Sfoglia il Catalogo feltrinelli015
<<<- Torna al MenuCatalogo
Mostrati 2721-2740 di 10000 Articoli:
-
Studi di intelligence. Vol. 3: Avvicinarsi alla realtà.
Al bisogno di ""avvicinarsi alla realtà"""" potrebbero contribuire gli studi di intelligence presenti in questa pubblicazione. I saggi affrontano temi che disegnano un quadro da cui emerge la necessità di affrontare i problemi, contestualizzandoli in modo interdisciplinare e veloce. Solo così è possibile cogliere i segnali deboli da inviare ai decisori pubblici, che hanno la grande responsabilità di indirizzare il lavoro dell'intelligence, controllarlo e saperne utilizzare il prodotto. Gli argomenti trattati partono dalla necessaria cornice legislativa, considerando l'interesse nazionale come pietra miliare mentre la protezione cibernetica richiede un'attività specifica e crescente, dove prima di tutto occorrerebbe mettere in sicurezza i dati di persone e organizzazioni. La criminalità e il disagio sociale rappresentano priorità per l'attività di intelligence come anche il controllo delle mafie straniere che si aggiungono pericolosamente a quelle indigene, aumentando l'esplosività di una miscela già incandescente. L'intelligenza artificiale rappresenta un ambito di riflessione ineludibile per l'intelligence, anche per affrontare lo scomodo tema degli algoritmi che si sostituiscono all'intelligenza umana in settori che sembravano intoccabili come l'esercizio della giustizia. In definitiva da questa raccolta emerge la necessità di approfondire e affrontare argomenti inesplorati, confermando come l'intelligence possa rappresentare il terreno privilegiato dello studio del futuro."" -
La carta di Nizhny Tagil e la tutela del patrimonio industriale in Italia
L'idea di inaugurare la collana RESpro sui Paesaggi della produzione con un volume dedicato alla tutela del patrimonio industriale italiano scaturisce dalla volontà di rilanciare, anche sul piano normativo, il dibattito sui problemi di conservazione e di riuso. Avvalendosi del contributo di esperti di archeologia industriale e approfondendo, per la prima volta in Italia, i contenuti e le finalità della Carta di Nizhny Tagil (2003), il volume sottopone all'attenzione delle istituzioni, degli studiosi e degli operatori del settore una riflessione sugli esiti delle politiche di salvaguardia e di valorizzazione promosse negli ultimi vent'anni, nella prospettiva di favorire nuovi percorsi di ricerca e una più consapevole sensibilità verso il valore testimoniale di questo patrimonio culturale. -
Italia. Stato di incoscienza
Siamo il popolo più invidiato del mondo: santi, poeti e navigatori ma anche ricercatori, inventori e innovatori, per questo dobbiamo tornare responsabili e coscienti promuovendo la capacità e il merito. Questo libro vuole essere un ritorno al passato ma per ricominciare a progettare il domani; è un confronto tra una classe dirigente passata che guardava al futuro e l'incapacità dei politicanti di oggi che si lasciano spingere dal vento. Forse dovremmo chiederci, un po' provocatoriamente, se esista davvero oggi un pensiero politico compiuto; se qualcuno ha qualcosa da dire, anche con modi semplici, si faccia sentire! La politica torni a essere battaglia culturale con in campo politici preparati e umili, giacché gli elettori, ieri come oggi, devono solo essere convinti: ma sulla base della serietà e accortezza di una proposta politica... Prefazione di Davide Giacalone. -
Basilicata bruco e farfalla. I guasti al futuro in una regione del Sud
