Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2621-2640 di 10000 Articoli:
-
Non temere amore mio
Il racconto delle vicende familiari e personali di uno stimatissimo medico. Di una famiglia normale e serena fino al momento in cui l'arrivo all'alba dei carabinieri con un ordine di custodia cautelare cambia le carte in tavola. È descritta la permanenza nel carcere di Poggioreale e i lunghissimi e penosissimi anni di un processo che hanno minato la salute di un uomo fino ad allora dalla vita familiare e sociale ricchissima. Il racconto biografico si intreccia con gli avvenimenti nazionali e internazionali di quel periodo storico che ha dato origine al decadimento culturale, sociale e politico di cui siamo ora testimoni. -
La visibilità che ci ri-guarda
«Se ho incluso la Visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall'allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini. Penso ad una possibile pedagogia dell'immaginazione che abitui a controllare la propria visione interiore senza soffocarla e senza d'altra parte lasciarla cadere in un confuso, labile fantasticare, ma permettendo che le immagini si cristallizzino in una forma ben definita, memorabile, autosufficiente, ""icastica""""». Italo Calvino, Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio."" -
Personaggi, viaggi e libri altrui
In questo libro sono stati organizzati, in trama e in ordito, materiali di scrittura che spaziano tra la dimensione locale (calabrese, meridionale) e quella globale (attraverso l'Italia, l'Europa e l'America Latina); tra vita politica, economica e culturale; tra storiografia, letteratura e arti visive. Scorrendo l'indice del volume, emergono i temi privilegiati: la storia dell'emigrazione italiana, la storia del fascismo, le questioni del Mezzogiorno, la letteratura di viaggio, il Futurismo e le arti visive del Novecento. Tra gli scrittori amati dall'autore, svettano sugli altri: Alberto Savinio, Raoul Maria De Angelis e Gabriel García Márquez. E tra gli artisti: Angelo Savelli, Andrea Alfano e Cesare Berlingeri. -
Scatena la vita! Se hai un perché troverai ogni come
Solo smuovendo e scatenando la vita si trova il suo vero senso e significato. Gli autori del libro, partendo dalla loro esperienza, scandagliano le domande profonde dell'uomo. Un messaggio per i giovani, ma anche per i meno giovani, perché la vita è degna di essere vissuta in pienezza, allontanando le catene dell'egoismo, della tristezza e del ripiegamento su sé stessi. Il libro non è fatto a tavolino o in biblioteca, ma parte dalle vie del cuore per arrivare alle strade della gente. -
Res publica (2019). Vol. 25: Utopismi ed utopie.
Focus: Antonio Casu, Introduzione: l'utopia e la testimonianza; Angelo Arciero, George Orwell, l'utopia e il gioco dei contrari; Francesco Maiolo, L'utopia liberale realizzata. Dalla cornice libertaria all'ordine del rizoma; Alberto Lo Presti, Il problema logico e ideologico dell'utopia nel XX secolo; Luca Mencacci, Nikolaj Berdjaev e il secolo della distopia. Saggi: Giulio Snider, Giovani ed estremismo fra gli anni Sessanta e Settanta; Valeria Ferrari, Produttività economica e progresso civile nei progetti di un fisiocratico meridionale: Domenico Grimaldi; Tiziana Di Maio, L'unità fraterna: un nuovo slancio per l'Europa dall'utopia dei padri fondatori. -
Formiche (2020). Vol. 158: Orwell 2020. Il virus della sorveglianza (Maggio).
