, presentiamo il restauro di un'opera straordinaria, il 'Modello ligneo della Fontana di Trevi' del Museo di Roma a Palazzo Braschi. L'intervento sul 'Modello' si inserisce nello stretto rapporto di collaborazione che da ben quindici anni la Fondazione Paola Droghetti ha con l'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro. Una collaborazione profondamente legata alla Scuola di Alta Formazione dell'Istituto e realizzata, in questo caso, attraverso l'assegnazione di quattro borse di studio per l'a.a. 2015/16 per giovani laureati/laureandi. Ma si inserisce anche nel proficuo rapporto di collaborazione che la nostra Fondazione ha, da ben undici anni, con la Sovrintendenza capitolina ai beni culturali. La straordinarietà dell'opera, le sue dimensioni, il suo valore storico-artistico e l'onerosità dei lavori di restauro, hanno fatto sì che nascesse una nuova e importante collaborazione tra la Fondazione Paola Droghetti e l'Associazione Amici dei Musei di Roma con la quale abbiamo condiviso non solo l'impegno economico dei lavori ma anche il forte interesse per la conservazione di un'opera cosí particolare che consentirà a tutti i cittadini di poterne godere pienamente e a lungo nella sua nuova collocazione nel Museo di Roma. Si realizza così al meglio uno degli scopi prevalenti della Fondazione: ridare luce e voce alle opere del nostro patrimonio artistico attraverso una sempre auspicata sinergia tra pubblico e privato e dando a giovani e bravi restauratori laureati presso l'ISCR un forte incoraggiamento a entrare nel mondo del lavoro compiendo, grazie alle borse di studio, un primo importante impegno lavorativo."""" (Vincenzo Ruggieri). Presentazione di Claudio Parisi Presicce." -
La chiesa di Castel San Pietro in Canton Ticino. Studi, restauri, conservazione. Ediz. a colori
Questo complesso (ed eccezionale) apparato decorativo presente nella chiesa parrocchiale di Castel San Pietro ha purtroppo risentito del passare del tempo. Infiltrazioni d’acqua dalla copertura, presenza di umidità nelle murature, efflorescenze saline, dilatazioni termiche, ossidazione degli elementi metallici e tensioni differenziali tra i diversi strati, sono state alcune delle cause delle problematiche di degrado più o meno gravi che oggi – come già in passato – hanno reso necessario trovare un rimedio e una soluzione per poter tramandare queste opere alle generazioni future. Questo volume racconta il percorso conoscitivo preliminare al progetto di conservazione, che si è articolato lungo un arco temporale di cinque anni (per certi aspetti ancora in corso). Descrive le scelte di progetto per la conservazione dei manufatti in stucco e il cantiere pilota dove queste operazioni sono state testate prima di essere estese a tutta la chiesa. Le diverse problematiche presenti sono state affrontate secondo un approccio multi/transdisciplinare in cui numerose competenze si sono intrecciate (architetti, storici, storici dell’arte, ingegneri, chimici, petrografi, geometri, restauratori) nella consapevolezza che tutti gli interventi eseguiti nella chiesa in periodi diversi – compresi quelli novecenteschi – siano una delle tante stratificazioni che nel tempo si sono sovrapposte e, quindi, siano portatrici di una pluralità di valori. Rimuoverle o demolirle sarebbe una perdita in termini di cultura e di sapere, nonché un’operazione irrispettosa di quel passato che definisce quel luogo per come è adesso. Si tratta di “storie” diverse e articolate fatte di tante domande e poche risposte i cui protagonisti sono artisti, maestranze, parroci, comunità. Poter leggere (o ri-leggere) queste storie senza che paragrafi importanti – magari a volte anche mal scritti ma comunque figli del loro tempo – vengano cancellati, permette di non appiattire l’edificio a un unico periodo mantenendo la complessità presente nella chiesa conosciuta e amata da oltre un secolo nell’aspetto attuale. -
Squarci d'infinito
L'infinito, proiezione del pensare universale in fondo all'anima, incommensurabile principio che annienta il logos, che ingabbia la ragione in prigioni di profonde fragilità, l'infinito quale mistico e pur sempre irrazionale stupore che travolge l'essere nel silenzio tra la paura e l'incanto. E l'infinito dentro l'anima che abbraccia l'universo, nel soffio della vita che rinasce, nell'armonia degli astri e i moti delle stelle, nel rarissimo spettacolo di spazi liquidi cullati dalle onde e spazi siderali che annientano il pensiero. Il tutto e il nulla, l'immenso e l'infinitesimo, il mistico e l'umano, il cuore e la ragione, il pensiero che travalica confini respirando il cosmo... e squarci d'infinito in fondo agli occhi. Potenza del creato che rapisce i sensi trafiggendo il cuore, e in mezzo, lampi di emozioni e gocce limpidissime... di poesia... Così... il naufragare è dolce in questo mare... -
