Sfoglia il Catalogo feltrinelli014
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 1461-1480 di 10000 Articoli:
-
L'utilità dei diritti. Diritti morali e giuruduci in una prospettiva etica utilitarista
Una delle accuse più gravi e più frequenti, rivolte a quella forma di etica consequenzialista che è l'utilitarismo, è quella di non poter riconoscere ai diritti un ruolo adeguato al suo interno: in base a esso - si sostiene - nulla vincolerebbe al rispetto dei diritti delle persone, che potrebbero sempre essere violati legittimamente qualora ciò promettesse di massimizzare valori come il benessere sociale o la generale soddisfazione delle preferenze. Questo libro si propone di smentire tale luogo comune filosofico. Tanto nel linguaggio morale quanto in quello giuridico, l'analisi dei diritti mostra come questi svolgano funzioni importantissime che l'utilitarismo è perfettamente in grado di riconoscere e giustificare. Non solo: una prospettiva utilitarista permette di affrontare i problemi posti dall'affermazione dei diritti individuali nel linguaggio morale e giuridico, meglio di quelle teorie etico-politiche che si pretendono ""fondate su diritti"""". Valori come la dignità umana e il rispetto delle persone e della loro autonomia, espressi dal linguaggio dei diritti, trovano agevolmente spazio nell'utilitarismo. Tale teoria, inoltre, riesce a giustificare la rilevanza dei diritti giuridici come garanzia degli interessi dei loro titolari. Nel caso dei diritti fondamentali, l'utilitarista apprezzerà tra l'altro la loro capacità di mediare tra posizioni etiche diverse nelle odierne società pluraliste, sebbene al prezzo di una notevole indeterminatezza."" -
Qualità dell'educazione e nuove specializzazioni negli asili nido
La crescente diversificazione dei progetti pedagogici del nido e la specializzazione dei servizi testimoniano la vitalità e la capacità di innovazione del settore dell'educazione della prima infanzia: La sfida attuale consiste nel concepire una idea di nido sensibile al mutare dei bisogni, alla molteplicità degli approcci, dei linguaggi, delle metodologie, all'emergere anche inatteso di nuove opportunità e risorse, ma nel contempo capace di rielaborare e integrare il nuovo nell'alveo di un progetto pedagogico di qualità, eticamente orientato, concettualmente fondato e socialmente condiviso. Il libro propone una riflessione pedagogica sull'identità del nido e i processi innovativi che lo attraversano, anche con riferimento ad alcune esperienze significative e di ampio respiro. -
Studi su Gianfranco Contini: «fra laboratorio e letteratura». Dalla critica stilistica alla grammatica della poesia
Nella vasta opera critica del grande studioso viene preso in esame in questo libro un numero ristretto di autori (Croce, De Sanctis, Gadda, Montale), tutti fondamentali per Contini. Se l'incontro dei due autori contemporanei col giovanissimo filologo e critico militante d'eccezione fu decisivo da entrambe le parti, nell'ambito più propriamente metodologico e storiografico fu centrale il confronto col pensiero e con la critica letteraria di Croce. Ciò vale sia per il commentatore di Dante e di Petrarca, sia per lo straordinario analista di varianti d'autore, l'esercizio critico che a buon diritto può considerarsi invenzione di Contini stesso, anche se all'inizio suggestionato dal magistero filosofico di Croce. La precoce scoperta della Stilkritik di Spitzer segna non solo i primi saggi di Contini nella direzione di un superamento del crocianesimo, in parte ancora interno al suo orizzonte categoriale, ma anche la sua produzione matura almeno sino alla fine degli anni Cinquanta. Spitzer fu per Contini un punto di riferimento mai del tutto abbandonato, sebbene dopo la svolta più apertamente strutturalistica sia evidente una presa di distanza. -
Il lungo Ottocento e le sue immagini. Politica, media, spettacolo