"Formiche"""" è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 e animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line, un sito di informazione europea in lingua inglese, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes e una fondazione onlus." -
Il nuovo bambino immaginario. Perché si è rotto il patto educativo tra genitori e figli
Di fronte ai quotidiani e dolorosi casi di bambini e adolescenti sempre più in difficoltà con la vita, la questione di fondo non è quella relativa a un qualche blocco dell'educazione familiare: la questione di fondo è quella della totale eclissi dell'educazione familiare. Il punto, insomma, non è che i genitori educhino poco o male. Il punto è che non educano più. Il genitore contemporaneo pensa e agisce come se il figlio non necessitasse più del tempo dell'infanzia e dell'apporto decisivo dell'educazione familiare. Il saggio esplora tutte le costellazioni che si addensano attorno al fenomeno del ""nuovo bambino immaginario"""", approfondendo in particolare le pesanti ricadute future che per il bambino reale comporta la folle sospensione del tempo dell'infanzia e scovando le radici ultime della sua precoce e perversa adultizzazione nell'estremo desiderio delle generazioni adulte di una giovinezza senza fine. Alla fine dei conti, infatti, il bambino adulto è il perfetto contraltare e l'efficace sostegno psicologico di quell'adulto bambino generato dalla nostra società ipergiovanilistica. Va da sé poi che, solo se gli adulti ritorneranno a fare gli adulti, il nuovo bambino immaginario potrà cedere il posto al bambino reale. Solo così potrà ricostruirsi il patto educativo tra genitori e figli, senza il quale a nessuno è data la possibilità di essere all'altezza della vita."" -
Mio caro Klaus
Siamo negli anni che precedono l'annessione dell'Austria da parte della Germania nazista. Joseph, il protagonista, è un neuropsichiatra di Vienna che invia le proprie lettere a un amico e allievo residente a Zurigo raccontandogli il suo tormentato amore per una donna ebrea, madre di un suo paziente. Intanto gli eventi incalzano e Hitler sta per entrare a Vienna, percorrendo la stessa via che ha fatto da sfondo all'incontro dei due amanti. -
Leggete e moltiplicatevi. Manuale di lettura consapevole
Viene qui approfondito l'approccio esperienziale - detto da soggetto a soggetto - alla lettura e alla letteratura come strumenti di pedagogia, provocazione e indagine volti ad affinare lo sguardo attraverso cui sperimentare livelli di lettura (di libri e realtà) sempre più sottili e riconoscere i movimenti interiori. Si tratta il valore sociale, spirituale, civico, catartico della lettura come azione che impegna la propria vita da lettori ed esseri umani; il rapporto della parola come maieutica ed esegesi e l'utilizzo del linguaggio tra antilingua e neolingua. Lo strumento pratico dell'approccio è il laboratorio di lettura consapevole: vengono illustrati gli strumenti e le doti empatiche di un animatore e l'utilizzo della lettura ad alta voce; come strutturare un laboratorio di lettura e i benefici su chi vi partecipa. Il manuale è corredato da schede di esercizi pratici frutto del lavoro di animatrice ed educatrice alla lettura consapevole dell'autrice. -
Vincenzo Diliberto. Fra Giuseppe Maria da Palermo ofmcap. Palermo, 1864-Sortino, 1886. Biografia e scritti
Vincenzo Diliberto (Palermo, 1 febbraio 1864-Sortino, Siracusa 1 gennaio 1886) è stato un giovane il cui breve ma maturo percorso umano si è caratterizzato per la profonda fede in Dio e la tenace fermezza. Qualità che lo hanno portato, dopo un attento discernimento vocazionale, dapprima nel Seminario Arcivescovile di Palermo (1881-1884) e poi a Sortino (1885), sede del Noviziato dei Frati Minori Cappuccini. In convento ha ricevuto il nome di fra Giuseppe Maria da Palermo. Il volume presenta la vita, gli scritti autobiografici e biografici e alcuni tratti dell'esperienza spirituale di questa figura rappresentativa della spiritualità cattolica siciliana della seconda metà dell'Ottocento. -
Cosa vuoi di più dalla vita? Amaro Lucano: storia di un'Italia dal bicchiere mezzo pieno
