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Musicascuola. Riflessioni e proposte per la scuola dell'infanzia e primaria
"La musica, componente fondamentale e universale dell'esperienza umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all'attivazione di processi di cooperazione e socializzazione, all'acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all'interazione fra culture diverse"""" (Indicazioni nazionali per il curricolo). Il volume propone alle insegnanti della scuola dell'infanzia e della scuola primaria riflessioni e proposte operative per costruire percorsi curricolari coerenti con le Indicazioni nazionali e finalizzati allo sviluppo della musicalità dei bambini e dei ragazzi. Ascoltare, cantare, comporre, danzare, parlare e suonare sono i luoghi attraversati dai percorsi che hanno come cartelli indicatori l'identità, il corpo, la voce, le parole, le storie, le cose, i paesaggi e i segni. Completano il volume materiali audio e video reperibili on line al sito musicheria.net." -
La memoria di Canossa. Saggi di contestualizzazione della ""Vita Mathildis» di Donizone
La ""Vita Mathildis"""", poema epico-storico composto dal monaco Donizone all'inizio del sec. XII, è una delle testimonianze letterarie più importanti della coscienza nobiliare europea dei secoli centrali del medioevo. Sotto il titolo """"La memoria di Canossa"""" si presentano qui sette saggi che costituiscono altrettanti percorsi di interpretazione del poema, volti a ricostruire i suoi immediati contesti sociali di produzione e di ricezione. Tali saggi si propongono al contempo di ribadire ed esemplificare la ricchezza dei testi letterari come fonti, da un lato accettando le sfide lanciate all'interpretazione storica dalla cultura postmoderna e dall'altro cercando di non cadere nelle insidie tese dai """"nuovi realismi""""."" -
Piante e folclore nella valli di Zeri in Lunigiana
Dai BioLabs della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un testo di carattere didattico-divulgativo per riscoprire le tradizioni etnobotaniche delle Valli di Zeri, uno dei territori più integri dal punto di vista naturalistico dell'intero Appennino centro-settentrionale. Le tradizioni popolari sono una ricchezza della collettività e hanno in sé un elevato valore educativo, come traccia storica della civiltà contadina - oggi, in evidente fase di declino oltre a una forte valenza scientifica, sociale ed economica in virtù delle potenziali ricadute applicative che offrono. Il testo affronta il significato dell'etnobotanica e delle sue metodiche di indagine, inquadra il territorio zerasco dai punti di vista storico, geografico e vegetazionale, per poi condurre il lettore all'analisi dell'uso popolare di 160 piante. Queste trovano impiego in molteplici ambiti della vita rurale e in particolare quello medicinale, alimentare e artigianale, oltre a usi meno attestati come quello tintorio, voluttuario, ludico e perfino magico-religioso. Tutte le specie vegetali sono esaminate in uno specifico schedario, corredato di un atlante foto-iconografico per facilitare il loro riconoscimento in campo. Infine sono presenti varie schede di approfondimento per accrescere le proprie conoscenze etnobotaniche, come quelle su 'Le torte salate della tradizione zerasca', 'La medicina popolare in Lunigiana' o le 'Piante alimentari: problematiche generali', per citarne alcune. -
Philinq. Philosophical inquiries (2013). Vol. 2
