Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2401-2420 di 10000 Articoli:
-
Le forme e la storia (2018). Vol. 2: straniero nella letteratura, Lo.
Rivista di Filologia Moderna, Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università degli Studi di Catania. -
La montagna calabrese
Sorprendente e ammirata in tutti i tempi per la sua presenza imponente e maestosa lungo tutta la regione, da nord a sud, a fare da spartiacque fra i due mari contemplando dall'alto ogni giorno di sole che sorge dallo Ionio e tramonta nel Tirreno, la montagna ha caratterizzato l'immagine stessa della Calabria. Con il suo fitto ed esteso manto boschivo ha condizionato la nascita di insediamenti umani sulle sue propaggini collinari e vallive, persorsi millenari di collegamento tra essi, custodendo luoghi del sacro ben riconoscibili e mantenendo forme di economia che potrebbero ancora essere funzionali al vivere contemporaneo. Le montagne calabresi, nella loro composita realtà, non cessano di porre nuovi interrogativi: cosa occorre fare oggi perché ritornino ad essere parte integrante della vita regionale e nazionale? Con quale ""sguardo"""" riscoprirne e rilanciarne le peculiarità, i ritmi, la vitalità?"" -
Lupare rosa. Storie di amore, sangue e onore
Dedicato alle donne che cercano di sfuggire all'oppressione dei mariti boss di 'ndrangheta.rnrnrn«In tutti questi anni la 'ndrangheta l'ho vista negli occhi spenti e rassegnati di chi subisce impotente le sue angherie senza la minima capacità di alzare la testa; l'ho incrociata nella vita ridotta a brandelli di chi invece quella testa l'ha alzata pur consapevole di aver ormai perso tutto, tranne la propria dignità; l'ho ascoltata nel racconto infinito di chi parlandoti del fratello, del padre, del figlio le cui vite innocenti sono state stroncate dalla bestia mafiosa, è come se in un certo senso ti volesse infondere quella rabbia, quel dolore e con essi quell'ansia inestinguibile di verità e di giustizia in virtù delle quali mai fermarsi o arrendersi.» - Marcello CozzirnrnrnSi parla spesso delle donne della ’ndrangheta e le si dipinge con un cliché che le vorrebbe tutte occupare ruoli da comprimario, terribili vestali dell’organizzazione criminale, custodi silenziose dei sentimenti dell’odio e della vendetta.rnIl nuovo libro di don Marcello Cozzi – ex vicepresidente di Libera e oggi coordinatore (sempre in Libera) del tavolo di confronto interreligioso – ci racconta una pagina diversa di questa storia: quella delle donne, delle mogli dei boss che sognano una vita diversa e che hanno cercato di scappare da quella gabbia fatta di violenza e paura che le teneva prigioniere. rnSi intitola «Lupare rosa. Storie di amore, sangue e onore», il libro di don Marcello che Rubbettino lancia questa settimana in libreria. rnSono tante le storie narrate nel libro, storie che, come scrive Giancarlo Caselli nell’introduzione, disegnano piccoli pezzi di un universo difficile da capire. -
La «polizia de' grani». Mercati, regole e crisi di sussistenza nelle economie di Antico Regime
La regolazione istituzionale dei mercati granari, nata per garantire localmente la certezza degli approvvigionamenti in congiunture di scarsità, costituisce uno degli aspetti più comuni delle economie di Antico Regime. Pilastro di quel sistema ordinato al bonum commune che i philosophes dipinsero come ostacolo al libero commercio e alla “pubblica felicità”, essa costituisce un terreno imprescindibile di riflessione sul complesso rapporto tra bene pubblico e logiche dello scambio, tra razionalità di governo e razionalità economiche. Il volume esplora, attraverso casi di studio relativi agli stati italiani preunitari tra Sei e Settecento, le configurazioni concrete di questo rapporto, la dialettica di interessi e poteri intorno alla regolazione dei mercati cerealicoli, l’evoluzione dei saperi e delle tecnologie di governo. Ne emerge una visione dei mercati al contempo come concrete articolazioni socio-spaziali e come costrutti politico-istituzionali. -
La controversia sul metodo dell'economia politica. Fonti inedite
