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Galileo dalla A alla Z
Scopo di questo libro è avvicinare i ragazzi e le ragazze a una lettura non convenzionale dell'universo di Galileo. Attraverso l'alfabeto galileiano il giovane lettore conosce alcuni degli episodi biografici dello scienziato pisano e le sue fondamentali scoperte scientifiche. I brevi componimenti in rima - la cui ideazione è stata stimolata dall'obbligo di cercare un termine, una città, un oggetto, un concetto galileiano per ogni lettera cristallizzano vicissitudini biografiche e idee scientifiche in una forma comunicativa piacevole e facilmente memorizzabile. I disegni originali che accompagnano ogni componimento ritmano il libro con puntuali illustrazioni capaci di sintetizzare, in un'unica formula, narrazione e colore. I testi in rima dell'alfabeto galileiano cedono il passo ad una più ampia narrazione che tocca aspetti della vita, degli studi e degli scritti che hanno reso immortale il nome dello scienziato pisano. In chiusura, un'appendice propone due esperimenti che permettono di comprendere, in maniera attiva, il metodo sperimentale: fondamento di ogni verità galileiana. Età di lettura: da 8 anni. -
Letture di biologia applicata: le basi biologiche dell'invecchiamento e della prevenzione delle malattie dell'età anziana
Ettore Bergamini, già Professore Ordinario di Patologia generale dell'Università di Pisa è gerontologo ben noto a livello internazionale. È stato Presidente della American Gerontological Society e si occupa da oltre venti anni dei meccanismi alla base della Medicina antinvecchiamento. Attualmente è Presidente della Fondazione Casa di Riposo di Lari e coordinatore del servizio gratuito di educazione alla prevenzione primaria delle malattie invecchiamento-associate organizzato dalla ASL5 di Pisa, dal Centro di Ricerca sull'Invecchiamento della Università di Pisa e dalle Terme di Casciana, con la collaborazione del Pennington Center for Biomedical Research della State University of Louisiana. -
Dal silenzio la musica. Il pianoforte e la costruzione interiore del pezzo musicale
Dialogando con Piero Ferrucci, il maestro Giovanni Carmassi illustra il nucleo essenziale della sua impostazione pianistica: prima di essere eseguito, il pezzo musicale deve essere ideato e costruito nella mente del musicista. Nei vari capitoli sono esaminati i capisaldi su cui si basa l'arte del pianoforte: il peso del corpo nell'espressione del colore, il respiro, la pausa, il silenzio, il ritmo e il tempo, il ruolo della memoria, il rapporto col pubblico, il contesto storico, l'orchestrazione del pianoforte, i pericoli dello stereotipo, del meccanicismo e dell'esibizione narcisistica. Questo libro è una guida per ogni musicista o aspirante tale per avere indicazioni di immediata utilità pratica. Grazie alla sua natura dialogica, rende espliciti concetti e accorgimenti che, magari scontati per un maestro, possono sfuggire all'allievo. Lo scopo ultimo è di mostrare quanto nell'esecuzione pianistica partecipi tutto l'essere: la mente e il cuore, la memoria e l'attenzione, la cultura e l'istinto, il corpo intero, il respiro. Attingendo alla sua grande esperienza didattica, il maestro Carmassi insegna passo passo la via per raggiungere l'interpretazione musicale più autentica e viva. -
Crossing borders: variations on a theme in Canadian studies
The papers collected in Crossing Borders focus on works written by Howard OHagan, Sheila Watson, Margaret Laurence, Jane Urquhart, Alice Murro, Aritha van Herk, Antonio DAlfonso, Margaret Awood, Olive Senior and by many contemporary metropolitan ethnic writers. They explore the cultural wealth of a national entity built on a multiplicity of voices, habits and memories and address topics such as: liminality and in-between-ness, the porosity and instability of literary borders, the perception of trespassing of borders, the various connotations of the theme concerning the crossing of geographical, historical, linguistic, symbolic, metaphorical, psychological and identity borders between gods and human beings.This sense of permeability, of the precariousness of borders, of adaptation to new circumstances creates the peculiarity of a literature where the past is still here, lurking under the surface of the cultural soil, while the writer has to cope with the confusing explosion of new events. The lack of a classic tradition, unless it derives from an experience lived in another historical time, in another country, questions the roots of national identity, and makes the writers explored in the following pages of this collection trespassers of narrative borders in a world linguistically and generically impervious and garbled. -
