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La trasparenza tradita
Negli ultimi trent'anni il Legislatore italiano, nello sforzo di democratizzare il pubblico amministrare attraverso la sua piena conoscibilità, ha operato con l'obiettivo di rendere la PA trasparente. È innegabile che, per effetto della legislazione sulla trasparenza, la PA italiana sia cambiata in meglio. Tuttavia rimane forte la sensazione che la «casa di vetro» teorizzata da Turati non si sia ancora pienamente realizzata. La disciplina giuridica funzionale al conseguimento della trasparenza, invero, presenta tratti di disorganicità ed incompiutezza tali da generare una non infondata impressione che essa sia stata addirittura tradita. Il libro indaga ed illustra le ragioni di tale impressione attraverso lo studio analitico degli istituti strumentali alla trasparenza, a cominciare dalle diverse specie del diritto di accesso, verificando la loro capacità di rendere la PA effettivamente conoscibile, al fine ultimo di scongiurare il rischio, paradossale, di un arretramento del livello di trasparenza fin qui conseguito. -
Le istituzioni nazionali per la promozione e la tutela dei diritti umani
Nel 1993, l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato i Principi relativi allo status delle istituzioni nazionali indipendenti per i diritti umani. Tali enti hanno acquisito una posizione di crescente rilievo nell'ordinamento internazionale, anche a seguito del loro coinvolgimento attivo nei meccanismi internazionali di controllo sul rispetto delle norme in materia di diritti umani. Il volume raccoglie i risultati di una ricerca dedicata all'analisi giuridica in chiave comparativa del fenomeno delle istituzioni nazionali, alla luce della recente prassi interna ed internazionale. -
Conformazione negoziale e clausole di «autosufficienza contrattuale»
Con il crescente affermarsi di un'economia fortemente globalizzata, il contratto da strumento di regolamentazione di interessi di matrice individuale diviene, in ragione dell'impiego di modelli contrattuali uniformi e diffusi in àmbito internazionale, il paradigma di disciplina degli scambi che producono effetti a livello planetario. Il lavoro si sofferma sui diversi piani di incidenza di tale fenomeno. In particolare, si approfondiscono, criticamente, la possibilità di individuare nella nuova lex mercatoria un ordinamento giuridico autonomo e - nell'ambito delle discussioni che si agitano intorno alla categoria del contratto c.d. alieno - i margini di operatività della clausola di ""autosufficienza contrattuale"""" (c.d. merger clause), espressione del tentativo di governare la realtà transnazionale degli scambi non piú con il ricorso alle norme consuetudinarie della lex mercatoria ma con la diffusione di clausole tipizzate. Tale pretesa di autosufficienza, nel limitare l'intervento eteronomo del giudice, causa un'evidente tensione tra le categorie giuridiche nazionali (in materia di interpretazione e di integrazione del contratto) e la tradizione giuridica di appartenenza."" -
Giuseppe Zanardelli. Un grande statista di altri tempi e il suo legame con il territorio bresciano
Il presente volume è suddiviso in due parti. Nella prima gli autori hanno ripercorso i passi salienti della vita di Giuseppe Zanardelli con attenzione alle origini familiari e ne hanno descritto l'attività di giornalista, di docente, avvocato e la carriera politica. In modo dettagliato sono state analizzate le riforme epocali che portano il suo nome dal codice penale al codice di commercio, alla legislazione sul lavoro compresi i limiti imposti al lavoro femminile e minorile e l'eliminazione del reato di sciopero, ai decreti volti a realizzare una maggiore giustizia fiscale fino al progetto di introdurre in Italia il divorzio. Da questa ricostruzione appare un modello di funzione politica svolta al servizio del bene comune, un modello che si impone in tutta la sua attualità nella crisi odierna della politica italiana. Nella seconda parte l'attenzione dei coautori si è concentrata sul collegamento con il territorio bresciano e sulla forte condivisione da parte dell'imprenditoria bresciana dei valori risorgimentali di cui il liberale Zanardelli si faceva portatore. Alla fine del libro figura la descrizione della villa che Zanardelli fece costruire sulla sponda bresciana del lago di Garda per farne la sua dimora corredandola di affreschi, quadri e sculture che raffigurano momenti importanti della sua vita politica. L'auspicio dei coautori è che l'edificio venga restaurato e possa rimanere adibito a un servizio pubblico preferibilmente culturale per custodire la memoria di questo grande statista e per illustrare un pezzo importante della storia del nostro Paese che allo stato attuale appare indegnamente trascurato. -