Sono qui tradotti tre scritti ""inediti"""" che vanno considerati come i certificati di nascita autentici della celebre controversia metodologica del secolo XIX nota come """"Methodenstreit"""". Essi portano la firma di Emanuel Leser, autorevole esponente della Scuola storica degli economisti tedeschi che per primo contestò nel 1883, in una delle più prestigiose riviste economiche dell'epoca, le tesi basilari delle Ricerche sul metodo delle scienze sociali e dell'economia politica in particolare di Carl Menger, capostipite della Scuola marginalista austriaca; dello stesso Menger, che le difese in una dura replica indirizzata alla stessa rivista; e di Heinrich Dietzel, solo recentemente riconosciuto come un """"classico"""" del pensiero economico tedesco, che la pubblicò all'interno del proprio lungo saggio di radicale revisione analitica dell'intera controversia alla luce di princìpi """"neoricardiani"""" integrativi del marginalismo. Sta di fatto che all'anagrafe di una straripante esegesi storiografica più che secolare, tali documenti fondamentali risultavano virtualmente smarriti, fino a che Enzo Grillo non li ha sottratti alla damnatio memoriae."" -
Come i pesci nell'acqua. Immersi nella disinformazione
La disinformazione manipola mercati, istituzioni e persone. È questa l'emergenza del XXI secolo e in molti ne siamo inconsapevoli. La sola risposta possibile sembra essere quella educativa, che viene invocata di fronte a qualsiasi fenomeno complesso: dalle fake news all'emergenza ambientale, dall'espansione delle mafie ai problemi di integrazione degli immigrati, dalla crisi economica ai pericoli dell'intelligenza artificiale. Eppure l'istruzione non è per nulla al centro delle scelte politiche e del dibattito pubblico. In questo saggio, spiazzante e visionario, vengono collegati fili apparentemente dispersi: si riflette sull'importanza delle parole, sul ruolo del pedagogista come intellettuale, sulla rifondazione delle discipline dell'educazione attraverso lo studio delle neuroscienze, della genetica e dell'intelligence quali settori chiave per comprendere il presente e progettare il futuro. -
Storia del Partito liberale italiano nella Prima Repubblica
Il libro ricostruisce la storia del Partito liberale italiano dal secondo dopoguerra sino al suo scioglimento, nel 1994. Le vicende del partito sono inquadrate nel più ampio contesto della storia politica e sociale italiana. Ampio spazio viene dato al dibattito culturale interno al partito liberale, dalla concezione crociana di ""pre-partito"""", alla visione di Einaudi del liberalismo, all'idea di una """"terza via"""" proposta dalla sinistra liberale, al concetto di """"libertà nuova"""" di Malagodi, al lib-lab degli ultimi anni."" -
Individuo, libertà e potere. Studi in onore di Lorenzo Infantino
Questo volume è stato pensato per celebrare e rendere omaggio all'attività di ricerca e di insegnamento del nostro amico e collega Lorenzo Infantino. L'opera di Infantino si pone nel solco del pensiero liberale: dalla tradizione dei moralisti scozzesi, di David Hume e Adam Smith, alla Scuola Austriaca, di Carl Menger, Ludwig von Mises e Friedrich A. von Hayek. Nella sua lunga carriera di studioso, Infantino ha dato un fondamentale impulso alla diffusione delle idee di questi giganti del pensiero e ha prodotto importanti contributi originali sull'evoluzionismo sociale, sull'ordine spontaneo e sulla natura del potere. La profonda conoscenza delle scienze sociali gli ha consentito di sviluppare un fecondo intreccio interdisciplinare che unisce in maniera sempre stimolante la filosofia, la sociologia e l'economia. Il volume raccoglie i contributi di studiosi di diverso orientamento scientifico e ideale, che condividono la stima, l'amicizia e un qualche debito culturale nei confronti di Lorenzo. Esso si compone di una parte dedicata ai temi economici e di una parte dedicata ai temi della filosofia delle scienze sociali. Si tratta di contributi originali che possono essere di notevole interesse per un pubblico più vasto della cerchia ristretta degli addetti ai lavori. -
Formiche (2019). Vol. 146: Alleati e atlantici. Perché la Nato è ancora essenziale (settant'anni dopo).
