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Formiche (2020). Vol. 163: G20, Italia alla guida. Quale direzione?.
Formiche è un progetto culturale ed editoriale fondato da Paolo Messa nel 2004 ed animato da un gruppo di trentenni con passione civile e curiosità per tutto ciò che è politica, economia, geografia, ambiente e cultura. Nato come rivista cartacea, oggi l'iniziativa Formiche è articolata attraverso il mensile (disponibile anche in versione elettronica), la testata quotidiana on-line www.formiche.net, un sito di informazione europea in lingua inglese www.anthill.eu, una collana di libri, un programma di seminari a porte chiuse Landscapes ed una Fondazione onlus. -
Prospettiva persona. Trimestrale di cultura, etica e politica (2020). Vol. 113-114
La rivista ""Prospettiva Persona"""" nasce nel 1992 a Teramo per iniziativa di Attilio Danese e Giulia Paola Di Nicola, in ideale continuità con la rivista francese """"Esprit"""", nel sessantesimo anniversario della fondazione ad opera di Emmanuel Mounier e con """"Progetto Donna"""". Si occupa di: filosofia, bioetica, economia, etica, politica, pedagogia, sociologia, religione, storia delle idee, arte, musica, letteratura, cinema dal punto di vista del bene della persona e lo fa attraverso studi, dibattiti, confronti, recensioni, interventi, profili, interviste."" -
Eravamo comunisti
«Il Pci fu un partito determinante nella storia della sinistra e dell'Italia, i suoi meriti nella costruzione dello Stato democratico restano indiscutibili: contribuì all'inserimento nella vita democratica di masse popolari formatesi nella tradizione leninista e che avevano vissuto il massimalismo del primo dopoguerra. Il suo legame con l'Urss rese tuttavia impossibile che assumesse responsabilità di governo. In ciò, sostiene Pietro Scoppola, risiedono le cause del nostro ""bipartitismo imperfetto"""". Il suo """"riformismo pratico"""", secondo Giorgio Napolitano, fu accompagnato da una persistente negazione ideologica del riformismo come visione e prospettiva e dal non meno ideologico ancoraggio a un orizzonte rivoluzionario di superamento del capitalismo. Per Pietro Ingrao, non si capisce la vicenda del Partito comunista italiano (e anche della sua lunga durata) se non si coglie l'intrico di una dottrina rigida e di secca disciplina a suo modo """"militare"""" e, contemporaneamente, la sua porta schiusa a una generazione che si apriva alla politica. Vivevamo un singolare intreccio tra il dogma e la ricerca politica""""». Prefazione di Giuliano Amato. Interventi di Biagio de Giovanni e Salvatore Veca."" -
Caducità dell'antropologia. Interpretazioni del tarantismo
Il tarantismo è l'esempio di quanto siano vani i tentativi degli antropologi di trovare un'unica spiegazione alle ritualità del mondo popolare. Pur affondando le radici in tempi remoti, alcune culture resistono all'usura del tempo ma ogni generazione le rielabora adattandole alla propria epoca. Riti e credenze sono incessantemente soggetti a interpretazioni e variazioni: adeguandosi alle diverse strutture economiche e sociali, assumono forme e contenuti in relazione ad ansie e bisogni ai quali gli uomini devono far fronte. Il tarantolismo è una struttura di pensiero che contiene in sé motivazioni discordanti se non addirittura opposte, una realtà culturale complessa che ha investito ogni ambito della società: individui, gruppi e comunità lo hanno difeso per motivi diversi fino a che, sfaldandosi questo coacervo di interessi e perdendo il mito la sua carica vitale, si è esaurito ed è scomparso. -
Microcosmo Sicilia
«È un viaggio appassionato e metaforico nella mia terra per scoprirne la bellezza sublime e deturpata, raccontarne le speranze, i dolori, le virtù più recondite e segrete. Una Sicilia mitica, misteriosa, sfuggente, sempre uguale a sé stessa, eppure dalle grandi opportunità, a cominciare dal suo immenso patrimonio archeologico ed architettonico, dal suo mare, dalle sue antiche tradizioni popolari e culinarie. Un piccolo universo che è specchio del mondo intero. Un teatro dove va in scena ogni frazione di umanità con una variopinta collezione di personaggi straordinari con il loro sfondo eroico o drammatico che sembrano tutti usciti dalla penna di Verga, Tomasi di Lampedusa, Pirandello. Una terra ferita dalla fuga dei suoi cervelli migliori, con tanti problemi economici e sociali irrisolti da anni e che la pandemia ha ulteriormente aggravato. Occasioni perdute nell'indifferenza collettiva, tra servizi sociali fatiscenti, scandalosi ritardi nella costruzione delle opere pubbliche, soldi stanziati e mai spesi, ricatti malavitosi, promesse mai mantenute dalle istituzioni e dalla politica». Prefazione di Vincenzo Morgante. -