Quelli pubblicati in questo volume sono alcuni degli editoriali in cui l'autore riflette sulle condizioni attuali della Basilicata, sui suoi mali e sulle sue potenzialità. Una riflessione già socializzata sul giornale online basilicata24.it e che viene fissata su queste pagine affinché ognuno possa fermarsi il tempo necessario per reagire pensando. Pensare da una prospettiva senza filtri, con lo sguardo nudo su una realtà del Sud che presenta un profilo sociale, economico e politico simile al resto del Mezzogiorno e tuttavia differente. L'aspirazione dell'autore è suscitare riflessioni e dibattito intorno alle condizioni attuali della Basilicata. Nessuna pretesa di verità, ma l'ambizione di provocare un interesse intellettuale che possa anche incoraggiare un diverso modo di agire dei cittadini nella sfera pubblica. Alcune considerazioni contenute negli articoli potrebbero apparire tra loro contraddittorie, ma nella sostanza è un modo per mettere sul tavolo della riflessione punti di vista diversi. Non esiste una cronologia ragionata degli scritti, ogni articolo ha una propria autonomia di contenuti che il lettore potrà correlare agli altri in base a schemi suoi propri. Dai temi dello sviluppo agli argomenti sociali e politici, dal campo della cultura a quello del malcostume, dalla critica al sistema di potere locale all'analisi delle infiltrazioni criminali, l'autore si muove in lungo e in largo seminando in ogni pagina spunti originali per una riflessione collettiva sulle condizioni attuali della Basilicata. -
La stella polare. Dispacci dal futuro del buongoverno
Come può una democrazia in crisi tornare a soddisfare il nostro legittimo bisogno di buongoverno? ""La Stella Polare"""" va a scovare ai confini dell'Occidente, in Scandinavia, gli indizi di una lettura inedita del nostro futuro. Una frontiera geografica, i nordici, ma anche esistenziale: la metafora della società virtuosa. Prendendo le mosse da questo caso a suo modo limite, il politologo Fabrizio Tassinari intravede le luci e le ombre di quello che sarà il vero compromesso storico del Ventunesimo secolo. Non fra destra e sinistra, ma fra il conformismo cieco delle regole che piovono dall'alto e l'intolleranza rabbiosa che rigurgita dal basso, fra la tecnocrazia e il populismo. Attraverso aneddoti e casi studio, dal mercato del lavoro all'istruzione, dall'ambiente alle pari opportunità, emerge così la sagoma del buongoverno di domani."" -
Liberare Roma. Come ricostruire il «sogno» della città eterna
"Oggi Roma è prigioniera. Prigioniera della cattiva politica e della pessima amministrazione, che l'hanno abbandonata a un declino (apparentemente) inesorabile. Prigioniera dello stesso ruolo di Capitale, senza lo status e i finanziamenti delle altre Capitali europee. Prigioniera dell'inerzia della sua classe dirigente economica, sociale e culturale che, per convenienza o pavidità, ha scelto di disinteressarsi del bene comune. Prigioniera - soprattutto - di un sistema di rendite unico a livello globale che rassicura e stordisce i romani, ne raffredda gli animal spirits e blocca gli ascensori sociali. Per far rinascere Roma, dunque, occorre passare da una terribile strettoia: trasformare la Capitale nel terreno della """"battaglia finale"""" della produzione, dell'innovazione e delle competenze contro le rendite. Non è una missione impossibile: incrociando le caratteristiche della Capitale con i macrotrend a livello globale, è possibile costruire un grande progetto che la posizioni """"in vantaggio"""" nella sfida per lo sviluppo che si giocherà nei prossimi anni tra metropoli globali e città internazionali. Non c'è più alternativa. La meravigliosa e fragile bellezza della Città Eterna è in grave pericolo: come Andromeda sullo scoglio, sta per finire nelle fauci del mostro che avanza tra i marosi. Ma stavolta la liberazione non potrà arrivare dal coraggio d'un eroe solitario: il mitologico Perseo potrà e avrà soltanto le sembianze della voglia di riscatto di un'intera comunità. La politica romana ha fallito troppe volte per poterci riprovare da sola: l'unica speranza è chiamare a raccolta le forze migliori della società. Perché quello che si è aperto con l'annus horribilis della pandemia potrebbe diventare, a sorpresa, il """"decennio di Roma"""". Sempre che i romani - dai cittadini alle élite - lo vogliano davvero e inizino a pretenderlo da chi li governa. E anche da se stessi""""." -
Res publica (2020). Vol. 26: J. H. Newman.