È la domanda delle domande. Lo slogan pubblicitario entrato ""a gamba tesa"""" nelle case (e nella testa) degli italiani, fino a diventare un'espressione comune, un modo di dire che sopravvive negli anni e tra le generazioni. Con risposte sempre diverse. Perché tutti coltiviamo dei sogni, le nostre ambizioni, e poi ci confrontiamo con la realtà. Cosa vogliamo di più dalla vita? Questo libro racconta una storia, tessendone la trama attraverso una serie di altre storie, piccole e grandi. Storie di una Lucania di fine Ottocento, di un popolo e di un'invenzione, tramandata anch'essa tra generazioni di """"amarocentrici"""". Un viaggio tra passato e presente, tra antiche tradizioni e tecnologie moderne, che è anche la storia di un bicchiere mezzo pieno in un Paese che non resterà mai vuoto. E oggi, cosa vogliamo di più dalla vita? In epoca di pandemia, anche isolati come api nelle proprie celle, abbiamo l'opportunità, se vogliamo, di ricostruire, mattone dopo mattone (proprio come 80 anni fa), un futuro all'altezza di reggere le conseguenze di quanto ci è piovuto addosso. Partendo dalla nostra mentalità, e dal lavoro. Allora, questo libro non è solo storia, o ambizione. È un contributo per ripensare l'Italia, facendone non solo il Paese più bello del mondo, ma anche il più forte. Cosa vogliamo di più dalla vita?"" -
Il segno. Maria di Capodacqua di Giuseppe Pedota. Ediz. illustrata
"Nella voragine turchese di Capodacqua"""", la metafisica pedotiana si anima in densi cromatismi che occupano tutte le pareti della piccola cappella e, come nel Genesi, sono sei le scene raccontate dalla pala centrale. Qui l'artista fantastica la sua melodia. Dirigendo gli orchestrali muove la mano, segue i vari eventi, suggerisce un segno. Inaspettato. Sorprendente." -
Perché in Occidente c'è più libertà che in Oriente?
Questo volume raccoglie l'ultimo intervento pubblico di Luciano Pellicani, così come pronunciato in occasione di Sciabaca, il festival estivo promosso e organizzato da Rubbettino. Sintesi efficace e comunicativa di una ricerca durata più di mezzo secolo, questa lectio magistralis affronta il tema dei differenti percorsi di sviluppo sociale, politico ed economico nella civiltà occidentale e in quella orientale. La chiave interpretativa fondamentale di questo confronto è la libertà, come nozione teorica e come prassi, ma soprattutto come possesso fragile e minacciato dai tentativi di prevaricazione da parte di istituzioni e gruppi di matrice assolutistica e illiberale. Una lezione ancor più necessaria per capire le contraddizioni del momento presente e i meccanismi di involuzione autoritaria che sfidano le democrazie contemporanee e le conquiste del costituzionalismo liberale. Prefazione di Florindo Rubbettino. -
Paura di cadere... voglia di volare. Un vescovo scrive ai giovani
Il testo si propone di giungere al cuore dei giovani invitandoli alla riflessione in questo tempo della storia, perché il viaggio della vita è il dono più grande di cui possiamo godere, per il suo fascino imprevedibile, unico e irripetibile. Spesso i giovani tutto questo non lo sanno o lo hanno dimenticato, intenti come sono a ""navigare"""" nei loro social. Così ignorano l'autenticità dell'esistenza da vivere con i piedi ben piantati a terra e con lo sguardo rivolto al cielo. L'autore sogna che la lettura di questo libretto, composto quasi di getto e in forma epistolare, trasmetta ad ogni lettore la bontà, la pulizia, la mitezza, la fortezza, incitando i giovani a ritrovare le ali per il volo verso la vera libertà."" -
Coronavirus made in China. Colpe, insabbiamenti e la propaganda di Pechino
Cosa può accadere quando un virus si sviluppa in un Paese a regime autoritario come la Cina? Il libro descrive come il Paese del Dragone abbia gestito l'evoluzione del Covid-19, più comunemente Coronavirus. Gli insabbiamenti, la propaganda delle mascherine, la diffusione delle fake news, la goffaggine e gli errori della rigida macchina burocratica. -
La trinità in Dante. Dalla «Vita Nuova» alla «Divina Commedia»
