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La strada degli alberi
La strada degli alberi raccoglie le sensazioni, le angosce, le speranze, i rimpianti, i nostalgici ricordi dell'uomo. In questo libro c'è tutta la struggente ossessione che stringe l'anima di chi sa di dover lasciare la vita e a questa vuol essere legato a ogni costo, con ostinazione, con rabbia, con disperazione. C'è la lotta rassegnata ma tenace dell'uomo incredulo, attonito, stordito da una così immane, ingiusta sventura, un uomo che prima di andar via si cerca dentro, quasi per rimuovere il peccato originale, come se volesse fermare il presente nella fanciullezza, in una sorta di ricerca catartica: il rifugio nell'infanzia come ritorno all'innocenza. -
Almeno per cominciare
Nelle quattro storie qui raccolte, Muschg riesce a definire con brevi tratti i destini più dolorosi, a far comprendere verità scomode ma comuni a tutti gli uomini. La sua prosa ritrae eventi apparentemente casuali, momenti di vita quotidiana che rimandano però con insistenza a un ""oltre"""", a una totalità di senso che è compito del lettore ricostruire e rielaborare. Nel microcosmo del matrimonio o della famiglia, queste storie ci mettono davanti la sostanziale solitudine dell'uomo, l'impossibilità di instaurare rapporti autentici fra le persone. Muschg sa scrutare con spirito critico quei segni impercettibili, quelle sfumature delle angosce nascoste dietro l'apparente armonia giornaliera. Tutte le piccole, imponderabili trasformazioni operanti nel vivere umano, che ne compromettono il naturale corso e ne distruggono l'elementarità e la spontaneità, sono registrate minuziosamente. L'irrompere della verità a lungo taciuta costringe i protagonisti di questi quattro racconti a un momento di terrore e, insieme, di puro disinganno, di assoluta onestà."" -
Kalem
In un paese da sogno, in un tempo senza tempo, Kalem ama Jalah, una giovane ""dalie labbra del sapore della nespola"""". Quando Jalah parte inaspettatamente per la radura degli unicorni alla ricerca della sua """"verità"""", Kalem decide di raggiungerla. I due innamorati affrontano separatamente un cammino pieno di imprevisti e incontri in un clima avventuroso che incanta e coinvolge il lettore, prima di ricongiungersi là dove l'agognato colloquio con il """"vecchio saggio"""" li avvia a penetrare il mistero della vita, dell'amore e del divino. Avvolto in dolci e affascinanti atmosfere oniriche, il romanzo, grazie a una scrittura poetica e misurata, giunge a toccare le più profonde corde del cuore."" -
Le pantofole della solitudine
Delicata e vibrante allo stesso tempo, ""Le pantofole della solitudine"""" è una raccolta di poesie che narra dell'animo umano, di legami impossibili da spezzare, di sentimenti e ricordi che danno forma e senso alle nostre vite. La prima parte del libro, intitolata """"Il passato è un fantasma"""", raccoglie una serie di componimenti giocati sul pi rouge della nostalgia, fra il dolore per il distacco dal paese d'origine e il desiderio di rifugiarsi in un luogo lontano dal caos della quotidianità. La seconda parte, invece, intitolata """"In debito con l'amore"""", è un viaggio nelle molteplici sfumature del sentimento che più di tutti sconvolge, in bilico fra gioia e tristezza, fra la magia di un istante e lacrime che il tempo non sa asciugare."" -
Vietnam del nord. Minoranze etniche e doposviluppo