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
L' Europa nell'età dell'incertezza
"L'Europa è oggi il contesto di riferimento per immaginare ogni futuro per l'Italia. Eppure di Europa non si parla né vi è un vero dibattito sul ruolo del nostro Paese, né sul futuro istituzionale, politico ed economico dell'Unione. L'obiettivo dell'Osservatorio Europa presso la Link Campus University di Roma è di riportare al centro dell'attenzione, in un contesto di dibattito accademico, informato, basato su evidenze empiriche e scientifiche, il tema del futuro istituzionale, economico e giuridico dell'Europa e dell'Unione europea.""""" -
Liberi di credere. La religiosità giovanile in un'area del Sud Italia
Figli di una generazione tritata dal turbinio del cambiamento. Come novelli Adamo ed Eva, i giovani vivono tra tradizione e modernità, avendo disponibili più prototipi da collaudare che modelli sperimentati e sedimentati da una innovazione che diventa tradizione. Il sacro, la religione, la Chiesa non sono spariti dal loro orizzonte. Non sono rifiutati. Sono nello zainetto di ciò che aiuta a vivere, assieme a tante altre cose, qua e là nello scorrere della propria esistenza potrà ritornare utile averle. Una gioventù a elastico fra sacro e profano. Persiste una dimensione di spiritualità strettamente correlata a un «senso di verità» che si cerca dentro se stessi, sulla base delle proprie soggettive esperienze e visioni del mondo. Si prendono le distanze da pacchetti di verità precostituiti ai quali si è stati socializzati per tradizione. Maggiore libertà, maggiori alternative, non vuol dire meccanicamente maggiore felicità, spesso vuol dire maggiore solitudine, in percorsi in cui ci si avventura come andando a tentoni, senza certezza sul raggiungimento della meta. -
Sette note a sinistra. Come il Pd può andare incontro al futuro
La riflessione critica sulla vicenda della sinistra dal 1996 al tracollo elettorale del marzo 2018 evidenzia un deficit di cultura politica del riformismo. Solo in due momenti il centrosinistra mette in campo una adeguata proposta di trasformazione con il primo governo Prodi (ingresso nell'euro) e, con il Pd di Veltroni (soffocato sul nascere). Il partitismo dei conservatori ha avuto la meglio. La sinistra si ritrova oggi, debole e smarrita, a fronteggiare novità straordinarie. Per aprire una pagina nuova, l'autore individua sette note programmatiche per affermare, nella futura prospettiva di governo, un vincolo di coerenza tra il dire e il fare. -
Per salvare la democrazia in Italia. Cultura dell'etica e della legalità in un mondo dominato della politica e dall'economia
L'Italia è un Paese che, essendo da troppo tempo gestito male, non è riuscito a valorizzare le potenzialità, le ricchezze e le eccellenze che possiede. Alla base di questa cattiva gestione c'è il malfunzionamento del sistema democratico che non ha permesso di creare sviluppo tutelando, nel contempo, l'interesse della generalità dei cittadini. Da qui il titolo di questo libro: «Per salvare la democrazia in Italia». In un Paese come l'Italia, se la democrazia funzionasse in modo corretto si potrebbero ottenere progresso civile, sviluppo economico e benessere sociale esteso alla generalità dei cittadini. Per sapere come far funzionare il sistema democratico italiano in modo adeguato, è stato necessario indagare i motivi che ne hanno ostacolato e impedito il funzionamento, da quando l'Italia è divenuta una vera e compiuta democrazia, al termine del secondo conflitto mondiale. Questi motivi sono accuratamente analizzati e spiegati nelle prime quattro parti del libro, nelle quali si passa dall'esame degli aspetti teorici alla messa a confronto della realtà italiana con gli esempi concreti offerti da altre democrazie e dall'ordinamento dell'Unione europea. I riscontri storici forniti nel libro confermano l'esattezza delle denunce in esso contenute. Le denunce riguardano tutti gli attori protagonisti del sistema democratico applicato in Italia, a partire dalla classe politica e dalle classi dirigenti (burocrazia, nonché organizzazioni sindacali, imprenditoriali e professionali). La quinta ed ultima parte del libro contiene invece i progetti di riforma di natura istituzionale da apportare e i cambiamenti socio-politico-culturali che vengono proposti per migliorare il funzionamento del sistema democratico, liberandolo dagli atavici difetti dai quali l'Italia è sempre stata afflitta, causati dall'assenza di etica e dal mancato rispetto della legalità. -