Gastone Orefice. Un giornalista livornese nel mondo
"Gastone Orefice Ortona era un collega generoso, aveva tempo per gli amici e, in contraddizione con il suo umore stabile e sereno, che poteva far pensare al distacco, aveva risposte professionali rapide e precise. Ti stupiva sempre che il suo orizzonte fosse così vasto, dalla vita di Arthur Miller alla celebre frase del generale Mac Arthur (dove, quando?), dagli eventi del giorno prima a quelli che aveva visto e vissuto da giovane. Ma quelli erano tempi in cui i giornalisti dall'America lavoravano molto, perché il Paese era il mito e ciò che accadeva a New York precedeva di dieci anni ciò che sarebbe accaduto in Europa e in Italia"""". (Dalla presentazione di Furio Colombo). Con interventi di: Furio Colombo, Vincenzo Pascale, Alessandra Fuksas, Mila Crespi Gaudio con Velia e Daniel Gaudio, Gianna Pontecorboli, Duccio Faggella." -
Tra Rhegion e Lokroi Epizephyrioi. Un quindicennio di ricerche topografico-archeologiche tra Palizza i Capo Bruzzano
È tempo di bilanci dopo 15 anni di ricerche topografico-archeologiche in Magna Grecia tra il fiume che segnava in età antica il confine tra il Reggino e la Locride e l'area dove era sorta la 'prima Locri'. Il paesaggio insediativo tra Capo Bruzzano e Palizzi mutò tra l'età protostorica, ricca di piccoli abitati siculi in contatto forse già con il mondo miceneo, e l'età alto-arcaica (ed oltre), epoca quest'ultima in cui i Greci fondarono Rhegion e Lokroi Epizephyrioi e giunsero poco dopo a fissare come limite tra i loro territori l'odierna fiumara di Palizzi, 'fortificata' su entrambi i versanti dalle due litigiose comunità elleniche. Mentre la città-stato sullo Stretto, a differenza dei vicini Locresi, strutturò la propria 'chora' realizzandovi alcuni strategici abitati greci minori, le perioikides note a Strabone e ormai documentate archeologicamente fino al confine con la Locride, in epoca successiva l'arrivo dei Brettii, agli inizi dell'età ellenistica, portò in zona alla nascita, a danno dei Locresi, di un piccolo autonomo stato indipendente incentrato sull'oppidum di Serro Mandi sopra Spropoli, la cui fine ebbe luogo solo a seguito dell'imposizione del dominio romano in Aspromonte. -
Raccontare di gusto. Arti del cibo e della memoria in America Latina e Africa
Sapori e saperi disseminati nei percorsi della memoria, nelle lotte per il riconoscimento di un patrimonio insieme culinario e linguistico; gravide affamate, in preda a carnivora voracità, che si auto-infliggono trattamenti purgativi; una modernità che modifica i gusti e viene esperita per assaggi o divoramenti; la ferocia del cannibale fra miti, esotismo e genuini desideri alimentari; il cibo del bianco, buono da mostrare, e i porridge rituali che riempiono la pancia; la fame come orizzonte culturale qualificante sul quale i sistemi simbolici si modellano. Il libro narra di arti del cibo filtrate dallo sguardo microscopico dell'etnografia. Economie nazionali, localismi identitari e rappresentazioni letterarie e iconografiche vengono qui riesaminati attraverso la lente del cibo e la memoria del gusto. Attraverso una puntigliosa analisi etnografica gli autori ricostruiscono le poetiche e politiche che si celano dietro ricette, pietanze, menù, miti e documenti storici per approdare a una visione non esotica, ma curiosa e interattiva, del cibo degli altri. -
Quale identità? Sfide culturali e politiche per un occidente in crisi