Philosophical Inquiries is an Italian philosophical journal published in English. Its aim is to cover a wide range of philosophical questions of broad interest and belonging to diverse fields, such as epistemology, ethics, metaphysics, aesthetics, philosophy of mind, philosophy of science and philosophy of law. It seeks to bring together international scholars committed to cutting edge research on pressing questions in those fields. The scholars who belong to the journal's Editorial Board, Advisory Board, and Executive Board do not belong to what might be called a ""school"""" nor do they privilege any exclusive philosophical style in their works. Over the years, they have shared concerns, and, on many occasions, have worked together on national and international research projects; and we believe that, as a scholarly group, they exemplify what a respectful scientific community should ideally look like and how it should cooperate. For further information, current issue ToC and subscription, please visit http://www.philinq.it Essays Duncan Pritchard, Epistemic Paternalism and Epistemic Value , p. 9 Jérémie Lafraire, Two Notions of (Mis)-Identification ,p. 39 Paolo Tripodi, Wittgenstein: Necessity, Imagination, and Meta-philosophy ,p. 55 Focus From Rationality to Equality Carla Bagnoli, Introduction , p. 81 James P. Sterba, Précis From Rationality to Equality , p. 83 Kasper Lippert-Rasmussen, Sterba on Amoralism and Begging the Question , p. 87 Valeria Ottonelli, Doing the Right Thing for the Wrong Reasons. James Sterba on Public Justification , p. 107 James P. Sterba, Replies , p. 123 Past Present Luca M. Scarantino, Introduction , p. 139 M. Foucault - G. Preti, A Conversation (First English Translation), p. 147"" -
Scienze del paesaggio. Tra teorie e pratiche. Ediz. illustrata
Quali discipline, oggi, possono affermare di avere ""i paesaggi"""", ovvero le percezioni di uno spazio materiale, come oggetto del loro campo d'indagine? Quali sono i diversi ruoli dei paesaggisti e dei professionisti dell'architettura del paesaggio, oggi e domani, in rapporto ai diversi ambiti professionali e scientifici, in campi molto vicini tra loro e spesso in concorrenza reciproca? Per rispondere a queste problematiche, insieme ad altre questioni, Pierre Donadieu ci offre un'opera di sintesi che attraversa una gran parte dei saperi raccolti nelle discipline che illustrano i modi di pensare e le pratiche dei professionisti del paesaggio e dei giardini. Pierre Donadieu sviluppa l'idea che le società contemporanee hanno la possibilità di pensare """"globalmente e localmente"""" le relazioni desiderate e auspicate con lo Spazio e la Natura. Questo libro traccia il perimetro degli ambiti delle Scienze del Paesaggio attraverso le sue differenti componenti: architettonica, urbanistica, ecologica, geografica, storica, agronomica e orticolturale, economica e, infine, politica. Il libro, con una prefazione di Enrico Falqui e una post-fazione di Gabriele Paolinelli, si caratterizza come un'opera """"trasversale"""" anche alle numerose discipline che indirettamente si occupano del paesaggio e del territorio; per questi motivi è sicuramente un testo da accogliere in qualsiasi tipo di biblioteca."" -
Riusi: da rifiuti a risorse. Impara, sperimenta e gioca!
Rifiuti? Lo dice la parola: qualcosa che si deve togliere dalla vista e dalla vita prima possibile. Eppure, oggi non solo queste sostanze e questi materiali di scarto sono parte di un ciclo virtuoso e razionale che rende più comodo e più facile il nostro vivere quotidiano, ma addirittura ritornano trasformati in prodotti che hanno la stessa dignità, funzionalità e bellezza degli altri. Per esempio le confezioni e gli imballaggi che riempiono le nostre case ogni giorno. Sempre più complicati e voluminosi da smaltire, ma anche loro, attraverso la raccolta differenziata, hanno una storia a lieto fine: ciò che si può recuperare non si sotterra né si brucia più. Questo libro è un manuale agile e giocoso, ma completo, per i più giovani perché imparino a gestire i rifiuti, ne conoscano valori e pericoli, apprendano quei piccoli semplici gesti che aiutano a renderli di nuovo utili e preziosi. A fare diventare i rifiuti una risorsa. Età di lettura: da 6 anni. -
Figlie