Santità, aldilà, cibo altrove reali e simbolici. Intrecci, trame, divagazioni
Nel corso di circa tre decenni, tenendo corsi universitari in/di area demo-etno-antropologica, ho dedicato la parte monografica degli stessi ai grandi temi dell'eros, della morte, della religione e magia, dell'alimentazione, coniugando didattica e ricerca. I risultati parziali della seconda sono confluiti in vari rivoli, connotandosi come frammenti di un'ininterrotta, specifica riflessione. Eccezion fatta per il primo dei temi citati, presente in altri volumi, figurano in questo i tre successivi, con l'aggiunta di una sorta di filo conduttore, quello del viaggio, che li collega trascendendoli. (dall'Introduzione) -
Ars et ingenium. Similitudine e invenzione celebrando Leonardo Da Vinci. Art. Ediz. italiana e inglese
È questo il tema della dodicesima Florence Biennale, un'edizione che solleva domande e offre alcune possibili risposte alle sfide della contemporaneità: dal coniare una definizione della nozione di arte al ricercare valenze estetiche, passando per un possibile affrancamento dalla presunta supremazia dell'arte concettuale e il ridimensionamento del fenomeno deskilling. Un ricco programma di eventi, performance, proiezioni, laboratori didattici e la Giornata di Studi su Leonardo da Vinci completano questa grande esposizione d'arte contemporanea, con 12 categorie di opere in concorso (Disegno, calligrafia e grafica d'arte; Pittura; Mixed Media; Scultura; Installazione d'arte; Arte ceramica; Textile & Fiber Art; Gioiello d'arte; Fotografia; Video arte; New Media Art; e Performance Art). In mostra vi sono anche opere di artisti straordinari insigniti del Premio ""Lorenzo il Magnifico"""" e progetti innovativi presentati da ospiti internazionali. Questo spaccato sulle arti dei nostri giorni rivela che l'esempio di Leonardo costituisce ancora una """"luce"""" da seguire lungo una via di conoscenza e perfezione, che richiede l'adozione di un approccio olistico per guardare all'individuo nella sua unità fisica, psichica e spirituale, così da poter cogliere appieno il valore di un artista e del suo fare. Come ci ha mostrato Rossano B. Maniscalchi con la sua Light of Humanity, l'estro creativo di un autore, a maggior ragione di un Maestro come Leonardo, può sempre essere rivisitato e reinterpretato, dunque rivivificato con strumenti antichi e nuovi."" -
La riparazione del capitalismo democratico. Nuovi modelli nazionali e architettura internazionale
Tutte le democrazie, pur a diversi gradi, mostrano segni di crisi dovute alla tendenza regressiva del capitalismo di massa e sua speranza. I dati mostrano una tendenza alla polarizzazione sul piano della ricchezza socialmente diffusa e un aumento delle quantità di impoveriti e poveri. Tale situazione, al netto delle crisi e rimbalzi contingenti dell'economia tecnica, appare causata dall'inadeguatezza dei modelli nazionali. La configurazione con forti garanzie redistributive ha un peso che soffoca la creazione della ricchezza. Quella con insufficienza delle garanzie stesse per far accedere più individui alle opportunità economiche ha un difetto selettivo. L'ipotesi è che serva un'innovazione sul piano dei modelli nazionali di welfare. Inoltre, serve un'innovazione/strutturazione dell'architettura politica del mercato internazionale che permetta ad ogni singola nazione democratica di ottenere un plus di ricchezza dalla sua apertura economica e al complesso delle democrazie un equilibrio stabile. Il libro contiene proposte precise per tali innovazioni, in particolare: la transizione dal welfare redistributivo o da quello con garanzie insufficienti ad un nuovo tipo di ""welfare di investimento"""" adattabile ad ogni nazione democratica e la formazione di un mercato globale ad integrazione crescente tra democrazie. Tale proposta di riforma sia interna sia internazionale delle nazioni del capitalismo democratico si basa su un nuovo principio/standard delle """"sovranità convergenti e reciprocamente contributive"""". L'autore propone che tali innovazioni, calibrate sul piano del realismo (geo)politico, possano contribuire ad una strategia di riparazione del capitalismo democratico che ripristini la sua missione di ricchezza di massa progressiva, anche rafforzando le democrazie sfidate dal capitalismo autoritario."" -