Pandemia e diritti. La società civile in condizioni d'emergenza
In questo volumetto si raccolgono quattro contributi che vertono sulla questione della pandemia e della politica e dei diritti che con questa si confrontano. L'emergenza sanitaria pone in maniera drammatica la questione della morale pubblica come àncora delle deliberazioni pubbliche. Ciò è particolarmente evidente, e tragico, nelle decisioni rispetto all'accesso alla terapia intensiva ed all'uso dei ventilatori, dovendo ""selezionare"""" i pazienti da proteggere in situazioni di scarsità di risorse. Uguali drammatici dilemmi si presentano allorché si tratta di limitare le libertà fondamentali dei cittadini per salvaguardarne la salute e la vita. Lo Stato democratico ha dunque a che fare con l'""""eccezione"""" e deve trattarla nel quadro della legalità costituzionale, e tuttavia in qualche modo dilatando i limiti entro i quali l'azione prescrittiva dello Stato possa proiettarsi legittima. La tensione tra diritti di varia natura e poi tra diritti e beni collettivi ci fa urtare contro le pareti ultime di accettabilità dell'ordine costituzionale. Ciò crea sconcerto tra i cittadini e dilata gli spazi per la diffusione di politiche avventuriste e """"populiste"""", le quali tra l'altro si servono profusamente della astuta manipolazione di mezze verità, o di menzogne vere e proprie: la verità viene degradata allora a """"post-verità"""". Tuttavia, se i diritti costituzionali sono messi in forse e paiono disarmati dall'emergenza pandemica, del pari la categoria dei diritti soggettivi, spesso applicati e concepiti - secondo un'ottica neoliberale - come diritti """"patrimoniali"""", di imprenditori o consumatori, sembra non essere più in grado di provvedere ai bisogni del tempo della pandemia. Gli interessi che questa porta sulla scena non guadagnano in evidenza mediante la celebrazione dell'autonomia privata, o col rinvio alla figura dell'imprenditore di se stesso, o del soggetto di atti di consumo, o di compravendita, all'interno di un tessuto sociale essenzialmente riformulato come mercato altamente competitivo. Non è la concorrenza il modello appropriato per salvarci dalla malattia, e nemmeno lo scambio di merci, o il paradigma sinallagmatico; bensì la cura. Noli me tangere, """"non mi toccare"""", regola del tempo della pandemia, da imperativo egocentrico deve trasformarsi necessariamente in atto di solidarietà."" -
Unità, frammentazione e sanabilità della nullità del contratto
L'analisi dei caratteri tradizionalmente ritenuti fondamentali della nullità del contratto consente di verificare la permanenza di una concezione unitaria dell'istituto, dal punto di vista funzionale, alla luce dell'evoluzione legislativa e giurisprudenziale. In particolare, anche attraverso l'esame dei profili processualcivilistici, si riscontra un nucleo centrale comune alle varie figure di nullità nella tutela dell'interesse generale e nella rilevabilità d'ufficio; rilevabilità da distinguere però dalla dichiarazione della nullità ove si tratti di nullità di protezione. Nell'ambito dell'indagine si sottopone a vaglio critico l'interpretazione restrittiva dell'art. 1423 c.c., aderendo alla dottrina che ne valorizza una lettura in chiave assiologico-sistematica, affermando la possibilità di convalida anche in assenza di espressa disposizione normativa ove siano comunque soddisfatti la volontà del legislatore e l'interesse concretamente tutelato, a ciò soccorrendo i principi di ragionevolezza e sussidiarietà. La ricaduta applicativa di questa impostazione viene in rilievo soprattutto con riguardo a particolari meccanismi volti al recupero dell'atto invalido nell'ambito dell'edilizia P.E.E.P., come la c.d. norma salvavenditori (inserita dal d.l. n. 119/2018 e modificata dal d.l. n. 77/2021) di cui si propone, valutatane l'identità di ratio ed interessi sottesi, un'estensione in via analogica anche alle ipotesi degli alloggi ceduti dagli Ater. -
Saggi di filosofia della politica. Temi e problemi della secolarizzazione occidentale