Focus: Rocco Pezzimenti, Newman e la storia Nicolas Steeves S.I., John Henry Newman: Immaginifica Santità Fortunato Morrone, Vivere è rinnovarsi. L'appassionante cammino credente di J.H. Newman Gianfranco Ravasi, Una testimonianza a margine su san John Henry Newman e il suo pensiero, Filippo Benedetti, Étienne de La Boétie e il materialismo storico nella lettura di Pierre Clastres Danilo Ceccarelli Morolli, Note critiche alle teorie del ""complotto globale"""" Anna Malgeri, Umanità e tradizione. L'ospitalità ebraica in Israele Davide Zaffi Goethe e la Romania comunista. Intervista a Gabriel Liiceanu."" -
A centocinquant'anni da Roma capitale. Costruire il futuro della Città eterna
Pur trascorsi centocinquant'anni dalla ""breccia di Porta Pia"""", la questione di Roma, quale Capitale dell'Italia unita, rimane attualissima. Una città che vive una pluralità di identità, essendo sede del Vaticano, dei massimi organi costituzionali italiani, di importanti organismi internazionali; una città che vive tutte le contraddizioni dei moderni agglomerati metropolitani, altamente popolati, connessi strettamente con ampie aree periferiche, con servizi pubblici (dalla sanità ai trasporti) tarati per il fabbisogno di una popolazione ben più ampia di quella residente. È chiaro come il governo di questo complesso sistema debba essere dotato di strumenti ordinamentali, amministrativi e giuridici, ma anche finanziari e urbanistici, speciali e adeguati. Il presente volume si pone proprio l'obiettivo di riaprire un dibattito organico sulla città, interpellando accademici con le più diverse competenze (giuristi, storici, economisti, urbanisti), proprio al fine di immaginare un progetto di sviluppo a lungo termine che riesca a tenere insieme capacità e contraddizioni di Roma."" -
La padrina
"La Padrina"""" è un romanzo che si snoda sul filo della ricerca del cambiamento. Protagoniste sono due donne, bisnonna (Padrina) e nipote. L'una simbolo autorevole di una mentalità e una cultura i cui dettami trasmette tramite un indiscusso potere 'ndranghetistico, l'altra incarnazione di un'inquietudine data da una profonda vocazione all'autonomia di pensiero e al bisogno di affermarlo attraverso scelte di vita proprie e non indotte. Il percorso della ragazza sarà fortemente accidentato, e i suoi esiti saranno resi a volte tragici dall'impatto drammatico contro i sentimenti. Lo sfondo di tutto è un mondo apparentemente appiattito su una cultura 'ndranghetista, arcaica e intrisa di fatalismo, in realtà attraversato e scosso da dubbi e ricerca di sé. Un romanzo che getta uno sguardo diverso sulla mentalità meridionale e la cultura che la sottende, uno sguardo che scava nelle profondità dell'essere, lì dove risiede l'Uomo coi suoi dubbi irrisolti e i suoi aneliti." -
Boccaccio e il suo mondo. Studi e letture sul Decameron
Il volume si sofferma su alcuni aspetti della figura e della cultura di Boccaccio: la sua vicenda biografica, il milieu religioso angioino e fiorentino, la produzione letteraria, con particolare attenzione al Decameron. L’analisi privilegia diversi motivi e tematiche utili all’esplorazione del mondo boccacciano: la povertà, che mostra una consapevole adesione a un ideale umanistico e segna momenti e traversie della vita del letterato; la satira antifratesca, il riuso della letteratura religiosa nel Decameron; la geografia del capolavoro, con l’analisi di luoghi e spazi in grado di orientarne l’esegesi. Chiudono il volume tre letture di novelle scelte tra la Quarta e la Quinta giornata che mettono in luce la maestria di Boccaccio nel combinare e reinterpretare i materiali delle diverse tradizioni. -
Decidere. Come le società liberali affrontano la complessità
Le società liberali dipendono dalla loro capacità di decidere in modo efficiente pur non potendo eliminare gli errori di percorso; e si fondano anche sulla fiducia nel progresso scientifico al servizio degli obiettivi comuni. È per questo che non può esistere un'astratta ""autonomia della politica"""" senza competenze specifiche, perché la capacità di scelta si ridurrebbe allora all'arbitrio o alla superstizione. I tecnici, dal canto loro, possono offrire risposte probabilistiche, quasi mai certezze: in questo spazio di azione, dove le responsabilità sono gravose, si colloca la politica democratica e la sua forza. Le elezioni americane di novembre 2020 ci ricordano il clima che si genera se lo scontro politico degenera in una specie di rissa tra fazioni nemiche (neppure rivali, ma che si considerano reciprocamente illegittime). A soffrirne sono le istituzioni democratiche, con un danno per quasi tutti i membri della società. Ecco perché è essenziale preservare con cura i meccanismi della democrazia rappresentativa: per quanto imperfetti e a volte caotici, sono il meglio che abbiamo."" -