Una figlia abbandona un padre che l'ha cresciuta e amata; un padre abbandona una figlia che ha cercato di farsi amare. In questo racconto, Froni, figlia di un noto psichiatra, decide di sparire. Il padre riesce a rintracciarla tra le pieghe del web e la sua storia s'intreccia con quella di Colette, nel controluce di una società borghese, dove tutto è possibile, anche fuggire, vestirsi da mistress o iniettarsi acidi per cercare la morte. Con la leggerezza del narrare, l'autore indaga il difficile rapporto tra padri e figlie, soffermandosi sull'incapacità di comprendere e di comprendersi. Lo fa da padre e in più da psichiatra, rimettendosi in discussione anche con lo strumento dell'analisi. Una via a quanti vivono questa delicatissima esperienza emerge da questa storia. -
Carteggio su Servio (1993-2000)
Nel 1993 un giovane studioso messinese, Giuseppe Ramires, scrisse a Sebastiano Timpanaro per sottoporgli le proprie idee sul commento di Servio a Virgilio, un testo difficile e complesso di cui stava progettando l'edizione. Nacque così il carteggio pubblicato in questo volume, che continuò fino all'anno della scomparsa del grande filologo (2000). Sono 53 lettere che vertono principalmente sui problemi filologici ed editoriali posti dal testo serviano, ma toccano anche altre questioni filologiche e letterarie, la situazione degli studi classici, la vita quotidiana, la politica degli anni '90. Il carteggio è introdotto da un saggio di Giuseppe Ramires sugli studi serviani di Timpanaro. -
Sistemi filosofici moderni. Descartes, Spinoza, Locke, Hume
Se la filosofia moderna, come molti oggi ritengono, inizia con Suárez, primo a comporre un vero e proprio sistema di metafisica, e culmina con Kant, primo a postulare l'ideale della ragione come sistema, è lecito supporre che l'epoca moderna sia quella in cui la filosofia viene ad assumere la forma di sistema. Alcune delle opere filosofiche eminenti della modernità avvalorano tale ipotesi: le ""Meditazioni metafisiche"""" di Descartes, che intendono trattare con ordine di tutte le cose prime; l'""""Etica"""" di Spinoza, che racchiude in modo esemplare una visione onnicomprensiva dentro una struttura altamente gerarchizzata; il """"Saggio sull'intelletto umano"""" di Locke, che pretende d'indagare a tutto tondo origine, certezza ed estensione della conoscenza umana; il """"Trattato della natura umana"""" di Hume, che propone un sistema completo delle scienze, dalla logica alla politica. Rileggere queste opere come sistemi permette non solo di comprendere in modo nuovo i loro contenuti, ma anche di rilanciare la sfida che il pensiero filosofico moderno avanza verso quello odierno."" -
Abitare la solitudine. Antologia poetica
Il passato è una riva della vita e il futuro intuizione di unalba fuggitiva Non mi cercare nei passi che ascolti né nella finestra aperta a cose mai trovate Abito quella geometria. -
Adamastor e dintorni. In ricordo di Antonio Tabucchi
Il 25 marzo 2012 scompariva Antonio Tabucchi. Il 18 maggio 2012 partiva da Siena un itinerario, distribuito nel tempo, alla memoria dello scrittore e del lusitanista, Antonio Tabucchi: un ricordo in sei appumenti, voluto e organizzato da Vincenzo Arsillo, Roberto Francavilla e Valeria Tocco, con la viva partecipazione di Roberto Mulinacci, Vincenzo Russo e Roberto Vecchi. Il viaggio ha toccato Pisa il 24 settembre 2012, e poi Milano (21 febbraio 2013), Bologna (4 marzo 2013), Genova (22 marzo 2013) e Venezia (10 aprile 2013). Questo volume raccoglie gli interventi delle Giornate organizzate a Pisa e a Genova: ricordi, testimonianze, riflessioni sull'opera letteraria e scientifica tabucchiana, sulla sua personalità civile, sulle sue passioni e i suoi modelli - un omaggio affettuoso a tutto tondo di amici, colleghi, discepoli, giovani ricercatori che testimonia il legato che Tabucchi ha lasciato al mondo accademico, civile e letterario. -
Babbo Natale e i fuochi d'artificio. da «Lettere a Babbo Natale» di Tolkien. Ediz. illustrata
Età di lettura: da 4 anni. -