La Collana raccoglie saggi di Filosofia della politica, del diritto, dell'economia e del lavoro, nonché di Etica sociale, riguardanti questioni di attualità e figure rilevanti del nostro tempo. Essa privilegia problemi e autori che la cultura egemone ignora o non considera adeguatamente. La Collana, quindi, si propone di andare «oltre» le mode culturali del nostro tempo anche per trascenderlo e dominarlo. Essa, perciò, esercitando una libera e responsabile critica, presenta testi che sono condizione per costruttive proposte civili. Volume complesso sia per le questioni trattate sia per il metodo con il quale sono state analizzate, è, però, particolarmente utile per la comprensione di diversi problemi «concreti» del nostro tempo, posti dalla diffusa e radicale secolarizzazione dell'Occidente. La silloge, infatti, evidenzia aspetti teoretici e loro ricadute pratiche; in altre parole mostra che l'esperienza politica contemporanea, per essere decifrata e compresa, impone di assurgere alle «opzioni» che l'hanno determinata, orientata e animata. Il lavoro offre un'originale «lettura» di diverse questioni. Tutte si dimostrano attuali anche grazie al metodo usato per la loro considerazione sempre attenta alle loro conseguenze esistenziali, sia collettive sia individuali. Il lavoro, pertanto, è strumento particolarmente interessante per chiunque si occupi delle problematiche politiche sia a livello teorico ed erudito sia a livello «operativo». -
L' Europa e l'ambiente
Gli orientamenti in tema di protezione dell'ambiente proposti negli ordinamenti dei Paesi europei che si sono ispirati ai principi della democrazia liberale rivelano alcune tendenze comuni. In via di principio la tutela dell'ambiente viene indicata tra i valori fondamentali dell'ordinamento, ove si esprimono le condizioni utili per assicurare il benessere ed il progresso delle persone, per cui ai legislatori e ai pubblici poteri vengono assegnate delle specifiche funzioni di promozione, di tutela e di garanzia. Analoghe considerazioni si possono rinvenire anche nelle recenti ""dichiarazioni internazionali"""" (come quella dell'Unione Europea, enunciata a Nizza nell'anno 2000 e poi integrata nel Trattato di Lisbona) o nei documenti finali delle Conferenze Internazionali in tema di """"Ambiente e Sviluppo"""" (ad esempio Stoccolma 1972, Rio 1992, Johannesburg 2002 e Rio 2012, oltre che negli Atti delle numerose Conferenze Cop sul clima). Muovendo da queste premesse il volume consente di aprire una finestra interdisciplinare sulle tematiche ambientali mettendo a confronto filosofi, storici, giuristi e altri studiosi, secondo un modello che l'Istituto Internazionale di Studi Europei Antonio Rosmini, ha applicato e consolidato nel corso del tempo. Si tratta di un dialogo che potrà consentire una visione ad ampio spettro di questa importante questione e che potrà fare emergere numerosi interrogativi in tema di sostenibilità e di diritti delle generazioni future. La tutela dell'ambiente, in effetti, impone delle scelte politiche e sociali che sono decisive per tutti i popoli del Pianeta e per coloro che verranno dopo di noi."" -
Il lavoro attraverso piattaforme digitali tra rischi e opportunità
Il volume riporta i risultati della ricerca ""Lavoro e tecnologie digitali. Rischi e opportunità per i lavoratori nei mercati del lavoro in crisi"""". tratta di una ricerca di tipo interdisciplinare che ha coinvolto prevalentemente giuslavoristi, ma anche civilisti, sociologi e informatici. La ricerca parte dall'accertamento dell'esposizione dei lavoratori delle piattaforme digitali ai rischi social che sono sia i tradizionali rischi sociali ai quali sono esposti tutti i lavoratori, sia i nuovi rischi prodotti dall'utilizzo delle tecnologie digitali. In una prospettiva de iure condendo si propone di riconoscere tutele minime a tutti i lavoratori che svolgono la loro prestazione lavorativa attraverso una piattaforma digitale, indipendentemente dalla loro qualificazione giuridica."" -
La devozione del patrimonio del diritto delle cooperative