A differenza di quanto generalmente si creda, il fenomeno che siamo soliti definire con l'etichetta ""società dello spettacolo"""" non costituisce un tratto peculiare del Novecento. Le origini del legame tra visualità, cultura di massa e sfera politica affondano nelle trasformazioni avvenute, tra gli ultimi decenni del XVIII secolo e i primi del XIX, nell'ambito delle tecnologie di produzione e nei circuiti di diffusione delle immagini. Da allora la visualità, nella comunicazione pubblica come nella vita quotidiana, ha assunto un ruolo sempre più irrinunciabile, che il volume ricostruisce storicamente, interrogando un ampio ventaglio di prodotti visivi, di loro applicazioni e contesti d'uso. Tra i primi esempi nella storiografia italiana, il volume indaga i linguaggi visuali e le pratiche dello sguardo nel lungo Ottocento con i contributi di Costanza Bertolotti, Elena Canadelli, Maya De Leo, Giovanni Fiorentino, Gian Luca Fruci, Benedetta Gennaro, Giovanna Ginex, Erica Grossi, Philippe Kaenel, Giovanni Lasi, Sandro Morachioli, Federica Muzzarelli, Alessio Petrizzo, Massimo Riva e Silvia Rosa. Una banca dati di oltre trecento immagini prese in esame nel volume è liberamente consultabile al sito www.lungo800.it."" -
Le frontiere del corpo. Mutamenti e metamorfosi
La ""Scuola Italiana delle donne pedagogiste"""" ha messo a confronto in questo volume studiose e studiosi nel tentativo interdisciplinare di decostruire paradigmi socio-culturali che forniscono una descrizione del corpo femminile come oggetto di possesso e di violenza, come luogo dello scontro fra i generi, ferito e straziato in quanto tale, oppure come strumento per arrivare al successo, finalizzato ad una triste omologazione, con le sue inevitabili manipolazioni estetiche ed identitarie. La violenza sulle donne è stata """"vista"""" come mezzo fisico di subordinazione: ferite reali e metaforiche, quelle inferte alle donne, miranti a mantenerle in uno stato di soggezione muta e acquiescente, fino alla loro cancellazione attraverso il femminicidio. Di particolare interesse le proposte rivolte alla fondazione teorico-pratica di una """"pedagogia del corpo"""", dando conto di recenti ricerche svolte con giovani di ambo i sessi sul loro personale percepirsi e rappresentarsi come nesso mente/corpo."" -
Questioni di genere. Tra vecchi e nuovi pregiudizi e nuove o presunte libertà
A partire dalla chiave di lettura offerta dagli studi di genere, il volume affronta temi complessi ed eterogenei: femminismo e omosessualità, ecologismo e bioetica, aborto, violenza di genere e migrazioni transnazionali. Il genere è inteso qui come una categoria analitica che rivela la costruzione culturale della femminilità e della maschilità, aprendo nuove prospettive metodologiche ed epistemologiche, fino a trasformare radicalmente tutte le discipline che attraversano il volume. I saggi sono caratterizzati infatti da un approccio interdisciplinare, che intreccia lo sguardo di genere con i diversi campi del sapere, mentre il posizionamento di autrici e autori spazia dal pensiero della differenza sessuale all'intersezionalità, fino a i più recenti sviluppi delle teorie queer e dei femminismi postcoloniali. Il volume raccoglie alcuni degli interventi presentati al convegno ""Donne, carnalità e ricerca femminista"""", organizzato dall'Unità di ricerca dell'Università di Tor Vergata nell'ambito del Prin nazionale """"I diritti incarnati. Vita delle donne e costruzione dell'identità di genere""""."" -
Il mistero della Val Grande
L'intraprendente e coraggiosa Viola sente che deve rispondere ancora una volta al grido di aiuto dello gnomo Gervaso. Chiama attorno a sé l'amico Andrea, il fratello Matteo e i cuginetti Baba e Aisha e, con la complicità del nonno, si prepara ad affrontare un viaggio avventuroso nel cuore del bellissimo Parco Nazionale della Val Grande. Viola e i suoi fidati amici entreranno in un mondo misterioso e sconosciuto, con l'aiuto di un pizzico di magia e guidati dall'allocco Beppe e dal ghiro Ghiotto giungeranno fino alla corte di Re Lupo. Li attende anche un viaggio nel tempo passato dove, vestiti di abiti antichi, incontreranno personaggi famosi. Saranno tutti impegnati in una difficile e rischiosa impresa: riusciranno a salvare l'Uomo Albero, simbolo e memoria vivente del parco? Età di lettura: da 8 anni. -
Adozione e origine straniera. Problemi e punti di forza nelle riflessioni dei figli