Redditanza. Il reddito di cittadinanza raccontato dai giornali e percepito dai cittadini
Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle è un tema ormai entrato a pieno titolo nel dibattito pubblico e al centro della scena politica. Ma quanto ne sanno davvero i cittadini? E cosa ne pensano? A chi lo concederebbero e a quali condizioni? Come vorrebbero fosse il loro reddito di cittadinanza? La prima ricerca in Italia che, attraverso il confronto tra l'analisi di due anni e mezzo di articoli giornalistici sul tema e un sondaggio rivolto ai cittadini, studia le ""relazioni pericolose"""" tra il giornalismo, la politica e la formazione dell'opinione pubblica."" -
SIXXI. Storia dell'ingegneria strutturale in Italia. Vol. 4
La ricerca SIXXI (Twentieth Century Structural Engineering: the Italian contribution) ha lo scopo di ricostruire la storia dell'ingegneria strutturale in italia. una storia avvincente, a tratti gloriosa, e comunque singolare. una storia, inopinatamente, dimenticata. Nei volumi di questa serie si intende raccontare la vicenda, cosi come la veniamo man mano riscoprendo, le indagini restituiscono alcuni episodi della storia, recuperati con studi trasversali su territori largamente inesplorati. In appendice, un fotoromanzo a puntate (invenzione italiana) illustra in breve la sequenza complessiva degli eventi e delle opere principali e ripropone l'universo figurativo scomparso dell'ingegneria moderna. -
Gli ultimi re di Roma. La dinastia etrusca che governò la Città Eterna
Quando il passato può dirsi davvero passato? Anche da questa domanda e dalla relativa risposta trova la sua origine questo libro sui re Tarquini di Roma. Ai fatti narrati da Tito Livio e Dionigi di Alicarnasso la voce narrante - il dotto bibliotecario imperiale Marco Quinzio Spurinna - aggiunge il motore occulto della brama di potere, simboleggiata dal tesoro trasmesso da Demarato ai Tarquini. Una fitta trama di sogni rivelatori o profetici percorre l'intera storia e fa da tramite con il mondo iperuranio e ultrasensibile degli dei e proprio in uno di questi messaggi Collatino vedrà l'origine della prossima gloria - ma anche della futura caduta di Roma - nel tesoro reso maledetto dai crimini del Superbo e della folle moglie Tullia. Vale però anche il detto ""E pluribus unum"""": proprio dal travaglio del periodo regio nascerà - non più latino sabino o etrusco - il civis romanus, mentre come esito finale di questo antico processo di sincretismo culturale e globalizzazione mediterranea giungerà - dopo il tempo dei re e della res publica - quello dell'impero. Vi è quindi, al cuore di tutto, la centralità dell'asylum e dell'accoglienza allo straniero, persino ai suoi dei e alla sua religione - pur sempre con il costante e saggio limite della invalicabile sottomissione alla Legge dello Stato; vi è la questione del rapporto tra potere civile e potere religioso; vi è la relazione - misteriosa eppure vivissima - tra mondo degli uomini e mondo degli dei; vi è la grande filosofia ellenica e l'affascinante """"Weltanshauung"""" del mondo arcaico. Gli antichi invero ritenevano che al volgere di un Grande Anno - fatto di secoli o ere più che di giorni o ore - potessero ripetersi epocali eventi del passato. Siamo forse ora alle soglie di un nuovo Grande Anno? Non sarebbe opportuno riflettere - e molto - sulle lezioni del passato, anche di quello apparentemente più remoto? È dunque possibile, alla fine di tutto, affermare con certezza che il passato dei re Tarquini di Roma sia veramente passato?"" -
Sistemi intelligenti in architettura. Seminario di Studi. Università degli Studi di Salerno. Ediz. illustrata
Intelligent efficiency in architettura, nella complessità di sistemi costruttivi evoluti integrati a sistemi dell'IT e ICT, che attraverso nuove progettualità interoperabili di figure coinvolte e con uso di tecnologie BIM, costituiscono l'efficienza del sistema edilizio. Elevati livelli della qualità dell'habitat in tesi produttive e di incremento del valore immobiliare con landlord efficiency, tenant efficiency nell'innovazione tecnologica ed efficienza energetica. Per cui metodo evoluto di progettazione quale approccio ai nuovi layout e involucri, con uso di curtain wall, facciate vetrate a doppia e tripla pelle, pareti mobili, regolazione automatica ed evoluzione impiantistica. Centralità del ruolo del progetto informatico integrato al progetto di involucro edilizio e progetto impiantistico, attraverso un metasistema edilizio di esigenze, requisiti e prestazioni puntando alla qualità edilizia e sostenibilità. -