Genova. Resilienza e sviluppo
Genova occupa una posizione particolare, rispetto ad altre città italiane, poiché esprime inerzie e resistenze nei confronti dei cambiamenti anche quando li desidera e li invoca e, al tempo stesso, ha messo in atto processi di trasformazione che per certi versi la trascendono e per altri ne vedono il ruolo attivo. Negli ultimi quarant'anni la città è cambiata profondamente. Le ragioni e i limiti di questo cambiamento sono legati alla sua storia e alla sua posizione, alle caratteristiche del sito e dei caratteri geografico-fisici dell'ambiente, alle strategie politiche e amministrative, alle scelte economiche e agli atteggiamenti dei cittadini. Certo il sito è tuttora riconoscibile, ma il porto commerciale si è esteso a ponente, il profilo della città è stato segnato da nuovi grattacieli; intere aree industriali sono state dismesse e, alcune, rioccupate con finalità diverse; il waterfront centrale ha subito una metamorfosi drastica; strutture di ricerca di rilevanza internazionale come l'Istituto Italiano di Tecnologia si sono insediate. Oggi la rigenerazione urbana ha un simbolo nel nuovo ponte ""Genova - San Giorgio"""", progettato da Renzo Piano, ma guarda anche al Centro Storico e alle periferie. Le trasformazioni non hanno toccato solo la morfologia urbana ma anche le strutture sociali ed economiche, la qualità e gli stili di vita, facendo di Genova, a partire dagli anni Ottanta un """"caso"""" di studio per chi si occupa di sviluppo urbano come esempio di una città che mostra di sapere convertire alcune sue criticità in elementi di trasformazione positiva."" -
Giulio Andreotti e l'Intelligence. La guerra fredda in Italia e nel mondo
A quasi un decennio dalla morte, Giulio Andreotti continua a suscitare opinioni molto discordanti. In questo volume viene affrontato con un approccio scientifico il tema delicatissimo e sostanzialmente inedito dei suoi costanti rapporti con l'intelligence, ovvero con i Servizi Segreti: prima da Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri e poi progressivamente da Ministro della Difesa, Capo del Governo e Ministro degli Esteri. Studiare sotto questo aspetto la vicenda di Andreotti significa comprendere in profondità la vera storia della Repubblica. -
Uccialì. Dalla Croce alla Mezzaluna. Un grande ammiraglio ottomano nel Mediterraneo del Cinquecento
La figura di Uccialì il Tignoso - così chiamato perché colpito dalla tigna da giovane - dominò la scena mediterranea nel secolo XVI. La cattura durante l'attacco al natio borgo di Le Castella in Calabria, la ""migrazione"""" forzata e l'avvio alla dura vita """"del remo"""" precedettero la conversione alla fede musulmana e l'ascesa sociale per la notevole mobilità consentita in quel mondo """"rovesciato"""" che era la Costantinopoli cinquecentesca. L'esercizio della pirateria gli consentì di intraprendere una prodigiosa carriera nel Maghreb e di partecipare a varie imprese (la conquista di Tripoli, il conflitto di Gerba, l'assedio di Malta) prima della battaglia di Lepanto al comando dell'ala sinistra dello schieramento ottomano. La nomina a grande ammiraglio da parte del sultano Selim II, la ricostruzione della flotta distrutta nell'epico scontro, la presa della Goletta e di Tunisi, caratterizzarono l'ultimo periodo della sua avventurosa esistenza, vissuta tra onori e ricchezze. Attraverso la disamina di fonti ancora inedite o poco note, reperite in archivi e biblioteche italiani e stranieri, il volume ricostruisce la figura di una delle personalità più carismatiche e influenti della sua epoca per le indubbie capacità nel campo militare, nella ricostruzione della flotta ottomana."" -
Scienza economica e potere. Gli economisti e la politica economica dall'Unità d'Italia alla crisi dell'euro
Nel libro viene presentata una storia parallela: quella delle principali vicende politiche, economiche e sociali dell'Italia dall'unificazione a oggi, e quella riguardante il ruolo e le attività che gli economisti hanno svolto in proposito, talvolta sostenendo con proprie analisi e consulenze le autorità di governo, altre volte criticandole. È stato messo così in evidenza un processo interattivo tra pensiero economico e decisioni di policy, a partire dalle lungimiranti visioni dello sviluppo di Cavour fino alle più recenti situazioni riguardanti la crisi dell'euro. Si è trattato spesso di un processo sbilanciato a favore di interessi organizzati ammantati di ideologie. Ciò contribuisce a spiegare perché l'economia della concorrenza di mercato, pur dimostrando migliori capacità di adattamento e dinamismo rispetto ad altri sistemi economici, abbia incontrato e continui a incontrare nel nostro Paese molti ostacoli. -
Formiche (2020). Vol. 162: Verde e blu. I colori della crescita.