Il codice materno del potere. Autorità, partecipazione, democrazia
Evaporazione della democrazia ed evaporazione del padre? L'inizio del ventunesimo secolo è segnato dal sentimento di una duplice perdita, che per essere compreso sembra richiedere un ripensamento dei fondamenti dell'autorità. Accade però che la delusione per le promesse mancate della democrazia e la nostalgia del padre si traducano nella nostalgia di una fondazione ""verticale"""" del potere e nell'attesa di nuovi leader, pastori, demagoghi e """"prìncipi"""" del campo elettorale. Eppure, la crisi della democrazia segnala oggi non tanto il bisogno di un padre, cioè di codici maschili e paterni che in forme più o meno evidenti e palesi non ha mai smesso di avere, quanto piuttosto il bisogno di un codice dell'accoglienza e dell'ascolto, dell'accessibilità e della differenza che genera differenza, del vulnus e del senso del limite. Se pater rimanda fin dall'etimologia al potere verticale del pastore e del signore che nutrono e proteggono, mentre mater richiama al misurare e all'ordinare che stabiliscono rapporti tra le differenze e le abbracciano, ciò di cui oggi siamo responsabili è la ricerca e l'invenzione di un equilibrio dinamico tra codice materno e codice paterno del potere."" -
Quaderno di italianistica 2013
In questo volume: Maiko Favaro restituisce l'inconsueta immagine della donna rinascimentale recuperata in un dimenticato dialogo cinquecentesco di Gasparo Boschini - Giorgio Masi ci conduce nella Firenze di primo Seicento agitata dalle polemiche dello scapigliato Curzio Marignolli - Laura Paolino mette in luce il ruolo svolto da Thomas James Mathias nel promuovere l'attività di Lorenzo Da Ponte - Veronica Bonanni analizza a tutto tondo l'edizione di una raccolta di fiabe francesi tradotte nel 1876 da Collodi - Irene Cappelletti ricostruisce metodo critico e categorie teoriche dei primi saggi variantistici di Gianfranco Contini. -
Faust. Ediz. italiana e inglese. Vol. 1
Nella prima parte della massima opera di Goethe - qui in una nuova traduzione e con una particolare attenzione alle messinscene europee del testo - Faust, professore universitario, si dà alla magia onde comprendere ciò che tiene insieme il mondo nell'intimo suo essere. L'ardore conoscitivo è molteplice: politico, animico, intellettuale, estetico, scientifico, spirituale, ultramondano. Dopo averlo a lungo invocato, Faust entra per un estatico istante in contatto con lo Spirito della Terra, un aspetto del divino, che di quel mondo crea la veste vivente, e sperimenta il più alto raggiungimento della sua vita. Nulla potrà offrirgli di paragonabile un povero Mefistofele, forza infera, e la scommessa è vinta in partenza. -
Le preleggi e l'interpretazione. Un'introduzione critica
Riflettere sugli articoli 12 e 14 delle Preleggi può apparire oggigiorno attività di retroguardia. Da più parti essi sono considerati residui del passato di dubbia utilità, inadeguati, superati dalla storia e dalle caratteristiche dello Stato costituzionale di diritto. Tuttavia si continua a discuterne, anche se con prevalente atteggiamento critico. I giudici ne fanno uso, seppur accordando differente peso e importanza all'una o all'altra disposizione, o a parti diverse della medesima disposizione. Nel libro non si vuole difendere l'attualità e nemmeno l'opportunità di questi enunciati normativi, ma si cerca di esaminarne ruolo e contenuti senza pregiudizi e all'interno dell'ampia cornice dell'interpretazione giuridica. L'intento è quello di guidare il lettore affinché si formi una propria opinione, affinché conosca i problemi legati alla disciplina legale dell'interpretazione della legge e si metta con consapevolezza critica in cerca delle soluzioni. -
Della patria amantissimo. Personaggi e memorie del Risorgimento nel cimitero suburbano di Pisa