Europa e post-Europa
Jan Patocka ha lungamente agitato, in un fitto dialogo con Husserl ed Heidegger, il tema della finis Europae, nel tentativo di liberare la questione del declino europeo assumendola al netto da precomprensioni tanto storicistiche che sociologistiche. “Europa e post-Europa” rappresenta la sua ultima e più densa riflessione filosofico-politica. Lo scritto, originariamente redatto in lingua tedesca, viene qui per la prima volta presentato in un'edizione fedele al testo dattiloscritto e annotato di pugno dall'autore. A completare l'opera la “Conferenza di Varna” sul Pericolo della tecnicizzazione della scienza in Husserl e l'essenza della tecnica in Heidegger, proposta in tutte le sue varianti, che offre una chiave di comprensione dell'«eone planetario» ed indica – attraverso il recupero della tradizione socratico-platonica – una via per affrontare l'età post-europea, con i «suoi principali problemi spirituali». -
Tracce su carta. Aspetti del disegno italiano contemporaneo (1948-2000)
"Un breve percorso nelle esperienze dell'arte italiana, dal secondo dopoguerra agli anni Duemila, punta l'attenzione nuovamente sul disegno. È un ambito di esperienze all'interno di una pratica che, come era già stata intesa dalle avanguardie artistiche del primo decennio del XX secolo, si libera dall'essere abbozzo, studio, progetto per assurgere a linguaggio autonomo, vale a dire fine a se stesso. [...] È una storia che attraversa silenziosamente il corpo di un lungo periodo, cinquant'anni di un secolo lasciato, da tempo, alle nostre spalle: un transito verso l'attualità nel quale il disegno ha espresso una cifra ben chiara e leggibile, quanto autonoma, all'interno delle molteplici esperienze che hanno caratterizzato la scena artistica nazionale, nella complessità dei suoi svolgimenti, perché intercetta e coniuga sull'immediato piano dell'istinto espressivo, gli umori di generazioni e degli eventi che le hanno caratterizzate."""" (Massimo Bignardi)" -
La fine dell'alleanza. Il ricatto diplomatico nel Pacifico-The end of the Alliance. Diplomatic blackmail in the Pacific 1902/1923-24. Ediz. italiana e inglese
La Fine del “Grande Gioco” tra Russia ed Inghilterra sulla via dell'India sfociò dopo la disfatta della Russia da parte del Giappone in un Trattato di amicizia tra Gran Bretagna e Giappone nel 1902. Durante la Prima Guerra Mondiale il Giappone scortò le navi che trasportavano le truppe Neozelandesi e Australiane fino in Inghilterra e nel Mediterraneo appoggiarono le Marine Inglesi, Francesi ed Italiane contro gli Austro-Ungarici addirittura sminando l'Adriatico dalle loro mine. Il Giappone si comportò lealmente durante tutto il periodo operativo dell'Alleanza. Le mire degli Stati Uniti d'America sulla Cina in contrasto con quelle del Giappone spinsero il Segretario di Stato Hughes a ricattare l'Ambasciatore di S.M. Britannica Sir Gheddes nel non rinnovare il Trattato, pena il portare al Congresso il riconoscimento della Repubblica dell'Irlanda. Una battuta dell'Addetto militare Giapponese a Londra, il Generale Itami, che riteneva un fattore positivo l'Alleanza con l'Inghilterra sia per l'Estremo Oriente che per la pace, vale la pena di citare: comparando l'Alleanza al “Whiskey e Soda” e l'Accordo delle Quattro Potenze a un “lemon squash” (spremuta di limone), “ho vissuto abbastanza in Inghilterra per preferire il primo miscuglio!” -
Arrigo Paladini. Dalla campagna di Russia alla resistenza a Roma. Diario di guerra e altri scritti
Dalle pagine drammatiche e in presa diretta del diario della spedizione - a fianco delle armate hitleriane - del CSIR in Russia, all'analitica descrizione della lotta clandestina in Roma occupata e alle scritte graffite sulle pareti della sua prigione ricche di umanità, in questo libro è narrato il passaggio - in soli quattro anni - di un giovane ventenne dall'entusiasmo per la guerra che avrebbe dovuto liberare i popoli slavi dalla schiavitù del comunismo alla lotta per liberare invece Roma e l'Italia dalla violenta e tragica occupazione nazista. È la maturazione umana e civile che rese Arrigo Paladini erede non solo della tradizione patriottica paterna ma anche dei sacrifici delle altre migliaia di giovani suoi coetanei restati sui campi di battaglia dell'intera Europa. Presentazione di Antonio Parisella. -
Opus. Quaderno di storia architettura restauro disegno-Opus. History architecture conservation drawing (2017). Vol. 1
Quaderno di storia architettura restauro disegno.