Dialoghi di pace. Dalla nonviolenza alla sostenibilità
Il volume raccoglie le perlustrazioni e le riletture contemporanee del pensiero di Aldo Capitini, studioso attento della realtà nonviolenta e scrutatore originale della nostra modernità politica. I contributi presenti nel libro hanno inteso commemorare la figura di Aldo Capitini in quanto intellettuale eclettico, dal pensiero definito spesso irregolare e i cui interessi culturali si agitavano in numerosi campi. Ogni saggio costituisce e costruisce, dunque, un percorso concettuale volto alla riattualizzazione del pensiero capitiniano, adottandolo come chiave di lettura interdisciplinare per le sfide alla pace e alla nonviolenza che caratterizzano la contemporaneità. In definitiva, il volume anela al recupero di un pensiero che vuole emergere dal caos, dal disordine culturale, per ricostruirsi moralmente e culturalmente, volgendo lo sguardo verso l'avvenire. -
Pensare oltre e agire veloce. Digitalizzazione, innovazione e nuove generazioni per un'Italia che rinasce
Un pamphlet che nasce dall'esigenza di mettere in luce tutte le inefficienze del sistema Italia, da un lato, e quanto di positivo e soprattutto di innovativo c'è, dall'altro, nel nostro Paese. Innovarsi. Una parola spesso usata (e abusata) da accettare nella sua accezione più vera e tradizionale: entrare nel nuovo, spostarsi verso la novità. ""Pensare oltre"""", essere cioè lungimiranti e saper guardare a come saranno le cose domani, e """"agire velocemente"""", senza impantanarsi in lungaggini decisionali che bloccherebbero il progresso, sono, in un certo senso, lo yin e lo yang dell'innovazione stessa. Il saggio è diviso in due macro-parti: nella prima troviamo tutti quei fattori negativi che impediscono il processo di innovazione in Italia. Fattori che non sono riconducibili, purtroppo, a una precisa fase politica, ma che stratificandosi giorno dopo giorno si protraggono nel tempo da ormai quasi 30 anni. Nella seconda, dove, in contrapposizione a tutte le defaillance e i deficit competitivi che l'Italia presenta, vengono esposti tutti i punti di forza che il Paese ha con il racconto di tante storie di successo di aziende da intendersi come best practice e case history, presenti a macchia di leopardo sul territorio italiano, spesso portate avanti da imprese o organizzazioni, giovani o piccole. Prefazione Marco Frittella."" -
In viaggio. Una vita da flâneur
"Mi ha sempre affascinato l'idea che le cose del mondo, complesse e multiformi, possano in realtà essere tutte regolate da alcune semplici leggi. Dal filosofo Nagarjuna, monaco buddista indiano vissuto nel II secolo, fino ai giorni della geniale intuizione in fisica della teoria dei quanti e del principio di indeterminazione di Heisenberg, emerge una univocità legata al fatto che le cose non esistono in sé, ma solo in relazione ad altro. Cerchiamo e creiamo relazioni, quindi. Nel viaggio ci immergiamo in realtà non familiari che, inevitabilmente, ci impongono un rapporto con la nuova realtà che ci circonda. Un viaggio ha quattro vite: quando lo progetti, quando lo vivi, quando lo ricordi e quando lo racconti. Un racconto che si può pensare anche come diffusione di un risultato di ricerca. Una ricerca localmente e temporalmente contestualizzata. Perché, in fondo, siamo tutti in viaggio verso qualcosa""""." -
Progettare, costruire, conservare l'architettura
L'architettura è un'arte socialmente utile, culturalmente indispensabile, tecnicamente perfettibile che si costruisce attraverso il progetto. Progetto-costruzione sono un binomio inscindibile. Solo se visto come momento e processo prima della costruzione, il progetto nelle sue varie fasi, nel suo iter e nel suo farsi attraverso molteplici discipline, acquista senso e significato, proprio in quanto non astratto, non autoreferenziale, non di vita breve se visto invece come semplice e pura rappresentazione grafica o render fine a se stesso. L'architettura è figlia del proprio tempo e che se ne occupi una sola disciplina è un fatto puramente strumentale. L'architettura è un tutt'uno. Questa piccola raccolta di contributi, esito di lezioni ex cathedra tenute nell'Università di