Dopo la riunificazione del 1975 e grazie all'impetuosa crescita avviata con le riforme politiche ed economiche nel 1986 (Doi Moi), il Vietnam si è trasformato da una delle più povere nazioni del mondo in uno dei paesi emergenti più dinamici del Sud-Est asiatico. Tuttavia, l'attuale modello di sviluppo del ""socialismo orientato al mercato"""" non è stato accompagnato da sufficienti interventi per mitigare le diseguaglianze, che ancora oggi colpiscono in prevalenza le minoranze etniche. Tale sviluppo ha creato inoltre seri problemi ambientali, inquinando pesantemente l'aria, la terra e le acque, e ha introdotto forme di sfruttamento dei lavoratori che risultano sempre più esposti alle fluttuazioni dell'economia internazionale. Questo libro è il resoconto di un esperimento, la cronaca quotidiana di un viaggio nel Nord del Vietnam che l'autore ha condotto visitando l'antica capitale Hoa Lu, Tarn Coc, il delta del Fiume Rosso e Hanoi. L'itinerario di viaggio si estende inoltre fino alle remote montagne al confine con la Cina, esplorando Sapa, i mercati di Can Cau e Bac Ha, la regione di Ha Giang e Ba Be, dove vivono le minoranze etniche Hmong, Dao, Lolo e Nung. Muovendosi tra saggistica, narrativa e poesia, in un territorio letterario volutamente ambiguo, questo volume ci lascia una testimonianza di uno dei Quarti Mondi che ancora resiste all'assalto della modernità, ricordandoci tutta la bellezza dell'uomo e della natura."" -
Tuccata
Sul finire degli anni Cinquanta, in uno spicchio di Salento dove ""li carusi"""" portano i pantaloni corti anche d'inverno e le gonne delle """"caruse"""" arrivano rigorosamente sotto il ginocchio, il mese di giugno ha in sé qualcosa d'imprevedibile e di rituale al tempo stesso: è in quel periodo che la gente si rintana in casa aspettando l'arrivo dei suonatori, chiamati a officiare l'esorcismo della danza, unico mezzo per liberare le tarantate, le braccianti pizzicate dal ragno durante il lavoro nei campi. Una di quelle tarantate è la madre della Felicia, e tarantata diventerà la Felicia stessa quando il primo amore per un giovane bellissimo e irraggiungibile (""""lu principe"""") la getterà in quello stato di prostrazione che solo San Paolo e l'acqua miracolosa del suo pozzo a Galatina possono guarire. I tempi però stanno cambiando: la Chiesa non tollera più l'esorcismo coreutico, cromatico e melodico e cerca di sradicare l'universo simbolico del tarantismo. Sola con il suo amore negato, pazza, scandalosa, troppo innamorata di una libertà proibita, la Felicia diventerà una di quelle donne che la scienza comincia a guardare solo come oggetto di interesse psichiatrico, senza capire né poter trovare un antidoto al veleno che scorre nelle loro vite."" -
Tonache e misteri. Le indagini del commissario Santoro
Il corpo di don Carlo Morrone, un giovane sacerdote assai operoso e intraprendente, viene trovato senza vita nella sagrestia della sua parrocchia durante lo svolgimento delle celebrazioni per il cinquantenario di sacerdozio del vecchio don Protasio. Il commissario Santoro interviene subito e inizia così il lavoro lento e sicuro che, con la solita caparbietà, lo conduce a individuare la reale personalità della vittima e a districarsi fra tutte le ambiguità e le numerose contraddizioni che via via nel corso delle indagini gli si presentano, disorientando non poco il suo pur valido braccio destro, l'ispettore Lo Palco. I sospettati sono molti e vengono puntualmente interrogati e valutati anche sotto il profilo psicologico finché, quasi inaspettatamente, l'intuito del commissario prevale e il colpevole viene individuato. -
La tua pelle che non c'è
Daniel è un adolescente, vive a Londra e non ha mai conosciuto suo padre. Dopo la morte della madre, è stato affidato a uno zio, assolutamente incapace di fargli da genitore. Vittima di episodi di bullismo, il ragazzo cade nella trappola di un uomo che lo trascina in un mondo torbido e pericoloso, una dimensione di vuoto totale, carnalità e vizio. Solo nel blu della piscina dove ogni mattina all'alba va a nuotare, Daniel riesce a evadere da quella realtà: lì, sott'acqua, con la musica nelle orecchie, i mostri non ci sono più e si può rinascere, puliti e trasparenti. La voglia di sfogare il proprio disagio e di reagire, per Daniel passa anche dalla rete, dove affida i suoi pensieri a un blog e dove un giorno - inviando una richiesta di amicizia su facebook - riesce a mettersi in contatto con Fran, una vecchia amica di sua madre che oggi vive a New York e fa la discografica. Davanti a uno schermo e a una tastiera, Daniel e Fran si scambiano ricordi e confessioni e, nel raccontarsi, gli anni, i chilometri, le assenze si azzerano, mentre ognuno dei due è lì per restituire qualcosa, per colmare un tassello che manca nella vita dell'altro. Un romanzo pieno di musica (quella degli Afterhours), che fa da colonna sonora a un'amicizia capace di superare distanze geografiche e generazionali. -