Allo stesso modo di ""Famiglie per adozione. Le voci dei figli"""", che lo ha preceduto, questo libro parla di adozioni internazionali in cui i processi di nascita e crescita di famiglie adottive interetniche, caratterizzate da provenienze straniere e da differenze somatiche visibili tra genitori e figli/e, si sono evoluti in percorsi sostanzialmente positivi. Questo libro, cioè, continua a parlare degli stessi/e 52 giovani intervistati di origini extraeuropee, adottati/e in Italia e delle loro famiglie, proponendosi, per far emergere l'ampia fenomenologia delle possibili forme e significati dell'esperienza adottiva vissuta, così come rappresentata e commentata da chi ne è protagonista in quanto figlia, figlio, di lasciar esprimere a loro aspetti diversi dei propri percorsi di vita. Per questo grande spazio è lasciato ai loro punti di vista e riflessioni. I risultati della ricerca qualitativa e le analisi qui proposte si concentrano attorno a due aspetti peculiari dell'esperienza degli intervistati: essere adottati in Italia e avere origini straniere visibili. Tale scelta tematica ha consentito di analizzare alcuni nodi critici attinenti all'origine adottiva della famiglia e all'origine reciprocamente straniera di figli e genitori, rendendo narrabili e affrontabili anche questioni sovente sentite come fonte di disagio. L'ultima parte del volume è dedicata al rapporto degli intervistati con le proprie origini nei loro tanti tasselli, volti, significati."" -
Le stazioni e i treni
Secondo il commento del presidente mondiale dell'ISWA (International solid waste association) l'inglese David Newman, che si trova all'interno di questa opera, il libro di Renzo Bonicoli offre interessanti spunti ed è consigliato a coloro che sono interessati alle questioni di economia e Green Economy. ""Le stazioni ed i treni""""; un luogo di sosta e ripartenza proprio come il fluttuare dello sviluppo economico che ha i suoi momenti di arresto e di decollo, di crescita e decrescita, di evoluzione ed involuzione. Ma anche come le """"aziende di prodotto finale"""" a cui arrivano i treni, cioè i vagoni delle filiere di fornitura per varie aziende produttrici di """"beni finiti"""". Una riflessione sullo stato attuale dell'economia, proveniente dal tempo passato che suggerisce una presa di coscienza attraverso la quale porre le basi per poter ripartire con un nuovo progetto economico. Tendere all'autosufficienza alimentare ed energetica, che non significa un ritorno alla vecchia autarchia, ma sfruttamento delle risorse naturali locali rinnovabili per abbassare i costi generali creando valore aggiunto in modo capillare sul territorio, al fine di rendere competitiva la nuova economia con la produzione di beni di altra natura. La """"Green Economy"""" si pone al centro di questo progetto sostenibile."" -
Schiller lettore di Kant
Oltre che un poeta e un drammaturgo di valore, Schiller è stato un pensatore autonomo e originale e una figura cruciale nel movimento di idee che dalla ricezione della filosofia di Kant condusse al primo Idealismo. I contributi raccolti nel presente volume offrono un'innovativa investigazione a tutto campo del confronto di Schiller con Kant e, nello stesso tempo, documentano come le concezioni estetiche ed etiche di Schiller non siano solo uno sviluppo di quelle kantiane. Infatti, sebbene Kant stesso avesse gettato le basi per l'idea, fondamentale per Schiller, di una conciliazione estetica, nell'interpretazione schilleriana questa intuizione viene radicalmente riformulata e dotata di un nuovo senso, fino a costituire il nucleo di un modello non più kantiano di concezione dell'uomo e della filosofia. -
«Totus scientia plenus». Percorsi dell'esegesi virgiliana antica
Virgilio, come ha scritto Thomas S. Eliot, è il ""classico"""" per eccellenza della cultura europea. La sua ininterrotta fortuna dura da oltre duemila anni: introdotto nell'insegnamento scolastico dal grammatico Cecilio Epirota, Virgilio venne letto, chiosato e commentato, nei secoli successivi, da numerosi grammatici ed eruditi. Di questa copiosa attività esegetica ci sono rimasti due commenti tardoantichi, quello di Servio e quello di Tiberio Donato. I saggi contenuti in questo volume esplorano vari aspetti di questa tradizione esegetica: problemi testuali, il metodo e la cultura dei commentatori, le loro finalità, i successivi rifacimenti. Per l'intera cultura tardoantica Virgilio fu """"totus scientia plenus"""", come lo definisce Servio: maestro di sapienza, esperto in tutte le discipline. Questa immagine tardoantica accompagnerà l'autore dell'Eneide nel corso del Medioevo ed ancora Dante sceglierà Virgilio come guida e dotto accompagnatore nei gironi dell'Inferno."" -