Tutta l'opera di Dante è costellata dei segni della presenza trinitaria, centrale non solo nella cosmologia dantesca ma anche nella visione della natura, dell'uomo e dei ritmi della storia terrena. Questa presenza è talmente rilevante da influenzare la struttura stessa delle opere a partire dalla Vita nuova e fino al Paradiso. Una modalità trinitaria nel rapporto tra il mondo e Dio agisce a livello poeticoletterario e si manifesta, innanzitutto, nell'importanza che il numero, componente essenziale del simbolismo medievale, assume nelle opere di Dante. La nota insistenza dantesca, nell'ordinamento della Commedia, sul tre non è un fatto meramente numerologico, perché ha origini più profonde, collegandosi proprio alla teologia trinitaria medievale e risale già alla Vita Nuova, dove la sublimazione di Beatrice a «miracolo» ha la sua radice nella «mirabile Trinitade». Questa presenza del motivo trinitario è evidente, con modalità di volta in volta diverse, anche nelle altre opere di Dante, per cui, oltre che nella Vita Nuova, le tracce di una tematica trinitaria si rinvengono nel Convivio, nel De vulgari eloquentia, nel De Monarchia e ancora nelle Rime. Nella Divina Commedia il cammino di Dante attraverso i tre regni dell'aldilà troverà compimento proprio nella visione della Trinità alla fine del canto XXXIII del Paradiso. In questo itinerario la prima tappa è «imagine perversa» di Dio, perché l'Inferno dantesco è organizzato su una riconoscibile parodia trinitaria, mentre nel Purgatorio, dove le anime si purificano dall'amore che «corre al ben con ordine corrotto», le simbologie trinitarie sono espressione dell'uomo in cammino verso l'unità con Dio e anticipano quella che sarà l'atmosfera pienamente trinitaria del Paradiso. -
Italia e Prussia 1861-1871
I Regni d'Italia e di Prussia, nel decennio compreso tra l'unificazione italiana nel 1861 e la nascita del secondo Reich germanico nel 1871, assunsero un ruolo di particolare rilevanza nella storia dell'Europa nell'Ottocento. La presente monografia, incentrata sull'analisi delle relazioni tra i due Paesi nel periodo considerato, affronta le rispettive scelte di politica estera, i momenti di convergenza o divergenza riguardo ai principali eventi dell'epoca, presi in esame nel contesto dei rapporti bilaterali tra Torino (poi Firenze, infine Roma) e Berlino. Inoltre, lo studio si sofferma anche su quegli aspetti dei rapporti italo-prussiani sinora meno approfonditi, in relazione alla generale situazione internazionale del tempo. Emergono, infine, in queste pagine, l'azione e la personalità di statisti e i diplomatici quali Otto von Bismarck, Karl Hermann von Thile, Harry von ArnimSuchow, Emilio Visconti Venosta, Edoardo de Launay e Giulio Camillo di Barral de Monteauvrard. -
Pulcherrima civitas Castriboni. Castelbuono 700 anni
Frutto di mezzo secolo di ricerche in archivi italiani e stranieri, il volume ripercorre le vicende sino ai nostri giorni non solo dei castelbuonesi dalla fondazione nel 1317 del castello ""buono"""" da cui il loro paese ha preso il nome, ma anche dei loro antenati che vissero a Ypsigro, come si chiamava il borgo di origine bizantina anteriormente agli anni Venti del Trecento, quando prevalse il toponimo Castelbuono. Nella carenza di fonti sui primi due secoli di vita del paese risaltano nel Trecento le figure del conte Francesco I Ventimiglia e nel Quattrocento del pronipote Giovanni I Ventimiglia, dal 1436 marchese di Geraci, il personaggio più prestigioso della lunga storia della famiglia e della storia castelbuonese. Con la seconda metà del Quattrocento il quadro si allarga e cominciano a scorrere via via in rapida successione i momenti cruciali del paese, i potenti signori feudali, le loro imprese e le continue crisi finanziarie, la loro plurisecolare munificenza alla quale Castelbuono deve non poche opere d'arte, l'aspro contenzioso con la popolazione prolungatosi da metà Settecento per quasi tutto l'Ottocento. E ancora i castelbuonesi con le loro attività economiche, religiose e artistiche e con i loro momenti di follia sfociati in violenti atti di sangue e