La devoluzione è un meccanismo che caratterizza da sempre le società cooperative; sin dalle origini del modello organizzativo essa rappresenta un elemento imprescindibile della tutela della mutualità. L'evoluzione del sistema economico e dell'ordinamento giuridico le attribuiscono oggi un ruolo determinante nella realizzazione della funzione sociale della cooperazione riconosciuta dalla Costituzione. Lo studio ricostruisce in modo sistematico la regolamentazione della devoluzione evidenziando come lo sviluppo del sistema cooperativo non sia più legato all'intervento pubblico, attraverso le agevolazioni, ma piuttosto emerga da una vocazione storica del modello che vede la stessa come parte integrante la mutualità. Per usare un termine moderno potremmo dire che la devoluzione rappresenta il meccanismo attraverso il quale si realizza la mission delle cooperative che non è solo l'offerta di servizi ai propri soci cooperatori ma anche quella di garantire che quel servizio possa continuare ad essere offerto anche dopo lo scioglimento della cooperativa, attraverso una vera e propria redistribuzione del reddito cooperativo. Intesa in questo senso la devoluzione non potrà essere considerata una misura di chiusura del sistema ma piuttosto la concretizzazione di quel fine altruistico che lega la cooperativa al territorio e che la vede come protagonista nello sviluppo delle comunità di riferimento. -
Il governo locale delle aree urbane in Italia. Profili giuridici alla luce dell'esperienza comparata
La questione urbana è solitamente intesa come l'esigenza di adeguare l'organizzazione e il funzionamento dei governi locali alle specificità delle aree a più intensa urbanizzazione. Questo tema - un oggetto di ricerca classico degli studi di diritto pubblico - conserva ancora oggi intatta la sua attualità. Nonostante l'istituzione delle Città metropolitane nel 2014, infatti, il processo di adeguamento del governo locale al fenomeno urbano non può dirsi concluso. Questo volume intende offrire un contributo al dibattito italiano sulla questione urbana partendo da una prospettiva comparata, concentrandosi in particolare su Francia e Inghilterra. Lo studio delle soluzioni istituzionali introdotte in questi Paesi per fronteggiare le molteplici manifestazioni del fenomeno urbano si rivela fruttuoso perché funge da metro di paragone per valutare - in positivo - punti di forza e debolezza delle soluzioni giuridico-istituzionali sperimentate fin qui in Italia, ma soprattutto permette di individuare - in negativo - quanto rimane ancora da fare a causa delle omissioni del legislatore italiano e trarre, quindi, indicazioni per la risoluzione della questione urbana. -
Le nuove forme di garanzia pignoratizia
Le nuove figure di pegno ""non possessorio"""" e """"rotativo"""" segnano la qualificazione strutturale (non anche quella funzionale) della tradizionale fattispecie del pegno codicistico. Le diverse qualificazioni possono concorrere, alternativamente o cumulativamente, alla configurazione di un nuovo modello di garanzia mobiliare, nella più ampia prospettiva dell'unitarietà della sottesa operazione economica, al fine di offrire ai finanziatori e a coloro che necessitano di nuovi sbocchi al mercato del credito rinnovati strumenti per far fronte alle esigenze imposte dall'economia e dalla finanza. Con una nuova azione incidente sulle modalità di estinzione dell'obbligazione garantita tra (esplicita previsione e regolamentazione del) patto marciano e (possibile prefigurazione effettuale della) esdebitazione."" -
Governance dei Big Data e politiche pubbliche
Il volume raccoglie i risultati della ricerca sulla Governance dei Big Data e le politiche pubbliche, con particolare riferimento all'uso dei dati da parte del decisore politico a benecio dei cittadini e delle imprese nel territorio, in particolare in settori strategici come quello di tutela della salute e della informazione. L'uso dei Big Data a supporto dell'informazione e della partecipazione dei cittadini viene misurato dalla ricerca rispetto alla gestione dei dati raccolti da soggetti pubblici e privati nel rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini. Nel particolare contesto della tutela della salute e dell'uso degli algoritmi in sanità, inoltre, il Volume analizza il processo di digitalizzazione e i recenti approdi normativi in materia di gestione elettronica dei sistemi di machine learning. La ricerca intende contribuire alla letteratura scientica che incrocia i Big Data, strumento potente per il decisore politico e amministrativo, con la nalità di realizzare la migliore tutela della salute pubblica e la più consapevole partecipazione dei cittadini alla vita politica. In sintesi, un volume sulle sde al costituzionalismo italiano ed europeo da parte della tecnologia. -
La giurisprudenza è una scienza?