La questione di quale sia l'identità dell'Occidente è problema non nuovo, già affrontato in passato, ma che assume contorni inediti e originali. Se si considera che, consumate se non proprio finite le certezze che hanno accompagnato la storia e l'esperienza degli occidentali fino al recente passato, oggi i dubbi sono tanti, drammatizzati dagli interrogativi che pone la crescita di pensieri e filosofie che contestano all'Europa e all'America del Nord la loro pretesa di dominare il mondo. -
Dulce Melos II. Arten des 5. Internationalen symposium (Wien 25-27 november 2010). Ediz. italiana, tedesca e francese
Quali itinerari ha compiuto la poesia all'interno delle culture, greca e latina, della Tarda Antichità e del Medioevo? Più complessi di quanto non si pensi. I quindici contributi di questo volume ne esplorano tratti poco noti o inediti e riescono a comporre un tableau variegato, capace di rovesciare qualche consolidato cliché. Ne esce rafforzata l'idea che la poesia, in quei secoli, sia stata veicolo di dottrine, idee, sentimenti di gruppi e di persone e che si sia costruita un 'suo' peculiare linguaggio pur nel dialogo costante con i grandi modelli del passato. E così, poeti esemplari come Gregorio Nazianzeno e Prudenzio sono divenuti essi stessi dei 'classici' e come tali sono stati poi percepiti e ripresi, costituendosi per tal via come mediatori tra l'antico e il moderno. Motivi di una sostanziale continuità, dunque, che si intrecciano con quelli che segnano invece crepe e rotture: ce li additano i quindici autori che, distinti per interessi e provenienze accademiche, sono accomunati dal rigore del metodo e dal rispetto filologico per il testo. -
Universicorti I. Tre sguardi sulla diversità
Tre corti, tre idee, tre mondi. Tre studiosi che li commentano, li reinterpretano, ne fanno altro. Un leitmotif: la diversità. Così Kiss me (Jules Nurrish, USA, 2012), Sophie Lavoie (Anne Émond, Canada, 2010), A Society (Jens Assur, Svezia, 2012), diventano lo spunto per interrogarsi su questioni calde del nostro presente - omosessualità, malattia, migrazione. Il risultato: un'ibridazione fra linguaggio artistico e linguaggio scientifico. -
Verdebruno e la minaccia di Bobolco
Misteriosi ladri hanno improvvisamente depredato ogni reperto custodito nei piccoli musei sparsi sul territorio del bellissimo parco naturale del Beigua. Anche il piccolo popolo delle foreste, i Beig, sono in grande allarme a causa di una terribile minaccia che grava sui loro giovani. L'unica speranza è riposta nel vecchio e saggio VerdeBruno il quale chiama al suo fianco, in soccorso del piccolo popolo delle foreste, due intrepidi ragazzini: Martino e Dafne. Un'avventura mozzafiato porterà i due giovani amici, sostenuti dalla saggezza di VerdeBruno e guidati dal suo magico cappello, ad affrontare le minacce del Gobbo, della Vecchia e del Corvo. Entreranno nei territori dei Beig Gargassi, dei Beig Gaighi e dei Beig della Piana per ricevere doni di buona magia, ma alla fine dovranno affrontare il terrificante Bobolco, re del regno di Banale. Età di lettura: da 8 anni. -
Water views. XXI century landscape watercolourists-Paesaggi all'acquerello del XXI secolo. Ediz. illustrata
L'acquerello è da sempre sinonimo di spontaneità e trasparenza, d'una sorta di fragile figurazione la cui magica evanescenza è sopravvissuta fin dentro al Novecento inoltrato, focalizzandosi principalmente sul paesaggio. Dalle prime prove rupestri a base d'acqua alle decorazioni egizie nelle tombe e su papiro, dai manoscritti miniati ai Libri d'Ore del Medioevo, da Anthony van Dyck a Wenceslaus Hollar, da Pisanello a Pinturicchio, dalle mappe topografiche ai progetti per costumi, dai ritratti in miniatura alle riproduzioni botaniche, da Raffaello a Dürer, da Joseph Mallord William Turner e Thomas Girtin a Georgia O'Keefe, Emil Nolde, Paul Delvaux, Paul Klee, David Hockney, Edward Hopper, Mimmo Paladino e Andrew Wyeth l'acquerello ha riservato più d'una sorpresa alla storia dell'arte. Questo libro, realizzato in occasione della mostra Water Views, ha raccolto i contributi di 30 artisti che hanno lavorato su ""vedute fatte ad acqua"""", un elemento che nell'acquerello, ovviamente, è metà della partita; ma, anche, su """"visioni"""" o """"punti di vista"""" sull'acqua, o concernenti l'acqua, tanto che moltissimi di loro hanno interpretato la parola """"Water"""" (acqua) come parte d'un paesaggio, una sua necessaria componente, un elemento imprescindibile. La mostra e il libro sono un'occasione per ammirare i capolavori di 30 maestri del paesaggio all'acquerello, e per leggere le loro riflessioni in altrettanti scritti, unici nel loro genere."" -