Immagini, immaginari e politica. Orizzonti simbolici del legame sociale
L'immagine non può essere interpretata soltanto come ""riproduzione"""" e """"copia"""" di un modello originale, ridotta quindi ai soli ambiti della rappresentazione e della finzione. Essa contiene al proprio interno forza istituente e capacità autonoma di creare realtà in senso relazionale, dunque politico, generando altresì immaginari sociali che incidono profondamente sullo sviluppo della società. Dalla dimensione etico-politica della realtà democratica alle relazioni internazionali, dallo human enhancement al virtuale, dalla moneta al paesaggio: i contributi qui raccolti, esito di un progetto di ricerca del Centro Studi sul Pensiero Contemporaneo (Cespec), analizzano e mettono in discussione con diversi tagli disciplinari le forme, i simboli e le pratiche sociali che segnano il passaggio tra XX e XXI secolo. L'obiettivo del volume è ripensare l'immagine (e con ciò l'immaginario) come lavorio individuale e collettivo di """"montaggio"""" simbolico della realtà e di costruzione sociale di significati, le cui conseguenze sono determinanti in senso sia positivo sia negativo per gli equilibri etico-politici del mondo contemporaneo. Il volume contiene i contributi di Roberto Franzini Tibaldeo, Paolo Heritier, Graziano Lingua, Paolo Monti, Roberto Orsi, Giacomo Pezzano, Alberto Pirni, Sergio Racca, Davide Sisto."" -
Studi e saggi linguistica (2013). Ediz. italiana e inglese. Vol. 2
Table of Contents Articles Iconicità rovesciata e altre anomalie dei nomi propri Claudia Fabrizio 9-56 Particle-verb constructions in Vedic: the case of ápa Serena Danesi 57-100 Lat. noegeum candidum ac perlucidum = niveum e nix nivis ning(u)it Luca Rigobianco 101-127 A proposito di messapico / Marco Ciceri 129-173 Reviews Francine Mawet (2012), Grammaire sanskrite à lusage des étudiants hellénistes et latinistes, Peeters, Lovanio - Parigi - Walpole. -
Syrian archaeology in perspective celebrating. 20 years of excavations at Tell Afis. Percorsi di archeologia siriana (Pisa, 27-28 novembre 2006). Ediz. bilingue
This volume celebrates 20 years of excavations at Tell Afis in Syria and the related research activities conducted by the University of Pisa. It contains some of the papers presented at the International meeting held in Pisa in 2006. These contributions offer new analyses and data from some important Syrian sites and discuss cultural processes and periods, often debated, which have been enlightened by the the excavations of Tell Afis. -
Pablo Zavata homo piscans, ma poco sapiens. Storie reali semiserie e fantasie di pesca e molto altro
Romanzo a episodi liberamente costruito su un cuore duro di avventure di pesca. Pablo Zavata nasce così alla storia della propria vita avendone spese le età a cercare di non sprecare il suo poco tempo, e infine ritrovandolo, da anziano, nella pratica della pesca a mosca sui torrenti del Piemonte, dopo che i primi rapporti, col nonno, col padre, e più forse ancora con la propria terra, ricca di mare, hanno fatto di lui, sin dall'infanzia, un ""pescatore""""."" -
«Lautus erat tuscis Porsena fictilibus». Studi e ricerche sul bucchero dell'area chiusina per Luigi Donati. Ediz. illustrata
Contiene testi di: Jean Gran-Aymerich, Laura Ambrosini, Maria Chiara Bettini, Stefano Bruni, Giovannangelo Camporeale, Luca Cappuccini, Alessandro Maccari, Adriano Maggiani, Elisabetta Mangani, Andrea Martelli, Giulio Paolucci, Maria Angela Turchetti. -
L'apprendistato poetico di Vittori Alfieri. Cleopatraccia, traduzionaccie, estratti, postille
Dopo aver fissato nell'edizione Didot il corpus ufficiale delle sue tragedie, Alfieri scrive la propria autobiografia, incentrata sulla tardiva scoperta e sulla progressiva attuazione della vocazione poetica. L'opera si configura come un'epopea linguistica, il cui protagonista, originario di una regione culturalmente periferica e francofona come il Piemonte, supera le difficoltà iniziali per impossessarsi del toscano e degli strumenti dell'officina letteraria, stabilendo la sua dimora nella patria della tradizione poetica: Firenze. Seguendo le indicazioni della Vita, questo saggio esamina gli anni dell'apprendistato di Alfieri, analizzando i primi esperimenti