Salerno da illustri e qualificati ospiti, riflette sostanzialmente quello che l'architettura è: ""sostanza di cose sperate"""" come ci ricordava Edoardo Persico e un insieme di conoscenze, di saperi, di """"anime diverse"""" della disciplina stessa, ciascuna importante, fondamentale, ineludibile. Così nel presente volume le scelte compositive esposte da Giancarlo Priori e da Sandro Raffone e gli aspetti teoretici enunciati da Enrico Dassori si integrano con quelli della innovazione tecnologica analizzati da Marco D'Orazio ed Elisa Di Giuseppe, da Mario Losasso, da Renata Morbiducci. Una nuova cultura della conservazione si occupa poi tanto del recente costruito alla scala urbana come argomenta Maria Carmela Frate che della singola opera, eminente icona del Modernismo come acutamente analizza Giulia Marino. Chiudono due saggi del curatore stesso Enrico Sicignano su temi eterni della disciplina, quali lo spazio, la luce, i complessi rapporti tra struttura e forma dell'Architettura. La scelta ha privilegiato, ma solo e soltanto per ragioni di contenimento editoriale, gli ultimi anni nei quali la disciplina, soprattutto per quanto attiene l'innovazione tecnologica, ha subito significativi cambiamenti e passi in avanti mentre pressoché inalterati restano i principi sui quali l'Architettura stessa da sempre si fonda, principi che coinvolgono la sua etica, sul come la si fa, sul come la si conserva, sempre mantenendosi coscientemente ben lontani dalle mode passeggere e dai fuochi di paglia."" -
Manifesto documenti memorie ...pagine di Storia e storie della Calabria Citra per Giuseppe Abate Arciprete Gioia
"... affiché queste memorie paesane a traverso le storiche vicende delle provincie meridionali giovino loro a qualche cosa, memore dell'aurea sentenza di Polibio - Che nulla più prontamente contribuisce alla correzione degli uomini che la scienza dei fatti avanti i nostri tempi accaduti - """". Da """"Memorie Storiche e Documenti"""" di Giuseppe Gioia." -
Ho ripreso il treno
Raffaele Favati, un medico ospedaliero Onco-ematologo, riprende il treno dopo un po' che non lo faceva. Dalla Calabria si reca a Roma per partecipare a un convegno. Dopo la partenza riaffiorano i ricordi di una vita dedicata alla ricerca scientifica su un argomento difficile e per questa ragione ancora più affascinante: i meccanismi causali delle leucemie, con particolare riferimento alla leucemia linfatica cronica. L'incontro sul treno con una giovane donna ammalata proprio di L.L.C., rappresenta per lui uno dei tanti incroci che il destino gli riserva, allo scopo di cominciare a vedere una luce in fondo al tunnel e comprendere meglio le cause che scatenano questa malattia. I ricordi del passato lo riconducono alle origini della sua passione scientifica quando nel ruolo di studente contestatore ripugnava la ""nozione"""" fine a se stessa e andava alla ricerca di nuove verità, magari facendosi accompagnare da un sottofondo musicale dei Pink Floyd. Le opinioni di una parte del mondo scientifico non sono sempre in accordo con le sue intuizioni, ma la sua perseveranza lo porterà a raggiungere un obiettivo importante che restituirà la giusta soddisfazione alla sua voglia di conoscenza."" -
Spiegare la decisione. Modelli e teorie per la ricerca sociale e applicazioni in ambito criminologico
La teoria della decisione è un'area di ricerca interdisciplinare che si fonda sui contributi di matematica, statistica, economia, sociologia, filosofia, psicologia, management. Lo studio delle decisioni è stato a lungo oggetto esclusivo dell'economia, nell'ambito della quale sono state sviluppate alcune teorie normative che indicano dei criteri astratti per prendere decisioni ottimali. Tuttavia esse si sono rivelate spesso inadeguate di fronte ai comportamenti decisionali reali degli individui. Ciò è stato messo in luce dalle teorie descrittive tese a studiare i fattori cognitivi e sociali alla base del processo decisionale. Infine, anche l'approccio della biologia allo studio della decisione sta gradualmente affermandosi nelle scienze sociali. Dei risvolti interessanti riguardano lo studio delle scelte criminali. -
Alimentiamo la solidarietà. Un racconto che testimonia il perfetto connubio tra i valori dello sport e la cultura della cucina Calabrese