Leaning tower of Pisa. Concept and realisation of a medieval masterpiece
The Leaning Tower of Pisa is considered worldwide as one of the architectural marvels of all times, and has enticed generations of visitors, including artists, poets, scientists. Its elegant white marble structure, its unique design and its peculiar tilt made it one of the symbols of Italy and a very popular international mustsee. Nevertheless, the Tower was not originally conceived as a tourist attraction, but to provide the Cathedral of Pisa with the necessary sound-emitting device, outlined in a significant and symbolic form. The hidden aspects and the real meaning of this amazing monument have been detected by the Author and are explained here for the first time to an international public, completing the latest results of historical research with new hypotheses. The reader will be taken back to the time when the Tower was built, and will be shown all the characters in the buildings story, focusing on their role in the making of this unique bell tower. The purpose of this monument, its function and cultural role will appear easily understandable to the modern visitor, enabling him to get an exciting insight into the realisation of a medieval masterpiece. Valerio Ascani (b. 1962, Lucca, Italy) teaches Medieval Art History in the Department of Civilisations and Forms of Knowledge of the University of Pisa. A member of the main international associations of Art Historians, he is the author of several essays, articles and books about Medieval Architecture planning practice, Romanesque and Gothic Architecture and Sculpture in Italy, as well as studies about Medieval Iconography and the reuse and recontextualisation of art works in the Middle Ages. Tutto quello che avreste voluto sapere sulla Torre (e in inglese) [ Università di Pisa ] The Leaning Tower of Pisa. Concept and realisation of a medieval Masterpiece [ University of Pisa ] -
40 giorni a Floripa. Diario creativo di un educatore italiano in Brasile
Florianopolis, per gli amici Floripa, è la città-isola che accoglie Tommaso, educatore italiano per la prima volta in Brasile grazie a un progetto di cooperazione e interscambio, la Rete Aquilone. L'autore si immerge in una realtà umana e sociale diversa, piena di complessità, di contraddizioni, eppure profondamente vicina, intensa, coinvolgente. Il confronto con un contesto educativo difficile diventa così lo spunto per riflettere sul suo ruolo, sulle motivazioni personali e sulle scelte di vita. Dalle pagine del libro emerge il Brasile, il suo fascino, la sua musica di sole e di luna, il suo volto sorridente, pieno di vita, velato da una intensa e appassionata nostalgia. Il Brasile reale, quello della polizia violenta e dell'esclusione sociale, del narcotraffico e delle comunità impoverite. Ma anche il Brasile irreale, territorio dell'immaginario e del sogno, nella sua dimensione fantastica e multicolore di spiagge oceaniche, di foreste selvagge, di magie e di danze. Facendo il volontario nelle periferie l'autore incontra i bambini e le bambine di Floripa, gli educatori e le educatrici, i mouradores de rua e gli adolescenti in libertà condizionata, i preti cattolici e le mães de santo delle religioni afrobrasiliane. Sono loro i veri protagonisti di questi caotici e indimenticabili quaranta giorni. -
Le donzelline. Donne d'amore nell'Italia rinascimentale