I migranti pionieri. La prima generazione di emigrati pugliesi
Il volume rappresenta un omaggio ai migranti pugliesi della prima generazione che attualmente sono residenti in molte nazioni d'Europa e del mondo ma che conservano un legame profondo con la Puglia. Nel libro si mette bene in evidenza l'importanza del contributo allo sviluppo economico e sociale della regione da parte di questa generazione che oggi è diventata anziana e in parte è scomparsa. Attraverso il racconto autobiografico di ventisei emigranti pugliesi che hanno vissuto in varie parti del mondo, il volume si pone come una narrazione corale destinata alla lettura da parte di tutti i pugliesi, soprattutto i più giovani, che non hanno avuto esperienza diretta della grande epopea migratoria. -
Crocevia. Scritture straniere, migranti e di viaggio (2018). Vol. 20: fiabe dei Carpazi, Le.
Il sottotitolo ""Scritture stranieri, migranti e di viaggio"""" indica le tre direzioni privilegiate: le letterature straniere ad amplio raggio; i valichi di frontiera tra culture e modi di stare al mondo, espressione di un migrare e frontiere tra culture e modi di stare al mondo, espressione di un migrare e ridefinirsi che è simbolo della condizione umana; il rapporto tra geografia e fantasia, movimento e pensiero."" -
Colpo di stato nella San Marino rossa
Mario Balducci è oggi un anziano come tanti, che vive la sua vecchiaia in un residence, in Francia, fra solitudine e noia. Proprio lì, un giorno, viene raggiunto da una telefonata che riporta a galla un passato fatto di ricordi dolorosi, quando Mario fu dirigente della Repubblica socialistacomunista di San Marino e visse in prima persona i fatti di Rovereta del 1957, con il colpo di Stato che portò al rovesciamento del governo della Sinistra. Quella telefonata spingerà Mario a prendere il primo autobus per tornare in Italia e incontrare Aurelio, in passato compagno e quasi fratello, diventato poi il traditore che cercherà di prendere il suo posto in politica e nel cuore dell'amata Adelaide. Il viaggio in Italia e l'incontro con l'amico che lo tradì coincide con un viaggio a ritroso nella giovinezza rivoluzionaria di Mario, in un passato costellato da rimorsi e illusioni, dubbi e interrogativi, ma anche nella storia di un popolo che lottò per la propria indipendenza. -
Balkan Pin-up
Un'immersione nella storia recente dei Balcani, dal 1947 (anno di nascita dell'autore) ai giorni nostri. Un'immersione che non ha il freddo distacco degli annali storici, piuttosto è scandita dalla carica emozionale dei racconti di vita vissuta in prima persona. Lontano dalla retorica ufficiale, Man Velnovie racconta un'altra faccia di quella che fu la Jugoslavia di Tito, sgretolando l'immagine di società alternativa che — pur fra innumerevoli contraddizioni e storture — il paese propagandava al mondo. Le piccole catastrofi dell'infanzia, lo slancio rivoluzionario della giovinezza, il sarcasmo disincantato della maturità si ricompongono in questo libro costruendo un vivido mosaico i cui dettagli svelano la fragilità di ogni ideologia. -
Dalle Alpi alla Basilica di San Pietro. Lungo la via Francigena. Un mondo pellegrino