I Florio. Storia di una dinastia imprenditoriale
La storia dei Florio, prestigiosa famiglia siciliana del secondo Ottocento e dei primissimi anni del Novecento, con collegamenti con i più alti vertici della finanza e dell'industria internazionale e rapporti con regnanti di tutta Europa, è espressa molto bene dal sarcastico aforisma degli americani nei confronti di quelle famiglie di immigrati «che iniziarono in maniche di camicia e, nel corso di tre generazioni, si ritrovarono in maniche di camicia». È purtroppo così! Oggi il loro nome in Italia e all'estero è ricordato soltanto da una marca di liquori e da una corsa automobilistica su strada, la Targa Florio, tra le più antiche d'Europa. Ma per l'immaginario collettivo siciliano e meridionale in genere i Florio da tempo sono entrati nella leggenda e nel mito. Rappresentano gli uomini simbolo delle capacità imprenditoriali del Sud, i tempi nostalgicamente sempre rievocati in cui anche al sud fiorivano iniziative industriali vincenti. Allora, nella seconda metà dell'Ottocento, il nome Florio equivaleva nel campo della navigazione mercantile a quelli, nei decenni successivi, degli Agnelli nell'industria automobilistica o di Berlusconi nel settore televisivo. Ed era noto in Italia e all'estero, perché i loro cento piroscafi solcavano tutti i mari del mondo e i loro prodotti (vini e tonno in scatola) conquistavano i mercati italiani e stranieri. Cancila ricostruisce le vicende della famiglia Florio da storico, senza nessuna concessione agiografica né indulgenza regionalistica, ma con rigore scientifico e rifuggendo da interpretazioni romanzesche. E tuttavia, sebbene si avvalga di una ricchissima documentazione d'archivio, più che un'opera storica, la sua sembra la storia romanzata di una famiglia, una favola antica cui manca soltanto il lieto fine. -
La diffusione internazionale dell'opera di Benedetto Croce. Nel centocinquantenario della nascita
Cosa resta dell'opera di Benedetto Croce fuori dai confini dell'Italia? Nell'occasione del centocinquantenario della nascita del filosofo, studiosi provenienti dall'Europa, dalle Americhe e dall'Asia ne hanno discusso in un convegno, delineando un primo vasto quadro della penetrazione e della recezione del pensiero crociano in Europa e nel mondo. Dall'analisi della sua presenza nel dibattito culturale contemporaneo emerge l'immagine di un intellettuale divenuto, ormai, un 'classico' della tradizione umanistica europea. -
Pratiche di sapere. I rituali dell'innovazione nella giustizia italiana
La monografia intende accompagnare il lettore in un viaggio all'interno della giustizia civile italiana, affrontando molte delle questioni attualmente oggetto di discussione sia in ambito accademico sia nel dibattito pubblico. Il libro presenta i risultati di diversi periodi di ricerca all'interno di alcuni uffici giudiziari e studi legali italiani. Il filo rosso che collega tali esperienze è l'idea secondo cui, per comprendere l'attività dei professionisti del diritto, sia necessario esaminare i processi di istituzionalizzazione del sapere esperto che queste figure incarnano. Il volume propone un modello teorico innovativo, che si basa su tre dimensioni d'analisi: pratica, prassi e norma. Il saggio intende essere, da un lato, uno specchio, attraverso il quale gli operatori giuridici possano riconoscersi e ripensare alle loro attività e, dall'altro, uno strumento di conoscenza, per superare le barriere professionali che condizionano il funzionamento della giustizia italiana. -
La Costituzione italiana alla prova della politica e della storia 1948-2018
Il presente volume espone, in una dimensione interdisciplinare, i contributi di autorevoli studiosi di diversa formazione - storici, giuristi, filosofi ed economisti - sui principi fondativi della Carta costituzionale italiana nell'intento di verificarne, in alcuni settori specifici, il grado di attuazione a settanta anni dalla sua entrata in vigore. La pubblicazione è stata realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali, Direzione generale per le Biblioteche, gli istituti culturali ed il diritto d'autore.