Non era stato sant'Agostino ad ammettere che le prostitute sono necessarie perché la carne è fragile ed è assai difficile mantenersi continenti? Sì, la carne è fragile e ancora negli anni a ridosso delle prime manifestazioni umanistiche, le esigenze del corpo, i suoi desideri, le sue pulsioni carnali appaiono oggetto di incomprensioni profonde e gravi censure. Prendiamo il matrimonio: per la Chiesa non è che un remedium concupiscentiae e i rapporti sessuali tra coniugi sono ammissibili solo al fine della procreazione. Guai a desiderare troppo la propria moglie: ci si trasforma, allora, in peccatori, in adulteri. Tra le lenzuola la donna ha l'obbligo di mantenersi passiva, mentre l'iniziativa e qualsiasi altra attività sono prerogative lasciate all'uomo che le deve svolgere in maniera moderata e senza particolare entusiasmo. Severamente vietate le pratiche contraccettive, abominevole la sodomia, non solo omo ma anche eterosessuale, condannata come diabolica insieme a tutte le altre pratiche (masturbazione, fellatio) con cui una donna avrebbe potuto tentare di legare maggiormente a sé un uomo. Il Decretum del vescovo di Worms a uso dei confessori informava dettagliatamente sulle modalità della copula tra coniugi: ""se l'accoppiamento è avvenuto da tergo, alla maniera dei cani"""" era prevista una """"penitenza di dieci giorni a pane e acqua""""."" -
Kenamun. L'undicesima mummia
Come ogni storia legata all'antico Egitto, anche quella della mummia di Kenamun, fratello di latte del faraone Amenofi II, è piena di fascino e mistero. Sbarcata in Toscana nel 1829 assieme a molti reperti recuperati dal giovane professore pisano Ippolito Rosellini negli scavi archeologici a Tebe, la mummia era scomparsa nel nulla fino a quando, l'anno scorso, è riemersa in modo del tutto casuale al Museo di Storia Naturale di Calci, sotto le spoglie di uno scheletro. Ora l'Università di Pisa dedica all'""undicesima mummia"""" un'intera mostra che ripercorrerà le tappe della vicenda di Kenamun e del suo sarcofago."" -
I discepoli di Fobos. I sentieri della paura e la filosofia
I discepoli di Fobos: una rivisitazione di tante voci dell'Europa contemporanea, che, sotto le istanze di Fobos, si sono espresse tra arte, letteratura, società, religione e politica, proiettando sullo scenario della filosofia figure e movenze che non su quel terreno erano nate, ma che solo su di esso avevano poi trovato la loro codificazione. Processo che con Heidegger e Sartre è giunto alla sua più compiuta espressione, facendo del Novecento filosofico il loro ""secolo"""". Ma, anche, processo che ha condotto a porre come basi del filosofare fondamenti emozionali, anziché teoretici. Il significato de I discepoli di Fobos è che solo in questo senso, dopo la conferma negli appena editi Quaderni neri di Heidegger del suo duro antisemitismo, si può con il presidente della Martin Heidegger Gesellschaft Günter Figal definire: """"Disgustose e terribili quelle frasi del mio Heidegger"""" ed insieme aggiungere: """"Ma la filosofia del XX secolo non è pensabile senza di lui""""."" -
Visitare la letteratura. Studi per Nicola Merola
Una decina di anni fa Nicola Merola visitava gli studiosi di letteratura inviando per posta una rivistina pieghevole dal formato accattivante, intitolata ""Visitare i letterati"""", con cui mirava a sollecitarne la discussione su questioni di attualità. Oggi questo volume, nel plagiarne il titolo per restituirgli la visita, si propone come un ringraziamento e un omaggio a un carissimo collega e maestro, nonché a quella ricerca critica e letteraria a cui, pur nelle difficoltà del presente, non possiamo rinunciare. Amici e studiosi hanno voluto dedicargli i risultati delle loro osservazioni tornando, come il palombaro della copertina, a sondare le profondità dell'esperienza letteraria, ridisegnando alcune mappe della storia letteraria, perlustrando le nuove rotte dell'insegnamento, puntando il periscopio nei meandri di opere della modernità e oltre."" -
Non più notte
Dentro i ruoli in cui la società confina uomini e donne, piccole vite cercano spazio. Attorno, la grande storia macina fatti, accende speranze. Questa è la storia di Alba Porpora. -
Sacerdos. Figure del sacro nella società romana. Atti del Convegno internazionale (Cividale del Friuli, 26-28 settembre 2012)
Delle numerose 'figure del sacro"" documentate nella società romana, gli Atti del Convegno trattano, di necessità, solo una piccola parte, caratterizzata dalla forte preponderanza di quelle maschili su quelle femminili.""