Questa storia si apre con un viaggiatore che, dall'alto del Passo del Gran San Bernardo, osserva nel buio della notte la discesa in Italia e immagina la grandezza dell'Impero. Qui inizia l'altra metà della storia, quella nel ramo più affascinante e rappresentativo della Via Francigena, l'arteria percorsa per millenni dai pellegrini e che continua ancora oggi a custodire e a narrare i vissuti dei viandanti che la percorrono. Lungo mille chilometri di antichi sentieri, l'autore costeggia i ru della Valle d'Aosta, discende nelle assolate risaie piemontesi e nella Lunigiana, rivela i misteri delle pievi emiliane, si inoltra nelle foreste teatro della lotta partigiana, visita incantevoli borghi intatti da secoli e percorre la dolcezza dei poggi toscani, sempre seguendo il richiamo della voce che attrae ogni pellegrino al Sepolcro di Pietro, a Roma. Partito da Canterbury, Roberto Montella racconta in questo nuovo volume del diario di viaggio Lungo la Via Francigena le tante sfaccettature di un'avventura collettiva intrisa di spiritualità e condivisione, di cui tutti siamo autori e testimoni. Un cammino che è un'immersione continua nell'arte, nella cultura e nella memoria del nostro paese, ma che si inserisce nella contemporaneità con le tragiche immagini del terremoto nel Centro Italia del 2016. Una narrazione che amplifica la sua umanità negli incontri con i viaggiatori provenienti da tutto il mondo e incrociati sulla strada, ciascuno espressione del filo nascosto che ci connette, del significato che tutti cerchiamo un passo alla volta. -
Due volte stranieri
Mirela, una giovane professoressa di lettere in un liceo albanese, è costretta a lasciare il suo paese e a partire per l'Italia con il marito Fatmir, dopo il rapimento di una sua studentessa da parte di una banda armata. In Italia ritroverà l'amica Dorina, anche lei scappata dall'Albania del dopo Hoxha, dove la vita umana vale meno di un sacco di farina e le ragazzine vengono rapite e costrette a prostituirsi in Europa. Arrivata in Italia insieme ad altri ventimila disperati a bordo della nave ""Vlora"""" e dopo che i suoi genitori sono morti nelle prigioni comuniste, Dorina non è più la ragazza solare di un tempo: per lei, come per Mirela e per tanti migranti, il razzismo, la clandestinità e le umiliazioni con cui si è costretti a fare i conti ogni giorno portano a sentirsi stranieri due volte, nel paese d'origine ormai abbandonato e in quello d'arrivo, dove la piena integrazione sembra un miraggio. Ma se qualcuno ferisce e calpesta i diritti umani, altri sono pronti a curare le ferite del prossimo e a vedere nel """"diverso"""" e nello straniero un'opportunità. In questo romanzo le sponde dell'Italia e dell'Albania si uniscono come in un ponte che nonostante tutte le difficoltà lega i popoli e, in una grande lezione di umanità, insegna che """"tutto il mondo è paese""""."" -
Il vampiro
"Il vampiro"""", pubblicato per la prima volta nel 1995 col titolo La guardia del cimitero, è un romanzo dalle atmosfere noir. Il protagonista, Hamdi, uomo dalla vita """"segnata"""" per cause politiche, accetta di lavorare come guardia dei cimiteri, diventando una pedina nelle mani del potere e del vampiro stesso che, per ottenere ciò che desidera, metterà a rischio anche la vita dei figli di Hamdi. Il susseguirsi degli eventi riporta il tutto su un piano più reale, abbracciando la storia albanese. L'incontro di Hamdi con uno sconosciuto sarà un'ulteriore occasione, per lo scrittore, di descrivere la vita del tempo, in particolare di coloro che venivano considerati """"nemici del partito""""." -
Il caffè delle rose