Nella prolusione viennese, che qui viene pubblicata per la prima volta in lingua italiana, Rudolf von Jhering pronunciò il suo 'credo scientifico'. Era all'inizio dei quattro anni che avrebbe trascorso a Vienna e aveva vissuto la grande crisi intellettuale che lo ha reso mondiale antesignano della moderna concezione scientifica del diritto. La giurisprudenza è sempre minacciata nella sua scientificità. Il suo antico e mortale nemico, il positivismo, riduce giudice e giurista a strumento di sussunzione automatica, esonerandolo dalla responsabilità personale per il diritto e il giusto. Un diritto fatto valere senza essere compreso e applicato senza riflessione può arrecare un grande danno. Contro, può venire in aiuto solamente una «consapevolezza scientifica nelle cose del diritto», capace di concepire il diritto nei suoi aspetti filosofici, storici, e pratico-giuridici come un unitario fenomeno giusculturale operante secondo un principio normativo di evoluzione e della cui cura ogni giurista è responsabile. -
Sfida tra le Alpi. Ricordi di uno scalatore vittoriano (The Playground of Europe)
Presentata qui per la prima volta nella traduzione integrale basata sull'edizione originale del 1871, Sfida tra le Alpi (The Playground of Europe) di Leslie Stephen si muove lungo l'itinerario antieroico dell'alpinismo pionieristico quale metafora di un gioco virile di supremazia. Spinto dal metodo scientifico e dalla secolarizzazione disincantata del mondo, eppure paradossalmente ancora legato alle influenze magiche delle vette alpine, Stephen satura i dogmatismi del conquérant vittoriano implicando, nello sviluppo diegetico della Nature Writing, la fatica del corpo come unica legittimazione all'ottenimento simbolico di un trofeo. Dalla prospettiva ecolinguistica, l'originalità di questa nuova proposta traduttiva è stata orientata verso la funzione propria dell'ecotraduzione in quanto pratica di conoscenza delle sfide implicite ai mutamenti determinati dal rapporto dell'individuo con l'ambiente. La voce della montagna, quasi sempre zittita da una iperbolica glorificazione della scalata, non può più restare sottaciuta. È necessario anzi instaurare un dialogismo testuale fra autore e lettore sotto l'ermeneutica profonda di una cosmovisione, vale a dire con la consapevolezza dell'esistenza intrinseca di una imbrication - l'interrelazione umano/nonumano nell'era dei mutamenti indotti dall'Antropocene - che può rendere ecologico il discorso con il quale invece Stephen negozia, da abile mercante di stupore, l'etica ideale di un trionfo predatorio dell'uomo sulla natura. -
Gente del secolo scorso
I personaggi di questi racconti sono vissuti nel secolo scorso del quale esprimono pienamente i valori, le tensioni, le aspettative, gli stili di vita. Ma, anche se lo spazio di tempo che ci divide da loro è limitato, si ha l'impressione che essi sfumino in un tempo remoto, dai vaghi riscontri nel presente. Sono personaggi che tramandano la memoria o soltanto l'emozione di aver occupato uno spazio nello scorrere del tempo, uno spazio ben definito dai binari di una quotidianità che non impedisce lo scarto improvviso verso l'inatteso. -
Società di persone in liquidazione e attività d'impresa. Interessi dei soci e ragioni dei creditori
Il volume si propone di analizzare nella sua complessità il fenomeno dello scioglimento volontario delle società di persone e le implicazioni che l'avvio della fase liquidatoria, come tale prodromica all'estinzione, porta con riferimento alle possibilità operative e imprenditoriali dell'ente collettivo, come anche dei soci e dei liquidatori stessi. In tale prospettiva, il lavoro procede, anzitutto, all'analisi dell'istituto liquidatorio in generale, nelle varie declinazioni che assume nell'ordinamento, sia nel contesto societario che fuori, e alla verifica della presenza di limiti di azione connaturati con la sua stessa natura o con le modifiche eventualmente imposte all'assetto degli interessi coinvolti, con particolare riguardo al rapporto fra soci e creditori sociali. Nella seconda parte, invece, la ricerca si concentra sulle regole legali che, nella delicata fase in discussione, rimodulano i poteri dei gestori, disponendo, per gli amministratori, il limite degli ""affari urgenti"""" (art. 2274 c.c.) e, per i liquidatori, quello della """"necessarietà"""" degli atti per la liquidazione (art. 2278 c.c.) e del """"divieto di nuove operazioni"""" (art. 2279 c.c.)."" -