Un libro che nasce per contribuire a donare un sorriso ai meno fortunati. È il racconto dell'iniziativa La Solidarietà è Servita, che ha visto protagonisti gli chef calabresi che in occasione del primo lockdown hanno aperto le loro cucine, regalato alcune ricette e con grande modestia raccontato il loro impegno sociale.Questa iniziativa editoriale è volta a sostenere il Banco Alimentare, sostenendo una cultura avversa allo spreco e contro l'esclusione sociale. -
La Embajada a Samarcanda. Una finestra sull'Oriente di ieri e di oggi
"La Embajada a Samarcanda: una finestra sull'Oriente di ieri e di oggi"""" raccoglie cinque contributi in cui si indaga sulla riscrittura contemporanea di un testo medievale, la Embajada a Tamorlán, un libro di viaggio del XV secolo attribuito a Ruy González de Clavijo. Attraversati da prospettive differenti, i saggi in questione tentano di svelare il meccanismo di recupero del dato storico in consonanza con la finzione narrativa post-moderna. Il romanzo di Fernando Martínez Laínez, intitolato Embajada a Samarcanda, offre molteplici spunti di riflessione: dal ricorso al passato nel romanzo storico del nuovo millennio, alle questioni legate alle fonti storiografiche e letterarie dell'opera, all'aspetto geopolitico che sottende l'ambasceria in Oriente, allo studio della relazione tra pluridiegeticità e intercronotopicità del testo, per concludere con la visione dell'Altro che emerge e viene filtrata dallo sguardo occidentale di ieri e di oggi." -
Nuovi seminari di filosofia del diritto
Esistono buoni motivi, sia di ordine teorico sia di impegno civile, per continuare a riflettere su alcuni grandi e complessi temi, sulle magnifiche ossessioni della filosofia del diritto: la libertà, l'eguaglianza, i limiti del diritto, la responsabilità, la cittadinanza. Per non parlare dell'irrisolta questione della ""natura"""" del diritto. Sono queste, infatti, le nozioni che vengono messe sotto pressione non solo e non tanto da nuovi orientamenti dottrinali, ma anche e soprattutto da quegli impreveduti avvenimenti storici che hanno modificato così tanto, così in fretta, l'orizzonte normativo entro il quale la riflessione stessa ha luogo: le nuove tecnologie e i flussi migratori, i fenomeni di globalizzazione e, ora, i nuovi rischi epidemici che non sembrano inclini a riconoscere confini o limiti giuridicamente stabiliti. E certamente uno dei temi che più appare bisognoso di un ripensamento è proprio quello """"geografico"""": l'idea di Europa, per esempio, suscitò grandi speranze e ha inflitto cocenti delusioni, e non c'è dubbio che anch'essa sarà messa duramente alla prova dalla terribile sfida pandemica che oggi ci minaccia. Questo contributo alla discussione pubblica su questi temi è anche parte di una tradizione: l'editore Rubbettino ha già pubblicato, degli stessi autori, i Seminari di Filosofia del diritto (2000) e gli Altri Seminari di Filosofia del diritto (2010)."" -
Verso la politica post-elettorale
La politica della quale abbiamo fatto esperienza per molti decenni in questa parte del mondo è ispirata al principio della sovranità popolare e si è espressa prevalentemente attraverso la procedura delle elezioni come meccanismo per la selezione dei governanti e come strumento di partecipazione dei cittadini alla formazione della decisione collettiva. E le consultazioni elettorali sono state tra i principali oggetti di studio nella sociologia e nelle scienze sociali in generale. Negli ultimi anni le elezioni sembrano avere meno importanza. E da qualche parte è stato ipotizzato - o auspicato - il passaggio verso una politica post-elettorale, in cui i cittadini preferiscono adottare nuove modalità di partecipazione e in cui il potere degli eletti è sfidato da quello delle autorità neutrali. Nonostante ciò ogni appuntamento elettorale è accompagnato da una parossistica attenzione per i risultati e per le conseguenze che ne derivano sugli assetti istituzionali e sui contenuti delle politiche pubbliche. In attesa che gli eventi futuri chiariscano il destino delle elezioni, questo volume si propone come strumento per la comprensione del significato delle elezioni in vista del valore dell'uguaglianza nell'attuale fase di cambiamento della democrazia. Sulla scorta di studi e ricerche condotte negli ultimi due decenni, viene sviluppata una riflessione sul valore e sul significato della partecipazione elettorale, sulle modalità di attivazione e di mobilitazione al voto, sulle dinamiche di formazione delle scelte elettorali. -
La via umana. Prima e dopo Sapiens. Vol. 1: chiave di lettura: in principio Darwin, La.