Geremia lascia il proprio paese natale e trova lavoro come contabile in una cittadina nebbiosa, alle dipendenze di un capo sgradevole e meschino. Dopo anni, naufragati i suoi sogni, fa ritorno al paese, dove prepotenti riaffiorano i sentimenti e le emozioni che il tempo non ha cancellato e sensazioni nuove si sovrappongono agli antichi ricordi: immutato lo scenario di roveti e pietrose strade assolate, nuove ed eloquenti le rughe sui volti degli amici di gioventù, che come un tempo si radunano al Caffè delle Rose. La narrazione è scandita da un proprio ritmo interiore, in cui il prima e il poi sono relativi a eventi sospesi nel nulla: come l'anno del nubifragio, che sembra fare da spartiacque fra l'età dell'innocenza e quella del compromesso. I destini dei personaggi si intrecciano con drammatica intensità e l'autore coglie, con poche pennellate rapide e incisive, il senso - talora tragico - di un'esistenza intera. -
La citta vecchia
Sotto la superficie, la città di Berat nasconde qualcosa. Un fremito impercettibile, come una scossa di assestamento, pervade le sue fondamenta, alimentando insicurezze, paure e al tempo stesso incrollabile voglia di vivere. È il piccolo mondo esplorato da Muzhaka in questo romanzo d'esordio, un mondo improvvisamente dilaniato dall'inspiegabile morte di tre giovani su cui una commissione d'inchiesta tenterà di far luce. Manipolando le dinamiche del genere noir e del romanzo poliziesco, con una scrittura agile e tuttavia capace di scavare in profondità, l'autore indaga nelle pieghe più remote dell'anima dei suoi personaggi, restituendo il ritratto di una città ferita nei suoi germogli ma ancora palpitante, desiderosa di vita, sospesa fra l'attaccamento profondo alle proprie radici e la confusa speranza nelle nuove generazioni, proiettate verso un futuro incerto, vago, imponderabile. -
Crocevia. Scritture straniere, migranti e di viaggio (2018). Vol. 21: In viaggio nel Pacifico.
Il sottotitolo ""Scritture stranieri, migranti e di viaggio"""" indica le tre direzioni privilegiate: le letterature straniere ad amplio raggio; i valichi di frontiera tra culture e modi di stare al mondo, espressione di un migrare e frontiere tra culture e modi di stare al mondo, espressione di un migrare e ridefinirsi che è simbolo della condizione umana; il rapporto tra geografia e fantasia, movimento e pensiero."" -
Il cielo sopra Belgrado
Un racconto in presa diretta, un diario intimo e toccante che scava nelle storie di chi visse da vicino il bombardamento di Belgrado ad opera della Nato, nella guerra portata avanti nel 1999 contro la Repubblica Federale di Jugoslavia guidata da Milosevic. Coraggio e sofferenza per una verità a lungo negata dai media sono i fili conduttori di queste pagine in cui Tijana M. Djerkovie - serba d'origine, italiana d'adozione - racconta la guerra che squarciò la sua patria. -
Manfredo Camperio. Storia di un visionario in Africa
Esplorazioni, viaggi, avventura, cosmopolitismo. Ma anche politica, patriottismo. Questo libro si focalizza sulla storia delle esplorazioni italiane in Africa, e in particolare sulla figura di Manfredo Camperio, solido uomo dell'Ottocento e patriota appassionato che cresce in un contesto internazionale e rappresenta l'Italia alla cerimonia inaugurale del Canale di Suez (1869). Insieme a Cesare Correnti, presidente della Società Geografica Italiana, Camperio è uno dei principali artefici della svolta ""africanista"""". L'Africa, considerata """"una vocazione commerciale italiana"""", sarà al centro degli interessi di Camperio e della rivista """"L'Esploratore"""" da lui fondata (1877), cui seguirà la nascita della Società d'esplorazione commerciale in Africa (1879). Entrambi saranno strumenti utili a promuovere le prime esplorazioni nel Continente Nero, secondo un modello di """"colonialismo commerciale"""" pacifista, alternativo alle occupazioni militari. Il volume riproduce la storia di quegli anni, lungo un percorso che lascia ai lettori un fascino evocativo del tutto particolare. Le lettere, gli appunti, le relazioni e i diari di viaggio, le gesta degli esploratori italiani in Africa, le loro speranze e le loro tragedie, permettono di penetrare quel mondo apparentemente lontano ma in realtà sempre attuale e prezioso per comprendere le realtà africane e lo """"scramble for Africa"""" tuttora in corso.""