Il contratto di convivenza
Il lavoro analizza la natura giuridica del contratto di convivenza e, in particolare, la disciplina applicabile, il ruolo e i limiti dell'autonomia negoziale nell'ambito delle convivenze di fatto, gli elementi essenziali e accidentali del contratto, lo scioglimento ed i profili di invalidità. I tratti ermeneutici del percorso di studio assecondano una rilettura della disciplina in una prospettiva funzionale e assiologica tendente a valorizzare la giuridicità del ""fatto"""" nell'operazione di qualificazione normativa; ciò non tanto perché la l. 20 maggio 2016, n. 76 abbia sancito, già al momento della definizione della nuova figura contrattuale, il profondo legame tra l'atto e il fatto (due termini che, peraltro, all'interno del testo vengono spesso confusi o sovrapposti), quanto perché, nel caso di specie, le parti convivono: il che può esercitare un condizionamento nella cogestione delle risorse economiche destinate alle necessità della vita in comune."" -
La responsabilità civile. Un'introduzione
Questo libro nasce dall'idea di avvicinare alle questioni fondamentali della responsabilità civile lettori che quelle questioni non hanno avuto la possibilità di esaminare analiticamente. L'opera si propone - non tanto di offrire trattazione esaustiva del diritto della responsabilità civile, quanto piuttosto - di indagare, attraverso la selezione dei problemi cui dar luce, le complessità che attraversano quest'area del diritto. In tale ottica, il libro esamina anzitutto le fonti e gli attori che muovono le fila della materia, la collocazione di quest'ultima al cospetto degli altri strumenti (privatistici e pubblicistici) attivabili di fronte al prodursi di un danno, nonché le finalità rispetto alle quali la responsabilità è intesa e applicata. L'obiettivo, e l'auspicio, è di fornire chiavi di lettura utili a comprendere un diritto che, da noi come altrove, è motore di trasmissione di ingenti trasferimenti di ricchezza, e al centro di riflessioni infinite da parte di antropologi, sociologi, economisti, di operatori delle assicurazioni, private e pubbliche, e ovviamente di giuristi, teorici e pratici. -
Il diritto contrattuale dei consumi ed i suoi attuali confini
Il volume raccoglie gli scritti di vari autori che si confrontano con un ampio spettro di temi (dalla risolubilità stragiudiziale, alle ricadute della pandemia sui contratti dei consumatori; dagli effetti dell'esercizio del recesso in pendenza di esecuzione, al regime delle restituzioni nella prospettiva del termine di decorrenza della prescrizione; dalla nozione di consumatore, alla sua variante ""digitale"""", sino all'intersezione con le regole attinenti il trattamento dei dati personali), restituendo l'immagine caleidoscopica di un diritto contrattuale dei consumi che assume i riflessi della complessità mobile, nella quale, in ogni sistema normativo indagato, il dato emergente è quello della coscienza dell'interprete di dover far propri """"attrezzi"""" adeguati alla tortuosità dei percorsi da seguire per raggiungere il risultato ermeneutico. In questa prospettiva, il libro si pone come il tentativo di proporre all'attenzione del lettore alcuni degli attuali temi di confine del diritto contrattuale di origine europea, analizzando e portando a sistema il coacervo di fonti normative e giurisprudenziali che confusamente definiscono l'attuale panorama del diritto dei consumi.""