saccheggi: ricchi e poveri, pastori, contadini, artigiani e commercianti forestieri spesso naturalizzati, religiosi, uomini di cultura, scienziati, amministratori pubblici e più tardi anche prestigiosi uomini politici. All'ombra del potere feudale sorgono tra Sei e Settecento i primi baroni e poi altri ancora nell'Ottocento. E si affermano nuove famiglie che dominano la scena sino a fine Ottocento. Né sono trascurate le donne: religiose, mogli, vedove, figlie di buona famiglia ribelli alla volontà dei padri. La crescita demografica del Cinque-Seicento favorisce uno sviluppo urbanistico impressionante, con la nascita di nuovi quartieri e la costruzione di parecchi conventi e chiese, tra cui la Nuova Matrice. In aggiunta alle attività tradizionali della pastorizia e dell'olivicoltura, si sviluppano nuove produzioni, quella della seta e poi quella della manna, un prodotto che ha dato ai castelbuonesi grandi gioie e grandi amarezze e di cui il volume ricostruisce l'intera vicenda. Sorgono di tanto in tanto diverse attività proto-industriali (lanifici, fonderie, vetrerie, cartiere e ancora fonderie) dalla vita breve e tormentata. Molto spazio infine è dedicato agli ultimi due secoli, sia perché la documentazione è assai più ampia, sia perché meno trattati dalla storiografia e quindi nel complesso scarsamente conosciuti: una conoscenza spesso affidata alla memoria familiare che il tempo scolora e talora stravolge."" -
Il lento avvicinamento. Popolazione, ferrovie e territorio nell'Italia contemporanea
Sin dall'Unità d'Italia, circa ottomila comuni ordinano la popolazione italiana entro un mosaico cangiante e irregolare. Il volume ne studia le relazioni di tempo e di luogo, ricostruendo l'evoluzione e la distribuzione spaziale della popolazione italiana dal 1861 al 1991. Ne emerge un secolare percorso di migrazioni interne ed esterne, urbanizzazioni e spopolamenti, che hanno condotto il Paese da un'antica distribuzione spaziale all'assetto odierno. Questa ristrutturazione si caratterizza come un lento avvicinamento, una progressiva aggregazione geografica della popolazione, non solo nelle grandi città ma anche nei centri urbani vecchi e nuovi. L'analisi quantitativa di questi andamenti permette anche di rintracciarvi l'influenza delle grandi trasformazioni economiche e sociali del Novecento. Il volume permette così di ripercorrere la storia del Paese da una prospettiva inusuale, gettando nuova luce su alcuni temi fondamentali, dall'industrializzazione al miracolo economico, passando per le grandi migrazioni ed il fascismo. Il volume approfondisce infine, come caso di studio, la costruzione della rete ferroviaria nazionale e propone alcuni primi risultati empirici sui suoi effetti locali e nazionali. Prefazione di Amedeo Lepore. Premessa di Premessa di Brian A'Hearn. -
Re e briganti. Monarchia borbonica, controrivoluzione e brigantaggio politico nel Mezzogiorno d’Italia (1799-1895)
Il brigantaggio fu un fenomeno permanente in tutta la storia prima del Regno di Napoli, e poi delle Due Sicilie. Il banditismo rurale costituì un elemento endemico nel mezzogiorno borbonico il cui carattere criminale fu solo l’aspetto più evidente di una più generale mobilitazione politica che fece della violenza selettiva un ulteriore strumento di risoluzione nella competizione tra progetti politici, opportunismi individuali e programmi istituzionali locali e generali. Tra il 1799 e il 1870, in tutte le congiunture di crisi o nelle fasi rivoluzionarie, il brigantaggio riemerse sistematicamente nelle aree interne diventando un’importante, e in alcuni passaggi decisiva, arma della controrivoluzione. Attraverso le ricerche contenute nei saggi, il volume si propone di spiegare la relazione tra brigantaggio, potere politico e istituzioni nel Mezzogiorno pre e post unitario. Si tratta di una prospettiva inedita che, mettendo al centro la monarchia, declina in tutta la storia del Regno i caratteri della mobilitazione controrivoluzionaria, della politicizzazione del brigantaggio e della sua funzione in molti casi assegnatagli proprio dalla monarchia borbonica.