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Una storia fuori dal comune. Lamezia-Italia
Una città dell'Italia di oggi vista e vissuta nei suoi molteplici aspetti. Vivace e sofferente. Complicata, ma anche sorprendente. Proprio qui, prima che la storia inizi, viene dato alle fiamme, in pieno giorno, il portone dell'aula consiliare. Il sindaco deve insediarsi immediatamente. L'amministrazione va oltre il ""tempo che le hanno concesso"""". Le energie latenti dei cittadini vengono alla ribalta. Negli anni si sviluppa un'esperienza anomala nella situazione calabrese. Si suscitano curiosità positive. Nella regione, in Italia, addirittura su «Le Monde» e sul «New York Times». In controtendenza rispetto alle immagini stereotipate della Calabria perduta che dominano, ogni giorno, sui mass-media. Per la prima volta, dal vivo, le tragedie, le gioie, le difficoltà e le fatiche di un pezzo del nostro Sud che ha provato a voltare pagina. Intervista di Gianfranco Manfredi. Prefazione di Antonio Padellaro."" -
Gli altri siamo noi. Perché tradire la democrazia scatena il Jihad
In tre secoli il mondo musulmano è passato dalla fierezza di un impero mondiale all'orrore del terrorismo suicida. La risposta al declino non è arrivata dalla politica o dall'economia, ma dalle moschee: l'Islamismo è diventato la miglior ""banca dell'ira"""" sul mercato. Il suo successo è il riflesso della nostra sconfitta perché l'Occidente ha smesso di proporsi come modello, ha rinnegato i valori che difendeva durante la guerra fredda, si è fatto amico di tiranni e golpisti, ha calpestato il diritto internazionale, ridotto l'Onu ad agenzia umanitaria. Vent'anni di incontri e viaggi in Cecenia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Libano, Tunisia, Egitto, Libia e Marocco aiutano l'autore a ricostruire la storia dell'oggi come la vedono gli Altri, gli islamici; a raccontare com'è cambiato il loro mondo e il nostro; a capire cosa pensano, cosa sperano, cosa ci rimproverano. Perché, per loro, gli Altri siamo noi. Prefazione di Alex Zanotelli. Postfazione di Francesca Mineo."" -
Lampi di futuro. Etica del lavoro o globalizzazione disumana?
Nell'epoca dell'incertezza generata dalla ""peste del XXI secolo"""" e della società """"liquida"""" prodotta dalla globalizzazione disumana, con sullo sfondo l'eclissi della politica, Benedetto Di Iacovo, dirigente sindacale le cui radici culturali sono ben piantate nella storia e nella migliore tradizione del movimento dei lavoratori italiano, in particolare di quello riformista, accetta la sfida del cambiamento che l'industria 4.0, la robotica, l'intelligenza artificiale e l'economia green pongono al mondo del lavoro. Ecco, quindi, i """"lampi di futuro"""", non ricette ma idee in progress, che questo saggio, politologico prima ancora che di natura economica e sindacale, lancia, con analisi, idee e proposte che cercano di ricondurre a sintesi i principi di libertà con quelli di equità sociale, attraverso un rinnovato compromesso democratico in un mondo in continuo e vorticoso cambiamento. Saggio introduttivo di Giorgio Benvenuto."" -
Parole in crisi. Oltre il coronavirus
Pagine di riflessioni portate dalla crisi: sanitaria, e non solo. Pagine brevi e intense, per un tempo che è troppo poco. ""Smart working"""", """"Figli migranti"""", """"Debito pubblico e colpe"""". E altre parole del nostro vivere che chiedono di essere rilette con sguardi diversi da prima. Riferimenti fra i tanti possibili, richiami, punti cardinali che ognuno può fare suoi, integrare. Riscrivere o respingere.""