tragici, ""nati in veste spuria"""", e le traduzioni, le postille, gli estratti editi ed inediti, al fine di ricostruire le tappe del percorso che culmina nella Didot. Lo studio dei poeti del canone (Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso), spesso mediato dalla critica settecentesca, si accompagna a quello di modelli rimossi, come Marino, e di antimodelli, come Racine e Metastasio. Sulla composizione della biblioteca interiore di Alfieri, con i suoi scarti e le sue riscritture, agiscono le stesse istanze che permeano la sua produzione tragica, sospesa tra la solennità epica e il ripiegamento lirico, e il suo stile, esito di un difficile compromesso tra equilibrio classico e dismisura sublime."" -
Naviganti. Ragazzi e teatro: incontri di laboratorio, incontri di vita
"Ci sono parole, in questo libro, che risuonano linde e insieme misteriose: biografia, adolescenza, inattuale, eroe, romanticismo... Ci vuole coraggio anche solo a ritrovarle e a pronunciarle, queste parole"""". Così Antonio Faeti, comincia la sua prefazione al volume che comprende il racconto di una lunga e emblematica esperienza di laboratori teatrali con giovanissimi partecipanti, incontrati mentre attraversano il guado delle loro adolescenze. Protagonisti della metafora teatrale, le ragazze ed i ragazzi, vanno riconoscendo il senso esistenziale del loro percorso nelle parole, nelle invenzioni, nella mitopoiesi che caratterizza la ricerca. Intorno a quell'esperienza si muovono le riflessioni che ne approfondiscono i significati, più che mai rilevanti e illuminanti, se comparati alle criticità tanto spesso evidenziate riguardo all'età adolescenziale nella società contemporanea. Si vede allora come lo spazio metaforico consenta il generarsi di condizioni di relazione, di pensiero, di immaginazione, di iniziazione e di cominciamento che aprono a nuovi orizzonti di conoscenza di sé, dell'altro, del mondo, alla luce dell'alterità e della ricerca creativa, non più o soltanto sottomessa alla ripetitività sterile di stereotipie e convenzioni." -
Dal saronico all'Adriatico. Iscrizioni greche su ceramica del museo archeologico di Adria
Oggetto privilegiato del quarto volume di Diabaseis sono le connessioni marittime in quello spazio cerniera fra Italia e Grecia che è l'Adriatico: il ponderoso lavoro di Damiana Baldassarra sulle iscrizioni greche di Adria, tutte graffite e dipinte prevalentemente su ceramica attica di età classica, consente oggi di leggere sotto una nuova luce i vettori commerciali che facevano capo all'emporio padano mettendone in risalto le specificità fra Etruschi, Veneti e Greci. Il capitale documentario della Collezione Bocchi si rivela anche in questo caso decisivo per la ricostruzione storica d'insieme legando l'Adria antica alla moderna. -
De Gestis Herwardi. Le gesta di Ervardo
Il ""De Gestis Herwardi"""" (inizio XII secolo), di cui si offre un'aggiornata edizione e la prima traduzione italiana, può essere annoverato tra le più straordinarie saghe del Medioevo. La biografia di Ervardo (noto come Hereward the Wake), infatti, intreccia le vicende storiche degli Anglosassoni all'indomani delle battaglia di Hastings (1066) con il complesso immaginario mitico dell'Inghilterra medioevale. L'eroe si pone come il simbolo del riscatto anglosassone contro Guglielmo il Conquistatore, ma la sua vicenda storica, nelle pagine del De Gestis, si fonde con svariate tradizioni leggendarie, a creare un originale compendio della letteratura medievale. Si va dal romanzo cavalleresco all'epos, dalla saga nordica alla cronaca monastica, dalla fiaba al racconto folklorico. Si possono riscontrare legami sia con le avventure di Tristano, sia con il """"Matter of England"""", ma in particolare la storia dell'eroe pare essere la prima testimonianza del cosiddetto """"Ciclo della foresta"""" che confluirà in seguito nel mito di Robin Hood. L'opera nella sua prima parte narra l'esilio del protagonista voluto dal padre, i suoi viaggi in Northumbria, Cornovaglia, Irlanda e Fiandre secondo un canovaccio epico-romanzesco che s'inserisce palesemente nel solco della tradizione iniziatica dell'eroe germanico. Dopo tali prove Ervardo torna in un'Inghilterra ormai soggiogata dai Normanni e qui trova il fratello assassinato crudelmente e le proprietà di famiglia saccheggiate.""