Passeggiando tra i loggiati e i quadrati del cimitero suburbano di Pisa ci si imbatte in numerose lapidi e monumenti che raccontano tante storie. In questo libro si è voluta approfondire quella gloriosa del Risorgimento nazionale attraverso i suoi protagonisti, taluni famosi e altri ignoti anche alla storiografia specifica. Le loro vicende umane, spesso desunte unicamente dalle poche e appassionate righe degli epitaffi, costituiscono una testimonianza non trascurabile della società del tempo e una memoria ideale e materiale da ricostruire e tutelare. -
In punta di piedi. Liriche
"Tra queste modeste liriche vado a trovar me stesso. Molto ho marciato su una via sconnessa avvolta nella nebbia, piena di ostacoli a volte insormontabili""""." -
Bernardo Di Chiaravalle. Alcune storie fuori dall'alveo
Bernardo di Chiaravalle fu fortemente famoso nel corso della sua vita e profondamente rispettato e lodato ininterrottamente, per secoli, da tutto il mondo occidentale, religioso e non. Le reiterate espressioni valutative e i ribaditi solenni riconoscimenti sono da considerare la naturale conseguenza di quanto venissero apprezzati i suoi pensieri, le sue sempre attese decisioni, i suoi suggerimenti per la soluzione di complesse problematiche di natura religiosa, storica, politica che il suo periodo poneva. Si è sempre trattato di lodi e riconoscimenti dai quali scaturisce autonomamente il concetto di grandiosità del personaggio. Bernardo riceveva anche convinta ammirazione per il suo profondo sapere generale, per il valore della sua preparazione teologica, per il misticismo che pretendeva dal mondo monacale e che imponeva a se stesso. A fronte di questa estesa panoramica di lodi, Sergio Scarselli denuncia, con questo elaborato, non senza penare, il suo forte disagio ad accettare i protratti cori laudativi, in quanto ritiene di riscontrare, nel complessivo comportameli to del famoso abate, non pochi elementi di possibili censure. Soprattutto quando l'autore è impegnato ad analizzare non pochi peculiari comportamenti assunti da Bernardo di Chiaravalle nei rapporti interpersonali con saggi coevi, il cui bagaglio culturale non collimava con le sue tesi. Il punto focale sostenuto da Scarselli, a conforto del suo dubbio sulla esaltata grandiosità di Bernardo di Chiaravalle, è esposto nel capitolo V, quando l'autore esprime con chiarezza che una compiuta valutazione di un Uomo è possibile solo dopo aver di questi effettuato una indagine che afferisce ""l'Uomo visto in toto"""". Scarselli nell'offrire al lettore la sua sofferta visione in ordine a comportamenti peculiari (messi a fuoco soprattutto nel capitolo XV), denuncia anche quanto sia difficoltosa l'operazione di intaccare un ormai diffuso pensiero, soprattutto per la resistenza vuota e pigra dei conformisti."" -
Le valli di Zeri in Lunigiana. Guida alla conoscenza del territorio
Dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa un'agile guida di facile consultazione per conoscere le Valli di Zeri in Lunigiana, un territorio di alto pregio paesaggistico e naturalistico. Il testo, dopo un inquadramento geografico, climatico e storico, introduce il lettore al tema della biodiversità, all'importanza della sua tutela e alle principali normative vigenti per la sua difesa e valorizzazione. Un'ampia sezione della guida è dedicata alle tipologie di ambienti naturali o di quelli nei quali leggere, ancor oggi, l'attività secolare dell'uomo, in particolare quella agro-silvo-pastorale. E poi ambienti mozzafiato, come la stretta forra del Gordana, le praterie d'alta quota, i biotopi palustri e le varie cenosi boschive. Accanto, una trattazione delle emergenze floristiche e faunistiche presenti. Inoltre, sono state inserite 25 schede di piante trattate da un punto di vista botanico e utilitaristico, svelando in particolare gli usi nella tradizione popolare. Il testo si completa con una parte dedicata alle escursioni con tre percorsi che si snodano tra gli ambienti più suggestivi e caratteristici del territorio zerasco.