La via umana, in tre volumi, traccia la linea evolutiva e culturale che ci ha portato da quadrupedi a ""umani"""". In questo primo volume si chiarisce la chiave di lettura dell'intero processo evolutivo: da scimmie, a scimmie antropomorfe, a Ominidi bipedi, a Homo sapiens. È così che siamo diventati figli unici, senza padre né madre. L'ipotesi di partenza è che l'""""umanità"""" non sia una qualità che appartenga per definizione a Homo sapiens. Essa, bensì, costituisce un lentissimo processo che pur volendolo collocare nella notte dei tempi - e, come che sia, non prima di 40mila anni fa, e pur iniziando con Neanderthal e Sapiens -, trova il suo fondamento a partire dalla invenzione della democrazia, che apre il passaggio evolutivo a un """"dopo Sapiens"""", vale a dire a Homo civilis (""""uomo democratico"""")."" -
La museruola di Kroton. Finimenti equini, aurighi e arte del cavalcare presso gli antichi Greci
Elemento dell'equipaggiamento da parata per cavalli, realizzato in bronzo fuso e concepito come una rete di cinghie che, avvolgendo il muso dell'animale, danno forma, da un lato, alla scena di Eracle che strozza due serpenti, dall'altro, a un duello tra due guerrieri. La museruola di Crotone è un oggetto unico nel panorama mondiale, acquisito al patrimonio statale grazie al risolutivo recupero sul mercato antiquario da parte dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio culturale. In antico la museruola fu offerta come ex-voto da parte di un mercenario o, più probabilmente, di un membro della cavalleria crotoniate al santuario di Hera in località Vigna Nuova, tempio nel quale la dea greca si manifestava in qualità di liberatrice e, nello stesso tempo, doveva anche essere venerata come Hippìa (signora dei cavalli). Il volume cerca di inquadrare il pezzo nel suo contesto di provenienza e di fornire materia per comprendere le relazioni tra il cavallo e l'uomo particolarmente nel IV secolo a.C., epoca in cui esso si data. -
Sènso. «Indefinito ma comunque intenso»
Senso, dunque, inteso in ogni sua accezione, ma, soprattutto nella sua funzione percettiva connessa alla facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni, in un'ottica allargata all'esperienza collettiva, cioè più vicino alla locuzione di «senso comune» nel senso dell'istinto originario, ancestrale, con cui la mente umana riconoscerebbe in maniera intuitiva e immediata i principi fondamentali della conoscenza, della morale e della religione, che sarebbero così sottratti tanto alla dimostrazione quanto alla critica della ragione. Prefazione di Enzo Le Pera. Postfazione di Gianluca Covelli. -
Il possibile in Rosmini. In dialogo con Scoto e Leibniz
La tematica del possibile in Rosmini è affrontata in dialogo con Scoto e Leibniz, o come un itinerario che, partendo dal Dottor Sottile e passando per Leibniz, porta a Rosmini. Il possibile rosminiano si configura come una ambiguità essenziale, dove è compresente l'aspetto anoetico e quello dianoetico. Scoto privilegia il primo momento, pur non essendo del tutto assente nella sua speculazione il secondo, mentre Leibniz predilige il secondo pur evocando il primo. La ricerca mette in luce la ricezione del possibile di Scoto e Leibniz in Rosmini, il Roveretano dialoga con Scoto e accoglie il possibile come potenza logica di cui tratta il Dottor Sottile, tuttavia rimprovera a Scoto di non aver perfettamente inteso la purezza dell'essere possibile, come luce della mente, ovvero la dimensione dianoetica. Rispetto a Leibniz Rosmini fa emergere soprattutto la dimensione intelligibile del possibile, interpretandolo in stretta relazione all'intelletto. Il possibile, inteso come intellegibile, rivela l'idea innata dell'essere possibile, come luce immanente del pensiero. Tuttavia secondo il Roveretano questa conquista leibniziana è inficiata dalla mancata piena distinzione tra l'ideale e il reale, ciò che espone alla considerazione del possibile come una semplice potenza intellettiva.